Gino Baratta: differenze tra le versioni

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|Attività2 = critico letterario
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Gino Baratta dettaglio.JPG
|Didascalia = Gino Baratta, [[Mantova]], 1982.
}}
{{qCitazione|...Era un maestro nato. Ne possedeva tutti i requisiti: statura morale, cultura, fascino intellettuale.|<ref>''Scompare con Gino Baratta un protagonista del mondo culturale'', in ''Gazzetta di Mantova'', 25 ottobre 1984, p. 9.</ref>}}
==Biografia==
La fonte delle notizie biografiche è costituita dal libro di Luigi Lonato, ''Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta'', pubblicato dalla ''Casa del Mantegna'' di Mantova nel 1995. <ref>Luigi Lonato, ''Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta'', pp. 25-47.</ref>
 
== Biografia ==
Gino Baratta nasce il 10 agosto a [[Revere]], provincia di [[Mantova]]. Il padre e lo zio sono artigiani specializzati nella tornitura del legno.
[[File:GinoBarattaJPG.jpg|thumb|Gino Baratta alla presentazione<br />
de ''Il sesto poeta'', con Alberto Cappi, Gilberto Finzi, Sergio Cordibella,<br />
[[Mantova]], 1982]]
[[File:Mantova-Biblioteca Baratta.jpg|thumb|Mantova, [[Biblioteca Baratta]].]]
Gino Baratta nasce il 10 agosto 1932 a [[Revere]], [[provincia di Mantova]].
[[File:Il Portico - jpg.jpg|thumb|1965: Gino Baratta con i fondatori della rivista letteraria ''Il Portico'': Ferdinando Trebbi, Vladimiro Bertazzoni, Giuliano Parenti, Umberto Artioli, Renzo Margonari, Mario Artioli]]
Il padre Felice e lo zio Francesco sono artigiani specializzati nella tornitura del legno.<ref>Luigi Lonardo, ''Dedalo e il labirinto-Saggio su Gino Baratta'', Casa del Mantegna, Mantova, 1995, pp. 25-47.</ref>
 
Nel 1952 consegue la maturità classica al Liceo Virgilio di Mantova. È suo insegnante di lettere, il professor [[Emilio Faccioli]], che lo indirizzaincoraggia a coltivare il gusto per la letteratura e per ogni altra forma d'arte. Nel 1965, insieme a lui, tradurrà dal francese, per la Casa Editrice Einaudi, il volume di [[Henri Focillon]], ''L'arte dell'Occidente''<ref>[[Henri Focillon]], ''L'arte dell'Occidente'', traduzione di Emilio Faccioli e Gino Baratta, Torino: Einaudi, 1965 ISBN 88-06-59813-9</ref>; e a lui dedicherà, alla presentazione mantovana della sua traduzione della ''Moscheide'' folenghiana, una serie di considerazioni sul tradurre, pubblicate postume nel 2008 dall'editore G. Arcari.<ref>Guglielmo Shakespeare, ''I 154 sonetti tradotti in sonetti italiani da Ettore Sanfelice'', Gianluigi Arcari Editore, Mantova, 2008.</ref>
L'orientamento di Faccioli e la frequentazione dei pittori conterranei [[Rino Luppi]] e [[Lanfranco Frigeri|Lanfranco]] (Frigeri) - con la cerchia di amici che ruotava intorno a loro - lo appassionano alla pittura e lo conducono ad approfondire le tematiche legate all'analisi dell'opera d'arte.
Nella biblioteca dello zio materno, Pietro Pavesi, trova abbondanza di libri. Di quegli anni di letture disordinate e appassionate è la 'scoperta' di [[Baudelaire]] e dei [[poeti maledetti]], di [[Nietzsche]], di [[Jung]], di [[Kerenyi]], di [[Kierkegaard]]... Legge moltissimo, con una curiosità onnivora, come sarà per tutta la sua vita, spaziando dalla letteratura - con particolare attenzione alla poesia - alla critica letteraria e d'arte, alla filosofia, alla psicanalisi, alla sociologia, all'antropologia. Legge e ascolta musica.
 
Concluso il Liceo, frequenta la Facoltà di Lettere e Filosofia presso l'[[Università Cattolica del Sacro Cuore|Università Cattolica del "Sacro Cuore"]] di Milano e si laurea in Lettere Moderne, nel febbraio 1958, con una tesi su ''La poesia cosmografica del '400'', relatore il professor [[Mario Apollonio]].
Nella biblioteca dello zio materno, Pietro Pavesi, trova abbondanza di libri. Legge moltissimo e scopre scrittori come [[Carlo Emilio Gadda]], [[Stendhal]], [[Marcel Proust]], i filosofi [[Freud]] e [[Nietzsche]] e nel campo della critica letteraria [[Gianfranco Contini]], [[Giacomo Devoto]].
Dopo la laurea si dedicherà all'insegnamento e nel 1963 otterrà la nomina in ruolo come insegnante di lettere, prima alle Scuole Medie, poi, nel 1965, alle Superiori: e sarà l'Istituto Tecnico per Geometri ''Carlo d'Arco'' di Mantova, la scuola della sua vita; dove - con alcuni colleghi, negli anni 1975 e 1976 - farà anche l'esperienza della Presidenza collegiale.<ref>Ivana Ceresa, ''Giochiamo a ieri - per una memoria politica del Carlo d'Arco'', in ''Venticinque anni di laboriose speranze (1970-1995)''. Annuario dell'Istituto per Geometri "Carlo d'Arco", Mantova, 1996.</ref>
 
Nel 1960 si sposa con Annarosa Enzi e si trasferisce a Mantova. Hanno una figlia, Valeria.
L'incontro con il pittore [[Rino Luppi]] di Revere lo appassiona alla pittura e lo conduce ad approfondire le tematiche legate all'analisi dell'opera d'arte.
[[File:Mantova-Biblioteca Baratta.jpg|thumb|Mantova, [[Biblioteca Baratta]].]]
 
La sua formazione culturale si arricchisce e si approfondisce attraverso la lezione degli esponenti delle tendenze critiche che si intersecano e si combinano fin dagli anni '50 del Novecento, soprattutto nell'ambito del pensiero fenomenologico ([[Edmund Husserl]], [[Maurice Merleau-Ponty]], [[Emmanuel Lévinas]]...) e della "Nouvelle critique littéraire" ( [[Roland Barthes]], [[Jean Starobinski]]...): a partire dalla critica di area marxista ([[Antonio Gramsci]], [[György Lukács]]...) e della [[Scuola di Francoforte]] ([[Max Horkheimer]], [[Theodor Adorno]], [[Walter Benjamin]]...), al [[Formalismo russo]] ([[Viktor Šklovskij]], [[Vladimir Propp]], [[Jurij Tynjanov]],...), allo [[Strutturalismo (linguistica)|Strutturalismo]] ([[Ferdinand de Saussure]], [[Roman Jakobson]], [[Claude Lévi-Strauss]]...) e al Poststrutturalismo ([[Jacques Derrida]], [[Gilles Deleuze]], [[Félix Guattari]]...), alla critica semiotica ([[Julia Kristeva]], [[Algirdas Julien Greimas]], [[Umberto Eco]], [[Maria Corti]]...), psicanalitica ([[Charles Mauron]], [[Giacomo Debenedetti]]) e filosofica ([[Jacques Lacan]], [[Michel Foucault]], [[Louis Althusser]]...), a quella stilistica ([[Ernst Curtius]], [[Leo Spitzer]], [[Erich Auerbach]], [[Gianfranco Contini]]...) e, soprattutto dalla fine degli anni Settanta, a quella ermeneutica ([[Hans Georg Gadamer]], [[Hans Blumenberg]], [[Jürgen Habermas]]...). Per quanto riguarda la critica italiana, particolare interesse riserverà alla Neofenomenologia critica di [[Luciano Anceschi]] e al [[Gruppo 63]].<ref>L.Lonardo, op.cit., pp. 33-39.</ref>
Frequenta la Facoltà di Lettere e Filosofia presso l'Università Cattolica del "Sacro Cuore" di Milano e si laurea, nel febbraio 1958, con una tesi intitolata ''La poesia cosmografica del '400'', relatore il professor [[Mario Apollonio]]. Dopo la laurea si dedica all'insegnamento e nel 1963 ottiene la nomina di ruolo come insegnante di lettere nelle scuole secondarie.
{{Approfondimento
|titolo=Lo specchio di carta
|contenuto=''Dietro il reale, dietro lo specchio,<br />''
''rimane un fondo, una lettera''<br />
''il cui spirito rimane indecifrabile''.
 
da ''Itinerario negli anni magici''<br />
Nel 1960 sposa Annarosa Enzi, professoressa di lettere negli istituti superiori e curatrice di mostre artistiche. <ref>[http://www.worldcat.org/search?q=au%3ABaratta+Enzi%2C+Annarosa.&qt=hot_author Cataloghi di mostre - ''Casa del Mantegna'' di Mantova]</ref> <ref>Umberto Bellintani, ''Disegni'', (biografia dell'autore di Annarosa Baratta), Editore Sometti, Mantova 2001.</ref> Ha una figlia, Valeria.
in ''Miraggi della Biblioteca'', p. 30.}}
 
{{Approfondimento
La sua formazione culturale si approfondisce e si arricchisce attraverso la riflessione sugli scritti filosofici di [[Edmund Husserl]], [[Luciano Anceschi]], [[Antonio Banfi]]; sugli studi degli esponenti delle maggiori correnti della critica del Novecento: della critica stilistica, [[Ferdinand de Saussure]], [[Leo Spitzer]], [[Karl Vossler]], del formalismo russo e dello strutturalismo, [[Viktor Sklovskij]], [[Roman Jakobson]], [[Tzvetan Todorov]], della critica di matrice marxista, [[György Lukàcs]], di quella psicanalitica, [[Charles Mauron]], della ''nouvelle critique'', [[Roland Barthes]], della [[Scuola di Francoforte]], [[Theodor Adorno]]. <ref>Luigi Lonato, ''Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta'', pp. 33-39.</ref>
|titolo=Miraggi della Biblioteca
|contenuto=''La biblioteca sotterranea costituisce''<br />
''la geografia del profondo;''<br />
''là si deve scendere''<br />
''per dar senso all'invenzione.'' [...]
 
''La discesa porta al cuore del mondo:''<br />
I suoi interessi spaziano in tutti i campi: poesia, teatro, pittura, architettura, opere cinematografiche; si ancorano profondamente nella contemporaneità e si rivolgono in particolare alle cosiddette "aree marginali", ai "territori di frontiera", dove fermenta e matura il futuro dell'arte. <ref>Luigi Lonato, ''Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta'', pp. 97-102.</ref>
''là si apprende che scrivere è ritrovare,''<br />
''che ritrovare è ricordare.''
 
da ''Nerval: l'impossibile unione'',<br />
Scrive sul quotidiano locale ''Gazzetta di Mantova'', su riviste letterarie come ''Che fare'', ''Marcatre'', ''Quindici'', ''Il Verri'', ''Anterem'', ''Il Caffè'', ''Il Cobold'', ''Quinta Generazione'', ''Spirali'', ''Testuale.''
in ''Miraggi della Biblioteca'', p.13.}}
I suoi interessi spaziano in tutti i campi: poesia, teatro, pittura, architettura, cinema e musica; si ancorano profondamente nella contemporaneità e si rivolgono in particolare alle cosiddette "aree marginali", ai "territori di frontiera", dove "fermenta e matura il futuro dell'arte".<ref>L. Lonardo, ''op. cit.'', pp. 97-102.</ref>
Le sue predilezioni vanno alle poetiche del [[Barocco]] e del [[Manierismo]], alle grandi ermeneutiche del passato e contemporanee, al tema dell'immaginario, che " è accessibile solo nei travestimenti in cui esso si disloca, cioè nei segni"<ref>G. Baratta, ''Immaginario e letteratura'', Atti del Convegno mantovano del 1973 ''Dall'immagine all'immaginario'', contenuti in ''Uso, modalità e contraddizioni dello spettacolo immagine'', altro/la nuova foglio editrice, Pollenza-Macerata, 1975.</ref>; invariata nel tempo rimane "la chiave formale, lo smontaggio retorico e linguistico dell'evento letterario"<ref>Umberto Artioli, Francesco Bartoli, ''Il viaggio nelle parole e nella memoria'', Mantova Provincia,n. 4, anno II, dicembre 1984.</ref>, di cui testimonia il saggio su [[Giorgio Manganelli]] del 1982, raccolto nei ''Miraggi della Biblioteca''. Così come temi ricorrenti sono i motivi del [[Labirinto]] - con la sua dimensione disorientante - e della [[Biblioteca]] "sotterranea".
 
Scrive sul quotidiano locale ''Gazzetta di Mantova'', su riviste letterarie come ''Che fare'', ''[[Marcatré]]'', ''Quindici'', ''Il Verri'', ''Anterem'', ''Il Caffè'', ''Il Cobold'', ''Quinta Generazione'', ''Spirali'', ''Testuale'', ''Squero'', ''Studi teatrali'', ''Letteratura''.
Nel 1973 collabora con l'Università di Verona.
Intenso è il suo impegno nella realtà sociale e locale; per la cittadinanza organizza eventi culturali e presenta mostre d'arte.
<ref>Luigi Lonato, ''Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta'', pp. 123-139.</ref>
[[Umberto Artioli]] lo descrive così:
{{q|... sempre alla ricerca del nesso che stringe in un'unica costellazione l'avventura letteraria e la passione civile. [...]
 
Nel 1973 collabora con l'Università di Verona.
Il dialogo, l'intervento, la militanza erano per Baratta una sorta di necessità: di qui i tratti inconfondibili del magistero, praticato con assoluto dispendio di sé in una difficile osmosi tra l'aristocratica raffinatezza dei presupposti culturali e la necessità di diffondere e divulgare.|Umberto Artioli, ''Prefazione'' al libro di Luigi Lonardo,''Dedalo e il labirinto'', pp. 9-10}}
Intenso è il suo impegno nella realtà sociale e locale; partecipa all'organizzazione di eventi culturali e presenta mostre d'arte.
Nel 1974 cura con [[Francesco Bartoli]] e [[Zeno Birolli]] ''Osvaldo Licini, Errante, eretico, erotico - Gli scritti letterari e tutte le lettere'', Feltrinelli, Milano. Nel 1983 scrive un saggio introduttivo su ''La doppia dimenticanza - Poeti della sesta generazione'', per l'Editrice Forum di Forlì.
A partire dagli anni Settanta si appassionerà al teatro di sperimentazione e porterà a Mantova, con il ''Circolo Ottobre'', i gruppi di punta della Neoavanguardia e della Postavanguardia teatrale, impegnandoli anche in laboratori per la scuola.<ref>Roberto Lorenzoni, ''Datario delle iniziative del Circolo Ottobre'', in ''Giochi di contrasto - C. Cancellieri e il laboratorio culturale mantovano negli anni '70'', Casa del Mantegna, Mantova 2004.</ref>
Conclusi gli anni Settanta e il periodo dell'utopia collettiva - scrivono gli amici [[Umberto Artioli]] e [[Francesco Bartoli]], ambedue docenti universitari di Storia del Teatro - diventano centrali per lui i temi della soggettività e della memoria, del viaggio come "''quest'' che porta al centro, all'origine, al fondo, al desiderio".<ref>G. Baratta, ''Immaginario e letteratura'', op.cit. (s.p.).</ref> E ancora [[Umberto Artioli]] sottolinea, per altro verso, come fosse "... sempre alla ricerca del nesso che stringe in un'unica costellazione l'avventura letteraria e la passione civile. [...]"; e come "Il dialogo, l'intervento, la militanza [fossero] per Baratta una sorta di necessità: di qui i tratti inconfondibili del magistero, praticato con assoluto dispendio di sé in una difficile osmosi tra l'aristocratica raffinatezza dei presupposti culturali e la necessità di diffondere e divulgare" (Umberto Artioli, ''Prefazione'' al libro di Luigi Lonardo, ''Dedalo e il labirinto'', pp.&nbsp;9–10).
 
Muore il 23 ottobre 1984, a soli cinquantadue anni, per il male che l'aveva colpito quasi cinque anni prima.
 
Nel 1998 il Comune di [[Mantova]] gli dedica la nuova biblioteca della città: la ''[[Biblioteca Mediateca Gino Baratta]]''.<ref>www{{cita web|url=https://plus.bibliotecabarattagoogle.com/112204991863891556548/about?hl=it|titolo=Biblioteca Baratta di Mantova}}</ref>
 
== Attività Culturaleculturale e Opereopere ==
{{Approfondimento
{{Nota
|titolo= ''Linguaggio''
|contenuto=''Ci si interroga oggi sull'identità dell'uomo del passato, sulle sue ossessioni, così come domani qualcuno s'interrogherà sulla nostra identità. E probabilmente l'ossessione 'linguistica' risulterà il tratto saliente del volto novecentesco, lo stesso che oggi sembra abbia caratterizzato l'uomo come tale.'' [...]
 
''Appariremo come coloro che hanno interrogato il linguaggio come si interroga il ''quid'' che appassiona ed affligge con il suo mostrarsi e scomparire, con il suo svelarsi e ri-velarsi?''
 
''Coloro che hanno avuto due vocazioni: una a cercare il contenuto di verità, l'altra a commentarne il contenuto reale.''
 
''Critica e commento sono i due poli di rapporto con il linguaggio; solo permane il dubbio che il contenuto di verità rimanga latente.''
 
''Per questo il critico del linguaggio è insoddisfatto, come l'alchimista consapevole che il linguaggio non rivela mai del tutto il proprio segreto, mentre il commentatore è convinto che il contenuto di verità diventi tutt'uno con il contenuto reale: egli è il chimico che del rogo del linguaggio analizza solo legno e cenere.''
 
Da ''Linguaggio'', in Enciclopedia, SistematicaXV: EinaudiSistematica, Vol. XVEinaudi, Torino 1982, pp. 331-340.
}}
 
{{Approfondimento
{{Nota
|titolo= ''BibliotecaLa poesia è lontana?''
|contenuto=''Il poeta, la poesia, si dice, sono lontanissimi dal reale, dalla terra.''
|contenuto=''Bisognerà decidersi ad ammettere che esiste sotto la biblioteca consacrata e visibile, una biblioteca sconsacrata e nascosta, sotterranea.''
 
''In vena di metaforica astrofisica, posso supporre che la poesia sia uno di quei [[quasar]] lontanissimi di cui, tuttavia, si registrano la presenza, i messaggi.''
''Come dire che c'è un tempo storico, cronometrico, cronologico che è il tempo sacro che governa la biblioteca visibile, il topos-biblioteca che si differenzia da ogni altra costruzione, così come avviene per il tempio. E c'è un tempo profano, misto, non lineare che rovista, confonde, mescola le carte degli archivi, i volumi della biblioteca sotterranea.''
 
''Poesia lontana dall'orizzonte terreno dodici miliardi di [[anni luce]]?''
''Un rito si celebra nel tempo sacro della biblioteca visibile; una sorta di messa nera si consuma nell'ipogeo. In alto si consacra, sotto si dissacra; sopra si celebra un luogo e un tempo; sotto si profana il perimetro del tempio, si sgretolano le fondamenta, si rodono e scavano i muri, come se un vento vi imperversasse a dissestare scaffali, a disseminare inventari e schedari.''
 
''Ma uno di quei quasar che emettono più energia di cento miliardi di stelle.''
''Frequentare le biblioteche: forse significa l'avventura che comporta il disorientarsi dentro l'ipogeo della biblioteca''
 
Discorso pronunciato il 7 novembre 1982, a [[Malo (Italia)|Malo]] (Vicenza), al convegno ''Il poeta'', in ''Lo specchio di carta'', p. 181.
Da ''Il tempo, la biblioteca, la scrittura globulare'', in ''Miraggi della biblioteca'', p. 261.
}}
 
{{Approfondimento
{{Nota
|titolo='' La poesia è lontana?''biblioteca sotterranea
|contenuto=''Bisognerà decidersi ad ammettere che esiste sotto la biblioteca consacrata e visibile, una biblioteca sconsacrata e nascosta, sotterranea.''
|contenuto=''Il poeta, la poesia, si dice, sono lontanissimi dal reale, dalla terra.''
 
''Come dire che c'è un tempo storico, cronometrico, cronologico che è il tempo sacro che governa la biblioteca visibile, il topos-biblioteca che si differenzia da ogni altra costruzione, così come avviene per il tempio. E c'è un tempo profano, misto, non lineare che rovista confonde , mescola le carte degli archivi, i volumi della biblioteca sotterranea.''
''In vena di metaforica astrofisica, posso supporre che la poesia sia uno di quei [[quasar]] lontanissimi di cui, tuttavia, si registrano la presenza, i messaggi.''
 
''Un rito si celebra nel tempo sacro della biblioteca visibile; una sorta di messa nera si consuma nell'ipogeo. In alto si consacra, sotto si dissacra; sopra si celebra un luogo e un tempo; sotto si profana il perimetro del tempio, si sgretolano le fondamenta, si rodono e scavano i muri, come se un vento vi imperversasse a dissestare scaffali, a disseminare inventari e schedari.''
''Poesia lontana dall'orizzonte terreno dodici miliardi di [[anni luce]]?''
 
''Frequentare le biblioteche: forse significa l'avventura che comporta il disorientarsi dentro l'ipogeo della biblioteca''.
''Ma uno di quei quasar che emettono più energia di cento miliardi di stelle.''
 
''Il tempo, la biblioteca, la scrittura globulare'' in ''Miraggi della biblioteca'', p. 261.
Discorso pronunciato il 7 novembre 1982 a [[Malo]] (Vicenza) al convegno ''Il poeta'', in ''Lo specchio di carta'', p. 181.
}}
=== Specola e Microscopio ===
Nel corso degli studi universitari, collabora alla rivista d'arte e di attualità ''Specola e Microscopio'', edita a Milano. Pubblica articoli su [[Baudelaire]] <ref>''[[Baudelaire]] o il sadismo dell'impossibile'', Specola e Microscopio, anno II, n. 2, marzo-aprile 1953, pp. 3-4. </ref>, su [[Nicola Berdjaev]] <ref> ''La statura umana in [[Nicola Berdjaev]]'', Specola e Microscopio, anno IV, n.3, maggio-giugno 1955, pp. 9-11.</ref>, su [[La genesi di Parsifal]] .<ref>''La genesi di [[Parsifal]]'', Specola e Microscopio, anno IV, n.5, settembre-ottobre 1955, pp. 9-12.</ref>
 
===Gruppo di Cultura Moderna===
=== Gruppo di Cultura Moderna ===
Nel [[1956]], insieme ad altri intellettuali mantovani, [[Francesco Bartoli]], Emilio Faccioli, Gianna Bigi, Giancarlo D'Adamo, Renato Giusti, Agostino Pirella, Francesco Ruberti, Alessandro Badiali e lo storico [[Rinaldo Salvadori]], anima il ''Gruppo di Cultura Moderna,'' interessato alle realtà artistiche e letterarie contemporanee.
Agli inizi degli anni Sessanta, insieme ad altri intellettuali mantovani, anima il ''Gruppo di Cultura Moderna,'' interessato alle realtà artistiche e letterarie contemporanee.
=== Il Portico ===
Nel 1964 collabora alla nascita a Mantova<ref>[http://www.mantovaninelmondo.com/Associazione/notizie/cronaca/1964.htm Vladimiro Bertazzoni, ''Stagione irripetibile: nel 1964 nasceva la rivista "Il Portico"'', in ''Mantovani nel mondo'', 1999-2000.]</ref> della rivista d'avanguardia ''Il Portico'', rivista di analisi della letteratura, dell'arte e della filosofia del Novecento. Escono quindici numeri. L'esperienza si chiude nel 1970. Gino Baratta pubblica articoli riguardanti [[Herbert Read]]<ref>''Motivi dell'estetica di [[Herbert Read]]'', Il Portico, n. 1, giugno 1964, pp. 3-12.</ref><ref>''Pretesti critici'',(Ricerche sulla letteratura contemporanea),Luigi Leonardi Editore, s.a. (ma 1967), pp. 11-37.</ref>
[[Umberto Bellintani]]<ref>''Nota sulla poesia di [[Umberto Bellintani]]'', Il Portico, n. 2, settembre 1964, pp. 3-7.</ref><ref>''Pretesti critici'', op.cit., pp. 95-106.</ref><ref>''Il voltafaccia del linguaggio'',a cura di Zeno Birolli, Claudio Lombardi editore, Milano, 1993, pp. 159-171.</ref>
il [[Gruppo '63]]<ref>''Una letteratura senza pubblico? A proposito del [[Gruppo 63]]'', Il Portico, n. 2, settembre 1964, pp. 21-24.</ref><ref>''Il voltafaccia del linguaggio'', op.cit., pp. 133-45.</ref> [[Rocco Scotellaro]]<ref>''Nota sulla poesia di [[Rocco Scotellaro]]'', Il Portico, n. 6, dicembre 1965, pp. 6-13.</ref><ref>''Pretesti critici'', op.cit., pp. 109-129.</ref> [[Elio Pagliarani]]<ref>''Linea di lettura per [[Elio Pagliarani]]'', Il Portico, nn. 8-9, 1967, pp. 20-23.</ref><ref>''Pretesti critici'', op.cit.pp. 133-160.</ref> [[Roberto Di Marco]]<ref>''Struttura e tecnica di [[Roberto Di Marco]]'', Il Portico, n. 14, giugno 1969, pp. 17-30.</ref>
[[Edoardo Sanguineti]].<ref>''Tempo, spazio e corporeità nel teatro di [[Edoardo Sanguineti]]'', Il Portico, n.15, agosto 1970, pp. 45-57.</ref>.
 
Nel 1967 esce il volume ''Pretesti critici (Ricerche sulla letteratura contemporanea)''<ref>''Pretesti critici (Ricerche sulla letteratura contemporanea)'', Luigi Leonardi Editore, Bologna, s.a. (ma 1967).</ref>, che raccoglie gli articoli pubblicati dal 1964 al 1966 su Il Portico e uno studio del 1966, ''Il manierismo: una categoria discussa''.<ref>Annuario dell'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "Alberto Pitentino" di Mantova, 1966, pp. 31-45.</ref><ref>''Pretesti critici'' ,op.cit., pp. 41-66.</ref>.
===Il Portico===
Nel 1964 nasce a Mantova <ref>[http://www.mantovaninelmondo.com/Associazione/notizie/cronaca/1964.htm Mantovani nel mondo: ''La rivista Il Portico'' di Vladimiro Bertazzoni]</ref> la rivista d'avanguardia ''Il Portico'', di analisi della letteratura, dell'arte e della filosofia del Novecento. Escono quindici numeri. L'esperienza si chiude nel 1970.
 
=== Circolo Ottobre ===
Gino Baratta pubblica articoli riguardanti [[Herbert Read]] <ref>''Motivi dell'estetica di [[Herbert Read]]'', Il Portico, n. 1, giugno 1964, pp. 3-12.</ref> <ref>''Pretesti critici (Ricerche sulla letteratura contemporanea)'', pp. 11-37.</ref>
Nel 1972 è fra i collaboratori del gruppo politico-culturale il ''Circolo Ottobre''<ref>Catalogo della Mostra ''Giochi di contrasto. [[Cesare Cancellieri]] e il laboratorio culturale mantovano degli anni '70'', Casa del Mantegna, Mantova 27 novembre 2004 - 9 gennaio 2005. ISBN 88-7943-042-4</ref>, fondato da ''[[Lotta Continua]]''.
[[Umberto Bellintani]] <ref>''Nota sulla poesia di [[Umberto Bellintani]]'', Il Portico, n. 2, settembre 1964, pp. 3-7.</ref> <ref>''Pretesti critici (Ricerche sulla letteratura contemporanea)'', pp. 95-106.</ref> <ref>''Il voltafaccia del linguaggio'', pp. 159-171.</ref>
il [[Gruppo '63]] <ref>''Una letteratura senza pubblico? A proposito del [[Gruppo 63]]'', Il Portico, n. 2, settembre 1964, pp. 21-24.</ref> <ref>''Il voltafaccia del linguaggio'', pp. 133-45.</ref> [[Rocco Scotellaro]] <ref>''Nota sulla poesia di [[Rocco Scotellaro]]'', Il Portico, n. 6, dicembre 1965, pp. 6-13.</ref> <ref>''Pretesti critici (Ricerche sulla letteratura contemporanea)'', pp. 109-129.</ref> [[Elio Pagliarani]] <ref>''Linea di lettura per [[Elio Pagliarani]]'', Il Portico, nn. 8-9, 1967, pp. 20-23.</ref> <ref>''Pretesti critici (Ricerche sulla letteratura contemporanea)'', pp. 133-160.</ref> [[Roberto Di Marco]] <ref>''Struttura e tecnica di [[Roberto Di Marco]]'', Il Portico, n. 14, giugno 1969, pp. 17-30.</ref>
[[Edoardo Sanguineti]]. <ref>''Tempo, spazio e corporeità nel teatro di [[Edoardo Sanguineti]]'', Il Portico, n.15, agosto 1970, pp. 45-57.</ref>.''
 
Il gruppo mantovano, che subito si rivelerà "trasgressivo rispetto alla linea nazionale"<ref>F. Sessi, G. Bernardelli, "Il Circolo Ottobre di Mantova", in "Giochi di contrasto...", op.cit., p.18</ref> organizzerà mostre d'arte, spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche d'avanguardia, cicli di conferenze e dibattiti, fino al 1980, data dello scioglimento.<ref>{{Cita web |url=http://www.rossodiseramantova.it/circolo-ottobre/ |titolo=Il ''Circolo Ottobre'' di Mantova, in ''Rosso di sera'', Mantova, 25 ottobre 2012. |accesso=28 novembre 2013 |dataarchivio=2 maggio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140502105730/http://www.rossodiseramantova.it/circolo-ottobre/ |urlmorto=sì }}</ref>
Nel 1967 esce il volume ''Pretesti critici (Ricerche sulla letteratura contemporanea)'', che raccoglie gli articoli pubblicati dal 1964 al 1966 su Il Portico e uno studio del 1966, ''Il manierismo: una categoria discussa''. <ref> Annuario dell'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "Alberto Pitentino" di Mantova, 1966, pp. 31-45.</ref> <ref>''Pretesti critici (Ricerche sulla letteratura contemporanea)'', pp. 41-66.</ref>.
 
Le iniziative culturali del ''Circolo Ottobre'' sono presentate e commentate da articoli scritti sul quotidiano locale da Gino Baratta, che in quelle occasioni non firma col proprio nome ma con quello del Circolo stesso. Fra i molti altri gruppi si esibiscono a Mantova [[Memè Perlini]], il Carrozzone (noto poi come [[Magazzini Criminali]])<ref>''La scelta del teatro. Il ''Circolo Ottobre'' propone [[Memè Perlini]] e il Carrozzone per il 4 e l'11 aprile'', Gazzetta di Mantova, 25 marzo 1976, p. 10.</ref><ref>''Il Viaggio, il Mito, lo Spreco, nello spettacolo del Carrozzone'', Gazzetta di Mantova, 10 aprile 1976, p. 15.</ref><ref>''L'allestimento del Carrozzone di Firenze'', Gazzetta di Mantova, 13 ottobre 1979, p. 9.</ref>
===Circolo Ottobre===
il Bread & Puppet Theater<ref>''L'ottobre, il [[Bread & Puppet]] e il Codice Penale'', Gazzetta di Mantova, 17 maggio 1977, p. 19.</ref>
Nel 1972 è fra i fondatori di un nuovo gruppo culturale ''Il Circolo Ottobre''.
l'[[Odin Teatret]]<ref>''Il cerchio e la maschera dell'[[Odin Teatret]]'', Gazzetta di Mantova, 18 ottobre 1977, p. 11.</ref>
[[La Gaia Scienza]], il duo Dal Bosco-Varesco<ref>''Rassegna di post-avanguardia teatrale a Mantova. Il Carrozzone, la Gaia Scienza e Dal Bosco-Varesco'', Gazzetta di Mantova, 28 gennaio 1978, p.12.</ref> e il [[Living Theatre]].<ref>Il "Prometheus" del Living fu messo in scena il 3 e il 4 marzo del 1979; rende conto dell'intervento della questura nella terza e ultima parte dello spettacolo una nota della Gazzetta di Mantova del 6 marzo, cui segue un comunicato del Circolo Ottobre.</ref>
 
=== Cataloghi di mostre d'arte ===
Il gruppo organizza mostre d'arte, spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche d'avanguardia, conferenze e dibattiti, fino al 1980, data del suo scioglimento. <ref>Luigi Lonato, ''Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta'', pp. 25-47.</ref>
Negli anni Settanta e nei primi anni Ottanta, come critico d'arte, presenta le opere di artisti come [[Gastone Novelli (artista)|Gastone Novelli]]<ref>[[Gastone Novelli (artista)|Gastone Novelli]], ''Segni per il futuro'', Galleria Civica d'Arte Moderna di Torino, 24 febbraio-25 aprile 1972, pp. 25-33.</ref>, [[Virgilio Guidi]]<ref>
[[Virgilio Guidi]], ''Giudizi, tumulti, architetture umane e cosmiche, tondi, occhi nello spazio, grandi volti'', Mantova, Loggia di Giulio Romano, 9-29 giugno 1973. Testi di Francesco Bartoli, Fernando Trebbi, Gino Baratta.</ref>, [[Eustachy Kossakowski]]<ref>[[Eustachy Kossakowski]], ''Per una lettura culturologica dell'immagine - 6 mètres avant Paris'', Casa del Mantegna di Mantova, 23 novembre-14 dicembre 1975, pp. 11-14</ref>, [[Marcello Morandini]]<ref>[[Marcello Morandini]], ''Harmonicum : linea come analisi, linea come oggetto, linea come struttura, linea come architettura'', Casa del Mantegna di Mantova, 20 aprile-30 giugno 1977. Testi critici di Gino Baratta e Francesco Bartoli</ref>, [[Gino Gorza]]<ref>[[Gino Gorza]], ''Questo mio presupporre'', Galleria civica d'arte moderna di Palazzo Te di Mantova, marzo-aprile 1978. Testi di Albino Galvano, Vittorio Fagone, Gino Baratta.</ref>, [[Giosetta Fioroni]]<ref>G. Baratta, "Effetto Madeleine", in "Giosetta Fioroni, Fiaba di magia / Opere 1962-1972" Casa del Mantegna, Mantova Suzzara 1979.</ref>
[[Rodolfo Aricò]]<ref>[[Rodolfo Aricò]], ''Mito e architettura'', Mantova, maggio-giugno 1980. Testi di Gino Baratta, Francesco Bartoli, Gianni Contessi.</ref>,
[[Leonardo Mosso]]<ref>[[Leonardo Mosso]], ''Il progetto fra icona e simbolo'', Casa del Mantegna di Mantova, aprile-maggio 1981, pp. 5-8.</ref>,
[[Elio Marchegiani]]<ref>[[Elio Marchegiani]], ''Ailleurs et autrefois - Mens agitat molem'', Casa del Mantegna di Mantova, giugno-agosto 1981, pp. 7-8.</ref>,
[[Gianfranco Baruchello]]<ref>[[Gianfranco Baruchello]], ''Collage per Baruchello'', Mantova, 10 luglio-15 agosto 1982, 27 giugno-19 settembre 1982. Presentazione di Gino Baratta, pp.11-13.</ref>,
[[Enrico Cattaneo]]<ref>[[Cattaneo Enrico]], ''La rivolta degli oggetti'', Comune di Suzzara, Galleria d'Arte Contemporanea, 19 maggio-31 luglio 1983. Catalogo a cura di Gino Baratta.</ref>,
[[Vasco Bendini]]<ref>[[Vasco Bendini]], ''Il volto, l'altro e la morte - Sette stanze - un giardino'', Casa del Mantegna di Mantova, 8 luglio-30 settembre 1984, pp. 7-16.</ref>. [[Felice Casorati]]<ref>G. Baratta, "Per una fedeltà al sogno", uscito postumo nel Catalogo della mostra "F. Casorati, 1883-1963", all'Accademia Albertina di Torino, Torino, 1985.</ref>. Di [[Renato Birolli]] uscirà postumo lo studio sui ''Taccuini''.<ref>G.Baratta, ''Taccuini di Birolli'', Corraini Editore, Mantova, 1996.</ref>
 
Nel 1979 collabora al Catalogo di una mostra al Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano, curata da Zeno Birolli e intitolata ''Letteratura-Arte. Miti del '900''.<ref>Catalogo Mostra - Edizioni Padiglione d'Arte Contemporanea - Comune di Milano - a cura di [[Zeno Birolli]], attività 1979. ISBN 88-7017-008-X.</ref>
Gino Baratta con i propri articoli, sul quotidiano locale, presenta e commenta le esibizioni dei gruppi artistici invitati in città:
Nel 1981 i suoi interventi, raccolti nella sezione ''Stanze''<ref>''I. Il Doppio, l'Altro'', ''II. L'Ermafrodito, il Manichino'', ''III. La Stanza Magica'', ''IV. Il Viaggio'', in ''Letteratura-Arte. Miti del '900'', Edizioni Padiglione d'Arte Contemporanea, Milano 1979, pp. 32-94.</ref>, vengono pubblicati a Parigi dal Centre Pompidou, nel catalogo della mostra ''Les réalismes 1919-1939''.<ref>''Les réalismes 1919-1939'', numero doppio 7-8 dei ''Cahiers du Musée National d'Art Moderne, Centre Georges Pompidou'', con il titolo : ''Savinio, De Pisis, Bontempelli - Mithes et Figures du Novecento'', trad. Claude Lauriol, pp. 254-275.</ref>
[[Memé Perlini]] e il Carrozzone, <ref>''La scelta del teatro. Il Circolo Ottobre propone [[Memé Perlini]] e il Carrozzone per il 4 e l'11 aprile'', Gazzetta di Mantova, 25 marzo 1976, p. 10.</ref> <ref>''Il Viaggio, il Mito, lo Spreco, nello spettacolo del Carrozzone'', Gazzetta di Mantova, 10 aprile 1976, p. 15.</ref> <ref>''L'allestimento del Carrozzone di Firenze, Gazzetta di Mantova, 13 ottobre 1979, p. 9.</ref>,
il Bread and Puppet Theater, <ref>''L'ottobre, il [[Bread and Puppet]] e il Codice Penale'', Gazzetta di Mantova, 17 maggio 1977, p. 19.</ref>
l'[[Odin Teatret]] <ref>''Il cerchio e la maschera dell'[[Odin Teatret]]'', Gazzetta di Mantova, 18 ottobre 1977, p. 11.</ref>
[[La Gaia Scienza]], Francesco Dal Bosco e Fabrizio Varesco. <ref>''Rassegna di post-avanguardia teatrale a Mantova. Il Carrozzone, la Gaia Scienza e Dal Bosco-Varesco'', Gazzetta di Mantova, 28 gennaio 1978, p.12.</ref>
 
===Cataloghi diVoci mostreEnciclopediche d'arte===
Nel 1976, con la casa editrice Feltrinelli, per "Letteratura 1", scrive la voce ''Avanguardia letteraria''<ref>''Avanguardia letteraria'' in "Letteratura 1", Feltrinelli-Fischer, Milano 1976, pp. 31-52.</ref><ref>''Il Voltafaccia del Linguaggio'',op.cit., pp. 89-92</ref>
Negli anni settanta e nei primi anni ottanta, collabora, come critico d'arte, all'allestimento di numerose mostre.
e, nel 1980, per "Enciclopedia del teatro del '900", Feltrinelli, Milano 1980, la voce ''Teatro del Gruppo 63.''<ref>''Teatro del Gruppo 63'', in "Enciclopedia del teatro del '900",op.cit., pp. 222-224.</ref><ref>''Miraggi della Biblioteca'', a cura di U.Artioli, F.Bartoli,Z.Birolli e Ferdinando Trebbi, Shakespeare & Company, Milano 1986, pp. 202-206.</ref>
 
Negli anni 1981-1982, per l'''Enciclopedia'' della casa editrice Einaudi, scrive le voci ''Ritmo''<ref>'''Ritmo'', in "Enciclopedia", volume XII, pp. 185-209.</ref><ref>''Miraggi della Biblioteca'', pp. 225-254.</ref>; ''Argomentazione''<ref>'''Argomentazione'', in "Enciclopedia", volume XV, pp. 15-23.</ref>; ''Linguaggio''.<ref>'''Linguaggio'', in "Enciclopedia", volume XV, pp. 331-340.</ref><ref>''Il Voltafaccia del Linguaggio'',op.cit., pp. 75-83</ref>
Scrive prefazioni per
[[Gastone Novelli]] <ref>[[Gastone Novelli]], ''Segni per il futuro'', Galleria Civica d'Arte Moderna di Torino, 24 febbraio-25 aprile 1972, pp. 25-33. </ref>, [[Virgilio Guidi]] <ref>
[[Virgilio Guidi]], ''Giudizi, tumulti, architetture umane e cosmiche, tondi, occhi nello spazio, grandi volti'', Mantova, Loggia di Giulio Romano, 9-29 giugno 1973. Testi di Francesco Bartoli, Fernando Trebbi, Gino Baratta.</ref>, [[Eustachy Kossakowski]] <ref>[[Eustachy Kossakowski]], ''Per una lettura culturologica dell'immagine - 6 mètres avant Paris'', Casa del Mantegna di Mantova, 23 novembre-14 dicembre 1975, pp. 11-14 </ref>, [[Marcello Morandini]] <ref>[[Marcello Morandini]], ''Harmonicum : linea come analisi, linea come oggetto, linea come struttura, linea come architettura'', Casa del Mantegna di Mantova, 20 aprile-30 giugno 1977. Testi critici di Gino Baratta e Francesco Bartoli</ref>,
[[Gino Gorza]] <ref>[[Gino Gorza]], ''Questo mio presupporre'', Galleria civica d'arte moderna di Palazzo Te di Mantova, marzo-aprile 1978. Testi di Albino Galvano, Vittorio Fagone, Gino Baratta.</ref>,
[[Rodolfo Aricò]] <ref>[[Rodolfo Aricò]], ''Mito e architettura'', Mantova, maggio-giugno 1980. Testi di Gino Baratta, Francesco Bartoli, Gianni Contessi.</ref>,
[[Leonardo Mosso]] <ref>[[Leonardo Mosso]], ''Il progetto fra icona e simbolo'', Casa del Mantegna di Mantova, aprile-maggio 1981, pp. 5-8.</ref>,
[[Elio Marchegiani]] <ref>[[Elio Marchegiani]], ''Ailleurs et autrefois - Mens agitat molem'', Casa del Mantegna di Mantova, giugno-agosto 1981, pp. 7-8.</ref>,
[[Gianfranco Baruchello]] <ref>[[Gianfranco Baruchello]], ''Collage per Baruchello'', Mantova, 10 luglio-15 agosto 1982, 27 giugno-19 settembre 1982. Presentazione di Gino Baratta, pp.11-13. </ref>,
[[Enrico Cattaneo]] <ref>[[Cattaneo Enrico]], ''La rivolta degli oggetti'', Comune di Suzzara, Galleria d'Arte Contemporanea, 19 maggio-31 luglio 1983. Catalogo a cura di Gino Baratta.</ref>,
[[Vasco Bendini]] <ref>[[Vasco Bendini]], ''Il volto, l'altro e la morte - Sette stanze - un giardino'', Casa del Mantegna di Mantova, 8 luglio-30 settembre 1984, pp. 7-16.</ref>.
 
=== Collana per la "Libreria Einaudi" di Mantova ===
===Voci Enciclopediche===
Nel 1983, insieme all'amico di sempre [[Francesco Bartoli]], collabora con Alberto Bernardelli e Frediano Sessi alla creazione di una collana della “Libreria Einaudi” di Mantova, il cui intento è dare ampio spazio ad artisti giovani e poco conosciuti e suggerire una metodologia aperta nell'analisi dell'opera d'arte: "... quadri e sculture vengono accostati a pezzi letterari"<ref>Luigi Lonardo, ''Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta'',op.cit., p. 41.</ref> e al lettore è affidato il ruolo attivo di ordinare e interpretare materiali "...fuori posto [...], fuori museo, fuori compendio, fuori archivio".<ref>''Ammessi, annessi, connessi'', in Sonia Costantini, ''Materiali 2'', Libreria Einaudi, giugno 1983.</ref>
Nel 1976, con la casa editrice Feltrinelli,
per il volume "Letteratura 1", scrive la voce ''Avanguardia letteraria'' <ref>''Avanguardia letteraria'' in "Letteratura 1", Feltrinelli-Fischer, Milano 1976, pp. 31-52.</ref><ref>''Il Voltafaccia del Linguaggio'', pp. 89-92</ref>
e, nel 1980, per "Enciclopedia del teatro del '900" la Voce ''Teatro del Gruppo 63.'' <ref>''Teatro del Gruppo 63'', in "Enciclopedia del teatro del '900", Feltrinelli, Milano 1980, pp. 222-224.</ref> <ref>''Miraggi della Biblioteca'', pp. 202-206.</ref>
 
=== Opere postume ===
Con la casa editrice Einaudi, negli anni 1981-1982, per l' ''Enciclopedia Sistematica'', scrive: per il volume XII, ''Ritmo'' <ref>''Miraggi della Biblioteca'', pp. 225-254.</ref>; per il volume XV, ''Argomentazione''; per il volume XV, ''Linguaggio''. <ref>''Il Voltafaccia del Linguaggio'', pp. 75-83</ref>
Alla sua morte lascia scritti inediti, studi realizzati tra il 1979 e il 1984 sulla poesia e sul linguaggio, saggi su autori come [[Gérard de Nerval]]<ref>''Il Cobold'', n. 11, Genova 1984.</ref><ref>''[[Gérard de Nerval]]: l'impossibile unione'', in ''Miraggi della biblioteca'', op.cit. pp.9-19.</ref>, e i prediletti [[Andrea Zanzotto]]<ref>''Il tempo, l'io e il linguaggio nella poesia di Zanzotto'', in ''Miraggi della biblioteca'', op.cit., pp. 106-154.</ref><ref>''Bollettino della Società Letteraria di Verona'', nn. 5-6, Verona 1983.</ref> e [[Giorgio Manganelli]]<ref>''Falsificazioni e finzioni del soggetto'', in ''Miraggi della biblioteca'', op.cit., pp.77-105.</ref><ref>''Quaderni del Verri'', n.3, settembre 1982.</ref>. Tutto questo materiale, insieme ad articoli, prefazioni di libri, introduzioni a cataloghi di mostre già pubblicati, sarà ordinato nei volumi postumi:
 
* ''Lo specchio di carta. Scritti sulla poesia contemporanea'', Forlì, Forum/Quinta generazione, 1985.
===Collana per la "Libreria Einaudi" di Mantova===
* ''Miraggi della Biblioteca'', Brescia, Shakespeare & Company, 1986.
Nel 1983, insieme a Francesco Bartoli, Alberto Bernardelli e Frediano Sessi, collabora alla creazione di una collana della “Libreria Einaudi” di Mantova, il cui intento è dare ampio spazio ad artisti giovani e poco conosciuti (Danilo Guidetti, Giuseppe Tonna, Riccardo Cassini, Fausto De Marinis, Sergio Piccoli, Giuseppe Lucchini, Gabriella Pauletti, Sonia Costantini ecc.) e suggerire un nuovo metodo di analisi dell'opera d'arte:
* ''Il voltafaccia del linguaggio'', a cura di Zeno Birolli, Milano, C. Lombardo, 1993, ISBN 88-7799-054-6.
* ''Taccuini di Birolli'', Mantova, Corraini, 1996.
 
== Note ==
"... quadri e sculture vengono accostati a pezzi letterari" <ref>Luigi Lonato, ''Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta'', p. 41.</ref> e al lettore è affidato il ruolo attivo di ordinare e interpretare materiali "...fuori posto [...], fuori museo, fuori compendio, fuori archivio". <ref>''Ammessi, annessi, connessi'', in Sonia Costantini, ''Materiali 2'', Libreria Einaudi, giugno 1983.</ref>
<references />
===Opere postume===
Alla sua morte lascia scritti inediti, studi realizzati tra il 1979 e il 1984 sulla poesia e sul linguaggio, saggi su autori come [[Gérard de Nerval]] <ref>''Il Cobold'', n. 11, Genova 1984.</ref><ref>''[[Gérard de Nerval]]: l'impossibile unione'', in ''Miraggi della biblioteca'', pp.9-19. </ref>, [[Andrea Zanzotto]] <ref>''Il tempo, l'io e il linguaggio nella poesia di Zanzotto'', in ''Miraggi della biblioteca'', pp. 106-154.</ref> <ref>''Bollettino della Società Letteraria di Verona'', nn. 5-6, Verona 1983.</ref>, [[Giorgio Manganelli]] <ref>''Falsificazioni e finzioni del soggetto'', in ''Miraggi della biblioteca'', pp.77-105.</ref> <ref>''Quaderni del Verri'', n.3, settembre 1982.</ref>
 
== Bibliografia ==
Tutto questo materiale, insieme ad articoli, prefazioni di libri, introduzioni a cataloghi di mostre già pubblicati, sarà ordinato nei volumi postumi:
* Umberto Artioli, ''Da Lukacs a Barthes - L'iter de Il Portico attraverso una raccolta di Gino Baratta'', Gazzetta di Mantova, 11 novembre 1967, p.&nbsp;3.
* Umberto Artioli - Francesco Bartoli, ''Il viaggio nelle parole e nella memoria'', in ''Mantova Provincia'', trimestrale della Amministrazione della Provincia di Mantova, Nuova Serie, Anno II, n.4, dicembre 1984, pp.&nbsp;28–29.
* {{cita libro|cognome=Lonardo|nome=Luigi|titolo=Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta|editore=Casa del Mantegna|città=Mantova|anno=1995|cid=Lonardo}}
* {{Cita libro|curatore=Cesare Guerra|altri=testi: Elena Pontiggia, Alberto Bernardelli; bibliografia: Annarosa Enzi Baratta|titolo=Gino Baratta. Scritti sull'arte|anno=2014|editore=Biblioteca G. Baratta|città=Mantova}}
* {{Cita libro|altri=scritti di Niva Lorenzini et al.|titolo=Gino Baratta o dell'impegno culturale, Atti della Giornata di studio (Biblioteca comunale Teresiana, sabato 24 gennaio 2015)|anno=2016|editore=Comune di Mantova, Biblioteca G. Baratta|città=Mantova}}
 
== Voci correlate ==
*1985 ''Lo specchio di carta. Scritti sulla poesia contemporanea'', a cura di Frediano Sessi e Alberto Cappi, Forum/Quinta generazione, Forlì 1985.
* [[Biblioteca Mediateca Gino Baratta]]
* 1986 ''Miraggi della Biblioteca'', a cura di Umberto Artioli, Francesco Bartoli, Zeno Birolli e Fernando Trebbi, Shakespeare & Company, Brescia 1986.
*1993 ''Il voltafaccia del linguaggio'', a cura di Zeno Birolli, Milano, Claudio Lombardi Editore 1993.
*1996 ''Taccuini di Birolli'' , Corraini, Mantova 1996.
 
== Altri progetti ==
==Note==
{{interprogetto}}
<references/>
==Bibliografia==
*Luigi Lonato, ''Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta'', Casa del Mantegna, Mantova 1995.
*Umberto Artioli, ''Da Lukacs a Barthes - L'iter de Il Portico attraverso una raccolta di Gino Baratta'', Gazzetta di Mantova, 11 novembre 1967, p.3.
*Umberto Artioli - Francesco Bartoli, ''Il viaggio nelle parole e nella memoria'', in ''Mantova Provincia'', trimestrale della Amministrazione della Provincia di Mantova, Nuova Serie, Anno II, n.4, dicembre 1984, pp. 28-29.
 
== Collegamenti esterni ==
==Voci correlate==
* {{cita web|url=https://vimeo.com/304096577|titolo=Cortometraggio su Gino Baratta
*[[Biblioteca Baratta]]
realizzato da Dario Moretti}}
==Collegamenti esterni==
* [{{cita web|url=http://www.bibliotecabaratta.it/index.php?option=content&task=view&id=62&Itemid=85&Itemid=85 |titolo=Biblioteca Baratta, ''Profilo di Gino Baratta'']|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140313212023/http://www.bibliotecabaratta.it/index.php?option=content&task=view&id=62&Itemid=85&Itemid=85|dataarchivio=13 marzo 2014}}
* [https://web.archive.org/web/20131203011602/http://www.bibliotecabaratta.it/downloads/leopardi.mp3 Biblioteca Baratta, Audio-Lezione di Gino Baratta sulla poesia di Giacomo Leopardi, ''A se stesso'', [[Giacomo Leopardi]].]
* [{{cita web|url=http://www.thesecondrenaissance.com/dettaglio.php?id_stringa=25339&id_coll=472 |titolo=Riviste Spirali]}}
* [{{cita web|http://www.mantovaninelmondo.com/Associazione/notizie/cronaca/1964.htm |Mantovani nel mondo: ''La rivista "Il Portico"'' di Vladimiro Bertazzoni]}}
* {{Cita web|url=http://digilib.bibliotecateresiana.it/list_riviste.php?tipo=1&g=IlPortico|titolo=Il Portico, Biblioteca Comunale Teresiana, Mantova|sito=}}
 
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