Discussione:Trieste: differenze tra le versioni
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==Igor Kocjančič==
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::@Bramfab: E' giusto quello che mi chiedo io :) E la risposta a questa domanda, sarai d'accordo con me, è molto più importante delle tante righe dedicata ai nomi degli studiosi che hanno citato il provvedimento nelle loro opere. --[[Utente:Spazzino|Spazzino]] ([[Discussioni utente:Spazzino|msg]]) 00:38, 19 set 2013 (CEST)
==ri-ri-bozza==
Anzitutto ringrazio per i commenti ed i suggerimenti.
Riguardo alla questione dello stile enciclopedico e dell'ordine imperiale mi pare che abbia già risposto Bramfab.
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INTRODUZIONE. I CONTRASTI NAZIONALI.
“<big>Per il paragrafo di Sestan, limiterei le citazioni dirette e modificherei così ecc ecc.</big>”
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'''Parliamone'''. Questo passo specifico non è mio, poiché preesisteva nel testo della voce e l’ho inglobato nella bozza. L’autore mi pare che sia Bramfab, quindi credo sarebbe meglio sentire il suo parere. Posso comunque fornire infomazioni aggiuntive. Le manifestazioni erano state determinate da una legge scolastica, la quale permetteva l’ingerenza del clero nelle attività didattiche. Il clero era in maggioranza slavo, spesso sostenitore del nazionalismo slavo (i leaders dei nazionalismi sloveno e croato erano all’epoca quasi tutti ecclesiastici), comunque quasi sempre di tendenze conservatrici ed austriacanti: da qui i timori della comunità italiana per la scuola e la manifestazione. Ad esempio, ad uno dei maggiori istituti scolastici italiani di Trieste era stato incaricato praticamente con funzioni di “sorvegliante” un sacerdote croato noto per il suo attivismo politico nazionalista. Il problema non riguardava solo Trieste, poiché si ebbero scontri (politici) in tutta l’Istria
[cfr. ad esempio G. Valdevit, ''Chiesa e lotte nazionali. Il caso di Trieste 1850-1919'', Udine 1979]
Personalmente, non ho nulla in contrario sulla modifica, che potrebbe rendersi con “''manifestazioni a favore della libertà d’insegnamento''” (genericamente).
Comunque l’autore di questo passo specifico non sono io e penso bisogni chiedere il parere di Bramfab.
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Caro F. Giusto,
grazie per la risposta e per la condivisione. Non ho nulla da eccepire a queste tue ultime proposte, che per me si possono accogliere integralmente.
Sembra anche a me che ormai siamo allineati praticamente su tutto.
Grazie a te per la tua gentilezza, nonché per la precisione storica ed il senso della misura delle tue proposte ed osservazioni.
Cordiali saluti. --[[Utente:Rinascimento|Rinascimento]] ([[Discussioni utente:Rinascimento|msg]]) 22:45, 19 set 2013 (CEST)
Inserisco quella che dovrebbe essere l’ultima versione della bozza, se andrà bene.
Dovrei aver modificato tutti i pezzi secondo quanto era stato concordato, spostando in nota, cancellando o rettificando come richiesto.
L’unica vera aggiunta in questo lavoro di limatura è quella, anch’essa concordata, su “iniziative positive” del governo centrale nei confronti di Trieste nel 1866-1918. Ho inserito pertanto un pezzo dedicato alle politiche a favore dell’economia triestina: essendo l’unico pezzo veramente nuovo, l’ho scritto in carattere più grande per distinguerlo dagli altri.
Le note sono, come sempre, inserite invece in carattere più piccolo e poste fra parentesi quadre (anche per il pezzo nuovo).
spero di non aver dimenticato nulla--[[Utente:Rinascimento|Rinascimento]] ([[Discussioni utente:Rinascimento|msg]]) 20:31, 20 set 2013 (CEST)
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INTRODUZIONE. I CONTRASTI NAZIONALI
Le vicende politiche e le lotte nazionali di Trieste nel periodo compreso fra il 1861 ed il 1918 sono state oggetto d’una amplissima serie di studi da parte di storici di diverse nazionalità. Le interpretazioni e le visioni storiografiche di questo periodo non sono sempre coincidenti fra loro ed il dibattito permane aperto, quantomeno sotto una serie d’aspetti e problematiche. Appare comunque innegabile che fu un sessantennio segnato da forti tensioni. [<small>Un’ottima inquadratura del periodo è offerta dal professore Ernesto Sestan, ritenuto uno dei maggiori storici italiani, nel suo classico studio ''Venezia Giulia. Lineamenti di una storia etnica e culturale'', Udine 1997, capitoli VI, VII, VIII, pp. 69-104. Un grande lavoro di sintesi, che riporta anche folta bibliografia, è costituito dall’opera di Angelo Ara, ''Fra nazione e impero. Trieste, gli Asburgo, la Mitteleuropa'', Milano 2009.</small>].
<br />
Trieste fu, con Trento, oggetto e al tempo stesso centro di irredentismo, [<small>Sulle origini dell’irredentismo nel periodo anteriore al 1860 permane molto valido lo studio di Carlo Schiffrer, ''Le origini dell'irredentismo triestino: 1813-1860'', Udine 1937</small>] movimento che, negli ultimi decenni del XIX secolo e agli inizi del XX secolo aspirava ad un'annessione della città all'Italia. Ad alimentare l'irredentismo triestino erano soprattutto le classi borghesi in ascesa (ivi compresa la facoltosa colonia ebraica) [<small>Per questa ragione vi fu anche un certo antisemitismo in alcuni ambienti ostili all’irredentismo G. Valdevit, ''Chiesa e lotte nazionali: il caso di Trieste (1850-1919)'', Udine 1979, pp. 202, 224-228. 235-244, 260; Almerigo Apollonio, ''Libertà, Autonomia, Nazionalità - Trieste, l'Istria e il Goriziano nell'Impero di Francesco Giuseppe 1848-70'', Trieste 2007</small>], le cui potenzialità ed aspirazioni politiche non trovavano pieno soddisfacimento all'interno dell'Impero austro-ungarico. Dal canto suo, il gruppo etnico sloveno era nella città triestina agli inizi del Novecento in piena ascesa demografica, sociale ed economica, e, secondo il discusso censimento del 1910, costituiva circa la quarta parte dell'intera popolazione triestina. Ciò spiega come l'irredentismo assunse spesso, nella città giuliana, dei caratteri marcatamente anti-slavi che vennero incarnati dalla figura di Ruggero Timeus. [<small>Sul tema specifico dei contrasti fra italiani e sloveni nella Trieste asburgica può essere utile consultare M. Cattaruzza, ''Trieste nell’Ottocento. Le Trasformazioni di una società civile'', Udine 1995, pp. 119-165.</small>]
<br />
Ernesto Sestan mette in evidenza, per questo periodo, la duplice azione di difesa svolta dalla popolazione di lingua italiana [<small>Questo è il titolo del capitolo VIII, ''La difesa degli italiani'' del suo saggio: ''Venezia Giulia. Lineamenti di una storia etnica e culturale'', Udine 1997, pp. 95-103</small>], sia in relazione al centralismo burocratico viennese sia alla diffusione dello slavismo [<small>''Ibidem'', pp. 95 sgg.</small>]. I due fenomeni furono infatti talora alleati fra di loro, poiché il governo centrale riteneva più affidabili le popolazioni slave, soprattutto nel lungo periodo del ministero Taaffe (1879-1893). [<small>''Ibidem'', p. 91</small>]. Al tempo era infatti largamente diffuso il cosiddetto austro slavismo, una corrente politica tramite la quale le popolazioni di lingua slava si prefiggevano il conseguimento dei propri obiettivi nazionali all’interno del regime asburgico e con la sua collaborazione. [<small>A. Moritsch, ''Der Austroslawismus. Ein verfrühtes Konzept zur politischen Neugestaltung Mitteleuropas'', Wien 1996</small>].
LA POLITICA IMPERIALE VERSO TRIESTE
Le dinamiche della città triestina si trovarono condizionate in questo lasso temporale dalle diverse linee politiche assunte dal potere centrale viennese nei confronti delle istituzioni locali e della questione nazionale.
<br />
Il governo imperiale aveva emanato il 26 febbraio 1861 una patente che riduceva l’autonomia delle singole Diete, con la finalità di procedere ad una centralizzazione e germanizzazione dell’amministrazione dell’impero. La decisione provocò reazioni a Trieste, da cui provenne la richiesta di garantire l’autonomia della città, di cui si rimarcava il carattere etnicamente italiano. [<small>Giorgio Negrelli, ''Al di qua del mito: diritto storico e difesa nazionale nell'autonomismo della Trieste asburgica'', Udine 1979, pp.123-124. L'autonomia triestina venne ad essere drasticamente ridotta dal "centralismo viennese" che "aveva attentato" sin dal 1861 "ai resti della vita autonomistica, specialmente a Trieste”: Sestan, ''Venezia Giulia'', cit., p. 95</small>].
<br />
La III guerra d’indipendenza del 1866 ed in generale il processo di creazione dello stato italiano condussero l’impero a diffidare della fedeltà degli Italiani [<small>Un esame d’insieme sulla storia del gruppo etnico italiano nell’impero ormai austro-ungarico si ritrova in Hans Kramer, ''Die Italiener unter der österreichisch-ungarischen Monarchie'', Wien-München 1954</small>] che vivevano nei territori rimasti sotto il proprio dominio: “Le vicende del 1866 tuttavia rafforzarono in molti ambienti politici austriaci (fra i vertici militari, nell’aristocrazia conservatrice e nella famiglia imperiale) il vecchio sospetto sull’infedeltà e la pericolosità dell’elemento italiano e italofilo per l’Impero. […] Dopo il 1866 la diffidenza dei settori conservatori della classe dirigente asburgica verso gli italiani d’Austria cominciò a tradursi in deliberata ostilità.” [<small>Luciano Monzali, ''Italiani di Dalmazia. Dal Risorgimento alla Grande Guerra'', Firenze 2011, p. 69</small>].
<br />
Francesco Giuseppe nel Consiglio della Corona del 12 novembre 1866 ordinò la germanizzazione e la slavizzazione delle regioni abitate da italiani ancora in possesso del suo impero. <br />
[<small>Il verbale recita testualmente: «Sua Maestà ha espresso il preciso ordine che si agisca in modo deciso contro l’influenza degli elementi italiani ancora presenti in alcune regioni della Corona e, occupando opportunamente i posti degli impiegati pubblici, giudiziari, dei maestri come pure con l’influenza della stampa, si operi nel Tirolo del Sud, in Dalmazia e sul Litorale per la germanizzazione e la slavizzazione di detti territori a seconda delle circostanze, con energia e senza riguardo alcuno». La versione originale in lingua tedesca è la seguente: «Se. Majestät sprach den bestimmten Befehl aus, dass auf die entschiedenste Art dem Einflüsse des in einigen Kronländern noch vorhandenen italienischen Elementen entgegentreten durch geeinignete Besetzung der Stellen von politischen, Gerichtsbeamten, Lehrern sowie durch den Einfluss der Presse in Südtirol, Dalmatien und dem Küstenlande auf die Germanisierung oder Slawisierung der betreffenden Landesteile je nach Umständen mit aller Energie und ohne alle Rücksicht hingearbeitet werde. Se. Majestät legt es allen Zentralstellen als strenge Plifcht auf, in diesem Sinne planmäßig vorzugehen.». ''Die Protokolle des Österreichischen Ministerrates 1848/1867. V Abteilung: Die Ministerien Rainer und Mensdorff. VI Abteilung: Das Ministerium Belcredi'', Wien, Österreichischer Bundesverlag für Unterricht, Wissenschaft und Kunst 1971; la citazione compare alla Sezione VI, vol. 2, seduta del 12 novembre 1866, p. 297. La citazione può essere visionata, oltre che sul testo cartaceo, anche in formato telematico su Google Books: http://books.google.it/books?id=cSEOAQAAMAAJ&q=Die+Protokolle+des+%C3%96sterreichischen+Ministerrates+germanisierung+slawisierung&dq=Die+Protokolle+des+%C3%96sterreichischen+Ministerrates+germanisierung+slawisierung&hl=it&sa=X&ei=0A4vUt7yMuWI7Aa7w4CAAg&ved=0CDIQ6AEwAA</small> ].
<br />
Il verbale del Consiglio dei Ministri asburgico del 12 novembre 1866, con le direttive di “germanizzare e slavizzare”, è ben conosciuto dagli storici, che lo hanno frequentemente citato nelle loro opere. Esso è riportato da numerosi studi indipendenti fra loro, compiuti da storici di varie nazionalità ed in anni diversi, che ne hanno fornito diverse interpretazioni sui possibili esiti ed applicazioni.
<br />
[<small>Senza alcuna pretesa esaustiva, si possono qui ricordare i seguenti autori che hanno citato ovvero commentato in loro saggi la suddetta decisione di Francesco Giuseppe d’Asburgo, in una molteplicità di prospettive d’analisi: il professore universitario croato Grga Novak, storico, archeologo, geografo, che è stato anche rettore dell’università di Zagabria e Presidente della Accademia Croata delle Scienze e delle Arti http://en.wikipedia.org/wiki/Grga_Novak; Grga Novak, ''Političke prilike u Dalmaciji g. 1866.-76'', Zagreb 1960, pp. 40-41; Angelo Filippuzzi Angelo Filippuzzi, (a cura di), ''La campagna del 1866 nei documenti militari austriaci: operazioni terrestri'', Padova 1966, pp. 396 sgg.; Claus Conrad, ''Multikulturelle Tiroler Identität oder 'deutsches Tirolertum'? Zu den Rahmenbedingungen des Deutschunterrichts im südlichen Tirol während der österreichisch-ungarischen Monarchie'', in Jürgen Baurmann/ Hartmut Günther / Ulrich Knoop, (a cura di), ''Homo scribens. Perspektiven der Schriftlichkeitsforschung'', Tübingen: Niemeyer, 1993, pp. 273-298; lo storico Umberto Corsini, professore universitario, preside dal 1984 al 1989 della Facoltà di lingue e letterature straniere dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, a lungo presidente della Società di Studi Trentini di Scienze Storiche: Umberto Corsini, ''Problemi di un territorio di confine. Trentino e Alto Adige dalla sovranità austriaca all’accordo Degasperi-Gruber'', Trento, Comune di Trento 1994, citazione a pag. 27; una descrizione della figura di questo studioso si ritrova in http://www.studitrentini.it/PresidenteUC.html; Luigi Papo de Montona, ''L’Istria e le sue foibe. Storia e tragedia senza la parola fine'', Roma 1999, volume I, p. 24. Egli infatti ricorda: “Ma se vogliamo limitarci allo scorso secolo non possiamo ignorare l’intervento dell’imperatore Francesco Giuseppe al Consiglio dei Ministri del 12 novembre 1866 per ordinare […] «di germanizzare o slavizzare».” Prosegue questo studioso: “E l’Austria ce la mise tutta, essendo oltre a tutto l’anagrafe nelle mani dei parroci, per la gran parte slavi, e istituendo nuove scuole croate”, come avvenne fra l’altro nella città di Pisino: ''ibidem'', p. 24. Il professore universitario, direttore d’un Dipartimento universitario di storia e membro dell’accademia polacca delle Scienze, Antoni Cetnarowicz http://pl.wikipedia.org/wiki/Antoni_Cetnarowicz in uno studio che riporta gli esiti d’un progetto di ricerca sponsorizzato dagli Istituti storici delle Università di Basilea e di Cracovia: Antoni Cetnarowicz, ''Die Nationalbewegung in Dalmatien im 19. Jahrhundert. Vom «Slawentum» zur modernen kroatischen und serbischen Nationalidee'', Frankfurt am Main, Berlin, Bern, Bruxelles, New York, Oxford, Wien, 2008. La decisione di Francesco Giuseppe di "germanizzare e slavizzare" le terre italiane è riportata a pagina 110: "Besonders gefährlich waren jedoch die irrendentistischen Tendenzen, die schon im Krieg stark spürbar geworden waren. Die Sorge, das die Irredenta die italienische Bevölkerung, die in den Südprovinzen der Monarchie lebte, durchdringen würde, war berechtig und wurde wahrgenommen. Der Ministerrat und der Kaiser beschlossen deshalb am 12. November 1866, ,,entschieden gegen die Einflüsse des italianieschen Elementes" in Dalmatien, Tirol und in Küstenland vorzugehen. Das bedeutete zunächst, dass Verwaltunsposten und Lehrerstellen mit ,,genehmen’’ Personen besetzt warden sollten, und dass der Einfluss der Presse zu verstärken sei, alles mit dem Ziel, die Germanisierung oder Slawisierung dieser Länder zu stärken.”; Massimo Spinetti, che è stato Ambasciatore d’Italia a Vienna dal 2 maggio 2007 al 30 giugno 2010: Massimo Spinetti, ''Costantino Nigra ambasciatore a Vienna. (1885-1904)''. L'articolo può essere letto liberamente sul sito ASSDIPLAR - Associazione Nazionale Diplomatici a r.: http://www.assdiplar.it/documentprogr/COSTANTINO%20NIGRA%20AMBASCIATORE%20A%20VIENNAsenzabio.pdf]; la professoressa goriziana Maria Grazia Ziberna, in un suo manuale di storia scritto con la collaborazione del professor Diego Redivo e con prefazione del professor Fulvio Salimbeni. Maria Grazia Ziberna, ''Storia della Venezia Giulia da Gorizia all’Istria dalle origini ai nostri giorni'', Gorizia 2013, liberamente consultabile e scaricabile al seguente collegamento ipertestuale: {HYPERLINK "http://www.storiaveneziagiulia.it"}; la citazione dell’ordine imperiale di Francesco Giuseppe è così commentata pagina 63 del suddetto volume: «L'imperatore Francesco Giuseppe nel suo Consiglio della Corona del 12 novembre 1866 impose una politica tesa a germanizzare e slavizzare con la massima energia tutte le regioni italiane ancora facenti parte del suo impero: Trentino, Dalmazia, Venezia Giulia. Venne pertanto pianificata una politica di concessioni alle nazionalità slave, ritenute più fedeli all'Impero e ben disposte ad accettare il potere dominante dell'imperatore e dell'aristocrazia asburgica, politica che contribuì alla diffusione di idee irredentiste all'interno della comunità italiana. Gli italiani dell’intera Venezia Giulia si sentivano sempre più minacciati dall'azione congiunta del governo austriaco e dei nazionalisti slavi locali, fra loro alleati in funzione anti-¬‐italiana.» ; il professor Luciano Monzali, docente universitario e membro del consiglio direttivo della Società Dalmata di Storia Patria, [http://www.scienzepolitiche.uniba.it/area_docenti/documenti_docente/curriculum/73_cv.pdf ] nel suo ponderoso studio sulla Dalmazia italiana, che contiene anche un’utile ed approfondita panoramica sulla politica interna dell’impero nei confronti degli Italiani suoi sudditi: Luciano Monzali, ''Italiani di Dalmazia. Dal Risorgimento alla Grande Guerra'', Firenze 2011, p. 69 «I verbali del Consiglio dei ministri asburgico della fine del 1866 mostrano l'intensità dell'ostilità antitaliana dell'imperatore e la natura delle sue direttive politiche a questo riguardo. Francesco Giuseppe si convertì pienamente all'idea della generale infedeltà dell'elemento italiano e italofono verso la dinastia asburgica: in sede di Consiglio dei Ministri, il 12 novembre 1866, egli diede l'ordine tassativo di "opporsi in modo risolutivo all'influsso dell'elemento italiano ancora presente in alcuni Kronländer e di mirare alla germanizzazione o slavizzazione, a seconda delle circostanze, delle zone in questione con tutte le energie e senza alcun riguardo”</small>»].
La perdita del Friuli e specialmente del Veneto (con i loro porti ed il personale marittimo qualificato), accrebbe ulteriormente l’importanza economica e strategica di Trieste per l’impero, che aveva in questa città il proprio principale sbocco marittimo e commerciale, cosicché lo stato centrale prestò notevoli attenzioni al suo sviluppo ed al potenziamento delle sue infrastrutture. In questo la politica austriaca posteriore al 1866 ricalcò la tradizionale scelta, risalente sino all’inizio del secolo XVIII, di favorire le potenzialità insite nella collocazione geografica di Trieste, posta all’incirca nel punto d’incontro fra le linee di comunicazione convergenti dall’Italia, dalla Mitteleuropa e dai Balcani.
<br />
Si prestò cura all’apparato stradale e ferroviario che muoveva dall’ampio entroterra in direzione della città e del porto, in modo da garantire nel miglior modo possibile la circolazione delle merci e degli uomini nella duplice direzione d’ingresso ed uscita. L’attenzione nei confronti della città da parte del governo centrale s’espresse anche nella scelta dei Luogotenenti imperiali, che furono abitualmente selezionati fra personalità di rilievo.
<br />
Al tradizionale settore marittimo ossia commerciale s’affiancò progressivamente anche quello industriale, che ricevette impulso dalla politica d’armamento navale promossa dal governo imperiale a partire dalla fine del secolo XIX in competizione col vicino regno d’Italia e nella prospettiva d’una espansione balcanica. I massicci investimenti destinati al riarmo navale dal governo privilegiarono proprio Trieste, che aveva le strutture materiali ed il personale adeguati per realizzare le opere progettate. Il risultato fu che l’industria triestina, specie in settori come quello siderurgico e nella cantieristica in senso stretto, vide una grande espansione. A questa parziale metamorfosi dell’assetto economico cittadino contribuì anche la decisione presa dalle autorità imperiale nel 1891 di restringere le tradizionali franchigie doganali (risalenti in pratica sino al lontano 1719, data della concessione del cosiddetto porto franco) alla sola area portuale e non più all’intera città.
<br />
Trieste era inoltre un centro finanziario ed amministrativo rilevante, sia per i capitali che s’accumulavano col commercio o che affluivano da investitori stranieri, sia perché era divenuta sede già nel 1850 dell’istituzione del cosiddetto Governo centrale marittimo. Si trattava d’un organo chiamato a disciplinare e controllare nell’unità amministrativa del Litorale austriaco le attività legate al commercio nei suoi vari aspetti.
<br />
Un rilevante tramite fra Vienna e Trieste era costituito dal Lloyd. Difatti due settori cruciali dell’economia triestina, quelli della navigazione e delle assicurazioni, avevano un punto di riferimento importante nel Lloyd austriaco, poiché esso rappresentava la società capace di collegare fra loro capitale pubblico e privato, nonché imprenditoria viennese e triestina.
Trieste conobbe quindi nei decenni finali dell’Ottocento e nei primi anni del Novecento un grande sviluppo economico, favorito da una serie di condizioni: il contesto storico costituito dallo slancio dell’economia europea e dall’intensità dei traffici marittimi mondiali che, dopo l’apertura del canale di Suez, vissero la loro epoca aurea; la presenza d’un tessuto urbano attivo e mediamente qualificato; gli investimenti pubblici e gli stretti legami commerciali con un esteso entroterra mitteleuropeo propiziati dalla rete d’infrastrutture.
<br />
[<small>Anche su questo tema esiste un’abbondante produzione storiografica, qui citata solo in minima parte per fornire alcune indicazioni di bibliografia. A. Apollonio, ''Libertà, Autonomia, Nazionalità - Trieste, l'Istria e il Goriziano nell'Impero di Francesco Giuseppe 1848-70'', Trieste 2007; G. Botteri, ''Una storia europea di liberi commerci e traffici. Il porto franco di Trieste'', Trieste 1988; Sulla politica navale imperiale: L. Sondhaus, ''The Naval Policy of Austria-Hungary, 1867-1918: Navalism, Industrial Development and the Politics of Dualism'', West Lafayette, 1994; G. Stefani (a cura di), ''Il Lloyd Triestino: Contributo alla storia italiana della navigazione marittima'', Milano 1938; Diversi contributi utili su Trieste ed il suo territorio in ''Storia d’Italia. Le Regioni dall’Unità ad oggi. Il Friuli-Venezia Giulia'', a cura di R. Finzi-C. Magris-G. Miccoli, Torino 2002; Uno sguardo d’insieme sulla città in quest’epoca si ritrova nell’opera, monumentale ma datata, di A. Tamaro, ''Storia di Trieste'', Roma 1924; G. Tatò (a cura di), ''Trieste. Una città e il suo porto'', Trieste 2010</small>].
Tensioni e contrasti politici, sia interni a Trieste, sia fra il comune triestino ed il governo centrale, si ebbero poi negli anni in cui il principe Konrad zu Hohenlohe fu governatore imperiale della regione (dal 1904 al 1915), poiché egli era un sostenitore del cosiddetto trialismo e seguiva una politica filoslava [<small>Carlo Schiffrer, ''La questione etnica ai confini orientali d’Italia'', Trieste 1992; Angelo Ara, ''Fra nazione e impero. Trieste, gli Asburgo, la Mitteleuropa'', Milano 2009, pp. 306-307</small>]. Il trialismo era un progetto politico sostenuto dall’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo (erede al trono designato di Francesco Giuseppe e di fatto all’epoca reggente per l’ormai tarda età dell’imperatore), che si proponeva di creare un terzo regno nell’impero, accanto a quelli d’Austria e d’Ungheria, che avrebbe dovuto essere quello della Slavia danubiana ed in cui avrebbe dovuto essere inclusa anche l’unità amministrativa del Litorale austriaco, quindi pure Trieste. [<small>Analisi magistrali sulla situazione politica interna dell’impero nei suoi ultimi anni si ritrovano nei due celebri saggi di Zeman e Valiani: Zbynek Zeman, ''Der Zusammenbruch des Habsburgerreiches'', Wien 1963; Leo Valiani, ''La dissoluzione dell’Austria-Ungheria'', Milano 1985. Più specificamente sull’arciduca Fra la ncesco Ferdinando ed il trialismo: H. Wendel, ''Die Habsburger und die Südslawenfrage'', Belgrado-Lipsia 1924; L. Chlumecky, ''Erzherzog Franz Ferdinands Wirken und Wollen'', Berlino 1929</small>]. Infatti, era volontà del governo austriaco di “indebolire i poteri e la forza politica ed economica del comune di Trieste controllato dai nazionali-liberali italiani, ritenendolo giustamente il cuore del liberalismo nazionale in Austria e delle tendenze irredentiste”. Questo prevedeva anche la recisione degli “stretti rapporti politici, culturali e sociali fra i liberali triestini e l'Italia”. [<small>Luciano Monzali, ''Italiani di Dalmazia. Dal Risorgimento alla Grande Guerra''", Firenze 2011, p. 268.</small>]
LA QUESTIONE SCOLASTICA
Una questione che suscitò forte interesse e talora grandi passioni fu quella scolastica, poiché l’insegnamento era visto come una forma essenziale di trasmissione e conservazione della cultura nazionale. Il sistema educativo imperiale era piuttosto complesso e differenziato, poiché destinato ad una molteplicità d’etnie racchiuse in un medesimo stato. Semplificando per brevità, si può presentare la seguente distinzione per la città di Trieste nel periodo in esame: esistevano le scuole primarie in cui l’insegnamento era tenuto nella lingua familiare (la lingua paterna ovvero materna) o meglio nella cosiddetta lingua d’uso adoperata abitualmente dagli studenti, ma che prevedevano comunque l’obbligo del tedesco come seconda lingua; esistevano poi scuole secondarie, che a Trieste avevano come lingua d’insegnamento o quella adoperata dalla maggioranza della popolazione e dal ceto colto e degli affari (l’italiano) oppure la lingua ufficiale ed amministrativa dell’impero (il tedesco). La complessità era accresciuta dall’esistenza di scuole statali e comunali, d’istituti con sezioni parallele con diversa lingua di insegnamento ed ancora dal notevole numero d’ore dedicate in alcuni istituti a determinate lingue (italiano, tedesco, sloveno), ma come materia d’apprendimento anziché quale lingua d’istruzione. <br />
[<small>Un’introduzione al tema nel contesto storico generale, con abbondanti rimandi bibliografici, è costituito da ''La lavagna nera. Le fonti per la storia dell’istruzione nel Friuli - Venezia Giulia'', (atti del convegno Trieste-Udine, 24-25 novembre 1995), Trieste 1996. Un minuzioso ed attento studio sul sistema educativo triestino sotto l’impero austro-ungarico è la tesi di dottorato di Vittorio Caporrella, ''Strategie educative dei ceti medi italiani a Trieste tra la fine del XIX sec. e il 1914'', Berlino 2009, che mostra i nessi fra competizione nazionale, politica statale, dinamiche sociali all’interno dell’intricato panorama scolastico dell’epoca, in una dialettica che coinvolgeva una pluralità d’attori. Una sintesi risalente al periodo stesso in questione è invece quella di M. Pasquali, ''Il Comune di Trieste e l’istruzione primaria e popolare'', Trieste 1911. Una testimonianza dell’importanza e dell’attenzione riserbati alla questione scolastica da parte della comunità irredenta italiana è quella di F. Pasini, ''Quando non si poteva parlare'', Trieste 1918</small>].
<br />
Le autorità imperiali cercarono di diffondere il più possibile l’insegnamento in lingua tedesca ed, in parte, anche slovena. Gli stessi libri di testo furono sottoposti a rigide forme di censura, con esiti anche paradossali come, in alcuni casi, lo studio della letteratura italiana su testi tradotti dal tedesco o la proibizione di studiare la stessa storia di Trieste, perché ritenuta "troppo italiana". [<small>Virginio Gayda, ''L'Italia d'oltre confine. Le provincie italiane d'Austria'', Torino 1914, pp. 31-46; Attilio Tamaro, ''Le condizioni degli italiani soggetti all'Austria nella Venezia Giulia e nella Dalmazia'', Roma 1915; Ernesto Sestan, ''Venezia Giulia. Lineamenti di una storia etnica e culturale'', Udine 1997, pp. 78-79, 95] La Lega Nazionale italiana ebbe proprio per queste ragioni la promozione d’istituti scolastici ed educativi fra i propri obiettivi principali, per la difesa culturale del gruppo etnico italiano [S. Romano, ''Istituti scolastici ed educativi mantenuti dalla Lega Nazionale nel Trentino, nella Venezia Giulia e nella Dalmazia'', Palermo 1915, A. Fragiacomo, ''La scuola e le lotte nazionali a Trieste e nell’Istria prima della redenzione'', in “Porta orientale”, 29, 1959</small>].
A Trieste, durante manifestazioni a favore della libertà d’insegnamento seguenti una petizione firmata da 5.858 cittadini verso l'Inclito Consiglio della città, richiedente il diritto della lingua italiana nelle scuole statali, tra il 10 e il 12 luglio 1868 scoppiarono scontri e violenze nelle strade principali cittadine con gli sloveni locali arruolati fra i soldati asburgici, che provocarono la morte dello studente Rodolfo Parisi, ucciso con 26 colpi di baionetta e di due operai Francesco Sussa e Niccolò Zecchia [<small>Guerrino Guglielmo Corbanese, ''Il Friuli, Trieste e l'Istria: Tra la fine dell'ottocento e l'inizio del novecento'', Del Bianco ed., 1999, p. 10; Luigi Carnovale, ''Why Italy entered into the great war, Italian-American publishing company'', 1917, p. 162</small>]. A testimonianza del carattere acceso assunto dalla questione scolastica, si può ricordare che si ebbero ancora altri violenti scontri per questa ragione. Nel 1913 vi fu un modesto tafferuglio presso la Scuola Superiore di Commercio Pasquale Revoltella fra studenti italiani e slavi, legato ad una questione linguistica. La società universitaria slovena “Balcan” decise d’intervenire, cosicché il 13 marzo del 1913 vi furono altri scontri, però ben altrimenti gravi di quelli avvenuti pochi giorni prima, con una sparatoria ed uno studente italiano morì colpito da una pallottola. [<small>A. M. Vinci, ''Storia dell’Università di Trieste. Mito, progetti, realtà'', Trieste 1997</small>].
<br />
Un altro punto della questione scolastica che provocò duri contrasti fu la richiesta di consentire l’istituzione d’una università in lingua italiana a Trieste. La domanda era stata avanzata sin dal 1848 ed era divenuta più pressante dopo il 1866, giacché gli studenti triestini (ed in generale gli Italiani che erano sudditi di Vienna) vedevano ora frapporsi la frontiera fra loro e l’università italiana di Padova, in cui in precedenza era soliti recarsi a studiare. Lo stato centrale austriaco riconosceva in linea di principio la legittimità della richiesta d’istituire un’università italiana a Trieste, ma negava la concessione sia per il timore di scontentare il gruppo sloveno o di vederlo avanzare una richiesta analoga per sé, sia perché prevedeva che questo centro culturale e di studi avrebbe finito col rafforzare l’irredentismo italiano. [<small>Anche su questo argomento esiste ampia bibliografia, qui citata solo in minima parte per fornire alcune indicazioni bibliografiche. Una sintesi equilibrata della vicenda è data da Angelo Ara, ''La questione dell’Università italiana in Austria'', in «Rassegna storica del Risorgimento» LX, 1973, pp. 52-88, 252-280. Naturalmente, il saggio di A. M. Vinci, ''Storia dell’Università di Trieste. Mito, progetti, realtà'', Trieste 1997. Sulla diaspora di studenti italiani nelle università austriache, Stefano Malfèr, ''Studenti italiani a Vienna, Graz e Innsbruck, 1848-1918'', in «Il Politico», L, n. 3, 1985, pp. 493-508. Una testimonianza diretta dell’epoca, utile per comprendere il punto di vista dei sostenitori dell’università italiana, è ancora quella di Ferdinando Pasini, ''L’Università italiana a Trieste'', Firenze 1910</small>].
QUESTIONE LAVORATIVA
Il grande centro urbano, industriale e commerciale di Trieste attirava un intenso movimento migratorio dalle regioni vicine, sia dell’impero, sia dello stato italiano. Giungevano così nella città triestina immigrati di molte nazionalità, fra cui principalmente Italiani e Slavi del sud. Sorsero all'epoca forti timori nella comunità italiana riguardo all'eventualità che l'impero favorisse l'immigrazione slava a Trieste ed al contempo sfavorisse quella italiana.
<br />
Tuttavia il movimento migratorio slavo in direzione di Trieste era determinato anzitutto da ragioni socioeconomiche, poiché dovuto “fondamentalmente a motivi di carattere economico e alla forza di attrazione esercitata sul circondario dalla città in espansione”. Gli Sloveni trovavano con più facilità lavoro in impieghi pubblici in una zona mistilingue per ragioni d’ordine linguistico ed inoltre erano sovente bene accolti dai datori di lavoro italiani in settori che andavano da quello industriale al lavoro domestico. [<small>Angelo Ara, ''Fra nazione e impero. Trieste, gli Asburgo, la Mitteleuropa'', con prefazione di Claudio Magris, Milano 2009, p. 375</small>]. Il Sestan puntualizza che la diffidenza delle autorità imperiali verso gli immigrati Italiani era dovuta al fatto che questi erano cittadini d’uno stato straniero. [<small>Ernesto Sestan, ''Venezia Giulia. Lineamenti di una storia etnica e culturale'', Udine 1997, p. 93</small>].
Si deve però aggiungere, come riconosce Angelo Ara, che “senz’altro esisteva un interesse imperiale a rafforzare la componente slavo-meridionale, ritenuta più leale e «centripeta» di quella italiana”: questo atteggiamento fu, ad esempio, riconosciuto dallo stesso governatore Hohenlohe in un suo documento ufficiale. [<small>Angelo Ara, ''Fra nazione e impero. Trieste, gli Asburgo, la Mitteleuropa'', con prefazione di Claudio Magris, Milano 2009, pp. 306-307</small>]. Anche il Sestan fa notare dal canto suo come le autorità austriache favorissero l’immigrazione slava dalle regioni contadine della Slovenia e della Croazia ed al contempo ostacolassero il movimento migratorio d’Italiani provenienti dal regno. [<small>Ernesto Sestan, V''enezia Giulia. Lineamenti di una storia etnica e culturale'', Udine 1997, p. 93</small>]. Per portare un esempio specifico, la Luogotenenza imperiale cercò d'inserire nell'elenco degli scaricatori del porto di Trieste degli sloveni residenti in altri Comuni del Carso e della Carniola. [<small>Virginio Gayda, ''L'Italia d'oltre confine'', Torino 1914, pp. 93 sgg.; Attilio Tamaro, ''Le condizioni degli italiani soggetti all'Austria nella Venezia Giulia e nella Dalmazia'', Roma 1915. L'aneddoto riguardante gli scaricatori di porto è riferito da M. Dassovich, ''Trieste e l'Austria fra retaggio e mito'', Trieste 1983, p. 181.</small>] Le autorità imperiali si mostravano diffidenti nei confronti degli immigrati regnicoli e ricorrevano con facilità a misure d’espulsione nei loro confronti: «la cittadinanza del regno d’Italia […] era motivo sufficiente perché le autorità austriache facessero il viso dell’arme e quando credessero opportuno, intervenissero con provvedimenti di sfratto forzoso, con i più futili pretesti; 35 mila circa sarebbero state queste espulsioni di italiani regnicoli nel decennio dal 1903 al 1913, fino cioè ai famosi decreti del luogotenente di Trieste principe Corrado di Hohenlohe». [<small>Ernesto Sestan, ''Venezia Giulia. Lineamenti di una storia etnica e culturale'', Udine 1997, p. 93</small>] Questo contribuì ad esasperare gli animi fra i diversi gruppi etnici. Nel 1913, dopo un altro decreto del principe Hohenlohe che prevedeva espulsioni d'italiani, i nazionalisti slavi suoi sostenitori tennero un pubblico comizio contro l'Italia, per poi svolgere una manifestazione al grido di “Viva Hohenlohe! Abbasso l'Italia!”, tentando poi di assaltare lo stesso Consolato italiano. [<small>Attilio Tamaro, ''Le condizioni degli italiani soggetti all'Austria nella Venezia Giulia e nella Dalmazia'', Roma 1915</small>].
<br />
Il più rapido accrescersi della componente slava a Trieste ad inizio del secolo XX era quindi dovuto sia a ragioni socioeconomiche, sia alla politica dell’impero e di Hohenlohe (simpatizzante per le posizioni trialistiche di cui sopra si è detto),. La conseguenza comunque era che la città triestina vedeva così erodere la propria italianità dal movimento d’immigrazione slavo, senza poter da sola crescere demograficamente in modo corrispettivo. [<small>Ernesto Sestan, ''Venezia Giulia. Lineamenti di una storia etnica e culturale'', Udine 1997, p. 93</small>]. I timori della comunità italiana di Trieste erano ad inizio Novecento accresciuti dalla conoscenza di quanto era avvenuto in Dalmazia, con “il calo dell'italianità dalmata” che è “percepito drammaticamente dagli altri adriatici e soprattutto dai triestini, che lo attribuiscono all'aggressivo espansionismo slavo-meridionale e all'intervento governativo”, cosicché vedono nella situazione della Dalmazia "quasi l'anticipazione di quello che in futuro avrebbe potuto verificarsi a Trieste”. [<small>Angelo Ara, ''Fra nazione e impero. Trieste, gli Asburgo, la Mitteleuropa'', con prefazione di Claudio Magris, Milano 2009, p. 375</small>].--[[Utente:Rinascimento|Rinascimento]] ([[Discussioni utente:Rinascimento|msg]]) 20:31, 20 set 2013 (CEST)
::'''Non ho seguito''' tutta la discussione, ma il testo che ho appena letto mi sembra più che accettabile, ben supportato da fonti, e in linea di massima condivisibile. Complimenti...--[[Utente:Justinianus da Perugia|Justinianus da Perugia]] ([[Discussioni utente:Justinianus da Perugia|msg]]) 22:06, 20 set 2013 (CEST)
:: Trovo La bozza ben fatta e riccamente documentata. Penso possa dare un ottimo contributo alla pagina --[[Utente:Linneus|Linneus]] 14:00, 21 set 2013 (CEST)
:::Per me ok, grazie per il grosso lavoro di ampliamento e approfondimento svolto. --[[Utente:F.giusto|F.giusto]] ([[Discussioni utente:F.giusto|msg]]) 23:18, 20 set 2013 (CEST)
::::Mi chiedo se il primo testo proposto è stato prodotto esclusivamente per Wikipedia o meno. --[[Utente:Spazzino|Spazzino]] ([[Discussioni utente:Spazzino|msg]]) 08:01, 21 set 2013 (CEST)
::::Rimango sempre perplesso sulla decisione di ignorare la possibilità di scrivere quali furono le conseguenze a Trieste del famigerato ordine del 1866. Come scrivere che Mussolini emise le leggi razziali e ci sono centinaia di storici che le analizzano e le approfondiscono, ignorando del tutto di fare cenno alle conseguenze. --[[Utente:Spazzino|Spazzino]] ([[Discussioni utente:Spazzino|msg]]) 08:05, 21 set 2013 (CEST)
<div style="font-size: smaller">Mi permetto di dire la mia adesso sul testo proposto, fatta salva la domanda sulla sua originalità, iniziando dal primo capoverso:
''Le vicende politiche e le lotte nazionali di Trieste nel periodo compreso fra il 1861 ed il 1918 sono state oggetto d’una amplissima serie di studi da parte di storici di diverse nazionalità. Le interpretazioni e le visioni storiografiche di questo periodo non sono sempre coincidenti fra loro ed il dibattito permane aperto, quantomeno sotto una serie d’aspetti e problematiche. Appare comunque innegabile che fu un sessantennio segnato da forti tensioni.''
Il tutto si può semplificare dicendo che ''Tra il 1861 e il 1918 le vicende politiche di Trieste furono segnate da tensioni tra i diversi gruppi nazionali''. Tutto il resto mi sembra che sia ovvio. Ovvio che il periodo è stato studiato, ovvio che per metà dei temi la storiografia ha visioni almeno parzialmente discordanti, dalla storia di Trieste a quella dell'antico Egitto. Riguardo all'ultima frase, Wikipedia registra dati di fatto, scriviamo che fu un periodo di tensioni, la chiosa ''appare innegabile'' è inutile, anche perché non siamo qui a negare nulla.
''[Un’ottima inquadratura del periodo è offerta dal professore Ernesto Sestan, ritenuto uno dei maggiori storici italiani, nel suo classico studio Venezia Giulia. Lineamenti di una storia etnica e culturale, Udine 1997, capitoli VI, VII, VIII, pp. 69-104. Un grande lavoro di sintesi, che riporta anche folta bibliografia, è costituito dall’opera di Angelo Ara, Fra nazione e impero. Trieste, gli Asburgo, la Mitteleuropa, Milano 2009.]''
Non ho ben capito se questa sarebbe una nota al testo. Se lo fosse non sarebbe accettabile in questa forma (in riferimento a tratti come questo parlavo di stile da monografia, dovendo dire più correttamente ''da saggio''): chi giudica ''ottima'' l'inquadratura di Sestan? da dove discende il giudizio di valore? chi ritiene Sestan uno dei maggiori storici italiani? chi ha definito ''classico'' lo studio di Sestan? queste sono affermazioni che devono essere suffragate da fonti, ma nella biografia di Sestan, non in una nota ad altra voce che deve essere non asciutta, ma asciuttissima (a meno che il testo proposto sia - sia tratto - da un saggio. Idem per Ara.) Per adesso mi fermo qui. Spero che non mi giudichiate troppo puntiglioso :)</div>--[[Utente:Spazzino|Spazzino]] ([[Discussioni utente:Spazzino|msg]]) 08:20, 21 set 2013 (CEST)
Rispondo a Spazzino per le sue osservazioni sul testo (alle altre si era già risposto in precedenza):
1)è vero che il primo paragrafo si può ridurre in forma più sintetica, conservando lo stesso significato, ma la forma attuale serve a meglio aiutare a comprendere il lettore: il periodo è stato molto studiato (questo non accade sempre), esistono interpretazioni diverse e talora discordanti (neppure questo accade sempre: esistono argomenti oscuri, altri molto controversi, altri ancora che vedono una netta maggioranza, altri con l'unanimità ecc.), ma certamente fu un periodo di tensioni. Mi pare che il testo attuale sia più chiaro per chi non ha pratica né col periodo storico in questione, né con la storiografia (esistono molti che ragionano di storia in termini "manichei", per cui la verità storica è provata, quando lo è, al di fuori di ogni dubbio, cosicché neppure concepiscono la possibilità d'una pluralità di visioni sullo stesso tema).
2) i commenti in nota servono unicamente a facilitare la comprensione del lettore ed i loro contenuti.
Quelli sul Sestan mi paiono alquanto lapalissiani (nessuno fra gli specialisti, credo, eviterebbe d'includere il Sestan fra i maggiori storici italiani, o di ritenere il suo lavoro sulla Venezia Giulia un classico). Comunque, si possono fornire giudizi di storici al riguardo che li confermano, non è un problema: però bisogna ampliare ulteriormente la nota e la bibliografia e diviene il tutto più pesante. O semplicemente lasciare tutto così com'è.
Per ciò che riguarda il commento all'opera di Ara, esso mi pare non un giudizio di valore, ma un giudizio di fatto: quel saggio conta quasi 800 pagine e riporta una foltissima bibliografia, cosicché mi pare un semplice dato di fatto dire che sia un grande lavoro di sintesi e che riporti abbondante bibliografia.
@ Justinianus da Perugia e F. Giusto. Mi pare che siamo d'accordo su tutto.
Grazie molte per il vostro apprezzamento --[[Utente:Rinascimento|Rinascimento]] ([[Discussioni utente:Rinascimento|msg]]) 09:22, 21 set 2013 (CEST)
::Non hai risposto alla mia prima domanda sulla fonte del testo inizialmente prodotto. --[[Utente:Spazzino|Spazzino]] ([[Discussioni utente:Spazzino|msg]]) 09:49, 21 set 2013 (CEST)
Comunque non si fanno "note alle note". Le note servono solo per referenziare, non per esprimere giudizi di valore, neanche quando largamente condivisi. Per me l'opera di Sestan potrebbe essere "buona" e non "ottima". Come la metteremmo? --[[Utente:Spazzino|Spazzino]] ([[Discussioni utente:Spazzino|msg]]) 09:52, 21 set 2013 (CEST)
Allora, brevemente: 1) la provenienza del materiale è correttamente indicata nelle note. Le citazioni testuali, se e quando avvengono, sono poste fra virgolette. La bozza in quanto tale è stata scritta da me all'interno di questa discussione, quindi è originale. Gli unici pezzi preesistenti, molto pochi rispetto alla totalità del materiale, sono quelli che già erano su Wikipedia, provenienti da utenti diversi (uno ad esempio è Bramfab). Il tutto è stato poi, come si evince da questa discussione, progressivamente modificato: parti aggiunte, parti tagliate, parti modificate, parti spostate ecc. E' stato un ''work in progress''. In sintesi: le ''fonti'' sono quelle indicate nelle note; il ''testo'' è originale. 2) concordo che definire ottimo il libro di Sestan è un giudizio di valore, però mi pare lapalissiano definirlo tale. Se comunque il problema è questo, si può citare il parere di Angelo Ara riguardo alla descrizione fornita dal Sestan nel passo commentato, ossia riportare il suo commento e non il mio.--[[Utente:Rinascimento|Rinascimento]] ([[Discussioni utente:Rinascimento|msg]]) 12:52, 21 set 2013 (CEST)
==Ancora sulla bozza di Rinascimento==
:Se posso essere sincero, la mia impressione è esattamente opposta: mi pare che si tratti di un unico testo, inserito con tempistica abbastanza rapida per la sua complessità. Un buon testo, indubbiamente. Ma somiglia tanto a una tesi di laurea o qualcosa del genere, soprattutto per lo stile delle note, del tutto diverso da quello delle altre voci di Wikipedia. Anche il paragrafo contestato, quello dell'ordine del 1866 è sorprendentemente omogeneo dal punto di vista stilistico al resto della bozza. Questa è una mia impressione, mi pareva giusto dirla, sempre presupponendo la buona fede ma chiedendo aiuto agli esperti di copyviol. Quanto all'accoglimento delle modifiche, mi sembra che siano state accolte buone indicazioni arrivate da F. Giusto, men quella della soppressione delle eccessive fonti in un passaggio. Riguardo la prospettiva, io avrei proceduto in maniera diversa, per evitare rischi di impostazione non neutrale, ma di questo dico eventualmente dopo. --[[Utente:Spazzino|Spazzino]] ([[Discussioni utente:Spazzino|msg]]) 13:07, 21 set 2013 (CEST)
Ritengo che la bozza di Rinascimento va benissimo e non deve essere ancora modificata. È molto ricca di materiale, documentata al massimo grado, equilibrata e scritta con il linguaggio appropriato. Va bene così. -----[[Utente:Benefazio|Benefazio]] ([[Discussioni utente:Benefazio|msg]]) 13:14, 21 set 2013 (CEST)
Cioè sono un po' perplesso per la tempistica, appena 24 ore dalla discussione al bar per creare, non un testo un vero e proprio saggio con puntualissimi riferimenti, andando ad incastonare alla perfezione il testo preesistente? se è così tanto di cappello! Vengo ora alla prospettiva, posto che sulla gestione delle note sono sicuro che tutti gli intervenuti sosterranno la mia tesi riguardo all'inopportunità di scrivere cose che hanno bisogno di altre note ("note alle note") dovendocisi limitare a puntuali referenze. In estrema sintesi: è noto che il periodo è caratterizzato da contrasti tra gruppi nazionali e tra questi era paventato a TS il cambio degli equilibri, con l'ascesa del gruppo sloveno, tanto dal punto di vista demografico quanto da quello del "peso specifico". Le cause di ciò si può leggere nella relazione della commissione culturale italoslovena degli anni 1990, ma che chi ha un'infarinatura di storia giuliana sa, furono 1) naturali [crescita economica della città che diventa polo d'attrazione per la campagna, interamente slovena] 2) artificiali [politica imperiale volta a sfavorire il gruppo italiano]. E di questo la bozza di Rinascimento dà conto. Però, quando si tratta di sottosezionare, Rinascimento dà rilievo esclusivamente alla causa artificiale, dedicandovi anche altre 2 sezioni [scuola e lavoro, che bisognerebbe vedere se possono essere trattate come vere e proprie "questioni"]. Questa scelta "editoriale" già sbilancia la voce. Poi, all'interno delle cause artificiali, viene dedicato uno spazio mostruoso all'ordine del 1866, giusto quello da cui è nata la polemica esterna - che in quanto esterna secondo me non ci dovrebbe interessare più di tanto - su questa voce. Ingiusto rilievo su cui già ho detto, e anche indirettamente F. Giusto, venendo però mi pare non del tutto accolto. --[[Utente:Spazzino|Spazzino]] ([[Discussioni utente:Spazzino|msg]]) 13:30, 21 set 2013 (CEST)
Spazzino, premetto che apprezzo la tua sincerità e lo dico seriamente.
Ribadisco però che il testo l'ho scritto io ed è per questa ragione che esso è stilisticamente abbastanza omogeneo.
Ti invito solo a considerare un particolare. Il brano riguardante lo sviluppo economico di Trieste è stato aggiunto su suggerimento di F. Giusto, poiché inizialmente non era stato da me previsto: è diverso per stile e scrittura da quelli che lo precedono o lo seguono?
Le uniche parti che non sono "mie" sono quelle che già erano qui su Wikipedia (pochissime) e che ho accorpato, come mi pareva lecito fare, essendo l'uso in questa enciclopedia virtuale ed essendo la bozza destinata a questa voce. Si è trattato quindi d’un work in progress.
Mi rendo conto che l'uso delle note può far pensare ad una tesi di laurea o simile, ma io ho l'abitudine, se e quando posso, di scrivere in questo modo, per ragioni di formazione e d'attività personali. Naturalmente non pretendo d'essere creduto, ma ti assicuro che è la verità. E' per questa ragione che scrivo in tal modo, avendone l'abitudine. In quanto alla rapidità di scrittura del testo, sono alcuni anni che m'interesso di questioni su Trieste, Venezia Giulia, ecc. e sono ben fornito di materiale. Fra l'altro la bozza l'ho inserita l'11 settembre, mentre la discussione era iniziata il 9.
Se poi ritieni che possa esserci un copyviol, hai tutto il diritto d'assicurarti in tale senso.
Ma, ripeto per l'ultima volta: 1) le fonti sono citate; 2) il testo è originale e non può essere altrimenti, trattandosi d'un ''work in progress''.
In quanto ai suggerimenti di F. Giusto, essi sono stati '''tutti''' accolti, difatti abbiamo avuto piena concordia. Puoi rileggerti la discussione.
La citazione dell’ordine imperiale ed il suo commento comprendono nel testo '''586 battute''' in tutto: è in un eccessivo rilievo un pezzo di 586 battute?
Per fare alcuni confronti, lo spazio riservato nel testo è minore di quello concesso agli investimenti nell’industria militare, alla questione universitaria, persino ai tafferugli presso l’istituto Revoltella …
Si potrebbe ritenere anzi che, lungi dall’avere uno spazio troppo grande, ne abbia uno troppo piccolo.
Lungi dall'avere uno spazio mostruoso, ne ha uno ridotto veramente al minimo '''nel testo''', che è quello che attribuisce il rilievo all'argomento riferito (non non la nota!). Se lo riduce ancora, sparisce del tutto.
Tutto il resto, che riguarda solo ed esclusivamente la bibliografia, va in nota e serve solo ed unicamente a confermare e comprovare quanto sopra riportato. Se gli ho dato spazio in nota, è proprio per rispondere alla polemica da cui era scaturita la discussione e confermare la veridicità di quanto asserito, che era proprio ciò che veniva contestato.
Infine, per quanto riguarda la neutralità della bozza, essa riporta bibliografia italiana e straniera, con autori che hanno avute diverse prospettive d’indagine e di ricerca. I ''contenuti'' in quanto tali sono neutrali.
Certo che la bozza verte su d’un tema specifico (i contrasti nazionali), ma non potevo affrontarli “tutti” e neppure sintetizzarli: non basterebbe un’intera biblioteca. Ho scelto un nucleo tematico per dare un filo rosso alla bozza ed anche perché la discussione era sorta in contestazione ad una questione precisa, che è quella affrontata. Anzi, in verità essa è affrontata in modo assai limitante, poiché esistono moltissimi altri aspetti che non sono stati considerati.
Essendo una bozza, comunque, essa è suscettibile di tutte le aggiunte che si vogliono, se si ritiene che essa sia squilibrata: wikipedia esiste per questo. Faccio presente però che quella sullo squilibrio presunto della bozza è un giudizio di valore e non di fatto.
--[[Utente:Rinascimento|Rinascimento]] ([[Discussioni utente:Rinascimento|msg]]) 13:48, 21 set 2013 (CEST)
:Complimenti allora per la tua formazione. Comunque, non andiamo su Wikipedia a scrivere o approfondire in forza di sollecitazioni esterne. Se qualcuno "non ci crede" è affar suo, non è richiesto andare a ultraspecificare sol per questo. In ogni caso, ribadisco per l'ennesima volta, di quelle 586 battute si contesta la rilevanza, non la veridicità. Se si vuol scrivere la storia di Trieste di quel periodo io come filo rosso, per spiegare i contrasti nazionali, prenderei la relazione che citavo prima, che sicuramente conoscerai, procedendo su quel modello a una bipartizione tra cause naturali e artificiali. Tu, mi pare, reputi le seconde più rilevanti delle prime. E tra le seconde, a mio avviso, dai un'importanza eccessiva all'ordine del 1866. PS: L'aggiunta posticcia, quella con carattere gigante, sinceramente è quel che mi ha fatto venire il dubbio sull'originalità dle contributo. Mentre infatti per il resto vi è una fonte a ogni passo, lì invece di fonti non ve ne sono. --[[Utente:Spazzino|Spazzino]] ([[Discussioni utente:Spazzino|msg]]) 13:58, 21 set 2013 (CEST)
Anzitutto '''grazie''' per l'apprezzamento. Per il resto:
1) Chiedo scusa, Spazzino, ma come si può dire che non vi siano fonti nell’ultimo pezzo che ho inserito? Tu dici: "''lì invece di fonti non ve ne sono''". Perdonami, ma non è affatto vero. Le '''fonti sono correttamente indicate anche per quel passo''' e riportano anche brevi commenti, come faccio frequentemente. Ecco qui ciò che avevo scritto in note al brano sullo sviluppo economico di Trieste, lo riporto fra parentesi quadre:
[[Anche su questo tema esiste un’abbondante produzione storiografica, qui citata solo in minima parte per fornire alcune indicazioni di bibliografia. A. Apollonio, ''Libertà, Autonomia, Nazionalità - Trieste, l'Istria e il Goriziano nell'Impero di Francesco Giuseppe 1848-70'', Trieste 2007; G. Botteri, ''Una storia europea di liberi commerci e traffici. Il porto franco di Trieste'', Trieste 1988; Sulla politica navale imperiale: L. Sondhaus, ''The Naval Policy of Austria-Hungary, 1867-1918: Navalism, Industrial Development and the Politics of Dualism'', West Lafayette, 1994; G. Stefani (a cura di), ''Il Lloyd Triestino: Contributo alla storia italiana della navigazione marittima'', Milano 1938; Diversi contributi utili su Trieste ed il suo territorio in ''Storia d’Italia. Le Regioni dall’Unità ad oggi. Il Friuli-Venezia Giulia'', a cura di R. Finzi-C. Magris-G. Miccoli, Torino 2002; Uno sguardo d’insieme sulla città in quest’epoca si ritrova nell’opera, monumentale ma datata, di A. Tamaro, ''Storia di Trieste'', Roma 1924; G. Tatò (a cura di), ''Trieste. Una città e il suo porto'', Trieste 2010]].
Lo si può leggere in fondo al pezzo in carattere più grande, nella bozza, la cui ultima versione è rimasta immutata dal momento del'ultimo inserimento.
2) In quanto al rilievo presunto dato all’ordine imperiale nel testo, esso semplicemente non esiste.
L’ordine imperiale riceve nel testo '''586''' battute in tutto e per tutto.
Per fare un confronto, il pezzo sullo sviluppo economico di Trieste riceve nel testo '''3509''' battute: quasi '''dieci volte tanto'''.
L'ordine imperiale riceve meno battute della pura ''descrizione'' del sistema educativo di Trieste, a prescindere da ogni questione nazionale ('''1112''' battute), meno persino dei tafferugli all'istituto Pasquale Revoltella ('''611''' battute: si converrà che l'ordine imperiale è stato storicamente più importante degli incidenti al Revoltella, però riceve meno spazio...) ecc. ecc.
L'ordine del 1866 non ha quindi nessun rilievo eccessivo all'interno della bozza. Anzi, ci si può chiedere se non accada l'opposto! --[[Utente:Rinascimento|Rinascimento]] ([[Discussioni utente:Rinascimento|msg]]) 14:23, 21 set 2013 (CEST)
Intendevo fonti nel corpo del testo e non in calce. Rimane comunque ignota la rilevanza specifica dell'ordine per la città di Trieste, quali provvedimenti cioè in forza di quell'ordine vennero presi a Trieste. Ma su questo ho già chiesto senza avere risposta. --[[Utente:Spazzino|Spazzino]] ([[Discussioni utente:Spazzino|msg]]) 14:29, 21 set 2013 (CEST)
Comunque aspettiamo anche altri contributi, non possiamo monopolizzare la talk noi due :) --[[Utente:Spazzino|Spazzino]] ([[Discussioni utente:Spazzino|msg]]) 14:34, 21 set 2013 (CEST)
Un paio d'altri contributi sono già arrivati, mi pare, di Benefazio e Linneus, e se posso dirlo erano entrambi '''a favore della bozza'''; come già prima si erano espressi Justinianus da Perugia e F. Giusto.
Comunque rispondo ancora una volta, poi attendo altri:
1) le fonti in fondo al paragrafo anziché all'interno nell'ultimo pezzo. Semplicemente perché quel brano non l'avevo preventivato ed avevo fretta di finire la bozza (non posso passare tutto il giorno su Wikipedia e la bozza, che ho scritto, mi ha richiesto ''un impegno gravoso'', sottratto ad altre attività), cosicché ho accorpato le fonti in fondo per non dovermi dilungare troppo. Devo riscrivere il pezzo inserendo le fonti nel corpo del testo? 2) sull'altro punto, quali provvedimenti furono presi a Trieste in conseguenza dell'ordine imperiale, si è in verità già risposto. Comunque, il paragrafo sulla questione scolastica e sull'immigrazione rispondono proprio a tale domanda. Si può essere ancora più precisi, ad esempio spiegando la differenza fra le scuole statali (dipendenti dal governo, di cui attuavano le direttive, ed erano quindi in lingua tedesca o slovena) e scuole comunali (dipendenti dal comune), oppure parlando delle differenze nell'entità del finanziamento pubblico fra istituti scolastici a seconda della lingua impiegata; oppure dei limiti nella possibilità di scelta degli insegnanti; della slavizzazione della magistratura (esiste un documento ufficiale di un luogotenente di Trieste in proposito), od ancora della slavizzazione del clero (attuata e certamente col pieno consenso imperiale, essendo i vescovi nominati su approvazione dell'imperatore ecc.). Esistono poi studi che considerano i mutamenti demografici di Trieste nel periodo in rapporto anche alle direttive politiche imperiali (un nome su tutti: Carlo Schiffrer). Ecc. ecc. ecc. Mi pare che di fonti in proposito non vi sia carenza: tutt'altro. --[[Utente:Rinascimento|Rinascimento]] ([[Discussioni utente:Rinascimento|msg]]) 14:51, 21 set 2013 (CEST)
Non mi pare affatto che lo scritto di "Rinascimento" sia da considerarsi un copia e incolla da qualche tesi di laurea , ho visto tantissime citazioni di parecchi autori che non lasciano spazio a fraintendimenti , anche perchè fin quando non si può dimostrare che ci sia stato un effettivo copia e incolla è inutile che lo si insinui , per me il suo lavoro va benissimo e meriterebbe di essere pubblicato , debbo dire che mi stupisce invece che ancora ci si stia sopra a crearsi dubbi sulla veridicità oppure sulla lungaggine dello scritto , ripeto per me va benissimo ..
:Bene ha fatto Spazzino ha chiarire i suoi dubbi e le sue perplessità. Personalmente ritengo comunque che, per quanto ovviamente perfettibile come tutto, la bozza proposta da Rinascimento sia allo stato attuale ragionevolmente completa ed equilibrata. Due appunti al volo:
:* Sull'utilizzo di aggettivi per qualificare il lavoro degli studiosi (“ottimo”, ecc.) sono d'accordo con Spazzino. Su Wikipedia non si usa, anche perché possiamo direttamente linkare alle voci dedicate agli autori. Non l'avevo segnalato prima perché l'avevo considerato un dettaglio minore, su cui intervenire direttamente in voce: credo comunque possiamo recepirlo subito.
:*Il paragrafo successivo all'ordine del 1866 (quello, per intenderci, in cui si dice che è ben conosciuto dagli storici) è secondo me ormai un residuo della parte iniziale della discussione. La storicità non è infatti in dubbio: in prospettiva sarebbe quindi da sostituire con un paragrafo di valutazione sul suo impatto. Se riuscissimo a farlo insieme e subito, bene. Altrimenti può andar bene così: non vorrei bloccare tutto l'enorme lavoro di Rinascimento – che ringrazio ancora – solo per una frase.
:Buon wikilavoro :-) --[[Utente:F.giusto|F.giusto]] ([[Discussioni utente:F.giusto|msg]]) 23:27, 21 set 2013 (CEST)
Non si blocca nulla, chiaro, ma quanto chiesto da F.giusto appena su è indispensabile: non possiamo avere un paragrafo generalista buono tanto per storia di Trieste quanto per storia di Trento. A me, volendo esprimere un'altra perplessità, pare che vi sia un caso di metapupping riguardo i 3 utenti novelli intervenuti a sostegno di Rinascimento (non sono lo stesso utente, ma è curioso che uno sia in contributo esclusivo su questa discussione, l'altro si occupi solo di due temi, la storia di Trieste e l'Assedio di Messina, proprio come Rinascimento). Peccato, perché non ce ne era di bisogno. --[[Utente:Spazzino|Spazzino]] ([[Discussioni utente:Spazzino|msg]]) 13:56, 22 set 2013 (CEST)
Grazie dei suggerimenti. Premetto che non so neppure che cosa sia il "metapupping" e che adopero come unico pseudonimo su Wikipedia quello che qui vedete, non avendo identità plurime (l'indirizzo Ip non dovrebbe confermarlo?). Linneus è un mio amico, mentre gli altri non so proprio chi siano (non più di quanto conosca gli altri utenti di questa discussione).
Comunque: 1) se l'uso delle note commentate è contrario a Wikipedia, si possono cancellare tutti i commenti in nota, senza problemi (il testo rimane comprensibile in ogni caso). 2) in quanto alla modifica della bibliografia riguardante l'ordine imperiale, non è un problema. Posso inserire in nota autori che parlano in modo specifico di Trieste al riguardo delle politiche imperiali sulla questione etnica, sia per l'applicazione, sia per le misure, sia per le conseguenze (in verità alcuni sono già inseriti, ma questo è un altro discorso). Mi pare una questione facilmente risolvibile. --[[Utente:Rinascimento|Rinascimento]] ([[Discussioni utente:Rinascimento|msg]]) 20:19, 22 set 2013 (CEST)
:Ciao Rinascimento:
:#Il problema, a memoria, mi pare riguardasse comunque solo alcuni aggettivi.
:#Più che la nota, si potrebbe per me aggiornare direttamente la frase (indicando in nota la fonte)
:--[[Utente:F.giusto|F.giusto]] ([[Discussioni utente:F.giusto|msg]]) 22:33, 22 set 2013 (CEST)
:Ho seguito la discussione e dato che cononsco bene la storia contemporanea di Istria, Venezia Giulia e Dlmazia sono d'accordo con l'ultima bozza inserita, dato che secondo me è lunga, precisa e ben documentata e non ha bisogno di ulteriori modifiche. Ciao e buon lavoro a tutti! --[[Utente:Andre86|Andre86]] ([[Discussioni utente:Andre86|msg]]) 23:02, 22 set 2013 (CEST)
::Ormai mi sembra che discussione si sia spostata al dito che indica la luna, mentre la descrizione della luna (sempre perfettibile) ormai e' scritta. Penso che si possa mettere il testo nella voce sulla storia di Trieste e nella sua talk proporre eventuali migliorie, sempre benvenute come per ogni voce.--[[Utente:Bramfab|<span style="color:green;">Bramfab</span>]]<small><span style="color:blue;"> <b>[[Discussioni utente:Bramfab|Discorriamo]]</b></span></small> 10:01, 23 set 2013 (CEST)
:::Nel caso non fosse chiaro il mio ultimo intervento: è ok anche per me. --[[Utente:F.giusto|F.giusto]] ([[Discussioni utente:F.giusto|msg]]) 22:07, 23 set 2013 (CEST)
::::Ho già espresso la mia approvazione, tuttavia a scanso di equivoci anch'io concordo sull'inserimento del testo nella voce --[[Utente:Justinianus da Perugia|Justinianus da Perugia]] ([[Discussioni utente:Justinianus da Perugia|msg]]) 10:36, 24 set 2013 (CEST)
Grazie a tutti! Posso procedere allora all'inserimento nella pagina storia di Trieste?--[[Utente:Rinascimento|Rinascimento]] ([[Discussioni utente:Rinascimento|msg]]) 14:25, 24 set 2013 (CEST)
:Direi di che si puo'.--[[Utente:Bramfab|<span style="color:green;">Bramfab</span>]]<small><span style="color:blue;"> <b>[[Discussioni utente:Bramfab|Discorriamo]]</b></span></small> 14:36, 24 set 2013 (CEST)
Va bene, allora procedo. (Facendo ciò elimino i commenti "qualitativi" che avevo inserito in nota, come mi aveva proposto anche F. Giusto. Sono pochi e comunque si tratta solo d’eliminare piccolissime parti del testo, la cui scomparsa non incide per nulla sulla comprensione e struttura della bozza. Lascio invece quelli descrittivi.) --[[Utente:Rinascimento|Rinascimento]] ([[Discussioni utente:Rinascimento|msg]]) 14:51, 24 set 2013 (CEST)
Dovrei aver inserito il tutto: spero di non aver saltato nessuna nota e d'aver compilato correttamente il testo.
Rimane solo un dilemma: il testo anteriore preesistente nella sezione de "La storia di Trieste" dedicato al periodo 1866-1918? In parte è uguale (la citazione dell'ordine del 1866), in parte diverso. Al momento non l'ho modificato per nulla e mi sono limitato a separarlo dal resto del nuovo testo con uno spazio bianco. Suggerirei semplicemente d'eliminare la parte che costituisce un doppione (i primi due paaragrafi, dedicati all'ordine imperiale di cui si parla già in precedenza) e di lasciare il resto che concerne l'irredentismo (di cui nella bozza cui preparata non si parla), magari intitolando il sottoparagrafo appunto come "L'irredentismo".--[[Utente:Rinascimento|Rinascimento]] ([[Discussioni utente:Rinascimento|msg]]) 15:42, 24 set 2013 (CEST)
== Storia -Medioevo ==
Non al si potrebbe incrementare, così com'è adesso sfiora il ridicolo (per l'esiguità): condensare 6/700 anni di storia in 4 righe dovrebbe far riflettere...
== Immagini ==
111 immagini non sono un pochino troppe?--'''''[[Utente:Dome|<span style="color:#0000CC;">Dome</span>]]''''' <small><sup>''[[Discussioni utente:Dome|A disposizione!]] ''</sup></small> 12:49, 1 dic 2013 (CET)
:Ho tolto due immagini da me inserite in data odierna (Così siamo arrivati a 109 - La voce Firenze ne ha comunque 107 ... E' vero che Trieste non è così importante, ma è anche vero che Trieste ha delle particolarità poco conosciute che meritano di essere in qualche modo evidenziate: Il sottosuolo carsico, Particolarità climatiche, Le particolari vicende storiche, La sua complessità di crogiuolo di varie lingue, religioni, influssi culturali...
:Recentemente ho inserito delle immagini che ritenevo interessanti (Es.: l'immagine sulla Bora, le immagini riguardanti il tram,...) Personalmente non intendo più aggiungere immagini e mi propongo anzi di contribuire all'eliminazione di alcune di esse (es.: quelle che si riferiscono allo stesso oggetto come Piazza Unità o la cattedrale di San Giusto o Viale Miramare... in questi casi è però comunque molto difficile scegliere quali e in quale contesto).
:Mi impegno in futuro di proporre "in discussione" delle cancellazioni di immagini che attuerò solo previo adeguato consenso.
:Cordiali saluti. --[[Utente:IlirikIlirik|IlirikIlirik]] ([[Discussioni utente:IlirikIlirik|msg]]) 17:20, 1 dic 2013 (CET)
::Facciamo in maniera più semplice, la pagina com'è adesso è in piena violazione delle linee guida delle voci dei comuni (vedi [[Wikipedia:Modello_di_voce/Comuni_italiani#Uso_delle_immagini]]), quindi rimuoviamo tutte le gallerie e file di immagini inserite e poi si discute su cosa inserire.--[[Utente:Moroboshi|Moroboshi]] <sup>[[Discussioni utente:Moroboshi|scrivimi]]</sup> 20:38, 1 dic 2013 (CET)
:::Non è una questione di storia o "importanza" ma di equilibrio tra contenuto ed immagini, cosa che la voce su Firenze ha mentre questa secondo me no. D'accordo con Moroboshi.--'''''[[Utente:Dome|<span style="color:#0000CC;">Dome</span>]]''''' <small><sup>''[[Discussioni utente:Dome|A disposizione!]] ''</sup></small> 21:58, 1 dic 2013 (CET)
== Perche' queste pagine su Trieste sono legate al mio nome? ==
Controllando la pagina dei miei contributi ho trovato associato al mio nome questo approfondimento su Trieste.
Perche'? Io non ho scritto neanche un rigo!
Vi prego di rimuoverlo dalla pagina dei miei contributi!!
Rosarita Morandini
:Ho scritto a Rosarita nella [[Discussioni utente:Rosarita Morandini|sua pagina di discussione]]. --[[Utente:Jaqen|Jaqen]] [[Discussioni utente:Jaqen|[...]]] 00:22, 16 gen 2014 (CET)
Ale Sasso: la mia password è nota SOLO a me e NON condivido il mio computer con altri!
Declino quindi ogni addebito!
Rosarita Morandini
::Hai risposto nella pagina errata. Consulta la tua pagina di discussione.--[[Utente:Ale Sasso|Ale Sasso]] ([[Discussioni utente:Ale Sasso|msg]]) 18:21, 16 gen 2014 (CET)
== Galleria fotografica ==
Ho standardizzato la galleria come richiesto dalle linee guida togliendo l'avviso. La voce comunque avrebbe bisogno di una bella sistemata...--'''''[[Utente:Ceppicone|<span style="color:red; font-weight:bold">Ceppicone</span>]]'''''[[Discussioni utente:Ceppicone|<span style="color:black; font-size:122%"> ✉ </span>]] 11:10, 11 mag 2014 (CEST)
== Altitudine ==
Vorrei che fosse aggiornata l'altitudine di questa citta`. Se Genova si trova a 19 m s.l.m. e Venezia a 2,4 m s.l.m. anche per Trieste (ora a 2 m s.l.m.) si dovrebbe trovare una misura piu` consona. Ricordo un'eccezionale acqua alta negli anni sessanta che raggiunse piazza Malta; secondo il dato ora presente anche Opicina sarebbe stata allagata in quella occasione. Ringrazio e saluto --[[Utente:Deltalimatrieste|Deltalimatrieste]] ([[Discussioni utente:Deltalimatrieste|msg]]) 14:22, 11 gen 2016 (CET)
== Cittadini illustri ==
Volevo chiedere se fosse necessario aggiungere alla pagina una sezione che prenda in considerazione i personaggi illustri legati alla città di Trieste, essendo momentaneamente presenti solo letterati. Saluti [[Utente:Andreaferrarato|Andreaferrarato]] ([[Discussioni utente:Andreaferrarato|msg]]) 16:33, 4 set 2016 (CEST)
== Sovranità italiana? ==
Cito testualmente in paragrafo :"Nel 1975, con la sottoscrizione del Trattato di Osimo, l'Italia e la Jugoslavia convennero di dare forma definitiva alla divisione del TLT: dopo alcune minime modifiche, venne così sancita la sovranità italiana e jugoslava sulle zone da esse ricevute in amministrazione civile col memorandum del 1954." .... NON è assolutamente vero! Nel accordo di Osimo non si parla di sovranità, bensì si tratta di un accordo diplomatico bilaterale. Non esiste alcun documento nè alle NU nè in altra sede istituzionale che affermi la ripristinata sovranità italiana su Trieste.
Leggete l'accordo di Osimo e verificate.... Alex59 TS {{nf| 18:58, 19 ott 2017|151.51.253.129}}
:Un accordo diplomatico che fissa i confini definitivi italo-jugoslavi (e in conseguenza di questo chi esercità la sovranità sui territori).--[[Utente:Moroboshi|<span style="color:#800000;font-weight: bold;">Moroboshi</span>]]<sup> [[Discussioni utente:Moroboshi|scrivimi]]</sup> 09:00, 20 ott 2017 (CEST)
<br>
Egregio '''Moroboshi''' , un accordo bilaterale, che poi non risulta nemmeno ratificato alle NU, NON PUO' modificare lo status giuridico di un territorio indipendente, creato dal Consiglio di Sicurezza delle NU. Per restituire la sovranità il CdS avrebbe dovuto emanare un ulteriore risoluzione specifica, che allo stato attuale non esiste.... Informati in diritto prima di scrivere sciocchezze --Alex59--[[Speciale:Contributi/151.49.237.210|151.49.237.210]] ([[User talk:151.49.237.210|msg]]) 13:22, 5 dic 2018 (CET)
== Collegamenti esterni modificati ==
Gentili utenti,
ho appena modificato 4 collegamento/i esterno/i sulla pagina [[Trieste]]. Per cortesia controllate la [https://it.wikipedia.org/w/index.php?diff=prev&oldid=94294495 mia modifica]. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a [[:m:InternetArchiveBot/FAQ|queste FAQ]]. Ho effettuato le seguenti modifiche:
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20120824021812/http://www.liceopetrarcats.it/sperimentazione/sitocarso/storia.htm per http://www.liceopetrarcats.it/sperimentazione/sitocarso/storia.htm
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20111114062023/http://dipeco.economia.unimib.it/web/pdf/pubblicazioni/wp132_08.pdf per http://dipeco.economia.unimib.it/web/pdf/pubblicazioni/wp132_08.pdf
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20051216064615/http://media.ford.com/timeline/index.cfm?dec=4 per http://media.ford.com/timeline/index.cfm?dec=4
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20111114062023/http://dipeco.economia.unimib.it/web/pdf/pubblicazioni/wp132_08.pdf per http://dipeco.economia.unimib.it/web/pdf/pubblicazioni/wp132_08.pdf
Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 05:46, 31 gen 2018 (CET)
== Scrittori legati a Trieste ==
Sposto qui la lunga lista che sembra la ricostituzione della sezione "Persone legate a...". Come stabilito per consenso, le liste di persone legate al comune sono state abolite (leggere [https://it.wikipedia.org/wiki/Discussioni_progetto:Amministrazioni/Comuni_italiani/Archivio/Persone_legate_a_... QUI]], pertanto se è il caso si crei una sezione (possibilmente discorsiva) che comprenda le personalità che hanno un legame "concreto" con la città.--'''''[[Utente:Ceppicone|<small><span style="color:red; font-weight:bold">Ceppicone</span></small>]]'''''[[Discussioni utente:Ceppicone|<span style="color:black; font-size:122%"> ✉ </span>]] 07:52, 6 mar 2018 (CET) 12:51, 11 mar 2018 (CET)
{{Colonne|85%}}
'''Scrittori di [[lingua italiana]]:'''
* [[Giulio Angioni]]
* [[Francesco Burdin]]
* [[Carolus Cergoly]]
* [[Mauro Covacich]]
* [[Diego De Castro]]
* [[Piero Dorfles]]
* [[Antonio Gazzoletti]]
* [[Marcello Labor]]
* [[Giuseppe O. Longo]]
* [[Claudio Magris]]
* [[Bruno Maier]]
* [[Stelio Mattioni]]
* [[Elody Oblath]]
* [[Pier Antonio Quarantotti Gambini]]
* [[Renzo Rosso]]
* [[Pino Roveredo]]
* [[Paolo Rumiz]]
* [[Umberto Saba]]
* [[Bruno Giordano Sanzin]]
* [[Scipio Slataper]]
* [[Giani Stuparich]]
* [[Italo Svevo]]
* [[Susanna Tamaro]]
* [[Fulvio Tomizza]]
* [[Bruno Vasari]]
* [[Franco Vegliani]]
* [[Giorgio Voghera]]
* [[Guido Voghera]]
* [[Luigi di San Giusto]]
'''Scrittori [[Dialetto triestino|dialettali]]:'''
* [[Carpinteri & Faraguna|Lino Carpinteri]]
* [[Carpinteri & Faraguna|Mariano Faraguna]]
* [[Virgilio Giotti]] (premiato nel [[1957]] dall'[[Accademia dei Lincei]])
'''Scrittori di [[lingua ebraica]]'''
* [[Samuel David Luzzatto]] in [[lingua ebraica]] : שמואל דוד לוצאטו
{{Colonne spezza}}
'''Scrittori di [[lingua tedesca]]:'''
* [[Theodor Däubler]]
* [[Julius Kugy]]
* [[Robert Hamerling]]
* [[Veit Heinichen]]
* [[Rainer Maria Rilke]]
* [[Günter Schatzdorfer]]
'''Scrittori di [[lingua inglese]]:'''
* [[Richard Francis Burton]] (nel [[XIX secolo]], in epoca asburgica, visse i suoi ultimi 18 anni di vita a Trieste)
* [[James Joyce]]
* [[Jan Morris]] (lasciò Trieste nel [[1954]], subito dopo la ricongiunzione della città all'Italia)
'''Scrittori di [[lingua slovena]]:'''
* [[Vladimir Bartol]]
* [[Dušan Jelinčič]]
* [[Miroslav Košuta]]
* [[Marko Kravos]]
* [[Boris Pahor]]
* [[Alojz Rebula]]
* [[Igor Škamperle]]
'''Scrittori di [[lingua serba]]:'''
* [[Ivo Andric]], premio Nobel per la Letteratura 1961
'''Scrittori di [[lingua francese]]:'''
* [[Vitomir Ahtik]]
* [[Françoise Bergère]]
* [[Stendhal]], console di Francia a Trieste nel 1831
* [[Charles Nodier]] (1780 – 1844)
* [[Paul Morand]] (1888-1976)
* [[Marie Bonaparte]], (castello di Duino)
'''Scrittori di [[lingua spagnola]]:'''
* [[José Ángel González Sainz]]
{{Colonne fine}}
== Collegamenti esterni modificati ==
Gentili utenti,
ho appena modificato 4 collegamento/i esterno/i sulla pagina [[Trieste]]. Per cortesia controllate la [https://it.wikipedia.org/w/index.php?diff=prev&oldid=96300175 mia modifica]. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a [[:m:InternetArchiveBot/FAQ|queste FAQ]]. Ho effettuato le seguenti modifiche:
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20060214134024/http://www.archeologia.beniculturali.it/pages/atlante/S194.html per http://www.archeologia.beniculturali.it/pages/atlante/S194.html
*Aggiunta di {{tl|collegamento interrotto}} su http://cei.int/contacts=Cei
*Aggiunta di {{tl|collegamento interrotto}} su http://wwwc.ansa.it/nuova_europa/it/notizie/rubriche/altrenews/2017/07/12/balcani-al-via-a-trieste-segretariato-camere-commercio-area_d25dfa6b-0342-4a70-8a7b-4dd3300eb325.html=Balcani:
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20160924174939/http://www.anci.fvg.it/uploads/media/Gemellaggi_Friuli_V.G._aggiornati_al_01.01.2011_01.pdf per http://www.anci.fvg.it/uploads/media/Gemellaggi_Friuli_V.G._aggiornati_al_01.01.2011_01.pdf
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20160924182512/http://www.graz.at/cms/ziel/5050211/DE/ per http://www.graz.at/cms/ziel/5050211/DE/
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20051210034049/http://www.archeologia.beniculturali.it/pages/atlante/S40.html per http://www.archeologia.beniculturali.it/pages/atlante/S40.html
Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 12:09, 16 apr 2018 (CEST)
== Serbi e Greci di Trieste ==
I serbi e i greci di Trieste hanno mantenuto l'uso delle loro lingue originali o snono liguisticamente assimilati? Qualcuno ha fonti che possano risolvere il dubbio?--[[User:Memnone di Rodi|<span style="color:#FFA010;font-size:13px;">Memnone di Rodi</span>]] [[Discussioni utente:Memnone di Rodi|<span style="color:silver; font-size:13px;"><small>'''Κώνσυλτα λ΄ωράκολο'''</small></span>]] 09:13, 19 feb 2019 (CET)
Vivo a Trieste, e serbi, greci e sloveni sono perfettamente assimilati dal punto di vista linguistico, non c'è nessuno che in strada ti comincia a parlare serbo! [[Utente:Iaky|Iaky]] ([[Discussioni utente:Iaky|msg]]) 22:54, 13 mar 2019 (CET)
== Collegamenti esterni modificati ==
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ho appena modificato 7 {{plural:7|collegamento esterno|collegamenti esterni}} sulla pagina Trieste. Per cortesia controllate la [https://it.wikipedia.org/w/index.php?diff=prev&oldid=106982745 mia modifica]. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a [[:m:InternetArchiveBot/FAQ/it|queste FAQ]]. Ho effettuato le seguenti modifiche:
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20150924134938/http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=document&file=%2Fart%2FSoleOnLine4%2FEconomia%20e%20Lavoro%2F2005%2F12%2Fqualita_vita2005.pdf%3Fcmd%3Dart per http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=document&file=%2Fart%2FSoleOnLine4%2FEconomia%20e%20Lavoro%2F2005%2F12%2Fqualita_vita2005.pdf%3Fcmd%3Dart
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20160305073645/http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=document&file=%2Fart%2FSoleOnLine4%2FEconomia%20e%20Lavoro%2F2006%2F12%2Fqualita_vita2006.pdf%3Fcmd%3Dart per http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=document&file=%2Fart%2FSoleOnLine4%2FEconomia%20e%20Lavoro%2F2006%2F12%2Fqualita_vita2006.pdf%3Fcmd%3Dart
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20110813025728/http://www.ilsole24ore.com/speciali/qv_2008/qv_2008_province/qv_2008_province_settori_classifica_finale.shtml per http://www.ilsole24ore.com/speciali/qv_2008/qv_2008_province/qv_2008_province_settori_classifica_finale.shtml
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20141006072349/http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2013/home.shtml per http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2013/home.shtml
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20141006072349/http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2013/home.shtml per http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2013/home.shtml
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20150924135441/http://www.ilsole24ore.com/pdf2010/Editrice/ILSOLE24ORE/ILSOLE24ORE/Online/_Oggetti_Correlati/Documenti/Notizie/2014/11/qualita-vita-pagella-2014.pdf per http://www.ilsole24ore.com/pdf2010/Editrice/ILSOLE24ORE/ILSOLE24ORE/Online/_Oggetti_Correlati/Documenti/Notizie/2014/11/qualita-vita-pagella-2014.pdf
*Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20181213235850/https://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2017_dati/home.shtml per https://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2017_dati/home.shtml
Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.
Saluti.—[[:en:User:InternetArchiveBot|'''<span style="color:darkgrey;font-family:monospace">InternetArchiveBot</span>''']] <span style="color:green;font-family:Rockwell">([[:en:User talk:InternetArchiveBot|Segnala un errore]])</span> 10:28, 5 ago 2019 (CEST)
== Nomi "alloglotti" rimossi ==
13/09/2019 - Splendido, la banda Presbite&camerati colpisce ancora! Dall'ultima volta che ho letto questo articolo i nomi italicamente detti "alloglotti" sono stati spostati dall'incipit dell'articolo, che lordavano inpunemente, al paragrafetto "origine del nome" (che, appunto, tratta '''l'origine''' del nome e non i nomi della città nelle altre lingue del territorio, ma va bene lo stesso, no?). Siamo tutti sicuri che con questa mossa la qualità dell'articolo ha subito un'impennata! Complimenti anche a Wikipedia che continua alla banda di utenti di cui sopra di spadroneggiare sui siti del Portale cosiddetto "Venezia giulia e Dalmazia", evolvendosi da "enciclopedia patriottarda" a "enciclopedia fascista".
Ma, c'è un ma: il nome sloveno Občina Trst è ufficiale per legge nella zona composta della Prima e Seconda circoscrizione di decentramento e dall'abitato di Longera. Gli irredenti utenti sapranno porvi rimedio.--[[Speciale:Contributi/79.50.235.155|79.50.235.155]] ([[User talk:79.50.235.155|msg]]) 14:23, 13 set 2019 (CEST)
:Ti ringrazio della segnalazione; si trattava di un vandalismo effettuato da un IP (151.34.79.219). La prossima volta assicurati però di non accusare utenti a... ''muzzo''. Su Wikipedia abbiamo un [[Wikipedia:Wikiquette|codice di condotta]] molto rigido: trasgredirlo può essere motivo di blocco. Grazie per la comprensione e buona continuazione su Wikipedia. [[Wikipedia:Presumi la buona fede]]. --[[utente:retaggio|Retaggio]] [[Discussioni_utente:retaggio|''(msg)'']] 15:14, 13 set 2019 (CEST)
== Collegamenti esterni modificati ==
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== Questione Triestina ==
Siete sicuri che Trieste sia Italia? Lo è sicuramente [[De facto]] ma [[De jure]]? Il [[Trattato di Osimo]] è un trattato bilaterale non può superare un trattato internazionale multilaterale come il [[Trattato di pace]] che chiarisce la perduta sovranità dello stato italiano sul suddetto territorio.
Diversi allegati che provano che la sovranità Italiana non sussiste.<ref>https://www.britannica.com/place/Free-Territory-of-Trieste</ref>
<ref>https://www.triest-ngo.org/1974-us-government-the-free-territory-of-trieste-is-not-under-italian-sovereignty/</ref>
<ref>https://www.triest-ngo.org/breaking-news-october-23th-2015-the-un-security-council-officially-confirms-the-existence-of-the-free-territory-of-trieste-signed-by-ban-ki-moon/ </ref>
Cosa fare mettere che è territorio [[De facto]] italiano e [[De jure]] appartenente al Territorio libero di Trieste? Mettere Amministrazione fiduciaria? O cosa?--[[Speciale:Contributi/5.90.133.40|5.90.133.40]] ([[User talk:5.90.133.40|msg]]) 14:49, 19 nov 2019 (CET)
<References />
:Il link della britannica dice (grassetto mio) '''''Independence activists''' have argued that the 1954 incorporation was illegal and that the region is still de jure a free territory'', nel momento in cui invece di "Independence activists" parlerà di stati sovrani ne discutiamo. Inoltre sempre dalla Britannica (sempre grassetto mio) "By an October 1975 treaty, Italy relinquished all claims to Zone B, '''settling finally the status of the region'''."[https://www.britannica.com/place/Trieste-Italy]. I rimanenti due link sono appunto di "Independence activists"--[[Utente:Moroboshi|<span style="color:#800000;font-weight: bold;">Moroboshi</span>]]<sup> [[Discussioni utente:Moroboshi|scrivimi]]</sup> 15:19, 19 nov 2019 (CET)
<ref>https://www.unrepresentedunitednations.org/en/unrepresented-united-nations-directory/Unrepresented%20Nation%20or%20People/free-trieste.html</ref> un'altra pagina questa non parla degli Indipendentisti ed è anche collegata all'onu riconosce il territorio Libero di Trieste.--[[Speciale:Contributi/37.159.104.186|37.159.104.186]] ([[User talk:37.159.104.186|msg]]) 02:50, 20 nov 2019 (CET)
Il testo è tuttavia controverso perché afferma che il territorio Libero di Trieste è sia uno stato sovrano,sia un possedimento italiano.
:Quella pagina sarebbe collegata all'ONU? Pensa che è di proprietà di una società che si chiama OPM Corporation, che è una [https://societaoffshore.org/opm-corporation società di Panama] specializzata nel creare le famose scatole cinesi offshore per schermare il denaro nei paradisi fiscali!--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 15:36, 20 nov 2019 (CET)
<ref>https://www.lavoceditrieste.net/2018/03/08/consolidata-la-questione-legale-e-fiscale-del-free-territory-of-trieste/</ref> questo link conferma l'esistenza del territorio Libero di Trieste.--[[Speciale:Contributi/5.90.131.199|5.90.131.199]] ([[User talk:5.90.131.199|msg]]) 22:25, 21 nov 2019 (CET)
===Note===
<references/>
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== Incipit ==
Sin dal [[II millennio a.C.]] il territorio della [[provincia di Trieste]] fu sede di importanti insediamenti [[Protostoria|protostorici]] appartenenti alla [[cultura dei castellieri]], costituiti da villaggi arroccati sulle alture che erano protetti da fortificazioni in pietra, i cui abitanti appartenevano a popolazioni di probabile origine [[Illiri|illirica]]. Con la conquista militare dell'Illiria da parte degli [[antichi Romani]], ebbe inizio un processo di [[Romanizzazione (storia)|romanizzazione]] e assimilazione delle popolazioni preesistenti. ''[[Tergeste (città antica)|Tergeste]]'', nome latino della Trieste [[storia romana|romana]], fu [[Colonia (insediamento)|colonizzata]] nella metà del I secolo a.C., verso la fine dell'[[Repubblica romana|epoca repubblicana]]. Dopo la [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]], Trieste ({{polytonic|Τεργέστη}} in [[greco bizantino]]) passò sotto il controllo della [[impero bizantino|dirigenza bizantina]] fino al [[788]], quando venne occupata dai [[Franchi]].
Nel [[1382]] si pose sotto la protezione del [[duca d'Austria]] godendo di una certa autonomia, situazione che fu modificata drasticamente nel [[1468]] costretta a sottoscrivere un "atto di abdicazione" con cui la città veniva acquisita sotto il dominio austriaco. Fu poi occupata per tre volte dalle truppe di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] nel [[1797]], nel [[1805]] e nel [[1809]]. Ritornata agli [[Casa d'Asburgo|Asburgo]] nel [[1813]], divenne, negli ultimi decenni dell'[[XIX secolo|Ottocento]], la quarta realtà urbana dell'[[Impero austro-ungarico]] dopo [[Vienna]], [[Budapest]] e [[Praga]]. Grazie al suo status privilegiato di unico porto commerciale della [[Cisleithania]] e primo porto dell'Austria-Ungheria, diventò una città cosmopolita, plurilingue e plurireligiosa. Fu infine uno dei maggiori centri dell'[[irredentismo italiano]], movimento politico che tra gli ultimi decenni del [[XIX secolo|XIX]] e i primi del [[XX secolo]] aspirava all'annessione della città giuliana all'[[Italia]], cambio di sovranità che avvenne nel [[1920]] dopo la [[prima guerra mondiale]] grazie al [[Trattato di Rapallo (1920)|Trattato di Rapallo]].
In seguito alla soppressione della [[provincia di Trieste]], il comune della città giuliana (insieme a quelli di [[Gorizia]], [[Pordenone]] e [[Udine]]) continua a mantenere le prerogative connesse alla qualifica di [[capoluogo di provincia]]<ref>Art. 46 della legge regionale n. 20 del 9 dicembre 2016</ref> sebbene sia sede dell'[[Unione Territoriale Intercomunale|Unione territoriale intercomunale Giuliana]]<ref group=N>In base alla legge regionale 26/2014 "Riordino del sistema Regione - Autonomie locali del Friuli Venezia Giulia"</ref>, di cui fa parte con i comuni di [[Duino-Aurisina]], [[Monrupino]], [[Muggia]], [[San Dorligo della Valle]] e [[Sgonico]] per un totale di circa {{formatnum:240000}} abitanti, con la sua [[area metropolitana]] che raggiunge i {{formatnum:410000}} abitanti<ref group=N>Un recente studio dell'Università di Trieste [https://www.openstarts.units.it/handle/10077/11250 LA CITTÀ METROPOLITANA DI TRIESTE] analizza l'ipotesi della città estesa litoranea data dalla somma di Monfalcone (mandamento), Trieste (ex provincia) e Capodistria. Secondo lo studio "Le aree metropolitane in Italia e nel Mondo" la città metropolitana sarebbe la somma dell'ex provincia e del monfalconese.</ref>.
------------------------------------------------------------------------------------------
Sposto parte ipertrofica dell'incipit in questa sede, da verificare. Si fa un riassunto cospiquo della storia della città, da inserire eventualmente nella sezione dedicata. Rif. [[Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato#Sezione iniziale]]. Per ogni precisazione pe possiamo parlare in questa sede. Grazie.--'''''[[Utente:Ceppicone|<small><span style="color:red; font-weight:bold">Ceppicone</span></small>]]'''''[[Discussioni utente:Ceppicone|<span style="color:black; font-size:122%"> ✉ </span>]] 15:03, 16 mag 2020 (CEST)
<References group="N" />
<References />
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== Nome di Trieste in lingua slovena ==
Buonasera, esiste una ragione valida per la quale il nome di Trieste non possa essere affiancato dal toponimo in sloveno? A parte motivazioni, direi forse, sciovinistiche. Ho provato ad aggiungere il nome in sloveno nella tabella laterale "divisione amministrativa" aggiungendo anche il nome in sloveno degli abitanti, ma dopo poche ore è stato automaticamente cancellato senza motivazioni concrete. Tra l'altro ricordo che qualche mese fa la stessa tabella riportava le mie stesse modifiche. Mi sembra superfluo ricordare a chi scrive un'enciclopedia che in gran parte del comune di Trieste si parla sloveno, esistono numerose scuole statali di lingua slovena, chiese con messa in sloveno e via dicendo... il bilinguismo visivo italo/sloveno vige nell'entroterra comunale (dove le "frazioni" sono quasi interamente slovene), ed è comunque tutelato nel centro città. Sulle pagine per esempio dei comuni mocheni è riportato nella "divisone amministrativa" il toponimo persino in tedesco (?) per paesi neppure di 200-300 abitanti, a Trieste la minoranza slovena e l'uso dello sloveno è ben vivo, non è certo una comunità in via d'estinzione. Per quanto non vi siano censimenti recenti, il numero degli appartenenti alla comunità slovena nel comune potrebbe raggiungere benissimo il 15%-20% della popolazione totale, senza contare poi le famiglie triestine di origine slovena alle quali nel ventennio è stato "italianizzato" il cognome, e poi assimilatosi. Vorrei ricordare che gran parte di località croate dell'Istria, della Dalmazia e del Quarnero (ma anche della stessa Slovenia) sono indicizzate su questa enciclopedia con esonimi italiani (in gran parte non più correnti) e riportano il nome nella lingua ufficiale del paese in cui si trovano solo tra parentesi (!!). Cosa che avviene invece molto raramente sulla wikipedia tedesca per luoghi nell'Est Europa storicamente abitati da popolazioni germaniche come la Slesia o la Boemia (questo naturalmente non per confrontare altre versioni). Quindi se la ragione alla base della rimozione del nome in lingua slovena sia l'ufficialità solo "parziale" del nome qualcosa non tornerebbe comunque se si confrontano altre pagine in italiano. Credo che in questo caso ci sia un vero accanimento da parte di qualcuno per non vedere riconosciuta una parte di Trieste e della sua storia. Ora non è in questo caso un discorso affatto ideologico, mi sembra come minimo rispettoso nei confronti di una comunità numerosa e vivace come quella slovena vedere almeno ben in vista sulla pagina di una grande enciclopedia il nome della loro città nella propria lingua, affiancato naturalmente a quello italiano. O questo a qualcuno da davvero così fastidio?
:Provo a risponderti io. Il nome ufficiale di Trieste oggi non è bilingue ma è solo italiano, mentre il nome ufficiale dei comuni della valle dei Mocheni sì. Vedi per esempio il [https://www.comune.fierozzo.tn.it/ sito] di Fierozzo / Gamoa' va Vlarotz]. Questo è il motivo per cui nella wiki in lingua italiana trovi nell'infobox di Trieste solo il nome "Trieste", e invece trovi "Fierozzo / Gamoa' va Vlarotz" nell'infobox di [[Fierozzo]]. Il nome in sloveno "Trst" invece lo trovi nell'incipit della voce, a partire dal [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Trieste&direction=prev&oldid=40276 27 marzo 2004]. Tralascio quindi tutta la parte centrale del tuo commento, che di fatto mi pare un grosso misunderstanding sul contenuto dell'infobox (cioè "cosa va scritto in un infobox"). Andiamo invece sulle località dell'Istria, della Dalmazia e del Quarnaro. Prendiamo per esempio [[Fiume_(Croazia)|Fiume]]. Dove nell'infobox è presente solo il nome in croato "Rijeka". andiamo a [[Zara]]... ed ecco ancora solo il nome in croato. Per chiarirci: sto parlando della riga dell'infobox che si chiama "Nome ufficiale", non di altro! Andiamo a verificare quindi che c'è nell'infobox di una città bilingue, come [[Pola]]: il nome ufficiale è bilingue: Pula in croato, Pola in italiano. Accertato quindi che in quella riga degli infobox ci va il nome ufficiale e che Trieste non ha un nome ufficiale anche in sloveno (purtroppo - dico io - ma in questo caso il mio parere personale conta zero), allora ti reverto io. Almeno però avrai capito perché, spero.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 12:45, 11 mag 2022 (CEST)
== Collegamenti esterni interrotti ==
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== Incipit 2==
{{at|Memnone di Rodi}} non è corretto scrivere che Trieste era capoluogo della Venezia Giulia nel periodo austriaco, semplicemente perchè la [[Venezia Giulia]] è un concetto sviluppato da un irredentista italiano per ''contrapporlo'' al concetto di Litorale, come puoi leggere nella voce relativa. Hai fonti per quanto affermi? --[[Utente:Agilix|'''''Agilix''''']] ([[Discussioni utente:Agilix|msg]]) 17:15, 28 apr 2023 (CEST)
:Che Trieste fosse capitale del Litorale austriaco ([http://www.atlantegrandeguerra.it/portfolio/litorale-austriaco/ cfr]) e che esso sia meritevole di essere citato in incipit è indubbio credo. Concordo però con Agilix sul fatto che la formulazione di Memnone lasciasse a intendere che la Venezia Giulia esistesse anche in periodo asburgico. Troviamo un'altra formulazione che dia l'informazione senza creare fraintendimenti. ----[[Utente:Friniate|<span style="color:#B20000;">'''Friniate'''</span>]]<sup><small>[[Discussioni utente:Friniate|<span style="color:#FFA257;">'''Arengo'''</span>]]</small></sup> 21:44, 28 apr 2023 (CEST)
::L'ideale sarebbe avere un termine neutro per indicare la regione, ma non credo esista. Possiamo allora risolvere la cosa così: '''''Trieste''' [..], nella regione storico-geografica della [[Venezia Giulia]], di cui è la città più popolosa.''
::''Nella sua storia, Trieste è stata [[Città immediata imperiale di Trieste|città imperiale]] e capoluogo prima del [[Litorale austriaco]], poi della [[provincia di Trieste]]; attualmente, è sede dell'[[Ente di decentramento regionale di Trieste|omonimo ente di decentramento regionale]] ([[Ente di decentramento regionale|EDR]]).'' --[[User:Memnone di Rodi|<span style="color:#FFA010;font-size:13px;">Memnone di Rodi</span>]] [[Discussioni utente:Memnone di Rodi|<span style="color:silver; font-size:13px;"><small>'''Κώνσυλτα λ΄ωράκολο'''</small></span>]] 13:15, 2 mag 2023 (CEST)
:::così per me va bene. --[[Utente:Agilix|'''''Agilix''''']] ([[Discussioni utente:Agilix|msg]]) 14:08, 2 mag 2023 (CEST)
::::allora modifico, grazie della discussione. --[[User:Memnone di Rodi|<span style="color:#FFA010;font-size:13px;">Memnone di Rodi</span>]] [[Discussioni utente:Memnone di Rodi|<span style="color:silver; font-size:13px;"><small>'''Κώνσυλτα λ΄ωράκολο'''</small></span>]] 20:03, 2 mag 2023 (CEST)
== Paragrafo (pleonastico) sulla Venezia Giulia ==
Rimuoverei dalla sezione "Geografia fisica" l'intero paragrafo che spiega cos'è la Venezia Giulia, perchè questa è la voce sulla città, e chi vuole approfondire può benissimo leggersi la voce [[Venezia Giulia]]. Per intenderci, da "''In particolare la Venezia Giulia è una regione storico-geografica italiana... ''" a "''solo successivamente alla prima guerra mondiale furono annesse al Regno d'Italia.''" Ci sono opinioni? --[[Utente:Agilix|'''''Agilix''''']] ([[Discussioni utente:Agilix|msg]]) 11:24, 9 mag 2023 (CEST)
: Pingo {{at|Presbite}} e {{at|Memnone di Rodi}} che hanno recentemente modificato la sezione. --[[Utente:Agilix|'''''Agilix''''']] ([[Discussioni utente:Agilix|msg]]) 11:45, 9 mag 2023 (CEST)
::Concordo, in particolare non c'è bisogno di descriverne la storia della nomenclatura "Venezia Giulia" e perché. Il paragrafo deve solo menzionare brevemente la Venezia Giulia e il territorio dell'EDR di Trieste, ma ulteriori informazioni, incuse le discussioni sui nomi, vanno nelle pagine apposite. Quello che sarebbe interesssante approfondire, semmai, è il ruolo economico e socioculturale di Trieste nella Venezia Giulia, ovvero da quando, dopo l'Unità d'Italia, ha smesso di esserne il capoluogo; ma questo è un altro paio di maniche. --[[User:Memnone di Rodi|<span style="color:#FFA010;font-size:13px;">Memnone di Rodi</span>]] [[Discussioni utente:Memnone di Rodi|<span style="color:silver; font-size:13px;"><small>'''Κώνσυλτα λ΄ωράκολο'''</small></span>]] 13:15, 9 mag 2023 (CEST)
== Riquadro sul Timavo ==
Ha senso l'approfondimento sul fiume Timavo nella sezione Territorio della voce? Il Timavo interessa il golfo di Trieste, ma non direttamente la città. Io sarei per toglierlo. Opinioni? --[[Utente:Agilix|'''''Agilix''''']] ([[Discussioni utente:Agilix|msg]]) 15:28, 26 mag 2023 (CEST)
== Infobox ==
Se l'ex provincia è stata sostituita dall'ente di decentramento regionale, perché non indicare questo nell'infobox ? Ho notato la stessa cosa [[Udine|qui]]. --[[Speciale:Contributi/79.22.67.219|79.22.67.219]] ([[User talk:79.22.67.219|msg]]) 20:46, 19 nov 2023 (CET)
== "Topolini" ==
Ciao a tutti. Dovendo fare un'aggiunta alla scheda [[Margherita Hack|della Hack]], scopro che le balconate del lungomare vengono chiamate "Topolini" ma nella scheda su Trieste non se ne parla. Qualcuno può confermare? Io li metterei tutti :) [https://www.discover-trieste.it/scopri/trieste-citta-di-mare/guida-alle-migliori-spiagge-della-citta/i-topolini ''Topolini''] --[[Utente:Arianna Fornasari|Amf78]] ([[Discussioni utente:Arianna Fornasari|msg]]) 13:27, 18 feb 2025 (CET)
== Collegamenti ferroviari ==
Nella voce si afferma che i treni da Trieste per la Slovenia non partono più da Trieste Centrale bensì da Villa Opicina. Questa affermazione che è stata valida per un numero di anni è al momento falsa in quanto da Trieste Centrale parte ed arriva oggi un numero di treni da e per Lubiana.Basterebbe informarsi o perlomeno consultare l'orario degli arrivi e partenze affisso nell'atrio della stazione. --[[Speciale:Contributi/5.88.237.32|5.88.237.32]] ([[User talk:5.88.237.32|msg]]) 15:28, 8 giu 2025 (CEST)
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