Attaccamento: differenze tra le versioni
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[[File:Max Rentel Großmutter mit Enklein.jpg|thumb|Una pittura di [[Max Rentel]] del 1911 che mostra un legame di attaccamento.]]
L''''attaccamento''', in [[psicologia]], può essere definito come un sistema [[Psicologia dinamica|dinamico]] di [[atteggiamento|atteggiamenti]] e [[comportamento|comportamenti]] che contribuiscono alla formazione di un [[Relazione interpersonale|legame specifico fra due persone]], un vincolo le cui radici possono essere rintracciate nelle relazioni primarie che si instaurano fra bambino e adulto.
Il più importante assunto della ''Teoria dell'attaccamento'' è che un bambino necessita di sviluppare una relazione con almeno un caregiver, per la riuscita del suo sviluppo sociale ed emozionale<ref>{{Cita libro|cognome=Holmes|nome=J|anno=1993|titolo=John Bowlby & Attachment Theory|serie=Makers of modern psychotherapy|editore=Routledge|città=London|isbn=0-415-07729-X|cid=harv|p=69}}</ref>. Tale relazione può essere diadica, come nella relazione [[Madre|madre-bambino]] tipica della cultura occidentale, o può coinvolgere una comunità di caregivers (fratelli, famiglia estesa, insegnanti), come si può osservare nelle culture dell'[[Africa]] o del [[Sudamerica]].<ref name=":0">{{Cita libro|titolo=The Cultural Nature of Human Development.|url=https://archive.org/details/trent_0116404828893|cognome=Rogoff|nome=Barbara|editore=Oxford University Press|anno=2003|città=NY}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Vicedo|nome=Marga|data=14 febbraio 2017|titolo=Putting attachment in its place: Disciplinary and cultural contexts|url=https://dx.doi.org/10.1080/17405629.2017.1289838|rivista=European Journal of Developmental Psychology|volume=14|pp=684-699|doi=10.1080/17405629.2017.1289838}}</ref><ref name=":1">{{Cita libro|titolo=Attachment Reconsidered Cultural Perspectives on a Western Theory|cognome=Quinn and Mageo|nome=Naomi and Jeannette Marie|editore=Palgrave McMillan|anno=2013|isbn=978-1-137-38674-8|città=New York, NY}}</ref>
== Descrizione ==
=== Fasi dell'attaccamento ===
Secondo Bowlby, l'attaccamento avviene in 5 fasi<ref name="una base sicura"/>:
* 0-3 mesi, ''pre-attaccamento'': il bambino, pur riconoscendo la figura umana quando compare nel suo campo visivo, non discrimina e non riconosce specificamente le persone;
* 3-6 mesi, ''attaccamento in formazione'': inizia la formazione di un legame; il bambino discrimina le figure e ne riconosce una in particolare (quella che lo cura, lo coccola, lo nutre), inoltre nell'80% dei bambini subentra
* 7-8 mesi, ''angoscia'': non avendo ancora sviluppato il concetto di “permanenza
* 8-24 mesi, fase di ''attaccamento'' vero e proprio;
* dai 3 anni in poi, formazione di ''legami'': la figura allevante viene riconosciuta dal bambino che, oltre ad identificarne le caratteristiche fisiche, diviene [[consapevolezza|consapevole]] del suo provare [[sentimento|sentimenti]], [[emozione|emozioni]], [[sensazione|sensazioni]].
In base alle risposte che i genitori daranno al [[bambino]], si produrranno in seguito diverse tipologie di legame.
=== Strange Situation ===
[[Mary Ainsworth]],
Nella ''strange situation'' i principali stili di [[comportamento]] attivati sono:
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L'esperimento, che si dipana in otto fasi, ha queste caratteristiche:
* ''1º episodio''. In una stanza apposita vengono fatti entrare, e successivamente lasciati soli,
* ''2º episodio''. Nella stanza sono presenti dei giocattoli in un angolo, il bambino ha così la possibilità di esplorare l'ambiente ed, eventualmente, giocare con
* ''3º episodio''. Entra un estraneo che siede prima in silenzio, poi parla con
* ''4º episodio''.
* ''5º episodio''. Successivamente rientra
* ''6º episodio''. In questo episodio
* ''7º episodio''. Entra l'estraneo e, se necessario, cerca di consolare il bambino.
* ''8º episodio''.
==
La sequenza osservativa di tutte le fasi della ''strange situation'', permette di definire quattro tipologie di attaccamento che legano
* '''stile "sicuro":''' il bambino esplora l'ambiente e gioca sotto lo sguardo vigile
* '''stile "insicuro-evitante"''': il bambino esplora l'ambiente ignorando
* '''stile "insicuro-[[ambivalenza|ambivalente]]"''': il bambino ha comportamenti contraddittori nei confronti
* '''stile "disorganizzato"''': il bambino mette in atto dei comportamenti stereotipici, ed è sorpreso/stupefatto quando
Attraverso una serie di sperimentazioni con la ''strange situation'', Mary Ainsworth e John Bowlby hanno potuto notare come il comportamento di attaccamento sicuro, osservato (nelle osservazioni di Ainsworth e Bowlby) tra la madre e il suo bambino, oltre a fornire protezione al piccolo, serviva a costituire una "''base sicura''" a cui il bambino potesse ritornare nelle fasi di esplorazione dell'ambiente circostante. Questa "base sicura" permette così di promuovere nel bambino un senso di fiducia in
=== La separazione
Le ricerche di Bowlby e gli esperimenti della Ainsworth hanno dimostrato che ogni esperienza di separazione
in ospedale). Per la prima volta, Bowlby individuò e descrisse gli stadi della protesta, della disperazione e della dissociazione, troppe volte prima derubricata come “adattamento” (settling down). Il film fu centrale nel favorire un cambiamento delle politiche ospedaliere di degenza.
Il suo lavoro proseguì con il suo report sugli orfani di guerra per la World Health Organisation (WHO) “Maternal Care and Mental Health” (1951), mentre la sua collaborazione con Mary Ainsworth e Mary Main nei cinquant’anni successivi lo
portarono a elaborare la teoria dell’attachment.|accesso=4 giugno 2021}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=John|cognome=Bowlby|nome2=James|cognome2=Robertson|data=1953-06|titolo=A Two-Year-Old Goes to Hospital|rivista=Proceedings of the Royal Society of Medicine|volume=46|numero=6|pp=425-427|accesso=2021-06-04|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1918555/}}</ref>
=== Modelli operativi interni ===
I modelli operativi interni sono rappresentazioni mentali del legame costruito con l'attaccamento, che hanno lo scopo di guidare il bambino nelle sue interazioni con l'ambiente. Il termine fu introdotto dal filosofo scozzese [[Kenneth Craik]]. Craik aveva notato la capacità del [[pensiero]] di prevedere gli eventi, e sottolineò il valore di sopravvivenza nella [[selezione naturale]] per questa abilità. Tale modello operativo interno consente a una persona di testare le alternative mentalmente, usando la conoscenza del passato mentre risponde al presente e al futuro. Bowlby applicò le idee di Craik all'attaccamento, mentre altri psicologi applicavano questi concetti alla percezione e alla cognizione degli adulti<ref>{{Cita libro|autore=Johnson-Laird PN |anno=1983|isbn=0-674-56881-8 |pp=[https://archive.org/details/mentalmodelstowa0000john/page/179 179]–87|titolo= Mental models|url=https://archive.org/details/mentalmodelstowa0000john |città= Cambridge, MA |editore= Harvard University Press}}</ref>.
Il modello operativo interno dei bambini si sviluppa in risposta all'esperienza e ai risultati dei loro comportamenti di ricerca di prossimità. Se il caregiver accetta questi comportamenti e concede la vicinanza e l'affetto, il bambino sviluppa un attaccamento sicuro; se il caregiver nega costantemente la vicinanza al bambino, si sviluppa un attaccamento evitante; e se il caregiver concede la vicinanza in modo incoerente, si sviluppa un attaccamento ambivalente<ref>{{Cita pubblicazione | cognome1 = Main | nome1 = M. | cognome2 = Kaplan | nome2 = N. | cognome3 = Cassidy | nome3 = J. | anno = 1985 | titolo = Security in Infancy, Childhood, and Adulthood: A Move to the Level of Representation | rivista = Monographs of the Society for Research in Child Development | volume = 50 | pp = 66-104 | doi=10.2307/3333827}}</ref>.
È importante notare come i modelli operativi interni si mantengano sostanzialmente stabili nel tempo, e il modello interiorizzato dal bambino si mantiene fino all'età adulta. Il modello operativo interno di un genitore, che si attua a sua volta nella relazione di attaccamento con il suo bambino, può essere indagato esaminando le rappresentazioni mentali del genitore<ref>{{Cita pubblicazione|autore-capitolo-cognome=Lieberman|autore-capitolo-nome=AF|anno=1997|capitolo=Toddlers' internalization of maternal attributions as a factor in quality of attachment|curatori=Atkinson, Leslie; Zucker, Kenneth J|titolo=Attachment and psychopathology|url=https://archive.org/details/attachmentpsycho0000unse|città=New York, NY, US|editore=Guilford Press|pp=[https://archive.org/details/attachmentpsycho0000unse/page/277 277]–292}}</ref><ref>{{cita pubblicazione | cognome1 = Zeanah | nome1 = CH | cognome2 = Keener | nome2 = MA | cognome3 = Anders | nome3 = TF | anno = 1986 | titolo = Adolescent mothers' prenatal fantasies and working models of their infants | url = https://archive.org/details/sim_psychiatry_1986-08_49_3/page/193 | rivista = Psychiatry | volume = 49 | numero = 3| pp = 193-203 | doi=10.1080/00332747.1986.11024321}}</ref>.
==Gli stili di attaccamento nell'adulto==
===La ''Adult Attachment Interview''===
Un importante strumento clinico per valutare lo stile di attaccamento negli adulti è la '''''Adult Attachment Interview (AAI)''''', messa a punto da [[Mary Main]] e collaboratori<ref>George C., Kaplan N., Main M., (1985) ''Adult Attachment Interview''. University of California Press, Berkeley.</ref><ref>{{Cita libro|titolo = Adult Attachment Interview. Applicazioni cliniche|curatore = N. Dazzi, G. C. Zavattini|traduttore = A. M. Delogu|editore = Cortina Raffaello|città = Milano|anno = 2010|ISBN = 978-88-6030-331-8}}</ref>. Si tratta di un'intervista semi-strutturata, della durata di circa un'ora, nella quale vengono poste 20 domande all'intervistato. L'intervista indaga la rappresentazione dell'adulto sull'attaccamento (cioè i modelli operativi interni) valutando i ricordi generali e specifici della sua infanzia. Le risposte sono codificate in base alla qualità del discorso (in particolare la coerenza) e il contenuto. L'AAI permette di classificare l'attaccamento degli adulti in base a quattro categorie:
* '''Sicuro''' (F, ''free''): valorizzano le relazioni di attaccamento, le descrivono in modo equilibrato e influente. Il loro discorso è coerente e di natura non difensiva.
* '''Distanziante''' (Ds, ''dismissing''): mostrano lacune di memoria. Riducono al minimo gli aspetti negativi e negano l'impatto personale sulle relazioni. Le loro descrizioni positive sono spesso contraddittorie o non supportate. Il discorso è difensivo.
* '''Preoccupato''' (E, ''entangled''): mostrano continue preoccupazioni rispetto alla relazione con i propri genitori. Discorso incoerente. Hanno rappresentazioni conflittuali o ambivalenti del passato.
* '''Non risolto''' (U, ''unresolved''): evidenziano traumi derivanti da perdite o abusi non risolti.
===L'attaccamento nelle relazioni di coppia===
Sulla base dell'ipotesi della stabilità nel tempo dei modelli operativi interni, la ricerca sull'attaccamento è stata estesa alle relazioni di [[coppia (sociologia)|coppia]]. Bartolomew e Horowitz hanno definito quattro stili di attaccamento nell'adulto, basati sull'immagine che l'individuo ha di sé e dell'altro<ref>{{cita pubblicazione |autore=Bartholomew K, Horowitz LM |titolo=Attachment styles among young adults: a test of a four-category model |rivista=Journal of Personality and Social Psychology |volume=61 |numero=2 |pp=226-44 |data=Agosto 1991 |pmid=1920064 |doi=10.1037/0022-3514.61.2.226 |url=http://content.apa.org/journals/psp/61/2/226}}</ref>:
* '''Stile sicuro''': modello di sé positivo e dell’altro positivo. Gli adulti con un attaccamento sicuro tendono ad avere opinioni positive su sé stessi, sui loro partner e sulle loro relazioni. Si sentono a proprio agio con l'intimità e l'indipendenza, bilanciando le due.
* '''Stile ansioso-preoccupato''': modello di sé negativo e dell’altro positivo. Gli adulti ansiosi-preoccupati cercano alti livelli di intimità, approvazione e risposte dai partner, diventando eccessivamente dipendenti. Tendono a essere meno fiduciosi, hanno opinioni meno positive su sé stessi e sui loro partner e possono mostrare alti livelli di espressività emotiva, preoccupazione e impulsività nelle loro relazioni.
* '''Stile distanziante-evitante''': modello di sé positivo, dell’altro negativo. Gli adulti che ricadono in questa categoria desiderano un alto livello di indipendenza, e spesso sembrano evitare del tutto l'attaccamento. Si considerano autosufficienti, invulnerabili ai sentimenti di attaccamento e non necessitano di relazioni strette. Tendono a sopprimere i loro sentimenti, affrontando il conflitto prendendo le distanze dai partner di cui spesso hanno una scarsa opinione.
* '''Stile timoroso-evitante''': modello di sé negativo, dell’altro negativo. Gli adulti timoroso-evitanti hanno sentimenti contrastanti sulle relazioni intime, desiderando e al tempo stesso sentendosi a disagio nella vicinanza emotiva. Tendono a diffidare dei loro partner e si considerano non degni di attenzione. Come nello stile distanziante, gli adulti timorosi tendono a cercare meno intimità, sopprimendo i loro sentimenti.
==L'attaccamento nei primati==
Il legame di attaccamento tra genitori e figli venne studiato e sperimentato su piccoli [[primates|primati]] dai coniugi [[Harry Harlow|Harlow]] (Harry Frederick e Clara Mears Harlow) tra il [[1958]] e il [[1965]]<ref name=Suomi>Suomi, S. J. and Leroy, H. A. (1982), In memoriam: Harry F. Harlow (1905–1981). Am. J. Primatol., 2: 319–342. {{DOI| 10.1002/ajp.1350020402}}</ref>.
Gli Harlow allevarono cuccioli di [[macaco]] privandoli della [[madre]]; le scimmie disponevano solo di due sostituti materni: uno era un peluche di morbida stoffa e l'altro di metallo; quest'ultimo era fornito di biberon al quale le scimmiette affamate si attaccavano per succhiare il latte.
I coniugi, dopo ripetute osservazioni, notarono che le scimmiette trascorrevano la maggior parte del tempo avvinte al pupazzo di stoffa, anche se era privo di biberon, e si attaccavano alla sagoma metallica solo per poppare.
Dopo qualche settimana le scimmie divennero tristi e spaurite a causa della mancanza del contatto fisico e di sguardi.
Quando le scimmie divennero adulte si comportarono come "cattive madri": mostravano indifferenza verso i loro piccoli, non li [[allattamento materno|allattavano]], non si ribellavano se succedeva qualche cosa ai piccoli e arrivavano ad aggredirli e rifiutarli<ref name=Suomi/>.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia italiana ==
* Grazia Attili, ''Attaccamento e costruzione evoluzionistica della mente. Normalità, patologia, terapia'', Raffaello Cortina, Milano, 2007
* [[John Bowlby]], ''Attaccamento e perdita 1'', Bollati Boringhieri, Torino 1999
* John Bowlby, ''Attaccamento e perdita 2'', Bollati Boringhieri, Torino 2000
* [[Peter Fonagy]], Mary Target, ''Attaccamento e funzione riflessiva'', Raffaello Cortina, Milano 2001
* Peter Fonagy, ''Psicoanalisi e teoria dell'attaccamento'', Raffaello Cortina, Milano 2002
* Jeremy Holmes, ''La teoria dell'attaccamento, John Bowlby e la sua scuola'', Raffaello Cortina, Milano 2004
* Giorgio Caviglia, ''Teoria della mente attaccamento disorganizzato psicopatologia'', Carocci, Firenze 2005
* Manfred Endres, Susanne Hauser (a cura di), ''La teoria dell'attaccamento in psicoterapia'', Zephyro Edizioni, Milano 2006
* [[Mary Ainsworth]], ''Modelli di attaccamento e sviluppo della personalità'', Raffaello Cortina, Milano 2006
* Blaise Pierrehumbert, ''L'Attaccamento. Dalla teoria alla pratica'', Edizioni Magi, Roma 2007
* Niels Peter Rygaard, ''Il bambino abbandonato. Guida al trattamento dei disturbi dell'attaccamento'', Giovanni Fioriti, Roma 2007
* Horst Petri, ''Non troppo amore per carità! Genitori e figli tra attaccamento e libertà'', Koiné, Roma 2009
* Angela Balzotti, ''Attaccamento e biologia. La regolazione affettiva in una prospettiva psicobiologica'', Franco Angeli, Milano 2010
* Jude Cassidy, Phillip R. Shaver, ''Manuale dell'attaccamento. Teoria, ricerca e applicazioni cliniche'', Giovanni Fioriti Editore, Roma 2010
== Voci correlate ==
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* [[Affetto]]
* [[Abbandono (psicologia)]]
* [[Funzione del Sé riflessivo]]
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