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{{F|biologiafisiologia vegetale|arg2=citologia|febbraio 2009}}
I '''plastidi''' sono un gruppo di [[Organulo|organuli cellulari]] specifici della [[cellula vegetale]] sede di numerosissime attività connesse al metabolismo cellulare. Possono anche essere definiti, nel loro insieme, con la locuzione '''sistema plastidiale'''.
Si possono trovare nelle cellule dei [[Plantae|vegetali]] e dei [[protisti]] fotosintetici.
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[[File:Plastids types it.svg|right|300px]]
 
I plastidi derivano tutti dalla stessa forma embrionale ([[proplastidi]]o) e possono in molti casi trasformarsi uno nell’altronell'altro.
Si trasmettono di cellula in cellula e di generazione in generazione, moltiplicandosi esclusivamente per [[Scissione (biologia)|scissione]]. Una cellula non può dunque formare un plastidio dal nulla, può averne uno solo se lo ha ereditato dalla cellula dei genitori.
 
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I plastidi sono organuli cellulari delimitati da due [[Membrana cellulare|membrane]] che formano l'''involucro plastidiale''. La membrana esterna è permeabile ad un elevato numero di metaboliti mentre quella interna mostra una permeabilità più selettiva e un trasporto specifico legato alla presenza di proteine veicolo. Sulle membrane sono inseriti numerosi enzimi che partecipano a vari processi metabolici.
Il trasporto è agevolato da specifici complessi di proteine veicolo: il '''Toc''' (complesso traslocatore della membrana esterna), e il '''Tic''' (complesso traslocatore della membrana interna).
La membrana esterna attua il riconoscimento ed il trasferimento all’esternoall'esterno di composti sintetizzati all’internoall'interno, mentre la membrana interna regola il flusso di metaboliti e ioni inorganici.
All'interno dei plastidi è presente una matrice (stroma) cioè un compartimento idrofilo contenente [[DNA]], [[ribosomi]], precursori metabolici, prodotti finali ed enzimi abilitati al funzionamento biochimico dell’interodell'intero organulo.
Il DNA plastidiale è un filamento circolare di 0,04mm-0,3 mm di lunghezza caratterizzato da una marcata presenza della coppia [[guanosina]]-[[citosina]].
Avendo un DNA proprio e dei propri ribosomi i plastidi sono degli organuli semi-autonomi in quanto possono sintetizzare delle proteine indipendentemente dall'informazione genetica del genoma nucleare.
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== Origine ==
{{vedi anche|proplastidi|Teoria dell'endosimbionte|Ciclo di sviluppo dei plastidi}}
Si pensa che l’originel'origine di questi organuli sia legata alla teoria endosimbiontica mediante la fagocitosi da parte di un organismo procariota di un batterio fotosintetico.
Nella cellula i plastidi possono avere origine da un altro plastidio o da un [[proplastidi]]o.
I proplastidi sono i precursori degli altri plastidi e sono sempre presenti nell'embrione e nei tessuti meristematici delle piante.
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* [[Lipidoplasto|Lipidoplasti]]: accumulano i lipidi, possono contenere gocce di olio
* [[Proteoplasti|Proteinoplasti]]: accumulano proteine; le inclusioni sono chiamate corpi proteici e sono circondati da una membrana
* [[Amiloplasti]] e statoliti: accumulano amido secondario. I secondi partecipano al riconoscimento dello stimolo [[Gravitropismo|gravitropico]] da parte della pianta.
 
== Cromoplasti ==
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- da [[proplastidi]] o da [[leucoplasti]] (es. nella [[barbabietola]] e nella [[Daucus carota|carota]])
- dai [[cloroplasti]] in seguito a demolizione della clorofilla, sintesi dei carotenoidi e scomparsa del sistema lamellare (es. nel [[pomodoro]]).
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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* {{Treccani|plastidio}}
 
{{Cellula}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biologia}}