Marte (divinità): differenze tra le versioni

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[[File:0 Statue de Mars (Pyrrhus) - Musei Capitolini - MC0058 (2).JPG|miniatura|Statua colossale di Marte: "[[Pirro]]" nei [[Musei capitolini]] a [[Roma]]. Fine del I secolo d.C.]]
{{Divinità
'''Marte''' ({{latino|Mars}}<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/marte_(Enciclopedia-Italiana)|titolo=MARTE in "Enciclopedia Italiana"|lingua=it|accesso=2022-04-21}}</ref>) è, nella [[religione romana]] e italica<ref name=":0" />, il [[dio]] della [[guerra]] e dei duelli e, secondo la [[mitologia romana|mitologia]] più arcaica, anche del [[tuono]], della [[pioggia]] e della [[fertilità]]<ref name=":0" />. Corrisponde alla [[mitologia greca|divinità greca]] [[Ares]] e al dio nordico [[Týr]].
|Nome = Marte
|Immagine = 0 Statue de Mars (Pyrrhus) - Musei Capitolini - MC0058 (2).JPG
|Didascalia = Statua colossale di Marte: “Pirro” [[Musei Capitolini]] a [[Roma]]; Fine del I secolo d.C.
|NomeCompleto =
|NomeOriginale = {{la}} Mars
|NomeAlternativo =
|Attributi = ''Diuum deus'', ''Gradivus'', ''Leucesios'', ''Silvanus'', ''Ultor''
|Gruppo =
|Mitologia = [[Mitologia romana|Romana]]
|LuogoPrincipale = [[Roma]]
|AltriLuoghi =
|Colori =
|Simboli = [[elmo]], [[lancia (arma)|lancia]], [[spada]], [[scudo]]
|Animali = [[Lupo]], [[Picchio]], [[Cavallo]], [[Bos taurus|Toro]]
|Protettore = [[fertilità]] [[natura]] [[guerra]]
|Festa = [[27 febbraio]] - [[14 marzo]] (''Equirria'') [[1º marzo|1]] - [[24 marzo]] (''Feriae Martis'')
|Genitori = [[Giunone]] [[Giove (divinità)|Giove]]
|Fratelli =
|Figli =
}}
 
== Culto ==
'''Marte''' (in latino '''Mars''' e in greco '''Ares''') è, secondo la [[mitologia romana]] del I secolo a.C., il [[dio]] della [[guerra]] e dei duelli. Secondo la [[mitologia romana]] più arcaica, era anche il dio del [[tuono]], della [[pioggia]], della [[natura]] e della [[fertilità]].
[[File:Seduzione tra marte e venere, alla presenza di un amorino e ancella, da casa dell'amore punito a pompei, 9249, 02.JPG|miniatura|[[Venere (divinità)|Venere]] e Marte, affresco romano da [[Pompei (città antica)|Pompei]], 1 secolo d. C.]]
È una divinità sia etrusca<ref name="PallotinoHall">Pallotino, pp. 29, 30; Hendrik Wagenvoort, "The Origin of the Ludi Saeculares," in Studies in Roman Literature, Culture and Religion (Brill, 1956), p. 219 et passim; John F. Hall III, "The Saeculum Novum of Augustus and its Etruscan Antecedents," Aufstieg und Niedergang der römischen Welt II.16.3 (1986), p. 2574.</ref> che [[Italici|italica]] (''Mamers'' nei dialetti sabellici<ref name=":0" />); nella religione romana (dove era considerato padre del primo re Romolo) era il dio guerriero per eccellenza, in parte associato a fenomeni atmosferici come la tempesta e il fulmine. Assieme a Quirino e [[Giove (divinità)|Giove]], faceva parte della cosiddetta "[[Triade arcaica]]", che in seguito, su influsso della cultura etrusca, sarà invece costituita da [[Giove (divinità)|Giove]], [[Giunone]] e Minerva. Più tardi, identificandolo con il greco [[Ares]], venne detto figlio di [[Giunone]] e [[Giove (divinità)|Giove]] e inserito in un contesto mitologico ellenizzato.
 
Alcuni studiosi del passato (Wilhelm Roscher, Hermann Usner, e soprattutto Alfred von Domaszewski) hanno parlato di Marte anche nei termini di divinità "agraria", legata all'agricoltura, soprattutto sulla scorta del testo di una preghiera rimastaci nel ''[[De agri cultura]]'' di [[Marco Porcio Catone|Catone]], che lo invoca per proteggere i campi da ogni tipo di sciagura e malattia. Secondo [[Georges Dumézil]] tuttavia il collegamento fra Marte e l'ambito campestre non farebbe di lui una divinità legata alla terra, in quanto il suo ruolo sarebbe esclusivamente di difensore armato dei campi da mali umani e soprannaturali, senza diversificazione dalla sua natura intrinsecamente guerresca.
Figlio di [[Giunone]] e [[Giove (divinità)|Giove]] (o in altre versioni, di un fiore magico, forse il biancospino) era inizialmente il dio della fertilità, della natura e il protettore per eccellenza e dio guerriero e non della guerra, fu anche dio della folgore, del tuono e della pioggia. La sua natura italica lo fa essere un dio 'guida' degli uomini, ma venne più tardi associato esclusivamente alla guerra e la battaglia, riprendendo il greco [[Ares]]. In quanto dio della [[primavera]], periodo nel quale si tenevano le principali celebrazioni a lui dedicate, presiedeva sull'agricoltura in generale, come anche alle guerre, che iniziavano appunto in primavera. Il dio, infatti, rappresentava la virtù e la forza della natura e della gioventù, che nei tempi antichi era dedita alla pratica militare: come dio protettore dalle calamità agricole abbiamo la preghiera rimastaci nel De agri cultura di [[Marco Porcio Catone|Catone]], che lo invoca per proteggere i campi da ogni tipo di sciagura e malattia. Questo non fa però di Marte un dio solamente agricolo, era infatti anche patrono dei fulmini e delle tempeste, bisogna inoltre ricordare che a lui era dedicata la legio sacrata, cioè la legione Sannita, detta anche linteata, poiché era bianca.<br />
[[File:Guercino - Venere, Marte e Amore, 1633, R.C.G.E. 40.png|alt=Questo dipinto rappresenta Amore che tramite le sue frecce fa innamorare Venere del Dio Marte.|miniatura|'Venere, Marte e Cupido', Guercino, 1633 circa.]]
Marte, nella società romana, assunse un ruolo molto più importante della sua controparte greca ([[Ares]]), probabilmente perché considerato il padre del popolo romano e di tutti gli italici in generale: Marte, accoppiatosi con la [[vestale]] [[Rea Silvia]] generò [[Romolo e Remo]], che fondarono [[Roma]].<ref name="StraboneItaliaV3.2">[[Strabone]], ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'', V, 3,2.</ref> Di conseguenza Marte era considerato il padre del popolo romano e i romani si chiamavano tra loro ''Figli di Marte''. I suoi più importanti discendenti, oltre a Romolo e Remo, sono [[Pico (mitologia)|Pico]] e [[Fauno]].
{{Senza fonte|Il dio, inoltre, rappresentava la virtù e la forza della natura e della gioventù, che nei tempi antichi era dedita alla pratica militare. In questo senso era posto in relazione con l'antica pratica italica del ''uer sacrum'', la Primavera Sacra: in una situazione difficile, i cittadini prendevano la decisione sacra di allontanare dal territorio la nuova generazione, non appena fosse divenuta adulta. Giunto il momento, Marte prendeva sotto la sua tutela i giovani espulsi, che formavano solo una banda, e li proteggeva finché non avessero fondato una nuova comunità sedentaria espellendo o sottomettendo altri occupanti; accadeva talvolta che gli animali consacrati a Marte guidassero i ''sacrani'' e divenissero loro eponimi: un lupo (''hirpus'') aveva guidato gli [[Irpini]], un picchio (''picus'') i [[Piceni]], mentre i [[Mamertini]] derivavano il loro nome direttamente da quello del dio. Sempre a Marte era dedicata la legio sacrata, cioè la legione Sannita, detta anche linteata, poiché era bianca.}}
 
Marte, nella società romana, assunse un ruolo molto più importante della sua controparte greca ([[Ares]]), probabilmente perché considerato il padre del popolo romano e di tutti gli Italici in generale: Marte, accoppiatosi con la [[vestale]] [[Rea Silvia]] generò [[Romolo e Remo]], che fondarono [[Roma]].<ref name="StraboneItaliaV3.2">[[Strabone]], ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'', V 3.2.</ref> Di conseguenza Marte era considerato il padre del popolo romano e i romani si chiamavano tra loro ''Figli di Marte''. I suoi più importanti discendenti, oltre a Romolo e Remo, furono [[Pico (mitologia)|Pico]] e [[Fauno]].
Il mese di marzo, il giorno di martedì, i nomi Marco, Marcello, Martino, il pianeta [[Marte (astronomia)|Marte]], il popolo dei Marsi e il loro territorio Martia Antica, l'odierna Marsica devono a lui il loro nome.
 
Marte comparve spesso sulla monetazione romana, sia repubblicana che imperiale, con vari titoli: ''Marti conservatori'' (protettore), ''Marti patri'' (padre), ''Mars ultor'' (vendicatore), ''Marti pacifero'' (portatore di pace), ''Marti propugnatori'' (difensore), ''Mars victor'' (vincitore).
== Leggenda sulla nascita di Marte ==
 
Il mese di marzo, il giorno di martedì, i nomi Marco, Marcello, Martino, il pianeta [[Marte (astronomia)|Marte]], il popolo dei [[Marsi]] e il loro territorio Martia Antica (la contemporanea [[Marsica]]) devono a lui il loro nome.
Secondo il mito, [[Giunone]] era invidiosa del fatto che [[Giove (divinità)|Giove]] avesse concepito da solo [[Minerva]] senza la sua partecipazione. Chiese quindi aiuto a [[Flora (divinità)|Flora]] che le indicò un fiore che cresceva nelle campagne in [[Etolia]] che permetteva di concepire al solo contatto. Così diventò madre di Marte, che fece allevare da [[Priapo]], il quale gli insegnò l'arte della guerra. La leggenda è di tradizione tarda come dimostra la discendenza di [[Minerva]] da [[Giove (divinità)|Giove]], che ricalca il mito greco. [[Flora (divinità)|Flora]], al contrario, testimonia una tradizione più antica: l'equivalente norreno [[Thor]] nasce dalla terra, [[Jörð]] e così le molte divinità elleniche.
 
== Leggenda sulla nascita di Marte ==
Secondo il mito, [[Giunone]] era invidiosa del fatto che [[Giove (divinità)|Giove]] avesse concepito da solo [[Minerva]] senza la sua partecipazione. Chiese quindi aiuto a [[Flora (divinità)|Flora]] che le indicò un fiore che cresceva nelle campagne in [[Etolia]] che permetteva di concepire al solo contatto. Così diventò madre di Marte, che fece allevare da [[Priapo]], il quale gli insegnò l'arte della guerra. La leggenda è di tradizione tarda come dimostra la discendenza di [[Minerva]] da [[Giove (divinità)|Giove]], che ricalca il mito greco. [[Flora (divinità)|Flora]], al contrario, testimonia una tradizione più antica: l'equivalente norreno [[Thor]] nasce dalla terra, [[Jǫrð]] e così le molte divinità elleniche.
 
== Nomi ==
[[File:Fresco of a statue of Mars in the House of Venus, Pompeii (3824215212).jpg|thumb|Statua di Marte nudo in un [[affresco]] di [[Pompei antica|Pompei]].]]
Marte era venerato con numerosi nomi sia dagli stessi latini, sia dagli altri popoli italici:
Marte era venerato con numerosi nomi dagli stessi Etruschi dai Latini e dagli altri popoli Italici:
* ''Mars''
 
* ''Marmar''
* ''[[Maris]]'', nome Etrusco da cui deriva il nome del Dio Romano;<ref name="PallotinoHall" />
* ''Marmor''
* ''MamersMars'', nome Romano;
* ''MarpiterMarmar'';
* ''MarspiterMarmor'';
* ''Mamers'', nome con cui era venerato dai popoli [[italici]] di [[Osci|stirpe osca]]<ref>Nota sul dio {{Treccani|mamerte|Mamerte (o Mamers)}}</ref>;
* ''[[Mavors]]''
* ''Marpiter'';
* ''Maris'', benché non sia un nome italico, ma etrusco, l'origine della parola è comunque italica, infatti il dio Maris deriva dall'italico Marte.
* ''Marspiter'';
* ''[[Mavors]]''.
 
== Epiteti ==
* ''Diuum deus'': 'Diodio degli dei', nome con cui viene designato nel [[Salii|Carmen Saliare]].
* ''Gradivus'': 'colui che va', con valore spesso di 'colui che va in battaglia', ma può essere collegato anche al ''ver sacrum'', quindi 'colui che guida, che va'.
* ''Leucesios'': epiteto del Carmen Saliare che significa 'lucente', 'Diodio della luce', questo epiteto può essere anche legato alla sua caratteristica di dio del tuono e del lampo.
* ''Silvanus'': in Catone, nel libro ''De agri cultura'', 83 Marte viene soprannominato ''Silvanus'' in riferimento ai suoi aspetti legati alla natura e collegandolo con [[Fauno]].
* ''Ultor'': epiteto tardo, dato da [[Augusto]] in onore della vendetta per isui cesaricidi. (da ultor, -oris: vendicatore).
A questi epiteti vanno aggiunti quelli attribuiti dai [[Celti]], che hanno reso Marte un dio popolare esaltandone spesso la natura più arcaica.
 
== Identificazioni con [[mitologia celtica|dei celtici]] ==
* ''Mars Alator'': Fusione con il dio celtico Alator
* ''Mars Albiorix'', ''Mars Caturix'' o ''Mars Teutates'': Fusione con il dio celtico [[Toutatis]]
* ''Mars Barrex'': Fusione con il dio celtico Barrex, di cui si ha notizia solo da un'iscrizione a [[Carlisle]]
* ''Mars Belatucadrus'': Fusione con il dio celtico Belatu-Cadros. Questo epiteto è stato trovato in cinque iscrizioni nell'area del [[Vallo di Adriano]]
* ''Mars Braciaca'': Fusione con il dio celtico Braciaca, trovato in un'iscrizione a [[Bakewell]]
* ''Mars Camulos'': Fusione con il dio della guerra celtico [[Camulo]]
* ''Mars Capriociegus'': Fusione con il dio celtico gallaico Capriociegus, trovato in due iscrizioni a [[Pontevedra]]
* ''Mars Cocidius'': Fusione con il dio celtico Cocidio
* ''Mars Condatis'': Fusione con il dio celtico Condatis
* ''Mars Lenus'': Fusione con il dio celtico [[Leno]]
* ''Mars Loucetius'': Fusione con il dio celtico Leucezio
* ''Mars Mullo'': Fusione con il dio celtico Mullo
* ''Mars Nodens'': Fusione con il dio celtico [[Nodens]]
* ''Mars Ocelus'': Fusione con il dio celtico Ocelus
* ''Mars Olloudius'': Fusione con il dio celtico Olloudio
* ''Mars Segomo'': Fusione con il dio celtico [[Segomo]]
* ''Mars Visucius'': Fusione con il dio celtico Visucio
 
== Rappresentazioni ==
Gli antichi monumenti rappresentano il dio Marte in maniera piuttosto uniforme; quasi sempre Marte è raffigurato con indosso l'[[elmo]], la [[lancia (arma)|lancia]] o la [[spada (arma)|spada]] e lo [[scudo (difesa)|scudo]], raramente con uno [[scettro]] talvolta è ritratto [[nudità|nudo]], altre volte con l'[[corazza|armatura]] e spesso ha un [[mantello (indumento)|mantello]] sulle spalle. A volte è rappresentato con la [[barba]] ma, nella maggior parte dei casi, è sbarbato.
È raffigurato a piedi o su un carro trainato da due cavalli imbizzarriti, ma ha sempre un aspetto combattivo.
 
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== Il ruolo di Marte a Roma ==
[[File:Pompeii - Casa di Marte e Venere - MAN.jpg|miniatura|Venere e Marte, affresco romano da Pompei, 1 secolo d. C.]]
A [[Roma]] Marte era onorato in modo particolare. A partire dal regno di [[Numa Pompilio]], venne istituito un consiglio di [[sacerdote|sacerdoti]], scelti tra i [[patrizio (storia romana)|patrizi]], chiamati ''[[Salii]]'', chiamati a vigilare su dodici scudi sacri, gli [[Ancilia]], di cui si dice che uno sia caduto dal cielo. Questi sacerdoti erano riconoscibili dal resto del popolo per la loro tunica purpurea. I sacerdoti [[Salii]], in realtà erano un'istituzione ben più antica di [[Numa Pompilio]], risalivano addirittura al re-dio [[Fauno]], che li creò in onore di Marte, costituendo così i primi culti iniziatici latini.
 
Nella capitale dell'impero, vi era anche una fontana consacrata al dio Marte e venerata dai cittadini. L'imperatore [[Nerone]], una volta, si bagnò in quella fontana, gesto che fu interpretato dal popolo come un sacrilegio e che gli alienò la simpatia popolare. A partire da quel giorno, l'imperatore iniziò ad avere problemi di salute, secondo la gente dovuta alla vendetta del dio.
 
== Festività ==
Era venerato festosamente in marzo, il dioprimo dellamese [[primavera]]dell'anno dellanel religionecalendario ufficialeromano, romanache esegnava quindila veneratoripresa fastosamentedelle inattività marzo,militari ildopo mesel'inverno e che portava il suo nome, con le ''feriae Martis'', ''[[Equirria]]'', ''agonium martiale'', ''Quinquatrus'' e ''tubilustrum''.<br />
Altre cerimonie importanti avvenivano in febbraio e in ottobre.
 
Gli ''Equirria'' si tenevano il 27 febbraio e il 14 marzo. Erano giorni sacri con significato religioso e militare; i romani vi mettevano molta enfasi per sostenere l'esercito e rafforzare la morale pubblica. I sacerdoti tenevano riti di purificazione dell'esercito. Si tenevano corse di cavalli nel [[Campo Marzio (antichità)|Campo Marzio]].
 
Le ''feriae Martis'' si tenevano dal 1º marzo al 24 marzo.
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L'''October Equus'' si teneva alle [[Calendario romano|idi]] di ottobre (15 ottobre). Si svolgeva una corsa di bighe e veniva sacrificato a Marte il cavallo di destra del trio vincente tramite un colpo di lancia del [[Flamine marziale]]. La coda veniva tagliata e il suo sangue sparso nel cortile della ''[[Regia (Roma)|Regia]]''. C'era una battaglia tradizionale tra gli abitanti della [[Suburra]] che volevano la coda per portarla alla ''Turris Mamilia'' e quelli della ''[[Via Sacra]]'' che la volevano per la ''Regia''.
 
Il 19 ottobre si teneva l{{'}}''[[Armilustrium]]'', dedicato alla purificazione delle armi e alla loro conservazione per l'inverno.
 
Ogni cinque anni si tenevano in [[Campo Marzio]] le ''[[Suovetaurilia]]'', dove davanti all'altare di Marte (''Ara Martis''), il censo veniva accompagnato da un rito di purificazione tramite il sacrificio di un bue, un maiale e una pecora.
 
== AnimaliLuoghi eddi oggetti sacriculto ==
[[File:MarsVenus.jpg|miniatura|Marte e Venere, copia settecentesca da ''[[I Modi]]'' di [[Marcantonio Raimondi]]]]
* Lupo: si ricorda il nipote [[Fauno]], il lupo per eccellenza e la lupa che ha allattato [[Romolo e Remo]]<ref name="StraboneItaliaV3.2"/>
Tra le popolazioni italiche, si sa di un antico tempio dedicato al dio Marte a ''Suna'',<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], ''[[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]]'', I 14.3.</ref> antica città degli [[Aborigeni (mitologia)|Aborigeni]], e di un oracolo del dio, nella città aborigena di ''Tiora''.<ref>Dionigi di Alicarnasso, ''Antichità romane'', I 14.5.</ref>
 
== Animali e oggetti sacri ==
* Lupo: si ricorda il nipote [[Fauno]], il lupo per eccellenza è la lupa che ha allattato [[Romolo e Remo]]<ref name="StraboneItaliaV3.2"/>
* Picchio: il picchio è l'uccello del tuono e della pioggia oracolare, ha nutrito Romolo e Remo insieme alla lupa
* Cavallo: Simbolosimbolo della guerra (si ricorda [[Nettuno (divinità)|Nettuno]] e gli [[Equirria]])
* Toro: altro animale molto importante per il [[ver sacrum]] e per tutti i popoli italici
* Hastae Martiae: sono le lance di Marte che si scuotevano in caso di gravi pericoli, tenute nel sacrario della [[Regia (Roma)|Regia]]
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== Offerte ==
A Marte si offrivano come vittime sacrificali vari tipi di animali: dei [[Bos taurus|tori]], dei [[Sus domesticus|maiali]], delle [[Ovis aries|pecore]] e, più raramente, [[cavallo|cavalli]], [[gallo (animale)|galli]], [[canis lupus|lupi]] e [[Picus viridis|picchi verdi]], molti dei quali gli erano consacrati. Le matrone romane gli sacrificavano un gallo il primo giorno del mese a lui dedicato che, fino al tempo di [[Gaio Giulio Cesare]], era anche il primo dell'anno.
 
== Identificazioni con dei celtici ==
* ''Mars Alator'': Fusione con il dio celtico Alator
* ''Mars Albiorix'', ''Mars Caturix'' o ''Mars Teutates'': Fusione con il dio celtico [[Toutatis]]
* ''Mars Barrex'': Fusione con il dio celtico Barrex, di cui si ha notizia solo da un'iscrizione a [[Carlisle]]
* ''Mars Belatucadrus'': Fusione con il dio celtico Belatu-Cadros. Questo epiteto è stato trovato in cinque iscrizioni nell'area del [[Vallo di Adriano]]
* ''Mars Braciaca'': Fusione con il dio celtico Braciaca, trovato in un'iscrizione a [[Bakewell]]
* ''Mars Camulos'': Fusione con il dio della guerra celtico [[Camulo]]
* ''Mars Capriociegus'': Fusione con il dio celtico gallaico Capriociegus, trovato in due iscrizioni a [[Pontevedra]]
* ''Mars Cocidius'': Fusione con il dio celtico Cocidio
* ''Mars Condatis'': Fusione con il dio celtico Condatis
* ''Mars Lenus'': Fusione con il dio celtico [[Leno]]
* ''Mars Loucetius'': Fusione con il dio celtico Leucezio
* ''Mars Mullo'': Fusione con il dio celtico Mullo
* ''Mars Nodens'': Fusione con il dio celtico [[Nodens]]
* ''Mars Ocelus'': Fusione con il dio celtico Ocelus
* ''Mars Olloudius'': Fusione con il dio celtico Olloudio
* ''Mars Segomo'': Fusione con il dio celtico [[Segomo]]
* ''Mars Visucius'': Fusione con il dio celtico Visucio
 
== Marte nell'arte ==
=== Pittura ===
* '' [[Marte (Diego Velazquez)|Marte]]'', di [[Diego Velázquez]] ([[1640]])
* ''[[Marte che spoglia Venere con amorino e cane]]'', di [[Paolo Veronese]]
* ''[[MarteVenere e Marte (Veronese)|Venere sorpresie da VulcanoMarte]]'', di [[FrançoisPaolo Boucher]]Veronese ([[1754]]1570-1579)
* ''[[MinervaMarte proteggee laVenere Pacesorpresi da MarteVulcano]]'', di [[PieterFrançois Paul RubensBoucher]] ([[1629]]-[[16301754]])
* ''[[VenereMinerva eprotegge Martela (Botticelli)|VenerePace eda Marte]]'', di [[SandroPeter BotticelliPaul Rubens]] ([[1629]]-[[1630]])
* ''[[Venere e Marte (Botticelli)|Venere e Marte]]'', di [[Sandro Botticelli]]
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro |autore = [[Andrea Carandini]]. ''|titolo = La nascita di Roma''. |città = Torino, |editore = Einaudi, |anno = 1997. |ISBN =88-06-14494-4.}} (L'archeologo Andrea Carandini dà la definitiva rivalutazione del dio Marte.).
* {{Cita libro |autore = Renato Del Ponte. ''|titolo = Dei e miti italici''. |città = Genova, |editore = ECIG, |anno = 1985. |ISBN =88-7545-805-7.}}
* {{Cita libro |autore = [[Georges Dumézil]]. ''|titolo = La religione romana arcaica''. |città = Milano, |editore = Rizzoli, |anno = 1977. |ISBN =88-17-86637-7.}} (Libro del grande storico delle religioni, che per primòprimo rivalutò Marte da feroce dio emulo di Ares a divinità più originale e importante.).
* {{Cita libro |autore = [[James Hillman]]. ''|titolo = Un terribile amore per la guerra''. |città = Milano, |editore = Adelphi, |anno = 2005. |ISBN =978-88-459-1954-1.}} (Un libro che dimostra come questo Diodio sia presente nelle guerre contemporanee.).
* {{Cita libro |autore = Jacqueline Champeux |titolo = La religione dei romani |città = Bologna |editore = Il Mulino |anno = 2002 |ISBN=978-88-15-08464-4}}
 
== Voci correlate ==
* [[Ares]]
* [[Divinità della guerra]]
* [[Flamine marziale]]
* [[Fauno]]
* [[Pico (mitologia)|Pico]]
* [[Marte (astronomia)]]
* [[Mamerte]]
* [[mitologia celtica]]
* [[Pico (mitologia)]]
* [[Hachiman]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Interprogetto|commons=Mars (god)}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [{{cita web | 1 = http://latinae.altervista.org/ciuitas/fanodimarmar/fano_di_marmar.htm | 2 = Fano di Marmar] | urlmorto = sì}}
 
{{Portale|mitologiaReligione romana}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|antica Roma|mitologia}}
 
[[Categoria:Divinità romane]]
[[Categoria:Personaggi citati nella Divina Commedia (Inferno)]]
[[Categoria:Divinità della guerra]]
[[Categoria:Ares]]