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{{F|Ingegneria|aprile 2022}}{{titolo minuscolo|e-st@r}}
{{Infobox missioneMissione spaziale
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|proponente = {{bandiera|ItaliaITA}} [[Politecnico di Torino]]
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}}
'''e-st@r''' è un [[satellite miniaturizzato]] progettato e costruito dal [[Politecnico di Torino]].
 
È un satellite di tipo [[cubesat]], cioè un cubo di lato {{tutto attaccato|10  cm}} e massa non superiore a {{tutto attaccato|1,33  kg}}, ed è stato messo in orbita il 13 febbraio 2012 nel lancio inaugurale del [[vettore (astronautica)|vettore]] [[Europa|europeo]] [[Vega (lanciatore)|Vega]] assieme ad altri 8 satelliti.
 
Già nel 2006 il Politecnico di Torino aveva tentato di mettere in orbita un suo satellite ([[PiCPoT]]), ma il lanciatore [[Dnepr (vettore)|Dnepr]] utilizzato è esploso alcuni secondi dopo la partenza distruggendosi. Nel 2009 l'[[Agenzia Spaziale Europea]] in vista del lancio inaugurale di Vega (che essendo il primo lancio aveva un'alta probabilità di fallimento) offrì 9 posti sul vettore per altrettanti cubesat, più altri due posti per satelliti più grandi. Solo 7 dei cubesat riuscirono ad essere preparati in tempo per il lancio:
*e-st@r del [[Politecnico di Torino]],
*[[Goliat]] dell'[[Agenzia Spazialespaziale Rumenarumena]],
*[[MaSat-1]] dell'[[Università di Tecnologia e di Economia di Budapest]],
*[[PW-Sat]] del [[Politecnico di Varsavia]],
*[[ROBUSTA]] dell'[[Università di Montpellier II]],
*[[UniCubeSat-GG]] dell'[[Sapienza - Università di Roma|Università di Roma -“La SapienzaSapienza”]],
*[[Xatcobeo]] dell'[[Università di Vigo]]
i quali vennero lanciati il 13 febbraio 2012 assieme al satellite [[LARES (satellite)|LARES]] dell'[[Agenzia Spaziale Italiana]] ed al satellite [[ALMASat-1]] dell'[[Università di Bologna]].
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A bordo del satellite vi è una piattaforma inerziale che serve per determinare l'assetto del satellite stesso e per effettuare il puntamento dell'antenna verso terra. Su una faccia del cubo è presente l'antenna, che è lunga {{tutto attaccato|34 cm}} ed è flessibile in quanto durante il lancio era arrotolata. Sulle altre 5 facce ci sono dei pannelli solari in [[arseniuro di gallio]] che alimentano delle batterie agli ioni di litio come quelle utilizzate nei comuni cellulari.
 
Il computer di bordo è un [[sistema embedded]] ed usa un [[sistema operativo]] [[sistema real-time]].
 
Il sistema di comunicazione utilizza un processore [[PIC (microcontrollore)|PIC]] e comunica con terra alla frequenza di {{tutto attaccato|437,445 MHz}} con una potenza di {{tutto attaccato|0,5 W}}. Le frequenze sono state assegnate ai cubesat dall'[[Agenzia Spaziale Europea|ESA]].
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L'orbita è inclinata di 71° ed è leggermente [[orbita ellittica|ellittica]]. Inoltre attraversa le [[fasce di van Allen]].
 
Il satellite è stato realizzato dal CubeSatTeam del Politecnico di Torino, che si occupa di realizzare picosatelliti.
 
==Voci correlate==
*[[Politecnico di Torino]]
*[[Vega (lanciatore)|Vega]]
*[[e-st@r-II]]
 
==Collegamenti esterni==
* {{cita web | url = http://areeweb.polito.it/cubesat-team/missions/e-star-i/ | titolo = Sito ufficiale | accesso = 15 febbraio 2015 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150215191612/http://areeweb.polito.it/cubesat-team/missions/e-star-i/ | urlmorto = sì }}
* [http://www.polito.it/e-star Sito ufficiale]
 
{{Portale|astronautica}}
 
[[Categoria:Satelliti artificiali italiani]]
[[Categoria:CubeSat]]
[[Categoria:Politecnico di Torino]]