Scutari: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
|Nome = Scutari
|Nome ufficiale = {{sq}} Shkodra o Shkodër
|Panorama = ShkoderMash.png
|Didascalia =
|Bandiera =
|Stemma = Coat of arms of Shkodra.svg
|Stato = ALB
|Grado amministrativo = 32
|Divisione amm grado 1 = Scutari
|Amministratore locale = Benet Beci
|Divisione amm grado 2 = Scutari
|Partito = [[Partito Socialista d'Albania|PS]]
|Amministratore locale = Lorenc Luka
|Partito = [[Partito Democratico (Albania)|PD]]
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Data soppressione =
|Superficie = 911.84
|Latitudine decimale =
|Abitanti = 135612
|Longitudine decimale =
|Note abitanti = {{cita web|url=http://www.instat.gov.al/media/195835/10__shkoder.pdf|titolo=Population and housing Census 2011|lingua=en|accesso=25 settembre 2017|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303233212/http://www.instat.gov.al/media/195835/10__shkoder.pdf|dataarchivio=3 marzo 2016}}
|Latitudine gradi = 42
|Aggiornamento abitanti = cens. 2011
|Latitudine minuti = 03
|Sottodivisioni = Ana e Malit, Bërdicë, Guri I Zi, Postribë, Pult, Rrethinat, Shalë, Shosh, Velipojë
|Latitudine secondi =
|Latitudine NS = N
|Longitudine gradi = 19
|Longitudine minuti = 31
|Longitudine secondi =
|Longitudine EW = E
|Altitudine = 13
|Superficie = 16.46
|Note superficie =
|Abitanti = 144219
|Note abitanti = [http://www.instat.gov.al Dati dell'Ufficio di Statistica e Censimento]
|Aggiornamento abitanti = 2010
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti =
|Lingue =
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|Codice statistico =
|Codice catastale =
|Targa = SH fino al 16/02/2011
|Nome abitanti = {{it}} scutarini<br (/>{{sq}}''shkodran'')
|Patrono = [[santo Stefano]]
|Festivo =
|Mappa =
|Didascalia mappa =
|Sito = http://www.shkodra.gov.al
}}
'''Scutari''' ({{IPA|['skutariˈskutari]}}), storicamente anche '''Scodra''' (in [[lingua albanese|albanese]]: '''Shkodra''' o ''Shkodër'',) gliè abitantiun si chiamano[[comuni dell''scutarini''Albania|comune oalbanese]] indi albanese{{formatnum:135612}} ''shkodranë'')abitanti<ref èname="template unadivisione cittàamministrativa-abitanti" />, capoluogo della [[prefettura di 108.000Scutari|prefettura abitantiomonima]], dellsituato nell'[[Albania]] nord-occidentale, capoluogo del distretto omonimo che si trova tra lesulle sponde del [[Lagolago di Scutari|lago omonimo]], vicino ai fiumi [[Drin]], [[Boiana|Buna]] e Kir;, alnelle centro di una zona dove in un raggio di 45&nbsp;km si passa dalle spiagge adriatiche alle zone impervie e montagnosevicinanze delle [[Alpi Albanesi, ambedue gli ambienti aspirano a connotazioni turistichedinariche]].
 
Scutari è una tra le più antiche città europee e fra le più grandi d'Albania, importante centro economico e culturale del Paese. Annoverando numerose personalità di spicco, che hanno scritto la storia della lingua e delle arti d'Albania, è considerata la culla culturale della nazione albanese<ref name="Utopie"/><ref name="Utopie">{{cita web |url = http://www.utopie.it/as/scutari.htm |titolo = Scutari |sito= utopie.it |citazione = Scutari è una tra le più antiche città Europee ed è stata il centro culturale di tutta l'Albania |accesso = 17 maggio 2014}}</ref><ref name="Albania">{{cita web |url = http://www.albania-turismo.it/scutari.html |titolo = Scutari in Albania! |sito = albania-turismo.it |accesso = 17 maggio 2014 |dataarchivio = 16 luglio 2014 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140716144158/http://albania-turismo.it/scutari.html |urlmorto = sì }}</ref>, e per questo è definita anche la "Firenze dei Balcani"<ref name="Albania"/>.
Scutari è luogo culturalmente importante per la nazione albanese, {{citazione necessaria|è detta infatti "La culla della cultura albanese", oppure la "Firenze dei Balcani"; Scutari da sempre è, inoltre, considerata la capitale morale dell'Albania}}.
 
Fu fondata dagli [[illiri]] nel secolo IV a.C. nelle colline attorno al [[Castello di Rozafa]]. Fin dai tempi antichi è stata crocevia di importanti vie commerciali della penisola balcanica, così per lungo tempo è stato il centro dello stato illirico. Avendo una comoda posizione economica, a Scutari si avvicendarono romani, bizantini, slavi, veneziani e turco-ottomani. Nel 1858 - sviluppandosi quasi contemporaneamente alla fotografia del mondo - è stato istituito uno studio fotografico, denominato [[Museo Marubi|Marubi]], dove è stata stampata la prima fotografia di tutta la zona balcanica occidentale.
== Geografia ==
Scutari ha un clima mite, si trova vicino al [[lago di Scutari]], il più grande dei [[Penisola balcanica|Balcani]], con una superficie di 370 chilometri quadrati.
 
In seguito alla riforma amministrativa del [[2015]], sono stati accorpati a Scutari i comuni di [[Ana e Malit]], [[Berdicë]], [[Dajç (Scutari)|Dajç]], [[Gur i Zi]], [[Postribë]], [[Pult]], [[Rrethinat]], [[Shalë]], [[Shosh]] e [[Velipojë]], portando la popolazione complessiva a {{formatnum:135612}} abitanti (dati censimento 2011).
Nei pressi di Scutari scorrono i fiumi Drin, Buna e Kir. Scutari è anche circondata da un gruppo di montagne come il [[Cukal]] (1.722 metri), [[Maranaj]] (1.576 metri), [[Tarabosh]] e [[Sheldi]].
 
== Geografia fisica ==
La città sorge vicino a due valichi di confine con il [[Montenegro]]: [[Hani i Hotit]], sulla strada per [[Podgorica]] è a soli 36&nbsp;km e [[Muriqan]], sulla strada per [[Dulcigno]] e il [[Mare Adriatico]] a 18&nbsp;km.
Scutari è situata sul margine orientale del [[lago di Scutari]], il più grande dei [[Penisola balcanica|Balcani]], con una superficie di {{M|370|u=km²}}.
 
Ad oriente del centro abitato scorre il [[Kir (fiume)|fiume Kir]] che, presso il colle del [[castello di Rozafa]], si unisce al fiume [[Drin]]. Quest'ultimo sfocia poche centinaia di metri dopo nella [[Boiana]] (buna in albanese), l'emissario del lago di Scutari. La città è circondata ad occidente e ad settentrione dalle propaggini meridionali delle [[Alpi Dinariche]]. Le vette più importanti sono il [[Cukal]] (1.722 metri), il [[Maranaj]] (1.576 metri), il [[Tarabosh]] e lo [[Sheldi]] (541 metri).
== Cultura e istruzione ==
 
[[File:Shkoders Low Skyline.jpg|thumb|250px|right|Panorama di Scutari]]
Inoltre [[Confine tra l'Albania e il Montenegro|sorge nei pressi di due valichi di confine con il Montenegro]]: [[Hani i Hotit]] e [[Muriqan]]. La strada per [[Podgorica]] è a soli {{M|36|u=km}} (via Hani i Hotit), la strada per [[Dulcigno]] e il [[mare Adriatico]] a 18 (via Muriqan). Famosa la spiaggia di Velipoja sul [[Mar Adriatico]].
Secondo lo storico E. Jacques, la prima scuola fu fondata nel 1698 dalle missioni di [[papa Clemente XI]]. La [[stampa a caratteri mobili]] fu introdotta nella città solo 38 anni dopo l'invenzione di [[Johann Gutenberg]]. Nel 1858 ne abbiamo la prima foto, eseguita dal piacentino [[Pietro Marubi]] (in seguito naturalizzato come Pjetër Marubi, autore della prima foto fatta nei Balcani). La città ha avuto anche il primo [[osservatorio astronomico]] nei Balcani, fondato nel 1888. Nel 1877 fu fondata il Collegio Saveriano, all'inizio come scuola mercantile e poi come liceo classico. Un anno dopo, nel 1878 l'Ordine delle Sorelle Stigmatine aprì la prima scuola femminile Francescana. In città è presente la prima scuola media superiore statale d'Albania (''gjimnazi shtetëror'') che ora si chiama ''gjimnazi 28 Nentori''. Nella città è presente l'Università [[Luigj Gurakuqi]]. In questa città è nata la prima opera albanese, il teatro Migjeni e il primo cinema.
 
Il clima è di tipo mediterraneo, con inverni solitamente freddi ed estati calde. In inverno la temperatura difficilmente scende al di sotto dei -5 C°, invece d'estate può arrivare a 40 C°.
 
== Storia ==
Scutari venne fondata attorno al V-IV secolo a.C.<ref>Bibl.: {{Cita libro |autore = |curatore = Daniela De Angelis |titolo = Oppo e tre ricerche su Pomezia |città = Palermo |editore = [[Gangemi Editore|Gangemi]] |anno = 2014 |isbn = 978-88-492-2882-3}}</ref> L'etimologia del nome dovrebbe derivare dal proto-albanese "''Sco<nowiki>'</nowiki> Drinon''" (''[ku] Shkon Drinon''), ovvero «''luogo dove passa il fiume [[Drin]]''».
{{citazione necessaria|Scutari fu fondata intorno al [[IV secolo a.C.|V]]-[[IV secolo a.C.]]}}. L'origine del suo nome potrebbe essere ''Sco' Drinon'' ovvero «luogo dove passa il fiume Drin». Dagli scavi archeologici eseguiti al Castello Rozafa, si deduce che il centro era abitato già dall'età del bronzo. Fu occupata successivamente dai romani nel 168 a.C., dagli slavi nell'anno [[1040]], poi dalla famiglia di origine normana Balshaj e dai veneziani, ed infine dagli [[Ottomani]] nel [[1479]] dopo una resistenza leggendaria nella cittadella, fino all'indipendenza del paese.
 
Da scavi archeologici eseguiti al [[Castello di Rozafa|castello Rosafa]], si deduce che il centro era abitato già dall'[[età del bronzo]]. Popolata dagli [[Illiri]], nel [[168 a.C.]] Scutari fu il teatro dello scontro finale che pose fine alla [[terza guerra illirica]] e al regno di [[Genzio]]. Colonizzata dai Romani, ''Scodra'' divenne un importante snodo stradale e commerciale della provincia dell'[[Illyricum]]. A seguito della morte dell'imperatore [[Teodosio I|Teodosio il Grande]] e della successiva divisione in due dell'[[Impero romano]], Scodra venne inclusa nei territori dell'[[Impero bizantino|Impero romano d'Oriente]].
== Monumenti ==
Il monumento più importante della città è il castello sulla collina alle porte della città; questo castello fu costruito nel IV secolo a.C. Il suo nome è "Rozafa". La città di Scutari in generale presenta tappe diverse di costruzione, che vanno dal periodo illirico fino ai giorni nostri; la città vecchia è formata dai diversi quartieri intorno al Castello di Rozafa, arrivano fino al nord della città, con abitazioni costruite con le rovine delle mura illiriche, romano-bizantine e veneziane e con abitazioni storiche del periodo osmano.
 
Nel VII secolo l'imperatore [[Eraclio I|Eraclio]] cedette la città ai [[Rascia|Serbi]]. Successivamente cadde nelle mani dei [[Primo Impero bulgaro|Bulgari]] e poi nuovamente dell'[[Impero romano d’Oriente]]. Nel [[1042]] i Bizantini vennero cacciati dal principe serbo [[Stefano Vojislav]] che fece di Scutari la sede della sua corte. Annessa al [[despotato d'Epiro]] nel [[1214]], la città tornò in mani serbe nel [[1330]], quando il re [[Stefano Uroš III Dečanski]] ne affidò il governo al figlio [[Stefano Uroš IV Dušan|Stefano Dušan]]. Alla morte di quest'ultimo Scutari e il suo [[contado]] entrarono nell'orbita della famiglia [[Balšići|Balšić]], che dominava il vicino [[Principato di Zeta]].
== La Cattedrale di Scutari "Kisha e Madhe e Shkodres" ==
Uno degli edifici storici più importanti dei quartieri cattolici è la Cattedrale della città, dedicata a [[Santo Stefano]] protomartire e chiamata "Kisha e Madhe" ovvero Chiesa Grande. Questo edificio, come monumento religioso è esistito fino al 1967, quando fu chiuso al culto e trasformato in un impianto sportivo dal regime ateo, per poi rinascere negli anni '90.
La storia della Cattedrale ha origini antiche. Il governo Ottomano non ostacolò la costruzione di chiese, per i bisogni dei credenti, perché la libertà di religione fu sempre garantita a partire dal Sultano Mehmet II Fatih, il conquistatore di Costantinopoli.
Il 7 aprile 1858, con una cerimonia ufficiale, fu posta la croce dove oggi c'è il grande altare. Alla Cerimonia di fondazione erano presenti molte personalità tra cui: Abdi Pashe Cekrezi, Governatore e comandante di Scutari, che per l'occasione lesse la lettera del Sultano.
Per la costruzione della Cattedrale, il Sultano aveva inviato come dono 700 lira turche d'oro, anche il [[Papa Pio IX]] donò 1000 scudi d'oro e nel 1867 la proclamò Metropoli. Nel 1993 fu visitata da [[Papa Giovanni Paolo II]]. La Cattedrale è la chiesa principale dell' [[Arcidiocesi di Scutari-Pult]].
 
=== Il dominio veneziano ===
[[File:Shkoder 098.JPG|thumb|200x200|Cattedrale di S. Stefano]]
{{Vedi anche|Guerra turco-veneziana (1463-1479)|Assedio di Scutari (1474)|Assedio di Kruja (1478)|Assedio di Scutari (1478-1479)}}
Spinti dalla crescente minaccia [[Impero ottomano|ottomana]], nel [[1396]] i Balšići cedettero il controllo della città ai [[Repubblica di Venezia|Veneziani]]. Durante la dominazione di Venezia venne fortificato il castello cittadino e furono redatti gli ''Statuti di Scutari''.
 
Dopo la morte di [[Giorgio Castriota Scanderbeg|Scanderbeg]] e il progressivo sfaldamento della [[Lega di Alessio]] Scutari venne a trovarsi in prima linea contro l'avanzata turca in Albania. Nel [[1474]] un primo assedio ottomano venne respinto dai Veneziani. Tre anni dopo gli Ottomani, guidati dal sultano [[Maometto II]] in persona, cinsero nuovamente d'assedio Scutari. Dopo sette mesi di combattimenti la guarnigione veneziana fu costretta a capitolare e ad abbandonare la città.
== L'orologio Inglese ==
È l'unico edificio di Scutari che ha l'aspetto di un castello del periodo della nobiltà medievale albanese.
[[File:Skadar, hodinová věž II.jpg|thumb|150x150px]]
La casa insieme alla torre dell'orologio è stata costruita con gli ingenti fondi del Lord inglese Paget recatosi in Albania per diffondere il [[protestantesimo]]. Trasferitosi a Scutari alla fine del XIX secolo, dopo notevoli avventure per il possesso di fabbricati e di quei terreni, volle costruire qualcosa di stile medievale, che si richiamasse al passato dell'Albania - non molto coerente in realtà per l'epoca di costruzione -; ad ogni modo è un complesso unico. Prima della erezione della torre in quel luogo si trovava la "Casa dei Domnori".
 
Nel corso della dominazione ottomana, durata più di quattro secoli, Scutari divenne sede di un [[Sangiaccato (suddivisione amministrativa)|sangiaccato]] e, in virtù della sua posizione strategica, un importante centro commerciale e culturale. Nel [[1867]] il [[sangiaccato di Scutari]], venne unito a quello di [[Skopje|Üsküb]] ed elevato al rango di [[Vilayet di Scutari|vilayet]].
Nonostante l'ambientazione medioevale albanese, "L'orologio Inglese", come viene comunque chiamato dalla popolazione, richiama l'attenzione dei turisti, e qualsiasi passante è disposto a raccontare la storia di questa costruzione che si richiama all'epoca del feudalesimo albanese.
 
Durante la [[prima guerra balcanica]] Scutari venne messa sotto assedio dalle truppe [[Regno del Montenegro|montenegrine]] supportate da quelle [[Regno di Serbia|serbe]]. Il 23 aprile [[1913]], dopo sette mesi d'assedio, il comandante della [[Esercito ottomano|guarnigione ottomana]] [[Essad Pascià]] si arrese ai Montenegrini. Nonostante le ambizioni di conquista di quest'ultimi, a seguito dell'esito della [[Conferenza di Londra (1912-1913)|Conferenza di Londra]], Scutari venne annessa nel neoistituito [[Principato d'Albania (1914-1925)|Principato d'Albania]].
== Quartieri storici di Scutari ==
Il più importante quartiere di Scutari è stato "Parrucë". È importante ricordare anche il quartiere "Skenderbeg"; questo quartiere è il più importante quartiere della religione Cattolica ed è anche uno dei più grandi della città. In esso è situato il cimitero Cattolico (una volta uno dei cimiteri cattolici più belli della penisola balcanica). I quartieri più antichi della città (nuova dopo l'alluvione) sono "Gjuhadol", "Perash", "Zdrale", "Dugajt e Reja", "Dudas", "[[Ajasëm]]" e poi successivamente sono nati i quartieri di "Parrucë", "Xhabije", "Baçja e Çakejve", "Rus".
 
Durante la [[prima guerra mondiale]], con il collasso del nuovo stato albanese, Scutari venne nuovamente occupata dai Montenegrini il 27 gennaio [[1915]]. Il 23 gennaio [[1916]] la città cadde nelle mani dell'[[esercito austroungarico]] e sarà presa dalle truppe dell'Intesa solamente il 30 ottobre [[1918]].
== Castello di Scutari ==
"Kalaja e Shkodres" (Castello di Scutari), il cui nome è "ROZAFA", esso ha una storia millenaria. Il Castello di Scutari è stato costruita sopra una collina alta, ricoperta interamente di rocce invalicabili. Per la sua posizione strategica è stato un bastione inattaccabile per secoli. La storia del Castello si trova a metà tra mito è leggenda, senza nascondere una verità storica. Si sa con esattezza che Scutari è stata la capitale del popolo degli Illiri, e si trovano negli scavi che si sono seguiti nel castello dei interessanti ritrovamenti dell'epoca Illira, Questo dimostra che già al tempo degli Illiri Il Castello di Scutari veniva usato per protezione da parte della popolazione locale che abitava sotto il castello. Essi, le popolazione che abitavano Scutari nel 230 a.C., in caso di pericolo di un assedio o per problemi anche di tremendi alluvioni, ricordando che la città di Scutari e circondata da due fiumi, si recavano per protezione nella collina di rocce che poi diventerà appunto Kalaja e Shkodres
[[File:Skadar, nádvoří pevnosti Rozafat IV.jpg|thumb|200x200px|panoramica della città dal castello]]
[[File:Skadar, nádvoří pevnosti Rozafat.jpg|thumb|200x200px|strutture veneziane all' interno del castello]]
[[File:Skadar, pevnost Rozafat, akropole.jpg|thumb|200x200px|Castello di Rozafa]]
.
 
== PersonalitàMonumenti legatee aluoghi Scutarid'interesse ==
Il monumento più importante è il castello situato sulla collina alle porte della città. Fu costruito nel IV secolo a.C. Il suo nome è "Rosafa", in [[lingua albanese|albanese]] "''Kalaja e Rozafes''". La città di Scutari in generale presenta fasi diverse di costruzione, dal periodo [[illiri]]co fino ai giorni nostri. La città vecchia è formata dai diversi quartieri intorno al castello di Rosafa, fino al nord della città, con abitazioni costruite con le rovine delle mura illiriche, romano-bizantine e veneziane e con abitazioni storiche del periodo ottomano.
* [[Mahmud Pashà Bushati]], Pascià di Scutari che conquistò l'autonomia della città dall'impero Ottomano.
 
* [[Pashko Vasa]], letterato e politico.
=== Castello di Rozafa ===
* [[Filip Shiroka]], letterato.
{{vedi anche|Castello di Rozafa}}
* [[Daniel Dajani]], religioso.
[[File:Skadar, nádvoří pevnosti Rozafat.jpg|miniatura|Strutture veneziane all'interno del castello]]
* [[Giovanni Fausti]], religioso gesuita.
[[File:Skadar, nádvoří pevnosti Rozafat IV.jpg|miniatura|sinistra|Panoramica della città dal castello]]
* [[Pietro Marubi]]<ref>[http://www.albanianews.it/turismo/viaggi/item/705-pietro-marubi-e-larte-della-fotografia-in-albania Pietro Marubi e l'arte delle fotografia in Albania]</ref>, primo fotografo.
[[File:Skadar, pevnost Rozafat, akropole.jpg|miniatura|sinistra|Castello Rosafa]]
* [[Kolë Idromeno]], pittore ed architetto.
 
* [[Luigj Gurakuqi]], letterato, nonché principale fautore dell'indipendenza albanese.
Il [[castello di Rozafa|castello di Scutari]] venne costruito su un'alta collina, ricoperta interamente di rocce difficili da scalare. Per la sua posizione strategica fu per secoli un inattaccabile bastione. La storia del castello si trova a metà, tra mito e leggenda, senza nascondere una verità storica. Si racconta di come il castello sarebbe ripetutamente crollato e secondo un oracolo, per evitare altri cedimenti, era necessario un sacrificio umano. con l'inganno fu sacrificata Rosafa, moglie di uno dei costruttori del castello, la quale fu murata viva, ma in maniera da lasciare liberà metà del corpo per permetterle di allattare, cullare, abbracciare ed ammirare regolarmente il figlioletto. Si sa con certezza che Scutari fu capitale del popolo degli [[Illiri]], e negli scavi si trovano interessanti ritrovamenti dell'epoca. Questo dimostra che già al tempo degli Illiri il castello era utilizzato per proteggere la popolazione locale. Infatti le popolazioni che abitavano Scutari già nel 230 a.C., in caso di pericolo di un assedio o causa di tremende alluvioni, si rifugiavano sulla collina di rocce, che poi prese il nome di ''Kalaja e Shkodres''.
* [[Gjergj Fishta]], letterato.
 
* [[Ndre Mjeda]], letterato.
=== Cattedrale di Scutari ===
* [[Shtjefën Gjeçovi]], etnografo, albanologo, folclorista
{{vedi anche|Cattedrale di Santo Stefano protomartire (Scutari)}}
* [[Millosh Gjergj Nikolla]] (Migjeni), poeta.
[[File:Shkoder 098.JPG|miniatura|Cattedrale di Santo Stefano]]
* [[Anton Harapi]], frate martire, letterato, filosofo.
Uno degli edifici storici più importanti dei quartieri cattolici è la cattedrale della città, dedicata a Santo [[Stefano protomartire]], chiamata "''Kisha e Madhe''" ovvero "''Chiesa Grande''" e visitata nel [[1993]] da [[papa Giovanni Paolo II]]. La cattedrale è la chiesa principale dell'[[arcidiocesi di Scutari-Pult]].
* [[Donat Kurti]], etnografo, albanologo.
 
* [[Giuseppe Valentini]], linguista.
=== L'orologio Inglese ===
* [[Ernest Koliqi]], letterato.
È l'unico edificio di Scutari che ha l'aspetto di un castello medioevale.
* [[Mikel Koliqi]], primo cardinale albanese.
[[File:Skadar, hodinová věž II.jpg|miniatura|upright=0.7|L'orologio inglese]]
* [[Martin Camaj]], letterato, critico, albanologo.
La casa, insieme alla torre dell'orologio venne costruita con gli ingenti fondi del lord inglese Paget, recatosi in Albania per diffondere il [[protestantesimo]]. Trasferitosi a Scutari alla fine del XIX secolo, dopo notevoli avventure per il possesso di fabbricati e di quei terreni, volle costruire qualcosa in stile medievale, che richiamasse il passato dell'Albania, non molto coerente in realtà per l'epoca di costruzione. A ogni modo è un complesso unico. Prima dell'erezione della torre in quel luogo si trovava la casa dei Domnori.
* [[Hamza bey Kazazi]], Albanian fighter and leader.
 
Nonostante l'ambientazione medioevale albanese, l'orologio inglese, come viene comunque chiamato dalla popolazione, richiama l'attenzione dei turisti, e qualsiasi passante è disposto a raccontare la storia di questa costruzione che si richiama all'epoca del feudalesimo albanese.
 
=== Altri edifici ===
[[File:Shkoder 073.JPG|miniatura|Chiesa di San Francesco]]
;Edifici cristiani cattolici e ortodossi
* [[Chiesa di San Francesco (Scutari)|Chiesa di San Francesco]] o dei Frati Francescani (''Kisha Françeskane'')
* Santuario della [[Madre del Buon Consiglio]] (''Kisha e Zoja e Këshillit të Mirë''), patrona d'[[Albania]]
* Chiesa di San Nicola (''Kisha e Shën Nikolle)''
* [[Cattedrale della Natività di Gesù (Scutari)|Cattedrale ortodossa della Natività di Gesù]]
;Edifici musulmani
* [[Moschea di Piombo (Scutari)|Moschea di Piombo]] (''Xhamia e Plumbit'') del 1773
* [[Moschea Ebu Beker]] (''Xhamia Ebu Beker'')
* [[Moschea Parrucë]] (''Xhamia e Parrucës'')
* Moschea Tophanës
* Moschea di Kiras
* Moschea della Madrasa
;Edifici civili
* [[Ponte di Mes]] (''Ura e Mesit'') del 1780
* Teatro Migjeni
* [[Museo Marubi]]
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
[[File:Shkoders Low Skyline.jpg|miniatura|Panorama di Scutari]]
Secondo lo storico E. Jacques, la prima scuola fu fondata nel [[1698]] dalle missioni di [[papa Clemente XI]]. La [[stampa a caratteri mobili]] fu introdotta nella città solo 38 anni dopo l'invenzione di [[Johann Gutenberg]].<ref name="Albania"/> Nel [[1858]] ne abbiamo la prima foto, eseguita dal piacentino [[Pietro Marubi]]<ref name="Albania"/><ref>In seguito naturalizzato come Pjetër Marubi, autore della prima foto fatta nei Balcani.</ref> Nel [[1877]] fu fondato il [[Collegio Saveriano di Scutari|Collegio Saveriano]], all'inizio come scuola mercantile e poi come liceo classico. Un anno dopo, nel [[1878]] l'Ordine delle Sorelle Stigmatine aprì la prima scuola femminile francescana. Scutari è sede della prima scuola media superiore statale d'Albania (''gjimnazi shtetëror''), ora chiamata ''gjimnazi 28 Nentori''. Nella città è presente l'[[Università Luigj Gurakuqi di Scutari|Università Luigj Gurakuqi]] ed è nata la prima opera albanese, il teatro Migjeni e il primo cinema. In città venne costruito nel 1888 il primo [[osservatorio astronomico]].<ref name="Albania"/>
 
===Arte===
[[File:Kole Idromeno, Motra tone.jpg|destra|miniatura|229x229px|Dipinto ''"Motra Tone"'' di Idromeno, raffigurante una tipica donna di Scutari]]
 
A Scutari nacque e morì [[Kolë Idromeno]], precursore del [[realismo (arte)|realismo]] e della [[pittura paesaggistica]] albanese, e progettista di alcuni dei più famosi edifici della città.
 
Idromeno fu tra i primi a organizzare a Scutari e in Albania spettacoli cinematografici grazie ai rapporti che aveva con i [[Auguste e Louis Lumière|fratelli Lumière]], e a portare l'arte fotografica, dopo Pietro Manubi.
 
== Geografia antropica ==
=== Suddivisioni storiche ===
La città è suddivisa in diversi quartieri fra i quali gli importanti, Parrucë e Skenderbeg; quest'ultimo è il più importante quartiere di religione cattolica ed anche uno dei più grandi della città. In esso troviamo il cimitero cattolico "Varrezat e Rrmajit"<ref>Una volta uno dei cimiteri cattolici più belli della penisola balcanica.</ref> negli ultimi anni recuperato dal degrado, conserva diverse tombe monumentali. I quartieri più antichi della città nuova dopo l'alluvione sono: Gjuhadol, Perash, Zdrale, Dugajt e Reja, Dudas, Ajasëm. Successivamente sono nati i quartieri di Parrucë, Xhabije, Baçja e Çakejve, Rus e Kiras.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
La [[Strada statale 1 (Albania)|SH1]] conduce al [[Confine tra l'Albania e il Montenegro|confine albanese-montenegrino]] tramite il valico di frontiera [[Hani i Hotit|Han i Hotit]]. Il tratto stradale tra Hani i Hotit (confine montenegrino) e Scutari è stato completato nel 2013 come standard a carreggiata unica.
 
La [[Strada statale 5 (Albania)|SH5]] è l'autostrada da Scutari a [[Morinë]], [[Confine tra l'Albania e il Kosovo|confine con il Kosovo]].
 
== Amministrazione ==
=== Gemellaggi ===
Scutari è gemellata con:
* {{Gemellaggio|stato=Kosovo|città=Prizren|anno=|link=}}
* {{Gemellaggio|stato=Macedonia|città=Skopje|anno=|link=}}
* {{Gemellaggio|stato=Montenegro|città=Cettigne|anno=|link=}}
* {{Gemellaggio|stato=Montenegro|città=Dulcigno|anno=|link=}}
 
== Sport ==
La città vanta un club calcistico nella massimaprima divisione albanese, la [[Campionato albanese di calcio albanese|Kategoria Superiore]], il [[KSKlubi Sportiv Vllaznia]].
 
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
File:Shkoder 029.JPG|Il municipio di Scutari
File:The view of the Mes bridge.jpg|Il ponte di Mes
File:2013-10-03 Lead Mosque, Shkodër 0214.jpg|Moschea di Piombo
File:Painted building in Shkodra.JPG|Palazzi a Scutari
File:Democracy square in Shkodra.JPG|Piazza Democrazia
File:Rruga e Gjuhadolit.jpg|Rruga e Gjuhadolit
File:Albanian Alps from Rozafa.jpg|La città e le Alpi Albanesi dal castello
File:Skadar, katolický kostel pod rozafskou pevností.jpg|Santuario della Madre del Buon Consiglio
File:Rruga Kolë Idromeno, Shkodër.jpg|Rruga Kole Idromeno
File:Lake Shkodër.jpg|Il fiume Buna
</gallery>
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro |curatore = [[Girolamo De Rada]] |titolo = I canti di Milosao figlio del despota di Scutari |città = Lungro (CS) |editore = Costantino Marco |annooriginale = 1836 |anno = 1999 |isbn = 88-85350-41-0}}
* {{Cita libro |curatore = Lucia Nadin e Pellumb Xhufi |titolo = Statuti di Scutari della prima metà del secolo XIV con le addizioni fino al 1469 |città = Roma |editore = Viella |anno = 2002 |isbn = 88-8334-042-6}}
* {{Cita libro |autore = Ndriçim Mlika |titolo = Scutari. Paesaggi, tradizioni, storia |città = Firenze |editore = VoLo |anno = 2006 |isbn = 88-88514-03-1}}
* {{Cita libro |autore = Francesca Leo |autore2 = Laura Davico |curatore = Roberto Orlando |titolo = Il Consolato d'Italia a Scutari. Fra storia, testimonianze, architettura |città = Soveria Mannelli (CZ) |editore = [[Rubbettino Editore]] |anno = 2008 |isbn = 88-498-2096-8}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commonspreposizione=Category:Shkodërsu}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|1=http://www.infoshkodra.com|2=Info Shkodra|lingua=sq|accesso=25 marzo 2022|dataarchivio=5 settembre 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060905124455/http://www.infoshkodra.com/|urlmorto=sì}}
* {{sq}} [http://www.infoshkodra.com Info Shkodra]
* {{sq}}cita [web|http://28nentori.blogsource.com |gjimnazi 28 Nentori]|lingua=sq}}
* [{{cita web|http://www.newmontenegro.eu/turismo/scutari.aspx |Info sul lago di Scutari]}}
* {{Treccani|scutari|Scutari|accesso=17-05-2014}}
 
{{PrefetturaComuni della prefettura di Scutari}}
{{Municipalità di Scutari}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Albania}}
 
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