Scutari: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Scutari
|Nome ufficiale = {{sq}} Shkodra
|Panorama = ShkoderMash.png
|Didascalia =
|Stato = ALB
|Grado amministrativo =
|Divisione amm grado 1 = Scutari
|Amministratore locale = Benet Beci
|Partito = [[Partito Socialista d'Albania|PS]]
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Data soppressione =
|Superficie = 911.84
|Abitanti = 135612
|Note abitanti = {{cita web|url=http://www.instat.gov.al/media/195835/10__shkoder.pdf|titolo=Population and housing Census 2011|lingua=en|accesso=25 settembre 2017|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303233212/http://www.instat.gov.al/media/195835/10__shkoder.pdf|dataarchivio=3 marzo 2016}}
|Aggiornamento abitanti = cens. 2011
|Sottodivisioni = Ana e Malit, Bërdicë, Guri I Zi, Postribë, Pult, Rrethinat, Shalë, Shosh, Velipojë
|Divisioni confinanti =
|Lingue =
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|Codice statistico =
|Codice catastale =
|Targa = SH fino al 16/02/2011
|Nome abitanti = {{it}} scutarini<br
|Patrono = [[santo Stefano]]
|Festivo =
|Mappa =
|Didascalia mappa =
}}
'''Scutari''' ({{IPA|[
Scutari è una tra le più antiche città europee e fra le più grandi d'Albania, importante centro economico e culturale del Paese. Annoverando numerose personalità di spicco, che hanno scritto la storia della lingua e delle arti d'Albania, è considerata la culla culturale della nazione albanese<ref name="Utopie"/><ref name="Utopie">{{cita web |url = http://www.utopie.it/as/scutari.htm |titolo = Scutari |sito= utopie.it |citazione = Scutari è una tra le più antiche città Europee ed è stata il centro culturale di tutta l'Albania |accesso = 17 maggio 2014}}</ref><ref name="Albania">{{cita web |url = http://www.albania-turismo.it/scutari.html |titolo = Scutari in Albania! |sito = albania-turismo.it |accesso = 17 maggio 2014 |dataarchivio = 16 luglio 2014 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140716144158/http://albania-turismo.it/scutari.html |urlmorto = sì }}</ref>, e per questo è definita anche la "Firenze dei Balcani"<ref name="Albania"/>.
Fu fondata dagli [[illiri]] nel secolo IV a.C. nelle colline attorno al [[Castello di Rozafa]]. Fin dai tempi antichi è stata crocevia di importanti vie commerciali della penisola balcanica, così per lungo tempo è stato il centro dello stato illirico. Avendo una comoda posizione economica, a Scutari si avvicendarono romani, bizantini, slavi, veneziani e turco-ottomani. Nel 1858 - sviluppandosi quasi contemporaneamente alla fotografia del mondo - è stato istituito uno studio fotografico, denominato [[Museo Marubi|Marubi]], dove è stata stampata la prima fotografia di tutta la zona balcanica occidentale.
In seguito alla riforma amministrativa del [[2015]], sono stati accorpati a Scutari i comuni di [[Ana e Malit]], [[Berdicë]], [[Dajç (Scutari)|Dajç]], [[Gur i Zi]], [[Postribë]], [[Pult]], [[Rrethinat]], [[Shalë]], [[Shosh]] e [[Velipojë]], portando la popolazione complessiva a {{formatnum:135612}} abitanti (dati censimento 2011).
== Geografia fisica ==
Scutari è situata sul margine orientale del [[lago di Scutari]], il più grande dei [[Penisola balcanica|Balcani]], con una superficie di {{M|370|u=km²}}.
Ad oriente del centro abitato scorre il [[Kir (fiume)|fiume Kir]] che, presso il colle del [[castello di Rozafa]], si unisce al fiume [[Drin]]. Quest'ultimo sfocia poche centinaia di metri dopo nella [[Boiana]] (buna in albanese), l'emissario del lago di Scutari. La città è circondata ad occidente e ad settentrione dalle propaggini meridionali delle [[Alpi Dinariche]]. Le vette più importanti sono il [[Cukal]] (1.722 metri), il [[Maranaj]] (1.576 metri), il [[Tarabosh]] e lo [[Sheldi]] (541 metri).
Inoltre [[Confine tra l'Albania e il Montenegro|sorge nei pressi di due valichi di confine con il Montenegro]]: [[Hani i Hotit]] e [[Muriqan]]. La strada per [[Podgorica]] è a soli {{M|36|u=km}} (via Hani i Hotit), la strada per [[Dulcigno]] e il [[mare Adriatico]] a 18 (via Muriqan). Famosa la spiaggia di Velipoja sul [[Mar Adriatico]].
Il clima è di tipo mediterraneo, con inverni solitamente freddi ed estati calde. In inverno la temperatura difficilmente scende al di sotto dei -5 C°, invece d'estate può arrivare a 40 C°.
== Storia ==
Scutari venne fondata attorno al V-IV secolo a.C.<ref>Bibl.: {{Cita libro |autore = |curatore = Daniela De Angelis |titolo = Oppo e tre ricerche su Pomezia |città = Palermo |editore = [[Gangemi Editore|Gangemi]] |anno = 2014 |isbn = 978-88-492-2882-3}}</ref> L'etimologia del nome dovrebbe derivare dal proto-albanese "''Sco<nowiki>'</nowiki> Drinon''" (''[ku] Shkon Drinon''), ovvero «''luogo dove passa il fiume [[Drin]]''».
Da scavi archeologici eseguiti al [[Castello di Rozafa|castello Rosafa]], si deduce che il centro era abitato già dall'[[età del bronzo]]. Popolata dagli [[Illiri]], nel [[168 a.C.]] Scutari fu il teatro dello scontro finale che pose fine alla [[terza guerra illirica]] e al regno di [[Genzio]]. Colonizzata dai Romani, ''Scodra'' divenne un importante snodo stradale e commerciale della provincia dell'[[Illyricum]]. A seguito della morte dell'imperatore [[Teodosio I|Teodosio il Grande]] e della successiva divisione in due dell'[[Impero romano]], Scodra venne inclusa nei territori dell'[[Impero bizantino|Impero romano d'Oriente]].
Nel VII secolo l'imperatore [[Eraclio I|Eraclio]] cedette la città ai [[Rascia|Serbi]]. Successivamente cadde nelle mani dei [[Primo Impero bulgaro|Bulgari]] e poi nuovamente dell'[[Impero romano d’Oriente]]. Nel [[1042]] i Bizantini vennero cacciati dal principe serbo [[Stefano Vojislav]] che fece di Scutari la sede della sua corte. Annessa al [[despotato d'Epiro]] nel [[1214]], la città tornò in mani serbe nel [[1330]], quando il re [[Stefano Uroš III Dečanski]] ne affidò il governo al figlio [[Stefano Uroš IV Dušan|Stefano Dušan]]. Alla morte di quest'ultimo Scutari e il suo [[contado]] entrarono nell'orbita della famiglia [[Balšići|Balšić]], che dominava il vicino [[Principato di Zeta]].
=== Il dominio veneziano ===
{{Vedi anche|Guerra turco-veneziana (1463-1479)|Assedio di Scutari (1474)|Assedio di Kruja (1478)|Assedio di Scutari (1478-1479)}}
Spinti dalla crescente minaccia [[Impero ottomano|ottomana]], nel [[1396]] i Balšići cedettero il controllo della città ai [[Repubblica di Venezia|Veneziani]]. Durante la dominazione di Venezia venne fortificato il castello cittadino e furono redatti gli ''Statuti di Scutari''.
Dopo la morte di [[Giorgio Castriota Scanderbeg|Scanderbeg]] e il progressivo sfaldamento della [[Lega di Alessio]] Scutari venne a trovarsi in prima linea contro l'avanzata turca in Albania. Nel [[1474]] un primo assedio ottomano venne respinto dai Veneziani. Tre anni dopo gli Ottomani, guidati dal sultano [[Maometto II]] in persona, cinsero nuovamente d'assedio Scutari. Dopo sette mesi di combattimenti la guarnigione veneziana fu costretta a capitolare e ad abbandonare la città.
Nel corso della dominazione ottomana, durata più di quattro secoli, Scutari divenne sede di un [[Sangiaccato (suddivisione amministrativa)|sangiaccato]] e, in virtù della sua posizione strategica, un importante centro commerciale e culturale. Nel [[1867]] il [[sangiaccato di Scutari]], venne unito a quello di [[Skopje|Üsküb]] ed elevato al rango di [[Vilayet di Scutari|vilayet]].
Durante la [[prima guerra balcanica]] Scutari venne messa sotto assedio dalle truppe [[Regno del Montenegro|montenegrine]] supportate da quelle [[Regno di Serbia|serbe]]. Il 23 aprile [[1913]], dopo sette mesi d'assedio, il comandante della [[Esercito ottomano|guarnigione ottomana]] [[Essad Pascià]] si arrese ai Montenegrini. Nonostante le ambizioni di conquista di quest'ultimi, a seguito dell'esito della [[Conferenza di Londra (1912-1913)|Conferenza di Londra]], Scutari venne annessa nel neoistituito [[Principato d'Albania (1914-1925)|Principato d'Albania]].
Durante la [[prima guerra mondiale]], con il collasso del nuovo stato albanese, Scutari venne nuovamente occupata dai Montenegrini il 27 gennaio [[1915]]. Il 23 gennaio [[1916]] la città cadde nelle mani dell'[[esercito austroungarico]] e sarà presa dalle truppe dell'Intesa solamente il 30 ottobre [[1918]].
==
Il monumento più importante è il castello situato sulla collina alle porte della città. Fu costruito nel IV secolo a.C. Il suo nome è "Rosafa", in [[lingua albanese|albanese]] "''Kalaja e Rozafes''". La città di Scutari in generale presenta fasi diverse di costruzione, dal periodo [[illiri]]co fino ai giorni nostri. La città vecchia è formata dai diversi quartieri intorno al castello di Rosafa, fino al nord della città, con abitazioni costruite con le rovine delle mura illiriche, romano-bizantine e veneziane e con abitazioni storiche del periodo ottomano.
=== Castello di Rozafa ===
{{vedi anche|Castello di Rozafa}}
[[File:Skadar, nádvoří pevnosti Rozafat.jpg|miniatura|Strutture veneziane all'interno del castello]]
[[File:Skadar, nádvoří pevnosti Rozafat IV.jpg|miniatura|sinistra|Panoramica della città dal castello]]
[[File:Skadar, pevnost Rozafat, akropole.jpg|miniatura|sinistra|Castello Rosafa]]
Il [[castello di Rozafa|castello di Scutari]] venne costruito su un'alta collina, ricoperta interamente di rocce difficili da scalare. Per la sua posizione strategica fu per secoli un inattaccabile bastione. La storia del castello si trova a metà, tra mito e leggenda, senza nascondere una verità storica. Si racconta di come il castello sarebbe ripetutamente crollato e secondo un oracolo, per evitare altri cedimenti, era necessario un sacrificio umano. con l'inganno fu sacrificata Rosafa, moglie di uno dei costruttori del castello, la quale fu murata viva, ma in maniera da lasciare liberà metà del corpo per permetterle di allattare, cullare, abbracciare ed ammirare regolarmente il figlioletto. Si sa con certezza che Scutari fu capitale del popolo degli [[Illiri]], e negli scavi si trovano interessanti ritrovamenti dell'epoca. Questo dimostra che già al tempo degli Illiri il castello era utilizzato per proteggere la popolazione locale. Infatti le popolazioni che abitavano Scutari già nel 230 a.C., in caso di pericolo di un assedio o causa di tremende alluvioni, si rifugiavano sulla collina di rocce, che poi prese il nome di ''Kalaja e Shkodres''.
=== Cattedrale di Scutari ===
{{vedi anche|Cattedrale di Santo Stefano protomartire (Scutari)}}
[[File:Shkoder 098.JPG|miniatura|Cattedrale di Santo Stefano]]
Uno degli edifici storici più importanti dei quartieri cattolici è la cattedrale della città, dedicata a Santo [[Stefano protomartire]], chiamata "''Kisha e Madhe''" ovvero "''Chiesa Grande''" e visitata nel [[1993]] da [[papa Giovanni Paolo II]]. La cattedrale è la chiesa principale dell'[[arcidiocesi di Scutari-Pult]].
=== L'orologio Inglese ===
È l'unico edificio di Scutari che ha l'aspetto di un castello medioevale.
[[File:Skadar, hodinová věž II.jpg|miniatura|upright=0.7|L'orologio inglese]]
La casa, insieme alla torre dell'orologio venne costruita con gli ingenti fondi del lord inglese Paget, recatosi in Albania per diffondere il [[protestantesimo]]. Trasferitosi a Scutari alla fine del XIX secolo, dopo notevoli avventure per il possesso di fabbricati e di quei terreni, volle costruire qualcosa in stile medievale, che richiamasse il passato dell'Albania, non molto coerente in realtà per l'epoca di costruzione. A ogni modo è un complesso unico. Prima dell'erezione della torre in quel luogo si trovava la casa dei Domnori.
Nonostante l'ambientazione medioevale albanese, l'orologio inglese, come viene comunque chiamato dalla popolazione, richiama l'attenzione dei turisti, e qualsiasi passante è disposto a raccontare la storia di questa costruzione che si richiama all'epoca del feudalesimo albanese.
=== Altri edifici ===
[[File:Shkoder 073.JPG|miniatura|Chiesa di San Francesco]]
;Edifici cristiani cattolici e ortodossi
* [[Chiesa di San Francesco (Scutari)|Chiesa di San Francesco]] o dei Frati Francescani (''Kisha Françeskane'')
* Santuario della [[Madre del Buon Consiglio]] (''Kisha e Zoja e Këshillit të Mirë''), patrona d'[[Albania]]
* Chiesa di San Nicola (''Kisha e Shën Nikolle)''
* [[Cattedrale della Natività di Gesù (Scutari)|Cattedrale ortodossa della Natività di Gesù]]
;Edifici musulmani
* [[Moschea di Piombo (Scutari)|Moschea di Piombo]] (''Xhamia e Plumbit'') del 1773
* [[Moschea Ebu Beker]] (''Xhamia Ebu Beker'')
* [[Moschea Parrucë]] (''Xhamia e Parrucës'')
* Moschea Tophanës
* Moschea di Kiras
* Moschea della Madrasa
;Edifici civili
* [[Ponte di Mes]] (''Ura e Mesit'') del 1780
* Teatro Migjeni
* [[Museo Marubi]]
== Cultura ==
=== Istruzione ===
[[File:Shkoders Low Skyline.jpg|miniatura|Panorama di Scutari]]
Secondo lo storico E. Jacques, la prima scuola fu fondata nel [[1698]] dalle missioni di [[papa Clemente XI]]. La [[stampa a caratteri mobili]] fu introdotta nella città solo 38 anni dopo l'invenzione di [[Johann Gutenberg]].<ref name="Albania"/> Nel [[1858]] ne abbiamo la prima foto, eseguita dal piacentino [[Pietro Marubi]]<ref name="Albania"/><ref>In seguito naturalizzato come Pjetër Marubi, autore della prima foto fatta nei Balcani.</ref> Nel [[1877]] fu fondato il [[Collegio Saveriano di Scutari|Collegio Saveriano]], all'inizio come scuola mercantile e poi come liceo classico. Un anno dopo, nel [[1878]] l'Ordine delle Sorelle Stigmatine aprì la prima scuola femminile francescana. Scutari è sede della prima scuola media superiore statale d'Albania (''gjimnazi shtetëror''), ora chiamata ''gjimnazi 28 Nentori''. Nella città è presente l'[[Università Luigj Gurakuqi di Scutari|Università Luigj Gurakuqi]] ed è nata la prima opera albanese, il teatro Migjeni e il primo cinema. In città venne costruito nel 1888 il primo [[osservatorio astronomico]].<ref name="Albania"/>
===Arte===
[[File:Kole Idromeno, Motra tone.jpg|destra|miniatura|229x229px|Dipinto ''"Motra Tone"'' di Idromeno, raffigurante una tipica donna di Scutari]]
A Scutari nacque e morì [[Kolë Idromeno]], precursore del [[realismo (arte)|realismo]] e della [[pittura paesaggistica]] albanese, e progettista di alcuni dei più famosi edifici della città.
Idromeno fu tra i primi a organizzare a Scutari e in Albania spettacoli cinematografici grazie ai rapporti che aveva con i [[Auguste e Louis Lumière|fratelli Lumière]], e a portare l'arte fotografica, dopo Pietro Manubi.
== Geografia antropica ==
=== Suddivisioni storiche ===
La città è suddivisa in diversi quartieri fra i quali gli importanti, Parrucë e Skenderbeg; quest'ultimo è il più importante quartiere di religione cattolica ed anche uno dei più grandi della città. In esso troviamo il cimitero cattolico "Varrezat e Rrmajit"<ref>Una volta uno dei cimiteri cattolici più belli della penisola balcanica.</ref> negli ultimi anni recuperato dal degrado, conserva diverse tombe monumentali. I quartieri più antichi della città nuova dopo l'alluvione sono: Gjuhadol, Perash, Zdrale, Dugajt e Reja, Dudas, Ajasëm. Successivamente sono nati i quartieri di Parrucë, Xhabije, Baçja e Çakejve, Rus e Kiras.
== Infrastrutture e trasporti ==
La [[Strada statale 1 (Albania)|SH1]] conduce al [[Confine tra l'Albania e il Montenegro|confine albanese-montenegrino]] tramite il valico di frontiera [[Hani i Hotit|Han i Hotit]]. Il tratto stradale tra Hani i Hotit (confine montenegrino) e Scutari è stato completato nel 2013 come standard a carreggiata unica.
La [[Strada statale 5 (Albania)|SH5]] è l'autostrada da Scutari a [[Morinë]], [[Confine tra l'Albania e il Kosovo|confine con il Kosovo]].
== Amministrazione ==
=== Gemellaggi ===
Scutari è gemellata con:
* {{Gemellaggio|stato=Kosovo|città=Prizren|anno=|link=}}
* {{Gemellaggio|stato=Macedonia|città=Skopje|anno=|link=}}
* {{Gemellaggio|stato=Montenegro|città=Cettigne|anno=|link=}}
* {{Gemellaggio|stato=Montenegro|città=Dulcigno|anno=|link=}}
== Sport ==
La città vanta un club calcistico nella
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
File:Shkoder 029.JPG|Il municipio di Scutari
File:The view of the Mes bridge.jpg|Il ponte di Mes
File:2013-10-03 Lead Mosque, Shkodër 0214.jpg|Moschea di Piombo
File:Painted building in Shkodra.JPG|Palazzi a Scutari
File:Democracy square in Shkodra.JPG|Piazza Democrazia
File:Rruga e Gjuhadolit.jpg|Rruga e Gjuhadolit
File:Albanian Alps from Rozafa.jpg|La città e le Alpi Albanesi dal castello
File:Skadar, katolický kostel pod rozafskou pevností.jpg|Santuario della Madre del Buon Consiglio
File:Rruga Kolë Idromeno, Shkodër.jpg|Rruga Kole Idromeno
File:Lake Shkodër.jpg|Il fiume Buna
</gallery>
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* {{Cita libro |curatore = [[Girolamo De Rada]] |titolo = I canti di Milosao figlio del despota di Scutari |città = Lungro (CS) |editore = Costantino Marco |annooriginale = 1836 |anno = 1999 |isbn = 88-85350-41-0}}
* {{Cita libro |curatore = Lucia Nadin e Pellumb Xhufi |titolo = Statuti di Scutari della prima metà del secolo XIV con le addizioni fino al 1469 |città = Roma |editore = Viella |anno = 2002 |isbn = 88-8334-042-6}}
* {{Cita libro |autore = Ndriçim Mlika |titolo = Scutari. Paesaggi, tradizioni, storia |città = Firenze |editore = VoLo |anno = 2006 |isbn = 88-88514-03-1}}
* {{Cita libro |autore = Francesca Leo |autore2 = Laura Davico |curatore = Roberto Orlando |titolo = Il Consolato d'Italia a Scutari. Fra storia, testimonianze, architettura |città = Soveria Mannelli (CZ) |editore = [[Rubbettino Editore]] |anno = 2008 |isbn = 88-498-2096-8}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto|
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|1=http://www.infoshkodra.com|2=Info Shkodra|lingua=sq|accesso=25 marzo 2022|dataarchivio=5 settembre 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060905124455/http://www.infoshkodra.com/|urlmorto=sì}}
* {{
*
* {{Treccani|scutari|Scutari|accesso=17-05-2014}}
{{
{{Municipalità di Scutari}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Albania}}
[[Categoria:Scutari| ]]
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