Enrico Letta: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
| nome
| immagine
| didascalia = Enrico Letta nel 2024
| carica = [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana]]
| mandatoinizio = 28 aprile
| mandatofine = 22 febbraio 2014
|
| vicepresidente = [[Angelino Alfano]]
| predecessore = [[Mario Monti]]
| successore = [[Matteo Renzi]]
| carica2 = [[Partito Democratico (Italia)#Segretario nazionale|Segretario del Partito Democratico]]
| mandatoinizio2 = 14 marzo 2021
| mandatofine2 = 12 marzo 2023
| presidente2 = [[
| predecessore2 = [[Nicola Zingaretti]]
| successore2 = [[Elly Schlein]]
| carica4 = [[Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri]]<br/><small>[[Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Segretario del Consiglio dei ministri]]</small>
| mandatoinizio4 = 17 maggio 2006
| mandatofine4 = 8 maggio 2008
| primoministro4 = [[Romano Prodi]]
| predecessore4 = [[Gianni Letta]]
| successore4 = [[Gianni Letta]]
| carica5 = [[Ministri del commercio con l'estero della Repubblica Italiana|Ministro del commercio con l'estero]]
| mandatoinizio5 = 26 aprile 2000
| mandatofine5 = 11 giugno 2001
| primoministro5 = [[Giuliano Amato]]
| predecessore5 = [[Piero Fassino]]
| successore5 = [[Adolfo Urso]]<ref>Viceministro con delega al commercio estero.</ref>
| carica6 = [[Ministri dell'industria, del commercio e dell'artigianato della Repubblica Italiana|Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato]]
| mandatoinizio6 = 22 dicembre 1999
| mandatofine6 = 11 giugno 2001
| primoministro6 = [[Massimo D'Alema]]<br/>[[Giuliano Amato]]
| predecessore6 = [[Pier Luigi Bersani]]
| successore6 = [[Antonio Marzano]]
| carica7 = [[Ministri per gli affari europei della Repubblica Italiana|Ministro per le politiche comunitarie]]
| mandatoinizio7 = 21 ottobre 1998
| mandatofine7 = 22 dicembre 1999
| primoministro7 = [[Massimo D'Alema]]
| predecessore7 = [[Piero Fassino]]<ref>[[Sottosegretario di Stato (ordinamento italiano)|Sottosegretario di Stato]] agli [[Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale|affari esteri]] con delega alle [[Dipartimento per le politiche europee|politiche comunitarie]].</ref>
| successore7 = [[Patrizia Toia]]
| carica9 = [[Europarlamentare]]
| mandatoinizio9 = 20 luglio 2004
| mandatofine9 = 27 aprile 2006
| legislatura9 = [[Europarlamentari dell'Italia della VI legislatura|VI]]
| gruppo parlamentare9 = [[Gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa|ALDE]]
| circoscrizione9 = [[Circoscrizione Italia nord-orientale|Italia nord-orientale]]
| incarichi9 = *[[#Parlamento europeo|vedi sotto]]
| sito9 = https://www.europarl.europa.eu/meps/it/28413/ENRICO_LETTA/history/6
| carica10 = [[Camera dei deputati (Italia)|Deputato della Repubblica Italiana]]
| mandatoinizio10 = 6 ottobre 2021
| mandatofine10 = 20 dicembre 2024
| mandatoinizio11 = 30 maggio 2001<ref>Deputato fino al 19/07/2004 nella XIV legislatura, di nuovo deputato dal 28/4/2006 nella XV legislatura fino alle dimissioni il 23 luglio 2015 nella XVII legislatura.</ref>
| mandatofine11 = 23 luglio 2015
| legislatura11 = [[XIV legislatura della Repubblica Italiana|XIV]], [[XV legislatura della Repubblica Italiana|XV]], [[XVI legislatura della Repubblica Italiana|XVI]], [[XVII legislatura della Repubblica Italiana|XVII]], [[XVIII legislatura della Repubblica Italiana|XVIII]], [[XIX legislatura della Repubblica Italiana|XIX]]
| gruppo parlamentare11 = '''XIV''': [[Democrazia è Libertà - La Margherita|DL]]-[[L'Ulivo]]<br/>'''XV''': [[Partito Democratico (Italia)|PD]]-[[L'Ulivo]]<br/>'''XVI-XIX''': [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
| coalizione11 = [[L'Ulivo]] <small>(XIV)</small><br/>[[L'Unione]] <small>(XV)</small><br/>[[Coalizione di centro-sinistra alle elezioni politiche in Italia del 2008|Centro-sinistra 2008]] <small>(XVI)</small><br/>[[Italia. Bene Comune]] <small>(XVII)</small><br/>[[Coalizione di centro-sinistra alle elezioni politiche in Italia del 2022|Centro-sinistra 2022]] <small>(XIX)</small>
| circoscrizione11 = '''XIV''': [[Circoscrizione Piemonte 1|Piemonte 1]]<br/>'''XV''': [[Circoscrizione Lombardia 1|Lombardia 1]]<br/>'''XVI''': [[Circoscrizione Lombardia 2 (1993)|Lombardia 2]]<br/>'''XVII''': [[Circoscrizione Marche (Camera dei deputati)|Marche]]<br/>'''XVIII''': [[Circoscrizione Toscana (Camera dei deputati)|Toscana]]<br/>'''XIX''': [[Circoscrizione Veneto 2|Veneto 2]]
| incarichi11 = *[[#Camera dei deputati|vedi sotto]]
| collegio11 = '''XVIII''': [[Collegio uninominale Toscana - 12|12 (Siena)]]
| sito11 = https://www.camera.it/leg18/29?tipoAttivita=&tipoVisAtt=&tipoPersona=&shadow_deputato=300127&idLegislatura=18
| partito = [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] <small>(2007-2015; dal 2019)</small><br />''In precedenza'':<br />[[Democrazia Cristiana|DC]] <small>(fino al 1994)</small><br />[[Partito Popolare Italiano (1994)|PPI]] <small>(1994-2002)</small><br />[[Democrazia è Libertà - La Margherita|DL]] <small>(2002-2007)</small><br/>[[Indipendente (politica)|Ind.]] <small>(2015-2019)</small>
| titolo di studio = * Laurea in scienze politiche
* Dottorato di ricerca in Diritto delle comunità europee
| alma mater = * [[Università degli studi di Pisa]]
* [[Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento Sant'Anna]]
| professione = Dirigente di partito, dirigente d'impresa privata, docente a contratto
| firma = Enrico Letta signature.svg
}}
{{Bio
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|GiornoMeseNascita = 20 agosto
|AnnoNascita = 1966
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = politico
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , [[presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana]] dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014 e [[
}}
Due mesi dopo le [[Elezioni politiche in Italia del 2013|elezioni politiche del febbraio 2013]], dove non è stata raggiunta una netta maggioranza in Parlamento, è stato nominato [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio dei ministri]] e forma il primo [[Governo Letta|governo]] di [[grande coalizione]]. Il suo governo ha cercato di promuovere la ripresa economica ottenendo un accordo di finanziamento dall'[[Unione europea]] per alleviare la disoccupazione giovanile, e abolire anche il [[Finanziamento pubblico ai partiti|finanziamento statale dei partiti politici]], qualcosa che è stato visto come un momento di svolta per la politica italiana che per anni era dipesa dai fondi pubblici.<ref>[https://www.corriere.it/politica/13_maggio_31/finanziamento-partiti-ddl-punto-per-punto_c368eea0-ca0e-11e2-983e-24267407b94e.shtml Tre canali di finanziamento, più trasparenza. Ecco punto per punto il ddl del governo] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20210521171855/https://www.corriere.it/politica/13_maggio_31/finanziamento-partiti-ddl-punto-per-punto_c368eea0-ca0e-11e2-983e-24267407b94e.shtml |date=21 maggio 2021 }}, ''Corriere della Sera''</ref><ref>[https://www.corriere.it/economia/13_giugno_28/letta-conferenza-stampa-dopo-consiglio-ue_9da78028-dfee-11e2-b1a7-8dfb006d0609.shtml Letta: all'Italia 1,5 miliardi per il lavoro. Grillo «poteva mandare tutto in vacca»] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20210521171857/https://www.corriere.it/economia/13_giugno_28/letta-conferenza-stampa-dopo-consiglio-ue_9da78028-dfee-11e2-b1a7-8dfb006d0609.shtml |date=21 maggio 2021 }}, ''Corriere della Sera''</ref> Ha anche affrontato le prime fasi della [[crisi europea dei migranti]], compreso il [[Naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013|naufragio più mortale]] nella storia recente del [[Mar Mediterraneo]]; in risposta, Letta ha messo in atto l'[[operazione Mare nostrum]] per pattugliare i confini marittimi e salvare i migranti.<ref name="Letta: perché difendo Mare Nostrum">[https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/enrico-letta-intervento-migranti-frontex Letta: perché difendo Mare Nostrum] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20210521171857/https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/enrico-letta-intervento-migranti-frontex |date=21 maggio 2021 }} ''Avvenire''</ref> Nel novembre 2013, il leader del [[Popolo della Libertà|PdL]] [[Silvio Berlusconi]] ha tentato di ritirare l'appoggio del suo partito al governo, al fine di realizzare un cambio di presidente del Consiglio; in risposta, tutti i ministri di centrodestra del Gabinetto hanno continuato a sostenere Letta, lasciando il PdL e formando un nuovo partito. Il 14 febbraio 2014, in seguito al voto di sfiducia nei suoi confronti da parte della direzione del PD, rassegna le sue dimissioni da premier, venendo succeduto da [[Matteo Renzi]].<ref name="Letta: perché difendo Mare Nostrum" /><ref name="dimissioniPdC" />
Il 9 giugno 2015 rinuncia al seggio in [[Parlamento italiano|Parlamento]] per dedicarsi all'insegnamento [[Università|universitario]], in qualità di docente a contratto. Dal 1º settembre 2015 fino a marzo 2021 ha diretto la Scuola di affari internazionali dell'[[Istituto di studi politici di Parigi]].<ref name="Enrico Letta lascia il Parlamento">{{Cita web |url=http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2015/06/09/enrico-letta-lascia-il-parlamento_33e31667-38b2-4391-b81f-4f2cb0f42204.html |titolo=Enrico Letta lascia il Parlamento |accesso=10 giugno 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150609222218/http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2015/06/09/enrico-letta-lascia-il-parlamento_33e31667-38b2-4391-b81f-4f2cb0f42204.html |dataarchivio=9 giugno 2015 |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.sciencespo.fr/en/news/news/enrico-letta-sciences-po-was-one-of-the-smartest-choices-in-my-life/5473|titolo=Enrico Letta:|sito=Sciences Po|lingua=en|accesso=2022-01-21}}</ref>
Nel marzo 2021, in seguito alle dimissioni di [[Nicola Zingaretti]] da [[Partito Democratico (Italia)#Segretario nazionale|segretario del PD]], viene indicato, da molti esponenti di spicco del partito, come successore alla segreteria del partito<ref>{{Cita web|url=https://ilmanifesto.it/letta-il-giorno-della-scelta-zingaretti-rilancera-il-pd/|titolo=Letta, il giorno della scelta. Zingaretti: rilancerà il Pd|sito=il manifesto|data=2021-03-11|lingua=it-IT|accesso=2021-09-23}}</ref>. Tornato in [[Italia]] per accettare la candidatura, il 14 marzo l'assemblea nazionale lo elegge segretario nazionale del Partito Democratico.<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/14/enrico-letta-pd-sia-in-coalizione-dialogo-con-m5s-guidato-da-conte-lex-premier-impegno-comune-i-temi-del-segretario-stop-ai-paradisi-fiscali-in-ue-ius-soli-voto-a-16enni/6132641/|titolo=Enrico Letta: "Pd sia in coalizione, dialogo con M5s guidato da Conte". L’ex premier: "Impegno comune". I temi del segretario: stop ai paradisi fiscali in Ue, Ius soli, voto a 16enni|sito=Il Fatto Quotidiano|data=14 marzo 2021|accesso=16 marzo 2021|dataarchivio=16 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210316091458/https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/14/enrico-letta-pd-sia-in-coalizione-dialogo-con-m5s-guidato-da-conte-lex-premier-impegno-comune-i-temi-del-segretario-stop-ai-paradisi-fiscali-in-ue-ius-soli-voto-a-16enni/6132641/|urlmorto=no}}</ref>
Il 4 ottobre 2021 viene eletto deputato del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] alle elezioni suppletive nel collegio [[Collegio uninominale Toscana - 12|Toscana 12]], con il 49,9% delle preferenze.<ref>{{Cita news|titolo=Suppletive, larga vittoria a Siena per Enrico Letta|pubblicazione=Il Sole 24 ore|url=https://www.ilsole24ore.com/art/suppletive-larga-vittoria-siena-enrico-letta-risultato-straordinario-destra-e-battibile-AEQw0Pn?refresh_ce=1}}</ref> Viene rieletto deputato alle [[Elezioni politiche in Italia del 2022|elezioni politiche del 25 settembre 2022]], in cui la lista [[Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista]], da lui guidata, raccoglie il 19% dei voti. In seguito alla sconfitta elettorale, rassegna le dimissioni da segretario del partito, restando in carica fino alle successive [[Elezioni primarie del Partito Democratico del 2023 (Italia)|elezioni primarie]].<ref name=post>{{Cita web|url=https://www.ilpost.it/2022/09/26/letta-non-si-ricandida-segreteria-pd/|titolo=Letta non si ricandiderà alla segreteria del PD|sito=Il Post|data=2022-09-26|lingua=it-IT|accesso=2023-02-09}}</ref><ref name=fq>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/09/26/elezioni-2022-letta-dopo-la-sconfitta-pd-annuncia-il-congresso-non-mi-ripresentero-e-da-la-colpa-a-conte-del-governo-meloni/6817555/|titolo=Letta annuncia il congresso Pd: "Non mi ricandido"|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2022-09-26|lingua=it-IT|accesso=2023-02-08}}</ref>
== Biografia ==
Il ramo paterno della famiglia di Letta è originario della [[Marsica]], in [[provincia dell'Aquila]], dove il nonno di Enrico, Vincenzo Letta — nativo di [[Aielli]] (paese del quale fu anche [[Podestà (fascismo)|podestà]]) e sopravvissuto al [[terremoto della Marsica del 1915]] — esercitò per decenni la professione di [[avvocato]].<ref>{{Cita web|url = http://ilcentro.gelocal.it/regione/2013/02/02/news/un-letta-per-ogni-stagione-1.6463343?refresh_ce|titolo = Un Letta per ogni stagione - Regione - il Centro|accesso = 17 febbraio 2016|sito = il Centro|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170312051201/http://ilcentro.gelocal.it/regione/2013/02/02/news/un-letta-per-ogni-stagione-1.6463343?refresh_ce|dataarchivio = 12 marzo 2017|urlmorto = no}}</ref>
Nato il 20 agosto [[1966]] a [[Pisa]] in [[Toscana]], in una famiglia numerosa, figlio di Anna Banchi, di origini [[Sassari|sassaresi]] e toscane,<ref>{{Cita news|autore = Francesco Borgonovo|titolo =Lobby e parenti, l'uomo qualsiasi della politica |pubblicazione = Libero |città = Milano|editore = Editoriale Libero s.r.l.|data =25 aprile 2013 |cid = |citazione =Sua madre, Anna Bianchi, origini sassaresi e fu vicina di casa di Francesco Cossiga }}</ref><ref>{{Cita news|autore = Gianni Bazzoni|titolo =Enrico Letta, premier orgoglioso delle sue radici sarde |pubblicazione = La Nuova Sardegna |città = Sassari|editore = DBInformation Spa|data =24 aprile 2013 |cid = |citazione =Sua madre, Anna Banchi è nata a Sassari, e sua nonna Elsa Bazzoni, vicina di casa della famiglia di Francesco Cossiga, era la sorella più grande di Gianpaolo, scrittore e studioso che vive a Porto Torres.}}</ref><ref>{{Cita news|autore = |titolo =Gli zii di Enrico Letta. Non solo Gianni: c’è anche Gian Paolo Bazzoni a Porto Torres |pubblicazione = SardiniaPost |città = Cagliari|editore = ICO 2006 S.r.l.|data =25 aprile 2013 |cid = |citazione =Così, mentre l’Unione sarda segnala che la stessa esistenza al mondo del premier incaricato è dovuto a un episodio accaduto in Sardegna durante la guerra (l’incontro tra la nonna Elsa Bazzoni e il tenentino maremmano Banchi)}}</ref> e del [[matematico]] [[Giorgio Letta]], che insegna all'[[Università di Pisa]]<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.sardiniapost.it/politica/gli-zii-di-enrico-letta-non-solo-gianni-ce-anche-gian-paolo-bazzoni-a-porto-torres/|titolo=Gli zii di Enrico Letta. Non solo Gianni: c'è anche Gian Paolo Bazzoni a Porto Torres|sito=Sardiniapost.it|data=25 aprile 2013|accesso=10 febbraio 2021|dataarchivio=17 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210117155458/https://www.sardiniapost.it/politica/gli-zii-di-enrico-letta-non-solo-gianni-ce-anche-gian-paolo-bazzoni-a-porto-torres/|urlmorto=no}}</ref>. Ha un fratello, Vincenzo (1971), ed è nipote del [[politico]] di [[Centro-destra in Italia|centro-destra]] [[Gianni Letta]], uno dei principali collaboratori e stretto consigliere di [[Silvio Berlusconi]]<ref>{{cita news|url=http://www.lastampa.it/2013/09/28/italia/politica/gianni-ricevuto-da-enrico-e-per-la-prima-volta-zio-e-nipote-trattano-alla-luce-del-sole-MzESNHxFtdPkSpM79M954L/pagina.html|titolo=Gianni ricevuto da Enrico. E per la prima volta zio e nipote trattano “alla luce del sole”|editore=''La Stampa''|autore=Mattia Feltri|data=28 settembre 2013|accesso=15 febbraio 2014|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140222022312/http://www.lastampa.it/2013/09/28/italia/politica/gianni-ricevuto-da-enrico-e-per-la-prima-volta-zio-e-nipote-trattano-alla-luce-del-sole-MzESNHxFtdPkSpM79M954L/pagina.html|dataarchivio=22 febbraio 2014|urlmorto=no}}</ref> e di conseguenza cugino del figlio di questi, l'amministratore delegato di [[Medusa Film]] [[Giampaolo Letta]]. È altresì nipote della Vicepresidente della [[Croce Rossa Italiana|Croce Rossa italiana]] Maria Teresa Letta e dell'[[archeologo]] e [[docente]] di [[storia romana]] presso l'[[Università di Pisa]] (come il padre) Cesare Letta<ref name=":0" />. Inoltre vanta una [[parentela]] acquisita, da parte materna, con [[Antonio Gramsci]] (1891–1937), [[politico]], [[Scienze politiche|politologo]] e [[filosofo]], uno dei fondatori del [[Partito Comunista d'Italia]], di cui fu esponente di primo piano e segretario dal 1924 al 1927.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/07/06/la7-letta-disegna-lalbero-genealogico-che-lo-porta-a-gramsci-il-figlio-di-sua-sorella-ha-sposato-la-zia-della-mia-mamma/6253019/|titolo=La7, Letta disegna l'albero genealogico che lo porta a Gramsci: "Il figlio di sua sorella ha sposato la zia della mia mamma"|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2021-07-06|lingua=it-IT|accesso=2021-09-23}}</ref>
Dopo aver trascorso parte dell'infanzia a [[Strasburgo]], frequenta la [[scuola dell'obbligo]]. Completa gli studi di scuola superiore a Pisa, dove frequenta il [[liceo classico Galileo Galilei]] e fin dalla quarta ginnasiale partecipa alle attività del [[Movimento Studenti di Azione Cattolica]]<ref>{{Cita web|url=http://movi100.azionecattolica.it/?p=308|titolo=Al MSAC ho scoperto la parola “impegno” « Movi 100|sito=movi100.azionecattolica.it|accesso=20 maggio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160413195456/http://movi100.azionecattolica.it/?p=308|dataarchivio=13 aprile 2016|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.governo.it/Presidente/Biografia/cv_Letta_20_maggio_2013.pdf|titolo=|data=|accesso=10 febbraio 2021|dataarchivio=11 giugno 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130611224516/http://www.governo.it/Presidente/Biografia/cv_Letta_20_maggio_2013.pdf|urlmorto=sì}}</ref>. Si laurea in [[Scienze Politiche|scienze politiche]] (indirizzo politico-internazionale) all'[[Università di Pisa]] nel 1994.<ref>[[Curriculum vitae|CV]] della sua pagina web. Il prof. [[Luigi Marco Bassani|M. Bassani]], in {{Cita news|url=http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/1231092/Il-professore-di-Letta---Avrei-dovuto-bocciarlo-all-esame-di-storia-contemporanea-.html|titolo=un'intervista a Libero|pubblicazione=libero.sm|data=24 aprile 2013|accesso=19 settembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130908094220/http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/1231092/Il-professore-di-Letta---Avrei-dovuto-bocciarlo-all-esame-di-storia-contemporanea-.html|dataarchivio=8 settembre 2013|urlmorto=sì}} ricorda diversamente.</ref> Consegue il diploma di perfezionamento (equivalente al dottorato di ricerca, in base alla legge n. 41/1987) in [[Diritto delle Comunità Europee]] presso la [[Scuola Superiore Sant'Anna]] di Pisa.<ref name="huffingtonpost.it">{{Cita web|url=https://www.huffingtonpost.it/2013/04/24/enrico-letta-la-bio-del-giovane-dalla-grande-esperienza_n_3145094.html|titolo=Un volto da Premier (FOTO)|sito=L'HuffPost|data=24 aprile 2013|accesso=10 febbraio 2021|dataarchivio=30 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201130204335/https://www.huffingtonpost.it/2013/04/24/enrico-letta-la-bio-del-giovane-dalla-grande-esperienza_n_3145094.html|urlmorto=no}}</ref>
È stato professore a contratto presso l'[[Università Carlo Cattaneo]] tra il 2001 e il 2003, presso la [[Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento Sant'Anna|Scuola Superiore Sant'Anna]] di Pisa nel 2003 e presso l'[[HEC Paris|École des hautes études commerciales]] di [[Parigi]] nel 2004.<ref>{{Cita news|titolo=Governo. Enrico Letta, l’allievo di Andreatta diventa presidente del Consiglio|data=24 aprile 2013|url=http://www.giornale.sm/governo-enrico-letta-lallievo-di-andreatta-diventa-presidente-del-consiglio-51061/#.UhszfD9NuuI|pubblicazione=giornale.sm|accesso=26 agosto 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131004215330/http://www.giornale.sm/governo-enrico-letta-lallievo-di-andreatta-diventa-presidente-del-consiglio-51061/#.UhszfD9NuuI|dataarchivio=4 ottobre 2013}}</ref>
=== Vita privata ===
Si è sposato la prima volta a 24 anni e dopo 6 anni di matrimonio ha divorziato<ref>''[http://www.vanityfair.it/news/italia/13/05/03/intervista-enrico-letta-vanity-fair-2007 Quando Enrico Letta ringraziò lo «zio Gianni»] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131004212856/http://www.vanityfair.it/news/italia/13/05/03/intervista-enrico-letta-vanity-fair-2007 |data=4 ottobre 2013 }}'', ''[[Vanity Fair (rivista italiana)|Vanity Fair]]'', Sara Faillaci, 3 maggio 2013</ref>. Successivamente si è risposato in seconde nozze con la [[giornalista]] del ''[[Corriere della Sera]]'' [[Gianna Fregonara]], con la quale ha avuto tre figli: Giacomo, Lorenzo e Francesco<ref name=":8" />. Ha vissuto a [[Parigi]].<ref name=":8">{{Cita news|titolo=Enrico Letta Profile: Mild-Mannered AC Milan Fan who is Italy’s Next PM|data=24 aprile 2013|url=http://www.ibtimes.co.uk/articles/460866/20130424/enrico-letta-profile-italy-pm.htm|pubblicazione=International Business Times|accesso=30 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130427063335/http://www.ibtimes.co.uk/articles/460866/20130424/enrico-letta-profile-italy-pm.htm|dataarchivio=27 aprile 2013|urlmorto=no}}</ref>
È un tifoso appassionato del [[Milan]]<ref name=":6">{{Cita web|url=https://www.agi.it/politica/news/2021-03-12/pd-chi-e-enrico-letta-11747138/|titolo=Tra la passione per la politica, l'Ue e il Milan, chi è Enrico Letta|sito=Agi|lingua=it|accesso=2021-09-29}}</ref>, oltre che amante della [[lettura]], apprezzando [[scrittori]] come [[Santo Piazzese]], [[Marcello Fois]], [[Gianrico Carofiglio]].<ref>{{Cita web|url=https://www.donnaglamour.it/chi-e-enrico-letta/curiosita/|titolo=Enrico Letta: tutto sull'ex premier (e le curiosità che nessuno ti ha detto)|sito=Donna Glamour|data=2021-06-01|lingua=it-IT|accesso=2021-08-05}}</ref>
== Carriera politica ==
=== Gli inizi dalla DC alla Margherita ===
{{dx|[[File:Enrico Letta 2001.jpg|thumb|left|upright=0.7|Enrico Letta nel 2001]]}}
Inizia la sua carriera politica nella [[Democrazia Cristiana]] (DC), nelle cui liste viene eletto consigliere comunale a Pisa alle [[elezioni amministrative in Italia del 1990#Pisa|elezioni del 1990]]<ref>[https://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletNomeReg3?campo1=667014&campo2=a Ministero dell'interno, Anagrafe degli amministratori locali e regionali]</ref>; entra quindi a far parte della maggioranza del [[Pentapartito]] a sostegno del sindaco [[Sergio Cortopassi]]. Dal 1991 al 1995 è presidente dei [[Giovani del Partito Popolare Europeo]],<ref name=":6" /><ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Elisabetta|cognome=Povoledo|url=https://www.nytimes.com/2013/04/29/world/europe/italian-prime-ministers-political-acrobatics.html|titolo=An Italian Leader and a Political Acrobat (Published 2013)|pubblicazione=The New York Times|data=28 aprile 2013|accesso=10 febbraio 2021|dataarchivio=9 settembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200909034511/https://www.nytimes.com/2013/04/29/world/europe/italian-prime-ministers-political-acrobatics.html|urlmorto=no}}</ref> mentre nel 1993, durante il [[governo Ciampi]], viene nominato [[Capo di gabinetto|Capo di Gabinetto]] del [[Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale|Ministero degli affari esteri]], chiamato dall'allora [[Ministri degli affari esteri della Repubblica Italiana|ministro]] [[Beniamino Andreatta]] (con cui Letta aveva già collaborato nell'[[associazione no-profit]] [[Agenzia di ricerche e legislazione]]).<ref name="huffingtonpost.it"/>
Agli inizi del 1994, con lo scioglimento della DC, aderisce al [[Partito Popolare Italiano (1994)|Partito Popolare Italiano]] di [[Mino Martinazzoli]]. Alle [[Elezioni politiche in Italia del 1994|elezioni politiche di quell'anno]] si candida alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] per la coalizione centrista del [[Patto per l'Italia]], correndo nel [[Collegio elettorale di Pisa (Camera dei deputati)|collegio uninominale di Pisa]]; si piazza all'ultimo posto col 13,22% dei voti, venendo sconfitto dal candidato dei [[Alleanza dei Progressisti|Progressisti]] [[Mauro Paissan]], esponente dei [[Federazione dei Verdi|Verdi]]<ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=C&dtel=27/03/1994&tpa=I&tpe=L&lev0=0&levsut0=0&lev1=12&levsut1=1&levsut2=2&ne1=12&es0=S&es1=S&es2=S&ms=S&ne2=1224&lev2=24&unipro=uni Ministero dell'interno, Archivio storico delle elezioni]</ref>.
==== Vicesegretario del PPI e Ministro de L'Ulivo ====
{{Vedi anche|Governo D'Alema I|Governo D'Alema II|Governo Amato II}}
Dopo aver servito come [[segretario generale]] del Comitato Euro del [[Ministero del tesoro|Ministero del Tesoro]] nel biennio '96-'97, è diventato [[Partito Popolare Italiano (1994)#Vicesegretari|vicesegretario del Partito Popolare Italiano]] assieme a [[Dario Franceschini]] nel 1997 sotto la segreteria di [[Franco Marini]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/interni/enrico-letta-giovane-dc-che-deve-fare-paciere-pd-e-pdl-911253.html|titolo=Enrico Letta, il giovane Dc che deve far da paciere tra Pd e Pdl|autore=Orlando Sacchelli|sito=ilGiornale.it|data=24 aprile 2013|accesso=10 febbraio 2021|dataarchivio=22 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210122052221/https://www.ilgiornale.it/news/interni/enrico-letta-giovane-dc-che-deve-fare-paciere-pd-e-pdl-911253.html|urlmorto=no}}</ref>. Successivamente nel 1998, con la nascita del [[governo D'Alema I|primo governo]] presieduto da [[Massimo D'Alema]], abbandona il ruolo di vicesegretario del PPI a novembre, e viene nominato [[Ministri per gli affari europei della Repubblica Italiana|ministro per le politiche comunitarie]], diventando con i suoi 32 anni il più giovane ministro della [[storia della Repubblica Italiana]], primato detenuto fino ad allora da [[Giulio Andreotti]] a 35 anni, ma superato da [[Giorgia Meloni]], [[Ministri per la gioventù della Repubblica Italiana|Ministro per la gioventù]] nel 2008 con i suoi 31 anni.<ref name="s24h" /><ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.bbc.com/news/world-europe-22285883|titolo=Profile: Enrico Letta|pubblicazione=BBC News|data=13 febbraio 2014|accesso=10 febbraio 2021|dataarchivio=27 febbraio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210227031930/https://www.bbc.com/news/world-europe-22285883|urlmorto=no}}</ref><ref name=":5">{{Cita web|url=https://formiche.net/2013/04/enrico-letta-la-biografia/|titolo=Enrico Letta, la biografia completa|sito=Formiche.net|data=2013-04-24|lingua=it-IT|accesso=2021-08-05}}</ref>
Il 22 dicembre 1999 Letta diventa [[Ministri dell'industria, del commercio e dell'artigianato della Repubblica Italiana|Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato]] nel [[Governo D'Alema II|secondo governo D'Alema]], e 5 mesi più tardi, il 26 aprile 2000, oltre a venire confermato in quel ruolo nel [[Governo Amato II|secondo governo Amato]], diventa anche [[Ministri del commercio con l'estero della Repubblica Italiana|Ministro del commercio con l'estero]].<ref name="s24h" />
Alle [[Elezioni politiche in Italia del 2001|elezioni politiche del 2001]] viene eletto per la prima volta alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]], tra le liste [[Sistema proporzionale|proporzionali]] nella [[circoscrizione Piemonte 1]] de [[La Margherita]], una [[lista elettorale]] [[Centrismo|centrista]] con [[Francesco Rutelli]] a [[Leader di partito|capo]], alla quale aderì il [[Partito Popolare Italiano (1994)|Partito Popolare Italiano]] (PPI)<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/interni/enrico-letta-giovane-dc-che-deve-fare-paciere-pd-e-pdl-911253.html|titolo=Enrico Letta, il giovane Dc che deve far da paciere tra Pd e Pdl|autore=Orlando Sacchelli|sito=ilGiornale.it|data=24 aprile 2013|accesso=15 marzo 2021|dataarchivio=22 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210122052221/https://www.ilgiornale.it/news/interni/enrico-letta-giovane-dc-che-deve-fare-paciere-pd-e-pdl-911253.html|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/1230362/Pisano--milanista--baby-ministro--Ecco-chi-e-Enrico-Letta--l-eterno--giovane--del-Pd.html|titolo=Pisano, milanista, baby-ministro. Ecco chi è Enrico Letta, l'eterno "giovane" del Pd|accesso=15 marzo 2021|dataarchivio=27 settembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200927083109/https://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/1230362/Pisano--milanista--baby-ministro--Ecco-chi-e-Enrico-Letta--l-eterno--giovane--del-Pd.html|urlmorto=no}}</ref>. L'anno successivo nel 2002, il PPI confluì ne La Margherita come partito, con [[Rinnovamento Italiano]] di [[Lamberto Dini]] e [[I Democratici]] di [[Arturo Parisi]], dove Letta fu nominato responsabile nazionale per l'[[economia]] fino al 2004.
=== Europarlamentare e consigliere di Romano Prodi ===
[[File:Prodi Bertinotti Sircana Letta Zampetti 2006.jpg|sinistra|miniatura|Letta assieme a (da sinistra) [[Silvio Sircana]], [[Fausto Bertinotti]], [[Romano Prodi]] e [[Ugo Zampetti]] nel 2006]]
Alle [[elezioni europee del 2004]] viene candidato, ed eletto, al [[Parlamento europeo]] per la lista "[[Uniti nell'Ulivo]]" come capolista nella [[Circoscrizione Italia nord-orientale|circoscrizione nord-orientale]], ricevendo 176.000 preferenze<ref name=":5" /><ref>{{cita news|url=http://www.ansa.it/web/notizie/videostory/primopiano/2013/04/24/Enrico-Letta-genitori-gioia-timori_8606085.html|titolo=Enrico Letta, genitori tra gioia e timori|editore=ANSA|data=25 aprile 2013|accesso=15 febbraio 2014|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140221234140/http://www.ansa.it/web/notizie/videostory/primopiano/2013/04/24/Enrico-Letta-genitori-gioia-timori_8606085.html|dataarchivio=21 febbraio 2014|urlmorto=no}}</ref>. Dopo essersi dimesso da deputato (dove gli subentra [[Mauro Maria Marino]]), si è iscritto al gruppo europarlamentare dei [[Liberaldemocratico|liberal democratici]] dell'[[Gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa|ALDE]]<ref name=":6" />, dove è stato membro della [[Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo|Commissione per i problemi economici e monetari]]; della Commissione temporanea sulle sfide e i mezzi finanziari dell'Unione allargata nel periodo 2007-2013; della Delegazione per le relazioni con i Paesi del [[Maghreb]] e l'Unione del Maghreb arabo (compresa la [[Libia]]).<ref>{{Cita web|url=https://www.europarl.europa.eu/meps/en/home|titolo=Home {{!}} MEPs {{!}} European Parliament|lingua=en|accesso=10 febbraio 2021|dataarchivio=20 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180120040938/http://www.europarl.europa.eu/meps/en/95281/VIORICA_DANCILA_history.html|urlmorto=no}}</ref>
Ricandidato e rieletto deputato alla Camera due anni dopo, alle [[Elezioni politiche in Italia del 2006|politiche del 2006]] tra le liste de [[L'Ulivo]] nella [[circoscrizione Lombardia 1]], dove alle consultazioni politiche la coalizione di centro-sinistra [[L'Unione]] guidata da [[Romano Prodi]] ne esce vittoriosa, seppur con un risultato risicato, abbandona l'incarico di [[europarlamentare]] per accettare quello di deputato nazionale<ref name="s24h" /><ref name=":6" />. Successivamente con la nascita del [[Governo Prodi II|secondo governo]] presieduto da Prodi, viene indicato come [[Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri]] con le funzioni di [[Segretario del Consiglio dei ministri]] nel [[Governo Prodi II|secondo governo Prodi]], giurando il 17 maggio 2006 nelle mani del neo-[[Presidente della Repubblica Italiana|presidente della Repubblica]] Giorgio Napolitano e succedendo allo zio [[Gianni Letta]]<ref name="s24h" />. Nel ruolo di Segretario del Consiglio dei ministri, divenne il più stretto consigliere del [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]] Romano Prodi, diventando uno dei politici più influenti all'interno del [[Governo della Repubblica Italiana|governo]].
===
{{Vedi anche|Elezioni primarie del Partito Democratico del 2007 (Italia)}}{{Dx|[[File:Enrico Letta e Matteo Richetti nell'incontro di Modena (1364336643).jpg|miniatura|Enrico Letta (a destra) durante un incontro a [[Modena]] nel 2007]]}}
Dal 23 maggio 2007 è uno dei 45 membri del Comitato Nazionale del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] che riunisce i leader delle componenti del futuro partito. Il 24 luglio 2007 annuncia la sua candidatura alle primarie per la scelta del segreteria del PD<ref>{{Cita web |url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/07_Luglio/24/letta_candidatura_web.shtml |titolo=Pd: Letta: «Mi candido». Video sul web - Corriere della Sera<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=5 aprile 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111204154804/http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/07_Luglio/24/letta_candidatura_web.shtml |dataarchivio=4 dicembre 2011 |urlmorto=no }}</ref>. Ma, anziché una [[conferenza stampa]] o un'[[intervista]] su un [[quotidiano]], tramite un video postato su [[YouTube]] (uno strumento innovativo per quei tempi)<ref name=":6" /><ref>{{Cita web |url=https://www.youtube.com/watch?v=JV6AamJLy5A |titolo=Enrico Letta si candida alle primarie del Partito Democratic - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=1º maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161012200505/https://www.youtube.com/watch?v=JV6AamJLy5A |dataarchivio=12 ottobre 2016 |urlmorto=no }}</ref>, cercando così di presentarsi come un candidato "giovane" per queste primarie<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/politica/partito-democratico-7/letta-candidato/letta-candidato.html|titolo=Pd, Enrico Letta si candida su internet Bocciata la discesa in campo di Pannella - Politica - Repubblica.it|accesso=2021-09-23}}</ref>. In seguito ha dichiarato:
{{Citazione|Vorrei fare in modo che il nuovo partito sia costruito un po' come l'enciclopedia [[Wikipedia]], un po' come un quadro di [[Vincent van Gogh|Van Gogh]]. Come accade con Wikipedia, anche nel [[Partito Democratico (Italia)|PD]] ognuno delle centinaia di migliaia di partecipanti deve portare il proprio contributo, le proprie competenze, che in certi campi sono di sicuro maggiori delle mie e di quelle dei leader del centrosinistra. E, come i quadri di Van Gogh, il nuovo partito deve avere tinte forti: un giallo che sia giallo, un blu che sia blu.<ref>Citato in {{cita web|autore=Paolo Tessadri|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/01/letta-leader-senza-grinta/673386/|titolo=Letta leader? Senza grinta|editore=[[il Fatto Quotidiano]]|data=1º agosto 2013|accesso=8 dicembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131128051037/http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/01/letta-leader-senza-grinta/673386/|dataarchivio=28 novembre 2013|urlmorto=no}}</ref>}}
La sua candidatura raccoglie il sostegno di varie personalità e gruppi del centrosinistra:
* personalità politiche
* amministratori locali
* il [[Presidente emerito della Repubblica]] [[Francesco Cossiga]];
* l'associazione Innovatori Europei.<ref>[http://innovatorieuropei.com/editoriali/2007/08/10/innovatori-europei-con-letta/ Gli Innovatori Europei sostengono la candidatura di Enrico Letta in tutta Italia] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071008192124/http://innovatorieuropei.com/editoriali/2007/08/10/innovatori-europei-con-letta/ |data=8 ottobre 2007 }} - Innovatori Europei- Info</ref>
=== Ministro ombra del Partito Democratico ===
{{Vedi anche|Governo ombra del Partito Democratico del 2008-2009}}
Con la caduta del governo Prodi e la prematura fine della [[XV legislatura della Repubblica Italiana|XV legislatura]] nel 2008, s'indicono [[Elezioni politiche in Italia del 2008|nuove elezioni politiche]], dove viene rieletto per la terza volta alla Camera, nella [[Circoscrizione Lombardia 2 (1993)|circoscrizione Lombardia 2]] tra le file del Partito Democratico. L'8 maggio l'incarico di Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio passa allo zio Gianni, a causa della vittoria del [[Coalizione di centro-destra alle elezioni politiche italiane del 2008|centro-destra]] alle politiche di quell'anno e [[Silvio Berlusconi]], che ha guidato la coalizione nominato [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]].
Tra le principali proposte di legge che ha presentato nella [[XVI legislatura della Repubblica Italiana|XVI legislatura]] (2008-2013), quella sull'abolizione dei [[Vitalizio del parlamentare in Italia|vitalizi dei parlamentari]].<ref>{{cita web|url=http://www.enricoletta.it/proposte/abolizione-vitalizi-parlamentari-la-proposta-di-legge/|titolo=La nostra battaglia per l’abolizione dei vitalizi|
Dal 9 maggio 2008 al 24 febbraio 2009 è stato un membro del cosiddetto [[governo ombra del Partito Democratico]], con l'incarico corrispondente a quello del [[Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali|Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali]].<ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/politica/08_maggio_09/governo_ombra_lista_5f9156d2-1de4-11dd-a82d-00144f486ba6.shtml|titolo=Governo ombra, tutti i nomi|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|giorno=09|mese=5|anno=2008|accesso=1º novembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080512132414/http://www.corriere.it/politica/08_maggio_09/governo_ombra_lista_5f9156d2-1de4-11dd-a82d-00144f486ba6.shtml|dataarchivio=12 maggio 2008|urlmorto=no}}</ref>
Il 24 febbraio 2009 [[Dario Franceschini]] (già vicesegretario del PD), appena nominato segretario del PD dopo le dimissioni di Veltroni dalla segreteria nazionale, dopo l'esito negativo alle [[Elezioni regionali in Sardegna del 2019|regionali sarde]], lo nomina Presidente nazionale del Forum Welfare del PD.<ref name=":6" />
=== Vicesegretario del Partito Democratico ===
{{Vedi anche|Elezioni primarie del Partito Democratico del 2009 (Italia)}}[[File:Enrico Letta - veDrò 2012 (cropped).jpg|miniatura|Enrico Letta a ''veDrò'' 2012|sinistra]]Alle [[Elezioni primarie del Partito Democratico del 2009 (Italia)|elezioni primarie del PD nel 2009]] sostiene la mozione di [[Pier Luigi Bersani]], ex [[Ministri dello sviluppo economico della Repubblica Italiana|ministro dello sviluppo economico]] nel [[Governo Prodi II|secondo governo Prodi]], che risulterà vincente con il 53% dei voti, e il 7 novembre 2009 viene eletto dall'Assemblea [[Partito Democratico (Italia)#Vicesegretario nazionale|vicesegretario nazionale del PD]].<ref>{{Cita news|url=http://quotidianonet.ilsole24ore.com/politica/2009/11/07/258030-iniziata_bersani.shtml|titolo=Bersani indica la rotta "Partito dell'alternativa" Enrico Letta eletto vice|pubblicazione=[[Quotidiano Nazionale]]|giorno=07|mese=11|anno=2009|accesso=7 novembre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100115234316/http://quotidianonet.ilsole24ore.com/politica/2009/11/07/258030-iniziata_bersani.shtml|dataarchivio=15 gennaio 2010}}</ref>
Nel giugno 2010 Letta ha organizzato a [[Verona]] una riunione di tre giorni, durante la quale ha incontrato [[Imprenditore|imprenditori]] e dirigenti di spicco della [[Lega Nord]], il più grande partito del [[Veneto]] e della [[Lombardia]] orientale. Un sondaggio di opinione tra i democratici del [[settentrione]], pubblicato durante il "Nord Camp", ha mostrato che erano più interessati a un'alleanza con la Lega Nord rispetto a [[Il Popolo della Libertà|Il popolo della libertà]] di [[Silvio Berlusconi]]. Letta è stato elogiato sia da [[Roberto Maroni]] sia da [[Umberto Bossi]].<ref>{{Cita web|url=http://archivio.corriere.it/Archivio/interface/landing.html|titolo=Archivio Corriere della Sera|sito=archivio.corriere.it|accesso=15 marzo 2021|dataarchivio=18 gennaio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160118145913/http://archiviostorico.corriere.it/1997/aprile/05/Israele_muore_campo_calciatore_arabo_co_0_9704052590.shtml|urlmorto=no}}</ref>
L'8 gennaio 2013 la Direzione nazionale del [[Partito Democratico (Italia)|PD]] candida Letta alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] come capolista della lista [[Partito Democratico (Italia)|PD]] nelle [[Circoscrizione Marche (Camera dei deputati)|circoscrizioni Marche]] e Campania in vista delle [[elezioni politiche in Italia del 2013|elezioni politiche del 2013]].<ref>{{cita web|url=http://www.partitodemocratico.it/Allegati/liste-candidati-camera.pdf|titolo=Elezioni Politiche - Ordine di lista della Camera dei deputati|sito=Sito ufficiale Partito Democratico|data=8 gennaio 2013|accesso=9 gennaio 2013|formato=pdf|urlmorto=sì}}</ref> A marzo, in seguito alle elezioni, insieme con molti altri colleghi del Parlamento, aderisce al progetto ''"Riparte il futuro"'', firmando la petizione che ha lo scopo di revisionare la legge anti-corruzione, modificando la norma sullo scambio elettorale politico-mafioso (
Il 20 aprile 2013, contemporaneamente alla effettività delle dimissioni di Bersani da [[Partito Democratico (Italia)#Segretario nazionale|segretario del PD]] a causa dell'esito fallimentare delle candidature a [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] di [[Franco Marini]] e [[Romano Prodi]], durante le [[Elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2013|elezioni del presidente della Repubblica Italiana del 2013]], tutta la segreteria del PD, e quindi anche Letta che era vicesegretario, rassegna le dimissioni dai propri incarichi nel partito.
=== Presidente del Consiglio dei ministri ===
{{vedi anche|Governo Letta}}
[[File:Letta Napolitano.jpg|miniatura|sinistra|Enrico Letta con il [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Giorgio Napolitano]]]]
Il [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Giorgio Napolitano]], appena rieletto e dopo le [[Consultazioni del presidente della Repubblica Italiana|consultazioni]] con i presidenti di [[Presidente della Camera dei deputati (Italia)|Camera]], [[Presidente del Senato della Repubblica|Senato]] e le forze politiche, conferisce a Enrico Letta [[Presidente del Consiglio incaricato|l'incarico di formare un nuovo governo]] il 24 aprile 2013, incarico che accetta con riserva<ref>{{Cita news|autore=Federica Seneghini|url=http://www.corriere.it/politica/13_aprile_24/letta-favorito-governo-consultazioni_c36e88c8-acb4-11e2-9acc-55424bfd851f.shtml|titolo=Letta nuovo premier incaricato «Siamo in terra incognita, ma sono fiducioso»|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=24 aprile 2013|accesso=25 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130425080329/http://www.corriere.it/politica/13_aprile_24/letta-favorito-governo-consultazioni_c36e88c8-acb4-11e2-9acc-55424bfd851f.shtml|dataarchivio=25 aprile 2013|urlmorto=no}}</ref>. Dopo un rapido giro di consultazioni nella giornata del 25 aprile,<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.repubblica.it/politica/2013/04/25/news/letta_avvia_le_consultazioni_si_inizia_con_sel_chiude_il_m5s-57416826/|titolo=Letta: "Nodi restano, ci vuole tempo"Alfano: "Difficoltà, ma spirito costruttivo"|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=25 aprile 2013|accesso=26 aprile 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130426082922/http://www.repubblica.it/politica/2013/04/25/news/letta_avvia_le_consultazioni_si_inizia_con_sel_chiude_il_m5s-57416826/|dataarchivio=26 aprile 2013|urlmorto=no}}</ref> il successivo 27 aprile scioglie positivamente la riserva e forma il [[Governo Letta|62º governo della Repubblica Italiana]], che il 28 aprile pronuncia il [[Giuramento del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|giuramento]] davanti al Presidente della Repubblica<ref name="s24h" />. Diventato a 46 anni e 8 mesi uno dei [[Presidenti del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidenti del Consiglio]] più giovani nella [[storia della Repubblica Italiana]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2014/02/04-enrico-letta.jpg|titolo=4. Enrico Letta|sito=Il Post|data=2014-02-17|lingua=it-IT|accesso=2021-09-29}}</ref>, il governo è composto da esponenti di [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]], [[Il Popolo della Libertà]], [[Unione di Centro (2002)|Unione di Centro]] e [[Scelta Civica]], formato da 21 ministri, di cui sette donne, con un'età media di 54 anni.<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/politica/13_aprile_27/enrico-letta-dopo-braccio-ferro-governo_bcf59786-af46-11e2-a5a6-3fc36303fbd5.shtml|titolo=Nasce il governo Letta, ora la fiducia. Il premier: «Sobria soddisfazione»|data=27 aprile 2013|pubblicazione=Corriere della Sera|accesso=28 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130701083603/http://www.corriere.it/politica/13_aprile_27/enrico-letta-dopo-braccio-ferro-governo_bcf59786-af46-11e2-a5a6-3fc36303fbd5.shtml|dataarchivio=1º luglio 2013|urlmorto=no}}</ref>
[[File:Letta Cabinet with Giorgio Napolitano.jpg|miniatura|Il giuramento del [[Governo Letta]] al [[Palazzo del Quirinale]] il 28 aprile 2013]]
Durante la cerimonia del giuramento, un uomo ha sparato colpi di [[arma da fuoco]] davanti a [[Palazzo Chigi]] e ha ferito due [[Carabinieri]]<ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/28/sparatoria-davanti-a-palazzo-chigi-durante-giuramento-del-governo/577150/|titolo=Sparatoria Palazzo Chigi: due carabinieri feriti. L'attentatore: "Puntavo ai politici" - Il Fatto Quotidiano|autore=di RQuotidiano|accesso=18 marzo 2021|dataarchivio=7 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210107055203/https://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/28/sparatoria-davanti-a-palazzo-chigi-durante-giuramento-del-governo/577150/|urlmorto=no}}</ref>. L'aggressore, Luigi Preiti, è stato fermato e arrestato; dichiarò di voler uccidere i politici o almeno di colpire un "''simbolo della politica''" e di essere stato costretto dalla disperazione di essere [[disoccupato]] e recentemente divorziato.<ref name=":2" />
Il 29 aprile ottiene la [[Questione di fiducia|fiducia]] dalla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] con 453 voti favorevoli su 623 votanti, 153 contrari e 17 astenuti<ref name="Camera">{{Cita news|url=http://www.corriere.it/politica/13_aprile_29/governo-letta-fiducia_e6cb8618-b0c9-11e2-b358-bbf7f1303dce.shtml|titolo=453 sì, 153 no: il governo Letta ottiene la fiducia alla Camera|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=29 aprile 2013|accesso=29 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130430062631/http://www.corriere.it/politica/13_aprile_29/governo-letta-fiducia_e6cb8618-b0c9-11e2-b358-bbf7f1303dce.shtml|dataarchivio=30 aprile 2013|urlmorto=no}}</ref>. Il giorno successivo ha ottenuto la fiducia anche dal [[Senato della Repubblica]] con 233 sì, 59 no e 18 astenuti<ref name="Senato">{{Cita news|url=http://www.corriere.it/politica/13_aprile_30/governo-letta-fiducia-senato_79cd849c-b161-11e2-9053-334578a33cff.shtml|titolo=Letta incassa la fiducia anche al Senato|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=30 aprile 2013|accesso=30 aprile 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130503084847/http://www.corriere.it/politica/13_aprile_30/governo-letta-fiducia-senato_79cd849c-b161-11e2-9053-334578a33cff.shtml|dataarchivio=3 maggio 2013|urlmorto=no}}</ref>. Per il suo primo intervento da [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]] davanti ai due rami del [[Parlamento italiano]], Letta si rivolge, oltre che ai parlamentari, anche agli elettori, sottolineando "''la necessità di ripristinare la decenza, la sobrietà, scrupolo, il senso dell'onore e del servizio e infine la banalità della gestione del buon padre di famiglia''"; ha anche sostenuto una riduzione dei costi della politica.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/29/governo-letta-fiducia-alla-camera-453-si-153-no-si-astiene-lega/578779/|titolo=Governo Letta, fiducia alla Camera: 453 sì, 153 no. Si astiene la Lega|sito=Il Fatto Quotidiano|data=29 aprile 2013|accesso=18 marzo 2021|dataarchivio=21 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210121030329/https://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/29/governo-letta-fiducia-alla-camera-453-si-153-no-si-astiene-lega/578779/|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Le prime parole dei Presidenti del Consiglio|lingua=it-IT|accesso=2021-12-09|url=https://www.youtube.com/watch?v=jtjmH0-0UQ0}}</ref>
Il suo governo si caratterizza come il primo [[governo di larghe intese]] della [[storia della Repubblica Italiana]], in quanto comprende esponenti di due delle tre principali forze politiche ([[Italia. Bene Comune|centro-sinistra]] e [[Coalizione di centro-destra alle elezioni politiche in Italia del 2013|centro-destra]]) che si contrapponevano prima delle elezioni. Il suo stretto rapporto con lo zio Gianni, uno dei consiglieri più fidati di Berlusconi, è stato percepito come un modo per superare l'aspra ostilità tra le due fazioni opposte. In particolare, la stessa carica di [[Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|vicepresidente del Consiglio dei ministri]] è stata affidata al segretario politico del [[Popolo della Libertà]] [[Angelino Alfano]].
==== Tensioni di governo col PdL ====
Il 28 settembre 2013, i cinque ministri del [[Il Popolo della Libertà|Popolo della Libertà]] (PdL) si sono dimessi su ordine del loro leader [[Silvio Berlusconi]], prendendo come pretesto la decisione di posticipare il decreto che impediva l'aumento dell'[[IVA]] dal 21% al 22%, aprendo di fatto così una [[crisi di governo]]<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/politica/2013/09/28/news/berlusconi_no_ultimatum_letta-67472967/?ref=fbpr|titolo=Berlusconi fa dimettere ministri: è crisi - Letta: gesto folle per motivi personali|data=28 settembre 2013|accesso=1º ottobre 2013|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130930181807/http://www.repubblica.it/politica/2013/09/28/news/berlusconi_no_ultimatum_letta-67472967/?ref=fbpr|dataarchivio=30 settembre 2013|urlmorto=no}}</ref>. Il giorno seguente, Letta si reca al [[Palazzo del Quirinale|Palazzo Quirinale]] dal Presidente della Repubblica Napolitano per fare il punto della situazione e per discutere delle alternative possibili. In precedenza il Presidente della Repubblica aveva sottolineato che avrebbe sciolto le camere solo se non ci fossero state alternative possibili.<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/politica/2013/09/29/news/crisi_la_preoccupazione_di_napolitano_oggi_letta_sale_al_quirinale-67505254/?ref=HREA-1.shtml|titolo=Napolitano: "Verifico se possibile legislatura" In serata Letta sale al Colle|data=29 settembre 2013|accesso=1º ottobre 2013|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131210225741/http://www.repubblica.it/politica/2013/09/29/news/crisi_la_preoccupazione_di_napolitano_oggi_letta_sale_al_quirinale-67505254/?ref=HREA-1.shtml|dataarchivio=10 dicembre 2013|urlmorto=no}}</ref>
[[File:Secretary Kerry Meets With Italian Prime Minister Letta improved version.jpg|miniatura|Letta con il [[Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America|Segretario di Stato degli Stati Uniti]] [[John Kerry]] il 23 ottobre 2013]] Tuttavia, nei giorni successivi, decine di esponenti del PdL si prepararono a sfidare Berlusconi e votare la fiducia al governo, spingendo quest'ultimo ad annunciare che avrebbe appoggiato il Presidente del Consiglio<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.reuters.com/article/us-italy-politics-idUSBRE9910A520131002|titolo=Berlusconi U-turn secures Italian government survival|pubblicazione=Reuters|data=2013-10-02|accesso=2021-09-26}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en-GB|nome=Graeme|cognome=Wearden|url=https://www.theguardian.com/business/2013/oct/02/italian-prime-minister-faces-crunch-confidence-vote-live|titolo=Italian PM wins confidence vote after Berlusconi abandons revolt - as it happens|pubblicazione=The Guardian|data=2013-10-02|accesso=2021-09-26}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en-GB|url=https://www.bbc.com/news/world-europe-24367509|titolo=Italy crisis: PM Letta wins vote after Berlusconi U-turn|pubblicazione=BBC News|data=2013-10-02|accesso=2021-09-26}}</ref>. Il 2 ottobre si è votato per la fiducia: in mattinata si è votato presso il Senato, nel pomeriggio alla Camera<ref>{{Cita news|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2013/09/30/Irrevocabili-dimissioni-ministri-Pdl_9383173.html|titolo=Crisi di governo: i ministri PdL rassegnano le dimissioni irrevocabili|data=30 settembre 2013|accesso=1º ottobre 2013|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131002074317/http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2013/09/30/Irrevocabili-dimissioni-ministri-Pdl_9383173.html|dataarchivio=2 ottobre 2013|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2013/09/30/Letta-mercoledi-Camera-Senato_9384062.html|titolo=Crisi di governo: voto di fiducia il 2 ottobre|data=30 settembre 2013|accesso=1º ottobre 2013|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131001124108/http://ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2013/09/30/Letta-mercoledi-Camera-Senato_9384062.html|dataarchivio=1º ottobre 2013|urlmorto=no}}</ref>. Al Senato ha ottenuto 235 voti favorevoli e 70 contrari, mentre alla Camera 435 favorevoli e 162 contrari, ottenendo quindi la piena fiducia da parte del Parlamento<ref>[http://www.repubblica.it/politica/2013/10/02/news/governo_letta_fiducia_in_senato-67704336/?ref=HREA-1 Berlusconi si arrende, Letta ottiene fiducia. Napolitano: "Ora basta giochi al massacro"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131003053329/http://www.repubblica.it/politica/2013/10/02/news/governo_letta_fiducia_in_senato-67704336/?ref=HREA-1 |data=3 ottobre 2013 }} repubblica.it</ref>.
Il 27 novembre il Senato approva il [[Disegno di legge|ddl]] di Stabilità con 162 voti favorevoli ([[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]], [[Nuovo Centrodestra]], [[Scelta Civica]]) e 115 contrari ([[Movimento 5 Stelle]], [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]], [[Sinistra Ecologia Libertà]], [[Fratelli d'Italia - Centrodestra Nazionale|Fratelli d'Italia]]). Ciò comporta, dunque, sia l'approvazione della legge finanziaria da parte del Senato sia la composizione di una nuova maggioranza di Governo dopo l'uscita di [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]], anche a seguito della votazione della decadenza dalla carica di [[Senato della Repubblica|senatore]] di Berlusconi avvenuta in quello stesso giorno.<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/politica/2013/11/27/news/legge_stabilita_si_a_fiducia-72045459/?ref=HREC1-3.shtml|titolo=Legge stabilità, sì del senato Ddl ora passa alla Camera|data=27 ottobre 2013|accesso=27 ottobre 2013|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131203035415/http://www.repubblica.it/politica/2013/11/27/news/legge_stabilita_si_a_fiducia-72045459/?ref=HREC1-3.shtml|dataarchivio=3 dicembre 2013|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/politica/13_novembre_26/questa-legge-stabilita-poltrone-40b87926-569a-11e3-9a32-8b8b5da15961.shtml|titolo=Forza Italia esce dalla maggioranza Alfano: «Un errore sabotare Letta»|data=27 ottobre 2013|accesso=27 ottobre 2013|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131127153920/http://www.corriere.it/politica/13_novembre_26/questa-legge-stabilita-poltrone-40b87926-569a-11e3-9a32-8b8b5da15961.shtml|dataarchivio=27 novembre 2013|urlmorto=no}}</ref>
In seguito alle dimissioni dal Governo del [[Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali della Repubblica Italiana|ministro delle politiche agricole alimentari e forestali]] [[Nunzia De Girolamo]], dal 27 gennaio assume la carica ''[[ad interim]]''.<ref>{{Cita news|url=http://www.governo.it/Presidente/Comunicati/dettaglio.asp?d=74582|titolo=Comunicato del Governo: Letta accetta dimissioni ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali, De Girolamo|data=27 gennaio 2014|accesso=27 gennaio 2014|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140202105633/http://www.governo.it/Presidente/Comunicati/dettaglio.asp?d=74582|dataarchivio=2 febbraio 2014|urlmorto=no}}</ref>
==== Dimissioni forzate ====
[[File:Alfano Letta Napolitano.jpg|sinistra|miniatura|Enrico Letta con [[Angelino Alfano]] e [[Giorgio Napolitano]] a dicembre 2013]] L'8 dicembre, il [[Sindaci di Firenze|sindaco di Firenze]] [[Matteo Renzi]] ha vinto con 2/3 dei voti le [[Elezioni primarie del Partito Democratico del 2013 (Italia)|elezioni primarie del Partito Democratico di quell'anno]], scatenando subito le voci sulla possibilità di rimuovere Letta (nonostante quest'ultimo avesse ribadito che «''con Renzi lavoreremo insieme, con spirito di squadra''»<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/interni/letta-si-consegna-renzi-lavoreremo-insieme-spirito-squadra-974267.html|titolo=Letta si consegna a Renzi: "Lavoreremo insieme con spirito di squadra"|sito=ilGiornale.it|data=2013-12-08|lingua=it|accesso=2021-09-26}}</ref>) e sostituirlo come nuovo Presidente del Consiglio<ref>{{Cita web|url= http://www.primariepd2013.it|titolo= www.primariepd2013.it|accesso= 2 giugno 2021|dataarchivio= 14 febbraio 2021|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20210214010634/https://www.primariepd2013.it/|urlmorto= no}}</ref>. Il 17 gennaio 2014, mentre era in onda sul [[programma televisivo]] ''[[Le invasioni barbariche (programma televisivo)|Le invasioni barbariche]]'' su [[LA7]], intervistato da [[Daria Bignardi]] sulle tensioni tra lui e Letta, Renzi ha lanciato l'[[hashtag]] #''enricostaisereno'' per rassicurare il suo collega di partito di non tramare nulla contro di lui.<ref>{{Cita web|url=https://video.corriere.it/renzi-quando-assicurava-non-voler-prendere-posto-letta/dc4fcb3e-93c4-11e3-9655-88e5cf27ff03|titolo=Renzi: quando assicurava di non voler prendere il posto di Letta|sito=Video: ultime notizie - Corriere TV|accesso=15 marzo 2021|dataarchivio=10 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210510164805/https://video.corriere.it/renzi-quando-assicurava-non-voler-prendere-posto-letta/dc4fcb3e-93c4-11e3-9655-88e5cf27ff03|urlmorto=no}}</ref>
Tuttavia, la crescente critica alla lentezza della riforma economica italiana lasciò Letta sempre più isolato, anche all'interno del suo stesso partito<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/?blog_post=giu-dal-carro-letta|titolo=Tutti giù dal carro di Letta - Stefano Menichini|sito=Il Post|data=2014-02-08|lingua=it-IT|accesso=2021-09-29}}</ref>. Il 13 febbraio 2014 la Direzione nazionale del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]], su impulso del neo-segretario Renzi, ormai in rivalità con Letta, ha votato largamente a favore per le dimissioni di Letta, con 136 voti favorevoli, 16 contrari e due astensioni, per fare spazio a un nuovo esecutivo guidato dallo stesso Renzi<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/2014/02/13/live-enrico-letta-dimissioni/|titolo=Enrico Letta si dimette venerdì|sito=Il Post|data=2014-02-13|lingua=it-IT|accesso=2021-09-29}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/POLITICA/renzi_nuovo_governo_2018_letta_dimissioni/notizie/517597.shtml|titolo=Renzi manda a casa Letta: oggi il premier al Quirinale per le dimissioni. Pd: sì a nuovo governo|data=13 febbraio 2014|accesso=14 febbraio 2014|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140222220849/http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/POLITICA/renzi_nuovo_governo_2018_letta_dimissioni/notizie/517597.shtml|dataarchivio=22 febbraio 2014|urlmorto=no}}</ref>. Il giorno seguente, Letta rassegna le proprie dimissioni al [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2014/02/14/Letta-Quirinale-dimesso_10074765.html|titolo=Letta al Quirinale, si è dimesso - Top News|sito=ANSA.it|accesso=15 marzo 2021|dataarchivio=23 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180923121330/http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2014/02/14/Letta-Quirinale-dimesso_10074765.html|urlmorto=no}}</ref>, restando in carica per il disbrigo degli affari correnti fino al 22 febbraio.<ref name="dimissioniPdC">{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/politica/2014/02/14/news/letta_al_quirinale_per_le_dimissioni_napolitano_avvia_subito_le_consultazioni-78534589/|titolo=Letta, dimissioni compiute. Quirinale, subito consultazioni: nessun passaggio in Aula|editore=''la Repubblica''|data=14 febbraio 2014|accesso=14 febbraio 2014|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140215030758/http://www.repubblica.it/politica/2014/02/14/news/letta_al_quirinale_per_le_dimissioni_napolitano_avvia_subito_le_consultazioni-78534589/|dataarchivio=15 febbraio 2014|urlmorto=no}}</ref><ref>[http://www.governo.it/Notizie/Palazzo%20Chigi/dettaglio.asp?d=74820 governo.it] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140222143318/http://www.governo.it/Notizie/Palazzo%20Chigi/dettaglio.asp?d=74820 |data=22 febbraio 2014 }} (Il Presidente della Repubblica ha preso atto e lo ha invitato a rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti)</ref>
==== Politiche economiche ====
{{Vedi anche|Finanziamento pubblico ai partiti#L'abolizione del 2013}}[[File:Enrico Letta - Festival Economia 2013.JPG|miniatura|Enrico Letta al [[Festival dell'economia di Trento|Festival dell'Economia di Trento]] nel 2013]]
Da Presidente del Consiglio Letta si è occupato di affrontare la grave crisi [[Sociale|socio]]-[[Economia|economica]] causata dalla [[Grande recessione|Grande Recessione]] e la successiva [[crisi del debito sovrano europeo]]. Nel 2013, uno dei maggiori problemi dell'Italia era l'enorme [[disoccupazione]] giovanile, valutata intorno al 40%<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/13/disoccupazione-giovanile-bce-nel-2013-in-italia-e-arrivata-vicina-al-40/879523/|titolo=Disoccupazione giovanile, Bce: "Nel 2013 in Italia è arrivata vicina al 40%"|sito=Il Fatto Quotidiano|data=13 febbraio 2014|accesso=17 marzo 2021|dataarchivio=24 agosto 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140824094444/http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/13/disoccupazione-giovanile-bce-nel-2013-in-italia-e-arrivata-vicina-al-40/879523/|urlmorto=no}}</ref>. Per affrontare questo problema, il 14 giugno promuove un vertice a quattro a [[Palazzo Chigi]] con i ministri dell'[[economia]], delle [[Finanza|finanze]] e del [[lavoro]] di Italia, [[Germania]], [[Francia]] e [[Spagna]] sul tema per organizzare politiche europee comuni per ridurre la disoccupazione giovanile<ref>{{Cita news|url=http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/POLITICA/vertice_ue_roma_italia_enrico_letta_premier_lavoro_disoccupazione_giovani/notizie/292145.shtml|titolo=Vertice lavoro, Letta ai ministri europei: «Non c'è più tempo, si deve agire subito Scelta sciagurata guardare solo i conti»|pubblicazione=[[Il messaggero]]|data=16 giugno 2013|accesso=17 giugno 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130616161413/http://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/vertice_ue_roma_italia_enrico_letta_premier_lavoro_disoccupazione_giovani/notizie/292145.shtml|dataarchivio=16 giugno 2013|urlmorto=no}}</ref>. Dopo poche settimane, durante una [[conferenza stampa]] al termine del [[Consiglio dell'Unione europea]] a [[Bruxelles]], Letta annuncia che sarebbero stati ricevuti dall'Italia 1,5 miliardi di euro dai fondi europei per combattere la disoccupazione giovanile.<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/economia/13_giugno_28/letta-conferenza-stampa-dopo-consiglio-ue_9da78028-dfee-11e2-b1a7-8dfb006d0609.shtml|titolo=Letta: all'Italia 1,5 miliardi per il lavoro Grillo «poteva mandare tutto in vacca»|autore=Redazione Online|sito=Corriere della Sera|data=28 giugno 2013|accesso=17 marzo 2021|dataarchivio=21 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210521171857/https://www.corriere.it/economia/13_giugno_28/letta-conferenza-stampa-dopo-consiglio-ue_9da78028-dfee-11e2-b1a7-8dfb006d0609.shtml|urlmorto=no}}</ref>
Il 31 maggio il [[Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Consiglio dei ministri]] ha approvato un [[disegno di legge]] per abolire il [[finanziamento pubblico ai partiti politici]], che era ampiamente considerato una rivoluzione per la [[politica]] e i [[partiti politici italiani]], che dipendevano profondamente dai fondi pubblici<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/politica/13_maggio_31/finanziamento-partiti-ddl-punto-per-punto_c368eea0-ca0e-11e2-983e-24267407b94e.shtml|titolo=Tre canali di finanziamento, più trasparenza Ecco punto per punto il ddl del governo|autore=Dino Martirano|sito=Corriere della Sera|data=31 maggio 2013|accesso=17 marzo 2021|dataarchivio=24 febbraio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210224202452/https://www.corriere.it/politica/13_maggio_31/finanziamento-partiti-ddl-punto-per-punto_c368eea0-ca0e-11e2-983e-24267407b94e.shtml|urlmorto=no}}</ref>. Il 4 giugno Letta, assieme al suo [[Ministri dello sviluppo economico della Repubblica Italiana|ministro dello sviluppo economico]] [[Flavio Zanonato]] e al suo [[Ministri dell'ambiente della Repubblica Italiana|ministro dell'ambiente]] [[Andrea Orlando]], ha annunciato l'[[amministrazione controllata]] dell'[[ILVA]], una delle più grandi [[Azienda|aziende]] [[Centro siderurgico|siderurgiche]] d'[[Europa]], per una durata di 36 mesi, affidandone la gestione a [[Enrico Bondi]].<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/04/ilva-bozza-decreto-enrico-bondi-commissario-36-mesi/615478/|titolo=Ilva, firmato il decreto: Enrico Bondi commissario per 36 mesi|sito=Il Fatto Quotidiano|data=4 giugno 2013|accesso=17 marzo 2021|dataarchivio=9 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210309170625/https://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/04/ilva-bozza-decreto-enrico-bondi-commissario-36-mesi/615478/|urlmorto=no}}</ref>
Il 15 giugno il suo governo emana il cosiddetto "''Decreto del fare''", provvedimento finalizzato ad assumere politiche per il rilancio dell'[[economia]]<ref>{{Cita news|url=http://www.europaquotidiano.it/2013/06/16/il-decreto-del-fare-misura-per-misura/|titolo=Il Decreto del fare, misura per misura|pubblicazione=europaquotidiano.it|data=14 giugno 2013|accesso=17 giugno 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130619033023/http://www.europaquotidiano.it/2013/06/16/il-decreto-del-fare-misura-per-misura/|dataarchivio=19 giugno 2013|urlmorto=sì}}</ref>. Il decreto è stato successivamente approvato dal [[Parlamento italiano]] tra luglio e agosto con [[voto di fiducia]]. La riforma è stata duramente criticata dal [[Movimento 5 Stelle]]<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/politica/13_luglio_26/decreto-fare-ostruzionismo-5-stelle_50c78008-f5b2-11e2-8279-238a68ccdabf.shtml|titolo=La Camera approva il «decreto del fare» dopo l'ostruzionismo dei Cinque stelle|autore=Redazione Online|sito=Corriere della Sera|data=26 luglio 2013|accesso=17 marzo 2021|dataarchivio=2 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210302013029/https://www.corriere.it/politica/13_luglio_26/decreto-fare-ostruzionismo-5-stelle_50c78008-f5b2-11e2-8279-238a68ccdabf.shtml|urlmorto=no}}</ref>. Il 29 agosto il suo governo abolisce l'[[Imposta municipale propria|IMU]], introdotta dal [[governo Monti]], sia per le abitazioni principali che per gli edifici adibiti al [[settore agricolo]].<ref name=":9">{{Cita web|url=https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00739563.pdf#page=11|titolo=Dossier Servizio Studi|p=11}}</ref>
Il 31 agosto 2013 Letta e il governo, tramite un [[decreto-legge]] convertito a ottobre di quell'anno<ref>{{Cita web|url=https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00739563.pdf#page=137|titolo=Dossier Servizio Studi|p=137}}</ref>, approvano un [[condono fiscale]] a favore di otto società concessionarie di [[slot machine]] non in regola con il [[fisco]]<ref>{{Cita web|url=https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00739564.pdf#page=44|titolo=Dossier Bila 18|p=44}}</ref><ref name=":10">{{Cita web|url=https://pagellapolitica.it/articoli/per-letta-i-test-gratis-sono-come-condoni-lui-ne-fece-uno-nel-2013|titolo=Per Letta i test gratis sono come «condoni». Lui ne fece uno nel 2013|sito=Pagella Politica|lingua=it|accesso=2023-02-15}}</ref><ref name=":11">{{Cita web|url=https://pagellapolitica.it/articoli/letta-pd-condoni-fiscali|titolo=Anche Letta ha “scelto” un condono fiscale nel 2013|sito=Pagella Politica|lingua=it|accesso=2023-02-15}}</ref>. L'obiettivo dell’esecutivo, sostenuto sia dal [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] che dal [[Popolo della Libertà|Popolo della libertà]], era quello di recuperare in tempi brevi risorse per finanziare diverse misure, come l'abolizione dell'IMU.<ref name=":9" /><ref name=":10" /><ref name=":11" /><ref>{{Cita web|url=https://espresso.repubblica.it/palazzo/2013/08/30/news/slot-il-condono-della-vergogna-1.58294/|titolo=Slot, il condono della vergogna|sito=L'Espresso|data=2013-08-30|lingua=it|accesso=2023-02-15}}</ref>
==== Immigrazione ====
{{Vedi anche|Operazione Mare nostrum}}
[[File:Enrico Letta and Barack Obama.jpg|thumb|200px|upright=1.5|Letta e [[Barack Obama]] al [[G8 del 2013]]]]A seguito delle [[Guerra civile|guerre civili]] [[Prima guerra civile in Libia|libiche]] e [[Guerra civile siriana|siriane]], uno dei principali problemi affrontati da Letta una volta diventato Presidente del Consiglio nel 2013 sono stati gli alti livelli di [[immigrazione illegale]] in [[Italia]].<ref>{{Cita web|url=http://www.rainews.it/dl/rainews/media/ContentItem-3735797e-1721-4e68-9912-2b68f732c6de.html|titolo=Letta da Malta: "Orgoglio per l'operazione Mare Nostrum"|sito=rainews.it|accesso=16 marzo 2021|dataarchivio=2 giugno 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210602104922/https://www.rainews.it/dl/rainews/media/ContentItem-3735797e-1721-4e68-9912-2b68f732c6de.html|urlmorto=no}}</ref>
Il 3 ottobre 2013, un'[[imbarcazione]] che trasportava [[migranti]] dalla [[Libia]] in Italia è affondata al largo dell'[[isola di Lampedusa]]. È stato riferito che la barca era salpata da [[Misurata]], in Libia, ma che molti dei migranti provenivano da [[Eritrea]], [[Somalia]] e [[Ghana]]. Una risposta di emergenza che ha coinvolto la [[Guardia Costiera italiana]] ha portato al salvataggio di 155 sopravvissuti. Il 12 ottobre è stato riferito che il bilancio delle vittime confermato dopo la perquisizione della barca era di 359, ma che altri corpi erano ancora dispersi; una cifra di "''più di 360''" morti è stata successivamente segnalata, diventando il [[naufragio]] con più morti avvenuto nel [[Mar Mediterraneo]].
Dopo la tragedia di [[Lampedusa]], Letta ha deciso di rafforzare il [[pattugliamento]] nazionale del canale [[sicilia]]no autorizzando l'[[operazione Mare nostrum]], un'[[operazione militare]] e [[umanitaria]] il cui scopo era fornire soccorso ai migranti. Questa operazione aveva due scopi principali: salvaguardare la vita in mare e combattere il traffico illegale di migranti. L'operazione ha portato in [[Europa]] almeno 150 000 migranti, principalmente dall'[[Africa]] e dal [[Medio Oriente]]. L'operazione si è conclusa pochi mesi dopo la fine del suo mandato, il 31 ottobre 2014.
==== Politica estera ====
[[File:Enrico Letta with Enrique Pena Nieto.jpg|sinistra|miniatura|Letta con il [[Presidente del Messico]] [[Enrique Peña Nieto|Enrique Pena Nieto]]]]
[[File:Viaggi Letta.png|miniatura|Viaggi all'estero del presidente del Consiglio Enrico Letta]]
Politico fortemente filo-[[Europeismo|europeista]], durante il suo governo ha stretto rapporti con gli altri importanti ''leader'' [[Unione europea|europei]] come la [[Cancelliere federale della Germania|cancelliera tedesca]] [[Angela Merkel]], che è stata il primo ''leader'' straniero che ha incontrato, pochi giorni dopo il suo giuramento, il 30 aprile<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/politica/13_aprile_30/letta-merkel-incontro-ue-crescita_337631dc-b1b7-11e2-9053-334578a33cff.shtml|titolo=Letta, tour in Europa: vertice con Merkel La cancelliera: «Italia sulla buona strada»|sito=Corriere della Sera|data=30 aprile 2013|accesso=16 marzo 2021|dataarchivio=18 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160618121421/http://www.corriere.it/politica/13_aprile_30/letta-merkel-incontro-ue-crescita_337631dc-b1b7-11e2-9053-334578a33cff.shtml|urlmorto=no}}</ref>. Letta costruì anche un rapporto affettuoso con il [[presidente della Repubblica francese]] [[François Hollande]], con il quale condivideva una visione comune sulle politiche di [[austerità]], ritenute obsolete per affrontare la [[Crisi del debito sovrano europeo|crisi economica del debito sovrano europeo]]; Letta e Hollande hanno spesso sottolineato la necessità di aumentare la spesa pubblica negli investimenti.<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/esteri/13_maggio_01/letta-hollande-montefiori_12b8b760-b281-11e2-876c-e00ef3e168b7.shtml|titolo=Ue, asse Letta-Hollande per la crescita|autore=Stefano Montefiori|sito=Corriere della Sera|data=1º maggio 2013|accesso=16 marzo 2021|dataarchivio=18 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160618155137/http://www.corriere.it/esteri/13_maggio_01/letta-hollande-montefiori_12b8b760-b281-11e2-876c-e00ef3e168b7.shtml|urlmorto=no}}</ref>
Il 17 e 18 giugno partecipa al [[G8 del 2013]] a [[Lough Erne]] in [[Irlanda del Nord]]<ref>{{Cita news|url=http://qn.quotidiano.net/esteri/2013/06/17/905566-g-8-debutto-letta-vertice-diviso-siria-libero-scambio-usa.shtml|titolo=G8, il debutto di Enrico Letta Prima l'incontro con Obama L'incognita Siria divide già|pubblicazione=qn.quotidiano.net|data=17 giugno 2013|accesso=17 giugno 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130621023535/http://qn.quotidiano.net/esteri/2013/06/17/905566-g-8-debutto-letta-vertice-diviso-siria-libero-scambio-usa.shtml|dataarchivio=21 giugno 2013|urlmorto=no}}</ref>. Durante il summit, Letta ha avuto il suo primo incontro bilaterale con il [[Presidente degli Stati Uniti d'America]] [[Barack Obama]]. Il 17 ottobre Letta è stato invitato alla [[Casa Bianca]] dal presidente Obama, il quale si è dichiarato molto colpito dal primo ministro italiano e dal suo piano di riforme.<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/politica/2013/10/17/news/incontro_letta_obama-68782881/|titolo=Usa, Obama riceve Letta: "Italia sulla strada giusta, impressionato da premier"|sito=la Repubblica|data=17 ottobre 2013|accesso=16 marzo 2021|dataarchivio=25 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191225195028/https://www.repubblica.it/politica/2013/10/17/news/incontro_letta_obama-68782881/|urlmorto=no}}</ref>
Il 5 e il 6 settembre Letta partecipa al [[G20 del 2013]] di [[San Pietroburgo]]<ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/esteri/13_settembre_05/g20-san-pietroburgo_8ca00e76-1608-11e3-a860-3c3f9d080ef6.shtml|titolo=San Pietroburgo, al via il G20 Tensione e freddezza tra Obama e Putin|pubblicazione=corriere.it|data=5 settembre 2013|accesso=18 ottobre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019070256/http://www.corriere.it/esteri/13_settembre_05/g20-san-pietroburgo_8ca00e76-1608-11e3-a860-3c3f9d080ef6.shtml|dataarchivio=19 ottobre 2013|urlmorto=no}}</ref>. Il summit si è concentrato sulle conseguenze della [[guerra civile siriana]], dove Letta ha sostenuto per una risoluzione diplomatica della crisi promossa dalle [[Nazioni Unite]].<ref>{{Cita web|url=https://www.huffingtonpost.it/2013/09/11/siria-enrico-letta-soluzione-politica-onu_n_3905199.html|titolo=Letta: "C'è ancora spazio per una soluzione politica con L'Onu"|sito=L'HuffPost|data=11 settembre 2013|accesso=16 marzo 2021|dataarchivio=15 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180915133244/https://www.huffingtonpost.it/2013/09/11/siria-enrico-letta-soluzione-politica-onu_n_3905199.html|urlmorto=no}}</ref> Suo sherpa e consigliere economico è Fabrizio Pagani. Il 25 settembre, durante il suo discorso davanti all'[[Assemblea generale delle Nazioni Unite]], Letta ha chiesto una profonda riforma del [[Consiglio di Sicurezza dell'ONU|Consiglio di sicurezza dell'ONU]].<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/politica/2013/09/25/news/letta-67209680/|titolo=Letta a Wall Street: "Siamo affidabili".E all'Onu chiede riforma Consiglio sicurezza|sito=la Repubblica|data=25 settembre 2013|accesso=16 marzo 2021|dataarchivio=27 febbraio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210227022356/https://www.repubblica.it/politica/2013/09/25/news/letta-67209680/|urlmorto=no}}</ref>
=== Dopo la presidenza del Consiglio ===
Il 9 giugno 2015 presenta le dimissioni da deputato alla Camera, dopo aver votato contro la nuova [[legge elettorale]] proposta dal PD e il suo segretario Renzi, l{{'}}''[[Legge elettorale italiana del 2015|Italicum]]'': il suo incarico cessa quindi definitivamente il 23 luglio.<ref name="Enrico Letta lascia il Parlamento" /> Nel contempo non rinnova la tessera del PD.<ref>{{Cita web|url=https://www.huffingtonpost.it/2015/07/24/letta-dimissioni-applauso-camera_n_7862574.html|titolo=Enrico Letta si dimette da deputato: il discorso in aula e il lungo applauso della Camera (VIDEO)|sito=L’Huffington Post|data=24 luglio 2015|accesso=12 febbraio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190213064157/https://www.huffingtonpost.it/2015/07/24/letta-dimissioni-applauso-camera_n_7862574.html|dataarchivio=13 febbraio 2019|urlmorto=sì}}</ref> Nello stesso anno, su sua iniziativa, viene fondata la Scuola di Politiche (SdP), promossa dall'[[Agenzia di ricerche e legislazione]] (AREL).
Nell'aprile 2015 si trasferisce a [[Parigi]] per insegnare nella [[Grande école]] [[Istituto di studi politici di Parigi|Sciences Po Paris]] (''Institut d'études politiques''), dove tiene un corso su Europa e [[populismo|populismi]]<ref>[http://www.lastampa.it/2014/04/02/italia/politica/letta-professore-a-parigi-insegno-a-sciencespo-ma-non-sono-un-esule-IJIqPxo8F1TfP7TpT4CQIN/pagina.html ''Letta professore a Parigi "Insegno a Sciences-Po ma non sono un esule"''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140524045940/http://www.lastampa.it/2014/04/02/italia/politica/letta-professore-a-parigi-insegno-a-sciencespo-ma-non-sono-un-esule-IJIqPxo8F1TfP7TpT4CQIN/pagina.html |data=24 maggio 2014 }}</ref>. Dal 1º settembre dirige l{{'}}''École d'affaires internationales'' (PSIA - Scuola di affari internazionali) dello stesso istituto.<ref name="Enrico Letta lascia il Parlamento" /> Con Sciences Po ha inoltre svolto periodi di ricerca e insegnamento presso l'Università della Tecnologia di Sydney<ref>{{en}} [http://europe.chinadaily.com.cn/business/2015-07/09/content_21230025.htm ''Europe should recognize China as market economy to further bilateral relationship''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150803072625/http://europe.chinadaily.com.cn/business/2015-07/09/content_21230025.htm |data=3 agosto 2015 }}</ref> e la Scuola di Politica e Strategia Globali dell'[[Università della California - San Diego|Università della California, San Diego]].<ref>{{en}} [https://gps.ucsd.edu/news-events/news/experiencing-the-crossroad-of-the-us-asia-and-mexico.html ''Experiencing the "crossroad of the US, Asia and Mexico"''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20191007175428/https://gps.ucsd.edu/news-events/news/experiencing-the-crossroad-of-the-us-asia-and-mexico.html |data=7 ottobre 2019 }}</ref>
[[File:20 ans de l'Institut Jacques Delors (29754833083).jpg|thumb|[[Manuel Valls]], [[Jean-Claude Juncker]] ed Enrico Letta a [[Parigi]] per i 20 anni dell'[[Istituto Jacques Delors]] nel 2016]]
Nel 2016 sotto l'egida dell'[[Istituto Jacques Delors]] (un ''[[think tank]]'' europeo fondato vent’anni prima dall’ex [[presidente della Commissione europea]] [[Jacques Delors]], guidato in passato anche da [[Tommaso Padoa-Schioppa]]), di cui è stato nominato presidente, ha lanciato una scuola di politiche centrata sui temi europei, l'Académie Notre Europe.<ref>[https://www.huffingtonpost.it/2017/07/11/letta-battezza-academie-notre-europe-per-creare-una-classe-dir_a_23025319/ ''Letta battezza Académie Notre Europe: "Per creare una classe dirigente europea ed europeista"''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20191007175427/https://www.huffingtonpost.it/2017/07/11/letta-battezza-academie-notre-europe-per-creare-una-classe-dir_a_23025319/ |data=7 ottobre 2019 }}</ref>
A marzo 2017, davanti a [[Lucia Annunziata]] durante ''[[In mezz'ora|In mezz’ora]]'', dichiara la sua intenzione di voto a favore di [[Andrea Orlando]], [[Ministri della giustizia della Repubblica Italiana|ministro della giustizia]] ed esponente dell’area [[Socialdemocrazia|socialdemocratica]] del PD, alle [[Elezioni primarie del Partito Democratico del 2017 (Italia)|imminenti primarie per scegliere il nuovo segretario]], spiegando che Orlando «''è stato l’unico che ha dato dimostrazione del fatto che il PD non può essere da un'altra parte, il PD non può che essere in piazza insieme alle bandiere europee''»<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/2017/03/26/enrico-letta-andrea-orlando/|titolo=L'endorsement di Enrico Letta per Andrea Orlando|sito=Il Post|data=2017-03-26|lingua=it-IT|accesso=2021-12-09}}</ref>. Nello stesso anno, intervistato da ''[[Il Giornale]]'', afferma che non intende più tornare a fare politica attiva<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/2017/09/01/enrico-letta-politica/|titolo=Enrico Letta dice che non farà più politica|sito=Il Post|data=2017-09-01|lingua=it-IT|accesso=2021-12-09}}</ref>. Successivamente ad ottobre 2017 entra a far parte del nuovo ''Comitè Action Publique 2022'', una Commissione pubblica per la riforma dello Stato e della Pubblica Amministrazione in Francia che dipende dal governo di [[Édouard Philippe]] e che è stata fortemente voluta dal presidente [[Emmanuel Macron]].<ref>[http://www.ilgiornale.it/news/politica/macron-chiama-letta-far-parte-commissione-riforma-dello-1452235.html ''Macron chiama Letta a far parte della Commissione per la riforma dello Stato''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20171014055726/http://www.ilgiornale.it/news/politica/macron-chiama-letta-far-parte-commissione-riforma-dello-1452235.html |data=14 ottobre 2017 }}</ref>
Nel marzo 2019, in seguito alla vittoria di [[Nicola Zingaretti]] alle [[Elezioni primarie del Partito Democratico del 2019 (Italia)|elezioni primarie del Partito Democratico]], che divenne [[Partito Democratico (Italia)#Segretario nazionale|segretario del PD]], annuncia che riprenderà la tessera del partito dopo quattro anni<ref>{{Cita web|url=https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2019/03/04/news/enrico_letta_dopo_5_anni_riprendo_la_tessera_del_pd_mai_piu_partito_dell_antipatia_-220739875/?ref=fbpr|titolo=Enrico Letta: "Dopo 5 anni riprendo la tessera del Pd. Mai più partito dell'antipatia"|sito=rep.repubblica.it|accesso=5 marzo 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190306043636/https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2019/03/04/news/enrico_letta_dopo_5_anni_riprendo_la_tessera_del_pd_mai_piu_partito_dell_antipatia_-220739875/?ref=fbpr&fbclid=IwAR0e0DuG0arrqxBdOf1f2rrgIS75but8oi224PhCD_2yoluD5t50N1a_V78|dataarchivio=6 marzo 2019|urlmorto=sì}}</ref>. Nello stesso anno, Letta ha anche fatto parte del comitato consultivo dell'annuale [[Rapporto sullo sviluppo umano]] del [[Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo]] (UNDP), co-presieduto da [[Thomas Piketty]] e Tharman Shanmugaratnam.<ref>{{Cita web|url=http://hdr.undp.org/en/content/2019-human-development-report-advisory-board-members|titolo=2019 Human Development Report Advisory Board Members {{!}} Human Development Reports|sito=hdr.undp.org|accesso=18 marzo 2021|dataarchivio=23 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210323002431/http://hdr.undp.org/en/content/2019-human-development-report-advisory-board-members|urlmorto=no}}</ref>
=== Segretario del Partito Democratico ===
==== Elezione e insediamento al Nazareno ====
In seguito all'annuncio di [[Nicola Zingaretti]] di dimettersi dalla carica di segretario del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]], viene menzionato il suo nome come possibile successore. Inizialmente lui rifiuta, anche per via dell'incarico universitario a Parigi<ref>{{Cita web|url=https://www.globalist.it/politics/2021/03/08/successione-di-zingaretti-continua-il-pressing-su-letta-ma-lui-e-ancora-fermo-sul-no-2075942.html|titolo=Successione di Zingaretti, continua il pressing su Letta: ma lui è ancora fermo sul no|sito=Globalist|accesso=9 marzo 2021|dataarchivio=8 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210308230642/https://www.globalist.it/politics/2021/03/08/successione-di-zingaretti-continua-il-pressing-su-letta-ma-lui-e-ancora-fermo-sul-no-2075942.html|urlmorto=no}}</ref>. Ma dopo che molti esponenti di spicco del PD, tra cui lo stesso Zingaretti<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfoglio.it/politica/2021/03/12/video/zingaretti-letta-puo-rendere-il-pd-protagonista-indiscusso-della-democrazia-italiana--2020469/|titolo=Zingaretti: "Letta può rendere il Pd protagonista indiscusso della democrazia italiana"|accesso=16 marzo 2021|dataarchivio=16 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210316062007/https://www.ilfoglio.it/politica/2021/03/12/video/zingaretti-letta-puo-rendere-il-pd-protagonista-indiscusso-della-democrazia-italiana--2020469/|urlmorto=no}}</ref>, il suo vicesegretario [[Andrea Orlando]]<ref>{{Cita web|url=https://www.agi.it/politica/news/2021-03-09/pdc-nicola-zingaretti-enrico-letta-11703092/|titolo=Il Pd vuole Letta segretario ma l'ex premier non cede (ancora) al pressing|sito=Agi|lingua=it|accesso=2021-09-29}}</ref>, l'ex Presidente del Consiglio [[Paolo Gentiloni]], l'ex segretario del PD Dario Franceschini e il [[Presidenti dell'Emilia-Romagna|presidente della Regione Emilia-Romagna]] [[Stefano Bonaccini]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfoglio.it/politica/2021/03/09/news/-dobbiamo-salvare-il-pd-cosi-franceschini-lavora-per-letta-2004863/|titolo="Dobbiamo salvare il Pd". Così Franceschini lavora per Letta|accesso=16 marzo 2021|dataarchivio=16 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210316071938/https://www.ilfoglio.it/politica/2021/03/09/news/-dobbiamo-salvare-il-pd-cosi-franceschini-lavora-per-letta-2004863/|urlmorto=no}}</ref>, hanno pubblicamente chiesto a Letta di diventare il nuovo segretario, ci ripensa, torna a [[Roma]] l'11 marzo 2021 e accetta ufficialmente il successivo 12 marzo, spiegando che "''per amore della politica e passione per i valori democratici''".<ref>{{cita web|url=https://www.corriere.it/politica/21_marzo_10/pd-enrico-letta-ho-bisogno-48-ore-decidere-4facafea-8187-11eb-870f-597090faeea5.shtml|titolo=Pd, Enrico Letta: «Ho bisogno di 48 ore per decidere»|data=10 marzo 2021|accesso=11 marzo 2021|dataarchivio=11 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210311075445/https://www.corriere.it/politica/21_marzo_10/pd-enrico-letta-ho-bisogno-48-ore-decidere-4facafea-8187-11eb-870f-597090faeea5_amp.html|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/2021/03/12/enrico-letta-candida-segretario-pd/|titolo=Enrico Letta si candida a fare il segretario del PD|sito=Il Post|data=2021-03-12|lingua=it-IT|accesso=2021-09-29}}</ref>
Il 14 marzo viene eletto [[Partito Democratico (Italia)#Segretario nazionale|segretario del Partito Democratico]] dall'Assemblea nazionale con 860 voti a favore, 2 contrari e 4 astenuti<ref name=":1" />. Durante il suo discorso per insediarsi, ha rivendicato il sostegno e la partecipazione al [[governo Draghi]], e ha indicato di voler ricostruire la [[coalizione]] di [[centro-sinistra]] dialogando con [[Liberi e Uguali]], [[Carlo Calenda|Azione]], [[Italia Viva]] e [[+Europa]], per formare un'alleanza con il [[Movimento 5 Stelle]]<ref name=":1" />. Successivamente rilancia in modo ancora più netto la necessità di un'alleanza con i 5 Stelle per sconfiggere la [[Coalizione di centro-destra alle elezioni politiche in Italia del 2018|destra]], soprattutto in vista delle [[Elezioni amministrative in Italia del 2021|elezioni amministrative]].<ref>{{Cita web|url=https://www.open.online/2021/03/21/enrico-letta-alleanza-pd-m5s-necessaria-per-battere-la-destra/|titolo=Enrico Letta benedice l'alleanza con il M5s: «Necessaria per battere la destra». E sui renziani: «Dipende da loro, dialoghiamo con tutti»|sito=Open|data=2021-03-21|lingua=it-IT|accesso=2021-09-29}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/21/letta-alleanza-con-m5s-per-battere-la-destra-conte-leader-e-buona-notizia-sicuro-che-ci-capiremo-dialogo-con-renzi-dipende-da-lui/6140749/|titolo=Letta vuole l'alleanza con i 5 stelle per vincere alle elezioni e di Conte dice: "Sono sicuro che ci capiremo"|sito=Il Fatto Quotidiano|data=21 marzo 2021|accesso=22 marzo 2021|dataarchivio=21 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210321211146/https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/21/letta-alleanza-con-m5s-per-battere-la-destra-conte-leader-e-buona-notizia-sicuro-che-ci-capiremo-dialogo-con-renzi-dipende-da-lui/6140749/|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.open.online/2021/04/17/partito-democratico-enrico-letta-m5s-zaki/|titolo=Letta all'assemblea del Pd: «Costruire un nuovo centrosinistra che dialoghi con il M5s». Pressing sul governo per la cittadinanza a Zaki|sito=Open|data=2021-04-17|lingua=it-IT|accesso=2021-09-29}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.agi.it/politica/news/2021-05-15/mosse-pd-m5s-leu-accordo-politico-amministrative-12555358/|titolo=Le manovre nel centrosinistra per saldare l'intesa sulle amministrative|sito=Agi|lingua=it|accesso=2021-09-29}}</ref>
Il 17 marzo Letta ha nominato come [[Partito Democratico (Italia)#Vicesegretario nazionale|vicesegretari del PD]] [[Giuseppe Provenzano (1982)|Giuseppe Provenzano]], [[Ministri per il Sud e la coesione territoriale della Repubblica Italiana|ministro per il Sud e la coesione territoriale]] nel [[governo Conte II]], e [[Irene Tinagli]], [[eurodeputata]] che presiede la [[Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo|Commissione per i problemi economici e monetari]] al [[Parlamento europeo]], con quest'ultima che svolgerà le funzioni di [[Vicario|vicaria]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/17/pd-il-neosegretario-enrico-letta-ho-chiesto-a-irene-tinagli-e-peppe-provenzano-si-affiancarmi-come-vicesegretari/6136877/|titolo=Pd, il neosegretario Enrico Letta: "Ho chiesto a Irene Tinagli e Peppe Provenzano di affiancarmi come vicesegretari"|sito=Il Fatto Quotidiano|data=17 marzo 2021|accesso=18 marzo 2021|dataarchivio=17 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210317172435/https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/17/pd-il-neosegretario-enrico-letta-ho-chiesto-a-irene-tinagli-e-peppe-provenzano-si-affiancarmi-come-vicesegretari/6136877/|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/politica/2021/03/17/news/pd_enrico_letta_tinagli_provenzano-292678992/|titolo=Pd, Letta ha scelto i vicesegretari del partito: Irene Tinagli e Giuseppe Provenzano|sito=la Repubblica|data=17 marzo 2021|accesso=18 marzo 2021|dataarchivio=17 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210317204724/https://www.repubblica.it/politica/2021/03/17/news/pd_enrico_letta_tinagli_provenzano-292678992/|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ilmanifesto.it/provenzano-e-tinagli-per-letta-un-vice-di-sinistra-e-una-di-destra/|titolo=Provenzano e Tinagli: per Letta un vice di sinistra e una di destra|sito=il manifesto|data=17 marzo 2021|accesso=18 marzo 2021|dataarchivio=18 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210318044647/https://ilmanifesto.it/provenzano-e-tinagli-per-letta-un-vice-di-sinistra-e-una-di-destra/|urlmorto=no}}</ref>
Il 18 marzo forma la sua segreteria, composta da otto uomini e otto donne, aggiungendo i suoi vicesegretari Tinagli e Provenzano, nominando tra i quali: l'ex [[Commissario tecnico|CT]] della [[Nazionale di pallavolo maschile dell'Italia|nazionale di pallavolo maschile]] [[Mauro Berruto]], esponenti del governo Conte bis [[Antonio Misiani]], [[Sandra Zampa]] e [[Francesco Boccia]] (quest'ultimo vicino a Letta) e persone esterne alla politica come il docente alla [[LUMSA]] ed ex [[commissario]] all'[[AgCom]] Antonio Nicita e l'ex segretario nazionale di [[Confartigianato Imprese]] Cesare Fumagalli.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/18/berruto-new-entry-molti-ingressi-dal-conte-2-chi-ce-nella-nuova-segreteria-di-letta-nel-pd-nicita-responsabile-per-il-recovery-plan/6137813/|titolo=Berruto new entry, molti ingressi dal Conte 2: chi c'è nella nuova segreteria del Pd|sito=Il Fatto Quotidiano|data=18 marzo 2021|accesso=21 marzo 2021|dataarchivio=20 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210320120252/https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/18/berruto-new-entry-molti-ingressi-dal-conte-2-chi-ce-nella-nuova-segreteria-di-letta-nel-pd-nicita-responsabile-per-il-recovery-plan/6137813/|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/politica/2021/03/18/news/pd_letta_nomina_la_nuova_segreteria_del_partito-292781848/|titolo=Pd, Letta nomina la nuova segreteria del partito: sedici membri, otto uomini e otto donne|sito=la Repubblica|data=18 marzo 2021|accesso=21 marzo 2021|dataarchivio=20 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210320122535/https://www.repubblica.it/politica/2021/03/18/news/pd_letta_nomina_la_nuova_segreteria_del_partito-292781848/|urlmorto=no}}</ref>
==== Ritorno alla Camera nel collegio di Siena ====
{{Vedi anche|Elezioni politiche suppletive italiane del 2021#Collegio Toscana - 12}}
[[File:Enrico Letta daticamera 2022.jpg|thumb|Letta alla Camera nel 2022]]
Il 14 luglio 2021, dopo che [[Pier Carlo Padoan]] ha lasciato vacante il [[Collegio uninominale Toscana - 12|collegio uninominale di Siena]] alla Camera il 4 novembre 2020 per entrare nel [[CdA|cda]] dell'[[UniCredit]] (e diventarne [[presidente]]), annuncia che si candiderà nelle [[Elezioni politiche suppletive italiane del 2021#Collegio Toscana - 12|elezioni suppletive di Siena]] che si terranno in [[autunno]], dopo settimane che circolava la notizia di una sua possibile candidatura a Siena<ref>{{Cita web|url=https://www.open.online/2021/07/13/letta-candidatura-parlamento-collegio-siena/|titolo=Letta si candida alla Camera dei deputati. Il segretario Pd correrà per le suppletive di Siena|sito=Open|data=2021-07-13|lingua=it-IT|accesso=2021-09-29}}</ref>, dichiarando alla direzione del PD di [[Siena]] che «''C’è una missione nazionale: dobbiamo vincere per dare un messaggio forte alla Toscana e al paese e per avere un segretario in Parlamento dove i nostri gruppi parlamentari sono usciti falcidiati dal disastro delle elezioni del 2018 e dalle fughe successive''»<ref name=":4">{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/2021/07/14/enrico-letta-candidato-siena/|titolo=Il segretario del PD Enrico Letta si candiderà per un seggio alla Camera nelle elezioni suppletive di Siena|sito=Il Post|data=2021-07-14|lingua=it-IT|accesso=2021-07-19}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2021/07/13/suppletive-letta-accetta-candidatura-a-siena-_5e138477-1e1b-41fa-8d5e-770f758ddb2c.html|titolo=Suppletive: Letta accetta candidatura a Siena - Politica|sito=Agenzia ANSA|data=2021-07-13|lingua=it|accesso=2021-07-19}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/07/13/pd-letta-si-candidera-alle-suppletive-di-siena-serve-un-segretario-in-parlamento-dove-i-gruppi-sono-falcidiati-dalla-sconfitta-del-2018/6261145/|titolo=Pd, è ufficiale: Enrico Letta correrà alle suppletive nel collegio di Siena|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2021-07-13|lingua=it-IT|accesso=2021-07-19}}</ref>. Alle elezioni suppletive, il principale avversario di Letta sarà Tommaso Marrocchesi Marzi, candidato del [[Centro-destra in Italia|centro-destra]] molto radicato nel territorio ed espressione dell’[[Imprenditore|imprenditoria]] [[Vinicoltura|vinicola]] della [[Toscana|regione]]<ref>{{Cita web|url=https://www.affaritaliani.it/politica/siena-letta-si-puo-battere-non-solo-mps-disastro-sistematico-del-pd-753695.html|titolo=Intervista a Marrocchesi Marzi candidato}}</ref>. Secondo alcuni [[Giornale|giornali]], l’obiettivo di Letta, in caso della sua elezione alla Camera, è quello di gestire in maniera più ravvicinata i gruppi parlamentari del suo partito<ref name=":4" />. A sostenerlo, oltre al PD, saranno anche il [[Movimento 5 Stelle]], [[Articolo Uno (partito politico)|Articolo Uno]], [[Sinistra Italiana]], [[Italia Viva]], [[Europa Verde]] e [[Partito Socialista Italiano (2007)|PSI]]. Risulta eletto alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei Deputati]] con 33.391 voti pari al 49,92% staccando di 12 punti lo sfidante del centro-destra.<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/toscana/notizie/2021/10/04/suppletive-letta-avanti-col-43-nelle-prime-52-sezioni-su-292_45373bb6-f8a5-4655-8fe4-c86c5904b342.html|titolo=Letta vince a Siena le suppletive - Toscana|sito=Agenzia ANSA|data=2021-10-04|lingua=it|accesso=2021-10-04}}</ref> Alla Camera dei Deputati entra il 6 ottobre, facendo parte della 3ª Commissione Affari Esteri.<ref>[https://www.camera.it/leg18/29?tipoAttivita=&tipoVisAtt=&tipoPersona=&shadow_deputato=300127&idLegislatura=18 Camera dei Deputati - Enrico Letta]</ref>
==== Elezioni politiche del 2022 ====
{{Vedi anche|Elezioni politiche in Italia del 2022}}[[File:Centrosinistra - Quirinale 2022.jpg|miniatura|Enrico Letta alle [[Consultazioni del presidente della Repubblica Italiana|consultazioni]] del [[2022]] con [[Debora Serracchiani]], [[Maria Cecilia Guerra]], [[Simona Malpezzi]] e la presidente del [[Partito Democratico (Italia)|PD,]] [[Valentina Cuppi]].]]Alle [[Elezioni politiche in Italia del 2022|elezioni politiche anticipate del 2022]] si ricandida alla Camera come capolista della lista [[Partito Democratico - Italia Democratica e Progressista]] nei [[Collegio plurinominale|collegi plurinominali]] [[Collegio plurinominale Lombardia 1 - 01 (2020)|Lombardia 1 - 01]] e [[Collegio plurinominale Veneto 2 - 02 (2020)|Veneto 2 - 02]]<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/politica/2022/08/23/news/candidati_alle_elezioni_politiche_tutti_i_nomi-362607171/|titolo=Candidati alle elezioni politiche: tutti i nomi|sito=la Repubblica|data=2022-08-23|lingua=it|accesso=2024-04-22}}</ref>.
Alla tornata elettorale Letta viene eletto deputato in entrambi i collegi<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/politica/2022/09/26/news/eletti_camera_elezioni_2022-367372113/|titolo=Eletti alla Camera alle elezioni 2022: ecco i nuovi deputati sia all'uninominale che al proporzionale|sito=la Repubblica|data=2022-09-26|lingua=it|accesso=2024-04-22}}</ref>, optando per quello in Veneto; mentre il risultato del Partito Democratico è stato del 19,07% alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] e il 18,96% al [[Senato della Repubblica]], facendo quasi gli stessi numeri delle [[Elezioni politiche in Italia del 2018|politiche del 2018]] ma con l'[[astensionismo]] in crescita, raccolti principalmente in [[Toscana]] ed [[Emilia-Romagna]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/09/26/elezioni-politiche-2022-risultati-in-diretta-vince-meloni-flop-pd-crollo-lega-bene-m5s/6816642/|titolo=Elezioni politiche 2022: risultati in diretta - Fdi primo partito, flop Pd sotto il 20, i 5 stelle terzi col 15. Crollo della Lega sotto al 9%|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2022-09-26|lingua=it-IT|accesso=2023-02-08}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/09/26/elezioni-2022-fdi-vince-in-undici-regioni-sei-al-m5s-e-primo-partito-al-sud-pd-in-testa-solo-in-toscana-ed-emilia-romagna/6817212/|titolo=Elezioni politiche, tutti i risultati per Regione|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2022-09-26|lingua=it-IT|accesso=2023-02-08}}</ref>
Nella [[conferenza stampa]] postelettorale del 26 settembre 2022 Letta, oltre ad incolpare il [[Movimento 5 Stelle]] di [[Giuseppe Conte]] della vittoria della [[Coalizione di centro-destra alle elezioni politiche in Italia del 2022|coalizione di centro-destra]] guidata da [[Giorgia Meloni]] alle elezioni<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/09/26/elezioni-letta-dopo-la-sconfitta-colpa-di-conte-e-sul-dialogo-con-m5s-dice-opposizioni-in-ordine-sparso-sarebbe-regalo-a-destra/6817737/|titolo=Elezioni, Letta dopo la sconfitta: "Colpa di Conte". E sul dialogo con M5s dice: "Opposizioni in ordine sparso sarebbe regalo a destra"|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2022-09-26|lingua=it-IT|accesso=2023-02-08}}</ref>, annuncia la convocazione di un nuovo congresso del PD, definito ''costituente del Nuovo PD'', e contestualmente di nuove [[Elezioni primarie del Partito Democratico del 2023 (Italia)|elezioni primarie]]<ref>{{Cita web|url=https://partitodemocratico.it/lettera-appello-enrico-letta-per-la-partecipazione-al-congresso-costituente-del-nuovo-pd/|titolo=Lettera - Appello Enrico Letta per la partecipazione al Congresso Costituente del Nuovo PD|autore=Raffaella Polselli|sito=Partito democratico|data=2022-11-08|lingua=it-IT|accesso=2024-01-04}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilpost.it/2022/09/30/pd-bivio-congresso-rifondazione/|titolo=L’importanza del prossimo congresso del PD|sito=Il Post|data=2022-09-30|lingua=it|accesso=2024-01-04}}</ref>, a cui Letta stesso non si sarebbe candidato<ref>{{Cita web|url=https://www.ilpost.it/2022/09/26/letta-non-si-ricandida-segreteria-pd/|titolo=Letta non si ricandiderà alla segreteria del PD|sito=Il Post|data=2022-09-26|lingua=it|accesso=2024-01-04}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/09/26/elezioni-2022-letta-dopo-la-sconfitta-pd-annuncia-il-congresso-non-mi-ripresentero-e-da-la-colpa-a-conte-del-governo-meloni/6817555/|titolo=Letta annuncia il congresso Pd: "Non mi ricandido"|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2022-09-26|lingua=it-IT|accesso=2024-01-04}}</ref>. Le primarie, conclusesi il 26 febbraio 2023, hanno visto l'affermazione di [[Elly Schlein]] come nuova segretaria.
=== Dopo la segreteria del PD ===
Il 15 settembre [[2023]] Letta viene incaricato dal [[Primo ministro del Belgio|primo ministro belga]] [[Alexander De Croo]], [[Presidente del Consiglio dell'Unione europea|presidente entrante del Consiglio dell'Unione europea]], di scrivere un rapporto di alto livello sul futuro del [[Mercato europeo comune|mercato interno dell'Unione europea]]<ref>{{Cita web|url=https://ec.europa.eu/commission/presscorner/home/en|titolo=Press corner|sito=European Commission - European Commission|lingua=en|accesso=2024-01-04}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://institutdelors.eu/en/publications/enrico-letta-receives-a-european-mandate-to-think-about-the-future-of-the-internal-market/|titolo=Enrico Letta receives a European mandate to think about the future of the internal market|sito=Institut Jacques Delors|lingua=en|accesso=2024-01-04}}</ref>.
Il 20 dicembre [[2024]] si dimette dal mandato parlamentare; gli subentra [[Rosanna Filippin]].<ref>{{cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/12/20/enrico-letta-non-e-piu-parlamentare-la-camera-accoglie-le-dimissioni-laddio-del-deputato-pd-in-aula-video/7812154/|titolo=Enrico Letta non è più parlamentare: la Camera accoglie le dimissioni. L’addio del deputato Pd in Aula – Video|data=20 dicembre 2024|accesso=22 dicembre 2024}}</ref>
== Posizioni e idee politiche ==
Di formazione [[Cristianesimo democratico|cattolico-democratica]]<ref>{{Cita web|url=https://www.huffingtonpost.it/entry/il-giorno-di-letta-la-vittoria-della-sinistra-dc_it_604dceacc5b672fce4ed5477/|titolo=Il giorno di Letta, la vittoria della sinistra dc (di Gianfranco Rotondi)|sito=HuffPost Italia|data=2021-03-14|lingua=it|accesso=2022-09-11}}</ref>, ritiene importante una ''tech tax'' a livello [[Unione europea|europeo]] ed è fortemente contrario ai [[paradisi fiscali]], ritenendo che sia “insopportabile” la loro presenza in Europa.<ref>{{Cita web |url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/14/pd-letta-insopportabile-che-ci-siano-paradisi-fiscali-in-europa-non-devono-piu-esistere/6133029/?_gl=1*11f0x1*_ga*YW1wLW5lVml5aGZSN3FQMnV4Ty1FdElPRldXb2Zwakl6WEpmVFlwRnZYWnpvT3Z1UWhrQW5ha2JTWGdjNGZvblViZGk. |titolo=Pd, Letta: "Insopportabile che ci siano paradisi fiscali in Europa, non devono più esistere" - Il Fatto Quotidiano |accesso=14 marzo 2021 |dataarchivio=2 giugno 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210602104905/https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/14/pd-letta-insopportabile-che-ci-siano-paradisi-fiscali-in-europa-non-devono-piu-esistere/6133029/?_gl=1%2A11f0x1%2A_ga%2AYW1wLW5lVml5aGZSN3FQMnV4Ty1FdElPRldXb2Zwakl6WEpmVFlwRnZYWnpvT3Z1UWhrQW5ha2JTWGdjNGZvblViZGk. |urlmorto=no }}</ref>
Propone la riduzione delle tasse sul lavoro ([[cuneo fiscale]])<ref>[https://video.corriere.it/politica/manovra-letta-priorita-ridurre-cuneo-fiscale/f16aece2-2d04-11ec-88e3-c56da7ff1543/amp Manovra, Letta: «Priorità ridurre il cuneo fiscale» | Corriere TV]</ref> e l’introduzione di un [[salario minimo]].
È favorevole allo ''[[ius soli]]'',<ref name=":3" /><ref name="ilfattoquotidiano.it">{{Cita web |url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/04/07/letta-a-la7-su-ddl-zan-e-ius-soli-non-ammaino-bandiere-sono-leggi-che-tolgono-da-medioevo-migranti-salvataggio-in-mare-e-un-dovere/6157640/ |titolo=Copia archiviata |accesso=13 aprile 2021 |dataarchivio=13 aprile 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210413192942/https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/04/07/letta-a-la7-su-ddl-zan-e-ius-soli-non-ammaino-bandiere-sono-leggi-che-tolgono-da-medioevo-migranti-salvataggio-in-mare-e-un-dovere/6157640/amp/ |urlmorto=no }}</ref> al [[suicidio assistito]],<ref>{{Cita web|url=http://www.askanews.it/politica/2022/02/15/eutanasia-letta-ora-parlamento-approvi-legge-suicidio-assistito-pn_20220215_00308|titolo=Eutanasia, Letta: ora Parlamento approvi legge suicidio assistito|sito=Askanews|data=2022-02-15|lingua=it-IT|accesso=2022-05-26}}</ref> alla [[Legalità della cannabis|legalizzazione della cannabis]],<ref>{{Cita web|url=https://www.triestecafe.it/it/news/segnalazioni-appelli/proposta-pd-produzione-cannabis-sia-legale-per-uso-personale-14-agosto-2022.html|titolo= Proposta Pd: "Produzione cannabis sia legale per uso personale"|sito=triestecafe.it|data=2022-08-14|lingua=it-IT|accesso=2022-10-18}}</ref> al [[Matrimonio tra persone dello stesso sesso|matrimonio egualitario]]<ref>{{Cita web|url=https://www.gay.it/enrico-letta-matrimonio-egualitario-pd/amp|titolo=Enrico Letta: "Matrimonio egualitario e ius scholae nel programma del Pd"|sito=gay.it|data=2022-08-13|lingua=it-IT|accesso=2022-10-18}}</ref> e a delle misure di contrasto e prevenzione dell’[[omofobia]].<ref name="ilfattoquotidiano.it"/><ref>{{Cita web |url=https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2021/04/12/pd-letta-avanti-con-forza-su-ius-soli-e-ddl-zan_1fc42014-a58f-4c5a-b88e-c463a02ebf4c.html |titolo=Pd: Letta, avanti con forza su ius soli e ddl Zan - Ultima Ora - ANSA |accesso=13 aprile 2021 |dataarchivio=13 aprile 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210413192944/https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2021/04/12/pd-letta-avanti-con-forza-su-ius-soli-e-ddl-zan_1fc42014-a58f-4c5a-b88e-c463a02ebf4c.html |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.partitodemocratico.it/wp-content/uploads/AGGIORNAMENTO-PROGRAMMA_INSIEMEPERUNITALIADEMOCRATICAEPROGRESSISTA_250822-1.pdf|titolo=Programma elettorale 2022-Insieme per un'Italia democratica e progressista|sito=partitodemocratico.it|data=2022-08-17|lingua=it-IT|accesso=2022-10-18}}</ref>
Propone un modello economico basato sulla condivisione prevedendo la partecipazione dei lavoratori agli utili e alle decisioni delle grandi aziende, ricevendo gratuitamente e in condizioni di favore azioni di tali aziende<ref>{{Cita web |url=https://www.huffingtonpost.it/entry/utili-anche-ai-lavoratori-leconomia-della-condivisione-del-nuovo-pd-di-letta_it_604e09ecc5b65bed87db4afa |titolo=Utili anche ai lavoratori, l'economia della condivisione del nuovo Pd di Letta {{!}} L'HuffPost |accesso=16 marzo 2021 |dataarchivio=16 marzo 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210316044005/https://www.huffingtonpost.it/entry/utili-anche-ai-lavoratori-leconomia-della-condivisione-del-nuovo-pd-di-letta_it_604e09ecc5b65bed87db4afa |urlmorto=no }}</ref>. Si era espresso già in precedenza a favore di questo tipo di compartecipazione, proponendo di sperimentarla su [[Poste Italiane]].<ref>{{Cita web |url=https://www.primaonline.it/2013/12/23/176665/letta-introdurremo-la-compartecipazione-dei-lavoratori-in-poste-italiane-in-germania-funziona-bene/ |titolo=Letta: "Introdurremo la compartecipazione dei lavoratori in Poste Italiane"" {{!}} Prima Comunicazione |accesso=16 marzo 2021 |dataarchivio=17 gennaio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210117041633/https://www.primaonline.it/2013/12/23/176665/letta-introdurremo-la-compartecipazione-dei-lavoratori-in-poste-italiane-in-germania-funziona-bene/ |urlmorto=no }}</ref>
Riguardo alle politiche migratorie, ritiene che il recupero in mare di chi scientemente cerca di raggiungere le coste italiane con mezzi di fortuna sia “un dovere del nostro Paese”.<ref name="ilfattoquotidiano.it"/>
Si dichiara inoltre a favore del superamento del [[Patto di stabilità e crescita|patto di stabilità]] europeo, "la necessità cioè di non ritornare alle regole ferree su debito e deficit"<ref name=":3" />, sostituendolo con un "patto di stabilità verde e sociale".<ref>{{Cita web |url=https://www.ilsole24ore.com/art/letta-la-segreteria-pd-no-vendette-ma-lealta-AD3gH5PB |titolo=Copia archiviata |accesso=16 marzo 2021 |dataarchivio=16 marzo 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210316142739/https://www.ilsole24ore.com/art/letta-la-segreteria-pd-no-vendette-ma-lealta-AD3gH5PB |urlmorto=no }}</ref>
Si dichiara a favore delle [[quote rosa]], sostenendo che in [[Italia]] vi sia un problema di [[genere (scienze sociali)|genere]], non solo nelle quote dei gruppi ma anche negli incarichi monocratici, a causa di meccanismi di selezione che tenderebbero a favorire figure maschili.<ref>{{Cita web |url=https://www.youtube.com/watch?v=8h9TknwMAeA |titolo=Copia archiviata |accesso=23 marzo 2021 |dataarchivio=2 giugno 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210602105002/https://www.youtube.com/watch?v=8h9TknwMAeA |urlmorto=no }}</ref>
=== Politiche giovanili e sociali ===
Riguardo alle [[politiche giovanili]], propone l’[[Progetto Erasmus|Erasmus]] obbligatorio per gli studenti [[università|universitari]]<ref>{{Cita web |url=https://www.repubblica.it/politica/2021/03/18/news/letta_erasmus_obbligatorio_all_universita_-292845986/ |titolo=Pd, Letta: "Erasmus obbligatorio per gli studenti universitari" - la Repubblica |accesso=30 maggio 2021 |dataarchivio=28 marzo 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210328181605/https://www.repubblica.it/politica/2021/03/18/news/letta_erasmus_obbligatorio_all_universita_-292845986/amp/ |urlmorto=no }}</ref> e l’estensione del voto delle [[elezione|elezioni politiche]] a partire dall’età di 16 anni «''per allargare il peso dei giovani nella società''».<ref name=":3">{{Cita web |url=https://www.repubblica.it/politica/2021/03/14/news/pd_assemblea_streaming_enrico_letta_segretario-292158060/ |titolo=Pd, Letta segretario con 860 sì: "Serve un nuovo Pd, no al partito del potere". Promette battaglia sul voto ai sedicenni e Ius soli. E sulle alleanze: "Sentirò 5S e Renzi" - la Repubblica |accesso=14 marzo 2021 |dataarchivio=14 marzo 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210314141507/https://www.repubblica.it/politica/2021/03/14/news/pd_assemblea_streaming_enrico_letta_segretario-292158060/amp/ |urlmorto=no }}</ref> Propone anche, attraverso l’aumento dell’imposta di successione per le eredità superiori ai 5 milioni di euro, la creazione di una "''dote''" di 10.000 euro da consegnare ai diciottenni meno abbienti, per sostenere spese legate alla [[formazione]], all’[[istruzione]], alla casa, all’affitto o per avviare un’[[impresa]].<ref>{{Cita web |url=https://www.ilpost.it/2021/05/23/imposta-di-successione-dote-giovani-letta/ |titolo=Copia archiviata |accesso=30 maggio 2021 |dataarchivio=26 maggio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210526122018/https://www.ilpost.it/2021/05/23/imposta-di-successione-dote-giovani-letta/ |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=https://www.repubblica.it/politica/2021/05/23/news/pd_letta_tassa_successione_patrimoni_alti_per_i_giovani-302446398/ |titolo=Copia archiviata |accesso=30 maggio 2021 |dataarchivio=23 maggio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210523205028/https://www.repubblica.it/politica/2021/05/23/news/pd_letta_tassa_successione_patrimoni_alti_per_i_giovani-302446398/amp/ |urlmorto=no }}</ref>
Ancor prima della nascita del [[governo Conte II]] tra PD e [[Movimento 5 Stelle|M5S]], si è dichiarato a favore del [[Reddito di cittadinanza (Italia)|reddito di cittadinanza]] (proposta bandiera del M5S), che ritiene «''fa parte del DNA del centro-sinistra''»<ref name=":7">{{Cita web|url=https://www.agi.it/economia/reddito_di_cittadinanza_enrico_letta-4943031/news/2019-02-03/|titolo="Il reddito di cittadinanza è nel Dna del centrosinistra", dice Enrico Letta|sito=Agi|lingua=it|accesso=2021-09-29}}</ref>. Ma precisando che, rifacendosi alla frase espressa precedentemente dal M5S e il suo leader [[Luigi Di Maio]]: «''la povertà non è stata abolita, ma il reddito è un primo passo per affrontare un grave problema''».<ref name=":7" />
=== Riforme costituzionali ===
È fortemente contrario alla formazione del cosiddetto [[gruppo misto]] all’interno del [[parlamento]], ritenendo che sia «''un paradiso per chi lascia il proprio [[gruppo parlamentare|gruppo]]''» e che «''la [[politica]] si fa con i gruppi parlamentari che si sono presentati alle elezioni''». Sostiene l'introduzione di una legge che favorisca la democrazia interna ai [[Partiti politici italiani|partiti politici]], in attuazione dell'art. 49 della Costituzione. È contrario alle [[legge elettorale|leggi elettorali]] [[Porcellum]] e [[Rosatellum]], e sostiene l’introduzione della [[sfiducia costruttiva]].<ref name=":3" />
Nella primavera del 2016 si è espresso a favore della [[riforma costituzionale Renzi-Boschi]] proposta dal [[governo Renzi]].<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/politica/referendum-riforma-costituzionale/notizie/referendum-letta-sono-il-si-renzi-riforme-25189d28-7b71-11e6-ae27-bc43cc35ec72.shtml?refresh_ce-cp|titolo=Letta: «Italicum legge sbagliata. Ma al referendum io voterò Sì»|accesso=20 settembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210602104942/https://www.corriere.it/politica/referendum-riforma-costituzionale/notizie/referendum-letta-sono-il-si-renzi-riforme-25189d28-7b71-11e6-ae27-bc43cc35ec72.shtml|dataarchivio=2 giugno 2021|urlmorto=no}}</ref>
Riguardo al [[Referendum costituzionale in Italia del 2020|referendum costituzionale del 2020 sulla riduzione del numero dei parlamentari]], annunciò di schierarsi per il Sì,<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/politica/20_settembre_07/zingaretti-si-referendum-pd-stara-governo-finche-fara-cose-utili-paese-a5de6498-f0fb-11ea-9f2b-89b4229fc5bf.shtml|titolo=Zingaretti: «Sì al referendum. Il Pd starà al governo finché farà cose utili al Paese»|autore=Claudio Bozza|sito=Corriere della Sera|data=9 luglio 2020|accesso=9 marzo 2021|dataarchivio=10 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210510143338/https://www.corriere.it/politica/20_settembre_07/zingaretti-si-referendum-pd-stara-governo-finche-fara-cose-utili-paese-a5de6498-f0fb-11ea-9f2b-89b4229fc5bf.shtml|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.agcom.it/documents/10179/17633816/Documento+generico+25-02-2020+1582637279971/f345e405-336c-4f66-b67c-5e546807b4bd?version=1.4|titolo=Elenco dei soggetti politici ai sensi dell’articolo 2 della delibera n. 52/20/CONS|accesso=9 marzo 2021|dataarchivio=4 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201104125757/https://www.agcom.it/documents/10179/17633816/Documento+generico+25-02-2020+1582637279971/f345e405-336c-4f66-b67c-5e546807b4bd?version=1.4|urlmorto=no}}</ref> ritenendo che «''per le attività che si svolgono alla Camera, 630 deputati sono troppi. 400 fanno benissimo il lavoro che la Camera deve svolgere''» e che sia il primo passo per superare il [[bicameralismo perfetto]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/09/01/referendum-letta-votero-si-convintamente-tutte-le-nostre-proposte-di-riforma-prevedevano-lo-stesso-taglio-630-deputati-ne-bastano-400/5916303/|titolo=Referendum, Letta: "Voterò Sì convintamente. Tutte le nostre proposte di riforma prevedevano lo stesso taglio. 630 deputati? Ne bastano 400"|sito=Il Fatto Quotidiano|data=1º settembre 2020|accesso=9 marzo 2021|dataarchivio=14 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210314090653/https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/09/01/referendum-letta-votero-si-convintamente-tutte-le-nostre-proposte-di-riforma-prevedevano-lo-stesso-taglio-630-deputati-ne-bastano-400/5916303/|urlmorto=no}}</ref>
== Controversie ==
{{Controversie|politici}}
=== Inchiesta Lusi ===
{{vedi anche|Luigi Lusi#Inchieste giudiziarie}}
Nel gennaio
=== Incarichi in società estere ===
A luglio 2021 ha attirato a sé critiche da parte della stampa per aver rivestito incarichi in società estere come ''Tojoy'' (che si definisce "''acceleratore per le imprese che vogliono entrare nel mercato cinese''") e ''Publics'' (la cui controllata Qorvis cura da circa vent'anni l'immagine della monarchia saudita).<ref>{{Cita web|url=https://www.editorialedomani.it/economia/laltra-carriera-di-letta-nel-business-degli-ex-premier-qj7mx00i|titolo=L’altra carriera di Letta nel business degli ex premier|autore=Giovanna Faggionato|data=2021-07-11|lingua=it-it|accesso=2022-05-26}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.iltempo.it/politica/2021/07/12/news/enrico-letta-carriera-affari-business-segretario-pd-il-domani-27936739/|titolo=Enrico Letta, il Domani svela il business del segretario Pd in Francia: ecco perché tifava per la flat tax|data=2021-07-12|lingua=it|accesso=2022-05-26}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/letta-denari-come-39-possibile-che-tutti-fanno-pulci-guadagni-276425.htm|titolo=in questi anni enrico letta non s'e' girato i pollici: si è dedicato al business|data=2022-02-12|accesso=2022-05-26}}</ref>
== Incarichi associativi ==
Dal luglio 2016 Letta diventa presidente del comitato scientifico della fondazione Aristide Merloni<ref>[https://web.archive.org/web/20161223152019/http://www.fondazione-merloni.it/2016/07/29/enrico-letta-e-il-nuovo-presidente-del-consiglio-direttivo-della-fondazione-aristide-merloni/ Comitato Scientifico della Fondazione Aristide Merloni]</ref>, incarico conferitogli per il triennio 2016-19.
Letta è segretario generale dell'[[Agenzia di ricerche e legislazione|Arel - Agenzia di ricerche e legislazione]], fondata da [[Beniamino Andreatta]], nonché fondatore delle associazioni Trecentosessanta e VeDrò.<ref>{{cita web|url=http://www.360mag.it/noi/|titolo=Noi|sito=Associazione TrecentoSessanta|accesso=10 marzo 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100314080028/http://www.360mag.it/noi/|dataarchivio=14 marzo 2010|urlmorto=no}}</ref> Dal 2015 è membro della [[Commissione Trilaterale]]<ref>{{Cita web|url=http://www.trilaterale.it/Elenco_Soci_TC_Gruppo_Italiano.pdf|titolo=THE TRILATERAL COMMISSION - Gruppo Italiano|accesso=8 settembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151210214925/http://www.trilaterale.it/Elenco_Soci_TC_Gruppo_Italiano.pdf|dataarchivio=10 dicembre 2015|urlmorto=sì}}</ref> ed è stato membro del comitato esecutivo e vicepresidente dell'[[Aspen Institute]] Italia.
Dal 2016 è presidente dell'[[Istituto Jacques Delors]].<ref>{{cita web|url=https://institutdelors.eu/en/tous-les-contributeurs/letta-enrico/|titolo=Enrico Letta|accesso=6 ottobre 2021}}</ref>
== Incarichi parlamentari ==
=== Parlamento europeo ===
* Membro della [[Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo|Commissione per i problemi economici e monetari]]
* Membro della Delegazione per le relazioni con i paesi del Maghreb e l'Unione del Maghreb arabo (compresa la Libia)
* Membro sostituto della Commissione temporanea sulle sfide e i mezzi finanziari dell'Unione allargata nel periodo 2007-2013
=== Camera dei deputati ===
'''XIV legislatura:'''
* Membro della [[Commissione Attività produttive, commercio e turismo della Camera dei deputati|Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo]] <small>(dal 21/06/2001 al 19/07/2004)</small>
* Membro del Gruppo di lavoro interparlamentare italo-iraniano <small>(dal 07/01/2002 al 26/04/2004)</small>
* Membro del Comitato per la valutazione delle scelte scientifiche e tecnologiche <small>(dall'11/02/2002 al 19/07/2004)</small>
'''XV legislatura:'''
* Membro della [[Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei deputati|11ª Commissione Lavoro Pubblico e Privato]] <small>(dal 18/12/2007 al 28/04/2008)</small>
* Membro della [[Commissione Agricoltura della Camera dei deputati|13ª Commissione Agricoltura]] <small>(dal 06/06/2006 al 18/12/2007)</small>
'''XVI legislatura:'''
* Membro della [[Commissione Difesa della Camera dei deputati|4ª Commissione Difesa]] <small>(dal 23/11/2009 al 14/03/2013)</small>
* Membro della [[Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei deputati|11ª Commissione Lavoro Pubblico e Privato]] <small>(dal 21/05/2008 al 23/11/2009)</small>
* Membro del Gruppo di collaborazione parlamentare [[Italia]]-[[Spagna]] <small>(dal 21/05/2008 al 14/03/2013)</small>
'''XVII legislatura:'''
* Membro della [[Commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei deputati|3ª Commissione Affari esteri e Comunitari]] <small>(dal 07/10/2014 al 09/07/2015)</small>
* Membro della [[Commissione Difesa della Camera dei deputati|4ª Commissione Difesa]] <small>(dal 07/05/2013 al 07/10/2014; dal 09/07/2015 al 23 luglio 2015)</small>
'''XVIII legislatura:'''
* Membro della [[Commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei deputati|3ª Commissione Affari esteri e Comunitari]] <small>(dall'11/10/2021 al 12/10/2022)</small>
'''XIX legislatura:'''
* Membro della [[Commissione Politiche dell'Unione europea della Camera dei deputati|14ª Commissione Politiche dell'Unione europea]] <small>(dal 09/11/2022)</small>
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine = Legion Honneur Commandeur ribbon.svg
|nome_onorificenza = Commendatore della Legion d'onore
|collegamento_onorificenza = Legion d'onore
|motivazione =
|luogo =
|data = 25 marzo 2016 <ref>{{Cita web |url=http://www.legifrance.gouv.fr/affichTexte.do;jsessionid=AFF6DB94B31702988EEB0A958C51AA58.tpdila09v_1?cidTexte=JORFTEXT000032295675&dateTexte=&oldAction=rechJO&categorieLien=id&idJO=JORFCONT000032295667 |titolo=Legion d'onore francese, decreto del 25 marzo 2016. |accesso=27 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160423042911/https://www.legifrance.gouv.fr/affichTexte.do;jsessionid=AFF6DB94B31702988EEB0A958C51AA58.tpdila09v_1?cidTexte=JORFTEXT000032295675&dateTexte=&oldAction=rechJO&categorieLien=id&idJO=JORFCONT000032295667 |dataarchivio=23 aprile 2016 |urlmorto=no }}</ref>
}}
== Opere ==
* ''L'Europa di Maastricht. La Comunità diventa Unione'', Firenze, AREL, 1992.
* ''Passaggio a Nord-Est. L'Unione europea tra geometrie variabili, cerchi concentrici e velocità differenziate'', Bologna, [[Il Mulino]], 1994. ISBN 88-15-04834-0.
* ''Euro sì. Morire per Maastricht'', Roma-Bari, [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]], 1997. ISBN 88-420-5248-5.
* (a cura di), ''Le prospettive di integrazione tra Unione Europea e Unione Europea Occidentale. Effetti sulle strutture politico-istituzionali attualmente esistenti''
* ''La comunità competitiva. L'Italia, le libertà economiche e il modello sociale europeo'', Roma, [[Donzelli Editore|Donzelli]], 2001
* ''Dialogo intorno all'Europa'', con [[Lucio Caracciolo]], Roma, [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]], 2002
* ''L'allargamento dell'Unione europea'', Bologna,
*
* E. Letta-Pier Luigi Bersani, ''Sulla via dei distretti. Un viaggio per rilanciare l'economia italiana''
* ''L'Europa a venticinque'', Bologna,
* ''In questo momento sta nascendo un bambino'', Milano, [[Rizzoli Editore|Rizzoli]], 2007
* ''Adesso il lavoro. Le proposte del Partito Democratico contro la crisi. Occupazione, salari, pensioni'', a cura di e con [[Cesare Damiano]] e [[Tiziano Treu]], Roma, Ediesse, 2008
* ''Costruire una cattedrale. Perché l'Italia deve tornare a pensare in grande'', Milano, [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]], 2009. ISBN 978-88-04-59050-7.
* E. Letta-[[Lucio Caracciolo]], ''L'Europa è finita?''
* {{Cita libro|titolo=Andare insieme, andare lontano|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2015|isbn=978-88-04-65537-4}}
* {{Cita libro|autore=E. Letta-Romano Prodi|titolo=Tra politica e politiche. La lezione di Nino Andreatta|editore=Il Mulino|città=Bologna|anno=2016|isbn=978-88-15-26711-5}}
* ''Contro venti e maree. Idee sull’Europa e sull’Italia'', Conversazione con Sébastien Millard, Il Mulino, Bologna 2017, ISBN 978-88-152-7036-8.
* {{Cita libro|titolo=Ho imparato. In viaggio con i giovani sognando un'Italia mondiale|editore=Il Mulino|città=Bologna|anno=2019|isbn=978-88-15-28004-6}}
*{{Cita libro|titolo=Anima e cacciavite. Per ricostruire l'Italia|editore=Solferino|città=Milano|anno=2021|isbn=978-88-28-20726-9}}
== Note ==
== Voci correlate ==
* [[Agenzia di ricerche e legislazione]]
* [[
* [[Commissione Trilaterale]]
* [[Elezioni politiche in Italia del 2013]]
* [[Europarlamentari dell'Italia della VI legislatura]]
* [[Gianni Letta]]
* [[Governo Amato II]]
* [[Governo D'Alema I]], [[Governo D'Alema II|II]]
* [[Governo Prodi II]]
* [[Governo Letta]]
* [[Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali della Repubblica Italiana]]
* [[Ministri dell'industria, del commercio e dell'artigianato della Repubblica Italiana]]
* [[Ministri per gli affari europei della Repubblica Italiana]]
* [[Partito Democratico (Italia)]]
* [[Presidenti del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Camera.it|300127|XVI|Enrico Letta}}
* {{Camera.it|300127|XV|Enrico Letta}}
* {{Camera.it|300127|XIV|Enrico Letta}}
* {{cita web|http://www.associazione360.it|Associazione TrecentoSessanta}}
* {{cita web | 1 = http://www.santegidio.org/pageID/4329/langID/it/orator/999/Enrico_Letta.html | 2 = Comunità di Sant'Egidio - Incontro Uomini e Religioni | accesso = 28 settembre 2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131001070423/http://www.santegidio.org/pageID/4329/langID/it/orator/999/Enrico_Letta.html | dataarchivio = 1º ottobre 2013 | urlmorto = sì }}
{{Box successione
|tipologia = incarico governativo
|carica = [[Presidenti del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana]]
|immagine = Flag of the Prime Minister of Italy.svg
|periodo =
|precedente = [[Mario Monti]]
|successivo =
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico governativo
|carica = [[Ministri dell'industria, del commercio e dell'artigianato della Repubblica Italiana|Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato]]
|immagine = Emblem of Italy.svg
|periodo = 22 dicembre 1999 – 11 giugno 2001
|precedente = [[Pier Luigi Bersani]]
|successivo = [[Antonio Marzano]]
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico governativo
|carica = [[Ministri per le politiche comunitarie della Repubblica Italiana|Ministro per le politiche comunitarie]]
|immagine = Emblem of Italy.svg
|periodo = 21 ottobre 1998 – 22 dicembre 1999
|precedente = [[Lamberto Dini]]
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{{Box successione
|tipologia = incarico governativo
|carica = [[Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri]]<br /><small>[[Segretario del Consiglio dei ministri]]</small>
|immagine = Italy-Emblem.svg
|precedente = [[Gianni Letta]]
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|
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico di partito
|carica = [[Partito Democratico (Italia)#Segretario nazionale|Segretario del Partito Democratico]]
|immagine = Partito Democratico Italy.svg
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|tipologia = incarico di partito
|carica = [[Partito Democratico (Italia)#Vicesegretario nazionale|Vicesegretario del Partito Democratico]]
|immagine = Partito Democratico Italy.svg
|periodo = 7 novembre 2009 – 20 aprile 2013
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|successivo = [[Lorenzo Guerini]]<br />[[Debora Serracchiani]]
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{{Box successione
|tipologia = incarico di partito
|carica = [[Partito Popolare Italiano (1994)#Vicesegretari|Vicesegretario del Partito Popolare Italiano]]
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|precedente = ''carica istituita''
|successivo = [[Dario Franceschini]]<ref>Dal 1998 al 1999.</ref>
|note = <references />
}}
{{Presidenti del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana}}
{{
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|politica|Unione europea|università}}
[[Categoria:
[[Categoria:Politici della Democrazia Cristiana]]
[[Categoria:Politici del Partito Popolare Italiano (1994)]]
[[Categoria:Politici della Margherita]]
[[Categoria:Politici del Partito Democratico (Italia)]]
[[Categoria:Ministri dell'
[[Categoria:Ministri per il Coordinamento delle Politiche dell'Unione Europea della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:
[[Categoria:Deputati della
[[Categoria:Deputati della
[[Categoria:Deputati della
[[Categoria:Deputati della
[[Categoria:Deputati della XIX legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Europarlamentari dell'Italia della VI legislatura]]
[[Categoria:Presidenti del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Governo D'Alema I]]
[[Categoria:Governo D'Alema II]]
[[Categoria:Governo Amato II]]
[[Categoria:Governo Prodi II]]
[[Categoria:Governo Letta]]
[[Categoria:Decorati con la Legion d'onore]]
[[Categoria:Studenti della Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento Sant'Anna]]
[[Categoria:Professori della Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento Sant'Anna]]
[[Categoria:Segretari del Partito Democratico (Italia)]]
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