Calavino: differenze tra le versioni

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{{F|centri abitati del Trentino-Alto Adige|gennaio 2015}}
{{Divisione amministrativa
|Nome=Calavino
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|Panorama=
|Didascalia=
|Bandiera=
|Voce bandiera=
|Stemma=Calavino-Stemma.png
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=34
|Divisione amm grado 1=Trentino-Alto Adige
|Divisione amm grado 2=Trento
|Divisione amm grado 3=Madruzzo
|Amministratore locale=Oreste Pisoni
|Partito=[[lista civica]]
|Data elezione=16/05/2010
|Lingue=
|Data istituzione=
|Abitanti=824
|Latitudine gradi=46
|Note abitanti={{cita web|url=https://www.istat.it/storage/cartografia/variabili-censuarie/dati-cpa_2011.zip|titolo=Censimento della popolazione e delle abitazioni 2011}} Nota Bene: il dato si riferisce agli abitanti del centro abitato di Calavino così come definito dall'Istat.
|Latitudine minuti=3
|Aggiornamento abitanti=2011
|Latitudine secondi=0
|Sottodivisioni=
|Latitudine NS=N
|Divisioni confinanti=
|Longitudine gradi=10
|Zona sismica = 3
|Longitudine minuti=59
|Gradi giorno = 3029
|Longitudine secondi=0
|Longitudine EW=E
|Altitudine=460
|Superficie=12
|Note superficie=
|Abitanti=1496
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|Aggiornamento abitanti=31-12-2010
|Sottodivisioni=Sarche, Ponte Oliveti
|Divisioni confinanti=[[Dro]], [[Lasino]], [[Lomaso]], [[Padergnone]], [[San Lorenzo in Banale]], [[Trento]], [[Vezzano]]
|Codice postale=38072
|Prefisso=[[0461]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=022031
|Codice catastale=B386
|Targa=TN
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=calavini
|Patrono=[[santaSanta Maria Assunta]]
|Festivo=terza domenica15 diagosto luglio
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=
|Didascalia mappa=
|Sito=http://www.comune.calavino.tn.it/
}}
 
'''Calavino''' (''CalavimCalavin'' in [[dialetto trentino]]<ref>Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, ''DizonarioDizionario degli etnici e dei toponimi italiani'', Bologna, ed. Pàtron, 1981.</ref>;) ''Kalfein''è una frazione<ref>[http{{Cita web|url=https://www.trentinoculturacomune.netmadruzzo.tn.it/territoriocontent/toponomasticadownload/cat_toponomastica_h599/12029/file/Statuto_del_Comune_di_Madruzzo.asppdf|titolo=Statuto Trentino Cultura - Territorio: La naturacomunale di unMadruzzo|accesso=13 territoriofebbraio nella2023|dataarchivio=13 definizionefebbraio della sua cultura<!-- Titolo generato automaticamente -->]2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230213150208/https://www.comune.madruzzo.tn.it/content/download/599/12029/file/Statuto_del_Comune_di_Madruzzo.pdf|urlmorto=sì}}</ref> indel [[linguacomune tedesca|tedesco]]) è undi [[comuneMadruzzo italiano(Italia)|Madruzzo]], di 1.391 abitanti dellanella [[provincia autonoma di Trento]].
 
Fino al 31 dicembre 2015 ha costituito, assieme ai centri abitati di Sarche, Ponte Oliveti e a parte della frazione di Lagolo, un [[Comune (Italia)|comune]] autonomo, che alla data del suo scioglimento contava {{formatnum:1544}} abitanti.<ref>[http://demo.istat.it/bilmens/index.php?anno=2015&lingua=ita Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2015 (il dato si riferisce a quello dell'ex comune di Calavino).</ref>
 
== Geografia fisica ==
[[File:Calavino by drone 01.jpg|thumb|upright=1|left|Vista aerea del paese]]
Il paese di Calavino è situato alle falde occidentali del [[Monte Bondone]] nella [[Valle dei Laghi]], a 409 metri di altitudine, a 18 chilometri da Trento, all'imboccatura della Valle di Cavedine. La sua planimetria si sviluppa principalmente lungo il torrente che discende da Lasino, la [[Roggia di Calavino]], alimentato all'estremità meridionale del paese dalla sorgente del Buss Foran.
È costituito da quattro rioni: Mas, Bagnol, Piazza e Casal.
 
=== Clima ===
Il clima è mite grazie all’influenza del [[Lago di Garda]] e dei laghetti circostanti; vi si coltivano infatti olivi e vigneti specializzati con una [[flora mediterranea]].[[File:Calavino - Monumento ai caduti.jpg|thumb|upright=1|left|Monumento ai caduti]]
== Storia ==
I primi abitanti della zona vivevano di caccia e pastorizia. Con l'andar del tempo, però, appresa meglio l'arte agricola, si trasferirono nella plaga pianeggiante detta Campagna, dove scorreva anche la roggia[[Roggia di Calavino]] proveniente da Lasino e che solo più tardi, a causa di alluvioni, prese il corso attuale.
In questo pianoro si costruirono abitazioni più comode, utilizzando il legname del luogo e bonificando nel contempo il terreno necessario alla loro sussistenza.
È di questo conglomerato che i Romani prendono possesso fra il 200 e il 100 a.C., organizzandolo con strade che furono la traccia delle moderne vie di comunicazione.
Largamente documentata archeologicamente è la romanità della zona sia sul terrazzo del centro storico, sia nella campagna che sui monti.
{{Immagine multipla
|allinea = left
|larghezza = 100
|immagine1 = Calavino-Gonfalone.png
|didascalia1 = Gonfalone dell'ex comune
|immagine2 = Calavino-Stemma.png
|didascalia2 = Stemma dell'ex comune
}}
=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone erano stati approvati con D.G.P. del 10 novembre 1989, n. 13637.<ref>''Adozione stemma a gonfalone del Comune di Calavino'', in ''Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige'' n. 2 del 09/01/1990, pp. 72-73.</ref>
;Stemma
{{citazione|[[Inquartato]]: nel primo e nel quarto di rosso, al [[Uva (araldica)|grappolo]] d'oro, pendente da un tralcio fogliato al naturale; nel secondo e nel terzo d'azzurro, al busto di leone d'oro, linguato di rosso, rivoltato nel terzo; [[sul tutto]] uno [[Scudetto (araldica)|scudetto]] [[bandato]] d'azzurro e d'argento. Corona: Murale di Comune. Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale, legate da un nodo dai colori argento e azzurro.}}
;Gonfalone
{{Citazione|Drappo rettangolare azzurro del rapporto di 1/2, appeso al bilico mediante tre merli guelfi, terminante al ventame in tre pendoni appuntiti di cui maggiore il centrale, bordato e frangiato d'argento, caricato di un riquadro bianco, ricaricato a sua volta dello stemma comunale munito dei suoi ornamenti, con 4 grappoli d'uva (dello stemma) accantonati.
Sotto il riquadro la dicitura in argento "Comune di Calavino" disposta su tre righe accompagnata da ricami con tralci fruttiferi di vite. Il bilico sarà unito all'asta, ricoperta da una guaina di velluto dai colori alternati argento e azzurro disposti a spirale, mediante un cordone a nappe d'argento.}}
 
== OrganizzazioneGeografia antropica ==
L'organizzazione urbanistica del nucleo più vecchio segue l'antica viabilità.
La vecchia strada veniva da Padergnone, attraversava il centro storico e proseguiva per Madruzzo.
Su di essa si affacciavano con portali e simmetriche finestre, talvolta con inserti affrescati, le facciate delle case. La struttura dell'aggregato del "Mas" è medioevale. I suoi caseggiati compatti e massicci, sono ordinati a corti interne vincolate da androni (pòrteghi) aperti sulle due strade maggiori. Le dimore signorili abbinano alla residenza la casa rurale, il cui spazio antistante, cinto da muri con ingresso carraio a portale, è solitamente comune.
Lo spazio pievano composto dalla piazza, dalla chiesa, dal sagrato, dal cimitero, dalla canonica, dalle case coloniche e di servizio annesse, è un illustre esempio dell'organizzazione urbanistica di nucleo religioso, di matrice medioevale, a dimensione valligiana, isolato e allo stesso tempo concentrico rispetto al paese.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
== Geografica ==
=== Architetture religiose ===
Il territorio comunale di Calavino disegna una lunga fascia irregolare, trasversale rispetto alla Valle di [[Cavedine]], di cui occupa l'estremo tronco nord. Dal [[Monte Bondone]], m. 1550, scende nella Valle del Sarca, dove si allarga ad abbracciare l'intera conca di [[Lago di Toblino|Toblino]]. Il Paese di Calavino è situato alle falde occidentali del [[Monte Bondone]] nella [[Valle dei Laghi]], a 409 metri di altitudine, a 18 chilometri da Trento, all'imboccatura della Valle di Cavedine. La sua planimetria si sviluppa principalmente lungo il torrente che discende da Lasino, la Roggia, alimentato all'estremità meridionale del paese dalla sorgente del Buss Foran.
* [[Chiesa di Santa Maria Assunta (Madruzzo)|Chiesa di Santa Maria Assunta]], chiesa parrocchiale.
È costituito da quattro rioni: Mas, Bagnol, Piazza e Casal.
* [[Chiesa dei Santi Mauro, Grato e Giocondo]] in località Corgnon
 
All'interno del suo territorio comunale si trova il [[canyon del Limarò]], una [[forra]] naturale che il torrente [[Sarca]] crea per alcuni chilometri.<ref>[http://www.visittrentino.it/it/cosa_fare/da_vedere/dettagli/dett/canyon-del-limaro Il canyon del Limarò] su VisitTrentino</ref>
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Calavino}}
 
== Variazioni amministrative ==
Il territorio comunale di Calavino disegnava una lunga fascia irregolare, trasversale rispetto alla Valle di [[Cavedine]], di cui occupava l'estremo tronco nord. Dal [[Monte Bondone]], m. 1550, scendeva nella Valle del Sarca, dove si allargava ad abbracciare l'intera conca di [[Lago di Toblino|Toblino]]. Le acque interne raggiungevano i {{M|5.92|u=km2}}. Nel [[1928]] il comune vienedi Calavino venne soppresso e i suoi territori aggregati al comune di [[Madruzzo]]; nel 1953 il comune vienevenne ricostituito (Censimento 1951: pop. res. 1121). Nel 1978 aggregazione di territori staccati dal comune di [[Lasino]] (Censimento 1971: pop. res. 86).<ref>Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3</ref> Il 1º gennaio 2016 si è fuso con [[Lasino]] per formare il nuovo comune di [[Madruzzo (Italia)|Madruzzo]].
 
== ClimaCultura ==
=== Istruzione ===
Il clima è mite proprio per la benefica influenza del [[Lago di Garda]] e dei laghetti circostanti; vi si coltivano infatti olivi e vigneti specializzati con una [[flora mediterranea]].
==== Eventi ====
 
[[File:Calavino - Scorcio 07.jpg|thumb|upright=1|Scorcio del paese]]
== [[Valle dei Laghi]] ==
Questa valle gode di un particolarissimo clima: in pochi chilometri si può osservare nella vegetazione la transizione tra il tipico [[clima alpino]] e quello mediterraneo: dai pini mughi delle cime, ai boschi di faggi, pini, abeti e larici delle pendici dei monti, si passa ai lecci, agli olivi (celebre l'[[Olio del Garda]]), al rosmarino ed alla coltivazione di viti e ortaggi nelle zone più pianeggianti e soleggiate. La zona di Toblino è famosa per la produzione del [[Vino Santo]], unico al mondo proprio grazie al microclima in cui cresce il vitigno.
La Valle dei Laghi in epoca pre-quaternaria era l'antico alveo del fiume Adige. Durante la glaciazione si stima che lo spessore del ghiacciaio in questa zona fosse di oltre 1000 metri, quasi il doppio a Merano. Questo possente ghiacciaio, il più grande delle [[Alpi Orientali]], ha modellato ed eroso il fondovalle con la caratteristica forma a "U" tipica delle valli glaciali. Il ritiro del ghiacciaio fu la concausa della formazione del grandioso Lago di Garda, e delle gigantesche frane che si possono osservare nei pressi di Dro, con le impressionanti distese di sassi chiamate [[Biotopo Marocche di Dro|Marocche]]. Le tracce del potente movimento glaciale sono le profondissime forre, l'andamento a gradoni della valle, i depositi morenici, le rocce erose e striate, le cosiddette [[marmitte dei giganti]] e naturalmente gli attuali specchi d'acqua. Tra i principali: Terlago, S. Massenza, Toblino e Cavedine e, più in quota, Lagolo e i laghi di Lamar.
La Valle dei Laghi è un ricco intreccio tra storia e natura. Ben quattro sono i castelli a pochi chilometri uno dall'altro: Castel Terlago, Castel Madruzzo, [[Castel Toblino]] e Castel Drena. Tra le escursioni più interessanti la passeggiata archeologica di [[Cavedine]], che ricalca la cosiddetta "Strada Romana", la via di comunicazione nord - sud lungo la dorsale occidentale della Valle di Cavedine, dove è possibile osservare numerosi reperti come fontane, iscrizioni, lapidi, capitelli, acciottolati. Tra i più interessanti “La Carega del Diaol” (sedia del diavolo), risalente al I secolo d.C., la “Fonte Romana” e la chiesetta di S.Siro.
 
== Personalità legate a Calavino ==
*[[Antonio Petrini]], architetto
*[[Luigi Bressan]] (Sarche), arcivescovo
*[[Cristoforo Madruzzo]], cardinale
 
== Eventi ==
Ogni anno, a luglio, la Pro Loco di Calavino, in collaborazione con le altre associazioni del paese, rievoca il passato e per un fine settimana le vie del paese si trasformano in quelle di un borgo medievale con i suoi momenti di vita quotidiana.
 
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Anche se gli avvenimenti che hanno interessato il XVI e XVII secolo riguardarono la città di Trento, rimangono segni tangibili della presenza dei Madruzzo in quei luoghi da cui la famiglia proveniva: i castelli di Madruzzo e di Toblino, la chiesa arcipretale di Calavino con la famosa cappella cinquecentesca, la chiesetta settecentesca dei SS. Mauro, Grato e Giocondo a Corgnon.
Tra Calavino e i Madruzzo si instaurò un rapporto sia giuridico-amministrativo sia di tipo socio-economicosocioeconomico; la gente era impegnata nello svolgimento dei lavori sia nel castello che nelle proprietà agricole, sparse sul territorio, oltre all'assolvimento di oneri feudali.
 
Nasce così la "[[Carta di regola|Carta di Regola"]] di Calavino, una sequenza di 27 articoli che regolamentavano la vita comunitaria, approvata nel 1493 da Giovanni Gaudenzio, padre del Cardinale Cristoforo Madruzzo.
La Carta regolava democraticamente la comunità, organizzata in forma di "[[Regola (ente)|regola]]", che si riuniva annualmente alla presenza del rappresentante della famiglia Madruzzo nella piazza del paese. Nel corso di questo incontro venivano prese delle decisioni rilevanti, come l'elezione delle cariche comunali, il calendario agreste in riferimento allo sfalcio del fieno e al periodo della vendemmia, ecc.
La convocazione avveniva la sera precedente per mezzo del [[saltaro]], ossia una guardia giurata comunale che passava di casa in casa avvertendo i vicini, termine col quale si indicavano gli abitanti originari del luogo, distinti dai forestieri, ossia coloro che si erano insediati da poco nella comunità, di presentarsi all'indomani in piazza per la regola. La partecipazione era obbligatoria; gli assenti, salvo cause di forza maggiore, venivano multati, verificandone la presenza per appello nominale.
Oltre alle autorità locali, come il maggiore (carica di sindaco) o i giurati (specie di consiglieri), la figura centrale era rappresentata dal regolano, l'incaricato vescovile (per Calavino coincideva con un rappresentante della famiglia Madruzzo o con il Capitano del Castello) che doveva verificare la regolarità delle operazioni assembleari e svolgere anche la funzione di giudice civile fra gli abitanti per eventuali questioni inerenti ai possibili contrasti sul mancato rispetto delle norme statutarie o liti private.
Il momento più atteso era l'elezione delle cariche pubbliche; il meccanismo elettorale non era del tutto semplice e, al di là delle scelta di persone valide per i posti di maggiore responsabilità, era in uso allora il sistema della rotazione secondo l'ordine progressivo delle abitazioni; prevaleva, quindi, il senso del dovere più che quello dell'onore.
 
Nella quotidianità l'attività prevalente era legata alla terra, piuttosto diffusa era l'attitudine dei contadini per i lavori artigianali; ossia la realizzazione in proprio di utensili e di vestiario. Calavino possedeva inoltre una notevole ricchezza naturale: la roggia[[Roggia di Calavino]], che costituì per quel tempo e per i secoli seguenti la risorsa fondamentale per lo sviluppo di un'attività artigianale con pochi uguali: fra mulini, fucine, gualchiere, segherie, ecc.
La crescita demografica influenzò l'organizzazione urbanistica del paese nel corso dei secoli, sia nella viabilità, sia nell'attività agricola e artigianale lungo il corso della Roggia portando alla nascita di 4 insediamenti rionali: Mas (il più antico di stampo prettamente artigianale in funzione dei suoi innumerevoli mulini, segherie, fucine, ...), Piazza (il luogo residenziale), Bagnol (contrassegnato dalle numerose sorgenti e dal suo rapporto più stretto, data la vicinanza, con il castello) e Casal (il rione che confinava con la campagna).
 
Nacque così il "Palio dei Rioni" e gli stendardi per cui battersi, che abbinano i 4 elementi fondamentali a ciascun rione: l'Aria per Piazza, il Fuoco per Mas, l'Acqua per Bagnol e la Terra per Casal. La gara, oltre all'immancabile duello, consiste nell'approvvigionamento idrico, attingendo con antichi recipienti (secchi di legno, botti, ...) l'acqua della fontana della Piazzetta, a cui anticamente potevano rifornirsi gli abitanti del rione.
 
== Amministrazione ==
{{...|centri abitati d'Italia}}
[[File:Calavino - Scuola elementare.jpg|thumb|upright=1|La scuola elementare di Calavino]]
 
== Sport ==
=== Calcio ===
La squadra di calcio piùdi importante della cittàCalavino è l'U.S. Calavino che milita in [[Seconda Categoria]], fondata nel 1968. La migliore stagione in assoluto è stata il 2007/2008 quando militava nella promozione trentina. Nella stagione 2008/2009 i pulcini del Calavino allenati da Filippo Santoni vincono il campionato da imbattuti pareggiando solo con la Sacra Famiglia.
Attualmente la squadra è allenata da Matteo Dallapè.
 
== Amministrazione ==
{{...}}
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* Lunelli, Modesto ''Calavino e la sua pieve : memorie storiche'', Trento, Argentarium, 1972
* Anzilotti Mastrelli, Giulia ''Il comune di Calavino'' IN: ''I nomi locali dei comuni di Calavino Lasino Cavedine'', Trento, Provincia autonoma di Trento, 1990; p.&nbsp;33-40
* ''Notiziario comunale di Calavino'', Calavino (TN), Comune di Calavino, 1991-2015
* Calavino (Comune) ''Inventario della sezione separata dell'archivio comunale : 1493-1955'', [S.l.], 1995
* Calavino (Parrocchia) ''Archivio parrocchiale decanale di Calavino : (1491-1945) : inventario'', [S.l.], 1996
* Ricci, Elena ''La cappella Madruzzo nella chiesa di Santa Maria Assunta a Calavino'' , Trento, tesi di laurea a. acc. 2003-2004
* Bosetti, Mariano ''Calavino, una comunità fra la Valle di Cavedine e il Piano Sarca'', Calavino (TN), Comune di Calavino, 2006
* Calavino (Comune) ''Comune di Calavino : inventario dell'archivio storico : (1494-1955),'' Trento, Provincia autonoma di Trento, 2008
* Grosselli, Giuseppe ''Le donne de na volta'' IN: ''Strenna trentina'', Trento, A. 2010; p.&nbsp;135-137
*Petrella, Andrea ''Genesi di una tradizione : le Feste madruzziane a Calavino'' IN: ''Archivio trentino'', Trento, A. 2014; p.&nbsp;255-287
*Associazione Uniti per Madruzzo ''Uniti per Madruzzo'', [S.l.], 2017-
*''InforMadruzzo : semestrale d'informazione'', Lasino, Madruzzo (TN), 2017-
 
== Voci correlate ==
* [[Coro Lagolo]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Calavino}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Sapere|Calavino}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Comunità della Valle dei Laghi}}
{{portale|Italia|trento}}
{{Provincia di Trento}}
{{portale|italia|trento}}
 
[[Categoria:Calavino| *]]
[[Categoria:Frazioni di Madruzzo (Italia)]]