Gino Baratta: differenze tra le versioni
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|Attività2 = critico letterario
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Gino Baratta dettaglio.JPG
|Didascalia = Gino Baratta, [[Mantova]], 1982.
}}
{{
== Biografia ==
[[File:GinoBarattaJPG.jpg|thumb|Gino Baratta alla presentazione<br />
de ''Il sesto poeta'', con Alberto Cappi, Gilberto Finzi, Sergio Cordibella,<br />
[[Mantova]], 1982]]
[[File:Mantova-Biblioteca Baratta.jpg|thumb|Mantova, [[Biblioteca Baratta]].]]
Gino Baratta nasce il 10 agosto 1932 a [[Revere]], [[provincia di Mantova]].
[[File:Il Portico - jpg.jpg|thumb|1965: Gino Baratta con i fondatori della rivista letteraria ''Il Portico'': Ferdinando Trebbi, Vladimiro Bertazzoni, Giuliano Parenti, Umberto Artioli, Renzo Margonari, Mario Artioli]]
Il padre Felice e lo zio Francesco sono artigiani specializzati nella tornitura del legno.<ref>Luigi Lonardo, ''Dedalo e il labirinto-Saggio su Gino Baratta'', Casa del Mantegna, Mantova, 1995, pp. 25-47.</ref>
Nel 1952 consegue la maturità classica
L'orientamento di Faccioli e la frequentazione dei pittori conterranei [[Rino Luppi]] e [[Lanfranco Frigeri|Lanfranco]] (Frigeri) - con la cerchia di amici che ruotava intorno a loro - lo appassionano alla pittura e lo conducono ad approfondire le tematiche legate all'analisi dell'opera d'arte.
Nella biblioteca dello zio materno, Pietro Pavesi, trova abbondanza di libri. Di quegli anni di letture disordinate e appassionate è la 'scoperta' di [[Baudelaire]] e dei [[poeti maledetti]], di [[Nietzsche]], di [[Jung]], di [[Kerenyi]], di [[Kierkegaard]]... Legge moltissimo, con una curiosità onnivora, come sarà per tutta la sua vita, spaziando dalla letteratura - con particolare attenzione alla poesia - alla critica letteraria e d'arte, alla filosofia, alla psicanalisi, alla sociologia, all'antropologia. Legge e ascolta musica.
Concluso il Liceo, frequenta la Facoltà di Lettere e Filosofia presso l'[[Università Cattolica del Sacro Cuore|Università Cattolica del "Sacro Cuore"]] di Milano e si laurea in Lettere Moderne, nel febbraio 1958, con una tesi su ''La poesia cosmografica del '400'', relatore il professor [[Mario Apollonio]].
Dopo la laurea si dedicherà all'insegnamento e nel 1963 otterrà la nomina in ruolo come insegnante di lettere, prima alle Scuole Medie, poi, nel 1965, alle Superiori: e sarà l'Istituto Tecnico per Geometri ''Carlo d'Arco'' di Mantova, la scuola della sua vita; dove - con alcuni colleghi, negli anni 1975 e 1976 - farà anche l'esperienza della Presidenza collegiale.<ref>Ivana Ceresa, ''Giochiamo a ieri - per una memoria politica del Carlo d'Arco'', in ''Venticinque anni di laboriose speranze (1970-1995)''. Annuario dell'Istituto per Geometri "Carlo d'Arco", Mantova, 1996.</ref>
Nel 1960 si sposa con Annarosa Enzi e si trasferisce a Mantova. Hanno una figlia, Valeria.
La sua formazione culturale si arricchisce e si approfondisce attraverso la lezione degli esponenti delle tendenze critiche che si intersecano e si combinano fin dagli anni '50 del Novecento, soprattutto nell'ambito del pensiero fenomenologico ([[Edmund Husserl]], [[Maurice Merleau-Ponty]], [[Emmanuel Lévinas]]...) e della "Nouvelle critique littéraire" ( [[Roland Barthes]], [[Jean Starobinski]]...): a partire dalla critica di area marxista ([[Antonio Gramsci]], [[György Lukács]]...) e della [[Scuola di Francoforte]] ([[Max Horkheimer]], [[Theodor Adorno]], [[Walter Benjamin]]...), al [[Formalismo russo]] ([[Viktor Šklovskij]], [[Vladimir Propp]], [[Jurij Tynjanov]],...), allo [[Strutturalismo (linguistica)|Strutturalismo]] ([[Ferdinand de Saussure]], [[Roman Jakobson]], [[Claude Lévi-Strauss]]...) e al Poststrutturalismo ([[Jacques Derrida]], [[Gilles Deleuze]], [[Félix Guattari]]...), alla critica semiotica ([[Julia Kristeva]], [[Algirdas Julien Greimas]], [[Umberto Eco]], [[Maria Corti]]...), psicanalitica ([[Charles Mauron]], [[Giacomo Debenedetti]]) e filosofica ([[Jacques Lacan]], [[Michel Foucault]], [[Louis Althusser]]...), a quella stilistica ([[Ernst Curtius]], [[Leo Spitzer]], [[Erich Auerbach]], [[Gianfranco Contini]]...) e, soprattutto dalla fine degli anni Settanta, a quella ermeneutica ([[Hans Georg Gadamer]], [[Hans Blumenberg]], [[Jürgen Habermas]]...). Per quanto riguarda la critica italiana, particolare interesse riserverà alla Neofenomenologia critica di [[Luciano Anceschi]] e al [[Gruppo 63]].<ref>L.Lonardo, op.cit., pp. 33-39.</ref>
{{Approfondimento
|titolo=Lo specchio di carta
|contenuto=''Dietro il reale, dietro lo specchio,<br />''
''rimane un fondo, una lettera''<br />
''il cui spirito rimane indecifrabile''.
da ''Itinerario negli anni magici''<br />
in ''Miraggi della Biblioteca'', p. 30.}}
{{Approfondimento
|titolo=Miraggi della Biblioteca
|contenuto=''La biblioteca sotterranea costituisce''<br />
''la geografia del profondo;''<br />
''là si deve scendere''<br />
''per dar senso all'invenzione.'' [...]
''La discesa porta al cuore del mondo:''<br />
''là si apprende che scrivere è ritrovare,''<br />
''che ritrovare è ricordare.''
da ''Nerval: l'impossibile unione'',<br />
in ''Miraggi della Biblioteca'', p.13.}}
I suoi interessi spaziano in tutti i campi: poesia, teatro, pittura, architettura, cinema e musica; si ancorano profondamente nella contemporaneità e si rivolgono in particolare alle cosiddette "aree marginali", ai "territori di frontiera", dove "fermenta e matura il futuro dell'arte".<ref>L. Lonardo, ''op. cit.'', pp. 97-102.</ref>
Le sue predilezioni vanno alle poetiche del [[Barocco]] e del [[Manierismo]], alle grandi ermeneutiche del passato e contemporanee, al tema dell'immaginario, che " è accessibile solo nei travestimenti in cui esso si disloca, cioè nei segni"<ref>G. Baratta, ''Immaginario e letteratura'', Atti del Convegno mantovano del 1973 ''Dall'immagine all'immaginario'', contenuti in ''Uso, modalità e contraddizioni dello spettacolo immagine'', altro/la nuova foglio editrice, Pollenza-Macerata, 1975.</ref>; invariata nel tempo rimane "la chiave formale, lo smontaggio retorico e linguistico dell'evento letterario"<ref>Umberto Artioli, Francesco Bartoli, ''Il viaggio nelle parole e nella memoria'', Mantova Provincia,n. 4, anno II, dicembre 1984.</ref>, di cui testimonia il saggio su [[Giorgio Manganelli]] del 1982, raccolto nei ''Miraggi della Biblioteca''. Così come temi ricorrenti sono i motivi del [[Labirinto]] - con la sua dimensione disorientante - e della [[Biblioteca]] "sotterranea".
Scrive sul quotidiano locale ''Gazzetta di Mantova'', su riviste letterarie come ''Che fare'', ''[[Marcatré]]'', ''Quindici'', ''Il Verri'', ''Anterem'', ''Il Caffè'', ''Il Cobold'', ''Quinta Generazione'', ''Spirali'', ''Testuale'', ''Squero'', ''Studi teatrali'', ''Letteratura''.
Nel 1973 collabora con l'Università di Verona.
Intenso è il suo impegno nella realtà sociale e locale; partecipa all'organizzazione di eventi culturali e presenta mostre d'arte.
Nel 1974 cura con [[Francesco Bartoli]] e [[Zeno Birolli]] ''Osvaldo Licini, Errante, eretico, erotico - Gli scritti letterari e tutte le lettere'', Feltrinelli, Milano. Nel 1983 scrive un saggio introduttivo su ''La doppia dimenticanza - Poeti della sesta generazione'', per l'Editrice Forum di Forlì.
A partire dagli anni Settanta si appassionerà al teatro di sperimentazione e porterà a Mantova, con il ''Circolo Ottobre'', i gruppi di punta della Neoavanguardia e della Postavanguardia teatrale, impegnandoli anche in laboratori per la scuola.<ref>Roberto Lorenzoni, ''Datario delle iniziative del Circolo Ottobre'', in ''Giochi di contrasto - C. Cancellieri e il laboratorio culturale mantovano negli anni '70'', Casa del Mantegna, Mantova 2004.</ref>
Conclusi gli anni Settanta e il periodo dell'utopia collettiva - scrivono gli amici [[Umberto Artioli]] e [[Francesco Bartoli]], ambedue docenti universitari di Storia del Teatro - diventano centrali per lui i temi della soggettività e della memoria, del viaggio come "''quest'' che porta al centro, all'origine, al fondo, al desiderio".<ref>G. Baratta, ''Immaginario e letteratura'', op.cit. (s.p.).</ref> E ancora [[Umberto Artioli]] sottolinea, per altro verso, come fosse "... sempre alla ricerca del nesso che stringe in un'unica costellazione l'avventura letteraria e la passione civile. [...]"; e come "Il dialogo, l'intervento, la militanza [fossero] per Baratta una sorta di necessità: di qui i tratti inconfondibili del magistero, praticato con assoluto dispendio di sé in una difficile osmosi tra l'aristocratica raffinatezza dei presupposti culturali e la necessità di diffondere e divulgare" (Umberto Artioli, ''Prefazione'' al libro di Luigi Lonardo, ''Dedalo e il labirinto'', pp. 9–10).
Muore il 23 ottobre 1984, a
Nel 1998 il Comune di [[Mantova]] gli dedica la nuova biblioteca della città: la ''[[Biblioteca Mediateca Gino Baratta]]''.<ref>
== Attività
{{Approfondimento
|titolo= ''Linguaggio''
|contenuto=''Ci si interroga oggi sull'identità dell'uomo del passato, sulle sue ossessioni, così come domani qualcuno s'interrogherà sulla nostra identità. E probabilmente l'ossessione 'linguistica' risulterà il tratto saliente del volto novecentesco, lo stesso che oggi sembra abbia caratterizzato l'uomo come tale.'' [...]
''Appariremo come coloro che hanno interrogato il linguaggio come si interroga il ''quid'' che appassiona ed affligge con il suo mostrarsi e scomparire, con il suo svelarsi e ri-velarsi?''
''Coloro che hanno avuto due vocazioni: una a cercare il contenuto di verità, l'altra a commentarne il contenuto reale.''
''Critica e commento sono i due poli di rapporto con il linguaggio; solo permane il dubbio che il contenuto di verità rimanga latente.''
''Per questo il critico del linguaggio è insoddisfatto, come l'alchimista consapevole che il linguaggio non rivela mai del tutto il proprio segreto, mentre il commentatore è convinto che il contenuto di verità diventi tutt'uno con il contenuto reale: egli è il chimico che del rogo del linguaggio analizza solo legno e cenere.''
Da ''Linguaggio'', in Enciclopedia,
}}
{{Approfondimento
|titolo= ''
|contenuto=''Il poeta, la poesia, si dice, sono lontanissimi dal reale, dalla terra.''
''In vena di metaforica astrofisica, posso supporre che la poesia sia uno di quei [[quasar]] lontanissimi di cui, tuttavia, si registrano la presenza, i messaggi.''
''Poesia lontana dall'orizzonte terreno dodici miliardi di [[anni luce]]?''
''Ma uno di quei quasar che emettono più energia di cento miliardi di stelle.''
Discorso pronunciato il 7 novembre 1982, a [[Malo (Italia)|Malo]] (Vicenza), al convegno ''Il poeta'', in ''Lo specchio di carta'', p. 181.
}}
{{Approfondimento
|titolo=
|contenuto=''Bisognerà decidersi ad ammettere che esiste sotto la biblioteca consacrata e visibile, una biblioteca sconsacrata e nascosta, sotterranea.''
''Come dire che c'è un tempo storico, cronometrico, cronologico che è il tempo sacro che governa la biblioteca visibile, il topos-biblioteca che si differenzia da ogni altra costruzione, così come avviene per il tempio. E c'è un tempo profano, misto, non lineare che rovista confonde , mescola le carte degli archivi, i volumi della biblioteca sotterranea.''
''Un rito si celebra nel tempo sacro della biblioteca visibile; una sorta di messa nera si consuma nell'ipogeo. In alto si consacra, sotto si dissacra; sopra si celebra un luogo e un tempo; sotto si profana il perimetro del tempio, si sgretolano le fondamenta, si rodono e scavano i muri, come se un vento vi imperversasse a dissestare scaffali, a disseminare inventari e schedari.''
''Frequentare le biblioteche: forse significa l'avventura che comporta il disorientarsi dentro l'ipogeo della biblioteca''.
''Il tempo, la biblioteca, la scrittura globulare'' in ''Miraggi della biblioteca'', p. 261.
}}
=== Specola e Microscopio ===
Nel corso degli studi universitari, collabora alla rivista d'arte e di attualità ''Specola e Microscopio'', edita a Milano. Pubblica articoli su [[Baudelaire]]
=== Gruppo di Cultura Moderna ===
Agli inizi degli anni Sessanta, insieme ad altri intellettuali mantovani, anima il ''Gruppo di Cultura Moderna,'' interessato alle realtà artistiche e letterarie contemporanee.
=== Il Portico ===
Nel 1964 collabora alla nascita a Mantova<ref>[http://www.mantovaninelmondo.com/Associazione/notizie/cronaca/1964.htm Vladimiro Bertazzoni, ''Stagione irripetibile: nel 1964 nasceva la rivista "Il Portico"'', in ''Mantovani nel mondo'', 1999-2000.]</ref> della rivista d'avanguardia ''Il Portico'', rivista di analisi della letteratura, dell'arte e della filosofia del Novecento. Escono quindici numeri. L'esperienza si chiude nel 1970. Gino Baratta pubblica articoli riguardanti [[Herbert Read]]<ref>''Motivi dell'estetica di [[Herbert Read]]'', Il Portico, n. 1, giugno 1964, pp. 3-12.</ref><ref>''Pretesti critici'',(Ricerche sulla letteratura contemporanea),Luigi Leonardi Editore, s.a. (ma 1967), pp. 11-37.</ref>
[[Umberto Bellintani]]<ref>''Nota sulla poesia di [[Umberto Bellintani]]'', Il Portico, n. 2, settembre 1964, pp. 3-7.</ref><ref>''Pretesti critici'', op.cit., pp. 95-106.</ref><ref>''Il voltafaccia del linguaggio'',a cura di Zeno Birolli, Claudio Lombardi editore, Milano, 1993, pp. 159-171.</ref>
il [[Gruppo '63]]<ref>''Una letteratura senza pubblico? A proposito del [[Gruppo 63]]'', Il Portico, n. 2, settembre 1964, pp. 21-24.</ref><ref>''Il voltafaccia del linguaggio'', op.cit., pp. 133-45.</ref> [[Rocco Scotellaro]]<ref>''Nota sulla poesia di [[Rocco Scotellaro]]'', Il Portico, n. 6, dicembre 1965, pp. 6-13.</ref><ref>''Pretesti critici'', op.cit., pp. 109-129.</ref> [[Elio Pagliarani]]<ref>''Linea di lettura per [[Elio Pagliarani]]'', Il Portico, nn. 8-9, 1967, pp. 20-23.</ref><ref>''Pretesti critici'', op.cit.pp. 133-160.</ref> [[Roberto Di Marco]]<ref>''Struttura e tecnica di [[Roberto Di Marco]]'', Il Portico, n. 14, giugno 1969, pp. 17-30.</ref>
[[Edoardo Sanguineti]].<ref>''Tempo, spazio e corporeità nel teatro di [[Edoardo Sanguineti]]'', Il Portico, n.15, agosto 1970, pp. 45-57.</ref>.
Nel 1967 esce il volume ''Pretesti critici (Ricerche sulla letteratura contemporanea)''<ref>''Pretesti critici (Ricerche sulla letteratura contemporanea)'', Luigi Leonardi Editore, Bologna, s.a. (ma 1967).</ref>, che raccoglie gli articoli pubblicati dal 1964 al 1966 su Il Portico e uno studio del 1966, ''Il manierismo: una categoria discussa''.<ref>Annuario dell'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "Alberto Pitentino" di Mantova, 1966, pp. 31-45.</ref><ref>''Pretesti critici'' ,op.cit., pp. 41-66.</ref>.
=== Circolo Ottobre ===
Nel 1972 è fra i collaboratori del gruppo politico-culturale il ''Circolo Ottobre''<ref>Catalogo della Mostra ''Giochi di contrasto. [[Cesare Cancellieri]] e il laboratorio culturale mantovano degli anni '70'', Casa del Mantegna, Mantova 27 novembre 2004 - 9 gennaio 2005. ISBN 88-7943-042-4</ref>, fondato da ''[[Lotta Continua]]''.
Il gruppo mantovano, che subito si rivelerà "trasgressivo rispetto alla linea nazionale"<ref>F. Sessi, G. Bernardelli, "Il Circolo Ottobre di Mantova", in "Giochi di contrasto...", op.cit., p.18</ref> organizzerà mostre d'arte, spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche d'avanguardia, cicli di conferenze e dibattiti, fino al 1980, data dello scioglimento.<ref>{{Cita web |url=http://www.rossodiseramantova.it/circolo-ottobre/ |titolo=Il ''Circolo Ottobre'' di Mantova, in ''Rosso di sera'', Mantova, 25 ottobre 2012. |accesso=28 novembre 2013 |dataarchivio=2 maggio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140502105730/http://www.rossodiseramantova.it/circolo-ottobre/ |urlmorto=sì }}</ref>
Le iniziative culturali del ''Circolo Ottobre'' sono presentate e commentate da articoli scritti sul quotidiano locale da Gino Baratta, che in quelle occasioni non firma col proprio nome ma con quello del Circolo stesso. Fra i molti altri gruppi si esibiscono a Mantova [[Memè Perlini]], il Carrozzone (noto poi come [[Magazzini Criminali]])<ref>''La scelta del teatro. Il ''Circolo Ottobre'' propone [[Memè Perlini]] e il Carrozzone per il 4 e l'11 aprile'', Gazzetta di Mantova, 25 marzo 1976, p. 10.</ref><ref>''Il Viaggio, il Mito, lo Spreco, nello spettacolo del Carrozzone'', Gazzetta di Mantova, 10 aprile 1976, p. 15.</ref><ref>''L'allestimento del Carrozzone di Firenze'', Gazzetta di Mantova, 13 ottobre 1979, p. 9.</ref>
il Bread & Puppet Theater<ref>''L'ottobre, il [[Bread & Puppet]] e il Codice Penale'', Gazzetta di Mantova, 17 maggio 1977, p. 19.</ref>
l'[[Odin Teatret]]<ref>''Il cerchio e la maschera dell'[[Odin Teatret]]'', Gazzetta di Mantova, 18 ottobre 1977, p. 11.</ref>
[[La Gaia Scienza]], il duo Dal Bosco-Varesco<ref>''Rassegna di post-avanguardia teatrale a Mantova. Il Carrozzone, la Gaia Scienza e Dal Bosco-Varesco'', Gazzetta di Mantova, 28 gennaio 1978, p.12.</ref> e il [[Living Theatre]].<ref>Il "Prometheus" del Living fu messo in scena il 3 e il 4 marzo del 1979; rende conto dell'intervento della questura nella terza e ultima parte dello spettacolo una nota della Gazzetta di Mantova del 6 marzo, cui segue un comunicato del Circolo Ottobre.</ref>
=== Cataloghi di mostre d'arte ===
Negli anni Settanta e nei primi anni Ottanta, come critico d'arte, presenta le opere di artisti come [[Gastone Novelli (artista)|Gastone Novelli]]<ref>[[Gastone Novelli (artista)|Gastone Novelli]], ''Segni per il futuro'', Galleria Civica d'Arte Moderna di Torino, 24 febbraio-25 aprile 1972, pp. 25-33.</ref>, [[Virgilio Guidi]]<ref>
[[Virgilio Guidi]], ''Giudizi, tumulti, architetture umane e cosmiche, tondi, occhi nello spazio, grandi volti'', Mantova, Loggia di Giulio Romano, 9-29 giugno 1973. Testi di Francesco Bartoli, Fernando Trebbi, Gino Baratta.</ref>, [[Eustachy Kossakowski]]<ref>[[Eustachy Kossakowski]], ''Per una lettura culturologica dell'immagine - 6 mètres avant Paris'', Casa del Mantegna di Mantova, 23 novembre-14 dicembre 1975, pp. 11-14</ref>, [[Marcello Morandini]]<ref>[[Marcello Morandini]], ''Harmonicum : linea come analisi, linea come oggetto, linea come struttura, linea come architettura'', Casa del Mantegna di Mantova, 20 aprile-30 giugno 1977. Testi critici di Gino Baratta e Francesco Bartoli</ref>, [[Gino Gorza]]<ref>[[Gino Gorza]], ''Questo mio presupporre'', Galleria civica d'arte moderna di Palazzo Te di Mantova, marzo-aprile 1978. Testi di Albino Galvano, Vittorio Fagone, Gino Baratta.</ref>, [[Giosetta Fioroni]]<ref>G. Baratta, "Effetto Madeleine", in "Giosetta Fioroni, Fiaba di magia / Opere 1962-1972" Casa del Mantegna, Mantova Suzzara 1979.</ref>
[[Rodolfo Aricò]]<ref>[[Rodolfo Aricò]], ''Mito e architettura'', Mantova, maggio-giugno 1980. Testi di Gino Baratta, Francesco Bartoli, Gianni Contessi.</ref>,
[[Leonardo Mosso]]<ref>[[Leonardo Mosso]], ''Il progetto fra icona e simbolo'', Casa del Mantegna di Mantova, aprile-maggio 1981, pp. 5-8.</ref>,
[[Elio Marchegiani]]<ref>[[Elio Marchegiani]], ''Ailleurs et autrefois - Mens agitat molem'', Casa del Mantegna di Mantova, giugno-agosto 1981, pp. 7-8.</ref>,
[[Gianfranco Baruchello]]<ref>[[Gianfranco Baruchello]], ''Collage per Baruchello'', Mantova, 10 luglio-15 agosto 1982, 27 giugno-19 settembre 1982. Presentazione di Gino Baratta, pp.11-13.</ref>,
[[Enrico Cattaneo]]<ref>[[Cattaneo Enrico]], ''La rivolta degli oggetti'', Comune di Suzzara, Galleria d'Arte Contemporanea, 19 maggio-31 luglio 1983. Catalogo a cura di Gino Baratta.</ref>,
[[Vasco Bendini]]<ref>[[Vasco Bendini]], ''Il volto, l'altro e la morte - Sette stanze - un giardino'', Casa del Mantegna di Mantova, 8 luglio-30 settembre 1984, pp. 7-16.</ref>. [[Felice Casorati]]<ref>G. Baratta, "Per una fedeltà al sogno", uscito postumo nel Catalogo della mostra "F. Casorati, 1883-1963", all'Accademia Albertina di Torino, Torino, 1985.</ref>. Di [[Renato Birolli]] uscirà postumo lo studio sui ''Taccuini''.<ref>G.Baratta, ''Taccuini di Birolli'', Corraini Editore, Mantova, 1996.</ref>
Nel 1979 collabora al Catalogo di una mostra al Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano, curata da Zeno Birolli e intitolata ''Letteratura-Arte. Miti del '900''.<ref>Catalogo Mostra - Edizioni Padiglione d'Arte Contemporanea - Comune di Milano - a cura di [[Zeno Birolli]], attività 1979. ISBN 88-7017-008-X.</ref>
Nel 1981 i suoi interventi, raccolti nella sezione ''Stanze''<ref>''I. Il Doppio, l'Altro'', ''II. L'Ermafrodito, il Manichino'', ''III. La Stanza Magica'', ''IV. Il Viaggio'', in ''Letteratura-Arte. Miti del '900'', Edizioni Padiglione d'Arte Contemporanea, Milano 1979, pp. 32-94.</ref>, vengono pubblicati a Parigi dal Centre Pompidou, nel catalogo della mostra ''Les réalismes 1919-1939''.<ref>''Les réalismes 1919-1939'', numero doppio 7-8 dei ''Cahiers du Musée National d'Art Moderne, Centre Georges Pompidou'', con il titolo : ''Savinio, De Pisis, Bontempelli - Mithes et Figures du Novecento'', trad. Claude Lauriol, pp. 254-275.</ref>
===
Nel 1976, con la casa editrice Feltrinelli, per "Letteratura 1", scrive la voce ''Avanguardia letteraria''<ref>''Avanguardia letteraria'' in "Letteratura 1", Feltrinelli-Fischer, Milano 1976, pp. 31-52.</ref><ref>''Il Voltafaccia del Linguaggio'',op.cit., pp. 89-92</ref>
e, nel 1980, per "Enciclopedia del teatro del '900", Feltrinelli, Milano 1980, la voce ''Teatro del Gruppo 63.''<ref>''Teatro del Gruppo 63'', in "Enciclopedia del teatro del '900",op.cit., pp. 222-224.</ref><ref>''Miraggi della Biblioteca'', a cura di U.Artioli, F.Bartoli,Z.Birolli e Ferdinando Trebbi, Shakespeare & Company, Milano 1986, pp. 202-206.</ref>
Negli anni 1981-1982, per l'''Enciclopedia'' della casa editrice Einaudi, scrive le voci ''Ritmo''<ref>'''Ritmo'', in "Enciclopedia", volume XII, pp. 185-209.</ref><ref>''Miraggi della Biblioteca'', pp. 225-254.</ref>; ''Argomentazione''<ref>'''Argomentazione'', in "Enciclopedia", volume XV, pp. 15-23.</ref>; ''Linguaggio''.<ref>'''Linguaggio'', in "Enciclopedia", volume XV, pp. 331-340.</ref><ref>''Il Voltafaccia del Linguaggio'',op.cit., pp. 75-83</ref>
=== Collana per la "Libreria Einaudi" di Mantova ===
Nel 1983, insieme all'amico di sempre [[Francesco Bartoli]], collabora con Alberto Bernardelli e Frediano Sessi alla creazione di una collana della “Libreria Einaudi” di Mantova, il cui intento è dare ampio spazio ad artisti giovani e poco conosciuti e suggerire una metodologia aperta nell'analisi dell'opera d'arte: "... quadri e sculture vengono accostati a pezzi letterari"<ref>Luigi Lonardo, ''Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta'',op.cit., p. 41.</ref> e al lettore è affidato il ruolo attivo di ordinare e interpretare materiali "...fuori posto [...], fuori museo, fuori compendio, fuori archivio".<ref>''Ammessi, annessi, connessi'', in Sonia Costantini, ''Materiali 2'', Libreria Einaudi, giugno 1983.</ref>
=== Opere postume ===
Alla sua morte lascia scritti inediti, studi realizzati tra il 1979 e il 1984 sulla poesia e sul linguaggio, saggi su autori come [[Gérard de Nerval]]<ref>''Il Cobold'', n. 11, Genova 1984.</ref><ref>''[[Gérard de Nerval]]: l'impossibile unione'', in ''Miraggi della biblioteca'', op.cit. pp.9-19.</ref>, e i prediletti [[Andrea Zanzotto]]<ref>''Il tempo, l'io e il linguaggio nella poesia di Zanzotto'', in ''Miraggi della biblioteca'', op.cit., pp. 106-154.</ref><ref>''Bollettino della Società Letteraria di Verona'', nn. 5-6, Verona 1983.</ref> e [[Giorgio Manganelli]]<ref>''Falsificazioni e finzioni del soggetto'', in ''Miraggi della biblioteca'', op.cit., pp.77-105.</ref><ref>''Quaderni del Verri'', n.3, settembre 1982.</ref>. Tutto questo materiale, insieme ad articoli, prefazioni di libri, introduzioni a cataloghi di mostre già pubblicati, sarà ordinato nei volumi postumi:
* ''Lo specchio di carta. Scritti sulla poesia contemporanea'', Forlì, Forum/Quinta generazione, 1985.
* ''Miraggi della Biblioteca'', Brescia, Shakespeare & Company, 1986.
* ''Il voltafaccia del linguaggio'', a cura di Zeno Birolli, Milano, C. Lombardo, 1993, ISBN 88-7799-054-6.
* ''Taccuini di Birolli'', Mantova, Corraini, 1996.
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* Umberto Artioli, ''Da Lukacs a Barthes - L'iter de Il Portico attraverso una raccolta di Gino Baratta'', Gazzetta di Mantova, 11 novembre 1967, p. 3.
* Umberto Artioli - Francesco Bartoli, ''Il viaggio nelle parole e nella memoria'', in ''Mantova Provincia'', trimestrale della Amministrazione della Provincia di Mantova, Nuova Serie, Anno II, n.4, dicembre 1984, pp. 28–29.
* {{cita libro|cognome=Lonardo|nome=Luigi|titolo=Dedalo e il labirinto. Saggio su Gino Baratta|editore=Casa del Mantegna|città=Mantova|anno=1995|cid=Lonardo}}
* {{Cita libro|curatore=Cesare Guerra|altri=testi: Elena Pontiggia, Alberto Bernardelli; bibliografia: Annarosa Enzi Baratta|titolo=Gino Baratta. Scritti sull'arte|anno=2014|editore=Biblioteca G. Baratta|città=Mantova}}
* {{Cita libro|altri=scritti di Niva Lorenzini et al.|titolo=Gino Baratta o dell'impegno culturale, Atti della Giornata di studio (Biblioteca comunale Teresiana, sabato 24 gennaio 2015)|anno=2016|editore=Comune di Mantova, Biblioteca G. Baratta|città=Mantova}}
== Voci correlate ==
* [[Biblioteca Mediateca Gino Baratta]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=https://vimeo.com/304096577|titolo=Cortometraggio su Gino Baratta
realizzato da Dario Moretti}}
*
* [https://web.archive.org/web/20131203011602/http://www.bibliotecabaratta.it/downloads/leopardi.mp3 Biblioteca Baratta, Audio-Lezione di Gino Baratta sulla poesia di Giacomo Leopardi, ''A se stesso''
*
*
* {{Cita web|url=http://digilib.bibliotecateresiana.it/list_riviste.php?tipo=1&g=IlPortico|titolo=Il Portico, Biblioteca Comunale Teresiana, Mantova|sito=}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|letteratura}}
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