Esino Lario: differenze tra le versioni

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{{F|centri abitati della Lombardia|maggio 2023}}
{{Avvisounicode}}
{{Divisione amministrativa
|Nome=Esino Lario
|Panorama=020-Grigna Esino1.jpg
|Didascalia=La conca di Esino Lario circondata dalla Grigna. In basso il Lago di Como.
|Bandiera=
|Voce bandiera=
|Stemma=Esino Lario-Stemma.png
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Lombardia
|Divisione amm grado 2=Lecco
|Amministratore locale=GiovanniPietro Dell'Era<!--nome, cognome SENZA titoli-->Pensa
|Partito=[[lista civica]] Stella alpina
|Data elezione=07/06/2009 <!1-6-DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->2015
|Data istituzione=1927
|Altitudine=
|Latitudine gradi=46
|Superficie=
|Latitudine minuti=0
|Latitudine secondi=0
|Latitudine NS=N
|Longitudine gradi=9
|Longitudine minuti=20
|Longitudine secondi=0
|Longitudine EW=E
|Altitudine=910
|Superficie=18
|Note superficie=
|Sottodivisioni= Bigallo e Ortanella (storicamente vi erano due paesi – [[Esino Inferiore]] e [[Esino Superiore]] – divenuti un unico comune nel 1927)
|Abitanti=766
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|Aggiornamento abitanti=31-12-2010
|Sottodivisioni= [[Esino Inferiore]]
|Divisioni confinanti=[[Cortenova]], [[Lierna]], [[Mandello del Lario]], [[Parlasco]], [[Pasturo]], [[Perledo]], [[Primaluna]], [[Taceno]], [[Varenna]]
|Codice postale=23825
|Prefisso=[[0341]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=097035
|Codice catastale=D436
|Targa=LC
|Zona sismica=4
|Gradi giorno = 3362
|Diffusività=
|Nome abitanti=esinesi
|Patrono=[[Vittore il Moro|san Vittore Martire]]
|Festivo=8 maggio
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Esino Lario (province of Lecco, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Esino Lario nella provincia di Lecco
}}'''Esino Lario''' ({{IPA|/ˈɛzino ˈlarjo/|it}}<ref>{{dipi|Esino}}</ref><ref>{{dipi|Lario}}</ref>; in pronuncia locale {{IPA|/ˈe-/|it}}<ref>{{cita libro|nome1=Bruno|cognome1=Migliorini|nome2=Carlo|cognome2=Tagliavini|nome3=Piero|cognome3=Fiorelli |titolo=Il DOP. Dizionario d'ortografia e di pronunzia|ed=2|annooriginale=1981|anno=1999|editore=ERI|città=Roma|isbn=88-397-1046-9|p=240}}</ref>; ''Isen'' {{IPA|[ˈiːzen]}} in dialetto esinese; ''Esin'' {{IPA|[ˈeːziŋ]}} in [[dialetto lecchese]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Lecco]] in [[Lombardia]], situato a 12 chilometri da [[Varenna]], nella [[Val d'Esino]], ad un'altitudine di 910 metri [[s.l.m.]]
|Sito=http://www.comune.esinolario.lc.it/
}}
{{Citazione|Hanno belli monti, belli piani, bone fonti, et altre assai particolarità, con sì vago territorio, di sì aeroso sito et ritrovandosi così alto sopra quei monti, copioso de tutto quello fa bisogno al vivere humano.|[[Paride Cattaneo della Torre]], Cronaca dei Torriani e Descritione della Valsassina, 1571}}
 
L'origine del nucleo abitativo è documentata da [[archeologia|ritrovamenti archeologici]]. La natura [[carsismo|carsica]] del territorio rende Esino Lario ricco di testimonianze dell'orogenesi alpina, con [[fossili]], [[massi erratici]] e [[grotte]] (di cui la più celebre è la [[Grotta di Moncodeno]]). Il territorio comunale fa parte della [[Comunità montana della Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera]] ed è interamente compreso nel [[Parco della Grigna Settentrionale|Parco Regionale della Grigna Settentrionale]].
'''Esino Lario''', (''Isen'' in dialetto esinese – ''Esin'' in [[dialetto lecchese]], pronuncia fonetica IPA: {{IPA|/ˈeːziŋ/}}), è un comune della [[provincia di Lecco]]. È situato a 15 chilometri da [[Varenna]], nella [[Val d'Esino]], ad un'altitudine di 910 metri d'altezza.
L'origine del nucleo abitativo è documentato da [[archeologia|ritrovamenti archeologici]]. La natura [[carsismo|carsica]] rende inoltre il territorio di Esino Lario ricco di testimonianze dell'orogenesi alpina con [[fossili]], [[massi erratici]] e [[grotte]], di cui la più celebre è la [[Ghiacciaia]] del [[Moncodeno]]. Il territorio comunale fa parte della [[Comunità Montana della Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera]] ed è interamente compreso nel [[Parco della Grigna Settentrionale|Parco Regionale della Grigna Settentrionale]].
 
== Geografia fisica ==
{{Vedi anche|Geografia della Lombardia}}
[[File:135-BVolo Delta 2006 12 24 009.jpg|thumb|left|I nuclei storici di Esino superiore ed Esino inferiore visti dall'alto.]]
 
Il Comune di Esino Lario è collocato alle [[Grigna settentrionale|pendici settentrionali della Grigna]] ed è adagiato in una conca morenica.
Il comune di Esino Lario si trova nella zona [[prealpi]]na lombarda; è situato sulle pendici nordorientali della [[Gruppo delle Grigne|Grigna]], a breve distanza dalla sponda orientale del [[lago di Como]], alla testata della piccola [[valle]] omonima attigua alla [[Valsassina]]. L'abitato è costituito dai due distinti nuclei di Esino superiore e di Esino inferiore, posti ad una quota intorno ai 900 metri; altre località del comune sono Cainallo, a quasi {{formatnum:1300}} metri di quota, e Ortanella, a poco meno di {{formatnum:1000}} metri di quota.
[[File:Esino Lario Bellevue view 1.webm|thumb|left]]
Il suo territorio è interamente montuoso: la quota minima raggiunta è di 554 metri, mentre la massima giunge ai {{formatnum:2409}} della vetta delle Grigne.<ref>{{Cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/097/035/clima.html|titolo=Esino Lario: Clima e Dati Geografici, Riscaldamento|accesso=2022-03-30}}</ref> La natura [[calcare]]o-[[dolomia|dolomitica]] (rocce composte da [[carbonato di calcio]] e [[carbonato di magnesio|magnesio]]) del territorio, comune al resto della zona prealpina lombarda, ha portato alla presenza di importanti zone carsiche all'interno del territorio comunale.
 
Di particolare rilievo è il [[Moncodeno]], un esteso anfiteatro situato sul versante nord della Grigna settentrionale ad una quota compresa tra i {{formatnum:1700}} e i {{formatnum:2300}} metri,<ref>{{cita web|url= http://www.valsassinaexpo.it/wordpress/curiosita/carsismo-2/ |sito= ValsassinaExpo |titolo= Carsismo |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20150715022905/http://www.valsassinaexpo.it/wordpress/curiosita/carsismo-2/ |urlmorto=sì}}</ref> caratterizzato dalla presenza di un gran numero di [[Dolina carsica|doline]] (avvallamenti del terreno) e grotte (quasi 500), formate dall'azione combinata del [[carsismo]] e dell'[[esarazione]] ad opera dei ghiacci che coprivano la zona durante le [[glaciazione|glaciazioni]].<ref>{{cita web|url= http://www.geoinsubria.it/geositi2.php?p=grigna&t=moncodeno |titolo= I Geositi dell'Insubria - Moncodeno |urlarchivio= https://archive.is/20140315203109/http://www.geoinsubria.it/geositi2.php?p=grigna&t=moncodeno |urlmorto= sì }}</ref> In una di queste grotte, chiamata [[Grotta di Moncodeno]], si trovano riserve di [[ghiaccio]] [[ipogeo]].
 
Il territorio esinese è inoltre contraddistinto dall'abbondante presenza di depositi fossiliferi marini, conseguenza della storia geologica delle Prealpi (emerse dal mare durante i movimenti tettonici dell'[[orogenesi alpina]] nell'era [[cenozoico|cenozoica]]). Questi depositi vengono studiati da lungo tempo dai paleontologi; il primo studioso che se ne interessò, nel corso del [[XIX secolo]], fu il geologo e paleontologo lecchese [[Antonio Stoppani]].
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Esino Lario|Storia della Lombardia}}
{{Citazione|Hanno belli monti, belli piani, bone fonti, et altre assai particolarità, con sì vago territorio, di sì aeroso sito et ritrovandosi così alto sopra quei monti, copioso de tutto quello fa bisogno al vivere humano.|[[Paride Cattaneo della Torre]], ''Cronaca dei Torriani e Descritione della Valsassina'', 1571}}
 
Il comune di Esino Lario venne creato nel [[1927]] dalla [[Fusione di comuni italiani|fusione]] dei comuni di [[Esino Inferiore]] ed [[Esino Superiore]]<ref>{{normattiva|tipo=RD| numero= 1648 |giorno=12|mese=08|anno=1927}}, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia [http://augusto.digitpa.gov.it/#giorno=24&mese=09&anno=1927 n° 221 del 24 settembre 1927]</ref>.
 
===Simboli===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 settembre 1994.<ref>D.P.R. 19 settembre 1994, registrato nei registri dell'Ufficio Araldico il 4 novembre 1994 Reg. anno 1994 Pag. n. 71, trascritto nel Registro Araldico dell'Archivio Centrale dello Stato il 11 ottobre 1994.</ref><ref name="ACS"/>
{{citazione|[[Tagliato]] dalla [[Sbarra (araldica)|sbarra]] diminuita, d'oro: nel 1º, di azzurro al massiccio della Grigna settentrionale, d'argento, fondato sulla [[Campagna (araldica)|campagna]] posta [[in banda]], di verde, e uscente dal lembo destro e dalla sbarra, caricato dalla [[Torre (araldica)|torre]] di rosso, merlata alla ghibellina di tre, chiusa e finestrata di nero, mattonata dello stesso, fondata sulla campagna; nel 2º, di azzurro, al [[Leone (araldica)|leone]] illeopardito d'oro, linguato e allumato di rosso, passante sulla campagna di verde, posta in banda, esso leone accompagnato in capo da quattro [[Stella (araldica)|stelle]] di otto raggi, d'oro, poste una, due, una. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di azzurro, il motto, in lettere maiuscole di nero, CONSTANTIA. Ornamenti esteriori da Comune.}}
La torre ricorda la posizione strategica del paese a difesa dell'imbocco della Valsassina; sullo sfondo è disegnato il profilo della Grigna di Moncodeno. Il leone d'oro passante su una campagna di verde è il simbolo della Comunità della Valsassina.
 
Il gonfalone è un drappo di giallo.
 
Con regio decreto del 19 luglio 1941 era stato concesso a Esino Lario uno stemma simile a quello attuale<ref name="ACS">{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?198 |titolo= Esino Lario |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 19 marzo 2023 }}</ref>, su cui erano raffigurate tre stelle invece di quattro e il motto era scritto sulla sbarra all'interno dello scudo: ''d'azzurro, alla sbarra d'oro, carica della scritta di rosso {{maiuscoletto|costantia}}, accompagnata sopra da una torre di rosso, merlata alla ghibellina con sfondo montagnoso al naturale; sotto da un leone d'oro, linguato di rosso, passante su un terreno al naturale, sormontato da tre stelle d'oro, [[male ordinate]].''<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/777ed66c-f539-4aa7-80e2-66ebc057be92/716-esino-lario|titolo=Bozzetto dello stemma del Comune di Esino Lario|accesso=11 ottobre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Esino Lario (LC) Chiesa di S. Vittore.jpg|thumb|La chiesa di San Vittore Martire]]
[[File:Esino Lario (LC) Via Crucis.jpg|thumb|La Via Crucis opera di [[Michele Vedani]]]]
=== Architetture religiose ===
* [[Chiesa Parrocchialedi San Vittore (Esino Lario)|Chiesa parrocchiale di S.San Vittore Martire sul Castello]]<ref>'{{cita libro|capitolo=Esino Lario'' in ''|titolo=Guida d'Italia: Lombardia'', nona |edizione, =9|editore=Touring Club Italiano, |città=Milano, |anno=1987, |p. =338;}}</ref><ref Alessandra Baretta, [http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8114006/?viewname=toponimi&hid=5000153 "Parrocchia">{{IstituzioneLombardia|8114006|Parrocchia di San Vittore sec. XV - 1989] in Lombardiabeniculturali, 2007.}}</ref>. La Parrocchia di San Vittore risale al XV secolo e fa parte della Diocesi di Milano. Fin dal XIII secolo la chiesa è alle dipendenze della Pieve di Varenna, forse all'inizio del XIV secolo passa alla Pieve di Perledo e poi si stacca inforno al XV secolo, risultando costituita nel 1455. Nel XIX e XX secolo la parrocchia di Esino è inclusa nella pieve e nel vicariato foraneo di Perledo fino al 1971 quando viene attribuita al decanato dell'Alto Lario nella zona pastorale III di Lecco <ref>Alessandra Baretta, name=Parrocchia di San Vittore sec. XV - [1989], 04/01/2007, Scheda di LombardiaBeniCulturali http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8114006/?view=toponimi&hid=5000153.</ref>. Nel 1552 viene istituita canonicamente la Confraternita del Santissimo Sacramento e nel 1662 la Confraternita del Sacro Rosario che nel 1722 verranno unite dall’arcivescovodall'arcivescovo Benedetto Erba Odescalchi<ref>Alessandra Baretta, {{IstituzioneLombardia|8114252|Confraternita del Santissimo Sacramento 1552 - sec. XVIII, 04/01/2007, Scheda di LombardiaBeniCulturali http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8114252/.}} L'informazione fa riferimento a Visita Pozzobonelli, Pievi lacuali. Atti della visita pastorale dell'arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli,  ASDMi,  Sez. X, Visite pastorali,  Pievi lacuali, vol. 18, 1746.</ref>.
* [[Chiesa di San Pietro in Ortanella]]. Un sito caratterizzato da un elevato interesse storico, archeologico e archeologicopaesaggistico<ref name="Esino Lario' 1987, p. 338">''Esino Lario'' in ''Guida d'Italia: Lombardia'', nona edizione, Touring Club Italiano, Milano, 1987, p. 338.</ref>.
* [[Oratorio di San Nicolao vescovo(Esino Lario)|Oratorio di San Nicolao]] della confraternita del Santissimo Sacramento. Sacrario dei caduti con i resti dei caduti della prima e secondoseconda guerra mondiale.
* [[Chiesa di San Giovanni Battista (Esino Lario)|Chiesa sussidiaria di S.San Giovanni Battista]] in Esino Inferiore.
* [[Chiesa di Sant'Antonio Abate (Esino Lario)|Chiesa sussidiaria di S. Sant'Antonio Abate]] in Esino Superiore.
* [[Chiesa di San Defendente (Esino Lario)|Chiesa di San Defendente]] ad Agueglio.
* Via Crucis di Michele Vedani.
* Chiesa di Santa Maria Assunta a Cainallo.
* Cappella della Madonna delle Pianche in località'' Pscenche ''sull'antica strada Esino Inferiore - Varenna.
* Cappella del Crocefisso in località ''Crocefis'' sull'antica strada Esino Superiore - Perledo.
* Cappella di San Grato Vescovo in località ''Sen Graa '' in fraz. Bigallo sulla strada nuova per Ortanella.
* Cappella della Madonna della Neve in località ''Aguei''.
* [[Via Crucis (Esino Lario)|Via Crucis]] della parrocchia con bronzi realizzati da [[Michele Vedani]].
* Gisöl di Fat (cappelletta) località ''Pozzal Vec ''a Ortanella - affresco con Crocefissione.
 
=== Architetture civili ===
[[File:144-BVilla Clotilde 001.jpg|thumb|Villa Clotilde]]
* Villaggio Riva.
 
* Villa Gilera.
* Villaggio Riva
* Villa Luzzani.
* [[Villa Clotilde.Gilera]]
* Villa delle Marcelline.Luzzani
* Villa Clotilde
* Baita "Minuccia" (Mino Fiocchi) con la Madonna dei ciclamini di Michele Vedani.
* Villa delle Marcelline
* Villa Confalonieri
* Villa Gigi
* Baita "Minuccia" ([[Mino Fiocchi]]) con la Madonna dei Ciclamini di [[Michele Vedani]]
* ''Lavatoi e Poz de Sen Carlo'' (Lavatoio e Pozzo di [[Carlo Borromeo|San Carlo]]), antico lavatoio e fontanile per l'abbeverata ad Esino Inferiore in località ''Canal'' all'inizio dell'antica strada per Bigallo e l'Alpe di Esino
* ''Lavatoi nöf'' (Lavatoio nuovo), lavatoio pubblico dei primi '900 ad Esino Inferiore all'inizio dell'antica strada per Ortanella
* ''Pozz de Sen Gioan'' (Pozzo di San Giovanni), fontanile per l'abbeverata ad Esino Inferiore sull'antica strada per [[Varenna]]
* ''La Fesè'', fontana comunale ad Esino Superiore con mosaico raffigurante Gesù con la Samaritana
 
=== Architetture militari ===
[[File:204-La Torre romana di Esino a guardia delle antiche strade di accesso.jpg|thumb|La torre romana di Esino Lario]]
* Torre di Esino<ref>''Esino Lario'' in ''Guida d'Italia: Lombardia'', nona edizione, Touring Club Italiano, Milano, 1987, p. 338.</ref>.
* [[Torre di Esino]]<ref name="Esino Lario' 1987, p. 338"/>.
 
=== Siti archeologici ===
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=== Aree naturali ===
[[File:330-B Giazzera4 Grigna 2000 08 18.jpg|thumb|La ghiacciaia del Moncodeno]]
Il territorio comunale di Esino Lario è interamente compreso nel [[Parco Regionale della Grigna Settentrionale]], di cui è una delle sedi. La particolare posizione del nucleo abitativo alle pendici settentrionali della Grigna conferisce al comune una posizione di grande interesse paesaggistico, tanto da farlo conoscere come "La Perla delle Grigne". Il comune si raggiunge attraverso due vie panoramiche, una che dal Lago di Como sale da Varenna attraverso Perledo e l'altra che dalla Valsassina attraversa Cortenova e Parlasco. L'intero territorio comunale è caratterizzato da una grotte.
Il territorio comunale di Esino Lario è interamente compreso nel [[Parco Regionale della Grigna Settentrionale]], di cui è una delle sedi. La particolare posizione del nucleo abitativo alle pendici settentrionali della Grigna conferisce al comune una posizione di grande interesse paesaggistico, tanto da farlo conoscere come "La Perla delle Grigne". Il comune si raggiunge attraverso due vie panoramiche, una che dal Lago di Como sale da Varenna attraverso Perledo e l'altra che dalla Valsassina attraversa Cortenova e Parlasco. L'intero territorio comunale è caratterizzato da grotte.
* Ghiacciaia del Moncodeno
* [[Grotta di Moncodeno]]
* [[Grotta del lago di Como|Complesso del Releccio]]
* Grotta di Cainallo
* Canova
* Massi erratici.: Trovante della diga.<ref>Masso erratico vincolato dalla Soprintendenza della Lombardia.</ref>:
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
'''Comune di Esino Superiore'''
* 235 nel [[1805]]
* 393 nel [[1853]]
* 399 nel [[1861]]
* 471 nel [[1881]]
* 563 nel [[1901]]
* 560 nel [[1921]]
{{Demografia/Esino Lario}}
 
=== Tradizioni e folclore ===
{{C|il taglio del testo è eccessivamente discorsivo, non da enciclopedia|Lombardia|marzo 2015}}
La paura dell’ignoto, le credenze religiose, la natura difficile dei luoghi hanno prodotto, nei tempi passati, storie e leggende da raccontare nelle lunghe sere d’inverno: lo scopo educativo e morale risulta evidente e le presenze demoniache sollecitano il buon comportamento<ref>Paolo Boncompagni, ''Percorso "Leggende a Esino Lario'', documentazione realizzata all'interno dei progetti "Vestire i paesaggi" e "Ecomuseo delle Grigne a misura di bambino", Esino Lario, 2012.</ref>.
La paura dell'ignoto, le credenze religiose, la natura difficile dei luoghi hanno prodotto, nei tempi passati, storie e leggende da raccontare nelle lunghe sere d'inverno: lo scopo educativo e morale risulta evidente e le presenze demoniache sollecitano il buon comportamento<ref>Paolo Boncompagni, ''Percorso "Leggende a Esino Lario'', documentazione realizzata all'interno dei progetti "Vestire i paesaggi" e "Ecomuseo delle Grigne a misura di bambino", Esino Lario, 2012.</ref>.
 
==== La CavraCavrè SbàgiolaSbàgiolè ====
[[File:Representations of scary stories of Esino Lario by Paolo Boncompagni 04.jpg|100px|left|thumb|La Cavra Sbàgiola]]
La CavraCavrè SbàgiolaSbàgiolè è un’animaleun animale notturno, mezzo uccello e mezza capra, che usciva di notte dalle caverne emettendo un cupo belato misto a voce umana e cercava di entrare nelle camere dove dormiva la gente non in regola con la coscienza. Tanta ne era la paura che le finestre delle case erano costruite molto piccole e per di più sbarrate da una croce di ferro murata<ref>Pietro Pensa, ''[http://pietro.pensa.it/Il_diavolo_di_casa_nostra Il diavolo di casa nostra]'' in ''Broletto'', n. 13 (1988), pp. 12-21; Pietro Pensa, ''[http://pietro.pensa.it/Folclore_delle_valli_e_delle_rive_del_Lario Folclore delle valli e delle rive del Lario]'' in ''L'Ordine'', 20.10.1978; [http://spazioinwind.libero.it/folkgrotte/lombardia.htm| Ricerca sul folklore delle grotte lombarde]; [http://amoillario.blog.tiscali.it/page/41/| Una terrazza sul lario - blog] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141006154533/http://amoillario.blog.tiscali.it/page/41/ |data=6 ottobre 2014 }}.</ref>.
 
==== Pésegh adòss... ====
[[File:Representations of scary stories of Esino Lario by Paolo Boncompagni 02.jpg|100px|right|thumb|Pésegh adòss...]]
Pésegh adòss... è la storia di un pastorello salvato dal diavolo con panni filati in tempo benedetto.

La storia racconta che un pastorello portava ogni mattina le capre nella valle grande, non era un ragazzo cattivo ma aveva il difetto di non ascoltare i consigli dei genitori: il padre gli raccomandava di non abbandonare mai il branco perché era facile smarrire qualche animale nelle forre del monte; la madre, poveretta, nel dargli un indumento benedetto per guardarlo dal malanno, gli raccomandava di non disubbidire e a pregare la Madonna perché lo proteggesse. Il ragazzo. però, appena poteva, lasciava in custodia al cane il piccolo gregge e correva a giocare con i compagni nell’alpe più vicina. Un giorno di settembre, ritornando verso sera a radunar le capre, ebbe la sorpresa di trovar mancante la più bella. Atterrito al pensiero della punizione, il poveretto riportò il branco nella stalla del paese e tornò di corsa sulla montagna; era già buio e lui vagava per i burroni lanciando il suo richiamo. Finalmente dal fondo di un dirupo gli giunse il belato della capretta. Aggrappandosi alle rocce, la raggiunse e se la mise sulle spalle. Mentre risaliva con gran fatica, una voce profonda e cavernosa giunse dall’altro versante della valle "Pésegh adòss!" (pesagli addosso). Al che la capretta belò lamentosa: "No poss, no poss! El gh’a la vesta filada n’i Tempur adòss!" (non posso, non posso! ha una mantella benedetta addosso!). Il pastorello comprese di avere sulle spalle il diavolo incarnato e che lo salvavano i panni filati dalla madre in tempo benedetto. Gettò il capretto, e a gran corsa, piangendo di paura, scese al paese. Prima di giungervi, incontrò i genitori che, in grande apprensione, erano usciti a cercarlo; con loro era la capretta smarrita, trovata mentre da sola tornava all’ovile. Raccontavano che da allora il pastorello seguì i consigli del padre e della madre; e il suo caso era additato a tutti come esempio ammonitore<ref>Pietro Pensa, ''[http://pietro.pensa.it/Il_diavolo_di_casa_nostra Il diavolo di casa nostra]'' in Broletto, n. 13 (1988), pp. 12-21; Pietro Pensa, ''[http://pietro.pensa.it/Folclore_delle_valli_e_delle_rive_del_Lario Folclore delle valli e delle rive del Lario]'' in L'Ordine, 20.10.1978.</ref>.
 
''Pésegh adòss…'' è la storia di un pastorello salvato dal diavolo con panni filati in tempo benedetto.
==== La cascia selvàdega ====
La storia racconta che un pastorello portava ogni mattina le capre nella valle grande, non era un ragazzo cattivo ma aveva il difetto di non ascoltare i consigli dei genitori: il padre gli raccomandava di non abbandonare mai il branco perché era facile smarrire qualche animale nelle forre del monte; la madre, poveretta, nel dargli un indumento benedetto per guardarlo dal malanno, gli raccomandava di non disubbidire e di pregare la Madonna perché lo proteggesse. Il ragazzo. però, appena poteva, lasciava in custodia al cane il piccolo gregge e correva a giocare con i compagni nell'alpe più vicina. Un giorno di settembre, ritornando verso sera a radunar le capre, ebbe la sorpresa di trovar mancante la più bella. Atterrito al pensiero della punizione, il poveretto riportò il branco nella stalla del paese e tornò di corsa sulla montagna; era già buio e lui vagava per i burroni lanciando il suo richiamo. Finalmente dal fondo di un dirupo gli giunse il belato della capretta. Aggrappandosi alle rocce, la raggiunse e se la mise sulle spalle. Mentre risaliva con gran fatica, una voce profonda e cavernosa giunse dall'altro versante della valle "Pésegh adòss!" (pisciagli addosso). Al che la capretta belò lamentosa: "No poss, no poss! Al gh'a la vestè filadè nel Tempur adòss (Tempur, dal latino "tempora" era il periodo della quaresina) trad: (non posso, non posso! ha una mantella benedetta addosso!). Il pastorello comprese di avere sulle spalle il diavolo incarnato e che lo salvavano i panni filati dalla madre in tempo benedetto. Gettò il capretto, e a gran corsa, piangendo di paura, scese al paese. Prima di giungervi, incontrò i genitori che, in grande apprensione, erano usciti a cercarlo; con loro era la capretta smarrita, trovata mentre da sola tornava all'ovile. Raccontavano che da allora il pastorello seguì i consigli del padre e della madre; e il suo caso era additato a tutti come esempio ammonitore<ref>Pietro Pensa, ''[http://pietro.pensa.it/Il_diavolo_di_casa_nostra Il diavolo di casa nostra]'' in ''Broletto'', n. 13 (1988), pp. 12-21; Pietro Pensa, ''[http://pietro.pensa.it/Folclore_delle_valli_e_delle_rive_del_Lario Folclore delle valli e delle rive del Lario]'' in ''L'Ordine'', 20.10.1978.</ref>.
La caccia selvatica era fantasia, forse di remotissima origine pagana, accolta dai sacerdoti i quali affermavano trattarsi dei cacciatori che nei giorni di domenica avevano trasgredito agli obblighi religiosi e dopo morti erano stati condannati a vagare senza pace nei luoghi del loro peccato, una cavalcata orrenda di spiriti dannati che si levava improvvisa nelle notti senza luna, percorrendo in fulminea corsa i sentieri, scavalcando d’un balzo torrenti e valloni sino a perdersi lontano, nelle forre dei monti più alti; uno scalpitar di destrieri, guaire di cani, urla di mostri, grida d’angoscia rompevano allora il silenzio delle valli.
 
==== La cascè selvàdeghè ====
[[File:Representations of scary stories of Esino Lario by Paolo Boncompagni 01.jpg|left|thumb|La cascè selvàdeghè]]
La caccia selvatica era fantasia, forse di remotissima origine pagana, accolta dai sacerdoti i quali affermavano trattarsi dei cacciatori che nei giorni di domenica avevano trasgredito agli obblighi religiosi e dopo morti erano stati condannati a vagare senza pace nei luoghi del loro peccato, una cavalcata orrenda di spiriti dannati che si levava improvvisa nelle notti senza luna, percorrendo in fulminea corsa i sentieri, scavalcando d'un balzo torrenti e valloni sino a perdersi lontano, nelle forre dei monti più alti; uno scalpitar di destrieri, guaire di cani, urla di mostri, grida d'angoscia rompevano allora il silenzio delle valli.
 
A questa leggenda, che si raccontava sottovoce per non evocarla, erano legati lugubri racconti minori. Si favoleggiava che la caccia selvatica si avvicinasse sovente alle cascine montane dove qualcuno teneva la mandria: chi vi stava si chiudeva allora al riparo e dicono che udisse voci umane con lugubri accenti sfidare Iddio, profetando sventure agli uomini, mentre terribili segni rimanevano di quella sinistra presenza.
 
Una volta, udendo passare la famosa “caccia”, una donna per la curiosità, nonostante che gli altri la dissuadessero, si era affacciata alla porta gridando: “Casciadòr deda la bonabonè casciacascè demm un po’po' deda la vosavosè fugasciafugascè!” (Cacciatori della buona caccia datemi un po’po' della vostra focaccia!). Apparvero allora, appese alla porta, membra umane sanguinanti; fu necessario chiamare il sacerdote che, benedicendole, le fece scomparire. La donna, tuttavia, morì di spavento e tutti i capelli le erano diventati bianchi<ref>Pietro Pensa, ''[http://pietro.pensa.it/Il_diavolo_di_casa_nostra Il diavolo di casa nostra]'' in ''Broletto'', n. 13 (1988), pp. 12-21; Pietro Pensa, ''[http://pietro.pensa.it/Folclore_delle_valli_e_delle_rive_del_Lario Folclore delle valli e delle rive del Lario]'' in ''L'Ordine'', 20.10.1978; Pietro Pensa, ''Noi gente del Lario'', Carocci, 1981, p. 18.</ref>.
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
* [[Associazione Volontari Italiani del Sangue |AVIS]], sezione di Esino Lario
* Parroccia di SAN VITTORE MARTIRE in Esino
* [[Club Alpino Italiano|CAI]] Val d'Esino, sottosezione di Premana
* Associazione Consorzio della Patata Bianca di Esino
* [[Associazione AmiciNazionale delAlpini]], Museogruppo delleEsino Grigne OnlusLario
* Associazione Soccorso Val d’Esino
* Associazione Esino 2000 Onlus
* AVIS Sezione di Esino Lario
* Corpo Musicale San Vittore
* CAI Val d’Esino, Sottosezione di Premana del Club Alpino Italiano
* Cooperativa tra Cielo e Terra
* Gruppo Alpini Esino Lario dell’ANA Associazione Nazionale Alpini
* Gruppo delle maestre di Esino Lario
* Nucleo Antincendio di Esino Lario
* Polisportiva di Esino Lario
* ProLoco di Esino Lario
* Sezione Cacciatori di Esino Lario
* Circolo ENAL di Esino Lario.
 
=== Qualità della vita ===
[[File:Logos Ecomuseo delle Grigne a misura di bambino 18.jpg|thumb|150px|left|Uno dei loghi a misura di bambino realizzati per Esino Lario.]]
A partire dal 2009 l'Ecomuseo delle Grigne in collaborazione con il comune di Esino Lario e degli esercenti del territorio avviano il programma ''Esino Lario a misura di bambino''. Vengono ristrutturati e potenziati cinque parchi giochi e viene introdotta una segnaletica per indicare i servizi a misura di bambino disponibili presso spazi comunali ed esercenti<ref>La segnaletica a misura di bambino realizzata da TooA Francesca Cogni e Donatello De Mattia per Ecomuseo delle Grigne e Vestire i paesaggi insieme alle documentazione su tutte le iniziative collegate è [[commons:Category:Ecomuseo_delle_Grigne_a_misura_di_bambino|accessibile in alta risoluzione su Wikimedia Commons]].</ref>. Vengono poi realizzate serie di itinerari, opere d'arte, laboratori e interventi urbani, sempre con una particolare attenzione rivolta a bambini e famiglie<ref>''Cosa fare a Esino Lario. Anche con i bambini'' sul sito dell'Ecomuseo delle Grigne http://www.ecomuseodellegrigne.it. Presentazione del programma di iniziative di [http://pietro.pensa.it/Ecomuseo_delle_Grigne_a_misura_di_bambino:_Storie_e_cammini_di_mercanti%2C_viandanti_e_banditi Ecomuseo delle Grigne a misura di bambino: Storie e cammini di mercanti, viandanti e banditi] e di [http://pietro.pensa.it/Il_bosco_e_la_cavra_sbàgiola_Etnografia%2C_mestieri_e_folclore_dellʼEcomuseo_delle_Grigne Il bosco e la cavra sbàgiola Etnografia, mestieri e folclore dellʼEcomuseo delle Grigne].</ref>. Tra questi l'itinerario dei celti con grandi personaggi realizzati da Paolo Boncompagni, curve di livello e viabilità di Salottobuono, le panchine raccontastorie e il gioco da tavolo ''Esino è un paese in discesa'' di TooA Francesca Cogni e Donatello De Mattia e la serie di laboratori e opere realizzate da Mao Fusina, Impossible Sites dans la rue e Giuditta Nelli, Narrare un monumento di TooA Francesca Cogni e Donatello De Mattia.
 
== Cultura ==
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=== Biblioteche ===
==== Biblioteca civica ====
La biblioteca comunale dal 2008 ha sede a Villa Clotilde di Viavia Montefiori 19. La biblioteca nasce su iniziativa di volontari e dal 2010 è punto prestito del sistema bibliotecario della Provincia di Lecco. La biblioteca specialistica di storia locale – che è costituita dal fondo librario dell'Archivio Pietro Pensa – è collocata nello stesso edificio e aperta al pubblico per la sola consultazione.
 
==== Archivio Pietro Pensa e biblioteca specialistica di storia locale ====
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=== Musei ===
==== Museo delle Grigne ====
Il [[Museo delle Grigne]] di Esino Lario<ref>Sito del Museo delle Grigne http://museodellegrigne.it.</ref> è il primo museo locale della Provinciaprovincia di Como, nato negli anni Trenta1930 ad opera dell'allora parroco [[Giovanni Battista Rocca|Don Giovanni Battista Rocca]] con lo scopo di far conoscere al pubblico le peculiarità del territorio<ref>Valerio Ricciardelli, ''La figura e le opere di don Giovanni Battista Rocca Parroco di Esino dal 1927 al 1965'', in "''Quaderni di storia esinese"'', Esino Lario, 09/08/2010, pp. 17-18.</ref>. Il museo conserva e testimonia l’evoluzionel'evoluzione dell’uomodell'uomo e del suo ambiente dalle sue origini sino ad oggi. Per questo motivo leLe raccolte sono organizzate in tre distinte sezioni, collegate dalla logica della territorialità, dedicate alla geologia, allo studio della flora e della fauna ed alla storia locale. Il Museo delle Grignemuseo si propone di recuperare la cultura locale, di far conoscere ai visitatori il ruolo storico e geologico del territorio e di mantenere viva nella memoria della popolazione residente le proprie origini, tradizioni, cultura. Il museo da parte del Sistemasistema museale della Provinciaprovincia di Lecco<ref>[http://www.cultura.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=DG_Cultura%2FDetail&cid=1213356526431&pagename=DG_CAIWrapper Elenco sistemi museali della Regione Lombardia] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150923211902/http://www.cultura.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=DG_Cultura%2FDetail&cid=1213356526431&pagename=DG_CAIWrapper |data=23 settembre 2015 }}, sito visitato 12/11/2012.</ref>.
 
==== Ecomuseo delle Grigne ====
L'[[Ecomuseo delle Grigne]]<ref>Sito dell'Ecomuseo delle Grigne http://www.ecomuseodellegrigne.it.</ref> è un ecomuseo comunale costituito nel 2008 e riconosciuto dalla regione Lombardia nel 2009. Il museo valorizza il rapporto tra l'uomo e la montagna e coinvolge comunità, associazioni ed esercenti. Nel 2009 l'ecomuseo avvia un programma "a misura di bambino" per trasformare l'intero territorio con servizi dedicati alle famiglie<ref>Il programma riceve già nel 2010 il premio FamigliaLavoro di Regione Lombardia e dell'Università Cattolica di Milano, e produce laboratori, itinerari e una segnaletica per indicare i servizi disponibili a misura di bambino.</ref>.
[[File:Esino è un paese in discesa.pdf|thumb|Gioco da tavolo ''Esino è un paese in discesa'', TooA, 2010.]]
 
=== Arte ===
L'Ecomuseo delle Grigne<ref>Sito dell'Ecomuseo delle Grigne http://www.ecomuseodellegrigne.it.</ref> è un ecomuseo comunale costituito nel 2008 su iniziativa dell'Associazione Amici del Museo delle Grigne Onlus (ente gestore) e del Comune, e riconosciuto dalla Regione Lombardia nel 2009. L'Ecomuseo delle Grigne valorizza il rapporto tra l'uomo e la montagna e coinvolge comunità, associazioni ed esercenti. Nel 2009 l'ecomuseo avvia un programma "a misura di bambino" per trasformare l'intero territorio con servizi dedicati alle famiglie<ref>Il programma riceve già nel 2010 il premio FamigliaLavoro di Regione Lombardia e dell'Università Cattolica di Milano, e produce laboratori, itinerari e una segnaletica per indicare i servizi disponibili a misura di bambino.</ref>.
====Monumenti====
Ad Esino Lario vi è la statua di [[Michele Vedani]] dedicata a [[papa Pio XI]] che aveva usato la canonica di Esino come dimora per le sue ripetute ascensioni sulle Grigne; la statua è stata posta in piazza Michele Vedani nel 2013.<ref>{{cita web|titolo= Il Papa col Grignone nel cuore |sito= La Provincia di Lecco |data= ottobre 2013 |url= https://www.laprovinciadilecco.it/stories/Cronaca/il-papa-col-grignone-nel-cuore-a-esino-il-cardinale-tettamanzi_1027798_11/ }}</ref>
 
[[File:Park Michele Vedani in Esino Lario 02.jpg|thumb|Monumento a Pio XI che aveva soggiornato ad Esino Lario, per le sue scalate sulle Grigne]]
=== Media ===
Vi sono diversi periodici prodotti a Esino Lario. "Le terre di Perledo e di Esino" viene pubblicato nel 1925. Il periodico "ll Castello di Esino Lario: Periodico di vita religiosa e civica" nel 1966-1967; "Museovivo delle Grigne. Isen: storie di Cres e di Psciac" viene pubblicato nel --- e nel --- dall'Associazione Amici del Museo delle Grigne Onlus; "Quaderni di storia Esinese" è una serie di fascicoli realizzati da Valerio Ricciardelli<ref>Dedicate a Giovanni Battista Rocca nel 2010.</ref>. Il Parco Regionale della Grigna Settentrionale con la Comunità Montana della Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera hanno un ruolo centrale nel produrre documentazione su flora, fauna e ambiente di Esino. È importante menzionare anche la produzione cartografica, con una cartina anche della toponomastica locale realizzata dal CAI sezione di Esino Lario e dall'Associazione Amici del Museo delle Grigne Onlus nel 2008. L'Archivio Pietro Pensa è promotore di una collana di pubblicazioni.
 
=== Arte ===
==== Scuola degli Arazzi di Esino Lario ====
La [[Scuola degli Arazziarazzi di Esino Lario]] è una scuola creata dal parroco [[Giovanni Battista Rocca]] nel 1938 e che operò fino al 1962. Il parroco progetta e brevetta il fuso e la macchina Rocca e un telaio più semplice che viene dato in uso per filare per conto terzo. Inizialmente le opere realizzate sono semplici e poi vengono realizzati arazzi su bozzetti di artisti famosi (Fornasetti, Dal Verme, [[Filiberto Sbardella]]). Opere realizzate dalla scuola di arazzeria sono stati premiati dalla Triennale di Milano.<ref>Valerio Ricciardelli, ''La figura e le opere di don Giovanni Battista Rocca Parroco di Esino dal 1927 al 1965'' in "Quaderni di storia esinese", Esino Lario, 09/08/2010, p. 18.</ref>.
 
==== Committenza di opere d'arte contemporanea ====
A partire dal 2007 l'Associazione Amici del Museo delle Grigne Onlus avvia la produzione di opere d'arte contemporanea commissionate a partire da documentazione dell'Archivio Pietro Pensa e poi anche dalla documentazione degli archivi comunali di Brivio, Primaluna e Taceno coinvolti nel progetto Vestire i paesaggi<ref>Documentazione completa del Progetto Vestire i paesaggi (2009-2011). Tutte le opere realizzate sono commissionate sotto la direzione artistica di Iolanda Pensa.</ref>. La prima opera realizzata è un'installazione di Rossella Biscotti realizzata con immagini del fondo fotografico<ref>Elena Del Drago, Radio Tre.</ref>. Seguono poi interventi di Warburghiana, Invernomuto (a cura di Anna Daneri), [[Roberto Paci Dalò]], Impossible Sites dans la rue con Giuditta Nelli, Salottobuono, Mao Fusina, Antonio Scarponi, Francesca Cogni e Donatello De Mattia. <ref>Elena Del Drago, ''Guida ai luoghi dell'arte contemporanea'', Mondadori Electa S.p.A., Milano, 2009, p. 42 (''Archivio Storico Pietro Pensa - Villa Clotilde'').</ref>.
<gallery>
File:Rossella Biscotti Dai tempo al tempo 2008 Postcard 02.jpg|Rossella Biscotti.
File:Curve di livello Esino Lario 95.jpg|Salottobuono e Mao Fusina.
File:Simply in a box 2011 exhibition Esino Lario 36.jpg|Simply in a Box e Giuditta Nelli.
File:Warburghiana Concerto Sinottico n.four - HR 22.jpg|[[Warburghiana]].
File:Invernomuto Culiarsi 2011 Performance 16.jpg|Invernomuto.
File:Animagus by Roberto Paci Dalò opening and performance in Esino Lario 03.jpg|[[Roberto Paci Dalò]].
File:Warburghiana, Concerto sinottico n. 27.jpg|Antonio Scarponi.
</gallery>
 
=== Cucina ===
{{Vedi anche|Cucina lombarda}}
[[File:Esino Lario 146.jpg|thumb|I ravioli di Sant'Antonio]]
La cucina di Esino Lario è in particolare caratterizzata dalla patata bianca di Esino, una varietà della patata bianca comasca<ref>Patata Bianca di Esino http://www.patatabiancadiesino.it.</ref>.
La cucina di Esino Lario è in particolare caratterizzata dalla [[patata bianca di Esino]], una varietà della patata bianca comasca.<ref>{{cita web|titolo= Patata Bianca di Esino |url= http://www.patatabiancadiesino.it |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20170327025313/http://www.patatabiancadiesino.it/ |urlmorto= sì}}</ref>
* I Ravioli di Sant’Antonio di Esino sono ravioli preparati con una sfoglia di patata bianca e un ripieno di carne e formaggio addolcito dalla presenza dell'amaretto.
* Ravioli di Sant'Antonio di Esino – sono ravioli preparati con una sfoglia di patata bianca e un ripieno di carne e formaggio addolcito dalla presenza dell'amaretto.
Altre ricette della cucina tradizionale sono a base di polenta, formaggio, uova, latte e castagne rappresentano variazioni sul tema della cucina dell'Alto Lario e delle montagne lombarde<ref>Pietro Pensa, ''[http://pietro.pensa.it/Zenzinal%2C_polenta_uncia%2C_miasce:_quante_variazioni_su_un_unico_tema Zenzinal, polenta uncia, miasce: quante variazioni su un unico tema]'' in "L'Ordine", 03/08/1979; Pietro Pensa, ''[http://pietro.pensa.it/Altro_che_le_moderne_cure_dimagranti:_nel_%22menu%22_polenta_e_ancora_polenta Altro che le moderne cure dimagranti: nel "menu" polenta e ancora polenta]'' in "L'Ordine", 27/07/1979.</ref>.
* I ''granei'', sono una polenta gialla, mista a farina bianca, cotta da essere tempestata di gnocchetti e poi condita con burro fritto o annegata nel latte.
* Il ''paradel'' è una specie di focaccia bassa o crêpe ottenuta con farina bianca, latte e uova, i più utilizzano solo farina e latte.
* IIl ''zenzinal'' è un pasticcio di polenta contenente formaggio fresco filante (una palla di polenta con il nucleo di formaggio) rosolato nel burro o riscaldato sulla brace.
* La miascia''miasciè'' è una sorta di torta di farina gialla impastata con latte acido e foglia di menta, poca frutta di stagione, che tradizionalmente veniva cotta tra due letti di brace con il ''test''.
* Il ''mesch ''è un pasticcio di polenta fredda a pezzi con patate lesse fredde tagliate e formaggio filante, mischiati e arrostiti nel burro.
 
=== Persone legate a Esino Lario ===
* [[Mario Cermenati]] (1868-1924), politico, geologo. Studioso e frequentatore di Esino Lario.
* Generale Enrico Mino (-1977), figlio del medico condotto nato e sepolto a Esino Lario.
* [[Pietro Pensa]] (1906-1996), ingegnere, scrittore e amministratore pubblico. Sindaco di Esino Lario, tra le tante opere prodotte ha realizzato la strada Esino-Valsassina, la “Prealpina Orobica”, l’acquedotto di Esino e il Museo delle Grigne.
* [[Pio XI]], al secolo Ambrogio Damiano Achille Ratti (1857- 1939), Papa dal 1922 fino alla morte, appassionato frequentatore del gruppo delle Grigne e per molti anni ospite della parrocchia di Esino Lario. Membro del [[Club Alpino Italiano]].
* Abate [[Antonio Stoppani]] (1824-1891), geologo, paleontologo e patriota. Avvia lo studio dei fossili di Esino Lario, trascorrendo lunghi periodi di ricerca nel comune.
* Michele Vedani (1874-1969), scultore. Trascorre lunghi periodi estivi e realizza la Via Crucis di Esino Lario.
* Don Giovanni Battista Rocca (1891-1965), parroco di Esino dal 1927 al 1965, fondatore nel 1936 della Scuola degli Arazzi di Esino Lario e nel 1947 del Museo delle Grigne.
 
=== Eventi ===
* ''I [[Re Magi]] di Esino'' (gennaio). In prossimità dell'[[Epifania]] un corteo scende dell'alto del paese accompagnando i Tre [[Re Magi]] a cavallo per le vie. Questi portano doni e regali a tutti i bambini, sostano un poco al Castello di Re Erode e giungono al Presepe Vivente, per adorare il Bambino Gesù. Tutta la popolazione prende parte alla preparazione della manifestazione, che assorbe gran parte del periodo natalizio per la sua realizzazione. Vengono aperte antiche corti e riproposti allestimenti insieme alla degustazione dei piatti del territorio. L'evento è seguito da numerosi visitatori.
[[File:Narrare un monumento - Stories around a monument 02.jpg|thumb|200px|Narrare un monumento, TooA 2012.]]
* ''[[Antonio abate|Sant'Antonio abate]]'' (17 gennaio). In occasione di Sant'Antonio, santo protettore di Esino Superiore viene celebrata la mattina a S.Messa solenne nella chiesa a lui dedicata e viene fatta la benedizione di animali e autoveicoli. I festeggiamenti proseguono nel pomeriggio in piazza Diaz, con l'incanto dei canestri, composti di salumi, formaggi e animali. Il piatto della tradizione sono i Ravioli di Sant'Antonio di Esino cucinati in famiglia e nei ristoranti locali.
 
* ''Bjibjerè'' (Ultimo sabato di gennaio). Il termine dell'idioma locale è tradotto in [[Giubiana]] e trova il suo perpetuarsi l'ultimo sabato di gennaio. L'antico rito del falò, di probabile origine celtica, un tempo era celebrato il giovedì, giorno in cui si credeva le streghe incontrassero il demonio. I giovani e gli uomini costruiscono un'altissima pira composta di rami, fascine, e vecchie cose di legno, sulla “Costa” che porta alla “Castello”. La sera, dopo la messa vigiliare, tutta la comunità, grandi e piccini, accorrono suonando campanacci e caratteristici corni pastorali, gridando a squarciagola davanti all'ardente falò sulla cui sommità trova la sua fine il “Gineer”. Gli esinesi, fin dalla notte dei tempi, scacciano in questo modo la miseria e l'inverno, in attesa della vicina primavera. La serata è allietata dalla degustazione di dolci casalinghi e caldo vino cotto.
* ''I [[Re Magi]] di Esino'' (gennaio). In prossimità dell’[[Epifania]] un corteo scende dell'alto del paese accompagnando i Tre [[Re Magi]] a cavallo per le vie. Questi portano doni e regali a tutti i bambini, sostano un poco al Castello di Re Erode e giungono al Presepe Vivente, per adorare il Bambino Gesù. Tutta la popolazione prende parte alla preparazione della manifestazione, che assorbe gran parte del periodo natalizio per la sua realizzazione. Vengono aperte antiche corti e riproposti allestimenti insieme alla degustazione dei piatti del territorio. L'evento è seguito da numerosi visitatori.
* ''Venerdì Santo''. La sera del venerdì della Settimana Santa, prende luogo a Esino, una partecipata processione penitenziale, che parte dalla Chiesa Parrocchiale e percorrendo le vie dell'intero paese e dopo due soste nelle chiese sussidiarie a notte fonda vi fa ritorno. Preceduti dalla Croce, gli esinesi accompagnano il Signore Morto, portato a spalla dai giovani del paese, alla sola luce dei scilostri delle donne e di innumerevoli ceri accesi alle finestre delle case.
* ''[[Antonio abate|Sant’Antonio abate]]'' (17 gennaio). In occasione di Sant'Antonio, santo protettore di Esino Superiore viene celebrata la mattina a S.Messa solenne nella chiesa a lui dedicata e viene fatta la benedizione di animali e autoveicoli. I festeggiamenti proseguono nel pomeriggio in piazza Diaz, con l’incanto dei canestri, composti di salumi, formaggi e animali. Il piatto della tradizione sono i Ravioli di Sant’Antonio di Esino cucinati in famiglia e nei ristoranti locali.
* ''San Vittore Martire patrono di Esino''. Santo di devozione ambrosiana la cui memoria cade il giorno 8 maggio. Il patrono [[Vittore il Moro|San Vittore Martire]], detto ''Mauritano'', viene festeggiato solo religiosamente con una solenne funzione Eucaristica, nella quale al Gloria viene dato fuoco al Pallone dei martiri. Segue una curatissima processione che si snoda sul promontorio del “Castello”, in cui vengono portate le reliquie del santo e, a spalla, la sua statua lignea.
* ''Bjibjerè'' (Ultimo sabato di gennaio). Il termine dell’idioma locale è tradotto in [[Gibbiana]] e trova il suo perpetuarsi l’ultimo sabato di gennaio. L’antico rito del falò, di probabile origine celtica, un tempo era celebrato il giovedì, giorno in cui si credeva le streghe incontrassero il demonio. I giovani e gli uomini costruiscono un’altissima pira composta di rami, fascine, e vecchie cose di legno, sulla “Costa” che porta alla “Castello”. La sera, dopo la messa vigiliare, tutta la comunità, grandi e piccini, accorrono suonando campanacci e caratteristici corni pastorali, gridando a squarciagola davanti all’ardente falò sulla cui sommità trova la sua fine il “Gineer”. Gli esinesi, fin dalla notte dei tempi, scacciano in questo modo la miseria e l’inverno, in attesa della vicina primavera. La serata è allietata dalla degustazione di dolci casalinghi e caldo vino cotto.
* ''[[San Giovanni Battista]]''. La chiesa sussidiaria del Battista in Esino Inferiore, nell'ultima domenica di giugno, viene ornata con paramenti sontuosi per l'esposizione delle reliquie di molti santi. [[File:Wikimania 2016 - group photo 02.jpg|miniatura|Wikimania Esino Lario 2016, foto di gruppo.]] Dopo la messa celebrata sul sagrato prende inizio la solenne processione che accompagna il SS.Sacramento tra le vie dell'antico nucleo addobbate da decorazioni floreali, archi di maggiociondolo, candide e artistiche lenzuola, sotto le rosse zendaline e al riparo di un damascato baldacchino. Non possono mancare, nelle ore pomeridiane, i giochi e l'incanto dei canestri, che, con le note della banda cittadina, intrattengono abitanti e turisti, fino alla sera. È scontato ricordare che sulle tavole di tutte le famiglie vengono sevite ogni tipo di specialità e leccornie.
* ''Venerdì Santo''. La sera del venerdì della Settimana Santa, prende luogo a Esino, una partecipata processione penitenziale, che parte dalla Chiesa Parrocchiale e percorrendo le vie dell’intero paese e dopo due soste nelle chiese sussidiarie a notte fonda vi fa ritorno. Preceduti dalla Croce, gli esinesi accompagnano il Signore Morto, portato a spalla dai giovani del paese, alla sola luce dei scilostri delle donne e di innumerevoli ceri accesi alle finestre delle case.
* ''San Vittore Martire patrono di Esino''. Santo di devozione ambrosiana la cui memoria cade il giorno 8 maggio. Il patrono [[San Vittore Martire]], detto ''Mauritano'', viene festeggiato solo religiosamente con una solenne funzione Eucaristica, nella quale al Gloria viene dato fuoco al Pallone dei martiri. Segue una curatissima processione che si snoda sul promontorio del “Castello”, in cui vengono portate le reliquie del santo e, a spalla, la sua statua lignea.
* ''[[San Giovanni Battista]]''. La chiesa sussidiaria del Battista in Esino Inferiore, nell’ultima domenica di giugno, viene ornata con paramenti sontuosi per l’esposizione delle reliquie di molti santi. Dopo la S.Messa celebrata sul sagrato prende inizio la solenne processione che accompagna il SS.Sacramento tra le vie dell’antico nucleo addobbate da decorazioni floreali, archi di maggiociondolo, candide e artistiche lenzuola, sotto le rosse zendaline e al riparo di un damascato baldacchino. Non possono mancare, nelle ore pomeridiane, i giochi e l’incanto dei canestri, che, con le note della banda cittadina, intrattengono abitanti e turisti, fino alla sera. È scontato ricordare che sulle tavole di tutte le famiglie vengono sevite ogni tipo di specialità e leccornie.
* Festa del Monte Croce - Festa degli Alpini (luglio)
* ''Tartifol Fest'' (settembre)
*[[Wikimania#Wikimania 2016|Wikimania 2016]]: Nel giugno 2016 il raduno internazionale annuale ''Wikimania'' si è svolto a Esino Lario.<ref>{{cita news|titolo= Wikipedia, raduno mondiale 2016 a Esino |url= http://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/internet_social/2014/12/24/wikipedia-raduno-mondiale-2016-a-esimo_7caf8193-7130-4338-afab-96931e603701.html }}</ref><ref>{{cita news|titolo= Clamoroso: Esino Lario capitale di Wikipedia nel 2016 |url= http://lecconews.lc/news/clamoroso-esino-lario-capitale-di-wikipedia-nel-2016-battuta-manila-92343/ }}</ref>
*Nel 2019 l'operatore di telecomunicazioni [[Eolo (azienda)|Eolo]] finanzia una [[campagna pubblicitaria]] nazionale destinata a finanziare con 3 milioni di euro i piccoli comuni coinvolgendo, tra i primi, proprio il comune di Esino Lario con una iniziativa denominata "AAA Vendesi Esino Lario", anche al fine di sensibilizzare l'[[opinione pubblica]] rispetto al problema dello spopolamento dei piccoli comuni<ref>{{Cita web|url=https://milano.repubblica.it/cronaca/2019/04/11/news/esino_lario_lecco_comune_non_e_in_vendita_eolo-223789427/|titolo="Esino Lario non è in vendita": la trovata pubblicitaria con la complicità del sindaco|sito=la Repubblica|data=2019-04-11|accesso=2021-06-03}}</ref>
 
== Geografia antropica ==
[[File:262Cainallo -Esino invernoProvincia 2010di 005Lecco.jpg|thumb|left|Esino Lario in inverno coperto di neve.Cainallo]]
Il[[File:262-Esino Comuneinverno di2010 005.jpg|thumb|Esino Lario hain treinverno coperto di frazionineve.]]
Il Comune di Esino Lario ha due frazioni.
* Bigallo, a 850 m sul livello del mare e a 0,89 chilometri dal comune.
* Ortanella, a 951 m sul livello del mare e a 2,27 chilometri dal comune.
Il comune ha inoltre una ricca toponomastica con numerose località, tra le quali:
* Cainallo, a 1300 m sul livello del mare e a 4 chilometri dal comune.
 
== Economia ==
=== Agricoltura ===
Storicamente la principale attività economica di Esino Lario è legata alla coltivazione dei boschi di [[Fagus sylvatica|faggio]] e carpine[[Carpinus betulus|carpino]]. Esino Lario faceva parte della squadra dei monti, il gruppo di comuni e territori delle Grigne che forniva [[carbone di legna]] per la produzione del ferro in Valsassina. La gestione dei boschi come bene comune è una peculiarità di Esino rispetto ai territori vicini;<ref>{{IstituzioneLombardia|100073|Comunità e comuni della riviera di Lecco e della Valsassina, XIV secolo-1757}}</ref> i boschi ancora oggi appartengono al Comune e sono suddivisi per l'utilizzo tra i residenti e trasmessi parzialmente per diritto ereditario. La fine dell'attività estrattiva del minerale di ferro in Valsassina mise in crisi le attività legate alle carbonaie.
 
=== Turismo ===
Il turismo a Esino Lario nasce a fine Ottocento con l'Abate Stoppani e con i primi geologi interessati a esplorare i fossili delle Grigne. Diventa un'attività economica centrale del paese a partire dagli anni Sessanta in cui si diffonde la fama di Esino Lario "La Perla delle Grigne". Le villeggiature estive si animano fino a raggiungere 12.000 presenze negli anni Settanta e portando la necessità di gestire servizi che nei mesi di luglio e agosto superano la capacità delle infrastrutture. Proprio per rispondere al fabbisogno di acqua viene realizzato l'acquedotto dalla Valsassina e vengono avviati gli impianti di sciistici per incrementare il flusso turistico nel periodo invernale. Negli anni Novanta il turismo comincia a declinare. Si riducono le lunghe villeggiature estive e alberghi, ristoranti e attività commerciali collegate al turismo iniziano a chiudere. Le scarse precipitazioni nevose fanno chiudere gli impianti sciistici che proseguono con una sola pista per principianti e sono poi gestiti da un'associazione.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
[[File:276-scansione0035.jpg|thumb|La strada che collega Esino Lario a [[Parlasco]] durante la sua costruzione]]
=== Strade ===
Il paese è attraversato dalla [[Strada provinciale 65 Cortenova-Perledo|strada provinciale della Valsassina]] (via per Esino nel tratto fuori Esino Lario): collega [[Varenna]] e [[Perledo]] a Esino Lario per poi proseguire verso [[Parlasco]] e [[Cortenova]] e la [[Valsassina]]; nel tratto da Parlasco a Esino è dedicata a [[Pietro Pensa]].
Il paese è attraversato dalle seguenti strade provinciali:
*Strada provinciale n° -- Via per Esino (che collega [[Varenna]], [[Perledo]] a Esino Lario).
*[[File:Strada Provinciale 65 Italia.svg|45px]] strada provinciale della valsassina collega Esino Lario a [[Parlasco]] e [[Cortenova]] e alla [[Valsassina]]; nel tratto da Parlasco a Esino dedicata a Pietro Pensa.
 
===Ferrovie===
Esino Lario non è direttamente servito da autostrade, strade statali, ferrovie o aeroporti.
Esino Lario è servita dall'apposita [[stazione di Varenna-Esino-Perledo]], che si trova sul tracciato ferroviario della linea [[Ferrovia Tirano-Lecco|Tirano-Lecco]] (anche se la stazione si trova nel territorio comunale di [[Perledo]]).
 
== Amministrazione ==
=== Elenco dei sindaci di Esino ===
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|||Giulio Nasazzi||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|[[1956]]|[[1975]]|[[Pietro Pensa]]|Lista civica|[[Sindaco]]|}}
|
{{ComuniAmminPrec|||Giuseppe Bertarini||[[Sindaco]]|}}
|
{{ComuniAmminPrec|[[1980]]|[[1990]]|Carlo Maria Pensa|Lista civica|[[Sindaco]]|}}
|Giulio Nasazzi
{{ComuniAmminPrec|[[1990]]|[[1999]]|Giovanni Grosso|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco]]|}}
|
{{ComuniAmminPrec||2006|Costante Grassi|Lista civica|[[Sindaco]]|}}
|[[Sindaco]]|
{{ComuniAmminPrec|2009|2014|Giovanni Dell'Era|Lista civica|[[Sindaco]]|}}
}}
{{ComuniAmminPrec|2014|2015|Aldo Panebianco||[[Commissario prefettizio]]}}
{{ComuniAmminPrec|2015|2020|Pietro Pensa|Lista civica|[[Sindaco]]}}
| [[1956]] | [[1975]]
{{ComuniAmminPrec|2020|''in carica''|Pietro Pensa|Lista civica|[[Sindaco]]}}
|[[Pietro Pensa]]
|Lista Civica ''Stella Alpina''
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|
|
|Giuseppe Bertarini
|
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
| [[1980]] | [[1990]]
|Carlo Maria Pensa
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|
|
|Giovanni Grosso
|Lista Civica
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
|
|2006
|Costante Grassi
|Lista Civica
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
| | in carica
|Giovanni Dell'Era
|Lista Civica
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Sport ==
Dal 2014 ogni anno, nella terza domenica di maggio, si tiene la Esino Lario Skyrace, gara non competitiva di [[corsa in montagna]] dal tracciato di 23&nbsp;km organizzata dalla Polisportiva di Esino Lario.
 
== Galleria fotografica==
<gallery>
File:Esino Lario (LC) Via Crucis.jpg|Via Crucis di [[Michele Vedani]].
File:Esino Lario (LC) Chiesa di S. Vittore.jpg|Chiesa di S. Vittore Martire.
File:A2009 320 IMGA0816.JPG|Esino dal Monte Croce.
File:A2009 330 IMGA0819.JPG|Esino dal Monte Croce.
</gallery>
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Bibliografia ==
* Documenti dell'[https://web.archive.org/web/20120808062357/http://pietro.pensa.it/Archivio_Pietro_Pensa Archivio Pietro Pensa CC-BY-SA documentazione su Esino Lario e il Bacino dell'Adda]
* Elena Del Drago, ''Guida ai luoghi dell'arte contemporanea'', Mondadori Electa S.p.A., Milano, 2009, p. 42 (''Archivio Storico Pietro Pensa - Villa Clotilde'')
* ''Esino Lario'' in ''Guida d'Italia: Lombardia'', nona edizione, Touring Club Italiano, Milano, 1987, p.&nbsp;338.
* Codice diplomatico della Lombardia medievale (sec. VIII-XII)
* [[Pietro Pensa]], ''[https://web.archive.org/web/20150105004503/http://pietro.pensa.it/Folclore_e_storia_di_un_paese_della_nostra_montagna:_le_origini Folclore e storia di un paese della nostra montagna: le origini]'' in "Rivista di Lecco", anno XVI (1957), n. 6, pp.&nbsp;7–10.
* Documenti dell'[http://pietro.pensa.it/Archivio_Pietro_Pensa Archivio Pietro Pensa CC-BY-SA documentazione su Esino Lario e il Bacino dell'Adda]
* [[Pietro Pensa]], ''[http://pietro.pensa.it/Storia_di_un_paese_della_nostra_montagna Storia di un paese della nostra montagna]'' in "Rivista di Lecco", anno XVII (1958), n. 1-2, pp.&nbsp;33–35.
* ''Esino Lario'' in ''Guida d'Italia: Lombardia'', nona edizione, Touring Club Italiano, Milano, 1987, p. 338.
* [[Pietro Pensa]], ''[http://pietro.pensa.it/Folclore_e_storia_di_un_paese_della_nostra_montagna:_le_origini Folclore e storia di un paese della nostra montagna: le origini]'' in "Rivista di Lecco", anno XVI (1957), n. 6, pp. 7-10.
* [[Pietro Pensa]], ''[http://pietro.pensa.it/Storia_di_un_paese_della_nostra_montagna Storia di un paese della nostra montagna]'' in "Rivista di Lecco", anno XVII (1958), n. 1-2, pp. 33-35.
* [[Pietro Pensa]], ''Storia del territorio di Esino Lario'' in ''Il Museo delle Grigne di Esino Lario'', 1956. Testi redatti per i pannelli del Museo delle Grigne con trascrizione a cura di Patrizia Barindelli, Esino Lario, 2009.
* Gianclaudio Ferraroli, ''L’OrigineL'Origine della Val d’Esinod'Esino'', Editore Cattaneo Paolo Grafiche Lecco, 2002.
* Don Battista Rocca, ''Il Castello d'Esino Lario'', stampa anastatica, 1932. Ristampato e allegato a Gianclaudio Ferraroli, ''L’OrigineL'Origine della Val d’Esinod'Esino'', Editore Cattaneo Paolo Grafiche Lecco, 2002.
* La parrocchia di Esino nel Venticinquennio 1927-1952 (dalle note d'archivio), Tipografia Orfanotrofio, Lecco, 1952.
* [[Antonio Stoppani]], ''Paléontologie Lombarde ou description des fossiles de Lombardie publie a l'aide de plusieurs savants par l'abbé Antonio Stoppani. I série: Les pétrifications d'Esino ou description des fossiles appartenant au dépôt triaque supérieur des environs d'Esino en Lombardie. Divises en quatre monographies comprenant les gastéropodes, les acéphales, les brachiopodes, les céphalopodes, les crionides, les zoophytes et les amorphozoaires, avec une carte géologique et les figurer d'espèces lithographiées d'après le nature'', Milano, Imprimeries de Joseph Bernardoni, 1858-60.
 
== Voci correlate ==
* [[Scuola degli arazzi di Esino Lario]]
* [[Stazione di Varenna-Esino-Perledo]]
* [[Museo delle Grigne]]
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=category:Esino Lario|voy}}
* [[:Commons:Category:Documents about Esino from Archivio Pietro Pensa|Documenti su Esino Lario dell'Archivio Pietro Pensa su Wikimedia Commons]]
 
== Collegamenti esterni ==
* [{{cita web|http://www.comune.esinolario.lc.it |Comune di Esino Lario]}}
* {{ToponimoLombardia}}
* [http://www.larioorientale.eu/esino/ Esino Lario - LarioOrientale.eu]
* {{cita web|url=http://www.valsassinacultura.it/comune.php?id=20&idcontent=15|titolo=Esino Lario su Valsassinacultura|accesso=26 luglio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140811183742/http://www.valsassinacultura.it/comune.php?id=20&idcontent=15|dataarchivio=11 agosto 2014|urlmorto=sì}}
* {{cita web | 1 = http://www.larioorientale.eu/esino/ | 2 = Esino Lario - LarioOrientale.eu | accesso = 15 marzo 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20121114221651/http://www.larioorientale.eu/esino/ | dataarchivio = 14 novembre 2012 | urlmorto = sì }}
 
{{ProvinciaLago di LeccoComo}}
{{Luoghi del Sentiero del Viandante}}
{{Comunità montana della Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera}}
{{Pieve di Valsassina}}
{{Comuni della provincia di Lecco}}
 
{{portale|Lombardia}}
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Comuni della provincia di Lecco]]
[[Categoria:Val d'Esino]]