Douglas DC-2: differenze tra le versioni

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{{Infobox aeromobile
|Aeromobile=aereo_civile
|Nome = Douglas DC-2
|Immagine = Douglas DC-2 Uiver.jpg
|Didascalia = Un Douglas DC-2 della KLM
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<!-- Descrizione -->
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<!-- Dimensioni e pesi -->
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|Lunghezza = 19,1 [[metro|m]]
|Lunghezza= 18,89 [[metro|m]] (61 [[piede (unità di misura)|ft]] 11¾ [[pollice (unità di misura)|in]])
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|Apertura_alare= 25,91 m (85 ft 0 in)
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|Altezza= 4,97 m (16 ft 3¾ in)
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|Superficie_alare= 87,24 [[metro quadrato|m²]] (939 [[piede quadro|ft²]])
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|Carico_alare= 96,5 kg/m² (19.8 lb/ft²)
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|Peso_a_vuoto= 5&nbsp;628 [[chilogrammo|kg]] (12&nbsp;408 [[libbra|lb]])
|Peso_carico = 8&nbsp;420 kg
|Peso_carico= 8&nbsp;419 kg (18&nbsp;560 lb)
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|Passeggeri = 14
|Passeggeri= fino a 14
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<!-- Propulsione -->
|Motore= due [[Wright R-1820|Wright SGR-1820-F52]],<br/> = 2motori [[motore radiale|radiali]] a nove [[Wrightcilindro R-1820(meccanica)|Wrightcilindri]], Cycloneraffreddati GR-F53[[raffreddamento ad aria|ad aria]]
|Potenza = 730720 [[cavallo vapore|CV]]<br/>(710 [[Cavallo vapore britannico|hp]], (540530 [[chilowattWatt|kW]]) ciascuno
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|Velocità_max= 338 [[chilometro orario|km/h]]<br/>(210 [[miglio orario|mph]], 182 [[nodo (unità di misura)|kt]])<br/>a 2&nbsp;440 m di quota<br/>(8&nbsp;000 ft)
<!-- Prestazioni -->
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|Velocità_max = 338 [[Chilometro orario|km/h]]
|Velocità_crociera= 306 km/h<br/>(190 mph, 165 kt)<br/>a 2&nbsp;440 m di quota<br/>(8&nbsp;000 ft)
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|Velocità_salita= 5,08 [[metro|m]]/[[secondo|s]] (1&nbsp;000 ft/min)
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|Velocità_salita =
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|Autonomia= 1&nbsp;609 [[chilometro|km]]<br/>(1&nbsp;000 [[miglio (unità di misura)|mi]], 869 [[miglio nautico|nm]])
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|Quota_servizio= 6&nbsp;845 m (22&nbsp;450 ft)
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|Quota_servizio = 6&nbsp;800 m
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<!-- Record e primati -->
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|Note= Dati tecnici e prestazioni riferite alla versione iniziale "DC-2"
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|Ref= ''Dati tratti da'' "McDonnell Douglas Aircraft since 1920", ''tranne dove diversamente indicato''<ref name=RJF175>{{Cita|Francillon, 1988|p. 175|RJF}}.</ref>.
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|Ref =
}}
 
[[File:Douglas C-39 3-view line drawing.png|thumb|Douglas DC-2 (Douglas C-39)]]
 
Il '''Douglas DC-2''' era un bimotore [[aereo di linea|di linea]] ad [[ala (aeronautica)|ala bassa]] con [[impennaggio]] [[deriva (aeronautica)|monoderiva]] sviluppato dall'azienda [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Douglas Aircraft Company]] negli [[anni 1930|anni trenta]] e destinato al traffico commerciale su tratte a medio raggio.
 
== Storia del progetto ==
Secondogenito di quella che negli anni sarebbe diventata la famiglia dei ''Douglas Commercial'', il DC-2 era strettamente imparentato con il predecessore [[Douglas DC-1|DC-1]]: quest'ultimo funse sostanzialmente da [[prototipo]], mentre il DC-2 (semplicemente più lungo di circa due [[piede (unità di misura)|piedi]], pari a circa 61&nbsp;[[metro|cm]] per poter ospitare due passeggeri in più e dotato di motori di maggior potenza) fu l'applicazione pratica del progetto, prodotto in serie in 193<ref name=RJF167/><ref name=BoBo237>{{Cita|Boroli e Boroli, 1983|p. 236|BoBo}}.</ref><ref name=PaKa>{{Cita|"Douglas DC-2"|in www.flugzeuginfo.net|PaKa}}.</ref> o 197<ref name=UWP>{{Cita|"DC-1 / DC-2"|in www.uswarplanes.net|UWP}}.</ref> esemplari.
[[File:Douglas DC-2 De Uiver of Aviodrome in flight.jpg|thumb|right|Douglas DC-2 in volo]]
[[File:Douglas DC-2 De Uiver of Aviodrome in flight.jpg|thumb|rightleft|Douglas DC-2 in volo]]
Il primo esemplare completato, parte dell'ordine originale della [[Trans World Airlines]] di venti esemplari, conobbe il battesimo dell'aria l'11 maggio del 1934, dieci mesi dopo il primo volo del prototipo<ref name=RJF167/>; consegnato tre giorni dopo alla TWA, l'aereo venne immesso in servizio il giorno 18 sulla rotta [[Columbus (Ohio)|Columbus]]-[[Pittsburgh]]-[[Newark]], mettendo subito in evidenza le proprie straordinarie prestazioni<ref name=RJF167/>.
=== Sviluppo ===
 
Messa di fronte alla necessità di rinnovare la propria flotta, nell'agosto [[1932]] la Trans World Airlines commissionò un aereo interamente metallico in grado di accogliere dodici passeggeri. La [[McDonnell Douglas|Douglas Aircraft Company]] rispose con il progetto di un nuovo bimotore e convinse [[Charles Lindbergh]], consulente tecnico della TWA, circa le prestazioni e la vantaggiosità del nuovo aereo. Il volo del primo prototipo avvenne l'11 maggio [[1934]] destando subito un'impressione favorevole grazie all'elevata velocità di volo e alla bassa velocità di [[atterraggio]], ottenuta mediante [[ipersostentatore|ipersostentatori]] posizionati sul bordo d'uscita. Il DC-2 ebbe diverse versioni, alcune militari, e la produzione complessiva si concluse con 198 esemplari realizzati.
Il DC-2 attirò l'attenzione di molti operatori aeronautici ancora prima di spiccare il primo volo e l'interesse per il velivolo andò oltre i confini nazionali. Fu così che si attivarono per ottenerne la [[licenza (economia)|licenza]] di costruzione le [[Paesi Bassi|olandesi]] [[Fokker]] e [[KLM]], indipendentemente l'una dall'altra, la [[Unione Sovietica|sovietica]] [[Amtorg Trading|Amtorg Trading Corporation]] <ref group=N>In [[alfabeto cirillico|cirillico]] "Амто́рг", contrazione di "Американская Торговля", in [[lingua russa|russo]] letteralmente "Commerciale degli Stati Uniti". Formalmente si trattava di una società per azioni di diritto americano; l'Amtorg occupò una posizione unica nel mercato, come acquirente unico per uno stato comunista. Anche se non rappresentava ufficialmente il governo sovietico, era controllata dal Commissariato del Popolo per il Commercio Estero e, prima della creazione di relazioni diplomatiche tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica nel 1933, servì di fatto come delegazione commerciale.</ref> e la [[giappone]]se [[Nakajima Hikōki]]&nbsp;K&nbsp;K. L'[[Airspeed]] Ltd. arrivò ad acquisire la licenza come sub-contraente per il [[Regno Unito]] dalla Fokker<ref name=RJF163>{{Cita|Francillon, 1988|p. 163|RJF}}.</ref>.
 
Anche le autorità militari statunitensi si fecero avanti per richiedere specifiche varianti del velivolo che, al termine della produzione in serie, arrivarono ad essere complessivamente otto, in parte destinate alla [[United States Navy]] ed in parte agli [[United States Army Air Corps]]; in particolare alcuni esemplari destinati alle forze armate furono realizzati utilizzando in parte elementi strutturali del [[Douglas DC-3|DC-3]]<ref name=RJF166>{{Cita|Francillon, 1988|p. 166|RJF}}.</ref>, che nel frattempo aveva visto la luce sul finire del 1935.
[[File:Douglas DC-2.jpg|thumb|left|Un Douglas DC-2 con le insegne della [[KLM]]]]
Il processo di sviluppo del DC-2 riguardò prevalentemente l'impiego di motori di diverso modello rispetto all'originale [[Wright R-1820|Wright Cyclone]]; in alcuni casi furono anche variate la configurazione delle porte o le finiture interne, in funzione dell'impiego cui erano destinati i singoli esemplari. La struttura, al contrario, non subì particolari modifiche, poiché lo sviluppo del modello venne ben presto indirizzato verso il DC-3: l'ultimo esemplare in configurazione "commerciale" uscì infatti dagli impianti di [[Santa Monica (California)|Santa Monica]] nel corso del 1937, seguito due anni dopo dall'ultimo velivolo militare, classificato dall'USAAC come C-42<ref name=UWP/>. Dal DC-2 i tecnici della Douglas svilupparono anche il progetto del ''Douglas Bomber 1'', che sarebbe entrato in servizio con l'USAAC come [[Douglas B-18 Bolo|B-18 Bolo]].
 
== Tecnica ==
=== Cellula ===
[[File:DC- 2 (LAPE) (5810924053).jpg|thumb|Un DC-2 con le insegne della [[Líneas Aéreas Postales Españolas|LAPE]].]]
Il Douglas DC-2 era un monoplano bimotore dalla struttura interamente metallica, caratterizzato dalla configurazione ad [[ala (aeronautica)|ala bassa]]; la [[fusoliera]], dalla profonda [[sezione (geometria descrittiva)|sezione]] rettangolare, poteva ospitare fino a quattordici passeggeri e terminava nella sezione di coda leggermente rastremata fino a dare vita all'[[impennaggio]] di tipo classico, con il piano orizzontale disposto sulla mezzeria della fusoliera, al di sotto del piano verticale. La [[cabina di pilotaggio]] era completamente chiusa, con ampia vetratura frontale.
 
L'ala era disposta in posizione avanzata rispetto al centro della fusoliera; ogni semiala era suddivisa in due sezioni: la sezione interna, di lunghezza minore, era dritta ed alloggiava le [[gondola (aviazione)|gondole]] dei motori mentre la sezione esterna si contraddistingueva per il disegno rastremato del bordo d'entrata in direzione dell'estremità e per l'andamento rettilineo del bordo d'uscita. La sezione esterna formava anche un apprezzabile [[diedro (aeronautica)|angolo diedro]] positivo con la sezione interna.
 
Il [[carrello d'atterraggio]] era di tipo triciclo posteriore: i due elementi principali, monoruota, erano costituiti da due elementi tubolari che si ritraevano, con movimento rettilineo contrario al senso di marcia, all'interno delle gondole dei motori lasciando sporgere solo parzialmente le ruote. Al posteriore era presente un ruotino d'appoggio, sterzante e non retraibile.
 
Alcuni esemplari delle varianti ad uso militare furono realizzati combinando elementi strutturali del successivo DC-3 finendo per essere, per tale ragione, soprannominati "DC-2 e ½".
 
=== Motore ===
[[File:Douglas C-42 (SN 38-503) Big Chief front view.jpg|left|thumb|Il C-42 "Flying Chief" con i motori Wright R-1820 Cyclone 9.]]
Il DC-2 nacque abbinato a due motori Wright R-1820 Cyclone 9: si trattava di [[motore radiale|motori radiali]] a nove [[cilindro (meccanica)|cilindri]] raffreddati [[raffreddamento ad aria|ad aria]] il cui sviluppo portò all'impiego di successive versioni di sempre maggior [[potenza (fisica)|potenza]] e che equipaggiarono la grande maggioranza dei velivoli prodotti.
 
In alcuni casi, rispettivamente contraddistinti dalla denominazione DC-2A e DC-2B, vennero installati motori [[Pratt & Whitney R-1690]] Hornet o i britannici [[Bristol Pegasus]]. Un singolo esemplare destinato all'USAAC fu dotato di una coppia di [[Pratt & Whitney R-1830]], anche in questo caso analogamente al successore DC-3.
 
In tutti i casi i motori azionavano [[elica|eliche]] tripala metalliche, a passo variabile.
 
== Impiego operativo ==
=== Operatori civili ===
Il primo e principale utilizzatore civile del DC-2 fu la Trans World Airlines Inc. (TWA) che, persa la possibilità di acquistare il [[Boeing 247]] a causa dell'esclusiva concessa dalla casa di [[Seattle]] alla concorrente [[United Air Lines]], aveva dato vita alla richiesta da cui era nato il DC-1<ref name=RJF167/>; in totale la TWA finì nel tempo per acquistare complessivamente 31 esemplari.
 
La Douglas, facendo tesoro dell'errata<ref name=RJF167/> scelta commerciale operata dalla [[Boeing]], decise al contrario di garantirsi la possibilità di servire altri clienti, all'unica condizione di garantire alla TWA i tempi di consegna concordati negli ordini sottoscritti<ref name=RJF167/>. Fu così che la [[American Airlines]] acquistò 16 aerei, 10 andarono alla [[Eastern Air Lines]], 9 alla [[Pan American Airways]] ed altri 12 ad altre compagnie minori.
 
In [[Europa]] fu l'[[Paesi Bassi|olandese]] Fokker ad interessarsi per prima al DC-2, acquistandone un esemplare ed aggiudicandosi la licenza di produzione; complessivamente gli aerei distribuiti dalla Fokker furono 39 ed i principali acquirenti furono la [[KLM]] e la [[Swissair]]<ref name=RJF169>{{Cita|Francillon, 1988|p. 169|RJF}}.</ref>. Altri esemplari andarono alla [[Spagna|spagnola]] [[Líneas Aéreas Postales Españolas]]<ref name=RJF170>{{Cita|Francillon, 1988|p. 170|RJF}}.</ref> ed alla [[Polonia|polacca]] [[LOT]]<ref name=RJF171>{{Cita|Francillon, 1988|p. 171|RJF}}.</ref>.
[[File:Uiver.JPG|thumb|Il DC-2 "Uiver" ([[cicogna]]) della KLM; si tratta dell'esemplare utilizzato nel corso della "MacRobertson Air Race".]]
Particolare risalto nelle cronache dell'epoca venne conquistato dal primo esemplare acquistato dalla KLM che, schierato alla partenza della [[MacRobertson Air Race]] (nota anche come "[[Londra|London]] to [[Melbourne]] Air Race"), ottenne il secondo posto finale alle spalle del [[Aereo da competizione|racer]] [[de Havilland DH.88|de Havilland DH.88 Comet]]<ref name=RJF169/><ref name=Fli2>{{Cita|The successful machines|in "Flight", 25 ottobre 1934|Fli2}}.</ref>.
 
Singoli esemplari furono acquistati anche<ref name=RJF171/> dal governo [[Francia|francese]], che aveva preso in considerazione l'ipotesi di acquisire la licenza di produzione, dalla compagnia sovietica Amtorg Trading Corporation, dalla Nakajima e dalla compagnia [[Regno d'Italia|italiana]] [[Avio Linee Italiane]]<ref name=aeu>{{Cita|"Douglas DC2"|in www.alieuomini.it|aeu}}.</ref>. Quest'ultimo esemplare fu usato dapprima per il trasporto civile e poi, dal settembre 1940, ceduto al Nucleo Comunicazioni [[Ala Littoria]] per effettuare trasporti militari<ref name=aeu/>.
 
=== Operatori militari ===
Anche nel caso delle forze armate, i principali operatori del DC-2 furono statunitensi: sia l'USAAC (successivamente divenuta [[United States Army Air Forces|USAAF]]) che l'US Navy, utilizzarono diversi esemplari del DC-2 già prima dello scoppio della [[seconda guerra mondiale]] mentre numerosi altri vennero requisiti per l'impiego militare in seguito all'[[attacco di Pearl Harbor]]; in base alla loro configurazione ed ai motori impiegati, gli aerei ricevettero diverse [[Designazione degli aerei degli Stati Uniti d'America|denominazioni]].
[[File:Douglas R2D US Navy in flight 1930s.jpg|left|thumb|In volo, con le insegne dell'US Navy.]]
Il primo conflitto che vide l'impiego del DC-2 fu però la [[guerra civile spagnola]]: i quattro esemplari acquistati dalla LAPE vennero utilizzati tra le file [[Seconda repubblica spagnola|repubblicane]] e funsero, in seguito a modifiche effettuate sul campo, anche da [[bombardiere|bombardieri]] sul finire dell'estate del 1936<ref name=RJF170/>. Poco prima della conclusione della guerra, i DC-2 vennero utilizzati per trasportare a [[Parigi]] le riserve [[oro|auree]] del governo repubblicano spagnolo<ref name=RJF170/>.
 
Nel gennaio del 1940 un esemplare, acquistato privatamente dall'aviatore [[Svezia|svedese]] [[Carl Gustav von Rosen]], fu al servizio della [[Finlandia|finlandese]] [[Suomen ilmavoimat]] nel corso della [[guerra d'inverno]], impiegato in almeno una missione di bombardamento contro campi d'aviazione dell'[[Unione Sovietica]]<ref name=RJF172>{{Cita|Francillon, 1988|p. 172|RJF}}.</ref>.
 
Con l'inizio della guerra, prima che venisse promulgato il [[Lend-Lease|Lend-Lease Act]], la [[British Purchasing Commission]] acquistò 25 esemplari di DC-2 destinandoli, tranne alcune eccezioni, alla [[Royal Air Force]]<ref name=RJF172/>; altri 10 aerei furono in seguito acquistati per conto della [[Royal Australian Air Force]]<ref name=RJF173>{{Cita|Francillon, 1988|p. 173|RJF}}.</ref>.
 
Durante la guerra, infine, alcuni esemplari furono catturati dalle truppe [[Germania nazista|tedesche]]; due aerei furono assegnati all'aviazione dell'alleato finlandese<ref name=RJF172/>.
 
== Versioni ==
''I dati sulle versioni, se non diversamente indicato, sono tratti da'' "Douglas DC-1 / DC-2" ''in'' "www.uswarplanes.net"<ref name=UWP/>.
[[File:DouglasDC2.jpg|thumb|Primo piano di un DC-2 della TWA.]]
;Versioni commerciali
* '''DC-2''': versione migliorata del precedente "DC-1", ottenuta mediante l'allungamento di 2&nbsp;ft (61&nbsp;cm) della fusoliera, che consentì l'inserimento di due posti in più per i passeggeri. I motori Wright SGR-1820-F3 del DC-1 vennero sostituiti con due Wright SGR-1820-F52, con un guadagno di potenza indicato in 10&nbsp;hp. La denominazione "DC-2" venne in seguito mantenuta per tutti gli esemplari motorizzati con i radiali Wright Cyclone, indipendentemente dalla variante del motore installata e dalle modifiche richieste specificamente da ciascun utilizzatore. In tutto gli esemplari costruiti in questa denominazione vengono indicati in 130, di cui 39 dall'olandese Fokker Aircraft Co. e 5 dalla giapponese Nakajima; almeno un esemplare di questi ultimi finì per essere impiegato dalle forze armate giapponesi ricevendo, secondo il sistema di [[Denominazioni alleate dei velivoli giapponesi|denominazione alleata]], il nome in codice "Tess".
** '''DC-2A''': il suffisso "A" identificò gli esemplari del DC-2 dotati di motore Pratt & Whitney "Hornet" (tre realizzati tra il 1934 ed il 1935).
** '''DC-2A''': la lettera "B" contraddistinse invece i velivoli (due, realizzati nel 1935) equipaggiati con motore Bristol Pegasus.
 
;Versioni militari
== Varianti ==
*'''(X)C-32''': si trattò di un singolo esemplare, inizialmente identificato come prototipo dalla presenza del prefisso "X", tratto dalla produzione di serie.
* '''DC-2A''': con due motori [[Pratt & Whitney R-1690|Pratt & Whitney R-1690 Hornet]]
**'''C-32A''': denominazione assegnata a ventiquattro DC-2 civili requisiti dall'USAAF nel corso del 1942.
* '''DC-2B''': con due motori [[Bristol Pegasus|Bristol Pegasus VI]]
*'''C-33''': versione per trasporto merci, dotato opportunamente di portelloni di carico ampliati e piani di coda uguali a quelli del DC-3; con questa denominazione furono contrassegnati diciotto velivoli costruiti nel 1936.
* '''XC-32''': versione militare a 16 posti
**'''C-33A''': identificazione assegnata ad un singolo C-33 modificato combinando parti strutturali (sezione centrale dell'ala e piani di coda) e motori del DC-3; in ragione della sua natura [[ibrido|ibrida]], l'aereo venne talvolta soprannominato "'''DC-2 e ½'''".
* '''C-32A''': versione militare simile alla precedente
*'''(Y)C-34''': si trattò di due esemplari, anche in questo caso contrassegnati solo in una prima fase con il prefisso "Y", contraddistinti dalla finitura interna "[[Very Important Person|VIP]]", utilizzati per il trasporto dello staff da parte del Ministero della Guerra statunitense.
* '''C-33''' : versione cargo con portellone per le merci
*'''C-38''': denominazione assegnata ad un esemplare di "C-33A", che funse da prototipo per la variante successiva.
* '''YC-34''': versione per acquirenti privati
*'''C-39''': trentanove esemplari contraddistinti, anche in questo caso, dall'impiego di parti del DC-3: in questo caso si trattava della sezione centrale della fusoliera, dei piani di coda e del carrello d'atterraggio. Un velivolo di questa serie fu l'ultimo DC-2 ad uscire dalle catene di montaggio della Douglas<ref name=RJF167/>. Anche in questo caso venne utilizzato il soprannome "DC-2 e ½".
* '''C-38''' : con due motori [[Wright R-1820|Wright R-1820-45]] da 694 cavalli
*'''C-41''': singolo esemplare simile al "C-39" ma con finiture "VIP", destinato al trasporto del [[capo di stato maggiore]] dell'USAAC. Dotato di motori Pratt & Whitney R-1830 "Twin Wasp"<ref name=RJF167/>.
* '''C-39''' : con due motori Wright R-1820-55 da 975 cavalli
*'''C-42''': ancora un velivolo singolo, questa volta destinato al Comandante Generale dell'USAAC; i motori erano Wright Cyclone. In seguito altri due aerei (dei C-39) furono portati al medesimo standard<ref name=RJF167/>.
* '''C-41''' : con due motori Pratt & Whitney R-1830-21 da 895 cavalli
*'''R2D-1''': designazione relativa a cinque esemplari dell'United States Navy, primo operatore militare ad acquistare il modello; in tutto identici alla versione civile, gli aerei furono impiegati per il trasporto di personale.
* '''C-42''' : con due motori Wright R-1820-53 da 895 cavalli
* '''R2D''' : versione cargo per la marina statunitense
* '''R2D-1''': altra versione cargo per la marina statunitense
 
;Designazioni all'estero
=== su licenza (e non) ===
*'''A30''': denominazione utilizzata dalla Royal Australian Air Force per identificare dieci DC-2 civili requisiti.
* '''[[Tupolev ANT-35]]''': copia sovietica dotata di due motori [[Tumanskij M-85]]
*'''DC-2K''': designazione assegnata dalla britannica RAF a ventisei aerei civili requisiti ed utilizzati in [[India]] e nel [[Medio Oriente]].
* '''[[Nakajima Ki-34|Nakajima AT-2 / Ki-34]]''': versione giapponese costruita su licenza dotata di due motori [[Nakajima Kotobuki]]
 
== Utilizzatori ==
=== Civili ===
{{Colonne}}
;{{BRA 1889-1960}}
*[[Panair do Brasil]]
Riga 99 ⟶ 154:
;{{ESP 1931-1939}}
*[[Líneas Aéreas Postales Españolas|Líneas Aéreas Postales Españolas (LAPE)]]
{{Colonne spezza}}
;{{POL}}
*[[Polskie Linie Lotnicze LOT]]
;{{ITA 1861-1946}}
*[[Ala Littoria]]
*[[Avio Linee Italiane]]
;{{ROU 1881-1947}}
*[[LARES (compagnia aerea)|LARES]]
;{{SUICHE}}
*[[Swissair]]
;{{USA 1912-1959}}
Riga 112 ⟶ 171:
;{{SUN 1923-1955}}
*[[Aeroflot]]
:operò con un esemplare.<ref name="airwar Li-2">{{citaCita web|url=http://www.airwar.ru/enc/cww2/li2.html|titolo=Лисунов Ли-2|accesso=1º novembre 2010|lingua=ru |editore=http://www.airwar.ru|operasito=Уголок неба |data=}}</ref>
{{Colonne fine}}
 
=== Militari ===
{{Colonne}}
;{{AUS}}
*[[Royal Australian Air Force]]
;{{DEU 1933-1945}}
*[[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]]
Riga 121 ⟶ 184:
;{{GBR}}
*[[Royal Air Force]]
{{Colonne spezza}}
;{{ESP 1931-1939}}
*[[Fuerzas Aéreas de la República Española]]
;{{USA 1912-1959}}
*[[United States Army Air Corps]]
*[[United States Army Air ForceForces]]
*[[United States Marine Corps]]
*[[United States Navy]]
{{Colonne fine}}
 
== Note ==
=== Annotazioni ===
<references />
<references group=N/>
=== Fonti ===
<references/>
 
== Bibliografia ==
*{{cita libro|autore=Enzo Angelucci |autore2=Paolo Matricardi |titolo=Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo |editore=Arnoldo Mondadori Editore |città=Milano |anno=1979 |pp=261-263 |volume=2 |capitolo=Douglas DC.2 - Douglas DC.3 |ISBN=no |cid=AnMa}}
*{{en}} Francillon, René J. ''Japanese Aircraft of the Pacific War''. London: Putnam, 1970. ISBN 0-370-00033-1.
*{{cita libro|autore=Achille Boroli |autore2=Adolfo Boroli |titolo=L'Aviazione |editore=Istituto Geografico De Agostini |città=Novara |anno=1983 |pp=236-237 |volume=6 |capitolo=Douglas DC-1/DC-2 |ISBN=no |cid=BoBo}}
*{{en}} Francillon, René J. ''McDonnell Douglas Aircraft since 1920''. London: Putnam, 1979. ISBN 0-370-00050-1.
*{{cita libro|autore=René J. Francillon |titolo=Japanese Aircraft of the Pacific War |editore=Putnam |città=Londra |anno=1970 |lingua=inglese |ISBN=978-0-370-00033-6 |cid=JAPW}}
*{{en}} ''United States Air Force Museum Guidebook.'' Wright-Patterson AFB, Ohio: Air Force Museum Foundation, 1975.
*{{cita libro|autore=René J. Francillon |titolo=McDonnell Douglas Aircraft since 1920 |editore=Naval Institute Press |città=Annapolis, MD, USA |anno=1988 |lingua=inglese |volume=1 |pp=162-175 |capitolo=Douglas DC-2 |ISBN=978-0-87021-428-8 |cid=RJF}}
 
=== Pubblicazioni ===
*{{cita pubblicazione |autore= |data=27 settembre 1934 |titolo=Speed and comfort |rivista=Flight |editore=Reed Business Information Ltd. |città=Sutton, Surrey - UK |pp=994-996 |url=https://www.flightglobal.com/pdfarchive/view/1934/1934%20-%200992.html |lingua=en |accesso=16 settembre 2015 |cid=Fli}}
*{{cita pubblicazione |autore= |data=25 ottobre 1934 |titolo=The successful machines |rivista=Flight |editore=Reed Business Information Ltd. |città=Sutton, Surrey - UK |pp=1119-1121 |url=https://www.flightglobal.com/pdfarchive/view/1934/1934%20-%201117.html |lingua=en |accesso=30 settembre 2015 |cid=Fli2}}
 
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== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|autore=MaksimPalt Karsten Starostin|url=http://www.aviastarflugzeuginfo.orgnet/airacdata_php/usa/douglas_dc-2acdata_dc2_dt.php |titolo=Douglas DC-2 |accesso=117 novembresettembre 2015 2010|lingua=de, en |editore=http://www.aviastarflugzeuginfo.org/index2.htmlnet |operasito=Virtualdas Aircraft MuseumFlugzeuglexicon|data= |cid=PaKa}}
*{{cita web |autore=Simon Beck |url=http://www.airwaruswarplanes.runet/enc/cw1/dc2dc12.html |titolo=DouglasDC-1 / DC-2 |accesso=117 settembre novembre2015 2010|lingua=ruen |editore=http://www.airwaruswarplanes.runet/index.html |operasito=УголокUS небаWarplanes.net |data= |cid=UWP |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151004002043/http://www.uswarplanes.net/dc12.html |urlmorto=sì }}
*{{cita web|autore=Maksim Starostin|url=http://www.aviastar.org/air/usa/douglas_dc-2.php|titolo=Douglas DC-2|accesso=1º novembre 2010|lingua=en|editore=http://www.aviastar.org/index2.html|sito=Virtual Aircraft Museum|data= |cid=avs}}
*{{cita web|url=http://www.militaryfactory.com/aircraft/detail.asp?aircraft_id=809 |titolo=Douglas DC-2 - Commercial Airliner / Military Transport |accesso=17 settembre 2015 |lingua=en |editore=http://www.militaryfactory.com |sito=Military Factory |data=12 giugno 2011 |cid=MiFa}}
*{{cita web|autore=Jack McKillop |url=http://1000aircraftphotos.com/Contributions/McKillop/12837.htm |titolo=Douglas DC-2-243/C-39 |accesso=17 settembre 2015 |lingua=en |editore=http://1000aircraftphotos.com |sito=1000aircraftphotos.com |data=31 agosto 2015 |cid=tap}}
*{{cita web|url=http://adf-serials.com.au/2a30.htm |titolo=ADF Serials - DC-2 & DC-3 |accesso=17 settembre 2015 |lingua=en |editore=http://www.adf-serials.com |sito=Australian Military Aircraft Serials and Aircraft History |cid=RAAF |data=10 marzo 2015}}
*{{cita web|autore=Gaëtan Pichon |url=http://www.avionslegendaires.net/avion-militaire/douglas-c-32-33-39/ |titolo=Douglas C-32/33/39 |accesso=17 settembre 2015 |lingua=fr |editore=http://www.avionslegendaires.net/index.php |sito=avionslegendaires.net |data=4 luglio 2012 |cid=avle}}
*{{cita web |autore=Roberto Stocchetti |url=http://www.alieuomini.it/catalogo/dettaglio_catalogo/douglas_dc,62.html |titolo=Douglas DC2 |accesso=1º ottobre 2015 |editore=http://www.alieuomini.it//homepage |sito=Ali e Uomini |data= |cid=aeu |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150713035631/http://www.alieuomini.it/catalogo/dettaglio_catalogo/douglas_dc,62.html |urlmorto=sì }}
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*{{cita web|autore= |url=https://aviation-safety.net/database/types/Douglas-DC-2/index |titolo=Douglas DC-2 |accesso=19 settembre 2015 |lingua=en |editore=https://aviation-safety.net/index.php |sito=Aviation Safety Network |data= 9 febbraio 2014 |cid=ASN }}
 
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