Deruta: differenze tra le versioni
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{{
{{Divisione amministrativa
|Nome = Deruta
|Panorama =
|Didascalia =
|Bandiera = Deruta-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Deruta-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Umbria
|Divisione amm grado 2 = Perugia
|Amministratore locale =
|Partito = [[
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Altitudine = 218
|Sottodivisioni = Casalina, [[Castelleone (Deruta)|Castelleone]], Pontenuovo, Ripabianca, [[San Nicolò di Celle]], Sant'Angelo di Celle<ref>
[http://incomune.interno.it/sites/incomune/files/contenuti/statuti/statuto-comune-pg-deruta.pdf Comune di Deruta - Statuto]</ref>
|Divisioni confinanti = [[Bettona]], [[Collazzone]], [[Marsciano]], [[Perugia]], [[Torgiano]]
|Codice postale = 06053;
06051 (Casalina, Ripabianca)
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 2013
|Nome abitanti = derutesi
|Patrono = [[santa Caterina d'Alessandria]], [[san Simplicio]]
|Festivo = 25 novembre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Deruta (province of Perugia, region Umbria, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Deruta all'interno della provincia di Perugia
|Sito = http://www.comunederuta.gov.it/
}}
'''
== Geografia fisica ==
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Deruta fa parte della [[Comunità Montana Monti del Trasimeno]].
== Origini del nome ==
L'origine più probabile del toponimo è il latino ''díruta'', participio passato di ''diruere'', ovvero: ''abbattuta'', ''rovinata'' e ''franosa'', ''scoscesa''. Da queste ultime accezioni sembra aver avuto origine il nome Déruta.
== Storia ==
Le origini di Deruta rimangono in parte oscure. Lo storico e annalista Felice Ciatti (1592-1642) ipotizza che la città sia stata fondata dai perugini in fuga in seguito all'incendio di Perugia, atto finale del ''[[Guerra di Perugia|Bellum Perusinum]]'' (41-40 a. C.), per il Ciatti il toponimo deriverebbe quindi dal latino ''diruo'' ("distruggere"), da cui ''Diruta'' ("distrutta"). Della stessa opinione è lo storico Cesare Caporali (1531-1601), che troverebbe conferma di questa origine nel toponimo di ''Perugia Vecchia'', località presso la frazione derutese di Castelleone. L'umanista Flavio Biondo, che tuttavia cita Deruta ("Dopo che il fiume Chiascio si getta nel Tevere, dapprima, non lontano dal Tevere, giace la cittadina di Deruta, vivacemente popolata"), contesta il Caporali affermando che tale nome non compare nel catasto della città prima del XVII secolo (come mai? v. Discussione), dunque non collegandola al ''Bellum Perusinum.''<ref>Stefania Zucchini, Deruta e il suo Territorio vol. I, 2011, Deputazione di storia patria per l'Umbria</ref>
Molti hanno tentato, nel corso dei secoli, ipotesi sulla derivazione del toponimo, tra cui ''Ruta'', ''Rupta'', ''Druida''.
Sicuramente è sempre stata un valido baluardo di Perugia a sud, verso [[Todi]]. Di questo ruolo è tuttora testimonianza l'aspetto di castello fortificato, che il centro storico conserva.
Numerose sono le testimonianze di una presenza abitativa in epoca romana, tutte confermate da resti architettonici caratteristici, come capitelli, anfore ed epigrafi, ancora oggi visibili nell'atrio del
Verso l'anno mille, l'Imperatore [[Ottone III]] cedette il paese ad alcuni nobili germanici, conferendo
Durante la [[Guerra del sale (1540)|Guerra del sale]] ([[1540]]), Deruta,
La sottomissione al governo pontificio durò fino al [[1860]], a parte due brevi interruzioni legate al dominio [[Francia|francese]]: tra il [[1798]] e il [[1800]] Deruta fu inclusa nella [[Repubblica Romana (1798-1799)|Repubblica Romana]] come quarto cantone del Dipartimento del [[Lago Trasimeno|Trasimeno]] e, fra il [[1809]] e il [[1814]], fece parte dell'[[Napoleone Bonaparte|Impero napoleonico]].
=== Simboli ===
Lo stemma che rappresenta il
1. L'emblema del Comune è il suo stemma antico, rappresentato da una torre circolare, con due ordini di palchi merlati, avente sull'alto tre ramoscelli fioriti di ruta
e a lato il grifo rampante di Perugia. |url= https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-pg-deruta.pdf }}</ref>
Lo stemma è stato riconosciuto con DCG del 13 luglio 1943.<ref>{{cita web|url= https://www.araldicacivica.it/comune/deruta/ |titolo= Comune di Deruta – (PG) }}</ref> Il gonfalone è un drappo di rosso.
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
| immagine = Corona di Città Italiana.svg
| nome_onorificenza = Titolo di Città
| collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
| motivazione = Decreto del Presidente della Repubblica<ref>{{Cita web |url=https://www.provincia.perugia.it/news/deruta-consegue-il-titolo-citta |titolo=Deruta consegue il titolo di “Città” |sito=Provincia di Perugia |data=26 novembre 2023 |accesso=31 gennaio 2024}}</ref>
| data = 17 marzo 2023
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Chiostro del Museo(1).jpg|thumb|left|Veduta del chiostro della Chiesa di San Francesco]]
[[File:Deruta-Piazza-Consoli.jpg|miniatura|Piazza dei Consoli]]
[[File:Deruta-porta.jpg|miniatura|Porta di Sant'Angelo]]
[[File:Porta-todi-deruta.jpg|miniatura|La ''Porta Tuderte o del Borgo o del Cerro'']]
[[File:Deruta Porta perugina.jpg|miniatura|La ''Porta Perugina o della Valle'']]
=== Architetture religiose ===
* [[Chiesa di San Francesco (Deruta)|Chiesa di San Francesco]] da cui proviene l'affresco del [[Perugino]]: ''[[Padre Eterno con i santi Rocco e Romano]]''
* [[Chiesa di Sant'Antonio Abate (Deruta)|Chiesa di Sant'Antonio Abate]] con affreschi di [[Bartolomeo Caporali]] e [[Giovanni Battista Caporali]]
* [[Santuario della Madonna del Bagno (Deruta)|Santuario della Madonna del Bagno]] con oltre 700 ex voto in maiolica.
* [[Chiesa di Sant'Angelo (Deruta)|Chiesa di Sant'Angelo]] dal quale proveniva il [[Pavimento della Chiesa di San Francesco di Deruta|Pavimento della Chiesa di San Francesco]].
* [[Chiesa della Madonna della Cerasa]] o del Divino Amore, ubicata nella ''Valle''.
* [[Chiesa di Sant'Anna (Deruta)|Chiesa di Sant'Anna]] ubicata nel ''Borgo''.
* [[Chiesa della Madonna delle Piaggie]] che si trova lungo la via Tiberina.
* [[Chiesa di Santa Maria di Roncione]] posizionata nei pressi del paese.
* [[Chiesa della Madonna del Fanciullo]] nella vicina Fanciullata.
* [[Chiesa della Madonna dei Pantanelli]] nella vicina [[San Nicolò di Celle]].
===Porte===
* [[Porta Sant'Angelo (Deruta)|Porta Sant'Angelo]] è la principale porta che permette l'accesso al centro storico
* ''Porta Tuderte o del Borgo o del Cerro''
* ''Porta Perugina o della Valle''
===Piazze===
* [[Piazza dei Consoli]]
* Piazza Benincasa su cui si affaccia la chiesa di [[Chiesa di Sant'Antonio Abate (Deruta)|chiesa di Sant'Antonio Abate]]
===Fornaci===
*
*
*
*
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Deruta}}
===Etnie e minoranze straniere===
Secondo i dati ISTAT<ref>
Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
*[[Romania]] 308 (3,19%)
*[[Albania]] 162 (1,68%)
== Cultura ==
=== Musei ===
* [[Pinacoteca comunale (Deruta)|Pinacoteca comunale]]
* [[Museo regionale della Ceramica]]
* Museo della Fabbrica di maioliche Grazia
* Museo di Storia Naturale di Casalina
=== Eventi ===
* {{chiarire|Il 25 novembre, festa di [[santa Caterina d'Alessandria]], patrona dei ceramisti e san Simplicio patrono della città, si svolge la
* La prima domenica di settembre si svolge il Palio della Brocca, rievocazione storica con ambientazione ottocentesca, nel quale si sfidano i tre rioni Piazza, Valle e Borgo in competizioni ispirate dalla produzione tipica delle ceramiche artistiche. La manifestazione prende spunto dal documento dello storico Giuseppe Bianconi che ricorda la gestazione della costruzione della fontana e del nuovo acquedotto: "la magistratura e consiglio locale nel 1844 risolvette provvedere abbondanti acque potabili, anco perché non iscapitasse l'arte della maiolica, antico vanto del luogo ed attualmente risorsa della popolazione"<ref>http://www.paliodellabrocca.it/associazione.html</ref>.|chiarire con fonti terze e autorevoli la rilevanza degli eventi}}
== Geografia antropica ==
A ridosso dell'antica cinta muraria si trova il borgo più vecchio da dove, salendo per tre porte dell'antico sistema difensivo, si accede al centro storico. La principale porta d'accesso è chiamata [[Porta Sant'Angelo (Deruta)|porta Sant'Angelo]], le altre minori sono dette ''Porta Perugina'' e ''Porta del Borgo'' o ''Tuderte''. Dal centro storico svettano le due torri civiche ed il campanile della [[Chiesa di San Francesco (Deruta)|Chiesa di San Francesco]].
===
{| class="wikitable"
|+FRAZIONI PER NUMERO ABITANTI
!POS.
!Località
!Abitanti
!Superficie
!Densità
|-
|1
|[[San Nicolò di Celle]]
|1.103
|4,6
|239,78
|-
|2
|Pontenuovo
|566
|5,1
|110,98
|-
|3
|Ripabianca
|481
|3,6
|133,61
|-
|4
|Sant'Angelo di Celle
|424
|4,9
|86,53
|-
|5
|Casalina
|298
|4,3
|69,30
|-
|6
|[[Castelleone (Deruta)|Castelleone]]
|78
|4,5
|17,33
|-
|
|'''Totale'''
|'''2.850'''
|'''27'''
|'''105,55'''
|}
=== Il capoluogo ===
La cittadina di Deruta si estende per {{M|17,51|u=km²}} e conta {{formatnum:6740}} abitanti, con una densità di 384,92 abitanti per km².
== Economia ==
L'artigianato a Deruta s'identifica con la produzione di maioliche artistiche. Il documento più antico su questa forma di arte risale al 12 agosto [[1290]]. In questo periodo vengono prodotti oggetti d'uso comune, con scarse decorazioni; i colori dominanti sono il ''verde ramina'' ottenuto dall'ossidazione del [[rame]] e il ''bruno manganese''.
[[File:Deruta museum.jpg|thumb|Museo regionale della Ceramica.]]
Nei secoli successivi la maiolica derutese raggiunge il massimo splendore, diffondendosi nel Cinquecento nelle maggiori piazze italiane: artisti come Giacomo Mancini detto ''El Frate'' e Francesco Urbini firmano opere di grande rilievo. ''[[Piatto da parata|Piatti da pompa]]'', ''coppe amatorie'', ''impagliate'' e stemmi nobiliari presentano un repertorio di motivi con figure femminili, scene mitologiche, battaglie e immagini sacre. La tavolozza dei colori si arricchisce con l'[[arancio]], il [[blu]] e il [[giallo]]. Appare anche la ''tecnica del lustro'', con riflessi dorati nelle opere di maggior pregio. Il primo pezzo a lustro, attribuito a Deruta, è datato [[1501]], ed è una ''targa a rilievo'' che raffigura il martirio di [[san Sebastiano]], conservata al [[Victoria and Albert Museum]] di [[Londra]].
Pavimenti come quello della [[Chiesa di San Francesco (Deruta)|chiesa di San Francesco]] a Deruta, di [[Collegiata di Santa Maria Maggiore (Spello)|Santa Maria Maggiore]] a [[Spello]] o della sacrestia di [[Basilica di San Pietro (Perugia)|San Pietro]] a Perugia sono ulteriori testimonianze della migliore produzione delle maioliche derutesi.
Nel corso dei tempi lo stile e i decori si trasformano nel "[[Stile compendiario|compendiario]]", dai tratti veloci, e nel "calligrafico", con intreccio di fiori, foglie, arabeschi, uccelli ed altri animali.
A Deruta si trovano botteghe, laboratori, fabbriche, sale di esposizione e due scuole d'arte ceramica: l'''Istituto Statale d'Arte [[Alpinolo Magnini]]'' e la Scuola d'Arte Ceramica ''Romano Ranieri''.
==Infrastrutture e trasporti==
===Ferrovie===
{{vedi anche|Stazione di Fanciullata|Stazione di Deruta}}
Deruta dispone di due stazioni ferroviarie entrambe sulla [[Ferrovia Centrale Umbra]]:
===Strade===
Il comune è costeggiato dalla [[SS 3 bis]].
==
{| class="wikitable" style="text-align:center; font-size:90%;"
! rowspan="2" |Nº
! colspan="3" rowspan="2" |Primo cittadino
! colspan="2" |Mandato
! rowspan="2" |Partito
! rowspan="2" |Carica
|-
!Inizio
!Fine
|-
! colspan="9" |Sindaci eletti
|-
!1
|bgcolor={{Colore partito|Partito Socialista Italiano}}|
|[[File:Deruta-Stemma.png|60x60px]]
|Orlando Monicchi
|29 luglio [[1985]]
|30 luglio [[1990]]
|[[Partito Socialista Italiano]]
|Sindaco eletto con il 56,31% dei voti.
|-
!2
|bgcolor={{Colore partito|Partito Socialista Italiano}}|
|[[File:Deruta-Stemma.png|60x60px]]
|Alvaro Verbena
|31 luglio [[1990]]
|20 luglio [[1993]]
|[[Partito Comunista Italiano]]
|Sindaco eletto con il 52,43% dei voti.
|-
!3
|bgcolor=|
|[[File:Deruta-Stemma.png|60x60px]]
|Antonio De Bonis
|21 luglio [[1993]]
|22 novembre [[1993]]
|Commissario straordinario
|[[Commissario Prefettizio]]
|-
!4
|bgcolor={{Colore partito|Lista Civica}}|
|[[File:Deruta-Stemma.png|60x60px]]
|Remo Patacca
|23 novembre [[1993]]
|16 novembre [[1997]]
|[[Lista Civica|Deruta per tutti]]
|Sindaco eletto con il 59,41% dei voti.
|-
!5
|bgcolor={{Colore partito|Partito Comunista Italiano}}|
|[[File:Deruta-Stemma.png|60x60px]]
|Mauro Mastice
|17 novembre [[1997]]
|27 maggio [[2002]]
|[[Partito Democratico della Sinistra]]-[[Democratici di Sinistra]]
|Sindaco eletto con il 62,82% dei voti.
|-
!
|bgcolor={{Colore partito|Partito Comunista Italiano}}|
|[[File:Deruta-Stemma.png|60x60px]]
|Mauro Mastice
|28 maggio [[2002]]
|28 maggio [[2007]]
|[[Democratici di Sinistra]]
|Sindaco confermato con il 54,36% dei voti.
|-
!
|bgcolor={{Colore partito|Lista Civica}}|
|[[File:Deruta-Stemma.png|60x60px]]
|Alvaro Verbena
|29 maggio [[2007]]
|7 maggio [[2012]]
|[[Lista Civica|Insieme per Deruta]]
|Sindaco eletto con il 64,32% dei voti.
|-
!
|bgcolor={{Colore partito|Lista Civica}}|
|[[File:Deruta-Stemma.png|60x60px]]
|Alvaro Verbena
|8 maggio [[2012]]
|13 giugno [[2017]]
|[[Lista Civica|Lavoro e progresso]]
|Sindaco confermato con il 70,44% dei voti.
|-
!6
|bgcolor={{Colore partito|Lista Civica}}|
|[[File:Deruta-Stemma.png|60x60px]]
|Michele Toniaccini
|14 giugno [[2017]]
|"in carica"
|[[Lista Civica|Cittadini per Deruta]]
|Sindaco eletto con il 69,24% dei voti
|}
==
La storica società calcistica per eccellenza del paese è il Deruta (fondato nel 1926) che ha disputato anche il campionato di serie D. Sono presenti 3 società calcistiche: Il Real Deruta (che conta anche una squadra di calcio a 11 femminile) e il San Nicolò che militano nella prima categoria regionale e l'Atletico Sant'Angelo che milita nella seconda categoria regionale. Inoltre è presente un'ulteriore società che possiede solamente il settore giovanile: il Deruta-San Nicolò. Il basket è presente, rappresentato dell'Associazione Dilettantistica Deruta Basket, che milita nel massimo campionato regionale (C2).
Un altro sport presente a Deruta è la pallavolo, con una società costituita da una sola squadra in prima divisione di ragazze dai 14 anni in su, non solo di Deruta, ma anche di Marsciano. Queste due città hanno insieme formato la società Pallavolo Media Umbria.
== Note ==
<references/>
==Bibliografia==
*Francesco Federico Mancini, 1980, ''Deruta e il suo territorio''
* Ugolino Nicolini, Attilio Bartoli Langeli, 1997, ''Il paese dell'arte civile: scritti sulla storia di Deruta e della ceramica derutese''.
* Luca Nulli Sargenti, ''Giuseppe Fabretti, uomo e cronista del suo tempo: Le Memorie Ecclesiastiche di Deruta'', in Paola Monacchia (a cura di) ''Giuseppe Fabretti (1787-1869) La storia del Risorgimento in Umbria attraverso le memorie di un derutese'', atti dell'incontro di studio, Casalina di Deruta, 28 settembre 2013, Bollettino della Deputazione di Storia Patria per l'Umbria, vol. CXI, Tomo II, pp. 1059-1111, Perugia, 2014. ISSN 0392-0372
* Luca Nulli Sargenti, Don Gino Ciacci, ''Sant'Angelo di Celle: storia e vicende di una parrocchia e del circostante'', Perugia, Futura Edizioni, 2016, ISBN 88-99527-43-1
== Voci correlate ==
* [[Castelleone (Deruta)]]
* [[San Nicolò di Celle]]
* [[Santuario della Madonna del Bagno (Deruta)]]
* [[Maiolica di Deruta]]
* [[Parco del Lago Trasimeno]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Comuni della provincia di Perugia}}
{{Città italiane della ceramica}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Umbria}}
[[Categoria:Deruta| *]]
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