Esino Lario: differenze tra le versioni
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{{F|centri abitati della Lombardia|maggio 2023}}
{{Divisione amministrativa
|Nome=Esino Lario
|Panorama=020-Grigna Esino1.jpg
|Didascalia=La conca di Esino Lario circondata dalla Grigna. In basso il Lago di Como.
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Lombardia
|Divisione amm grado 2=Lecco
|Amministratore locale=
|Partito=[[lista civica]] Stella alpina
|Data elezione=
|Data istituzione=1927
|Altitudine=
|Superficie=
|Note superficie=
|Sottodivisioni= Bigallo e Ortanella (storicamente vi erano due paesi – [[Esino Inferiore]] e [[Esino Superiore]] – divenuti un unico comune nel 1927)
|Divisioni confinanti=[[Cortenova]], [[Lierna]], [[Mandello del Lario]], [[Parlasco]], [[Pasturo]], [[Perledo]], [[Primaluna]], [[Taceno]], [[Varenna]]
|Zona sismica=4
|Gradi giorno = 3362
|Nome abitanti=esinesi
|Patrono=[[Vittore il Moro|san Vittore Martire]]
|Festivo=8 maggio
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Esino Lario (province of Lecco, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Esino Lario nella provincia di Lecco
}}'''Esino Lario''' ({{IPA|/ˈɛzino ˈlarjo/|it}}<ref>{{dipi|Esino}}</ref><ref>{{dipi|Lario}}</ref>; in pronuncia locale {{IPA|/ˈe-/|it}}<ref>{{cita libro|nome1=Bruno|cognome1=Migliorini|nome2=Carlo|cognome2=Tagliavini|nome3=Piero|cognome3=Fiorelli |titolo=Il DOP. Dizionario d'ortografia e di pronunzia|ed=2|annooriginale=1981|anno=1999|editore=ERI|città=Roma|isbn=88-397-1046-9|p=240}}</ref>; ''Isen'' {{IPA|[ˈiːzen]}} in dialetto esinese; ''Esin'' {{IPA|[ˈeːziŋ]}} in [[dialetto lecchese]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Lecco]] in [[Lombardia]], situato a 12 chilometri da [[Varenna]], nella [[Val d'Esino]], ad un'altitudine di 910 metri [[s.l.m.]]
L'origine del nucleo abitativo è documentata da [[archeologia|ritrovamenti archeologici]]. La natura [[carsismo|carsica]] del territorio rende Esino Lario ricco di testimonianze dell'orogenesi alpina, con [[fossili]], [[massi erratici]] e [[grotte]] (di cui la più celebre è la [[Grotta di Moncodeno]]). Il territorio comunale fa parte della [[Comunità montana della Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera]] ed è interamente compreso nel [[Parco della Grigna Settentrionale|Parco Regionale della Grigna Settentrionale]].
== Geografia fisica ==
[[File:135-BVolo Delta 2006 12 24 009.jpg|thumb|left|I nuclei storici di Esino superiore ed Esino inferiore visti dall'alto.]]
Il comune di Esino Lario si trova nella zona [[prealpi]]na lombarda; è situato sulle pendici nordorientali della [[Gruppo delle Grigne|Grigna]], a breve distanza dalla sponda orientale del [[lago di Como]], alla testata della piccola [[valle]] omonima attigua alla [[Valsassina]]. L'abitato è costituito dai due distinti nuclei di Esino superiore e di Esino inferiore, posti ad una quota intorno ai 900 metri; altre località del comune sono Cainallo, a quasi {{formatnum:1300}} metri di quota, e Ortanella, a poco meno di {{formatnum:1000}} metri di quota.
[[File:Esino Lario Bellevue view 1.webm|thumb|left]]
Il suo territorio è interamente montuoso: la quota minima raggiunta è di 554 metri, mentre la massima giunge ai {{formatnum:2409}} della vetta delle Grigne.<ref>{{Cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/097/035/clima.html|titolo=Esino Lario: Clima e Dati Geografici, Riscaldamento|accesso=2022-03-30}}</ref> La natura [[calcare]]o-[[dolomia|dolomitica]] (rocce composte da [[carbonato di calcio]] e [[carbonato di magnesio|magnesio]]) del territorio, comune al resto della zona prealpina lombarda, ha portato alla presenza di importanti zone carsiche all'interno del territorio comunale.
Di particolare rilievo è il [[Moncodeno]], un esteso anfiteatro situato sul versante nord della Grigna settentrionale ad una quota compresa tra i {{formatnum:1700}} e i {{formatnum:2300}} metri,<ref>{{cita web|url= http://www.valsassinaexpo.it/wordpress/curiosita/carsismo-2/ |sito= ValsassinaExpo |titolo= Carsismo |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20150715022905/http://www.valsassinaexpo.it/wordpress/curiosita/carsismo-2/ |urlmorto=sì}}</ref> caratterizzato dalla presenza di un gran numero di [[Dolina carsica|doline]] (avvallamenti del terreno) e grotte (quasi 500), formate dall'azione combinata del [[carsismo]] e dell'[[esarazione]] ad opera dei ghiacci che coprivano la zona durante le [[glaciazione|glaciazioni]].<ref>{{cita web|url= http://www.geoinsubria.it/geositi2.php?p=grigna&t=moncodeno |titolo= I Geositi dell'Insubria - Moncodeno |urlarchivio= https://archive.is/20140315203109/http://www.geoinsubria.it/geositi2.php?p=grigna&t=moncodeno |urlmorto= sì }}</ref> In una di queste grotte, chiamata [[Grotta di Moncodeno]], si trovano riserve di [[ghiaccio]] [[ipogeo]].
Il territorio esinese è inoltre contraddistinto dall'abbondante presenza di depositi fossiliferi marini, conseguenza della storia geologica delle Prealpi (emerse dal mare durante i movimenti tettonici dell'[[orogenesi alpina]] nell'era [[cenozoico|cenozoica]]). Questi depositi vengono studiati da lungo tempo dai paleontologi; il primo studioso che se ne interessò, nel corso del [[XIX secolo]], fu il geologo e paleontologo lecchese [[Antonio Stoppani]].
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Esino Lario
{{Citazione|Hanno belli monti, belli piani, bone fonti, et altre assai particolarità, con sì vago territorio, di sì aeroso sito et ritrovandosi così alto sopra quei monti, copioso de tutto quello fa bisogno al vivere humano.|[[Paride Cattaneo della Torre]], ''Cronaca dei Torriani e Descritione della Valsassina'', 1571}}
Il comune di Esino Lario venne creato nel [[1927]] dalla [[Fusione di comuni italiani|fusione]] dei comuni di [[Esino Inferiore]] ed [[Esino Superiore]]<ref>{{normattiva|tipo=RD| numero= 1648 |giorno=12|mese=08|anno=1927}}, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia [http://augusto.digitpa.gov.it/#giorno=24&mese=09&anno=1927 n° 221 del 24 settembre 1927]</ref>.
===Simboli===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 settembre 1994.<ref>D.P.R. 19 settembre 1994, registrato nei registri dell'Ufficio Araldico il 4 novembre 1994 Reg. anno 1994 Pag. n. 71, trascritto nel Registro Araldico dell'Archivio Centrale dello Stato il 11 ottobre 1994.</ref><ref name="ACS"/>
{{citazione|[[Tagliato]] dalla [[Sbarra (araldica)|sbarra]] diminuita, d'oro: nel 1º, di azzurro al massiccio della Grigna settentrionale, d'argento, fondato sulla [[Campagna (araldica)|campagna]] posta [[in banda]], di verde, e uscente dal lembo destro e dalla sbarra, caricato dalla [[Torre (araldica)|torre]] di rosso, merlata alla ghibellina di tre, chiusa e finestrata di nero, mattonata dello stesso, fondata sulla campagna; nel 2º, di azzurro, al [[Leone (araldica)|leone]] illeopardito d'oro, linguato e allumato di rosso, passante sulla campagna di verde, posta in banda, esso leone accompagnato in capo da quattro [[Stella (araldica)|stelle]] di otto raggi, d'oro, poste una, due, una. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di azzurro, il motto, in lettere maiuscole di nero, CONSTANTIA. Ornamenti esteriori da Comune.}}
La torre ricorda la posizione strategica del paese a difesa dell'imbocco della Valsassina; sullo sfondo è disegnato il profilo della Grigna di Moncodeno. Il leone d'oro passante su una campagna di verde è il simbolo della Comunità della Valsassina.
Il gonfalone è un drappo di giallo.
Con regio decreto del 19 luglio 1941 era stato concesso a Esino Lario uno stemma simile a quello attuale<ref name="ACS">{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?198 |titolo= Esino Lario |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 19 marzo 2023 }}</ref>, su cui erano raffigurate tre stelle invece di quattro e il motto era scritto sulla sbarra all'interno dello scudo: ''d'azzurro, alla sbarra d'oro, carica della scritta di rosso {{maiuscoletto|costantia}}, accompagnata sopra da una torre di rosso, merlata alla ghibellina con sfondo montagnoso al naturale; sotto da un leone d'oro, linguato di rosso, passante su un terreno al naturale, sormontato da tre stelle d'oro, [[male ordinate]].''<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/777ed66c-f539-4aa7-80e2-66ebc057be92/716-esino-lario|titolo=Bozzetto dello stemma del Comune di Esino Lario|accesso=11 ottobre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Esino Lario (LC) Chiesa di S. Vittore.jpg|thumb|La chiesa di San Vittore Martire]]
[[File:Esino Lario (LC) Via Crucis.jpg|thumb|La Via Crucis opera di [[Michele Vedani]]]]
=== Architetture religiose ===
* [[Chiesa
* [[Chiesa di San Pietro in Ortanella]]. Un sito caratterizzato da un elevato interesse storico, archeologico e
* [[Oratorio di San Nicolao
* [[Chiesa di San Giovanni Battista (Esino Lario)|Chiesa sussidiaria di
* [[Chiesa di Sant'Antonio Abate (Esino Lario)|Chiesa sussidiaria di
* [[Chiesa di San Defendente (Esino Lario)|Chiesa di San Defendente]] ad Agueglio.
* Chiesa di Santa Maria Assunta a Cainallo.
* Cappella della Madonna delle Pianche in località'' Pscenche ''sull'antica strada Esino Inferiore - Varenna.
* Cappella del Crocefisso in località ''Crocefis'' sull'antica strada Esino Superiore - Perledo.
* Cappella di San Grato Vescovo in località ''Sen Graa '' in fraz. Bigallo sulla strada nuova per Ortanella.
* Cappella della Madonna della Neve in località ''Aguei''.
* [[Via Crucis (Esino Lario)|Via Crucis]] della parrocchia con bronzi realizzati da [[Michele Vedani]].
* Gisöl di Fat (cappelletta) località ''Pozzal Vec ''a Ortanella - affresco con Crocefissione.
=== Architetture civili ===
[[File:144-BVilla Clotilde 001.jpg|thumb|Villa Clotilde]]
* Villaggio Riva
* [[Villa
* Villa
* Villa Clotilde
* Villa delle Marcelline
* Villa Confalonieri
* Villa Gigi
* Baita "Minuccia" ([[Mino Fiocchi]]) con la Madonna dei Ciclamini di [[Michele Vedani]]
* ''Lavatoi e Poz de Sen Carlo'' (Lavatoio e Pozzo di [[Carlo Borromeo|San Carlo]]), antico lavatoio e fontanile per l'abbeverata ad Esino Inferiore in località ''Canal'' all'inizio dell'antica strada per Bigallo e l'Alpe di Esino
* ''Lavatoi nöf'' (Lavatoio nuovo), lavatoio pubblico dei primi '900 ad Esino Inferiore all'inizio dell'antica strada per Ortanella
* ''Pozz de Sen Gioan'' (Pozzo di San Giovanni), fontanile per l'abbeverata ad Esino Inferiore sull'antica strada per [[Varenna]]
* ''La Fesè'', fontana comunale ad Esino Superiore con mosaico raffigurante Gesù con la Samaritana
=== Architetture militari ===
[[File:204-La Torre romana di Esino a guardia delle antiche strade di accesso.jpg|thumb|La torre romana di Esino Lario]]
* [[Torre di Esino]]<ref name="Esino Lario' 1987, p. 338"/>.
=== Siti archeologici ===
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=== Aree naturali ===
[[File:330-B Giazzera4 Grigna 2000 08 18.jpg|thumb|La ghiacciaia del Moncodeno]]
Il territorio comunale di Esino Lario è interamente compreso nel [[Parco Regionale della Grigna Settentrionale]], di cui è una delle sedi. La particolare posizione del nucleo abitativo alle pendici settentrionali della Grigna conferisce al comune una posizione di grande interesse paesaggistico, tanto da farlo conoscere come "La Perla delle Grigne". Il comune si raggiunge attraverso due vie panoramiche, una che dal Lago di Como sale da Varenna attraverso Perledo e l'altra che dalla Valsassina attraversa Cortenova e Parlasco. L'intero territorio comunale è caratterizzato da grotte.
* [[Grotta di Moncodeno]]
* [[Grotta del lago di Como|Complesso del Releccio]]
* Grotta di Cainallo
* Canova
* Massi erratici
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
'''Comune di Esino Superiore'''
* 235 nel [[1805]]
* 393 nel [[1853]]
* 399 nel [[1861]]
* 471 nel [[1881]]
* 563 nel [[1901]]
* 560 nel [[1921]]
{{Demografia/Esino Lario}}
=== Tradizioni e folclore ===
{{C|il taglio del testo è eccessivamente discorsivo, non da enciclopedia|Lombardia|marzo 2015}}
La paura dell'ignoto, le credenze religiose, la natura difficile dei luoghi hanno prodotto, nei tempi passati, storie e leggende da raccontare nelle lunghe sere d'inverno: lo scopo educativo e morale risulta evidente e le presenze demoniache sollecitano il buon comportamento<ref>Paolo Boncompagni, ''Percorso "Leggende a Esino Lario'', documentazione realizzata all'interno dei progetti "Vestire i paesaggi" e "Ecomuseo delle Grigne a misura di bambino", Esino Lario, 2012.</ref>.
==== La
[[File:Representations of scary stories of Esino Lario by Paolo Boncompagni 04.jpg
La
==== Pésegh adòss... ====
[[File:Representations of scary stories of Esino Lario by Paolo Boncompagni 02.jpg
''Pésegh adòss…'' è la storia di un pastorello salvato dal diavolo con panni filati in tempo benedetto.
La storia racconta che un pastorello portava ogni mattina le capre nella valle grande, non era un ragazzo cattivo ma aveva il difetto di non ascoltare i consigli dei genitori: il padre gli raccomandava di non abbandonare mai il branco perché era facile smarrire qualche animale nelle forre del monte; la madre, poveretta, nel dargli un indumento benedetto per guardarlo dal malanno, gli raccomandava di non disubbidire e di pregare la Madonna perché lo proteggesse. Il ragazzo. però, appena poteva, lasciava in custodia al cane il piccolo gregge e correva a giocare con i compagni nell'alpe più vicina. Un giorno di settembre, ritornando verso sera a radunar le capre, ebbe la sorpresa di trovar mancante la più bella. Atterrito al pensiero della punizione, il poveretto riportò il branco nella stalla del paese e tornò di corsa sulla montagna; era già buio e lui vagava per i burroni lanciando il suo richiamo. Finalmente dal fondo di un dirupo gli giunse il belato della capretta. Aggrappandosi alle rocce, la raggiunse e se la mise sulle spalle. Mentre risaliva con gran fatica, una voce profonda e cavernosa giunse dall'altro versante della valle "Pésegh adòss!" (pisciagli addosso). Al che la capretta belò lamentosa: "No poss, no poss! Al gh'a la vestè filadè nel Tempur adòss (Tempur, dal latino "tempora" era il periodo della quaresina) trad: (non posso, non posso! ha una mantella benedetta addosso!). Il pastorello comprese di avere sulle spalle il diavolo incarnato e che lo salvavano i panni filati dalla madre in tempo benedetto. Gettò il capretto, e a gran corsa, piangendo di paura, scese al paese. Prima di giungervi, incontrò i genitori che, in grande apprensione, erano usciti a cercarlo; con loro era la capretta smarrita, trovata mentre da sola tornava all'ovile. Raccontavano che da allora il pastorello seguì i consigli del padre e della madre; e il suo caso era additato a tutti come esempio ammonitore<ref>Pietro Pensa, ''[http://pietro.pensa.it/Il_diavolo_di_casa_nostra Il diavolo di casa nostra]'' in ''Broletto'', n. 13 (1988), pp. 12-21; Pietro Pensa, ''[http://pietro.pensa.it/Folclore_delle_valli_e_delle_rive_del_Lario Folclore delle valli e delle rive del Lario]'' in ''L'Ordine'', 20.10.1978.</ref>.
==== La cascè selvàdeghè ====
[[File:Representations of scary stories of Esino Lario by Paolo Boncompagni 01.jpg|left|thumb|La cascè selvàdeghè]]
La caccia selvatica era fantasia, forse di remotissima origine pagana, accolta dai sacerdoti i quali affermavano trattarsi dei cacciatori che nei giorni di domenica avevano trasgredito agli obblighi religiosi e dopo morti erano stati condannati a vagare senza pace nei luoghi del loro peccato, una cavalcata orrenda di spiriti dannati che si levava improvvisa nelle notti senza luna, percorrendo in fulminea corsa i sentieri, scavalcando d'un balzo torrenti e valloni sino a perdersi lontano, nelle forre dei monti più alti; uno scalpitar di destrieri, guaire di cani, urla di mostri, grida d'angoscia rompevano allora il silenzio delle valli.
A questa leggenda, che si raccontava sottovoce per non evocarla, erano legati lugubri racconti minori. Si favoleggiava che la caccia selvatica si avvicinasse sovente alle cascine montane dove qualcuno teneva la mandria: chi vi stava si chiudeva allora al riparo e dicono che udisse voci umane con lugubri accenti sfidare Iddio, profetando sventure agli uomini, mentre terribili segni rimanevano di quella sinistra presenza.
Una volta, udendo passare la famosa “caccia”, una donna per la curiosità, nonostante che gli altri la dissuadessero, si era affacciata alla porta gridando: “Casciadòr
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
* [[Associazione Volontari Italiani del Sangue |AVIS]], sezione di Esino Lario
* [[Club Alpino Italiano|CAI]] Val d'Esino, sottosezione di Premana
* [[Associazione
== Cultura ==
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=== Biblioteche ===
==== Biblioteca civica ====
La biblioteca comunale dal 2008 ha sede a Villa Clotilde di
==== Archivio Pietro Pensa e biblioteca specialistica di storia locale ====
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=== Musei ===
==== Museo delle Grigne ====
Il [[Museo delle Grigne]] di Esino Lario<ref>Sito del Museo delle Grigne http://museodellegrigne.it.</ref> è il primo museo locale della
==== Ecomuseo delle Grigne ====
L'[[Ecomuseo delle Grigne]]<ref>Sito dell'Ecomuseo delle Grigne http://www.ecomuseodellegrigne.it.</ref> è un ecomuseo comunale costituito nel 2008 e riconosciuto dalla regione Lombardia nel 2009. Il museo valorizza il rapporto tra l'uomo e la montagna e coinvolge comunità, associazioni ed esercenti. Nel 2009 l'ecomuseo avvia un programma "a misura di bambino" per trasformare l'intero territorio con servizi dedicati alle famiglie<ref>Il programma riceve già nel 2010 il premio FamigliaLavoro di Regione Lombardia e dell'Università Cattolica di Milano, e produce laboratori, itinerari e una segnaletica per indicare i servizi disponibili a misura di bambino.</ref>.
=== Arte ===
====Monumenti====
Ad Esino Lario vi è la statua di [[Michele Vedani]] dedicata a [[papa Pio XI]] che aveva usato la canonica di Esino come dimora per le sue ripetute ascensioni sulle Grigne; la statua è stata posta in piazza Michele Vedani nel 2013.<ref>{{cita web|titolo= Il Papa col Grignone nel cuore |sito= La Provincia di Lecco |data= ottobre 2013 |url= https://www.laprovinciadilecco.it/stories/Cronaca/il-papa-col-grignone-nel-cuore-a-esino-il-cardinale-tettamanzi_1027798_11/ }}</ref>
[[File:Park Michele Vedani in Esino Lario 02.jpg|thumb|Monumento a Pio XI che aveva soggiornato ad Esino Lario, per le sue scalate sulle Grigne]]
==== Scuola degli Arazzi di Esino Lario ====
La [[Scuola degli
=== Cucina ===
{{Vedi anche|Cucina lombarda}}
[[File:Esino Lario 146.jpg|thumb|I ravioli di Sant'Antonio]]
La cucina di Esino Lario è in particolare caratterizzata dalla [[patata bianca di Esino]], una varietà della patata bianca comasca.<ref>{{cita web|titolo= Patata Bianca di Esino |url= http://www.patatabiancadiesino.it |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20170327025313/http://www.patatabiancadiesino.it/ |urlmorto= sì}}</ref>
* Ravioli di Sant'Antonio di Esino – sono ravioli preparati con una sfoglia di patata bianca e un ripieno di carne e formaggio addolcito dalla presenza dell'amaretto.
Altre ricette della cucina tradizionale sono a base di polenta, formaggio, uova, latte e castagne rappresentano variazioni sul tema della cucina dell'Alto Lario e delle montagne lombarde<ref>Pietro Pensa, ''[http://pietro.pensa.it/Zenzinal%2C_polenta_uncia%2C_miasce:_quante_variazioni_su_un_unico_tema Zenzinal, polenta uncia, miasce: quante variazioni su un unico tema]'' in "L'Ordine", 03/08/1979; Pietro Pensa, ''[http://pietro.pensa.it/Altro_che_le_moderne_cure_dimagranti:_nel_%22menu%22_polenta_e_ancora_polenta Altro che le moderne cure dimagranti: nel "menu" polenta e ancora polenta]'' in "L'Ordine", 27/07/1979.</ref>.
* I ''granei'', sono una polenta gialla, mista a farina bianca, cotta da essere tempestata di gnocchetti e poi condita con burro fritto o annegata nel latte.
* Il ''paradel'' è una specie di focaccia bassa o crêpe ottenuta con farina bianca, latte e uova, i più utilizzano solo farina e latte.
*
* La
* Il ''mesch ''è un pasticcio di polenta fredda a pezzi con patate lesse fredde tagliate e formaggio filante, mischiati e arrostiti nel burro.
=== Eventi ===
* ''I [[Re Magi]] di Esino'' (gennaio). In prossimità dell'[[Epifania]] un corteo scende dell'alto del paese accompagnando i Tre [[Re Magi]] a cavallo per le vie. Questi portano doni e regali a tutti i bambini, sostano un poco al Castello di Re Erode e giungono al Presepe Vivente, per adorare il Bambino Gesù. Tutta la popolazione prende parte alla preparazione della manifestazione, che assorbe gran parte del periodo natalizio per la sua realizzazione. Vengono aperte antiche corti e riproposti allestimenti insieme alla degustazione dei piatti del territorio. L'evento è seguito da numerosi visitatori.
* ''[[Antonio abate|Sant'Antonio abate]]'' (17 gennaio). In occasione di Sant'Antonio, santo protettore di Esino Superiore viene celebrata la mattina a S.Messa solenne nella chiesa a lui dedicata e viene fatta la benedizione di animali e autoveicoli. I festeggiamenti proseguono nel pomeriggio in piazza Diaz, con l'incanto dei canestri, composti di salumi, formaggi e animali. Il piatto della tradizione sono i Ravioli di Sant'Antonio di Esino cucinati in famiglia e nei ristoranti locali.
* ''Bjibjerè'' (Ultimo sabato di gennaio). Il termine dell'idioma locale è tradotto in [[Giubiana]] e trova il suo perpetuarsi l'ultimo sabato di gennaio. L'antico rito del falò, di probabile origine celtica, un tempo era celebrato il giovedì, giorno in cui si credeva le streghe incontrassero il demonio. I giovani e gli uomini costruiscono un'altissima pira composta di rami, fascine, e vecchie cose di legno, sulla “Costa” che porta alla “Castello”. La sera, dopo la messa vigiliare, tutta la comunità, grandi e piccini, accorrono suonando campanacci e caratteristici corni pastorali, gridando a squarciagola davanti all'ardente falò sulla cui sommità trova la sua fine il “Gineer”. Gli esinesi, fin dalla notte dei tempi, scacciano in questo modo la miseria e l'inverno, in attesa della vicina primavera. La serata è allietata dalla degustazione di dolci casalinghi e caldo vino cotto.
* ''Venerdì Santo''. La sera del venerdì della Settimana Santa, prende luogo a Esino, una partecipata processione penitenziale, che parte dalla Chiesa Parrocchiale e percorrendo le vie dell'intero paese e dopo due soste nelle chiese sussidiarie a notte fonda vi fa ritorno. Preceduti dalla Croce, gli esinesi accompagnano il Signore Morto, portato a spalla dai giovani del paese, alla sola luce dei scilostri delle donne e di innumerevoli ceri accesi alle finestre delle case.
* ''San Vittore Martire patrono di Esino''. Santo di devozione ambrosiana la cui memoria cade il giorno 8 maggio. Il patrono [[Vittore il Moro|San Vittore Martire]], detto ''Mauritano'', viene festeggiato solo religiosamente con una solenne funzione Eucaristica, nella quale al Gloria viene dato fuoco al Pallone dei martiri. Segue una curatissima processione che si snoda sul promontorio del “Castello”, in cui vengono portate le reliquie del santo e, a spalla, la sua statua lignea.
* ''[[San Giovanni Battista]]''. La chiesa sussidiaria del Battista in Esino Inferiore, nell'ultima domenica di giugno, viene ornata con paramenti sontuosi per l'esposizione delle reliquie di molti santi. [[File:Wikimania 2016 - group photo 02.jpg|miniatura|Wikimania Esino Lario 2016, foto di gruppo.]] Dopo la messa celebrata sul sagrato prende inizio la solenne processione che accompagna il SS.Sacramento tra le vie dell'antico nucleo addobbate da decorazioni floreali, archi di maggiociondolo, candide e artistiche lenzuola, sotto le rosse zendaline e al riparo di un damascato baldacchino. Non possono mancare, nelle ore pomeridiane, i giochi e l'incanto dei canestri, che, con le note della banda cittadina, intrattengono abitanti e turisti, fino alla sera. È scontato ricordare che sulle tavole di tutte le famiglie vengono sevite ogni tipo di specialità e leccornie.
* Festa del Monte Croce - Festa degli Alpini (luglio)
* ''Tartifol Fest'' (settembre)
*[[Wikimania#Wikimania 2016|Wikimania 2016]]: Nel giugno 2016 il raduno internazionale annuale ''Wikimania'' si è svolto a Esino Lario.<ref>{{cita news|titolo= Wikipedia, raduno mondiale 2016 a Esino |url= http://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/internet_social/2014/12/24/wikipedia-raduno-mondiale-2016-a-esimo_7caf8193-7130-4338-afab-96931e603701.html }}</ref><ref>{{cita news|titolo= Clamoroso: Esino Lario capitale di Wikipedia nel 2016 |url= http://lecconews.lc/news/clamoroso-esino-lario-capitale-di-wikipedia-nel-2016-battuta-manila-92343/ }}</ref>
*Nel 2019 l'operatore di telecomunicazioni [[Eolo (azienda)|Eolo]] finanzia una [[campagna pubblicitaria]] nazionale destinata a finanziare con 3 milioni di euro i piccoli comuni coinvolgendo, tra i primi, proprio il comune di Esino Lario con una iniziativa denominata "AAA Vendesi Esino Lario", anche al fine di sensibilizzare l'[[opinione pubblica]] rispetto al problema dello spopolamento dei piccoli comuni<ref>{{Cita web|url=https://milano.repubblica.it/cronaca/2019/04/11/news/esino_lario_lecco_comune_non_e_in_vendita_eolo-223789427/|titolo="Esino Lario non è in vendita": la trovata pubblicitaria con la complicità del sindaco|sito=la Repubblica|data=2019-04-11|accesso=2021-06-03}}</ref>
== Geografia antropica ==
[[File:
Il Comune di Esino Lario ha due frazioni.
* Bigallo, a 850 m sul livello del mare e a 0,89 chilometri dal comune.
* Ortanella, a 951 m sul livello del mare e a 2,27 chilometri dal comune.
Il comune ha inoltre una ricca toponomastica con numerose località, tra le quali:
* Cainallo, a 1300 m sul livello del mare e a 4 chilometri dal comune.
== Economia ==
=== Agricoltura ===
Storicamente la principale attività economica di Esino Lario è legata alla coltivazione dei boschi di [[Fagus sylvatica|faggio]] e
=== Turismo ===
Il turismo a Esino Lario nasce a fine Ottocento con l'Abate Stoppani e con i primi geologi interessati a esplorare i fossili delle Grigne. Diventa un'attività economica centrale del paese a partire dagli anni Sessanta in cui si diffonde la fama di Esino Lario "La Perla delle Grigne". Le villeggiature estive si animano fino a raggiungere 12.000 presenze negli anni Settanta e portando la necessità di gestire servizi che nei mesi di luglio e agosto superano la capacità delle infrastrutture. Proprio per rispondere al fabbisogno di acqua viene realizzato l'acquedotto dalla Valsassina e vengono avviati gli impianti
== Infrastrutture e trasporti ==
[[File:276-scansione0035.jpg|thumb|La strada che collega Esino Lario a [[Parlasco]] durante la sua costruzione]]
=== Strade ===
Il paese è attraversato dalla [[Strada provinciale 65 Cortenova-Perledo|strada provinciale della Valsassina]] (via per Esino nel tratto fuori Esino Lario): collega [[Varenna]] e [[Perledo]] a Esino Lario per poi proseguire verso [[Parlasco]] e [[Cortenova]] e la [[Valsassina]]; nel tratto da Parlasco a Esino è dedicata a [[Pietro Pensa]].
===Ferrovie===
Esino Lario è servita dall'apposita [[stazione di Varenna-Esino-Perledo]], che si trova sul tracciato ferroviario della linea [[Ferrovia Tirano-Lecco|Tirano-Lecco]] (anche se la stazione si trova nel territorio comunale di [[Perledo]]).
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|||Giulio Nasazzi||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1956]]|[[1975]]|[[Pietro Pensa]]|Lista civica|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|||Giuseppe Bertarini||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1980]]|[[1990]]|Carlo Maria Pensa|Lista civica|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1990]]|[[1999]]|Giovanni Grosso|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec||2006|Costante Grassi|Lista civica|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|2009|2014|Giovanni Dell'Era|Lista civica|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|2014|2015|Aldo Panebianco||[[Commissario prefettizio]]}}
{{ComuniAmminPrec|2015|2020|Pietro Pensa|Lista civica|[[Sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec|2020|''in carica''|Pietro Pensa|Lista civica|[[Sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
== Sport ==
Dal 2014 ogni anno, nella terza domenica di maggio, si tiene la Esino Lario Skyrace, gara non competitiva di [[corsa in montagna]] dal tracciato di 23 km organizzata dalla Polisportiva di Esino Lario.
== Note ==
== Bibliografia ==
* Documenti dell'[https://web.archive.org/web/20120808062357/http://pietro.pensa.it/Archivio_Pietro_Pensa Archivio Pietro Pensa CC-BY-SA documentazione su Esino Lario e il Bacino dell'Adda]
* ''Esino Lario'' in ''Guida d'Italia: Lombardia'', nona edizione, Touring Club Italiano, Milano, 1987, p. 338.
* [[Pietro Pensa]], ''[https://web.archive.org/web/20150105004503/http://pietro.pensa.it/Folclore_e_storia_di_un_paese_della_nostra_montagna:_le_origini Folclore e storia di un paese della nostra montagna: le origini]'' in "Rivista di Lecco", anno XVI (1957), n. 6, pp. 7–10.
* [[Pietro Pensa]], ''[http://pietro.pensa.it/Storia_di_un_paese_della_nostra_montagna Storia di un paese della nostra montagna]'' in "Rivista di Lecco", anno XVII (1958), n. 1-2, pp. 33–35.
* [[Pietro Pensa]], ''Storia del territorio di Esino Lario'' in ''Il Museo delle Grigne di Esino Lario'', 1956. Testi redatti per i pannelli del Museo delle Grigne con trascrizione a cura di Patrizia Barindelli, Esino Lario, 2009.
* Gianclaudio Ferraroli, ''
* Don Battista Rocca, ''Il Castello d'Esino Lario'', stampa anastatica, 1932. Ristampato e allegato a Gianclaudio Ferraroli, ''
* La parrocchia di Esino nel Venticinquennio 1927-1952 (dalle note d'archivio), Tipografia Orfanotrofio, Lecco, 1952.
* [[Antonio Stoppani]], ''Paléontologie Lombarde ou description des fossiles de Lombardie publie a l'aide de plusieurs savants par l'abbé Antonio Stoppani. I série: Les pétrifications d'Esino ou description des fossiles appartenant au dépôt triaque supérieur des environs d'Esino en Lombardie. Divises en quatre monographies comprenant les gastéropodes, les acéphales, les brachiopodes, les céphalopodes, les crionides, les zoophytes et les amorphozoaires, avec une carte géologique et les figurer d'espèces lithographiées d'après le nature'', Milano, Imprimeries de Joseph Bernardoni, 1858-60.
== Voci correlate ==
* [[Scuola degli arazzi di Esino Lario]]
* [[Stazione di Varenna-Esino-Perledo]]
* [[Museo delle Grigne]]
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
*
* {{ToponimoLombardia}}
* {{cita web|url=http://www.valsassinacultura.it/comune.php?id=20&idcontent=15|titolo=Esino Lario su Valsassinacultura|accesso=26 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140811183742/http://www.valsassinacultura.it/comune.php?id=20&idcontent=15|dataarchivio=11 agosto 2014|urlmorto=sì}}
* {{cita web | 1 = http://www.larioorientale.eu/esino/ | 2 = Esino Lario - LarioOrientale.eu | accesso = 15 marzo 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20121114221651/http://www.larioorientale.eu/esino/ | dataarchivio = 14 novembre 2012 | urlmorto = sì }}
{{
{{Luoghi del Sentiero del Viandante}}
{{Comunità montana della Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera}}
{{Pieve di Valsassina}}
{{Comuni della provincia di Lecco}}
{{portale|Lombardia}}
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Esino Lario| ]]
[[Categoria:Comuni della provincia di Lecco]]
[[Categoria:Val d'Esino]]
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