Periodo interbellico: differenze tra le versioni

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{{F|seconda guerra mondiale|marzo 2015|Note sostanzialmente assenti, trattazione che dire superficiale è un eufemismo.}}
[[File:EUROPE 1919-1929 POLITICAL 01.png|400px|rightupright=1.8|thumb|L'[[Europa]], il [[Nord Africa]] ed il [[Medio Oriente]] tra le due [[guerre mondiali]].]]
L'espressioneCon '''periodo interbellico''' indica, nella storia occidentaledel il[[XX ventenniosecolo]], disi paceindica il ventennio trascorso tra il 1918,la fine della [[prima guerra mondiale]] ednel il[[1918]] 1939,e l'inizio della [[seconda guerra mondiale]] nel [[1939]]. Per tale ragione, a volte viene anche chiamato '''primo dopoguerra'''.
 
==Contesto europeo==
Il [[Trattato di Versailles (1919)|Trattato di Versailles]], che avrebbe dovuto siglare la pace tra le nazioni dopo la prima guerra, è fondamentalmente fallito (vedi ad esempio [[Revisionismo#Revisionismo_dei_trattati_di_pace|revisionismo dei trattati di pace]] ) e non risolve le gravi tensioni internazionali:
{{Per approfondire|Periodo interbellico in Europa}}
Il [[Trattato di Versailles (1919)|Trattatotrattato di Versailles]], che avrebbe dovuto siglare la pace tra le nazioni dopo la prima guerra, è fondamentalmente fallito (vedicfr. adla esempiovoce [[Revisionismo#Revisionismo_dei_trattati_di_paceRevisionismo dei trattati di pace|revisionismo dei trattati di pace]] ) e non risolve le gravi tensioni internazionali:
 
{{quotecitazione|Questa non è una pace, è un armistizio per vent'anni.<ref>[{{cita web|url=http://www.histoiredumonde.net/Ferdinand-Foch.html |titolo=histoiredumonde]}}</ref>|[[Ferdinand Foch]], ufficiale francese al comando degli Alleati nella prima guerra mondiale, 1920.}}
 
Vedendo così le cose, il periodo tra le due guerre mondiali costituirebbe una sorta di tregua, un'interruzione delle ostilità tra il blocco austrotedescoaustro-tedesco da una parte ed il blocco alleato [[Regno Unito|Gran Bretagna]]-[[Terza Repubblica (Francia)|Francia]]-[[Unione Sovietica|Russia]]-[[Stati Uniti d'America|USA]] dall'altra. Come previsto da [[Ferdinand Foch|Foch]], la guerra riprenderà. La ripresa delle ostilità avverrà in forma rinnovata, ma ricalcando grosso modo gli stessi schieramenti. Dal punto di vista militare, si riprenderanno più o meno gli stessi fronti di combattimento (fronte francese, fronte in [[Europa orientale|Europa dell'Est]], [[Campagna d'Italia (1943-1945)|fronte italiano]]). Il maggiore tra i pochi cambi di schieramento sarà indubbiamente quello dell'[[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] (è stata alleata di Francia e Gran Bretagna nella prima guerra mondiale, ma [[Benito Mussolini|Mussolini]] la riporterà dalla parte dei tedeschi nella seconda).<ref>[{{cita web|url=http://www.karlino.it/2%20p%20La%20storia.htm |titolo=karlino]|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130619010743/http://www.karlino.it/2%20p%20La%20storia.htm|dataarchivio=19 giugno 2013}}</ref>
 
Tuttavia un periodo di oltre due decenni, vissuto in maniera profondamente diversa tra i vari paesi e continenti, costituisce un'entità molto complessa e ricca di eventi in parte in contraddizione tra di loro. Fra i maggiori del periodo tra le due guerre, si segnalano:<ref>[{{cita web|url=http://xoomer.virgilio.it/parmanelweb/primo-dopoguerra.htm |titolo=xoomer]}}</ref>
 
* l'avvento di dittature [[fascismo|fasciste]]: non solo in Italia ma nella maggior parte dei paesi europei cadono le strutture democratiche per lasciare il posto a regimi militaristici, autoritari e spesso espansionistici;
* il fallimento della [[Società delle Nazioni]], legato anche al [[colonialismo italiano]];
* il consolidarsi del [[comunismo]] in Unione Sovietica, con le [[Grandigrandi Purghepurghe]] staliniane e tutte le preoccupazioni a livello internazionale legate a questi fenomeni;
* il periodo di fervore culturale ed economico negli [[Anni 1920|anni venti]], particolarmente pronunciato in alcuni paesi come gli USA (''[[Anni ruggenti|Roaring twenties]]'');
* la [[grande depressione]] in seguito al crollo della borsa del 1929; a questo fenomeno è legata la [[iperinflazione]] osservata in diversi paesi;
* la ripresa della Germania, trasformatasi nel 1933 nel [[Germania nazista|Terzo Reich]], la cui politica volge decisamente ad un'espansione verso est.
 
Il periodo tra le due guerre volge al tramonto con gli sforzi diplomatici - da parte delle democrazie sopravvissute - di frenare l'espansionismo della Germania, (vedi voce ''[[appeasement]]''). Dato l'indiscutibile fallimento di questi sforzi, il periodo tra le due guerre termina nel settembre del 1939 con l'[[Campagna di Polonia|invasione della Polonia]] da parte dei tedeschi e l'immediata dichiarazione di guerra da parte di Francia e Gran Bretagna.
 
== Il dopoguerra in Europa ==
{{F|storia|novembre 2010}}
=== Il dopoguerra in Austria ===
In [[Prima Repubblica Austriaca|Austria]] durante il dopoguerra, dopo la loro sconfitta, un'assemblea costituente proclamò la repubblica con una costituzione democratica. Il popolo si divise nel [[Partito Socialdemocratico d'Austria|Partito socialdemocratico]] e il [[Partito cristiano-sociale]]. All'inizio i due partiti ebbero un ruolo di alleanza, ma dopo ebbero un rapporto pieno di conflitti.
 
=== Il dopoguerra in Francia ===
Anche la [[Terza Repubblica (Francia)|Francia]] dovette affrontare la crisi nel dopoguerra. Essa infatti diede avvio ad un processo di crescita economica che sarebbe durato per tutti gli anni venti. In questo periodo la Francia si modernizzò usando anche le tecniche organizzative del [[Taylorismo]] e la produzione di serie. La Francia incontrò anche una crisi nel governo a causa della fragile coalizione fra conservatori e radicali che resero precaria la situazione politica. Alla metà degli [[Anni 1930|anni trenta]] le forze democratiche e di sinistra si allearono, che tramite il patto di unità d'azione politica e sindacale puntava a mettere fine alle divisioni del movimento socialista. Le sinistre presentandosi unite in un fronte popolare vinsero le elezioni politiche del 1936. Così andò al governo [[LèonLéon Blum]]. Il governo Blum nacque con un programma riformista e antifascista. A causa della classe imprenditoriale che si sentì minacciata e i contrasti all'interno del governo, il governo Blum si concluse. In Francia ritornarono instabili governi di coalizione.
 
=== Il dopoguerra in Germania ===
In Germania la sconfitta fu drammatica e il paese si divise: in [[Baviera]] venne proclamata una repubblica democratica e gli altri statiStati del Reich manifestarono volontà di autonomia. Gli alti ufficiali fecero pressione sull'[[Imperatore tedesco|imperatore]] [[Guglielmo II di Germania|Guglielmo II]] per farlo abdicare. Dopo la fuga del Kaiser ada [[Berlino]] si proclamò la repubblica. Fu costituito un governo provvisorio. I socialisti erano divisi in tre gruppi: [[Partito Socialdemocratico di Germania|Partito socialdemocratico]], che era contro la rivoluzione; Socialisti indipendenti, che proponevano riforme economiche; gli [[Lega di Spartaco|Spartachisti]] (o Lega di Spartaco), che erano all'estrema sinistra e volevano la rivoluzione socialista. Il 30 dicembre 1918 gli spartachisti fondarono il [[Partito Comunista Tedesco|Partito Comunista tedesco]]. L'economia tedesca faticava a riprendersi reso più difficile dalle condizioni di pace imposte dai vincitori. La situazione tedesca si stabilizzò momentaneamente nel 1924 grazie all'aiuto economico degli Stati Uniti. Negli anni 1925-1930 sembrava che la Germania si stabilizzasse grazie a un "compromesso" fra la socialdemocrazia, l'esercito e i grandi gruppi capitalistici.
 
Quando nel 1929 ci fu la crisi economica internazionale inizia l'ascesa al potere di Hitler. Nel 1920 Hitler aderì al Partito di estrema destra Partito Nazionalsocialista tedesco dei lavoratori. Quando Hitler conquistò la guida del Partito e tentò un [[Putsch di Monaco|colpo di stato in Baviera]] nel 1923, ma venne arrestato. Nel 1933 dopo che la [[Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori|NSDAP]] da circa tre anni otteneva rilevanti percentuali elettorali, [[Adolf Hitler|Hitler]] prese il potere. Con il suo partito cercò di attirare tutti gli strati della società. Hitler riuscì a conquistare la classe dirigente della repubblica di Weimar proponendosi come l'uomo che avrebbe potuto stabilizzare il governo. Hitler fece diventare il capro espiatorio gli ebrei riguardo alla crisi, qualificandoli come razza inferiore. Nel frattempo la [[repubblica di WeimerWeimar]] diventava sempre meno governabile. Intanto Hitler migliorava i rapporti con le élite economiche e militari, così che quando il militare [[Franz von Papen]] ottenne il governo cercò di portarci anche Hitler. Dato che il paese era diventato praticamente ingovernabile von Papen convinse [[Paul von Hindenburg|Hindenburg]] ad affidare a Hitler la carica di [[Cancelliere del Reich|cancelliere]]. E così fece. Salito al potere Hitler impiegò solo sei mesi per costruire uno stato totalitario. Il 20 marzo 1933 venne costruito il primo [[Campo di concentramento di Dachau|campo di concentramento a Dachau]] per i prigionieri politici. Nell'agosto 1934, quando morì Hindenburg, Hitler prese anche la carica di capo dello stato. Hitler così disponeva di un potere assoluto in ogni settore. Le [[Schutzstaffel|SS]] e la [[Gestapo]] erano gli strumenti repressivi del nazismo contro ogni possibile oppositore. Attraverso le corporazioni Hitler controllava tutti gli aspetti della vita lavorativa e produttiva. Infine divenne l'obiettivo principale la preparazione del paese alla guerra secondo il piano economico quadriennale.
 
=== Il dopoguerra in Gran Bretagna ===
La [[Regno Unito|Gran Bretagna]] usciva dalla Primaprima Guerraguerra Mondialemondiale senza il predominio economico e politico, che era andato agli Stati Uniti. Inoltre la Gran Bretagna incontrò difficoltà nelle esportazioni e aumentò la disoccupazione. Si incontrò ununa crescita dei sindacati e della sinistra. Negli anni venti troviamo il declino dei [[Partito Liberale (Regno Unito)|liberali]] e l'ascesa dei [[Partito Conservatore (Regno Unito)|conservatori]] e dei [[Partito Laburista (Regno Unito)|laburisti]].

Per affrontare la crisi, la Gran Bretagna introdusse dazi per difendere la produzione industriale nazionale, concesse finanziamenti alle industrie e regolamentò la quantità e i prezzi nell'agricoltura.
 
=== Il dopoguerra in Italia ===
==== ILa vittoria mutilata e i cambiamenti politici ====
In [[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] il dopoguerra evidenziò la fragilità delle istituzioni liberali italiane che causò una ''crisi di sistema'', la quale portò all'instaurazione di una dittatura. Le difficoltà economiche scaricarono il loro peso sulle fasce sociali più deboli. Così iniziò il ''[[Biennio rosso]]'' del [[1919]]-[[1920]] fatto di durissime lotte sociali e sindacali; ci furono inoltre scioperi per aumenti salariali, tumulti contro il carovita e l'occupazione delle terre incolte da parte dei contadini poveri nel meridione. Dopo queste lotte i lavoratori ottennero aumenti salariali nelle fabbriche, riduzione della giornata lavorativa a otto ore, i braccianti nelle campagne padane e pugliesi ebbero aumenti di paga e l'imponibile di manodopera, infine al sud il governo redistribuì le terre incolte occupate. Non fu solo il proletariato agricolo e industriale a soffrire le conseguenze della guerra, ma anche i ceti medi, che faticavano a reinserirsi nella vita civile e lamentavano di non ottenere un riconoscimento sociale proporzionato.
{{Vedi anche|Biennio rosso in Italia|Impresa di Fiume|Vittoria mutilata}}
In [[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] il dopoguerra evidenziò la fragilità delle istituzioni liberali italiane che causò una ''crisi di sistema'', la quale portò all'instaurazione di una dittatura. Le difficoltà economiche scaricarono il loro peso sulle fasce sociali più deboli. Così iniziò il ''[[Biennio rosso in Italia|Biennio rosso]]'' del [[1919]]-[[1920]] fatto di durissime lotte sociali e sindacali; ci furono inoltre scioperi per aumenti salariali, tumulti contro il carovita e l'occupazione delle terre incolte da parte dei contadini poveri nel meridione. Dopo queste lotte i lavoratori ottennero aumenti salariali nelle fabbriche, riduzione della giornata lavorativa a otto ore, i braccianti nelle campagne padane e pugliesi ebbero aumenti di paga e l'imponibile di manodopera, infine al sud il governo redistribuì le terre incolte occupate. Non fu solo il proletariato agricolo e industriale a soffrire le conseguenze della guerra, ma anche i ceti medi, che faticavano a reinserirsi nella vita civile e lamentavano di non ottenere un riconoscimento sociale proporzionato.
 
Un altro reinserimento fu la ''[[Vittoria mutilata]]'' ([[Gabriele D'Annunzio]]) per cui l'[[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] al termine della [[Prima guerra mondiale|guerra]] non aveva ottenuto, come invece stabilito dal [[Patto di Londra]], l'[[Istria]], la [[Dalmazia]] e la città di [[Fiume (Croazia)|Fiume]]. [[Giovanni Giolitti|Giolitti]] poi firmerà nel [[1920]] il [[Trattato di Rapallo (1920)|Trattato di Rapallo]], che faceva ottenere all'[[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] l'[[Istria]], alla Iugoslavia la [[Dalmazia]] mentre [[Fiume]] andava a formare uno [[Stato libero di Fiume|stato libero autonomo]].
==== La vittoria mutilata ====
{{vedi anche|Vittoria mutilata}}
Un altro reinserimento fu la ''[[Vittoria mutilata]]'' per cui l'[[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] al termine della [[Prima guerra mondiale|guerra]] non aveva ottenuto come stabilito dal [[Patto di Londra]] l'[[Istria]], la [[Dalmazia]] e la città di [[Fiume]]. [[Giovanni Giolitti|Giolitti]] poi firmerà il [[Trattato di Rapallo (1920)|Trattato di Rapallo]], che faceva ottenere all'[[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] l'[[Istria]], alla Iugoslavia la [[Dalmazia]] mentre [[Fiume]] andava a formare uno [[Stato libero di Fiume|stato libero autonomo]].
 
Nel [[1919]] nacque il primo partito politico italiano di ispirazione cattolica il [[Partito Popolare Italiano (1919)|Partito Popolare Italiano]]. Le elezioni del novembre [[1919]] segnarono una svolta decisiva nel dopoguerra perché furono le prime a svolgersi con il sistema proporzionale, dove i seggi in parlamento vengono attribuiti in proporzione ai voti ottenuti da ciascun partito. Con la vittoria del partito socialista le masse popolari godevano, per la prima volta, di una rappresentanza sociale e politica. Nel [[1920]] gli operai metallurgici di [[Milano]], [[Torino]] e [[Genova]], in risposta alla chiusura degli stabilimenti, occuparono le principali fabbriche. Questa lotta si concluse con un accordo tra imprenditori e sindacato, che prevedeva aumenti salariali e partecipazione dei lavoratori al controllo delle aziende.
==== I cambiamenti politici ====
 
Nel [[1919]] nacque il primo partito politico italiano di ispirazione cattolica il [[Partito Popolare Italiano (1919)|Partito Popolare Italiano]]. Le elezioni del novembre [[1919]] segnarono una svolta decisiva nel dopoguerra perché furono le prime a svolgersi con il sistema proporzionale, dove i seggi in parlamento vengono attribuiti in proporzione ai voti ottenuti da ciascun partito. Con la vittoria del partito socialista le masse popolari godevano, per la prima volta, di una rappresentanza sociale e politica. Nel [[1920]] gli operai metallurgici di [[Milano]], [[Torino]] e [[Genova]], in risposta alla chiusura degli stabilimenti, occuparono le principali fabbriche. Questa lotta si concluse con un accordo tra imprenditori e sindacato, che prevedeva aumenti salariali e partecipazione dei lavoratori al controllo delle aziende.
====Sovversivismo delle classi dirigenti====
Con la vittoria del partito socialista le masse popolari godevano, per la prima volta, di una rappresentanza sociale e politica. Nel 1920 gli operai metallurgici di [[Milano]], [[Torino]] e [[Genova]], in risposta alla chiusura degli stabilimenti, occuparono le principali fabbriche. Questa lotta si concluse con un accordo tra imprenditori e sindacato, che prevedeva aumenti salariali e partecipazione dei lavoratori al controllo delle aziende.
{{vedi anche|VittoriaBiennio mutilatarosso}}
La [[Illegalismo#Sovversivismo|violazione della legalità]] ebbe allora i suoi sostenitori, in Italia, per la prima volta<ref>Per dei precedenti, in seno all'[[interventismo]], v. però ''Avanti!'', 12 novembre 1915, p. 1 (“Una lezione di sovversivismo”).</ref> anche a livello giuridico: il ritrovamento nel 1919 di armi e munizioni nella Casa degli [[arditi]] di Milano fu derubricato dal delitto di costituzione di un corpo armato contro i poteri dello Stato a quello di aver creato “una specie di guardia civica senza licenza"<ref>G. Scarpari, ''Giustizia politica e magistratura, dalla Grande Guerra al fascismo'', Bologna, 2019, pp. 57-58.</ref>.
L’uso della violenza, da parte di bande private, cominciò ad essere giustificato «con la necessità di ripristinare l’autorità della legge e dello Stato, e di restaurare l’economia e la finanza salvandole dall’estrema ruina»<ref>[[Giacomo Matteotti]], ''Un anno e mezzo di dominazione fascista'' (a cura di S. Caretti), Pisa University Press, 2020, pp. 3-5, che evidenzia anche la pretestuosità dell'argomento, utilizzato dal fascismo per salire al potere: «mai come in questo periodo la legge è divenuta una finzione, che non offre più nessuna garanzia per nessuno […]. Nessun cittadino sente sopra di sé la vigilanza di uno Stato; ognuno sente solo la minaccia di un partito che è padrone dello Stato, cosicché chi è membro del partito crede se stesso lo Stato; chi è avverso al fascismo, è costretto a confondere lo Stato nella sua avversione contro il partito dominante»".</ref>: l’argomento ebbe un suo «fascino, anche tra i giuristi, che, di fronte alle violenze politiche e sociali del primo dopoguerra, dismettevano il tradizionale habitus tecnico nel denunziare quella che pareva, oltre la questione penale, una crisi dello Stato»<ref>[https://www.giustiziainsieme.it/it/diritto-e-societa/3137-note-su-giacomo-matteotti-ed-il-penale-costituzionale-la-legalita-dalla-crisi-dello-stato-liberale-alla-dominazione-fascista Floriana Colao, ''Note su Giacomo Matteotti ed il penale costituzionale: la legalità dalla crisi dello Stato liberale alla «dominazione fascista»'', Giustizia insieme, 11 maggio 2024], che cita [[Alfredo De Marsico]], Gennaro Escobedo, Eduardo Massari, [[Arturo Rocco]], [[Alfredo Rocco]] e [[Vincenzo Manzini]].</ref>: questo avvenne, secondo [[Antonio Gramsci]], "forzando la pazienza" del [[Parlamento]] fino a giungere a un vero e proprio "ricatto della [[guerra civile]]"<ref>[[Antonio Gramsci]], ''Quaderni del carcere'', Edizione critica a cura di V. Gerratana, Einaudi Torino 1977, 13, 37: 1636-37.</ref>.
 
==== Il fascismo ====
{{vedi anche|Fascismo}}
A causa del clima teso del dopoguerra il fascismo ebbe una rapida ascesa. Il movimento dei fasci di combattimento venne fondato nel marzo [[1919]] a [[Milano]] da [[Benito Mussolini]]. I fasci nacquero come "antipartito", con un programma repubblicano e anticlericale. Il movimento fascista non ebbe all'inizio grande successo. Iniziarono allora le spedizioni delle squadre d'azione fasciste contro esponenti e sedi del movimento socialista. La violenza squadrista non incontrò ostacoli da parte delle forze dell'ordine e della magistratura. Nel [[1921]] Mussolini trasformò il vecchio movimento nel [[Partito Nazionale Fascista]]. Il nuovo programma era di tipo conservatore e nazionalista. Mentre il fascismo si consolidava, il socialismo si indeboliva a causa delle divisioni al suo interno. Una prima successionesecessione si ebbe al [[XVII Congresso del Partito Socialista Italiano|Congresso di Livorno]] nel [[1921]] con la nascita del [[Partito Comunista d'Italia]]. Una seconda scissione nel [[1922]] riguardò la nascita del [[Partito Socialista Unitario (1922)|Partito Socialista Unitario]] con a capo [[Giacomo Matteotti]]. Inoltre maturarono divergenze anche nel [[Partito Popolare Italiano (1919)|Partito Popolare]]. Così la [[Marcia su Roma]] e la formazione del primo governo Mussolini segnarono il crollo delle istituzioni liberali e democratiche. Il periodo tra [[1922]] e [[1925]] viene considerato una fase di transizione verso il vero e proprio regime fascista. Il fascismo in questo periodo costituì: il [[Gran consiglio del fascismo|Gran Consiglio del Fascismo]], la [[Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale|Milizia Volontaria per la sicurezza nazionale]] e la [[Confederazione nazionale delle corporazioni sindacali]]. Nel [[1923]] Mussolini per rafforzare la maggioranza di governo e per togliere spazio alle opposizioni fece approvare una nuova legge elettorale maggioritaria. Grazie a questa nuova legge elettorale il partito fascista vinse le elezioni. Nel [[1924]] [[Giacomo Matteotti|Matteotti]], che denunciò i brogli e le violenze elettorali, venne rapito e ucciso. Il [[Delitto Matteotti]] scosse l'opinione pubblica e il fascismo sembrò vacillare, ma gradatamente Mussolini riprese la situazione e il 3 gennaio [[1925]] si assunse la responsabilità politica del [[Delitto Matteotti|delitto di Matteotti]].
 
==== Progetti del regime fascista ====
Il progetto politico di Mussolini mirò alla fascistizzazione dello stato e della società civile. A questo scopo nacquero le ''[[Leggi fascistissime]]'' del [[1925]]-[[1926]]. Con questi provvedimenti abolirono la libertà democratica e impedivano ogni manifestazione di dissenso. Mussolini trasformò il partito fascista in una struttura burocratica e gerarchica. Sul piano di lavoro il fascismo ammetteva solo i contratti di lavoro stipulati dai sindacati fascisti impedendo l'azione sindacale ai socialisti, ai comunisti e ai cattolici. Negli anni trenta, il fascismo aveva assunto le caratteristiche di un regime totalitario. Un punto fondamentale fu il controllo dell'informazione. Inoltre divenne obbligatoria per i dipendenti pubblici l'iscrizione al partito. Il partito controllava diverse organizzazioni di massa come, l'[[Opera nazionale balilla|Opera Nazionale Balilla]], i Giovani Fascisti, [[Gruppi universitari fascisti|Gruppi Universitari Fascisti]] e l'[[Opera nazionale del dopolavoro|Opera Nazionale del dopolavoro]]. L'11 febbraio [[1929]] la [[Santa Sede]] e il governo italiano sottoscrissero i [[Patti Lateranensi]], dove la chiesa riconosceva la sovranità dello stato italiano e lo stato riconosceva la sovranità pontificia sulla [[Città del Vaticano]]. La politica economica del fascismo attraversò diverse fasi; il primo periodo ([[1922]]-[[1925]]) fu una politica liberista e provocò uno sviluppo economico. Nel secondo periodo ([[1925]]-[[1930]]) incominciarono difficoltà economiche. Nel terzo periodo (durante gli anni trenta) per cercare di vincere la crisi economica nacque l'Istituto per la ricostruzione industriale, che acquisì le proprietà delle maggiori banche. Ci furono anche degli interventi nell'agricoltura come la battaglia del grano e la bonifica integrale.

Sul piano coloniale il regime fascista era basato sul fortificare i [[Colonialismo italiano|possedimenti italiani in Africa]]. Mussolini decise di conquistar l'[[Impero d'Etiopia|Etiopia]] per motivi di prestigio internazionale, di carattere economico e di politica interna. Il fascismo comunque è ritenuto un totalitarismo "imperfetto" perché rimasero attivi centri di potere come la Corona e la Chiesa Cattolica e non si realizzò l'identificazione fra "italiano" e "fascista".
 
=== Il dopoguerra in Ungheria ===
In [[Regno d'Ungheria (1920-1946)|Ungheria]] nel dopoguerra c'era una tendenza rivoluzionaria e comunista. Infatti socialdemocratici e comunisti si allearono per creare un regime socialista. La diffusione in tutta Europa non si realizzò a causa delle sconfitte in Germania e in Italia. La repubblica ungherese crollò quando vennero invasi dalle truppe rumene che instaureranno un regime autoritario.
 
=== Il dopoguerra in Unione Sovietica ===
L'[[Unione Sovietica]] riemerse dalla guerra civile in condizioni di arretratezza più gravi di quelle dell'età zarista. Si aprì una grave frattura tra il governo comunista e la popolazione, a cui si aggiunse anche l'isolamento internazionale dell'Unione Sovietica. AlloraFu fuallora avviata la [[Nuova politica economica|NEP]], nuova politica economica, la quale reintroduceva elementi di profitto individuale e di libertà economica per risollevare la produzione interna. Nel 1922 [[Iosif Stalin|Stalin]] fu nominato [[Segretario generale del PCUS|segretario generale.]], Dopodopo Stalinessere riuscìriuscito aad emarginare [[Lev Trockij|Trockij]] che era il rivale principale rivale. (Trockij sosteneva la teoria della [[rivoluzione permanente]], secondo cui l'obiettivo primario dei rivoluzionari doveva essere quello di espandere il socialismo all'estero, per non lasciare la Russia sola nel proprio cammino socialista, mentre Stalin sosteneva la teoria del [[Socialismo in un solo Paese|socialismo in un solo paese]]).
 
Al governo, Stalin venivaera visto come una garanzia {{Chiarire|del loro|Chi?}} ruolo e prestigio nell'organizzazione, perché assunse una posizione tra la destra di [[Nikolaj Ivanovič Bucharin|Bucharin]] e la sinistra di Trockij. Nel 1927 Stalin modificò la sua linea a causa della crisi nella raccolta del grano; così ritornarono così le requisizioni di cereali e dopo qualche anno decise di procedere alla collettivizzazione forzata delle terre. Trovando l'opposizione dei contadini Stalin fece unificare milioni di aziende contadine in fattorie cooperative o di proprietà dello statoStato. Stalin oltreOltre alla collettivizzazione dell'agricoltura, Stalin volle intraprendere anche l'industrializzazione accelerata. IlLo PartitoStato si venne a identificarsiidentificare con loil statoPartito, infatti il partitoquale costituiva la principale istituzione della società e possedeva tutti i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario. Il potere assoluto conquistato da Stalin tolse ogni significato politico al partito, che lovenne trasformòtrasformato in una specie di macchina burocratica di gestione del potere. Nel 1935 non ci fu più nessunaalcuna possibilità di dissenso e di dibattito.; Civennero furono cosìtenuti processi politici e iniziò la detenzione nei [[gulag]] per gli individui ritenuti più pericolosi. A tutto questo si aggiunse anche la persecuzione religiosa.
 
== Il dopoguerra in Asia ==
{{F|storiaseconda guerra mondiale|novembre 2010}}
===Dopoguerra in India===
Nel dopoguerra in [[Impero anglo-indiano|India]] ispirarono ai valori tradizionali della religione e della cultura induista, inoltre contestava una eccessiva modernizzazione indotta dalla modernizzazione occidentale. Il [[Impero britannico|governo britannico]] decise allora di concedere degli spazi nell'amministrazione, ma comunque ci teneva a tenere il controllo reale dell'India, per questo alternò momenti di repressione ea momenti di moderate concessioni. QuestoQuesta linea politica divenne più difficile quando arrivò [[Mahatma Gandhi|Gandhi]], a capo del partito[[Congresso Nazionale Indiano|Partito del congressoCongresso]]. Gandhi voleva l'indipendenza dell'India., Essendo contrarioma alla violenza Gandhi predicava nelll'opporsiopposizione alleche ingiustizierealizzava inera modocaratterizzata nondalla violento.sua Nonostantefamosa pertotale questoassenza motivodi fu arrestatoviolenza. Gandhi ottenne sempre più popolarità facendo anche leva sul sentimento religioso e sulla tradizione dell'induismo.
 
=== Dopoguerra in Giappone ===
Il [[Impero giapponese|Giappone]] ottenne vantaggi dalla prima guerra mondiale, infatti favorì i monopoli industriali e commerciali. Il sistema nipponico era una monarchia costituzionale che di fronte alle tensioni sociali dovette assumere caratteri sempre più autoritari fino alla pena di morte per i reati di pensiero. Alla fine degli anni venti la crisi colpì anche il Giappone. In questo periodo il governo iniziò una politica espansionistica in cui il Giappone cercava la liberazione di tutta l'[[Asia]] dal dominio occidentale. Questo obiettivo iniziò con l'aggressione alla [[Repubblica di Cina (1912-1949)|Cina]].
 
=== Dopoguerra in Cina ===
La Cina era divisa in due parti: la parte meridionale dove dominava il [[Kuomintang|Guomindang]] che era un partito nazionalista, progressista e democratico fondato da [[Sun Yat Sen-sen]] nel 1912, e nella parte settentrionale c'erano i "signori della guerra". Il Guomindang cercò di riunificare il paese. Nacque nel 1921 il partito[[Partito comunistaComunista cineseCinese]] guidato da [[Mao Zedong]]. Andando al potere [[Chiang Kai-Shekshek]] si ruppe irreparabilmente l'unità d'azione fra i nazionalisti e i comunisti perché Chiang diede battaglia ai comunisti anche con campagne di annientamento. Mao acquisì prestigio con la [[Lunga Marciamarcia]] dell'[[Esercito Popolare di Liberazione|Armata Rossa]] del 1934, cercando di aggirare l'accerchiamento nazionalista.
 
Nazionalisti e comunisti si riuniranno nel 1936 per contrastare l'invasione giapponese creando il Fronte Comune.
 
== Dopoguerra negli USA e nel mondo ==
{{F|storiaseconda guerra mondiale|novembre 2010}}
=== America latina ===
Per l'[[America Latina|America latina]] la prima guerra mondiale comportò la sostituzione del predominio economico statunitense a quello britannico. Negli anni venti nella società latino americana si formeranno una borghesia imprenditoriale nazionale, una classe operaia e un ceto medio urbano dove si diffusero esigenze di indipendenza politica ed economica. La crisi degli anni trenta per l'America Latina comportò il rallentamento dei commerci internazionali mettendo in difficoltà le economie esportatrici che determinarono conflitti sociali e instabilità politica. A causa di questa situazione si crearono regimi populisti autoritari che si ispiravano ai fascismi europei. Un esempio è il regime instaurato in [[Estado Novo (Brasile)|Brasile]] nel 1930.
 
== La crisi del 1929 ==
{{F|storiaseconda guerra mondiale|novembre 2010}}
{{vedi anche|Grande depressione}}
Negli anni venti, dopo averche furono superatosuperate le difficoltà del dopoguerra, ci fu un grande sviluppo economico.; Lele condizioni che lo resero possibile questo sviluppo furono: l'innovazione tecnologica, l'aumento della produttività, l'ampliamento dei consumi di massa e la creazione dell'automobile e della radio.
 
La crisi del 1929 scoppiò soprattutto a causa della sovrapproduzione, amplificata dalla speculazione sui titoli azionari. Inoltre emersero difficoltà nel settore agricolo e una grande quantità di denaro fu investito nella borsa; dove venivano comprate azioni, in modo da far crescere il prezzo e dopo venivano rivendute in modo da guadagnare la differenza. La dimensione finanziaria dell'economia aumentava, ma non nell'economia reale, infatti, all'enorme crescita del mercato dei titoli azionari non corrispondeva un aumento della ricchezza prodotta e consumata. Quando iniziò a scendere l'indice di [[Wall Street]] tutti vendettero per paura. Nelle banche tutti si precipitarono a ritirare i loro depositi e le banche furono costrette a ridurre drasticamente i finanziamenti. Così si interruppe il flusso di capitali statunitensi verso l'Europa e questo provocò una recessione economica in tutti i paesi industrializzati e un aumento della disoccupazione. Questa situazione spinse tutti gli stati a rinchiudersi economicamente tramite le politiche protezionistiche.
 
== Il ''New Deal'' ==
{{F|storiaseconda guerra mondiale|novembre 2010}}
{{vedi anche|New Deal}}
Il democratico [[Franklin Delano Roosevelt]] dette inizio a una nuova fase della storia statunitense con il ''[[New Deal]]''; con questo Roosevelt non solo dette nuove misure di politica economica per uscire dalla crisi, ma instaurò un nuovo programma civile e ideale per la nazione. La parte economica del ''New Deal'' riguardò: il sostegno della domanda attraverso la spesa pubblica, l'introduzione di controllo e ordinamento dell'attività delle banche, provvedimenti di carattere sociale, collaborazione dei sindacati e l'opera di propaganda. Il New Deal ottenne risultati inferiori alle attese, ma permise a Roosevelt di vincere le [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1936|elezioni del 1936]] e la sua riconferma nel [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1944|1944]].
 
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
* Fossati,{{cita libro | nome=Marco. Luppi,| cognome=Fossati | nome2=Giorgio. Zanette,| cognome2=Luppi | nome3=Emilio. ''| cognome3=Zanette| titolo=PassatoPresente''. | anno=2006 | editore= Edizioni scolastiche Bruno Mondadori | città= Milano }}
*Maddalena Guiotto, Helmut Wohnout (Hg.): Italien und Österreich im Mitteleuropa der Zwischenkriegszeit / Italia e Austria nella Mitteleuropa tra le due guerre mondiali, Böhlau, Wien 2018.
* ''Scoprire'', Milano, Fabbri editori.
 
== Voci correlate ==
* [[EventiCronologia degli eventi precedenti la seconda guerra mondiale in Europa]]
* [[Conseguenze della prima guerra mondiale]]
* [[Dopoguerra]]
* [[Eventi precedenti la seconda guerra mondiale in Europa]]
{{portale|Grande Guerra|guerra|seconda guerra mondiale}}
 
== Altri progetti ==
[[Categoria:Prima guerra mondiale]]
{{interprogetto}}
 
{{portale|Grande Guerra|guerra|seconda guerra mondiale}}
 
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[[Categoria:Seconda guerra mondiale]]