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{{Avvisounicode}}
{{S|città dell'Egitto}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Damietta
|Nome ufficiale = دمياط<br />Dumyāṭ
|Panorama = Damietta Corniche.JPG
|Didascalia =
|Bandiera =
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|Sito =
}}
[[File:Capturing Damiate.jpg|thumb|350px|rightupright=1.6|La conquista di Damietta da parte dei [[Crociata|Crociati]]. Dipinto di [[Cornelis Claesz van Wieringen]].]]
 
'''Damietta''' (in {{arabo|دمياط|Dumyāṭ}}) è una città e [[porto (struttura)|porto]] dell'Egitto, capoluogo del [[governatorati dell'Egitto|governatorato]] [[Governatorato di Damietta|omonimo]]. Si affaccia sul [[Mar Mediterraneo]], sul [[delta del Nilo]], circa 200 &nbsp;km a nord del [[Il Cairo|Cairo]].
 
Damietta dà il nome al ramo occidentaleorientale del [[delta del Nilo]], che anticamente era noto come ''ramo PhatniticoFatnitico''.
 
In tempi moderni, la realizzazione di un canale che la collega al Nilo l'ha resa un porto non meno importante rispetto al passato, quando in epoca classica [[islam]]ica essa era il secondo porto egiziano, dopo [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]] ma prima di [[Tinnis|Tinnīs]].
 
Il nome della città è inoltre citato da [[Dante Alighieri|Dante]] al v. 104 del XIV canto dell'[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]] durante il racconto di [[Virgilio]] sul [[Veglio di Creta]].
 
== Storia ==
Nell'[[antico Egitto]] la città era nota come Tamiat; divenne meno importante nel periodo [[ellenismoEgitto tolemaico|periodo ellenistico]], dopo la costruzione di [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]].
 
Damietta fu importante nel [[XII secolo|XII]] e [[XIII secolo]], durante il periodo dellele [[Crociata|Crociate]]. Nel [[1169]] una flotta del [[Regno di Gerusalemme]], col sostegno dell'[[Impero bizantino]], attaccò il porto, ma venne sconfitta da [[Saladino]].
 
Durante i preparativi per la [[Quinta crociata]], nel [[1217]], venne deciso che Damietta doveva essere al centro dell'attacco. Il controllo del porto significava il controllo del Nilo, e da lì i Crociati ritenevano di essere in grado di conquistare l'Egitto; dall'Egitto avrebbero quindi potuto attaccare la [[Palestina]] e riconquistare [[Gerusalemme]]. Damietta venne [[Assedio di Damietta (1218-1219)|assediata e occupata]] nel [[1219]], ma per il [[1221]] i Crociati erano stati sconfitti, fuori dal Cairo e cacciati dall'Egitto.
 
Damietta fu anche l'oggetto della [[Settima crociata]], guidata da [[Luigi IX di Francia]]. La sua flotta vi giunse nel [[1249]] e conquistò rapidamente il forte, anche se si rifiutò di cederla al [[Re di Gerusalemme|re nominale di Gerusalemme]], cui era stata promessa durante la Quinta crociata. Comunque, anche Luigi alla fine venne sconfitto in Egitto dall'intelligentedalla resistenza attuata da [[Baybars]], futuro [[sultano]] [[Mamelucchi|mamelucco]], che ruppe le dighe circostanti e trasformò in un pantano il campo da battaglia, obbligando alla resa le forze cristiane che furono costrette a rinunciare all'impresa. A causa della sua importanza per i Crociati, Baybars distrusse la città e la ricostruì con fortificazioni più robuste a pochi chilometri dal fiume.
 
=== L'intervento di San Francesco ===
Damietta viene ricordata anche nella biografia di [[san Francesco d'Assisi]]: il santo vi si recò a predicare con alcuni compagni nel 1219 al seguito della Crociata, incontrando lo stesso sultano d'Egitto. Intorno a questo evento storico sono fiorite diverse leggende riguardanti il santo e la sua straordinaria capacità di convincere e convertire, anche se [[al-Malik al-Kamil|al-Malik al-Kāmil]] rimase [[musulmano]], pur apprezzando l'aura di santità che promanava da Francesco ed elargendogli dei doni in segno di stima.
[[File:Benozzo Gozzoli - Scenes from the Life of St Francis (Scene 10, north wall) - WGA10241.jpg|thumb|[[Montefalco]], Complesso museale di San Francesco, [[Benozzo Gozzoli]], ''Francesco d'Assisi e il sultano al-Kamil'', scena 10 del ciclo di affreschi sulla vita del Santo]]
Damietta viene ricordata anche nella biografia di [[san Francesco d'Assisi]]: il santo, imbarcatosi il 24 giugno [[1219]] dal [[porto di Ancona]] con 11 compagni, giunse in prossimità della città egiziana dov'era il campo [[Quinta crociata|crociato]] degli assedianti<ref>Cfr. [[René Grousset]], ''Histoire des Croisades et du royaume franc de Jérusalem'', Perrin, Parigi, 1936, volume III, pagg. 1188-1291, ''L'anarchie franque'', ISBN 2-262-02569-X.</ref>. Sorretto da una precisa concezione missionaria, chiese il permesso al [[legato pontificio]] [[Pelagio Galvani|Pelagio]] di avventurarsi con i suoi confratelli nel territorio musulmano, il che Pelagio gli concesse a malincuore solo dietro forti pressioni. Il suo scopo era di predicare i valori della fede cristiana al [[sultano]] [[al-Malik al-Kamil]] ed ai suoi uomini, e convertirli al cristianesimo, facendo così cessare le ostilità. Ricevuto con grande cortesia dal Sultano, ebbe con lui un lungo colloquio, al termine del quale Francesco dovette tornare nel campo crociato.
 
Intorno a questo evento storico sono fiorite diverse leggende riguardanti il santo e la sua straordinaria capacità di convincere e convertire, anche se [[al-Malik al-Kamil|al-Malik al-Kāmil]], pur apprezzando l'aura di santità che promanava da Francesco ed elargendogli dei doni in segno di stima<ref>Cfr. A. Cacciotti e M. Melli, ''I Francescani e la crociata'', Edizioni Biblioteca Francescana, Milano, 2014, ISBN 978-88-7962-219-6; ''Francesco e il Sultano''. Atti della Giornata di Studio (Firenze, 25 settembre 2010), ''Studi Francescani'', Firenze 2011.</ref>, rimase [[musulmano]].
 
== Note ==
<references />
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Damietta}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{CapoluogoGovernatoratiEgitto}}
{{portale|Crociate|Valle del Nilo}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Antico Egitto|crociate}}
 
[[Categoria:Damietta| ]]