Joe Louis: differenze tra le versioni

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{{Sportivo
|Nome = Joe Louis
|NomeCompleto = Joseph Louis Barrow
|Immagine = Joe Louis by van Vechten.jpg
|Didascalia =
|Sesso = M
|CodiceNazione = {{USA}}
|AltezzaPeso = 18891
|Peso = 99
|Disciplina = Pugilato
|Categoria = [[Pesi massimi]]
|TermineCarriera = 26 ottobre 1951
|Incontri = {{Carriera pugile
{{Carriera pugile
|disputati = 70
|vinti = 6667 (52)
|persi = 43 (2)
|pareggiati = 0
}}
|Vittorie = {{Titoli pugile
|1937–1949|Titolo mondiale|[[Pesi massimi|massimi]]
}}
|Aggiornato =
}}
{{Bio
|Nome = Joe
|Cognome = Louis
|PostCognomeVirgola = [[pseudonimo]] di '''Joseph Louis Barrow'''
|ForzaOrdinamento = Louis, Joe
|Sesso = M
|LuogoNascita = LafayetteLa Fayette
|LuogoNascitaLink = LafayetteLa Fayette (LouisianaAlabama)
|GiornoMeseNascita = 13 maggio
|AnnoNascita = 1914
|LuogoMorte = Las VegasParadise
|LuogoMorteLink = Paradise (Nevada)
|GiornoMeseMorte = 12 aprile
|AnnoMorte = 1981
|Attività = pugile
|Attività2 = golfista
|Epoca =
|Epoca = 1900
|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità = , fra i più popolari e prestigiosi campioni della storia del pugilato mondiale
}}
 
[[Pesi massimi|Peso massimo]], soprannominato "''Brown Bomber'' eoppure "''The People's Champ'' ("Il campione del popolo"), contribuì a rendere il pugilato uno sport popolare nel periodo postconseguente al ritiro di [[Jack Dempsey]], costruendosi una grande reputazione come atleta onesto e laborioso, inall'interno undi periodouna indisciplina cuiallora lo sport era dominatodominata dal [[gioco d'azzardo]].
 
Fu campionedetentore del mondotitolo perdi uncampione periododel dimondo per quasi 12 anni: dal 22 giugno [[1937]] al 1º marzo [[1949]], durante ili qualequali vinse 27 match validi per il titolo mondiale, record rimasti ad oggi imbattuti nella categoria dei massimi. NelFu insignito anche del premio di "[[2005]]Ring LouisMagazine fuFighter nominatoof migliorthe pesoYear|pugile massimodell'anno]]", diassegnato ognida epoca''[[The dallaRing International(rivista)|Ring BoxingMagazine]]'', Researchin Organization.<refquattro name="web.archive.org">Webarchiveoccasioni of(1936, {{Cita1938, 1939 e 1941). web
|cognome = International Boxing Research Organization
|titolo = All Time Rankings
|url=http://web.archive.org/web/20070707114512/http://www.ibroresearch.com/All+Time+Rankings.htm
|mese=marzo| anno = 2005
| accesso=19 giugno 2009}}</ref>
 
La sua figura ebbe un impatto culturale anche al di fuori dal pugilato: è infatti considerato il primo [[afroamericano]] ad aver ottenuto lo status di eroe nazionale,<ref>{{cita web|lingua=en|autore=Larry Schwartz|url=https://www.espn.com/sportscentury/features/00016109.html|titolo='Brown Bomber' was a hero to all|sito=espn.com|data=|accesso=5 dicembre 2021}}</ref> e fu un punto di riferimento del sentimento anti-[[NazismoAntifascismo|nazistaantinazista]] che condusse alla [[seconda guerra mondiale]].<ref name=matters>{{Cita libro |url=http://books.google.com/books?id=kC4qYeafQzMC&pg=PA64&dq=isbn:9780814798829 |città=New York |titolo=Sports Matters: Race, Recreation, and Culture |curatori=John Bloom and Michael Nevin Willard |anno=2002 |editore=New York University Press |pagine=46-47|isbn=978-0-8147-9882-9}}</ref> Ebbe anche un ruolo determinante nell'integrazione e diffusione del gioco del [[golf]], oltre che come praticante, presentandosi come [[sponsor]] in un evento PGA nel [[1952]],<ref name="golf2" /> contribuendo a rompere le barriere razziali nello sport americano.
 
Ebbe anche un ruolo determinante nell'integrazione e diffusione del gioco del [[golf]], oltre che come praticante, presentandosi come sponsor in un evento PGA nel [[1952]].<ref name=golf2/>, contribuendo a rompere le barriere razziali nello sport americano.
== Biografia ==
=== Primi anni ===
Joseph Louis Barrow nacque il 13 maggio [[1914]] in una casa fatiscente a circa sei miglia dal [[nord]]-[[ovest]] di [[Lafayette (Louisiana)|Lafayette]], nelle zone rurali di Chambers County. Nato da Munroe Barrow e Lillie (Reese) Barrow, era il settimo di otto figli.<ref name=Bakp6>[[#Bak|Bak]], p. 6.</ref> Alla nascita pesava 11 [[libbre]].<ref name=Bakp6/> Entrambi i genitori di Joe erano figli di ex schiavi e alternarono mezzadria e allevamenti di noleggio.<ref name=Bakp5>[[#Bak|Bak]], p. 5</ref> Munroe era un afroamericano con alcuni antenati bianchi, mentre Lillie era per metà Cherokee.<ref name=Bakp5/>
Joseph Louis Barrow nacque il 13 maggio 1914 in una casa fatiscente a circa sei miglia a nord-ovest di [[La Fayette (Alabama)|La Fayette]], nelle zone rurali della [[Contea di Chambers (Alabama)|Contea di Chambers]]. Era il settimo degli otto figli di Munroe e Lillie (Reese) Barrow.<ref name=Bakp6>Richard [[#Bak|Bak]], ''Joe Louis: The Great Black Hope'', Perseus Publishing, New York, 1998p. 6.</ref> Il padre era un [[afroamericano]] con alcuni antenati bianchi, mentre la madre era per metà [[Cherokee]].<ref name=Bakp5/> Entrambi i genitori di Joe erano figli di ex schiavi e alternavano la [[mezzadria]] con l'allevamento di bestiame in affitto.<ref name=Bakp5>[[#Bak|Bak]] p. 5</ref>
 
Louis trascorse i suoi primi 12 anni di vita nelle zone rurali dell'[[Alabama, dove poco si sa della sua infanzia]]. Soffriva di un particolare impedimento, che non gli dava la possibilità di parlare correttamente:. il piccolo Joe, infatti, parlòParlò pochissimo sinofino alai raggiungimento di circa 6sei anni.<ref>[[#Bak|Bak]], pp. 6-7.</ref> SfortunatamenteLouis ilsapeva genitore,poco Munroe,del vennepadre mandato in un istituto psichiatricoperché nel [[1916]] poiché, creduto mentalmente non sano mentalmente, evenne comeinternato risultatoin Louisun seppeistituto poco del suo padre biologicopsichiatrico.<ref>[[#Bak|Bak]], p. 7.</ref> Intorno al [[1920]] lasua madre, Lillie, avendo ricevuto la falsa notizia che Munroe Barrow era morto si sposò con Pat Brooks, un imprenditore edile locale,. dopo aver ricevuto la falsa notizia che Munroe Barrow era morto (inIn realtà Munroe era ancora in vita e morì nel [[1938]], senza rendersisapere contonulla della fama di suodel figlio).<ref>[[#Bak|Bak]], pp. 7-8.</ref>
 
Nel [[1926]], scossala dafamiglia di Joe ebbe un alterco con il [[Ku Klux Klan]] e, laprendendo famigliaparte dialla Joe[[grande migrazione afroamericana]], si trasferì a [[Detroit]], nel [[Michigan]], prendendo parte alla [[grande migrazione afroamericana]].<ref>[[#Bak|Bak]], p. 11.</ref><ref>[[#Erenberg|Erenberg]], p. 23.</ref> Suo fratello trovò lavoro nella [[Ford]] (dove lo stesso Joe in persona avrebbe lavorato per un certo periodo nella River Rouge Plant) e laLa famiglia Barrow si stabilì in una casa presso 2700 Catherine (ora Madison) Street nel quartiere di Detroit detto Black Bottom.<ref>[[#Bak|Bak]], pp. 13-14.</ref> Louis frequentò la Bronson Vocational School per alcuni anni e sua madre tentò in qualche modo di avvicinarlo al mondo della musica, in particolare a fargli imparare a suonare un [[violino]].<ref>[[#Bak|Bak]], p. 22.</ref> Suo fratello trovò lavoro nella [[Ford]] e lo stesso Joe lavorò per un breve periodo nella piantagione del [[River Rouge]].
 
=== Carriera pugilistica ===
Louis frequentò la Bronson Vocational School per alcuni anni e sua madre tentò in qualche modo di avvicinarlo al mondo della musica, in particolare a fargli imparare a suonare un [[violino]].<ref>[[#Bak|Bak]], p. 22.</ref>
==== Dilettante ====
La grande depressione colpì anche la famiglia di Joe, ma come alternativa alle varie gang di strada, Louis cominciò a trascorrere il suo tempo in un centro ricreativo giovanile al n. 637 di Brewster Street, a [[Detroit]].<ref>[[#Bak|Bak]], p. 23.</ref>
 
Louis iniziò la sua carriera pugilistica da novizio probabilmente intorno al [[1932]],<ref>La data del debutto da dilettante di Joe è ancora soggetta a varie speculazioni. Alcune fonti datano il suo debutto al 1932, altre al 1933, ma secondo altre informazioni storiche, la data risale probabilmente agli inizi degli anni '30. ''See'' [[#Bak|Bak]], pp. 31-32.</ref> all'età di 17 anni, come [[Pesi mediomassimi|peso mediomassimo]]. Secondo una leggenda, prima di un match, Louis, che sapeva a malapena leggere e scrivere, firmò così grande che non ci fu più posto per il suo cognome "Barrow". Venne perciò presentato come Joe Louis e divenne noto con quel nome per tutto il resto della carriera.<ref>[[#Adler|Adler]], p. 6.</ref> Dopo il suo debutto (una sconfitta contro [[Johnny Miller]]<ref>[[#Bak|Bak]], pp. 31-32.</ref>) collezionò una numerosa serie di vittorie e vinse il campionato del club del suo centro ricreativo, culla di molti atleti aspiranti poi vincitori di [[Golden Gloves]] nazionali.<ref>[[#Bak|Bak]], p. 33.</ref>
=== Carriera ===
 
Nel [[1933]] Louis si aggiudicò il [[Golden Gloves]] della categoria dei novizi (pesi mediomassimi) dell'area di Detroit, prima di perdere il torneo open dei Golden Gloves di [[Chicago]].<ref>[[#Bak|Bak]], p. 35.</ref> L'anno seguente vinse nuovamente il Golden Gloves open di Detroit e trionfò nel torneo open di Chicago, sempre nei mediomassimi. Un infortunio alla mano lo costrinse a rinunciare ai Golden Gloves nazionali di [[New York]]-Chicago ma, nell'aprile [[1934]], vinse il Campionato nazionale [[Amateur Athletic Union|AAU]] a [[Saint Louis]].<ref>[[#Bak|Bak]], p. 40.</ref> Terminò la carriera dilettantistica con il record di 50 vittorie, delle quali 43 per [[Knock-out|KO]] e 4 sconfitte.<ref>[[#Bak|Bak]], p. 42.</ref>
==== Dilettante ====
La grande depressione colpì anche la famiglia di Joe, ma come alternativa alle varie gang di strada, Louis cominciò a trascorrere il suo tempo in un centro ricreativo giovanile a 637 Brewster Street, Detroit.<ref>[[#Bak|Bak]], p. 23.</ref> La leggenda vuole che Joe tentò di nascondere la sua passione per la boxe alla madre nascondendo i suoi guantoni dentro la custodia del suo violino.<ref>[[#Bak|Bak]], p. 26.</ref>
 
==== Primi anni di professionismo ====
Louis iniziò la sua carriera da principiante probabilmente intorno al [[1932]],<ref>La data del debutto da dilettante di Joe è ancora soggetta a varie speculazioni. Alcuni fonti datano il suo debutto al 1932, altre al 1933, ma secondo altre informazioni storiche, la data risale probabilmente agli inizi degli anni '30. ''See'' [[#Bak|Bak]], pp. 31-32.</ref> all'età di 17 anni, come [[Pesi mediomassimi|peso mediomassimo]]. Secondo un'altra leggenda, prima di un match, Louis, che sapeva a malapena leggere e scrivere, firmò così grande che non ci fu più posto per il suo cognome "Barrow" - come risultato di ciò venne presentato come Joe Louis e divenne noto con quel nome per tutto il resto della sua carriera pugilistica.<ref>[[#Adler|Adler]], p. 6.</ref> Più probabilmente, Louis decise di omettere il suo cognome per tenere segrete le sue attività pugilistiche alla madre, che non aveva ancora alcun sospetto. Dopo il suo debutto (una sconfitta contro [[Johnny Miller]]<ref>[[#Bak|Bak]], pp. 31-32.</ref>), Joe compilò una serie di numerose vittorie e alla fine vinse il campionato del club del suo centro ricreativo di Brewster Street, casa di molti aspiranti atleti vincitori di [[Golden Gloves]] nazionali.<ref>[[#Bak|Bak]], p. 33.</ref>
[[File:Monument_to_Joe_Louis--.jpg|thumb|upright=1|Detroit, Monumento a Joe Louis]]
Le impressionanti prestazioni da dilettante attirarono subito su di lui l'attenzione dei promoter professionali. Al suo aspetto fisico placido e apparentemente pigro, Louis contrapponeva, sul ring, grandi velocità e agilità unite a una straordinaria potenza, per cui ebbe il soprannome di "Brown Bomber" ("Bombardiere nero"). Louis decise di essere rappresentato da un procuratore di colore, un bookmaker di Detroit di nome John Roxborough. Roxborough lo convinse che i manager bianchi non avevano alcun vero interesse nel vedere un pugile nero farsi strada: «[Roxborough] ''mi parlò del destino della maggior parte dei pugili neri, quelli con manager di pelle bianca, che finivano con un nulla di fatto e sul lastrico prima ancora di raggiungere il massimo della forma. I manager bianchi non erano interessati agli uomini di cui si occupavano, ma solo ai soldi che potevano guadagnare da loro. Non si prendevano tempo a sufficienza per assicurarsi che i combattenti avessero un allenamento adeguato, che vivessero comodamente o mangiassero bene, o avessero qualche soldo in tasca. Mr. Roxborough stava parlando del [[Black Power]] ("il potere nero") prima che diventasse popolare''».<ref name=pbsrox>{{Cita web |url=http://www.pbs.org/wgbh/amex/fight/peopleevents/p_managers.html |titolo=American Experience: John Roxborough and Julian Black |accesso=23 aprile 2009}}</ref>
 
Roxborough conosceva un manager dell'area metropolitana di Chicago, di nome Julian Black, che si occupava già di un gruppo di mediocri [[pesi massimi]], contro cui Louis avrebbe potuto affinare la sua arte.<ref name=pbsrox/> Una volta entrato in squadra, Black sollecitò Jack "Chappie" Blackburn, un altro nativo di Chicago, a diventare allenatore di Louis.<ref name=pbsrox/>
Nel [[1933]] Louis vinse il campionato novizio [[Golden Gloves]] dell'area di Detroit (pesi mediomassimi) contro Joe Biskey, prima di perdere nel torneo dei campioni Golden Gloves di Chicago.<ref>[[#Bak|Bak]], p. 35.</ref> L'anno seguente vinse nuovamente il Golden Gloves regionale, ma questa volta riuscì a trionfare anche nel torneo dei campioni di Chicago, e anche se un infortunio alla mano lo costrinse a rinunciare alla competizione massima di New York-Chicago per la conquista del Golden Gloves, vinse il torneo National AAU di St. Louis nell'aprile [[1934]].<ref>[[#Bak|Bak]], p. 40.</ref> Terminò la sua carriera da dilettante con un record eccezionale: 50 vittorie, delle quali 43 per [[Knock-out|KO]], e solamente 4 sconfitte.<ref>[[#Bak|Bak]], p. 42.</ref>
 
I primi incontri professionali di Joe si svolsero tutti nell'area di Chicago. Il suo debutto da professionista avvenne tra i [[pesi massimi]] il 4 luglio [[1934]] contro Jack Kracken, al Bacon Casino di Chicago [[sud]].<ref>[[#Vitale|Vitale]], p. 65.</ref> Il match terminò con un KO al 1º round per Louis, che guadagnò il premio di 59 dollari.<ref>[[#Vitale|Vitale]]. p. 67.</ref> Nel settembre [[1934]], mentre stava pubblicizzando un incontro a Detroit contro il [[Canada|canadese]] Alex Borchuk, Roxborough fu sottoposto a pressioni da parte della Commissione pugilistica dello Stato del [[Michigan]], che aveva intenzione di associare Joe ad un promotore bianco.<ref>[[#Vitale|Vitale]], p. 69.</ref> John rifiutò e continuò ad occuparsi personalmente della carriera di Louis, organizzando match contro Sykes Arte e Stanley Poreda. Nel 1934 disputò un totale di 12 match, vincendoli tutti di cui 10 prima del limite.
==== Professionista ====
[[File:Joe Louis - Max Schmeling - 1936.jpg|thumb|right|280px|Joe Louis (sinistra) in un incontro con [[Max Schmeling]] nel 1936]]
Le impressionanti prestazioni da dilettante di Joe attirarono subito l'attenzione dei promoter professionali. Piuttosto che sceglierne uno di pelle bianca, Louis decise di essere rappresentato da uno di colore, un bookmaker di Detroit di nome John Roxborough. Come Louis spiegò nella sua autobiografia, Roxborough lo convinse che i manager bianchi non avevano alcun vero interesse nel vedere un pugile nero farsi strada:
 
Nel 1935 entrò nel management di Joe Louis uno dei più importanti promotori dell'epoca, [[Mike Jacobs]], con il quale firmò un contratto della durata di 3 anni. Il contratto non escludeva Roxborough e Black, con cui Louis al compimento di 21 anni firmò un contratto molto oneroso che trasferiva ad entrambi la metà delle future entrate. Joe Louis e i suoi manager tentavano di discostarsi dall'immagine di [[Jack Johnson (pugile)|Jack Johnson]] enfatizzando la modestia del "''Bombardiere nero''" e la sua sportività. Black e Roxborough continuarono attentamente e deliberatamente a gestire l'immagine pubblica di Joe. Essi diedero a Louis i "Sette Comandamenti" per la sua condotta personale, questi includevano: a) mai farsi fotografare con una donna bianca; b) mai prendersi gioco di un avversario sconfitto; c) vivere e combattere in maniera pulita<ref>{{Cita web|url=https://www.espn.com/sportscentury/features/00016109.html|titolo=Il bombardiere nero era l'eroe di tutti}}</ref>.Durante questo periodo Louis incontrò anche un amico di lunga data, Truman Gibson, che in seguito sarebbe diventato il suo avvocato personale.<ref>[[#Gibson|Gibson]], pag. 67.</ref>
<blockquote>[Roxborough] mi parlò del destino della maggior parte dei pugili neri, quelli con manager di pelle bianca, che terminava con un nulla di fatto, prima ancora di raggiungere il periodo d'oro. I manager bianchi non erano interessati agli uomini di cui si occupavano, ma ai soldi che potevano guadagnare da loro. Non presero del tempo a sufficienza per vedere che i combattenti avevano un allenamento adeguato, che vivevano comodamente o mangiavano bene, o avevano qualche soldo in tasca. Mr. Roxborough stava parlando del ''Black Power'' ("''il potere nero''") prima che diventasse popolare.<ref name=pbsrox>{{Cita web |url=http://www.pbs.org/wgbh/amex/fight/peopleevents/p_managers.html |titolo=American Experience: John Roxborough and Julian Black |accesso=23 aprile 2009}}</ref></blockquote>
 
==== Verso il titolo mondiale ====
Roxborough conosceva un promotore di boxe della zona di Chicago, di nome Julian Black, che si occupava già di un gruppo di pugili mediocri, contro il quale Louis avrebbe potuto affinare la sua arte, questa volta nella divisione più redditizia dei [[pesi massimi]].<ref name=pbsrox/> Una volta entrato nella squadra, Black sollecitò [[Jack Blackburn|Jack "Chappie" Blackburn]], un altro nativo di Chicago, a diventare allenatore di Louis.<ref name=pbsrox/> Come risultato tutti i primi incontri professionali di Joe si svolsero tutti nell'area di Chicago. Il suo debutto come professionista avvenne il 4 luglio [[1934]] contro [[Jack Kracken]], al Bacon Casino del [[sud]] di Chicago.<ref>[[#Vitale|Vitale]], p. 65.</ref> La contesa terminò subito con un KO al 1º round che lasciò al tappeto Kracken. Joe guadagnò 59 dollari per la vittoria ottenuta.<ref>[[#Vitale|Vitale]]. p. 67.</ref> Quell'anno Joe disputò un totale di 12 match, vincendoli tutti e portandone a termine 10 per KO.
Sebbene il manager gli trovasse avversari di alto livello, l'iter per combattere per la cintura mondiale era ancora lungo. Negli Stati Uniti, infatti, molti diffidavano della prospettiva di avere un altro campione mondiale nero, dopo [[Jack Johnson (pugile)|Jack Johnson]]. A molti pugili neri, anche in categorie di peso differenti venivano impediti incontri per i titoli. Quelli a cui venivano concesse occasioni erano pochi.
 
Il primo ex Campione del Mondo che Louis incontrò fu l'italiano [[Primo Carnera]]. Il match fu combattuto il 25 giugno 1935, allo [[Yankee Stadium (1923)|Yankee Stadium]] di New York, di fronte a una folla di {{formatnum:60000}} spettatori. Fu un match bollente, pieno di cori di tifosi dell'afroamericano, di agenti della sicurezza e di tecnici. Al sesto round, però, Louis atterrò per tre volte l'ex campione del mondo e l'incontro fu interrotto per Ko tecnico, dopo 2 minuti e 23 secondi dall'inizio della ripresa<ref>{{Cita web|url=http://boxrec.com/media/index.php/Joe_Louis_vs._Primo_Carnera|titolo=Louis-Carnera su Boxrec|accesso=30 dicembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141231204936/http://boxrec.com/media/index.php/Joe_Louis_vs._Primo_Carnera|dataarchivio=31 dicembre 2014|urlmorto=no}}</ref>. Sei settimane dopo incontrò King Levinsky, che batté per [[knock-out tecnico]], dopo averlo atterrato per tre volte in soli 2'21" dall'inizio del match<ref>[https://boxrec.com/media/index.php/Joe_Louis_vs._King_Levinsky Joe Louis vs. King Levinsky]</ref>.
Nel settembre [[1934]], mentre stava pubblicizzando un incontro che si sarebbe svolto a Detroit (un "ritorno a casa") contro il [[Canada|canadese]] Alex Borchuk, Roxborough venne sottoposto a pressioni da parte della Michigan State Boxing Commisision, che aveva intenzione di associare Joe ad un promotore bianco.<ref>[[#Vitale|Vitale]], p. 69.</ref> John rifiutò e continuò ad occuparsi personalmente della carriera di Louis, organizzando match contro i contendenti [[Sykes Arte]] e [[Stanley Poreda]].
 
Il 24 settembre 1935, allo [[Yankee Stadium (1923)|Yankee Stadium]] di [[New York]], di fronte a 84.831 spettatori, Joe Louis sconfisse per KO alla quarta ripresa anche [[Max Baer]]<ref>[https://boxrec.com/media/index.php/Joe_Louis_vs._Max_Baer Joe Louis vs. Max Baer]</ref> che aveva scalzato Carnera dal trono mondiale per poi perdere il titolo contro [[James J. Braddock]]. Louis inflisse a Max Baer il primo KO della carriera.<ref name=latimes>{{en}} [http://www.latimes.com/features/magazine/west/la-tm-baer01jan07,1,2251502.story?coll=la-headlines-west. Un articolo] di J.R. Moehringer, dal [[Los Angeles Times]]</ref> Il match fu riconosciuto ''Fight of the year'' per il 1935<ref name=ring>[https://www.ringtv.com/182653-past-winners-of-the-ring-year-end-awards/ Passati vincitori dei premi di fine anno della rivista "The Ring"]</ref>.
Mentre si stava allenando per uno scontro con Lee Ramage, Louis conobbe una giovane segretaria del quotidiano nero ''[[Chicago Defender]]'' in palestra. Dopo aver sconfitto Ramage, la segretaria, che si chiamava Marva Trotter, venne invitata ad una festa di celebrazione al Chicago's Grand Hotel.<ref>[[#Vitale|Vitale]], pp. 83-84.</ref> Marva sarebbe in seguito diventata la prima moglie di Joe nel [[1935]].
 
Concluse il 1935 battendo l'ex campione europeo [[Paulino Uzcudun]], al [[Madison Square Garden]] di New York, per arresto del combattimento alla quarta ripresa. Fu l'ultimo match del pugile spagnolo<ref>[https://boxrec.com/media/index.php/Joe_Louis_vs._Paulino_Uzcudun Joe Louis vs. Paulino Uzcudun]</ref>. Nel 1935 Louis segnò un bilancio di 11 match, tutti vinti, di cui nove prima del limite.
Durante questo periodo Louis incontrò anche un collega di lunga data, Truman Gibson, che in seguito sarebbe diventato il suo avvocato personale.<ref>[[#Gibson|Gibson]], p. 67.</ref>
 
==== Il primo match Louis-Schmeling ====
Nella sua carriera mise fuori combattimento i campioni mondiali:
{{Vedi anche|Joe Louis vs. Max Schmeling}}
# [[Primo Carnera]]
[[File:Joe Louis - Max Schmeling - 1936.jpg|thumb|upright=1.3|Joe Louis (sinistra) vs. [[Max Schmeling]] nel giugno 1936]]
# [[Jack Sharkey]]
Louis divenne così lo sfidante n. 1 al titolo mondiale dei pesi massimi<ref>{{Cita web|url=http://bleacherreport.com/articles/96920-joe-louis-barrow-boxing-day-tribute |titolo=Joe Louis Barrow: Boxing Day Tribute |nome=Stoker |cognome=MacIntosh |accesso=5 gennaio 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090612022722/http://bleacherreport.com/articles/96920-joe-louis-barrow-boxing-day-tribute |dataarchivio=12 giugno 2009 }}</ref> e si aggiudicò il premio di "Atleta dell'anno" della [[Associated Press]] per il 1935.<ref name=jrank>{{Cita web|url=http://sports.jrank.org/pages/2931/Louis-Joe-Brown-Bomber.html |titolo=JRank.org: Joe Louis – the brown bomber |accesso=29 aprile 2009}}</ref> Il Campione del Mondo [[James J. Braddock]] però, ostentando dolori fisici alle articolazioni delle mani, evitava di salire sul ring con il "bombardiere nero".
# [[James J. Braddock]]
# [[Max Baer]]
# [[Max Schmeling]]
# [[Jersey Joe Walcott]]
[[File:Louis.jpg|thumb|right|200px|La lapide di Joe Louis]]
 
Fu allora fissato un match per il giugno 1936 contro il tedesco [[Max Schmeling]]. Sebbene fosse un ex campione mondiale, Schmeling non era considerato all'altezza di Louis, che aveva un record di imbattibilità di 27–0.<ref name=hbo/> Schmeling aveva conquistato il titolo mondiale nel 1930 per squalifica dell'avversario, [[Jack Sharkey]], che lo aveva colpito con un colpo proibito sotto la cintura. Poi lo aveva riconsegnato al medesimo nel 1932, per sconfitta ai punti. Il tedesco aveva inoltre già 30 anni all'epoca dell'incontro con Louis, ed era considerato un pugile in declino.<ref name=hbo/> Louis si allenò per il match a [[Lakewood (New Jersey)|Lakewood]], [[New Jersey]], dove ebbe la possibilità di giocare per la prima volta a golf, gioco che sarebbe diventato una delle grandi passioni della sua vita.<ref>Myler, pag. 89.</ref><ref>{{Cita web|titolo=The Brown Bomber's Green Legacy |editore=The Golf Channel |autore=Lerner, Rich |data=12 novembre 2007 |url=http://www.thegolfchannel.com/15100/24372/ |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071117071252/http://www.thegolfchannel.com/15100/24372/ |urlmorto=sì |dataarchivio=17 novembre 2007 }}</ref> Louis trascorse la maggior parte del tempo a giocare a golf, piuttosto che allenarsi seriamente.<ref name=pbsrox/>
Nel [[1937]], a [[Chicago]], conquistò il titolo mondiale dei pesi massimi battendo Braddock e lo conservò ininterrottamente, difendendolo 27 volte, per 12 anni, fino al [[1949]] quandò annunciò ufficialmente il ritiro dal ring e la rinuncia, per conseguenza, al titolo.
 
Al contrario, Schmeling si preparò intensamente per il combattimento. Egli studiò attentamente lo stile di Louis individuando un suo punto debole: l'abitudine di Louis di abbassare la mano sinistra dopo un colpo.<ref>{{Cita web|url=https://www.pbs.org/wgbh/amex/fight/peopleevents/e_fights.html |titolo= The American Experience|accesso=23 aprile 2009}}</ref> Schmeling fu in grado di infliggere a Louis la prima sconfitta in carriera da professionista, mandandolo KO al dodicesimo round allo [[Yankee Stadium (1923)|Yankee Stadium]] il 19 giugno 1936.<ref>Vitale, pag. 14.</ref> Il match fu contemporaneamente definito ''Fight of the year'' e ''[[Ring Magazine upsets of the year|Sorpresa dell'anno]]'' 1936 da ''Ring Magazine''<ref name=ring></ref>.
In quel periodo, soltanto tre avversari ([[Tommy Farr]], [[Arturo Godoy]] e Jersey Joe Walcott) riuscirono a resistere fino alla quindicesima ripresa.
 
Dopo aver sconfitto Louis, Schmeling si aspettava un match per il titolo con James J. Braddock, ma il campione in carica fornì altre scuse per non salire sul ring a difendere la cintura. Principalmente, i suoi manager dichiararono che Braddock fosse sensibile alle richieste delle leghe anti-naziste degli Stati Uniti di boicottare il pugile tedesco. Il match, già calendarizzato, fu così annullato<ref>[https://news.google.com/newspapers?id=pe0xAAAAIBAJ&pg=3997%2C1896322 The Reading Eagle, 9 gennaio 1937]</ref>. Braddock, però, non poté a questo punto evitare di affrontare Louis, dopo due anni che era riuscito a non mettere in palio la sua cintura mondiale né a farsi dichiarare decaduto "a tavolino".
Fra i primati di Louis si annoverano cinque incontri nel giro di 25 giorni (nel [[1934]]) e cinque vittorie alla prima ripresa in incontri di campionato: fra esse, famosa è rimasta quella su [[Max Schmeling]] (nel [[1938]]) nel rematch valido per il titolo mondiale, ottenuta in 2'04<nowiki>''</nowiki>
 
==== La conquista del titolo mondiale e il secondo match Louis-Schmeling ====
Al suo aspetto fisico placido e apparentemente pigro, Louis contrapponeva, sul ring, una grande velocità e una straordinaria potenza, per cui ebbe il soprannome di ''Bombardiere nero''.
[[File:Joe Louis - El Gráfico 991.jpg|thumb|upright=1.0|Louis nella copertina di [[El Gráfico]] dell'8 luglio 1938 che celebra la sua vittoria contro Max Schmeling]]
Nel frattempo Louis aveva messo KO, al terzo round, l'altro ex campione del Mondo, [[Jack Sharkey]], inducendolo a lasciare la boxe. Concluse il 1936 con cinque vittorie, tutte prima del limite e una sola sconfitta, quella con Schmeling, anch'essa prima del limite.
 
Il match "mondiale" con Braddock fu finalmente calendarizzato il 22 giugno 1937 al [[Comiskey Park]] [[Chicago]]. Braddock aveva ormai 32 anni. Louis 23 ed era il grande favorito. Ciò non toglie che alla prima ripresa, colpito da un montante destro del Campione del Mondo fu il primo a toccare il tappeto. Rialzatosi riuscì comunque vincitore del match per KO all'ottavo round, conquistando così la cintura mondiale<ref>[https://boxrec.com/media/index.php/Jim_Braddock_vs._Joe_Louis Jim Braddock vs. Joe Louis]</ref>. Fu l'unica volta che Braddock perse per KO. Dopo l'incontro Joe Louis dichiarò che il pugile da lui appena detronizzato fosse l'uomo più coraggioso contro cui avesse mai combattuto.
Tornò sul ring nel [[1951]] per rimediare a difficoltà economiche, ma con alterna fortuna: tra quelli che lo sconfissero, [[Ezzard Charles]] e [[Rocky Marciano]].
 
La prima difesa del titolo mondiale Louis la sostenne contro il quotato [[Tommy Farr]]. Questi riuscì a trascinarlo sino al suono della campanella finale senza toccare mai il tappeto. Il verdetto finale in favore di Louis fu però unanime (13-1, 8-6,9-5). Il match fu riconosciuto ''Fight of the year'' per il 1937<ref name=ring></ref>. Louis difese poi vittoriosamente il titolo contro [[Nathan Mann]] e Harry Thomas), vincendo in entrambi i casi per KO. Nel giugno 1938 mise in palio il titolo contro [[Max Schmeling]].
 
Il rematch tra Louis e Schmeling sarebbe diventato uno degli incontri di pugilato più famosi della storia e viene ricordato come uno dei maggiori eventi sportivi del XX secolo.<ref name=hbo/> A seguito della sua vittoria su Joe Louis nel 1936, Schmeling era diventato un eroe nazionale in Germania. La vittoria di Schmeling su un pugile afroamericano venne presentata dai nazisti come una prova ufficiale della dottrina della superiorità della [[razza ariana]]. Quando la data del rematch venne fissata, questa volta Louis si allenò seriamente. Poche settimane prima della sfida, egli fu ricevuto alla [[Casa Bianca]] dal Presidente [[Franklin D. Roosevelt]] che gli disse: «Joe, abbiamo bisogno di muscoli come i tuoi per sconfiggere la Germania».<ref name=hbo>{{Cita web|url=http://www.hbo.com/boxing/features/history/joe_louis.html |titolo=The Louis-Schmeling Fights: Preluse to War |accesso=27 aprile 2009|cognome=Dettloff |nome=William}}</ref>
 
Quando Schmeling arrivò a [[New York]] per l'incontro, era in compagnia di un addetto stampa membro del partito nazista che rilasciò dichiarazioni razziste, come per esempio che "un negro non avrebbe mai potuto sconfiggere Schmeling". Disse inoltre che "appena Schmeling avesse vinto il match, il suo premio in denaro sarebbe stato impiegato per costruire dei carri armati in Germania per il Reich".<ref name=hbo/>
 
[[File:Macombs Dam Pk td (2019-03-15) 095 - Ruppert Plaza.jpg|thumb|upright=1.0|Mattonella in ricordo del secondo incontro Louis-Schmeling in Ruppert Plaza, New York]]
La sera del 22 giugno 1938, Louis e Schmeling si affrontarono per la seconda volta sul ring. Il match si tenne nuovamente allo Yankee Stadium, di fronte a una folla di 70.043 persone. Tra i presenti c'erano anche celebrità quali [[Clark Gable]], [[Douglas Fairbanks]], [[Gary Cooper]], [[Gregory Peck]], e [[J. Edgar Hoover]].<ref name="hbo" /> L'incasso della serata fu di 1.015.012 di dollari.<ref name="hbo" />
 
Dopo soli pochi secondi dal suono del gong, Louis scatenò la propria superiore potenza fisica su Schmeling.<ref name="Erp143">[[#Erenberg|Erenberg]], pag. 143.</ref> L'arbitro Arthur Donovan fermò il match per la prima volta dopo un minuto e mezzo dall'inizio, quando Louis mise a segno una combinazione di cinque ganci sinistri e un colpo al fianco facendo urlare di dolore l'avversario.<ref name="Erp143" /> Dopo aver rimandato Louis al suo angolo, Donovan fece ripartire il combattimento, ma Louis colpì subito l'avversario con un potente destro al volto facendolo andare al tappeto. Schmeling riuscì ad alzarsi al conto di "3".<ref>[[#Erenberg|Erenberg]], pp. 143-145.</ref> A seguito di altri colpi ricevuti, il tedesco crollò nuovamente al tappeto, alzandosi al conto di "2".<ref name="Er145">[[#Erenberg|Erenberg]], pag. 145.</ref> Con l'avversario ormai privo di difese, Louis mandò al tappeto Schmeling per la terza volta.<ref name="Er145" /> Il secondo di Schmeling, Max Machon, gettò un asciugamano sul ring in segno di resa – sebbene secondo il regolamento dello Stato di New York, questo non significasse il termine del match.<ref name="Er145" /> L'arbitro effettuò ugualmente il conteggio e dichiarò Joe Louis vincitore per Kot al primo round.<ref name="nyt">{{Cita news|data=23 giugno 1938 |cognome=Dawson |nome=James P. |titolo=LOUIS DEFEATS SCHMELING BY A KNOCKOUT IN FIRST; 80,000 SEE TITLE BATTLE |opera=New York Times}}</ref> Louis aveva tirato 41 pugni nel match, 31 dei quali andati a segno.<ref name="Erp143" /> Schmeling era stato in grado di portare solo due colpi.<ref name="nyt" />
 
Sonoramente sconfitto, Schmeling dovette restare ricoverato in ospedale per dieci giorni.<ref name="hbo" /><ref name="Er145" /> Nella sua autobiografia, Schmeling descrisse la reazione pubblica all'evento, raccontando di quando la sua ambulanza passò per le strade di [[Harlem]] diretta all'ospedale: «Mentre passavamo attraverso Harlem, c'erano rumorose folle danzanti. Le band musicali avevano lasciato i nightclub e i bar e stavano suonando e ballando sui marciapiedi e sulle strade. L'intera area era piena di festeggiamenti, rumori e sassofoni, continuamente punteggiati dalla chiamata del nome di Joe Louis».<ref name=hbo/> Negli anni successivi, Louis e Schmeling diventarono amici fuori dal ring, e la loro amicizia durò fino alla morte dello statunitense avvenuta il 12 aprile 1981.
 
==== Il lungo regno sul trono dei pesi massimi ====
[[File:Joe Louis by Alston.jpg|thumb|upright=1.3|Un manifesto bellico del 1943 nel quale si evidenzia come il sergente Joe Louis abbia donato la borsa di un incontro "mondiale" alle Forze Armate USA]]
Louis conservò ininterrottamente il titolo mondiale per 12 anni, difendendolo 27 volte, dal 1937 fino al 1948. Oltre a [[Tommy Farr]], soltanto altri due avversari, [[Arturo Godoy]] e [[Jersey Joe Walcott]] riuscirono a resistere fino alla quindicesima ripresa. Fra i primati di Louis si annoverano cinque incontri nel giro di 25 giorni (nel [[1934]]) e cinque vittorie alla prima ripresa in incontri di campionato.
 
Tra i match che furono nominati ''Fight of the year'' vi fu quello del 1939 con [[Bob Pastor]] che Louis si aggiudicò per KO all'undicesima ripresa e il primo incontro con [[Billy Conn]] nel 1941<ref name=ring></ref>, che vide Louis vittorioso per KO al 13º round<ref>[https://boxrec.com/media/index.php/Joe_Louis_vs._Billy_Conn_(1st_meeting) Joe Louis vs. Billy Conn (primo incontro)]</ref>. Il match è stato inserito (1996) al 6º posto nella classifica di [[Ring Magazine]] dei 100 più grandi combattimenti di tutti i tempi<ref name=fights>[https://boxrec.com/media/index.php/The_100_Greatest_Title_Fights_of_All-Time The 100 Greatest Title Fights of All Time]</ref>.
 
Tra il 1943 e il 1945 combatté un solo match, essendo stato arruolato come [[sergente]] della riserva a seguito delle vicende della [[Seconda Guerra mondiale]]. Un secondo incontro con Billy Conn, nel 1946, ebbe il medesimo risultato del precedente (KO all'ottavo round)<ref>[https://boxrec.com/media/index.php/Joe_Louis_vs._Billy_Conn_(2nd_meeting) Joe Louis vs. Billy Conn (secondo incontro)]</ref>.
 
Non si possono non citare i due match che Louis sostenne contro il futuro Campione del Mondo [[Jersey Joe Walcott]], nel 1947 e nel 1948. Nel primo match, infatti, Walcott riuscì addirittura ad atterrare due volte il Campione del Mondo, al primo e al quarto round. Alla fine Louis si aggiudicò il match grazie a un contrastato (6-7, 8-6, 9-6) e molto discusso verdetto ai punti<ref>[https://boxrec.com/media/index.php/Joe_Louis_vs._Jersey_Joe_Walcott_(1st_meeting) Joe Louis vs. Jersey Joe Walcott (primo incontro)]</ref>. Nella dovuta rivincita, allo Yankee Stadium, Louis mise KO Walcott all'11º round, dopo che lo sfidante era riuscito nuovamente ad atterrarlo al terzo round. Al momento del KO finale, Walcott risultava in vantaggio sul cartellino di due giudici su tre<ref>[https://boxrec.com/media/index.php/Joe_Louis_vs._Jersey_Joe_Walcott_(2st_meeting) Joe Louis vs. Jersey Joe Walcott (secondo incontro)]</ref>. Il quarto round del primo match con Walcott e l'undicesimo del secondo match sono stati giudicati "round of the year", rispettivamente del 1947 e del 1948, dalla rivista [[Ring Magazine]]<ref name=ring></ref>.
 
Dopo il secondo match con Walcott Joe Louis annunciò ufficialmente il ritiro dal ring e la rinuncia al titolo. In precedenza soltanto [[Gene Tunney]] aveva annunciato il ritiro dal pugilato ancora in possesso della cintura mondiale dei pesi massimi.
 
==== Lo sfortunato rientro ====
{{Vedi anche|Rocky Marciano vs. Joe Louis}}
Dopo due anni dal ritiro, per rimediare a difficoltà economiche, Louis annunciò il suo ritorno sul ring. Nel frattempo il titolo mondiale vacante era stato riattribuito in base all'esito di un match tra l'antico avversario di Louis, [[Jersey Joe Walcott]] ed [[Ezzard Charles]], proveniente dai [[Pesi mediomassimi|mediomassimi]], dove aveva sostenuto una eccellente carriera, senza però mai ottenere la ''chance'' per il titolo mondiale. Era stato Walcott, però, ad aggiudicarsi ai punti la cintura mondiale dei massimi, che era stata di Louis.
 
L'incontro si tenne allo [[Yankee Stadium (1923)|Yankee Stadium]] di [[New York]] il 27 settembre 1950 e Louis subì la seconda sconfitta in carriera, battuto nettamente ai punti da [[Ezzard Charles]] (10-5, 13-2, 12-3)<ref>[https://boxrec.com/media/index.php/Ezzard_Charles_vs._Joe_Louis Ezzard Charles vs. Joe Louis]</ref>. Dopo questo match, Louis continuò a combattere e si aggiudicò otto match consecutivi, quasi tutti con avversari minori. Soltanto l'ultimo di essi fu combattuto contro il quotato [[Jimmy Bivins]], che Louis batté ai punti il 15 agosto 1951.
 
Dopo questi avversari, l'International Boxing Club garantì a Louis {{formatnum:300000}} dollari per affrontare l'imbattuto italo-americano [[Rocky Marciano]], all'apice della carriera e lanciato verso la conquista del titolo dei massimi. Nonostante fosse ormai a fine carriera, e nove anni più vecchio dell'avversario, nell'ambiente della boxe molti credevano che Louis avesse comunque ancora una possibilità di farcela.<ref>[http://www.eastsideboxing.com/boxing-news/mccoy2404.php] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120809070332/http://www.eastsideboxing.com/boxing-news/mccoy2404.php|data=9 agosto 2012}}</ref> Marciano stesso era dubbioso circa il match, ma alla fine acconsentì comprendendo la situazione economica di Joe Louis.<ref>{{Cita web|cognome=Levine |nome=Ben |url=http://www.muhlenbergweekly.com/media/storage/paper300/news/2008/10/23/Sports/Over-The.Ropes-3506639.shtml |urlarchivio=https://archive.is/20130411100138/http://www.muhlenbergweekly.com/media/storage/paper300/news/2008/10/23/Sports/Over-The.Ropes-3506639.shtml |urlmorto=sì |dataarchivio=11 aprile 2013 |titolo=Over the ropes |opera=The Muehlenberg (College) Weekly |data=23 ottobre 2008 }}</ref>
 
Al match, combattuto il 26 ottobre 1951 al [[Madison Square Garden]] di [[New York]], assistette un pubblico di {{formatnum:17241}} spettatori paganti con un incasso di {{formatnum:152845}} dollari. Ulteriori {{formatnum:185000}} dollari arrivarono dai diritti televisivi e radiofonici per la trasmissione dell'incontro. Joe Louis ricevette un compenso di {{formatnum:132000}} dollari, mentre a Marciano andarono {{formatnum:44000}} dollari. Joe Louis andò al tappeto una prima volta all'ottavo round colpito da un gancio sinistro di Marciano, e meno di trenta secondi dopo fu atterrato nuovamente cadendo tra le corde del ring, e questa volta non riuscì a rialzarsi. Fu il secondo KO in carriera per Louis, che quindi decise di ritirarsi dal pugilato.
 
La [[International Boxing Hall of Fame]] ha riconosciuto Joe Louis fra i più grandi pugili di ogni tempo. Fu eletto ''[[Fighter of the year]]'' (pugile dell'anno) dalla rivista statunitense ''[[Ring Magazine]]'' nel [[1936]], [[1938]], [[1939]] e [[1941]]. La medesima rivista lo ha inoltre collocato al 1º posto nella propria classifica dei 100 più grandi "picchiatori" di tutti i tempi e al 4º posto in quella degli 80 migliori pugili degli ultimi 80 anni<ref>[https://www.liveabout.com/ring-magazine-fighter-rankings-4153939 Ring Magazine's 80 Best Fighters of the Last 80 Years]</ref>. Nel 1975 [[The Ring (rivista)|The Ring]] lo ha inoltre collocato al 1º posto nella classifica dei migliori pesi massimi della storia del pugilato, mentre nel 1994 e nel 1998 lo ha inserito al 2º posto, dietro soltanto a [[Muhammad Ali]]<ref>[https://boxrec.com/media/index.php/Division-By-Division_-_The_Greatest_Fighters_of_All-Time I più grandi pugili per classe di peso]</ref>.
 
Ha chiuso la carriera con un bilancio di 66 vittorie (52 prima del limite), 3 sconfitte (2 prima del limite) e nessun pari.
 
=== Joe Louis e il golf ===
Una delle altre passioni di Louis era il golf, per il quale ha anche svolto un ruolo storico importante. Era un appassionato di lunga data di questo sport, al quale venne introdotto prima dellodell'incontro scontro con Schmeling neldel [[1936]] con Schmeling. Come altri atleti di colore, tra i quali le ex stelle della [[National Basketball Association|NBA]] [[Michael Jordan]] e [[Charles Barkley]], Joe era noto anche per aver mescolato il gioco d'azzardo con il golf.<ref name=golf>{{Cita web |titolo=The Brown Bomber's Green Legacy |editore=The Golf Channel |autore=Lerner, Rich |data=12 novembre 2007 |url=http://www.thegolfchannel.com/15100/24372/ |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080117015615/http://www.thegolfchannel.com/15100/24372/ |dataarchivio=17 gennaio 2008 }}</ref> Nel [[1952]] Louis venne invitato a giocare al [[San Diego Open]] come sponsor, diventando così il primo afroamericano a partecipare ad un evento PGA.<ref name=golf/> Inizialmente il PGA statunitense fu riluttante nel permettere a Louis di partecipare all'evento, avendo ai tempi un decreto di legge che limitava la partecipazione al PGA a soli [[Caucasico|caucasici]].<ref name=golf2>{{Cita web |url=http://majorleaguejerk.com/2009/02/16/celebrating-black-history-month-joe-louis/comment-page-1/ |titolo=Celebrating Black History Month: Joe Louis |accesso=28 aprile 2009}}</ref> Ciononostante la popolarità di Louis spinse il PGA ad annullare il decreto, dando via libera alla prima generazione di golfisti neri, tra i quali [[Calvin Peete]].<ref name=golf2/> Il ''Brown Bomber'' in persona diede supporto finanziario alle carriere di molti altri golfisti afroamericani, come [[Bill Spiller]], [[Ted Rhodes]], Howard Wheeler, Clyde Martin e [[Charlie Sifford]].<ref name=golf/> Diede anche un contributo nella fondazione del ''First Tee'', un ente di beneficenza che aiuta i bambini svantaggiati ad acquisire familiarità con il gioco del golf.<ref name=golf2/> Suo figlio, Joe Louis Barrow Jr., gestisce attualmente l'organizzazione.<ref name=golf/>
 
Inizialmente il PGA statunitense fu riluttante nel permettere a Louis di partecipare all'evento, avendo ai tempi un decreto di legge che limitava la partecipazione al PGA a soli [[Europoide|caucasici]].<ref name="golf2">{{Cita web |url=http://majorleaguejerk.com/2009/02/16/celebrating-black-history-month-joe-louis/comment-page-1/ |titolo=Celebrating Black History Month: Joe Louis |accesso=28 aprile 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160226224304/http://majorleaguejerk.com/2009/02/16/celebrating-black-history-month-joe-louis/comment-page-1/ |dataarchivio=26 febbraio 2016 }}</ref> Ciononostante la popolarità di Louis spinse il PGA ad annullare il decreto, dando via libera alla prima generazione di golfisti neri, tra i quali Calvin Peete.<ref name="golf2" /> Il ''Brown Bomber'' in persona diede supporto finanziario alle carriere di molti altri golfisti afroamericani, come Bill Spiller, Ted Rhodes, Howard Wheeler, Clyde Martin e Charlie Sifford.<ref name="golf" /> Contribuì anche alla fondazione del ''First Tee'', un ente di beneficenza che aiuta i bambini svantaggiati ad acquisire familiarità con il gioco del golf.<ref name="golf2" /> Suo figlio, Joe Louis Barrow Jr., gestisce attualmente l'organizzazione.<ref name="golf" />
Nel 2009, il PGA of America ha concesso l'adesione postuma di [[Ted Rhodes]], [[John Shippen]] e [[Bill Spiller]], ai quali venne negata l'opportunità di diventare membri del PGA nel corso della loro carriera professionale. Il PGA ha anche concesso l'adesione postuma onoraria a Joe Louis.<ref>[http://www.pga.com/2009/news/pga/08/04/golf_pioneers/ PGA of America bestows membership upon late African-American pioneers]</ref>
 
Nel 2009, il PGA of America ha concesso l'adesione postuma onoraria a Joe Louis.<ref>[http://www.pga.com/2009/news/pga/08/04/golf_pioneers/ PGA of America bestows membership upon late African-American pioneers] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090907135327/http://www.pga.com/2009/news/pga/08/04/golf_pioneers/ |data=7 settembre 2009 }}</ref>
=== La vita dopo la boxe ===
Dopo il suo ritiro dall'attività agonistica, nel 1955 Louis sposò [[Rose Morgan]], da cui divorziò nel [[1958]]; successivamente sposò [[Martha Jefferson]], la prima donna avvocato della [[California]]. Louis si trasferì a [[Las Vegas]], dove divenne uomo di relazioni per l'Hotel Caesar's Palace, lavoro procuratogli da Ash Resnick, suo ex sparring partner. Lavorò anche nello staff di [[Sonny Liston]], che considerava suo erede, e come agente di [[Cassius Clay]].
 
=== Vita privata ===
Dedito all'eroina ed in difficoltà economiche, negli anni settanta Louis scoprì di essere affetto da una grave cardiopatia e fu sottoposto a due interventi chirurgici a cuore aperto nell'ospedale di [[Houston]] da parte del noto chirurgo [[Michael DeBakey]]. Le operazioni furono pagate da [[Frank Sinatra]], che era suo amico.
Mentre si stava allenando per uno scontro con Lee Ramage, Louis conobbe una giovane segretaria del quotidiano nero ''[[Chicago Defender]]'' in palestra. Dopo aver sconfitto Ramage, la segretaria, che si chiamava Marva Trotter, venne invitata ad una festa di celebrazione al Chicago's Grand Hotel.<ref>[[#Vitale|Vitale]], pp. 83-84.</ref> Marva sarebbe in seguito diventata la sua prima moglie nel [[1935]].
 
Nel 1955 Louis sposò Rose Morgan, da cui divorziò nel [[1958]]; successivamente sposò Martha Jefferson, la prima donna avvocato della [[California]].
 
=== Morte ===
[[File:1981 Joe Louis Congressional Gold Medal front.jpg|thumb|upright=1|Medaglia d'oro del Congresso emessa alla memoria di Joe Louis]]
Joe Louis morì solo e inseguito dal fisco, a causa di un arresto cardiaco il 12 Aprile 1981 a soli 66 anni. Grazie ad un intervento del Presidente degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] [[Ronald Reagan]] fu sepolto con gli onori militari nell'[[Arlington National Cemetery]].
Dopo il ritiro dall'attività agonistica, Louis si trasferì a [[Las Vegas]], dove divenne uomo di relazioni per l'hotel [[Caesars Palace]], lavoro procuratogli dal suo ex sparring partner Ash Resnick. Tra il 1954 e il 1955 ha combattuto alcuni incontri professionali di [[wrestling]]. Lavorò anche nello staff di [[Sonny Liston]], che considerava suo erede, e come agente di [[Muhammad Ali]].
 
Dedito all'[[eroina]] ed in difficoltà economiche, negli anni settanta Louis scoprì di essere affetto da una grave cardiopatia e fu sottoposto a due interventi chirurgici a cuore aperto nell'ospedale di [[Houston]] da parte del noto chirurgo [[Michael DeBakey]]. Le operazioni furono pagate da [[Frank Sinatra]], che era suo amico.
== Record sportivi ==
 
{{S-inizio}}
{{cn|Joe Louis morì solo e inseguito dal fisco}}, a causa di un arresto cardiaco il 12 aprile 1981 a soli 66 anni. Grazie ad un intervento del Presidente degli [[Stati Uniti d'America]] [[Ronald Reagan]], fu sepolto con gli onori militari nel [[cimitero nazionale di Arlington]].
|-
 
|align="center" colspan=8|'''66 vittorie''' (51 KO, 13 decisioni, 1 squalifica), '''4 sconfitte''' (2 KO, 2 decisioni), '''0 pareggi'''
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=1981 Joe Louis Congressional Gold Medal front.jpg
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro del Congresso
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'oro del Congresso
|motivazione=
|data=26 agosto 1982
}}
 
== Risultati nel pugilato ==
{| class="wikitable"
|+
|-
!Ris.
|align="center" style="border-style: none none solid solid; background: #e3e3e3"|'''Ris.'''
!Record
|align="center" style="border-style: none none solid solid; background: #e3e3e3"|'''Avversario'''
!Avversario
|align="center" style="border-style: none none solid solid; background: #e3e3e3"|'''Tipo'''
!Tipo
|align="center" style="border-style: none none solid solid; background: #e3e3e3"|'''Rnd. Tempo'''
!Rnd. Tempo
|align="center" style="border-style: none none solid solid; background: #e3e3e3"|'''Data'''
!Data
|align="center" style="border-style: none none solid solid; background: #e3e3e3"|'''Luogo'''
!Luogo
|align="center" style="border-style: none none solid solid; background: #e3e3e3"|'''Note'''
!Note
|-align=center
|bgcolor="#EFCFFF"|Perso
|61-3
|align=left|{{Bandiera|USA}} [[Rocky Marciano]]
|KOTKO
|8 <small>(10)</small>
|<small>[[Rocky Marciano vs. Joe Louis|26-10-1951</small>]]
|align=left|Madison Square Garden, New York
|align=left|
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|61-2
|align=left|{{Bandiera|USA}} [[Jimmy Bilvins]]
|align=left|{{Bandiera|USA}} [[Jimmy Bivins]]
|<small>Decisione (unan.)</small>
|Decisione (unan.)
|12
|<small>15-08-1951</small>
|align=left|[[BaltimoreBaltimora]], [[Maryland]]
|align=left|
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|60-2
|align=left|{{Bandiera|ARG}} Cesar Brion
|<small>Decisione (unan.)</small>
|12
|<small>01-08-1951</small>
|align=left|San Francisco, California
|align=left|
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|59-2
|align=left|{{Bandiera|USA}} [[Lee Savold]]
|align=left|{{Bandiera|USA}} Lee Savold
|KO
|6 <small>(15)</small>, 2:29
|<small>15-06-1951</small>
|align=left|Madison Square Garden, New York
|align=left|
|-align=center
|bgcolor="#EFCFFF"|Perso
|58-2
|align=left|{{Bandiera|USA}} [[Ezzard Charles]]
|<small>Decisione (unan.)</small>
|15
|<small>27-09-1950</small>
|align=left|Yankee Stadium, New York
|align=left|<small>Match valido per il titolo mondiale dei pesi massimi</small>
|-align=center
{{end box}}
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
 
|58-1
== Riconoscimenti ==
|align=left|{{Bandiera|USA}} [[Jersey Joe Walcott]]
Fu eletto ''[[Fighter of the year]]'' (pugile dell'anno) dalla rivista americana ''[[Ring Magazine]]'' nel [[1936]], [[1938]], [[1939]] e [[1941]].
|KO
 
|11 (15)
Match dichiarati ''[[Ring Magazine fight of the year]]'':
|25-06-1948
* 1935 - Joe Louis KO 4 [[Max Baer]]
|align=left|Yankee Stadium, New York
* 1936 - [[Max Schmeling]] KO 12 Joe Louis I — vedi [[Joe Louis versus Max Schmeling]] (match allo stesso tempo dichiarato [[Ring Magazine upsets of the year]])
|align=left|<small>Match valido per i titoli ''The Ring'' e Lineare</small>
* 1937 - Joe Louis W 15 [[Tommy Farr]]
|-
* 1939 - Joe Louis KO 11 [[Bob Pastor]] II
|-align=center
* 1941 - Joe Louis KO 13 [[Billy Conn]] I
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
 
|57-1
La rivista lo ha inoltre nominato al 1º posto nella propria classifica dei migliori 100 puncher di tutti i tempi.
|align=left|{{Bandiera|USA}} [[Jersey Joe Walcott]]
 
|Decisione (unan.)
Nel 1935 è stato premiato come [[Atleta dell'anno dell'Associated Press|atleta maschile dell'anno]] dall'[[Associated Press]].
|15
 
|05-12-1947
La [[International Boxing Hall of Fame]] lo ha riconosciuto fra i più grandi pugili di ogni tempo.
|align=left|Madison Square Garden, New York
 
|align=left|<small>Match valido per i titoli ''The Ring'' e Lineare</small>
Nel 2005 Louis è stato nominato il miglior peso massimo di ogni epoca dalla International Boxing Research Organization.<ref name="web.archive.org"/>
|-
 
|-align=center
== Onorificenze ==
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
{{Onorificenze
|56-1
|immagine=1981 Joe Louis Congressional Gold Medal front.jpg
|align=left|{{Bandiera|USA}} Tami Mauriello
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro del Congresso
|KO
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'oro del Congresso
|1 (15)
|motivazione=
|18-09-1946
|luogo=
|align=left|Yankee Stadium, New York
}}
|align=left|<small>Match valido per i titoli ''The Ring'' e Lineare</small>
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|55-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} [[Billy Conn]]
|KO
|8 (15)
|19-06-1946
|align=left|Yankee Stadium, New York
|align=left|<small>Match valido per i titoli ''The Ring'' e Lineare</small>
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|54-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} Johnny Davis
|TKO
|1 (4)
|14-11-1944
|align=left|Memorial Auditorium, Buffalo, New York
|align=left|<small>Match valido per il titolo NYSAC dei pesi massimi</small>
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|53-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} [[Abe Simon]]
|TKO
|6 (15)
|27-03-1942
|align=left|Madison Square Garden, New York
|align=left|<small>Match valido per i titoli ''The Ring'' e Lineare</small>
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|52-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} [[Buddy Baer]]
|KO
|1 (15)
|09-01-1942
|align=left|Madison Square Garden, New York
|align=left|<small>Match valido per i titoli ''The Ring'' e Lineare</small>
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|51-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} [[Lou Nova]]
|TKO
|6 (15)
|29-09-1941
|align=left|Polo Grounds, New York
|align=left|<small>Match valido per i titoli ''The Ring'' e Lineare</small>
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|50-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} [[Billy Conn]]
|KO
|13 (15)
|18-06-1941
|align=left|Polo Grounds, New York
|align=left|<small>Match valido per i titoli ''The Ring'' e Lineare</small>
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|49-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} [[Buddy Baer]]
|Squalifica
|7 (15)
|23-05-1941
|align=left|[[Griffith Stadium]], [[Washington]]
|align=left|<small>Match valido per i titoli ''The Ring'' e Lineare</small><br><small>Baer squalificato dopo che il suo manager si rifiutò di uscire dal ring</small>
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|48-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} Tony Musto
|TKO
|9 (15)
|08-04-1941
|align=left|[[St. Louis Arena]], St. Louis, Missouri
|align=left|<small>Match valido per i titoli ''The Ring'' e Lineare</small>
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|47-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} [[Abe Simon]]
|TKO
|13 (20)
|21-03-1941
|align=left|Olympia, Detroit, Michigan
|align=left|<small>Match valido per i titoli ''The Ring'' e Lineare</small>
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|46-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} Gus Dorazio
|KO
|2 (15)
|17-02-1941
|align=left|[[Philadelphia Convention Hall|Convention Hall]], Filadelfia, Pennsylvania
|align=left|<small>Match valido per i titoli ''The Ring'' e Lineare</small>
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|45-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} Red Burman
|KO
|5 (15)
|31-01-1941
|align=left|Madison Square Garden, New York
|align=left|<small>Match valido per i titoli ''The Ring'' e Lineare</small>
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|44-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} Al McCoy
|Ritiro
|5 (15)
|16-12-1940
|align=left|Madison Square Garden, New York
|align=left|<small>Match valido per i titoli ''The Ring'' e Lineare</small>
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|43-1
|align=left|{{Bandiera|CHL}} [[Arturo Godoy]]
|TKO
|8 (15)
|20-06-1940
|align=left|Yankee Stadium, New York
|align=left|<small>Match valido per i titoli ''The Ring'' e Lineare</small>
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|42-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} Johnny Paychek
|TKO
|2 (15)
|29-03-1940
|align=left|Madison Square Garden, New York
|align=left|<small>Match valido per i titoli ''The Ring'' e Lineare</small>
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|41-1
|align=left|{{Bandiera|CHL}} [[Arturo Godoy]]
|Decisione
|15
|09-02-1940
|align=left|Madison Square Garden, New York
|align=left|<small>Match valido per i titoli ''The Ring'' e Lineare</small>
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|40-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} [[Bob Pastor]]
|KO
|11 (20)
|20-09-1939
|align=left|[[Briggs Stadium]], Detroit, Michigan
|align=left|<small>Match valido per i titoli ''The Ring'' e Lineare</small>
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|39-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} [[Tony Galento]]
|TKO
|4 (15)
|28-06-1939
|align=left|Yankee Stadium, New York
|align=left|<small>Match valido per i titoli ''The Ring'' e Lineare</small>
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|38-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} Jack Roper
|KO
|1 (10)
|17-04-1939
|align=left|Wrigley Field, Los Angeles
|align=left|<small>Match valido per i titoli ''The Ring'' e Lineare</small>
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|37-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} [[John Henry Lewis]]
|KO
|1 (15)
|25-01-1939
|align=left|Madison Square Garden, New York
|align=left|<small>Match valido per i titoli ''The Ring'' e Lineare</small>
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|36-1
|align=left|{{Bandiera|DEU 1933-1945}} [[Max Schmeling]]
|KO
|1 (15) 2:04
|[[Joe Louis vs. Max Schmeling|22-06-1938]]
|align=left|Yankee Stadium, New York
|align=left|<small>Match valido per i titoli ''The Ring'' e Lineare</small>
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|35-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} Harry Thomas
|KO
|5 (15)
|04-04-1938
|align=left|Chicago Stadium, Chicago
|align=left|<small>Match valido per i titoli ''The Ring'' e Lineare</small>
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|34-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} [[Nathan Mann]]
|KO
|3 (15)
|23-02-1938
|align=left|Madison Square Garden, New York
|align=left|<small>Match valido per i titoli ''The Ring'' e Lineare</small>
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|33-1
|align=left|{{Bandiera|GBR}} [[Tommy Farr]]
|Decisione (unan.)
|15
|30-08-1937
|align=left|Yankee Stadium, New York
|align=left|<small>Match valido per i titoli ''The Ring'' e Lineare</small>
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|32-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} [[James J. Braddock]]
|KO
|8 (15)
|22-01-1937
|align=left|Comiskey Park, Chicago
|align=left|<small>Vince i titoli [[National Boxing Association|NBA]], [[New York State Athletic Commission|NYSAC]], ''The Ring'' e Lineare dei pesi massimi</small>
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|31-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} Natie Brown
|KO
|4 (10)
|17-02-1937
|align=left|Municipal Auditorium, Kansas City
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|30-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} [[Bob Pastor]]
|Decisione (unan.)
|10
|29-01-1937
|align=left|Madison Square Garden, New York
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|29-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} Steve Ketchel
|KO
|2 (4)
|01-11-1937
|align=left|[[Broadway Auditorium]], Buffalo, New York
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|28-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} Eddie Simms
|TKO
|1 (10)
|14-12-1936
|align=left|Public Auditorium, [[Cleveland]], [[Ohio]]
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|27-1
|align=left|{{Bandiera|ARG}} Jorge Brescia
|KO
|3 (10)
|10-09-1936
|align=left|[[Hippodrome Theatre]], New York
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|26-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} Al Ettore
|KO
|5 (15)
|22-09-1936
|align=left|[[Municipal Stadium]], [[Filadelfia]], [[Pennsylvania]]
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|25-1
|align=left|{{Bandiera|USA}} [[Jack Sharkey]]
|KO
|3 (10)
|18-08-1936
|align=left|Yankee Stadium, New York
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#EFCFFF"|Perso
|24-1
|align=left|{{Bandiera|DEU 1933-1945}} [[Max Schmeling]]
|KO
|12 (15) 2:29
|[[Joe Louis vs. Max Schmeling|19-06-1936]]
|align=left|Yankee Stadium, New York
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|24-0
|align=left|{{Bandiera|USA}} Charley Retzlaff
|KO
|1 (15)
|17-01-1936
|align=left|Chicago Stadium, Chicago
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|23-0
|align=left|{{Bandiera|ESP}} [[Paulino Uzcudun]]
|TKO
|4 (15)
|13-12-1935
|align=left|Madison Square Garden, New York
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|22-0
|align=left|{{Bandiera|USA}} [[Max Baer]]
|KO
|4 (15)
|24-09-1935
|align=left|Yankee Stadium, New York
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|21-0
|align=left|{{Bandiera|USA}} King Levinsky
|TKO
|1 (10)
|07-08-1935
|align=left|[[Comiskey Park]], Chicago
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|20-0
|align=left|{{Bandiera|ITA}} [[Primo Carnera]]
|TKO
|6 (15)
|25-06-1935
|align=left|[[Yankee Stadium (1923)|Yankee Stadium]], [[New York]]
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|19-0
|align=left|{{Bandiera|USA}} Biff Bennett
|KO
|1 (6)
|22-04-1935
|align=left|[[Dayton Memorial Hall|Memorial Hall]], [[Dayton (Ohio)|Dayton]], [[Ohio]]
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|18-0
|align=left|{{Bandiera|USA}} Roy Lazer
|KO
|3 (10)
|12-04-1935
|align=left|Chicago Stadium, Chicago
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|17-0
|align=left|{{Bandiera|USA}} Natie Brown
|Decisione (unan.)
|10
|29-03-1935
|align=left|Olympia, Detroit, Michigan
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|16-0
|align=left|{{Bandiera|USA}} Don "Red" Barry
|TKO
|3 (10)
|08-03-1935
|align=left|[[New Dreamland Auditorium]], [[San Francisco]]
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|15-0
|align=left|{{Bandiera|USA}} Lee Ramage
|TKO
|2 (10)
|21-02-1935
|align=left|Wrigley Field, Los Angeles
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|14-0
|align=left|{{Bandiera|DEU 1933-1945}} Hans Birkie
|TKO
|10 (10)
|11-01-1935
|align=left|[[Duquesne Gardens]], [[Pittsburgh]], [[Pennsylvania]]
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|13-0
|align=left|{{Bandiera|USA}} Patsy Perroni
|Punti
|10
|04-01-1935
|align=left|[[Detroit Olympia|Olympia]], Detroit, Michigan
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|12-0
|align=left|{{Bandiera|USA}} Lee Ramage
|TKO
|8 (10)
|24-12-1934
|align=left|[[Chicago Stadium]], Chicago
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|11-0
|align=left|{{Bandiera|USA}} Charley Massera
|KO
|3 (10)
|30-11-1934
|align=left|Coliseum, Chicago
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|10-0
|align=left|{{Bandiera|USA}} Stanley Poreda
|KO
|1 (10)
|14-11-1934
|align=left|Arcadia Gardens, Chicago
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|9-0
|align=left|{{Bandiera|USA}} Jack O'Dowd
|KO
|2 (10)
|31-10-1934
|align=left|Arcadia Gardens, Chicago
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|8-0
|align=left|{{Bandiera|USA}} Art Sykes
|KO
|8 (10)
|24-10-1934
|align=left|Arcadia Gardens, Chicago
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|7-0
|align=left|{{Bandiera|USA}} Adolph Wiater
|Punti
|10
|26-09-1934
|align=left|Arcadia Gardens, Chicago
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|6-0
|align=left|{{Bandiera|CAN}} Al Delaney
|TKO
|4 (10)
|11-09-1934
|align=left|[[Detroit Naval Armory|Naval Armory]], [[Detroit]]
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|5-0
|align=left|{{Bandiera|USA}} Buck Everett
|KO
|2 (8)
|27-08-1934
|align=left|Marigold Gardens Outdoor Arena, Chicago
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|4-0
|align=left|{{Bandiera|USA}} Jack Kranz
|Decisione (unan.)
|8
|13-08-1934
|align=left|Marigold Gardens Outdoor Arena, Chicago
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|3-0
|align=left|{{Bandiera|USA}} Larry Udell
|TKO
|2 (8)
|30-07-1934
|align=left|Marigold Gardens Outdoor Arena, Chicago
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|2-0
|align=left|{{Bandiera|USA}} Willie Davies
|[[KO tecnico|TKO]]
|3 (6)
|12-07-1934
|align=left|Bacon's Arena, Chicago
|align=left|
|-
|-align=center
|bgcolor="#DFFFDF"|Vinto
|1-0
|align=left|{{Bandiera|USA}} Jack Kracken
|[[Knockout|KO]]
|1 (6)
|07-07-1934
|align=left|Bacon's Arena, Chicago
|align=left|
|-
|}
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
*[[Campioni del mondo dei pesi massimi di pugilato]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.boxrec.com/list_bouts.php?human_id=009027&cat=boxer Record professionale di Joe Louis in Boxrec]
* [http://www.boxrec.com/media/index.php?title=Human:9027 Dati biografici di Joe Louis in Boxrec]
 
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{{Portale|biografie|pugilato}}
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[[Categoria:Pugili statunitensi campioni del mondo]]
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