Thor (HSK 4): differenze tra le versioni
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{{Infobox nave
|Nome=''Thor''<br/><small>''Santa Cruz''</small>
|Immagine=
|Didascalia= La nave nel 1938, ancora come mercantile ''Santa Cruz''
|Bandiera=War
|Tipo=[[bananiera]]<br/>[[nave corsara]]
|Classe=
|Costruttori=[[Deutsche Werft]]
|Cantiere=[[Amburgo]], [[Germania]]
|Identificazione=
|Ordine=
|Impostazione=
|
|Completamento=
|Entrata_in_servizio=1938
|In_servizio_con={{insegna navale|DEU (1935-1945)|icona}}
▲|Destino_finale=distrutta in un incidente a [[Yokohama]] l'11 novembre [[1942]]
|Stazza_lorda= 3.862 t▼
▲|Dislocamento=9200
▲|Stazza_lorda=
▲|Lunghezza=116,6
▲|Larghezza=16,7
|Altezza=
|Pescaggio=7
|Propulsione=1 gruppo di turbine a vapore su 1 asse, 6500 [[Cavallo vapore|CV]]
|Velocità=18
|Autonomia=
▲|Equipaggio=346
|Sensori=
|Sistemi_difensivi=
|Artiglieria=
* 6 cannoni da
* 2 mitragliere da [[3,7 cm FlaK]]
*
|Siluri=
* 4
|Corazzatura=
|Mezzi_aerei=1 [[Arado Ar 196]]
|Motto=
|Soprannome=
|Note=
|Ref=dati tratti da <ref name=Dupuis-265>{{cita|Dupuis|p. 265}}.</ref>
}}
Impostata nel 1938 come [[bananiera]] con il nome di ''Santa Cruz'', un mese dopo lo scoppio del conflitto la nave fu convertita in unità corsara. Il ''Thor'' intraprese due distinte crociere corsare a caccia delle navi mercantili degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]]: la prima, svoltasi tra il giugno 1940 e l'aprile 1941, vide l'incrociatore operare nelle acque dell'[[oceano Atlantico]] centrale e meridionale, affondando o catturando un totale di undici mercantili oltre a colare a picco un incrociatore ausiliario della [[Royal Navy]] e a danneggiarne altri due. La seconda crociera, tenutasi tra il novembre 1941 e l'ottobre 1942, vide l'unità attraversare l'Atlantico, l'[[oceano Indiano]] e il [[oceano Pacifico|Pacifico]] fino al [[Giappone]], affondando o catturando altri dieci mercantili alleati.
L'11 novembre 1942, mentre si trovava fermo in porto a [[Yokohama]] in Giappone, il ''Thor'' rimase coinvolto nell'esplosione accidentale di una [[petroliera]] tedesca ancorata al suo fianco, finendo completamente distrutto.
== Storia ==
=== La prima crociera === La nave fu costruita nei cantieri della [[Deutsche Werft]] di [[Amburgo]], entrando in servizio nel 1938 come [[bananiera]] per la compagnia di navigazione "Oldenburg-Portugiesischr Line", con il nome di ''Santa Cruz''; nell'ottobre 1939 l'unità fu confiscata dalla Kriegsmarine e ne venne ordinata la trasformazione in nave corsara. Relativamente piccola rispetto alle altre navi corsare dell'epoca, la struttura dell'imbarcazione consentiva di installare solo sei cannoni [[15 cm SK L/45]], in impianti singoli e scudati, ben mascherati i vari punti a prua e poppa; l'armamento comprendeva anche un impianto binato di mitragliere [[3,7 cm FlaK]] e due impianti binati di mitragliere [[2 cm FlaK]] antiaeree, oltre a due impianti binati di tubi lanciasiluri da 533 mm. La nave imbarcava anche 90 [[mina navale|mine]] e un [[idrovolante]] da ricognizione [[Arado Ar 196]]<ref name=Dupuis-265 />.
Ribattezzata ''Thor'', la nave prese il mare nel giugno 1940 al comando del ''[[Kapitän zur See]]'' [[Otto Kähler]], eludendo la sorveglianza britannica nel [[Mare del Nord]] e nell'[[oceano Atlantico]] settentrionale camuffandosi da mercantile neutrale battente bandiera [[Unione Sovietica|sovietica]]. Raggiunto l'Atlantico meridionale a sud delle [[Azzorre]], alla larga dalle zone più sorvegliate, il ''Thor'' fece la sua prima vittima il 1º luglio catturando la [[motonave]] da 10.000 [[Tonnellata di stazza|tonnellate di stazza]] [[Paesi Bassi|olandese]] ''Kertosono'' in rotta da [[New Orleans]] a [[Freetown]]: dotata di un equipaggio tedesco, la motonave fu condotta nel porto di [[Lorient]] nella [[Francia]] da poco occupata<ref>{{cita|Dupuis|pp. 163-164}}.</ref>.
Passata nell'[[emisfero australe]], la corsara fermò e affondò tra il 7 e il 16 luglio tre mercantili britannici (''Delambre'', ''Gracefield'' e ''Wendover''), uno [[Belgio|belga]] (''Bruges'') e uno olandese (''Tela''), per un totale di 36.000 tonnellate di stazza colate a picco e più di 200 prigionieri catturati. Il 28 luglio, al largo di [[Rio de Janeiro]], il ''Thor'' avvistò un grosso mercantile che tuttavia si rivelò essere l'incrociatore ausiliario della [[Royal Navy]] [[HMS Alcantara (F88)|HMS ''Alcantara'']]; più veloce dell'unità tedesca, la nave britannica serrò le distanze e iniziò un violento duello di artiglieria. Entrambe le navi vennero pesantemente colpite, ma i danni più gravi si verificarono a bordo della nave britannica che restò immobilizzata; la corsara tedesca non le diede il colpo di grazia ma ruppe il contatto e si dileguò per evitare in incappare in altre unità nemiche richiamate sul luogo dello scontro dai segnali radio dell<nowiki>'</nowiki>''Alcantara''<ref>{{cita|Dupuis|pp. 164-166}}.</ref>.
Riparati i danni e rifornitosi dall'unità ausiliaria tedesca ''Rekum'', il ''Thor'' si spinse nelle acque a sud di [[Tristan da Cunha]] dove ottenne altri due risultati utili affondando, il 28 settembre, la grande [[baleniera]] [[Norvegia|norvegese]] ''Kosmos'' e, l'8 ottobre, la [[nave frigorifera]] britannica ''Natia''. Il 5 dicembre seguente, al largo delle coste meridionali del [[Sudamerica]], il ''Thor'' incappò in un altro incrociatore ausiliario britannico, il [[HMS Carnarvon Castle (F25)|HMS ''Carnarvon Castle'']]: ne seguì un nuovo scontro, durante il quale il ''Thor'' riuscì a piazzare diversi colpi sull'unità britannica e ad appiccarvi un grosso incendio; mentre il ''Carnarvon Castle'' si disimpegnava dirigendo su [[Montevideo]], il ''Thor'' si dileguò dal luogo dello scontro<ref>{{cita|Dupuis|pp. 166-167}}.</ref>.
== La seconda crociera ==▼
Dopo essersi incontrato con altre unità corsare e rifornitrici tedesche in un punto dell'Atlantico meridionale alla fine di dicembre 1940, il ''Thor'' si diresse verso l'Atlantico centrale e, il 25 marzo 1941, affondò la grossa nave passeggeri armata ''Britannia'' dopo un serrato duello di artiglieria; poco dopo questo scontro, il ''Thor'' fermò il mercantile ''Trolleholm'' battente bandiera svedese: benché la [[Svezia]] fosse neutrale, il mercantile era stato affittato da una compagnia britannica e fu quindi colato a picco dopo aver evacuato l'equipaggio. In rotta per rientrare in Germania, il 4 aprile il ''Thor'' incappò al largo dell'arcipelago di [[Capo Verde]] nell'incrociatore ausiliario britannico [[HMS Voltaire (F47)|HMS ''Voltaire'']]; [[Azione del 4 aprile 1941|lo scontro]] tra le due unità fu molto pesante, ma alla fine il ''Voltaire'' venne gravemente colpito e fu colato a picco. Il 16 aprile seguente il corsaro fece la sua ultima vittima, il mercantile svedese ''Sir Ernest Cassel'', per poi forzare il canale de [[La Manica]] il 23 aprile sotto la scorta di altre unità della Kriegsmarine e arrivare felicemente nel porto di Amburgo il 30 aprile, dopo ben 329 giorni in mare e un bottino totale di 12 navi affondate per più di 96.000 tonnellate di stazza<ref>{{cita|Dupuis|pp. 168-170}}.</ref>.
▲=== La seconda crociera ===
Dopo un periodo di lavori di revisione, il ''Thor'' riprese il mare il 30 novembre 1941 al comando del ''Kapitän zur See'' [[Günther Gumprich]].
Elusa la sorveglianza britannica e portatosi nell'Atlantico meridionale, il corsaro fece la sua prima vittima il 23 marzo 1942 quando colò a picco il mercantile [[Grecia|greco]] ''Pagasitikos''; seguirono nei giorni seguenti i cargo britannici ''Wellpark'' (30 marzo) e ''Willesden'' (1º aprile), il mercantile norvegese ''Aust'' (3 aprile) e di nuovo un cargo britannico, il ''Kirkpool'' (10 aprile). Doppiato il [[Capo di Buona Speranza]] ed entrato nell'[[oceano Indiano]], il 10 maggio il ''Thor'' fermò e catturò la nave passeggeri [[australia]]na ''Nankin'' in rotta per [[Bombay]]: rinominata ''Leuthen'' e trasformata in unità ausiliaria tedesca, la nave fu caricata dei prigionieri raccolti in precedenza e inviata verso il [[Giappone]].
== Vittime del ''Thor'' ==▼
Il ''Thor'' dovette aspettare il 14 giugno per registrare un'altra vittima, la petroliera olandese ''Olivia''; seguì il 19 giugno la cattura della petroliera norvegese ''Herborg'' e quindi, il 4 luglio, quella della petroliera ''Madrono'' sempre battente bandiera norvegese: entrambe le unità, dotate di equipaggio tedesco, furono trasformate in navi rifornitrici per le unità della Kriegsmarine nell'oceano Indiano e nel [[oceano Pacifico|Pacifico]]. L'ultimo successo fu ottenuto il 20 luglio, quando il ''Thor'' colò a picco la nave frigorifera britannica ''Indus'' portando il totale della seconda crociera corsara dell'unità a 10 mercantili affondati o catturati per un totale di più di 55.000 tonnellate di stazza<ref>{{cita|Dupuis|pp. 170, 265}}.</ref>.
Nel settembre 1942 il ''Thor'' ricevette l'ordine di raggiungere il porto di [[Yokohama]], nell'alleato Giappone, per sottoporsi a un ciclo di lavori di manutenzione; l'unità raggiunse la sua destinazione il 10 ottobre seguente. Il 30 novembre il corsaro era ormeggiato a fianco delle petroliere tedesche ''Leuthen'' e ''Uckemark'' (più nota con il primo nome di ''[[Altmark (nave)|Altmark]]''), quando su quest'ultima si sviluppò un incendio: le fiamme innescarono una violenta esplosione, che coinvolse le altre due unità tedesche oltre al mercantile giapponese ''Heion Maru'', tutte finite distrutte e colate a picco in mezzo a vasti incendi; quindici uomini dell'equipaggio del ''Thor'' perirono nel disastro. Le cause dello scoppio non poterono essere accertate, ma sembra verosimile che fu causato da una scintilla provocata da una squadra di riparazione che stava lavorando nella cisterne, piene di vapori di petrolio<ref>{{cita|Woodward|p. 215}}.</ref><ref>{{cita|Dupuis|pp. 171-172}}.</ref>.
{{colonne}}
'''Prima campagna'''
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* {{simbolo|Flag of Sweden.svg}} ''Trolleholm'': cargo svedese
▲* [[Image:Naval Ensign of the United Kingdom.svg|border|20px]] ''Carnarvon Castle'' : nave ausiliaria britannica
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'''Seconda campagna'''
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==Note==
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== Bibliografia ==
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* {{cita libro | nome=David| cognome=Woodward | titolo= Le navi segrete di Hitler| anno=1966 | editore= Arnoldo Mondadori Editore| città=Verona|ISBN = no |cid=Woodward}}
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{en}} [http://www.german-navy.de/kriegsmarine/ships/auxcruiser/thor/index.html Thor (HSK 4)] su german-navy.de
{{Navi corsare tedesche WWII}}
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[[Categoria:Navi costruite a Amburgo]]
[[Categoria:Relitti]]
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