Elena Fabrizi: differenze tra le versioni

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{{Bio
|Nome = Elena
|Cognome = Fabrizi
|PostCognomeVirgola = all'anagrafe '''Elena Fabbrizi'''<ref>{{Cita web|url=https://www.ilmessaggero.it/spettacoli/musica/roma_morto_massimo_fabbrizi_figlio_di_aldo-2076650.html|titolo=Roma, morto Massimo Fabbrizi, figlio di Aldo, poeta romanesco e musicista|sito=www.ilmessaggero.it|data=2016-11-12|lingua=it|accesso=2022-08-12}}</ref>
|PostCognomeVirgola = detta '''Lella Farizi''' e anche '''Sora Lella'''
|Pseudonimo = Sora Lella
|Sesso = F
|LuogoNascita = Roma
|GiornoMeseNascita = 17 giugno
|AnnoNascita = 1915
|NoteNascita = <ref>{{cita web|url=https://antenati.cultura.gov.it/ark:/12657/an_ua19803482/wRdYZGz |titolo=Atto di nascita (Archivio di Stato di Roma)|editore=antenati.cultura.gov.it}}</ref>
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 9 agosto
|AnnoMorte = 1993
|Attività = attrice
|Attività2 = cuocaconduttrice televisiva
|Epoca = 1900
|AttivitàAltre = {{sp}}e [[ristorante|ristoratrice]]
|Nazionalità = italiana
|Immagine = Sora Lella.jpg
|Didascalia = Elena Fabrizi in ''[[Bianco, rosso e Verdone]]'' (1981)
|Didascalia2PostNazionalità ={{Premio|David , vincitrice di Donatello|un [[David di Donatello per la migliore attrice non protagonista(premio)|allaDavid miglioredi attriceDonatello]] nonnel protagonista]]|1984|x}}<br>
}}
 
== Biografia ==
[[File:Fiorentini SoraLella.jpg|thumb|Sora Lella, la prima a destra con [[Fiorenzo Fiorentini]]]]
===La ristorazione e gli esordi nel cinema===
UltimaFiglia di seiGiuseppe fratelliFabbrizi (il1879-1916) maggioree deiAngela qualiPetrucci (1884-1965)<ref>{{cita web|webarchive|url=https://visite.cimitericapitolini.it/volti-memorie/personaggio-197.html|titolo=Aldo Fabrizi}}</ref>, ultima di sei fratelli, eraovvero l'attore [[Aldo Fabrizi]], (1905-1990), primaTeresa (1907-2000), Anna (1908-1978), Italia (1910-1988) e Savina (1912-1968). Prima di dedicarsi al [[cinema]] svolse l'attività di ristoratrice nellaa sua città nataleRoma, dove aprì una trattoria nella celebre piazza romana diin [[Campo de' Fiori]]. Divennee poi famoso un altro ristorante da lei gestito assieme al marito Renato Trabalza (già macellaio al [[Ex mattatoio (Roma)|mattatoio di Testaccio]] e sposato a Roma il 22 aprile 1935) e al figlio, Aldo Amleto Trabalza, sull'[[Isola Tiberina]], e chiamato non a caso ''Sora Lella'', attualmente gestito dal figlio Aldo Trabalza.<ref>[http://www.soralella.com/ Sora Lella, il Ristorante dell'Isola Tiberina] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110419184853/http://www.soralella.com/ |data=19 aprile 2011 }}</ref> oggi gestito dai suoi quattro nipoti (Renato, Mauro, Simone e Elena), nati dal proprio figlio Aldo.
 
Era tifosa della {{Calcio Lazio|N}}.<ref>{{Cita web|autore=Stefano Fiori|url=https://roma.repubblica.it/sport/2015/06/17/news/lazio_la_curva_nord_dedica_una_bandiera_a_sora_lella-117090808/|titolo=Lazio, la curva Nord dedica una bandiera a Sora Lella|data=17 giugno 2015}}</ref>
La Sora Lella, com'era soprannominata, si dedicò poi al [[teatro]] ed al cinema, sulla scia del fratello Aldo: il suo esordio cinematografico arrivò piuttosto tardi, all'età di 43 anni, con il film ''[[I soliti ignoti]]'' ([[1959]]) di [[Mario Monicelli]], accanto a colonne del cinema italiano quali [[Marcello Mastroianni]], [[Vittorio Gassman]] e [[Tiberio Murgia]]. In questo film interpreta una delle tre "mamme adottive" dell'orfano Mario ([[Renato Salvatori]]).
=== Carriera ===
Nota come ''Sora Lella'' (''Signora Lella''), si dedicò anche al [[teatro]] e al cinema, sulla scia del fratello Aldo, esordendo sul grande schermo nel 1958 all'età di quarantatré anni nel film ''[[I soliti ignoti]]'' di [[Mario Monicelli]], accanto a [[Totò]] e altri divi del cinema italiano come [[Marcello Mastroianni]], [[Claudia Cardinale]], [[Vittorio Gassman]] e [[Tiberio Murgia]], dove interpreta una delle tre "mamme adottive" dell'orfano Mario ([[Renato Salvatori]]). Prese parte poi a diverse commedie all'italiana, in cui sfoggiava il suo carattere bonario e il marcato accento romano come ''[[I tartassati]]'' (1959) di [[Steno]], nella parte di una suora infermiera accanto al fratello Aldo e [[Totò]] e ''[[C'eravamo tanto amati (film)|C'eravamo tanto amati]]'' (1974) di [[Ettore Scola]], nel quale recita accanto al fratello, curiosamente nella parte della moglie; nel 1967 apparve anche come ospite in una puntata della trasmissione televisiva [[Rai]] di carattere gastronomico, ''Linea contro Linea''<ref>Replicata nel 2010 da [[Rai Storia]]</ref> e ha partecipato al film ''[[Scusi, lei è favorevole o contrario?]]'' (1966), secondo film di [[Alberto Sordi]] da regista.
[[File:Sora Lella murales.jpg|thumb|right|[[Murale]] dedicato a Sora Lella]]
Divenne famosa all'inizio degli [[anni 1980|anni ottanta]] grazie a [[Carlo Verdone]], che le fece interpretare un ruolo di nonna, al contempo burbera e bonaria, sia in ''[[Bianco, rosso e Verdone]]'' (1981) che in ''[[Acqua e sapone]]'' (1983). Verdone, nella sua autobiografia ''Fatti coatti'', racconta che decise d'inserirla nel cast del suo film dopo averla sentita parlare ai [[Microfono|microfoni]] dell'[[Emittente radiofonica|emittente]] locale Radio Lazio, dove ogni mattina interveniva per dare consigli alle ascoltatrici che chiamavano per raccontare i loro problemi quotidiani. Affascinato dai suoi modi e dalla sua personalità, decise d'incontrarla andando nel bar dove era solita recarsi. Il suo ultimo film con Verdone, stavolta in un ruolo più defilato, fu ''[[7 chili in 7 giorni]]'', dove interpretava una paziente dell'improbabile clinica di dimagrimento gestita dai due protagonisti.
 
NelIl primo film ebbe successo e permise all'attrice di vincere un [[1982Nastro d'argento alla migliore attrice esordiente|Nastro d'argento come miglior attrice esordiente]]; con il successivo, ''Acqua e sapone'', ottenne un [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]] come miglior attrice non protagonista. Nel 1982 prese parte allo [[Fiction televisiva|sceneggiato televisivo]] della [[RAIRai]] ''[[Storia d'amore e d'amicizia]]'' diretto da [[Franco Rossi (regista)|Franco Rossi]] e in cui recitò accanto a [[Ferruccio Amendola]], [[Claudio Amendola]], [[Barbara De Rossi]] e [[Massimo Bonetti]]. Lo sceneggiato registrò una media di 14 milioni di telespettatori.
Prese parte poi a diverse commedie all'italiana, in cui sfoggiava il suo carattere bonario e il marcato accento romano: si possono ricordare ''[[I tartassati]]'' ([[1959]]) di [[Steno]] nei panni di una suora infermiera accanto al fratello Aldo e [[Totò]] e ''[[C'eravamo tanto amati (film)|C'eravamo tanto amati]]'' ([[1974]]) di [[Ettore Scola]]. Nel [[1967]] apparve anche come ospite in una puntata della trasmissione televisiva [[Rai]] di carattere gastronomico ''Linea contro Linea'', replicata nel [[2010]] da [[Rai Storia]].
 
Recitò in seguito in alcuni film del filone ''trash''della italiano[[commedia sexy all'italiana]], come quelli della serie di [[Pierino contro tutti|Pierino]], prendendo parte sia ada uno dei film ''apocrifi'' (''[[Pierino la peste alla riscossa!]]'' di [[Umberto Lenzi]], interpretato da [[Giorgio Ariani]], in cui Lella cantò anche la canzone-tema del film assieme all'attore toscano che impersonava il discolo), sia ada un film della serie ''ufficiale'' con [[Alvaro Vitali]] (''[[Pierino torna a scuola]]'' di [[Mariano Laurenti]]). In questi film Elena Fabrizi, interpretava la parte di una nonna disperata alle prese con un nipote pestifero, [[Pierino (barzellette)|Pierino]]. Se da un lato non poteva che essere disperata per i comportamenti e gli scarsi risultati del nipote, al tempo stesso aveva quella naturale comprensione che ogni nonna ha per il nipote.
===L'incontro con Carlo Verdone, il successo e gli ultimi anni===
Elena Fabrizi, nonostante avesse già interpretato diversi film, raggiunse però la grande popolarità cinematografica solo all'inizio degli [[anni 1980|anni ottanta]], grazie a [[Carlo Verdone]], che le fece interpretare il ruolo di sua nonna in due dei suoi primi film, ''[[Bianco, rosso e Verdone]]'' ([[1981]]) e ''[[Acqua e sapone]]'' ([[1983]]). La Sora Lella incarnava alla perfezione il ruolo dell'anziana nonna romana: saggia, premurosa e allo stesso tempo disinibita, pronta a ribattere e a punzecchiare gli interlocutori, in primo luogo il "nipote" Verdone.
GrazieLe a questesue interpretazioni, divennela benidentificarono prestocon lo stereotipo della nonna italiana tutto cuore e, qualche scappellotto. Neglinegli ultimi anni della sua vita, fu imitata da [[Antonello Fassari]] nel programma satirico di [[Rai 3]], ''[[Avanzi (programma televisivo)|Avanzi]]'',; imitazioneinizialmente che la Sora Lella peròlei non gradì, almenoqueste inizialmente:imitazioni, glidove sketch laveniva proponevanoritratta nel suo ruolo di frequente ospite indi talk show televisivi (come di fatto avveniva anche nella realtà), con trovate come l'aprire il borsellinopiatto edi cominciarespaghetti atirato mangiare gli spaghettifuori chedalla contenevaborsa. In seguito peròi Fassaridue eebbero laun Soraincontro Lellaamichevole fecerodurante paceuna inpuntata diretta televisiva nelladella trasmissione domenicale di [[Rai 2]],televisiva ''[[Ciao Weekend]]''.
 
Negli ultimi anni della sua vita venne frequentemente invitata al ''[[Maurizio Costanzo Show]]'', dove mostrò la sua genuinità, il suo carattere e la sua romanità.
Carlo Verdone nella sua autobiografia ''Fatti coatti'' racconta come conobbe Elena Fabrizi: ai microfoni dell'emittente locale ''Radio Lazio'' la Sora Lella ogni mattina interveniva per dare consigli o per consolare le ascoltatrici che chiamavano per raccontare i problemi quotidiani, dai tradimenti del marito all'aumento dell'affitto, dai guai fisici ai tram in ritardo. Affascinato dal modo in cui sapeva consigliare le persone su qualsiasi argomento (farcendo i suoi interventi con classiche parolacce dette al posto giusto), Verdone decise d'incontrarla al bar dove era solita recarsi. Verdone racconta che quando le disse chi era e che la voleva come coprotagonista del suo nuovo film, la reazione di Lella fu: «Carlo Verdone l'attore? Ma me stai a cojonà o stai a ddì sur serio?».
 
=== Morte ===
Verdone s'innamorò subito di questa tipica matrona romana, la quale a sua volta lo considerava come un vero nipote; il successo del film ''Bianco, rosso e Verdone'' confermò la bontà dell'intuizione di Verdone. Grazie alla sua interpretazione Lella vinse un [[Nastro d'Argento]] come miglior attrice esordiente; con il successivo ''Acqua e sapone'' si aggiudicò poi un [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]] come miglior attrice non protagonista.
Morì il 9 agosto 1993, all'età di 78 anni, all'[[Ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina - Gemelli Isola|Ospedale Fatebenefratelli]] di [[Roma]], dove era ricoverata dal 10 luglio dello stesso anno a seguito di un'[[Ictus|ischemia cerebrale]]<ref>{{cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/08/10/morta-roma-la-sora-lella.html|titolo=E' MORTA A ROMA LA ' SORA LELLA'|sito=repubblica.it|data=10 agosto 1993}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,20/articleid,0798_01_1993_0218_0018_11244546/|titolo=Addio alla Sora Lella|sito=lastampa.it|data=10 agosto 1993}}</ref> e per le complicanze del [[diabete]], malattia da cui era affetta da molto tempo. I funerali, svolti il giorno seguente nella [[Basilica di San Bartolomeo all'Isola|Basilica di San Bartolomeo all’Isola]], videro la presenza di tanti volti del cinema italiano; fu poi tumulata nel [[Cimitero Flaminio|cimitero Flaminio di Prima Porta]].<ref>{{Cita web |url=http://www.cimitericapitolini.it/index.php?option=com_content&task=view&id=45&Itemid=30 |titolo=Personaggi famosi sepolti al cimitero Flaminio |accesso=17 dicembre 2012 |dataarchivio=23 giugno 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130623022839/http://www.cimitericapitolini.it/index.php?option=com_content&task=view&id=45&Itemid=30 |urlmorto=sì }}</ref>
 
=== Rapporti con il fratello Aldo ===
Nel [[1982]] prese parte allo sceneggiato televisivo della [[RAI]] ''[[Storia d'amore e d'amicizia]]'' diretto da [[Franco Rossi]] in cui recitò accanto a [[Ferruccio Amendola]], [[Claudio Amendola]], [[Barbara De Rossi]] e [[Massimo Bonetti]]. Lo sceneggiato registrò una media di 14 milioni di telespettatori.
Elena Fabrizi e il fratello Aldo si dice che non andassero particolarmente d'accordo, forse a causa della differenza d'età o dei caratteri non facili. Carlo Verdone ha raccontato che durante la consegna dei [[David di Donatello 1988]], Aldo Fabrizi gli chiese: ''«Ma tu che ci trovi in mia sorella? Quella è buona solo a cucinare»''.<ref>{{YouTube |autore = |id = slYWtPDZ7HU |titolo = Carlo Verdone, la Sora Lella e Fabrizi |n = |ora = |minuto = |secondo = |produttore = |lingua = |data = |citazione = |cid = |accesso = }}</ref><ref>{{YouTube |autore = |id = 55-L7m--cfYslYWtPDZ7HU |titolo = Verdone ad Amatrice 2 sora lella |n = |ora = |minuto = 8|secondo = 59|produttore = |lingua = |data = |citazione = |cid = |accesso = }}</ref> Massimo, figlio di Aldo, riferì un episodio in cui l'attore, ricoverato in ospedale poco prima di morire, gli disse a proposito di un'eventuale visita della sorella: ''«Nun ce la fa' veni'! C'ha quer vocione che me rompe li timpani!»''<ref>Massimo Fabrizi, ''Aldo Fabrizi, mio padre'', Roma, Gremese, 2006, p. 118.</ref> Ad ogni modo Mauro Trabalza, nipote della Sora Lella, ha smentito tale voce, affermando invece che tra i due fratelli c'era molta stima.<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/amp/sito/notizie/cultura/teatro/2022/10/12/aldo-e-lella-fabrizi-rivivono-in-scena_e0875cfa-1e76-46c2-a280-03d239f6277b.html|titolo=Aldo e Lella Fabrizi rivivono in scena {{!}} ANSA.it|sito=www.ansa.it|accesso=2025-09-20}}</ref>
 
== Filmografia ==
Recitò in seguito in alcuni film del filone ''trash'' italiano, come quelli della serie di [[Pierino]], prendendo parte sia ad uno dei film ''apocrifi'' (''[[Pierino la peste alla riscossa]]'' di [[Umberto Lenzi]], interpretato da [[Giorgio Ariani]], in cui Lella cantò anche la canzone-tema del film assieme all'attore toscano che impersonava il discolo) sia ad un film della serie ''ufficiale'' con [[Alvaro Vitali]] (''[[Pierino torna a scuola]]'' di [[Mariano Laurenti]]). In questi film Elena Fabrizi, interpretava la parte di una nonna disperata alle prese con un nipote pestifero, [[Pierino (barzellette)|Pierino]]. Se da un lato non poteva che essere disperata per i comportamenti e gli scarsi risultati del nipote, al tempo stesso aveva quella naturale comprensione che ogni nonna ha per il nipote.
 
Grazie a queste interpretazioni, divenne ben presto lo stereotipo della nonna italiana tutto cuore e qualche scappellotto. Negli ultimi anni della sua vita, fu imitata da [[Antonello Fassari]] nel programma satirico di [[Rai 3]], ''[[Avanzi]]'', imitazione che la Sora Lella però non gradì, almeno inizialmente: gli sketch la proponevano nel suo ruolo di frequente ospite in talk show televisivi (come di fatto avveniva anche nella realtà), con trovate come l'aprire il borsellino e cominciare a mangiare gli spaghetti che conteneva. In seguito però Fassari e la Sora Lella fecero pace in diretta televisiva nella trasmissione domenicale di [[Rai 2]], ''[[Ciao Weekend]]''.
 
Elena Fabrizi è morta a [[Roma]] il 9 agosto del [[1993]] a 78 anni a causa del [[diabete]], malattia da cui era afflitta da molto tempo. È sepolta nel [[cimitero di Prima Porta]].<ref>[http://www.cimitericapitolini.it/index.php?option=com_content&task=view&id=45&Itemid=30 Personaggi famosi sepolti al cimitero Flaminio]</ref>
 
===Curiosità===
Contrariamente a quanto si pensa in genere, la Sora Lella e il fratello Aldo si frequentavano poco e non andavano particolarmente d'accordo, a causa forse della differenza d'età, forse dei caratteri non facili. Massimo, figlio di Aldo, riferisce un episodio in cui il grande attore, ricoverato in ospedale poco prima della fine, disse al figlio a proposito di un'eventuale visita della sorella: ''Nun ce la fa' veni'! C'ha quer vocione che me rompe li timpani!''<ref>Massimo Fabrizi, ''Aldo Fabrizi, mio padre'', Roma, Gremese, 2006, p. 118.</ref>
 
La Fabrizi era inoltre una grande tifosa della [[Società Sportiva Lazio|S.S. Lazio]].<ref>{{cita libro |Melloni|Angelo|Romani: Guida immaginaria agli abitanti della Capitale|[[Marsilio Editori]]|Venezia|2012}} [http://books.google.it/books?id=7IosToDBetIC&pg=PT100&dq=sora+lella+lazio&hl=it&sa=X&ei=3CvPUP72DrTZ4QStkoC4CQ&ved=0CDcQ6AEwAA]</ref> I supporters della Curva Nord, cuore del tifo biancoceleste, le hanno dedicato nel [[2012]] un bandierone che sventola tuttora durante le partite casalinghe della Lazio.
 
==Filmografia==
=== Cinema ===
*''[[I soliti ignoti]]'', regia di [[Mario Monicelli]] ([[1959]]1958)
*''[[Prepotenti più di prima]]'', regia di [[Mario Mattoli]] (1959)
*''[[I tartassati]]'', regia di [[Steno]] (1959)
*''[[Risate di gioia]]'', regia di Mario Monicelli ([[1960]])
*''[[Un militare e mezzo]]'', regia di Steno - non accreditata (1960)
*''[[Totò, Fabrizi e i giovani d'oggi]]'', regia di Mario Mattoli (1960)
*''[[Audace colpo dei soliti ignoti]]'', regia di [[Nanni Loy]] (1960)
*''I miei cari'', episodio di ''[[LaUna miavita signoradifficile]]'', regia di [[MauroDino BologniniRisi]] ([[1964]]1961)
*''[[LI miei cari'arcidiavolo', (filmepisodio di 1966)|L'arcidiavolo'[[La mia signora]]'', regia di [[EttoreMauro ScolaBolognini]] ([[1966]]1964)
*''[[L'arcidiavolo (film 1966)|L'arcidiavolo]]'', regia di [[Ettore Scola]] (1966)
*''[[Scusi, lei è favorevole o contrario?]]'', regia di [[Alberto Sordi]] (1966)
*''[[La proprietà non è più un furto]]'', regia di [[Elio Petri]] ([[1973]])
*''[[C'eravamo tanto amati (film)|C'eravamo tanto amati]]'', regia di Ettore Scola ([[1974]])
*''[[La terrazza]]'', regia di Ettore Scola ([[1980]])
*''[[Il marchese del Grillo]]'', regia di Mario Monicelli - cameo ([[1981]])
*''[[Bianco, rosso e Verdone]]'', regia di [[Carlo Verdone]] (1981)
*''[[Pierino la peste alla riscossa!|Pierino la Peste alla riscossa]]'', regia di [[Umberto Lenzi]] ([[1982]])
*''[[Acqua e sapone]]'', regia di Carlo Verdone ([[1983]])
*''[[Sotto.. sotto.. strapazzato da anomala passione|Sotto... sotto... strapazzato da anomala passione]]'', regia di [[Lina Wertmüller]] ([[1984]])
*''[[7 chili in 7 giorni]]'', regia di [[Luca Verdone]] ([[1986]])
*''[[Bellifreschi]]'', regia di [[Enrico Oldoini]] - non accreditata ([[1987]])
*''[[Non scommettere mai con il cielo]]'', regia di [[Mariano Laurenti]] (1987)
*''[[Tutta colpa della SIP]]'', regia di [[Gianfranco Bullo]] ([[1988]])
*''[[Pierino torna a scuola]]'', regia di [[Mariano Laurenti]] ([[1990]])
*''[[Agnieszka (Sola)]]'', regia di [[Diego Febbraro]] ([[1992]])
 
=== Televisione ===
*''[[StoriaMorto d'amoreTroisi, eviva d'amiciziaTroisi!]]'', regia di [[FrancoMassimo Rossi (regista)|Franco RossiTroisi]] – film TV ([[1982Rai 3|Rete 3]], 1981)
*''[[Storia d'amore e d'amicizia]]'', regia di [[Franco Rossi (regista)|Franco Rossi]] – miniserie TV, 3 episodi ([[Rai 1|Rete 1]], 1982)
 
===DiscografiaRadio===
*''Radio Lazio'', ai microfoni dell'emittente locale Radio Lazio la “Sora Lella” ogni mattina interveniva per dare consigli o per consolare le ascoltatrici che chiamavano per raccontare i problemi quotidiani, dai tradimenti del marito all'aumento dell'affitto, dai guai fisici ai tram in ritardo.
 
===45 giri=Discografia ==
=== 45 giri ===
*''[[Pierino alla riscossa]]'' (Ariani-Cassia-De Gemini-Rizzati) Giorgio Ariani & Lella Fabrizi ([[1982]])
 
* 1982 – ''[[Pierino alla riscossa]]'' (Ariani-Cassia-De Gemini-Rizzati) Giorgio Ariani & Lella Fabrizi ([[1982]])
 
== Riconoscimenti ==
* [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]
** [[David di Donatello 1981|1981]] – Candidatura alla [[David di Donatello per la migliore attrice protagonista|migliore attrice protagonista]] per ''[[Bianco, rosso e Verdone]]''
** [[David di Donatello 1984|1984]] – [[David di Donatello per la migliore attrice non protagonista|Migliore attrice non protagonista]] per ''[[Acqua e sapone]]''
* [[Nastro d'argento]]
** [[Nastri d'argento 1981|1981]] – [[Nastro d'argento alla migliore attrice esordiente|Migliore attrice esordiente]] per ''Bianco, rosso e Verdone''
 
== Note ==
<references/>
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{Imdb|nome|0264768Collegamenti esterni}}
 
{{Box successione|carica = [[David di Donatello per la migliore attrice non protagonista]]
|periodo = [[David di Donatello 1984|1984]]<br />per ''[[Acqua e sapone]]''
|precedente = [[Virna Lisi]]<br />per ''[[Sapore di mare]]''<br />ex aequo con [[Lina Polito]]<br/> per ''[[Scusate il ritardo]]''
|successivo = [[Marina Confalone]]<br />per ''[[Così parlò Bellavista (film)|Così parlò Bellavista]]''}}
{{Controllo di autorità}}
 
{{portale|biografie|cinema|cucina}}
 
[[Categoria:David di Donatello per la migliore attrice non protagonista]]
[[Categoria:AttoriNastri legatid'argento aalla Romamigliore attrice esordiente]]
[[Categoria:Sepolti nel cimitero Flaminio]]