Samosata: differenze tra le versioni

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{{Sito archeologico
|Nome = Samosata
|Immagine = Samosata Philipp II Rv.JPG
|LarghezzaImmagine =
|Didascalia = Moneta di [[Marco Giulio Severo Filippo]] rinvenuta a Samosata
|Didascalia =
|Civiltà = preclassica, romana, bizantina, araba
|Utilizzo = città
|Stile =
|Epoca =
<!-- Localizzazione -->
|Stato = TUR
|Suddivisione1 = Adıyaman
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|LatGradi = 37
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<!-- Dimensioni -->
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|Sito_web =
}}
'''Samosata''' ({{lang-grc|Σαμόσατα|Samósata}}) è un'antica città, posta nella parte sudorientale della [[Turchia]], sulle sponde del fiume [[Eufrate]]. Per un certo periodo fu chiamata '''Antiochia in Commagene''' (in [[Lingua greca{{lang-el|greco]]: Ἀντιόχεια ἡ Κομμαγηνή}}). Fu spesso confusa con [[ArmosataArsamosata]]. Le sue [[Archeologia|rovine]] si trovavano in corrispondenza dell'attuale [[Samsat]] ([[provincia di [[Adıyaman]]), finché nel 1992 il sito archeologico non fu inondato a seguito della costruzione della [[diga Atatürk]].
 
== Storia ==
=== Antichità classica ===
SecondoLa lacittà tradizione venne fondata da [[Sames]], re di [[Sofene]]. Sisi trovava all'incrocio tra una via di comunicazione est-ovest, che attraversava il corso superiore del fiume Eufrate su un guado, e un itinerario che andava da [[Damasco]], da [[Palmira]], e da [[SuraSūra]] sino all'[[Armenia]] e al [[Marmar Nero]].
 
Centro di probabile origine [[Ittiti|ittita]], venne incorporata nell'[[Impero assiro]] nel [[708 a.C.]]; secoli dopo, fu fondata come "Samosata", secondo la tradizione da [[Sames I|Sames]], re di [[Regno di Sofene|Sofene]].
Secondo la tradizione venne fondata da [[Sames]], re di [[Sofene]]. Si trovava all'incrocio tra una via di comunicazione est-ovest, che attraversava il corso superiore del fiume Eufrate su un guado, e un itinerario che andava da [[Damasco]], da [[Palmira]], e da [[Sura]] sino all'[[Armenia]] e al [[Mar Nero]].
 
Col nome di Antiochia in Commagene servì da capitale per il regno ellenistico di [[Commagene]] a partire dal [[160 a.C.]] circa e fino a quando si arrese a [[Impero romano|Roma]] nel [[72]] d.C.
Probabilmente di origine [[Ittiti|ittita]], venne incorporata nell'[[Assiria|impero assiro]] nel [[708 a.C.]] Col nome di Antiochia in Commagene servì da capitale per il regno ellenistico di [[Commagene]] a partire dal [[160 a.C.]] circa e fino a quando si arrese a [[Impero romano|Roma]] nel [[72]] d.C.. [[Giuseppe Flavio]] racconta, infatti, che nel quarto anno di regno di Vespasiano (dal luglio del [[72]]), [[Antioco IV di Commagene|Antioco, re della Commagene]], fu implicato in vicende tali che lo portarono a dover rinunciare al trono del [[regno di Commagene|regno "cliente" di Commagene]] a vantaggio di un'annessione romana. Il [[governatore provinciale romano|governatore]] della [[Siria (provincia romana)|provincia romana di Siria]], [[Lucio Cesennio Peto]], non sappiamo se in buona o cattiva fede nei confronti di Antioco, mandò una lettera a Vespasiano accusando lo stesso regnante, insieme suo figlio [[Gaio Giulio Archelao Antioco Epifane|Epifane]], di voler ribellarsi ai Romani e di aver già preso accordi con il re dei [[Parti]]. Bisognava prevenirli per evitare una guerra che coinvolgesse l'[[impero romano]].<ref name="GFlavioVII.7.1">Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', VII, 7.1.</ref>
 
[[Giuseppe Flavio]] racconta, infatti, che nel quarto anno di regno di [[Vespasiano]] (dal luglio del [[72]]), [[Antioco IV di Commagene|Antioco, re della Commagene]], fu implicato in vicende tali che lo portarono a dover rinunciare al trono del [[regno di Commagene|regno cliente di Commagene]] a vantaggio di un'annessione romana. Il [[governatore provinciale romano|governatore]] della [[Siria (provincia romana)|provincia romana di Siria]], [[Lucio Cesennio Peto]], non sappiamo se in buona o cattiva fede nei confronti di Antioco, mandò una lettera a Vespasiano accusando lo stesso regnante, insieme con suo figlio [[Gaio Giulio Archelao Antioco Epifane|Epifane]], di volersi ribellare ai romani e di aver già preso accordi con l'[[Impero partico]]. Bisognava prevenirli per evitare una guerra che coinvolgesse l'[[Impero romano]].<ref name="GFlavioVII.7.1">[[Flavio Giuseppe]], ''[[Guerra giudaica (Flavio Giuseppe)|La guerra giudaica]]'', VII, 7.1.</ref> Giuntagli una simile denuncia, l'imperatore non poté non tenerne conto, tanto più che la città di ''Samosata'', la maggiore della Commagene, si trovatrovava sull'[[Eufrate]], da dove i Partiparti avrebbero potuto passareguadare il fiume ed entrare facilmente entro i [[limes orientale|confini imperiali]]. Così Peto venne autorizzato ad agire nel modo più opportuno. Il comandante romano allora, senza che Antioco e i suoi se l'aspettassero, invase la Commagene alla testa della ''[[legio VI Ferrata]]'' insieme adcon alcune [[coorte|coorti]] e [[ala (esercito romano)|''ali'' di cavalleria]] [[Auxilia|ausiliaria]], oltre ada un contingente di alleati del re [[Aristobulo di Calcide]] e di [[Soemo]] di [[Emesa]].<ref name="GFlavioVII.7.1" /> L'invasione avvenne senza colpo ferire, poiché nessuno si oppose all'avanzata romana o resistette.<ref name="GFlavioVII.7.1" /> Frattanto Peto inviò un [[vexillatio|distaccamento]] a occupare ''Samosata'' con un presidio, mentre col resto dell'esercito si diresse alla ricerca di Antioco. I figli del re, [[Gaio Giulio Archelao Antioco Epifane|Epifane]] e [[Callinico (principe di Commagene)|Callinico]], dopo aver combattuto contro i Romaniromani, furono costretti ad attraversare l'Eufrate e rifugiarsi presso il re dei Parti [[Vologase I di Partia|Vologese]], lasciando la Commagene in mano romana.<ref name="GFlavioVII.7.2">Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', VII, 7.2.</ref>
 
Sotto l'imperatore [[Roma antica|romano]] [[Publio Elio Adriano|Adriano]] divenne base della [[legione romana|legione]] [[Legio VI Ferrata|VI ''Ferrata'']] e successivamente della [[Legio XVI Flavia Firma|XVI ''Flavia Firma'']], e terminale di diverse strade militari. Vi nacque lo scrittore greco [[Luciano di Samosata|Luciano]] (ca. [[120]]-[[192]]). Fu a Samosata che l'imperatore [[Flavio Claudio Giuliano|Giuliano]] fece costruire una flotta per la sua spedizione contro [[Sapore I]].
 
Vi nacque lo scrittore greco [[Luciano di Samosata|Luciano]] (ca. [[120]]-[[192]]).
===Samosata cristiana===
 
Fu a Samosata che l'imperatore [[Flavio Claudio Giuliano|Giuliano]] fece costruire una flotta per la sua spedizione contro [[Sapore I]].
 
=== Cristianizzazione ===
Nel [[martirologio]] cristiano, sette martiri vennero crocifissi nel [[297]] a Samosata per essersi rifiutati di eseguire dei riti pagani in celebrazione della vittoria di [[Massimiano]] sui [[Persiani]]: Abibo, Ipparco, Giacomo, Lolliano, Paragno, Filoteo e Romano.
 
Era sede vescovile quando il vescovo Peperio partecipò al [[primo Concilio di Nicea]] ([[325]])<ref>Chabot fornisce un elenco di ventotto vescovi [[GiacobitismoChiesa ortodossa siriaca|giacobiti]] ([[iarchive:revuedelorientch61901pari/page/202/mode/2up|''Revue de l'Orient chrétien'', VI, 203]]).</ref>; [[Daniele lo Stilita]] nacque in un villaggio vicino a Samosata; anche [[san Rabulas]], venerato il 19 febbraio, che visse nel [[VI secolo]] a [[Costantinopoli]], era nativo di Samosata. Tuttora Samosata è [[sede titolare]] (''Samosatensis'') della [[Chiesa cattolica romana]]; la cattedra è attualmente vacante a seguito della morte dell'ultimo vescovo nel [[1967]]<ref>[http://www.catholic-hierarchy.org/diocese/d2s18.html Diocesi di Samosata].</ref>.
 
Nella ''[[Notitia Episcopatuum]]'' di [[Antiochia di Siria|Antiochia]] nel [[VI secolo]], menziona Samosata come metropoli autocefala<ref>''[[Revue des études byzantines|Echos d'Orient]]'', X, 144</ref>, mentre nel [[sinodo]] che reinsediò il [[patriarca Fozio I di Costantinopoli]] (Concilio Foziano, [[879]]), la sede vescovile era già stata unita a quella di [[Diyarbakır|Amida]] (Diyarbakır)<ref>Mansi, ''Conciliorum collectio'', XVII-XVIII, 445. Poiché nel [[586]] il titolare di Amida porta solo questo titolo (Le Quien, ''Oriens christianus'', II, 994), si deve concludere che l'unione avvenne tra il [[VII secolo|VII]] e il [[IX secolo]]</ref>.
 
Legati alla città furono anche [[Eusebio di Samosata]], grande avversario degli [[ArianiArianesimo|ariani]] e ucciso da una donna ariana (ca. [[380]]), onorato il 22 giugno e Andrea, vigoroso oppositore di [[Cirillo di Alessandria]] e del [[Concilio di Efeso]]<ref>[[Michel Le Quien]], ''Oriens christianus'', II, 933-6.</ref>.
 
===Samosata nel Medioevo ===
[[File:The imperial army besieges Samosata.jpg|thumb|L'[[esercito bizantino]] assedia la fortezza musulmana di Samosata (856)]]
Fu un naturale punto d'incontro nella lotta tra [[Eraclio I|Eraclio di Bisanzio]] e [[Cosroe II]] nel [[VII secolo]]. Nel febbraio del [[1098]] a Samosata l'emiro Baldoukh, attaccato da [[Balduino di Antiochia]], ne fece a pezzi l'esercito. Nel [[1114]] fu uno dei principali centri [[musulmani]] ostili al [[Conte di Edessa]] a cui si arrese, per essere nuovamente riconquistata dai Musulmani intorno al [[1149]].
Fu un naturale punto di scontro nella lotta tra [[Eraclio I|Eraclio di Bisanzio]] e [[Cosroe II]] agli inizi del [[VII secolo]]. Nel 640, fu conquistata dagli arabi nel corso dell'[[espansione islamica]], e fu detta {{arabo|ﺳﻤﻴﺴﻂ|Sumaysaṭ}}.
 
Nell'856, i bizantini assediarono e conquistarono la città. Dopo il disfacimento dell'autorità bizantina nell'area, la città entrò a far parte del dominio del generale armeno [[Filareto Bracamio]], ma poco dopo fu di nuovo in mano musulmana.
==Note==
 
Nel febbraio del [[1098]] a Samosata l'emiro turco [[Artuqidi|artuqide]] Bulduk, governatore della città, riuscì a respingere una spedizione crociata guidata da [[Balduino di Antiochia]]. Nel 1114, però, lo stesso Bulduk fu costretto a cedere la città alla [[Contea di Edessa]], per essere poi riconquistata dai musulmani intorno al [[1149]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
==Collegamenti esterni==
{{interprogetto}}
* {{en}} [http://www.newadvent.org/cathen/13422a.htm Samosata nella Catholic Encyclopedia]
* {{en}} [http://www.adiyamanli.org/samsat.htm informazioni storiche su Samosata]
* {{en}} [http://www.catholic-forum.com/saints/define82.htm Martiri di Samosata]
* {{en}} [http://www.1911encyclopedia.org/Samosata Voce ''Samosata''] dell'[[Enciclopedia Britannica|Encyclopaedia Britannica]] 1911
 
== Collegamenti esterni ==
{{Castra legionari}}
* {{Collegamenti esterni}}
{{Portale|Antica Roma|Archeologia|Bisanzio|esercito romano|Turchia}}
* {{en}}cita [web|http://www.adiyamanli.org/samsat.htm |informazioni storiche su Samosata]|lingua=en}}
* {{cita web|1=http://www.catholic-forum.com/saints/define82.htm|2=Martiri di Samosata|lingua=en|accesso=5 aprile 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20030620182426/http://www.catholic-forum.com/saints/define82.htm#|dataarchivio=20 giugno 2003|urlmorto=sì}}
* {{en}} [httphttps://wwwweb.archive.org/web/20090211012948/http://1911encyclopedia.org/Samosata Voce ''Samosata''] dell'[[Enciclopedia Britannica|Encyclopaedia Britannica]] 1911
 
{{Castra legionari}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Anticaantica Roma|Archeologiaarcheologia|Bisanzio|esercito romano|Turchia}}
[[Categoria:Samosata| ]]
[[Categoria:Commagene]]
[[Categoria:Siti archeologici romani in Turchia]]
[[Categoria:Fortezze legionarie romane]]
[[Categoria:Siti archeologici della provincia di Adıyaman]]
[[Categoria:Città romane in Turchia]]
[[Categoria:Samsat]]
 
[[tr:Samsat, Adıyaman]]