Art Nouveau: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|altri significati|[[Liberty (disambigua)]]|Liberty}}
[[File:Alfons Mucha - Fruit2.jpg|thumb|upright|Alfons Mucha, ''Frutta'' (1897; Praga, [[Museo Mucha]]).]]
{{Artestoria contemporanea}}
L<nowiki>'</nowiki>'''''Art Nouveau''''', notoe anchele sue declinazioni assimilate in [[Italia]] comeallo '''stile floreale''' o '''stile ''Liberty'''''<ref name="Treccani">{{Treccani|stile-liberty_(Enciclopedia-Italiana)|LIBERTY, èstile|autore=[[Pietro ilD'Achiardi]]|anno=1934|accesso=14 nomenovembre con2021}}</ref> cuio è(soprattutto conosciutoall'epoca) in'''arte [[Italia]]nuova''', fu un [[movimento artistico]]- e [[Filosofia|filosofico]], attivoche neisi decenni a cavallosviluppò tra illa [[XIXfine secolo|XIX]]dell'800 e il [[XXprimo secolo]],decennio del 1900 e che influenzò le [[arti figurative]], l'[[architettura]] e le [[arti applicate]].<ref>{{cita|Duncan (1994)|p. 7}}.</ref><ref>{{cita|Sterner (1982)|p. 6}}.</ref> Il movimento artistico ebbe massima diffusione durante l'ultimo periodo della cosiddetta ''[[Belle Époque]]''.
 
Il nome ''Art Nouveau'' (Nuova "arte nuova") nacquefu coniato in [[Francia]], dovenazione nella quale il movimento era noto anche come ''Style Guimard'', ''Style 1900'' o ''[[Scuola di Nancy|École de Nancy]]'' (per gli oggetti d'arte); anche in [[Gran Bretagna]] fu noto come ''Art Nouveau'' insieme allecon le definizioni in lingua di ''Modern Style'' o ''Studio Style'', mentre in [[Germania]] prese il nome di ''[[Jugendstil]] (stile giovane)'', in [[Austria]] ''[[Secessione nell'arte|Sezessionstil]] (Secessione)'', nei [[Paesi Bassi]] ''Nieuwe Kunst'' (traduzione di ''Art Nouveau'' in olandese), in [[Polonia]] ''Secesja'', in [[Svizzera]] ''Style sapin'' o ''Jugendstil'', in [[Serbia]] e [[Croazia]] ''Secesija'', in [[Russia]] ''Modern'' e, in [[Spagna]], ''[[Modernismo catalano|Arte modernistaJoven]]'' (arte giovane), o più frequentemente, ''[[Modernismo catalano|Modernismo]]''. In Italia il movimento artistico assunse dapprima il nome di arte nuova e successivamente di ''stile floreale'' o stile ''Liberty''.
 
== Storia ==
Il nome '''Liberty''' che si diffuse in [[Italia]] deriva dai magazzini [[londra|londinesi]] di [[Arthur Lasenby Liberty|Arthur Liberty]], che esponevano regolarmente oggetti d'arte e tessuti disegnati in stile Art Nouveau alla fine del [[XIX secolo]].
[[File:La vetta - Cesare Saccaggi.jpg|miniatura|[[Cesare Saccaggi]], ''[[La vetta (dipinto)|La vetta]]'' o ''La regina dei ghiacci'' (1898 circa; Tortona, [[Cassa di Risparmio di Tortona|Cassa di Risparmio]]).]]
L'espressione «Art Nouveau» fu utilizzata per la prima volta da Edmond Picard nel [[1894]] nella rivista belga ''[[La Jeune Belgique|L'Art moderne]]'' per qualificare la produzione artistica di [[Henry van de Velde]].<ref>{{Cita pubblicazione |lingua = fr |rivista = [[The Wall Street Journal|Wall Street International]] - Art |titolo = L'Art nouveau |data = 11 febbraio 2015 |url = http://wsimag.com/fr/art/13086-lart-nouveau |accesso = 9 dicembre 2015 |dataarchivio = 22 dicembre 2015 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20151222130032/http://wsimag.com/fr/art/13086-lart-nouveau |urlmorto = no}}</ref> Tuttavia il nome era stato coniato dallo stesso Henry van de Velde insieme con i suoi connazionali [[Victor Horta]], [[Paul Hankar]] e [[Gustave Serrurier-Bovy]].<ref name="HenryvandeVelde"/>
{{Citazione|L'opera di tutti e quattro fu messa assieme, giudicata e studiata attraverso la sola qualità ovviamente comune a tutti: la novità; così ebbe origine il nome ''Art Nouveau''<ref name="HenryvandeVelde">{{de}} Henry van de Velde, ''Die Renaissance im modernen Kunstgewerbe'', Lipsia, 1903.</ref>|[[Henry van de Velde]]}}
 
L'Art Nouveau si [[gesamtkunstwerk|configurò come stile ad ampio raggio]], che abbracciava i più disparati campi come [[architettura]], [[decorazione]] d'[[design degli interni|interni]] ed [[arredo urbano|esterni]], [[gioielleria]], [[mobili]]o e [[Tessuto (materiale)|tessuti]], [[attrezzo|utensili]] e oggettistica, [[illuminazione]], [[arte funeraria]].
== Storia dello stile Floreale ==
{{Citazione|L'opera di tutti e quattro fu messa assieme, giudicata e studiata attraverso la sola qualità ovviamente comune a tutti: la novità; così ebbe origine il nome ''Art Nouveau''<ref>Per tutti e quattro van de Velde, oltre se stesso, intende [[Victor Horta]], [[Paul Hankar]] e [[Gustave Serrurier-Bovy]], in: {{de}} Henry van de Velde, ''Die Renaissance im modern Kunstgewerbe'', Lipsia, 1903</ref>|[[Henry van de Velde]]}}
[[File:Alfons Mucha - Fruit2.jpg|thumb|150px|left|[[Alfons Mucha]], ''Frutta'', [[1897]].]]
Il nome fu coniato da Henry van de Velde<ref>Henry van de Velde, ''Die Renaissance im modern Kunstgewerbe'', Lipsia, 1903</ref>.
L'Art Nouveau si configurò come stile ad ampio raggio, che abbracciava i più disparati campi&nbsp;– architettura, [[Design degli interni|decorazione d'interni]], [[gioielleria]], [[mobili]]ario e [[Tessuto|tessuti]], [[Utensile|utensili]] e oggettistica, [[illuminazione]], arte funeraria, eccetera.
Il movimento trae le sue origini dall'ideologia estetica anglosassone delle [[Arts and Crafts]], che aveva posto l'accento sulla libera creazione dell'artigiano, come unica alternativa alla meccanizzazione e alla produzione in serie di oggetti di dubbio valore estetico. L'Art Nouveau, rielaborando questi assunti, aprì la strada al moderno [[Disegno industriale|design]] e all'[[movimento moderno|architettura moderna]]. Un punto importante per la diffusione di quest'arte fu l'[[Expo 1900|Esposizione Universale svoltasi a Parigi]] nel [[1900]], nella quale il nuovo stile trionfò in ogni campo. Ma il movimento si diffuse anche attraverso altri canali: la pubblicazione di nuove riviste, come ''L'art pour tous'', e l'istituzione di scuole e laboratori artigianali. Lo stile raggiunse probabilmente il suo apogeo durante l'[[Esposizione Internazionale d'Arte Decorativa Moderna]] di [[Liberty a Torino|Torino]] nel [[1902]], in cui furono esposti i progetti di designer provenienti dai maggiori paesi europei, tra cui gli oggetti e le stampe dei famosi magazzini londinesi di [[Arthur Lasenby Liberty]]. Il nuovo stile assume nelle cittadine o nelle metropoli di provincia un carattere di ribellione, provocatorio e antiaccademico. A [[Monaco di Baviera|Monaco]], [[Darmstadt]] e [[Weimar]] in Germania le secessioni spesso assumono una sfumatura antiprussiana, in contrapposizione anche allo scenografico, pomposo e spesso di cattivo gusto stile "guglielmino"; a [[Bruxelles]], dove si hanno le prime manifestazioni mature del nuovo movimento, soprattutto come esigenza di uscire dall'ombra della grande e lontana [[Parigi]]. Il caso di città come [[Nancy]], [[Glasgow]] e [[Chicago]] è leggermente differente: sono infatti seconde città che ambiscono ad un ruolo più importante nel paese dal punto di vista economico ed industriale. Conosceranno infatti tutte e tre verso la fine del XIX secolo un intenso sviluppo e registreranno un vertiginoso aumento demografico. Stessa situazione per una città come [[Barcellona]], a cui però si aggiunge il fattore nazionalistico che in un certo senso accomuna il modernismo catalano alle espressioni dello Jugendstil in [[Finlandia]]. Comunque, anche se il movimento dell'Art Nouveau si pone in rottura con la tradizione, non sono estranei i motivi dell'arte tradizionale del posto, che verranno accolti più o meno ovunque, soprattutto a Barcellona, Monaco e in Finlandia. L'Art Nouveau, comunque, non sarà estraneo alle grandi capitali come [[Praga]], dove abbiamo la grande figura di [[Alfons Mucha|Mucha]], Parigi, dove avrà luogo l'Esposizione del 1900 e Guimard progetterà le [[Struttura delle stazioni della metropolitana di Parigi|stazioni della metropolitana]], [[Berlino]], dove nel [[Secessione di Berlino|1898 nascerà la secessione]] attorno alla figura di [[Edvard Munch|Munch]], e [[Vienna]], dove gli artisti della secessione daranno un nuovo aspetto alla città.
 
Il movimento trae le sue origini dai principi del movimento anglosassone delle [[Arts and Crafts]], che aveva posto l'accento sulla libera creazione dell'[[artigiano]] come unica alternativa alla meccanizzazione e alla [[Produzione di massa|produzione in serie]] di oggetti con poco valore estetico.<ref>{{Cita libro|curatore=Andrea Speziali|titolo=Italian Liberty. Il sogno europeo della grande bellezza|anno=2016|editore=Cartacanta|città=Forlì|ISBN=978-88-96629-74-1}}</ref> L'Art Nouveau, rielaborando questi assunti, aprì la strada al moderno [[Disegno industriale|design]] e all'[[Movimento Moderno|architettura moderna]].
== La pittura ==
[[File:Gustav Klimt 032.jpg|140px|thumb|right|L'albero della vita (particolare) di [[Gustav Klimt]], [[1905]]-[[1909]].]]
Una delle caratteristiche più importanti dello stile è l'ispirazione alla natura, di cui studia gli elementi strutturali, traducendoli in una linea dinamica e ondulata, con tratto «a frusta». Semplici figure sembravano prendere vita e evolversi naturalmente in forme simili a piante o fiori.
Come movimento artistico l'Art Nouveau possiede alcune affinità con i pittori [[Preraffaelliti]] e [[Simbolismo|Simbolisti]], e alcune figure come [[Aubrey Beardsley]], [[Alfons Mucha]], [[Edward Burne-Jones]], [[Gustav Klimt]], e [[Jan Toorop]] possono essere collocate in più di uno di questi stili. Diversamente dai pittori simbolisti, tuttavia, l'Art Nouveau possedeva un determinato stile visivo; e al contrario dei Preraffaelliti che prediligevano rivolgere lo sguardo al passato, l'Art Nouveau non si formalizzava nell'adoperare nuovi materiali, superfici lavorate, e l'astrazione al servizio del puro design.
 
Un punto importante per la diffusione di quest'arte fu l'[[Esposizione di Parigi (1900)|Esposizione svoltasi]] a [[Parigi]] nel 1900, nella quale il nuovo stile trionfò in ogni campo. Ma il movimento si diffuse anche attraverso altri canali: la pubblicazione di nuove riviste, come ''L'art pour tous'', e l'istituzione di scuole e laboratori artigianali.
== L'architettura ==
 
{{Vedi anche|Modernismo (architettura)}}
A [[Bruxelles]], dove si ebbero le prime manifestazioni mature del nuovo movimento, ebbero un ruolo importante l'ambiente socialista e l'esigenza di uscire dall'ombra della grande e lontana Parigi.
L'Art Nouveau in architettura e [[design d'interni]] superò lo [[architettura revivalista|storicismo]] [[eclettismo (arte)|eclettico]] che permeava l'[[epoca vittoriana]]. Gli artisti dell'Art Nouveau {{citazione necessaria|selezionarono e modernizzarono alcuni tra gli elementi del [[Rococò]],}} come le decorazioni a fiamma e a conchiglia, al posto dei classici [[Architettura vittoriana|ornamenti naturalistici vittoriani]]. Prediligevano invece la [[Natura]] per fonte di ispirazione ma ne stilizzarono evidentemente gli elementi e ampliarono tale repertorio con l'aggiunta di alghe, fili d'erba, insetti.
 
L'Art Nouveau, con le grandi esposizioni, si affermò rapidamente nelle grandi capitali come Parigi, dove l'architetto [[Hector Guimard]] progettò le [[Struttura delle stazioni della metropolitana di Parigi|stazioni per la metropolitana]], [[Berlino]], dove nel [[Secessione di Berlino|1898 nacque la Secessione]] attorno alla figura di [[Edvard Munch|Munch]], e [[Vienna]], dove gli architetti della [[Secessione viennese|Secessione]] diedero un nuovo aspetto alla città. Il nuovo stile<ref>{{Cita web|url=http://www.italialiberty.it|titolo=Il Liberty in Italia|accesso=4 giugno 2021|dataarchivio=7 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210507045147/https://www.italialiberty.it/|urlmorto=no}}</ref> si affermò tuttavia anche nelle città di provincia più dinamiche, dove assunse un carattere più spiccatamente antiaccademico con elementi di ribellione e provocazione. A [[Monaco di Baviera|Monaco]], [[Darmstadt]] e [[Weimar]] in Germania le secessioni spesso assunsero una sfumatura antiprussiana, in contrapposizione anche allo scenografico e pomposo stile "guglielmino".
 
Il caso di città come [[Nancy]], [[Glasgow]], [[Chicago]], è leggermente differente: sono città che subiscono in quegli anni un veloce sviluppo industriale e [[crescita demografica|demografico]] che porta ad accogliere, nella loro espansione, le nuove tendenze artistiche. Stessa situazione per una città come [[Barcellona]], a cui però si aggiunse il [[Renaixença|fattore nazionalistico]] che in un certo senso accomunò il [[modernismo catalano]] alle espressioni dello Jugendstil in [[Finlandia]].<br/>
Inoltre, benché il movimento dell'Art Nouveau si ponesse in rottura con la tradizione accademica, non furono estranei i motivi dell'arte tradizionale del posto, che furono accolti più o meno ovunque, soprattutto a Barcellona, Monaco e in Finlandia.
 
Tra le città italiane di maggior importanza nella storia dell'Art Nouveau si possono citare [[Torino]],<ref>{{Cita web |url=https://www.torinofan.it/curiosita/torino-capitale-del-liberty-i-capolavori-da-ammirare-per-le-vie/ |titolo=Torino capitale del Liberty: i capolavori da ammirare per le vie |data=17 dicembre 2021 |accesso=21 febbraio 2023}}</ref><ref>{{cita news |url=https://www.lastampa.it/torino/2022/04/09/news/torino_capitale_mondiale_del_liberty_la_candidatura_all_unesco-2920143/ |titolo=Torino capitale mondiale del Liberty: la candidatura all’Unesco |autore=Andrea Parodi |pubblicazione=[[La Stampa]] |data=2022-04-09 |accesso=21 febbraio 2023}}</ref> [[Milano]]<ref>{{Cita web |url=https://www.milanoplatinum.com/milano-capitale-del-liberty.html |titolo=Milano capitale del Liberty |autore=Chiara Carolei |data=22 ottobre 2014 |accesso=21 febbraio 2023}}</ref> e [[Palermo]].<ref>{{Cita web |url=https://www.balarm.it/eventi/quando-palermo-divenne-capitale-del-liberty-una-passeggiata-a-piedi-per-svelarne-i-segreti-115884 |titolo=Quando Palermo divenne "capitale del Liberty": una passeggiata a piedi per svelarne i segreti |data=24 ottobre 2020 |accesso=21 febbraio 2023}}</ref><ref>{{Cita web |url=https://www.palermotoday.it/attualita/liberty-palermitano-itinerario-art-nouveau.html |titolo=Il Liberty palermitano entra in un circuito europeo: riconosciuto dal Réseau art nouveau network |data=13 giugno 2022 |accesso=21 febbraio 2023}}</ref>
 
== Lo ''stile moderno'' o ''Liberty'' in Italia ==
Lo ''stile floreale'' ebbe la sua prima testimonianza in Italia a [[Palermo]] a fine Ottocento e nel 1902 all'[[Esposizione internazionale d'arte decorativa moderna]] di Torino, ed in generale alle esposizioni italiane di quegli anni. Tuttavia la definizione di quello stile oscillava in descrizioni diverse, denotando la grande varietà di interpretazioni stilistiche che lo stile moderno assommava in sé. Scriveva nel 1906, a margine dell'esposizione di Milano, il critico d'arte [[Ugo Ojetti]]:<ref>{{Cita libro |titolo=L'arte nell'Esposizione di Milano; note e impressioni |autore-capitolo=Ugo Ojetti |url=https://archive.org/details/lartenellesposiz00ojet |editore=Fratelli Treves |città=Milano |mese=Ottobre |anno=1906 |capitolo=L'Architettura dell'Esposizione |url_capitolo=https://archive.org/details/lartenellesposiz00ojet/page/n11 |pagine=4-5 |cid=Ojetti}}</ref> {{citazione|Che cos’è lo stile moderno? Lo stile moderno finora, al paragone di tutti gli stili, da quei classici e nostri ai quali si oppone, fino a quelli coloniali cioè asiatici dai quali trae con incomprensibile amore tante ispirazioni, non ha che una definizione: quella di non essere ancóra definibile. Qui all’Esposizione di Milano esso ripete due caratteri speciali: quello d’incastrare le porte fra due alti piloni a piramide tronca, spesso sormontati da statue, spesso accimati da un’enorme voluta ionica; e quello di far le porte e le finestre ovoidali o rotonde invece che rettangolari. Quando accetta, per eccezione o per necessità di chiusura, queste porte d’antica e logica forma, non manca mai di rinchiuderle a loro volta dentro un’altra apertura ovoidale o rotonda. Nel resto, è libero: e forse soltanto per questa sua libertà, crede d’essere moderno.}}
 
Ancora, nel tentativo di dare una definizione più precisa dello stile nuovo, il professor Renzo Canella scriveva nel 1914 per Hoepli:<ref>{{Cita libro |titolo=Stili di architettura |autore-capitolo=Renzo Canella |url=https://archive.org/details/lartenellesposiz00ojet |editore=Ulrico Hoepli |città=Milano |anno=1914 |capitolo=Stile moderno |url_capitolo=https://archive.org/details/stilidiarchitett00cane/page/n317 |pagine=123-127}}</ref> {{citazione|Adoperiamo questo nome generico per indicare l'architettura nuova, poiché nessuno di quei nomi, floreale, liberty, ecc. hanno un carattere serio per poter essere universalmente accettati. Quest'arte non si può chiamare floreale, non corrispondendo a verità, poiché tutta l'arte nuova non intende d' ornarsi solo di fiori e di piante, ma si estende ad ogni campo essendo varia come la fantasia dei costruttori. — Lo stesso si può dire per il nome liberty. Lo stile liberty non fu che un tentativo di applicare alle linee architettoniche quelle decorative. Esso fu iniziato in Inghilterra per opera d'un negoziante di drapperie chiamato Liberty e si attenne particolarmente alla linea retta terminante in una curva aggraziata ed elegante; ma presto degenerò nell'arte della scuola secessionista che si basò sul principio imperante della linea contorta.}}
 
== Caratteristiche ==
L'&nbsp;''Art Nouveau'', con le sue linee ornamentali e dinamiche, costituì un autentico tentativo di riforma di vita. Questo movimento si rafforzò sulla scia di altri movimenti precedenti, primo fra tutti l{{'}}''[[Arts and Crafts]]'' inglese; la corrente riformista volle proporsi come risposta alle conseguenze negative dell'industrializzazione, proponendo un ritorno alla natura e l'adesione a uno stile di vita sano. I movimenti riformisti trovarono fondamento ai loro principi in teorie biologiche, concezioni filosofiche della vita così come in dottrine spirituali occultiste. Da queste basi nacque il Modernismo artistico.
 
Nuove pubblicazioni (manifesti di mostre d'arte, periodici del settore) - come ad esempio ''Ver Sacrum'', la rivista della Secessione Viennese, e ''Volné Směry'' (Libere Direzioni) legata all'associazione Spolek Mánes di [[Praga]] - divennero l'espressione di una trasformazione di criteri estetici. L'Art Nouveau trovò la fonte primaria dell'ispirazione nella natura, di cui gli artisti ammiravano la perfezione formale, l'aspetto sfuggente e la forza dinamica e vitale. Motivi floreali e zoomorfici si diffusero così in tutte le arti applicate: mobili, manufatti in metallo, vetri e ceramiche. Le linee sinuose e dinamiche incarnano una visione vitalistica del mondo inteso come fenomeno creativo eterno e naturale nell'ambito di una continua rigenerazione organica. Inoltre gli artisti poterono avere un approccio scientifico alla natura grazie anche al microscopio, alla microfotografia e ai [[raggi X]].
 
Nei circoli artistici si diffuse un vivo interesse per la [[teosofia]], dottrina che fonda la cognizione dei poteri spirituali occulti su uno studio comparativo dei sistemi religiosi del mondo (ispirati dalle teorie dell'occultista [[Helena Blavatsky]]). Tra i seguaci delle dottrine occultiste incontriamo il ceco [[Alfons Mucha]] e gli artisti Simbolisti del gruppo ''Sursum''. Attraverso le scienze esoteriche e le sedute spiritiche si tentava di svelare i più reconditi misteri dell'esistenza.
 
In questo nuovo contesto culturale, nacque anche un nuovo senso dell'indipendenza e dell'emancipazione femminile, una femminilità al di fuori dei canoni, sfida al vecchio conservatorismo morale. Immagini dalla carica erotica più o meno esplicita venivano proiettate su rappresentazioni idealizzate ed eroicizzanti di cantanti d'opera o attrici famose come [[Sarah Bernhardt]] o anche cantanti e ballerine di ''[[cabaret]]'', incarnanti l'immagine della ''[[femme fatale]]''.<ref>''Il Liberty e la rivoluzione europea delle arti''. Museo storico del [[Castello di Miramare]], [[Trieste]]; 23 giugno 2017-7 gennaio 2018.</ref>
 
== Pittura ==
[[File:Gustav Klimt 032.jpg|thumb|upright|L'''Albero della Vita'' di Gustav Klimt (1905-06; Vienna, [[Museo austriaco delle arti applicate|Museo delle Arti Applicate]]).]]
Una delle caratteristiche più importanti dello stile è l'ispirazione alla [[natura]], di cui studia gli elementi strutturali, traducendoli in una linea dinamica e ondulata, con tratto «a frusta». Semplici figure sembravano prendere vita ed evolversi naturalmente in forme simili a piante o fiori.
 
Come movimento artistico l'Art Nouveau possiede alcune affinità con i pittori [[Preraffaelliti]] e [[Simbolismo|Simbolisti]], e alcune figure come [[Aubrey Beardsley]], [[Alfons Mucha]], [[Edward Burne-Jones]], [[Gustav Klimt]] e [[Jan Toorop]] possono essere collocate in più di uno di questi stili. Diversamente dai pittori simbolisti, tuttavia, l'Art Nouveau possedeva un determinato stile visivo; e al contrario dei Preraffaelliti che prediligevano rivolgere lo sguardo al passato, l'Art Nouveau si formalizzava nell'adoperare nuovi materiali, superfici lavorate, e per l'astrazione al servizio del puro design.
 
== Architettura ==
{{Vedi anche|Architettura art nouveau}}
L'Art Nouveau in architettura e [[design degli interni]] superò lo [[architettura revivalista|storicismo]] [[eclettismo (arte)|eclettico]] che permeava l'[[età vittoriana]]. Gli artisti dell'Art Nouveau selezionarono e modernizzarono alcuni tra gli elementi del [[Rococò]],<ref>{{cita web |lingua = en |url = http://www.vam.ac.uk/whatson/event/2523/rococo-to-art-nouveau-1720-1900-1314-3829/ |titolo = Rococo to Art Nouveau 1720 - 1900 13/14 |editore = [[Victoria and Albert Museum]] |accesso = 6 giugno 2014 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140420084520/http://www.vam.ac.uk/whatson/event/2523/rococo-to-art-nouveau-1720-1900-1314-3829/ |dataarchivio = 20 aprile 2014 }}</ref><ref>{{cita web |lingua = en |url = http://www.metmuseum.org/toah/hd/artn/hd_artn.htm |titolo = Art Nouveau |editore = [[Metropolitan Museum of Art]] |accesso = 6 giugno 2014 |dataarchivio = 26 giugno 2014 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140626043312/http://www.metmuseum.org/toah/hd/artn/hd_artn.htm |urlmorto = no}}</ref><ref>{{cita web |lingua = en |url = http://www.artquid.com/page/19/the-art-nouveau-style.html |titolo = Art Nouveau |sito = ArtQuid.com |accesso = 6 giugno 2014 |dataarchivio = 6 luglio 2014 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140706070500/http://www.artquid.com/page/19/the-art-nouveau-style.html |urlmorto = no }}</ref> come le decorazioni a fiamma e a conchiglia, al posto dei classici [[Architettura vittoriana|ornamenti naturalistici vittoriani]]. Prediligevano invece la [[Natura]] per fonte di ispirazione ma ne stilizzarono evidentemente gli elementi e ampliarono tale repertorio con l'aggiunta di alghe, fili d'erba, insetti.<ref>{{Cita libro|curatore=Andrea Speziali|titolo=Italian Liberty. Una nuova stagione dell'Art Nouveau|anno=2015|editore=Cartacanta|città=Forlì|ISBN=978-88-96629-65-9}}</ref><br/>
In definitiva il carattere più rivoluzionario della ricerca architettonica fu la completa rinuncia all'[[ordine architettonico]] che nonostante alcuni sperimentalismi aveva conservato per tutto il XIX secolo il proprio ruolo dominante in tutto il panorama architettonico, non soltanto accademico. Tale rinuncia ebbe un carattere permanente e continuerà nel [[protorazionalismo]] e nel [[razionalismo]].
 
== Design e artigianato ==
[[File:Living room.JPG|thumb|240px|left|Particolare delladecorativo di una porta d'ingressointerna delnel [[villino Florio]], a [[Palermo]].]]
CaratteristicheCome per le altre forme d'arte, anche per design e artigianato dominano le forme organiche, le linee curve, congli ornamenti a predilezione vegetale o floreale. Le immagini orientali, soprattutto le stampe giapponesi, con forme altrettanto curvilinee, superfici illustrate, vuoti contrastanti, e l'assoluta piattezza di alcune stampe, furono un'importante fonte di ispirazione. Alcuni tipi di linee e curve divennero dei ''cliché'', poi adoperati dagli artisti di tutto il mondo. Altro fattore di grande importanza è che l'Art Nouveau -interpretando appieno il periodo di innovazione tecnologica ed industriale- non rinnegò l'uso dei macchinari come accadde in altri movimenti contemporanei, come quello di [[Arts &and Crafts]], ma questi vennero usati e integrati nella creazione dell'opera. In termini di materiali adoperati la fonte primaria furono certamente il vetro e il ferro battuto, anch'essi simbolo della modernità, portando ada una vera e propria forma di scultura e architettura.
[[File:Schaerbeek rue Ernest-Laude 20 905.jpg|thumb|140px|right|Decorazione. [[Privat-Livemont]], ''sgraffito'' su un edificio di [[Bruxelles]], c. [[1900]]]]
La lavorazione del vetro fu un campo in cui questo stile trovò una libera e grandiosa forma espressiva— per esempio, i lavori di [[Louis Comfort Tiffany]] a [[New York]] o di [[Emile Gallé]] e i [[fratelli Daum]] a [[Nancy]] in Francia.
[[File:Vase Daum.jpg|thumb|180px|right|Un vaso di Daum c. [[1900]].]]
 
Nel settore dell'arredo e della produzione di mobili si distinsero i francesi [[Eugène Vallin]], Hector Guimard, [[Louis Majorelle]], l'austriaco [[Josef Hoffmann]], l'italiano [[Carlo Bugatti]], lo scozzese [[Charles Rennie Mackintosh]], lo spagnolo Antoni Gaudí, unitamente ai già citati belgi Victor Horta, Paul Hankar, Gustave Serrurier-Bovy, Henry van de Velde le cui opere influenzarono una più vasta platea di [[Ebanisteria|ebanisti]] attivi a livello locale ([[Auguste Metgé]], ecc.).
In [[gioielleria]] l'Art Nouveau ne rivitalizzò l'arte, con la natura come principale fonte di ispirazione, arricchita dai nuovi livelli di virtuosismo nella smaltatura e nell'introduzione di nuovi materiali, come opali o pietre semipreziose. L'aperto interesse per l'[[arte giapponese]] e l'ancora più specializzato entusiasmo per la loro abilità nella lavorazione dei metalli, promosse nuove tematiche e approcci agli ornamenti. Per i primi due secoli l'accento fu posto sulle gemme, specialmente sul diamante, e il gioielliere o l'orafo si occupavano principalmente di incastonare pietre, per un loro vantaggio puramente economico. Ma ora stava nascendo un tipo di gioielleria completamente differente, motivato più da un'artista-designer che da un gioielliere in sola qualità di incastonatore di pietre preziose.
[[File:Schaerbeek rue Ernest-Laude 20 905.jpg|thumb|upright=0.6|Decorazione. [[Privat-Livemont]], graffito su un edificio di [[Bruxelles]], c. [[1900]].]]
Anche in Italia il ''Liberty'' si affermò nel disegno degli arredi; all'[[Esposizione internazionale di Milano (1906)|Esposizione internazionale di Milano del 1906]] furono presentate numerose soluzioni di arredamento anche per alberghi che Ercole Arturo Marescotti descriveva così: «Come stile predomina il ''nouveau'', camuffato talvolta in Enrico II, innestato al ''Liberty'' con una leggera punta al floreale. Questo ''nouveau style'' si attaglia certo ottimamente agli arredi degli alberghi, come pare in trionfo nei Comitati delle esposizioni italiane. Certo non richiede studi soverchi in disegnatori, genialità di scultori in legno, dovizia di legname. Ha un’apparenza simpatica, piacevole, gaia. Viola serenamente le antiche leggi di armonia e di statica, ma non ve lo fa capire. Il canterano scivola verso l'armadio e vi si fonde; le gambe dei tavolini disegnano dogli ''Y'' e delle ''K'', allarmandosi sulla loro stabilità, ma l’aria circola liberamente e la polvere non si arresta e feconda parassiti in troppo classici rabeschi».<ref>{{Cita libro |titolo = Milano e l'Esposizione internazionale del Sempione, 1906 |curatore-capitolo = Ercole Arturo Marescotti ed [[Eduardo Ximenes]] |url = https://archive.org/details/gri_33125012259038 |editore = Fratelli Treves |anno = 1906 |capitolo = Le camere d'albergo |url_capitolo = https://archive.org/details/gri_33125012259038/page/n433 |p = 351 |cid = Marescotti, Ximenes}}</ref>
La lavorazione del vetro fu un campo in cui questo stile trovò una libera e grandiosa forma espressiva come i lavori di [[Louis Comfort Tiffany]] a [[New York]] o di [[Émile Gallé]] e i [[Daum (cristalleria)|fratelli Daum]] a [[Nancy]] in Francia.
[[File:Vase Daum.jpg|thumb|upright|Un vaso di [[Daum (cristalleria)|Daum]] c. [[1900]].]]
 
In [[gioielleria]] l'Art Nouveau ne rivitalizzò l'arte, con la natura come principale fonte di ispirazione, arricchita dai nuovi livelli di virtuosismo nella smaltatura e nell'introduzione di nuovi materiali, come opali o pietre semipreziose. L'[[giapponismo|aperto interesse]] per l'[[arte giapponese]] e l'ancora più specializzato entusiasmo per la loro abilità nella lavorazione dei metalli, promosse nuove tematiche e approcci agli ornamenti. Per i primi due secoli l'accento fu posto sulle gemme, specialmente sul diamante, e il gioielliere o l'orafo si occupavano principalmente di incastonare pietre, per un loro vantaggio puramente economico. Ma ora stava nascendo un tipo di gioielleria completamente differente, motivato più da un artista-designer che da un gioielliere in sola qualità di incastonatore di pietre preziose.
Furono i gioiellieri di Parigi e Bruxelles che crearono e definirono l'Art Nouveau in gioielleria, e fu in queste città che vennero creati gli esempi più rinomati. La critica francese dell'epoca fu concorde nell'affermare che la gioielleria stava attraversando una fase di trasformazione radicale, e che il disegnatore di gioielli francese [[René Lalique]] ne era il fulcro. Lalique glorificò la natura nella sua arte, estendendone il repertorio per includere nuovi aspetti— libellule o erba—, ispirati dall'incontro tra la sua intelligenza e l'arte giapponese.
 
Furono i gioiellieri di Parigi e Bruxelles che crearono e definirono l'Art Nouveau in gioielleria, e fu in queste città che vennero creati gli esempi più rinomati. La critica francese dell'epoca fu concorde nell'affermare che la gioielleria stava attraversando una fase di trasformazione radicale, e che il disegnatore di gioielli francese [[René Lalique]] ne era il fulcro. Lalique glorificò la natura nella sua arte, estendendone il repertorio per includere nuovi aspetti — libellule o erba—, ispirati dall'incontro tra la sua intelligenza e l'arte giapponese.
I gioiellieri si dimostrarono molto acuti nel richiamarsi con il nuovo stile ad una nobile tradizione guardando indietro, al [[Rinascimento]], con i suoi monili in oro lavorato e smaltato, e la visione del gioielliere come artista prima che artigiano. Nella maggior parte delle opere di quel periodo le pietre preziose retrocessero in un secondo piano. I diamanti furono per lo più utilizzati con un ruolo secondario, accostati a materiali meno noti come il vetro, l'avorio e il corno.
 
I gioiellieri si dimostrarono molto acuti nel richiamarsi con il nuovo stile a una nobile tradizione guardando indietro, al [[Rinascimento]], con i suoi monili in oro lavorato e smaltato, e la visione del gioielliere come artista prima che artigiano. Nella maggior parte delle opere di quel periodo le pietre preziose retrocessero in un secondo piano. I diamanti furono per lo più utilizzati con un ruolo secondario, accostati a materiali meno noti come il vetro, l'avorio e il corno.
 
== Letteratura e musica ==
Nel campo letterario, i caratteri più importanti sono: il preziosismo, l'[[esotismo]], l'allusione a [[Filosofia della storia|mondi del passato]], a civiltà [[Mondo perduto (genere)|ormai scomparsiscomparse]] (il [[Medievalismo|Medioevo]] [[Letteratura cavalleresca|cavalleresco]],; le [[Corte regia|corti]] dei [[Sovrani di Francia|re Luigi in Francia]],; le monarchie orientali come quella [[Sovrani della Cina|monarchie cinesi|cinese]] e quella [[Dinastia imperiale del Giappone|giapponesigiapponese]]; o [[Mondo immaginario|luoghi immaginari]]), l'opposizione al [[positivismo]] e l'interesse verso la [[teosofia]]. Nella narrativa, rigetta il [[realismoRealismo (letteratura)|realismo]] optando per la [[Romanzo storico|novella storica]] e il racconto di esperienze di [[allucinazioneAllucinazione|allucinazioni]] e [[folliaFollia|pazzia]], sotto l'influenza anche della [[psicoanalisi]], per la descrizione di raffinati ambienti di [[Boemia]], introducendo il personaggio della [[femmeFemme fatale|donna fatale]] che conduce gli uomini al piacere e alla morte.<br />
 
In questa direzione si colloca anche l’esperienza musicale [[wagner]]iana, che soprattutto nel dramma mistico ''[[Parsifal (opera)|Parsifal]]'' preannuncia i caratteri dell’Arte Nuova, sia come [[Genere musicale|linguaggio musicale]], sia come [[Fuga (musica)#Il soggetto|soggetto]], sia come [[scenografia]]. Alcuni critici quali Rubens Tedeschi e alcuni libri come il ''Dizionario dell’Opera'' di Piero Gelli affermano che la suggestione scenografica del secondo atto (il giardino di Klingsor) influenzò in qualche modo la nascita del cosiddetto “stile floreale”. Come scrisse [[Claude Debussy]] - che pochi anni più tardi si distinse come protagonista sulla [[Storia della musica|scena musicale]] dell’Art Nouveau e dell’[[Impressionismo]] - “il ''Parsifal'' è uno dei più bei monumenti sonori che siano stati elevati alla gloria della [[musica]]”.
In questa direzione si colloca anche l'esperienza musicale [[wagner]]iana, che soprattutto nel dramma mistico ''[[Parsifal (opera)|Parsifal]]'', sua ultima opera, successiva alla tetralogia de ''[[L'anello del Nibelungo]]'', preannuncia i caratteri dell'Arte Nuova, sia come [[Generi musicali|linguaggio musicale]], sia come [[Fuga (musica)#Il soggetto|soggetto]], che come [[scenografia]]. Alcuni critici quali Rubens Tedeschi e alcuni libri come il ''Dizionario dell'Opera'' di Piero Gelli affermano che la suggestione scenografica del secondo atto (il giardino di Klingsor) influenzò in qualche modo la nascita del cosiddetto “stile floreale”. Come scrisse [[Claude Debussy]] - che pochi anni più tardi si distinse come protagonista sulla [[Storia della musica|scena musicale]] dell'Art Nouveau e dell'[[Impressionismo]] - «il ''Parsifal'' è uno dei più bei monumenti sonori che siano stati elevati alla gloria della [[musica]]».
 
== Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO ==
<!--In questo paragrafo sono inseriti monumenti ufficializzati dall'Unesco, e aree storiche (perimetrate dalla stessa organizzazione) all'interno delle quali sono inserite opere d'arte totalmente o in parte riferibili allo stile Liberty: Trieste è una città nella quale hanno sede uffici dell'organizzazione internazionale dell'Unesco, ma non ha nessun bene inserito nella lista dei patrimoni dell'umanità, mentre Palermo e Catania hanno monumenti singoli categorizzati dall'Unesco come testimonianze di altri periodi storico-artistici; architetture del primo Regno normanno della Sicilia per quanto riguardo il capoluogo siciliano, ed edifici della ricostruzione tardobarocca/settecentesca per la città etnea... ragion per cui inserirle in questo paragrafo (per quanto queste tre città italiane siano evidentemente imperniate di architetture Liberty e nelle quali l'Art Nouveau è stato fondamentale) è fuorviante!-->
Vari monumenti liberty, grazie al loro valore culturale, sono stati riconosciuti dall'[[UNESCO]] nell'elenco dei [[patrimoni dell'umanità]]: il [[Art Nouveau a Riga|centro storico]] di [[Riga]], con “la più bella collezione di edifici Art Nouveau in Europa”, sono stati posti nella lista per la “qualità e quantità della sua architettura Art Nouveau/Jugendstil”,<ref>{{cita web |lingua = en |url = http://whc.unesco.org/en/list/852 |titolo = Historic Centre of Riga |opera = UNESCO World Heritage List |anno = 1997 |accesso = 13-01-2014}}</ref>; [[Case di Victor Horta a Bruxelles|quattro delle case di Bruxelles]] progettate da [[Victor Horta]] come “opere del genio creativo umano”, “esempi eccezionali di arte e architettura liberty che brillantemente illustrano il passaggio del XIX e XX secolo di arte, pensiero e società”<ref>{{cita web |lingua = en |url = http://whc.unesco.org/en/list/1005 |titolo = Major Town Houses of the Architect Victor Horta (Brussels) |opera = UNESCO World Heritage List |anno = 2000 |accesso = 13-01-2014}}</ref>; e le opere di [[Antoni Gaudí]].<ref>{{cita web |lingua = en |url = http://whc.unesco.org/en/list/320 |titolo = Works of Antoni Gaudí |opera = World Heritage List |anno = 2005 |accesso = 13-01-2014}}</ref> Alcuni esempi, anche notevoli, di arte e architettura floreale, sono sparsi e non singolarmente presi in altri beni mondiali inclusi dall'UNESCO, tra i numerosi [[centro storico|centri storici]] di [[Istanbul]], [[Venezia]], [[Napoli]], [[Roma]], [[Firenze]], [[Siracusa]]<ref>{{cita libro |autore = Eugenio Rizzo |autore2 = Maria Cristina Sirchia |autore3 = [[Paolo Portoghesi]] (prefazione di) |titolo = Sicilia Liberty |città = Palermo |editore = [[Dario Flaccovio Editore]] |anno = 2007 |ISBN = 9788877587718}}</ref>, [[Rio de Janeiro]], [[Città del Messico]], [[Praga]], [[Graz]], [[Salisburgo]], [[L'Avana]], [[Oporto]], [[Tbilisi]], [[Salamanca]] e [[Valparaíso]].
Vari monumenti Liberty, grazie al loro valore culturale, sono stati riconosciuti dall'[[UNESCO]] nell'elenco dei [[Patrimonio dell'umanità|patrimoni dell'umanità]]: il [[Art Nouveau a Riga|centro storico]] di [[Riga]], con «la più bella collezione di edifici Art Nouveau in Europa», nella lista per la «qualità e quantità della sua architettura Art Nouveau/Jugendstil»;<ref>{{cita web |lingua = en |url = http://whc.unesco.org/en/list/852 |titolo = Historic Centre of Riga |editore = UNESCO World Heritage List |anno = 1997 |accesso = 13 gennaio 2014 |dataarchivio = 11 luglio 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170711143419/http://whc.unesco.org/en/list/852 |urlmorto = no }}</ref> [[Case di Victor Horta a Bruxelles|quattro delle case di Bruxelles]] progettate da [[Victor Horta]] come «opere del genio creativo umano», «esempi eccezionali di arte e architettura Liberty che brillantemente illustrano il passaggio dal XIX al XX secolo di arte, pensiero e società»;<ref>{{cita web |lingua = en |url = http://whc.unesco.org/en/list/1005 |titolo = Major Town Houses of the Architect Victor Horta (Brussels) |editore = UNESCO World Heritage List |anno = 2000 |accesso = 13 gennaio 2014 |dataarchivio = 25 giugno 2013 |urlarchivio = https://www.webcitation.org/6HeQoH08Y?url=http://whc.unesco.org/en/list/1005 |urlmorto = no }}</ref> e i lavori di [[Antoni Gaudí]].<ref>{{cita web |lingua = en |url = http://whc.unesco.org/en/list/320 |titolo = Works of Antoni Gaudí |editore = UNESCO World Heritage List |anno = 2005 |accesso = 8 aprile 2014 |dataarchivio = 17 gennaio 2010 |urlarchivio = https://www.webcitation.org/5mr3fJe8a?url=http://whc.unesco.org/en/list/320 |urlmorto = no }}</ref> Alcune testimonianze, anche notevoli, di arte e architettura floreale, sono presenti in altri beni mondiali inclusi dall'UNESCO, tra i numerosi [[centro storico|centri storici]] di [[Istanbul]], [[Venezia]], <!--[[Trieste]],--> [[Napoli]], [[Roma]], <!--[[Catania]],--> [[Firenze]], <!--[[Palermo]],--> [[Siracusa]],<ref>{{Cita libro |autore = Eugenio Rizzo |autore2 = Maria Cristina Sirchia |autore3 = [[Paolo Portoghesi]] (prefazione) |titolo = Sicilia Liberty |città = Palermo |editore = Dario Flaccovio Editore |anno = 2007 |ISBN = 978-88-7758-771-8}}</ref> [[Rio de Janeiro]], [[Città del Messico]], [[Praga]], [[Graz]], [[Salisburgo|Riga, Cracovia, Salisburgo]], [[L'Avana]], [[Porto (Portogallo)|Porto]], [[Tbilisi]], [[Salamanca]], [[Valparaíso]] e [[San Pietroburgo]].
 
== Réseau Art Nouveau Network ==
[[File:Joseph Sattler-PAN.jpg|thumb|140px|right|Copertina della rivista berlinese ''Pan''.]]
Réseau Art Nouveau Network (RANN)<ref>{{Cita web |url=https://www.artnouveau-net.eu/ |titolo=Sito ufficiale |editore=Réseau Art Nouveau Network |accesso=25 marzo 2023}}</ref> è stata fondata nel 1999, dietro proposta del dipartimento dei siti storici e dei monumenti della regione di Bruxelles, da città europee con un ricco patrimonio Art Nouveau. Impresa e impegno sono i principali tratti distintivi della Rete; oltre a sostenere un approccio rigorosamente scientifico, mira a informare e sensibilizzare il grande pubblico sul significato culturale e sulla dimensione europea del patrimonio dell’art nouveau.<ref>{{Cita web |url=https://www.artnouveau-net.eu/it/about-us/#! |titolo=Una spiegazione del progetto associativo |accesso=25 marzo 2023}}</ref>
 
Nel 2022 la rete è composta dalle seguenti città europee:<ref>{{Cita web |url=https://www.artnouveau-net.eu/it/cities/ |titolo=Lista di città rappresentate |accesso=25 marzo 2023}}</ref>
 
[[Vienna]], [[Bruxelles]], [[Mons]], [[Parigi]], [[Nancy]], [[Bad Nauheim]], [[Darmstadt]], [[Wiesbaden]], [[Budapest]], [[Seghedino]], [[Palermo]], [[Riga]], [[Ålesund]], [[Aveiro (Portogallo)|Aveiro]], [[Oradea]], [[Subotica]], [[Lubiana]], [[Alcoi]], [[Barcellona]], [[Terrassa]], [[La Chaux-de-Fonds]].
 
L'unica città extraeuropea è [[L'Avana]].
 
== Riviste ==
[[File:Capa para a Revue du Bresil - 1896.jpg|thumb|upright=0.6|''Revue du Brésil'' - 1896.]]
* ''[[L'art moderne]]'', [[Bruxelles]], dal [[1881]]
[[File:Joseph Sattler-PAN.jpg|thumb|upright=0.6|Copertina della rivista berlinese ''Pan''.]]
* ''[[The Studio]]'', [[1893]] [[Gran Bretagna]]
* ''[[PanL'art (rivista tedesca)|Pan]]moderne'', [[BerlinoBruxelles]], [[1895]]dal - [[1900]]1881;
* ''[[JugendLa revue blanche]]'', [[Monaco di BavieraParigi]], [[1892]]1889-1903;
* ''[[VerJugend Sacrum(rivista)|Jugend]]'', [[ViennaMonaco di Baviera]], [[1898]] 1892- [[1903]]1940;
* ''[[EmporiumThe (rivista)|Emporium]]Studio'', [[BergamoLondra]], [[1895]]dal - [[1964]]1893;
* ''Van Nu en Straks'', [[Bruxelles]], 1893-1901;
* ''[[Simplicissimus (settimanale satirico)|Simplicissimus]]'', [[Monaco di Baviera]], [[1896]] - [[1944]]
* ''The Chap-Book'', [[Chicago]], 1894-1898;
* ''Pan'', [[Berlino]], 1895-1900;
* ''Revue du Bresil'' - [[Francia|France]], 1896-1900;
* ''[[Emporium (periodico)|Emporium]]'', [[Bergamo]], 1895-1964;
* ''[[Simplicissimus (periodico)|Simplicissimus]]'', [[Monaco di Baviera]], 1896-1944;
* ''[[Ver Sacrum (periodico)|Ver Sacrum]]'', [[Vienna]], 1898-1903;
* ''[[Mir iskusstva]]'', [[San Pietroburgo]], 1899-1904;
* ''Joventut'', [[Barcellona]], 1900-1906;
* ''Novissima, albo d'arti et lettere'', [[Milano]], 1901-1910;
* ''[[L'Assiette au Beurre]]'', Parigi, 1901-1912;
* ''La Sicile illustrée'', [[Palermo]], 1904-1911.
 
== Principali esponenti dell'Art Nouveau ==
[[File:GlasgowSchoolOfArt.JPG|upright=0.6|thumb|Architettura. [[Charles Rennie Mackintosh]], ''Scuola d'Arte di [[Glasgow]]'', 1897-1909.]]
[[File:Théophile-Alexandre Steinlen - Tournée du Chat Noir de Rodolphe Salis (Tour of Rodolphe Salis' Chat Noir) - Google Art Project.jpg|right|140px|thumb|Grafica. [[Théophile Alexandre Steinlen|Théophile-Alexandre Steinlen]], ''Tournée du Chat Noir'', [[1896]].]]
[[File:GlasgowSchoolOfArtCasa Fenoglio-La Fleur.JPG|right|140pxupright=0.6|thumb|Architettura. [[CharlesPietro Rennie MackintoshFenoglio]], ''Scuola[[Casa d'ArteFenoglio-Lafleur]] di(1902) a [[GlasgowTorino]]'', 1897-19091902.]]
[[File:Casa Fenoglio-La Fleur.JPG|right|140px|thumb|Architettura. [[Pietro Fenoglio]], [[Casa Fenoglio-Lafleur]] (1902) a [[Torino]], 1902.]]
 
Tra i protagonisti dell'Art Nouveau è possibile citare:
=== Architettura ===
* [[Raimondo D'Aronco]] ([[1857]]-[[1932]])
* [[Pietro Fenoglio]] ([[1865]]-[[1927]])
* [[Ernesto Basile]] ([[1857]]-[[1932]])
* [[Giovanni Battista Bossi]] ([[1864]]-[[1924]])
* [[Raimondo D'Aronco]] ([[1857]]-[[1932]])
* [[Émile André]] ([[1871]]-[[1933]])
* [[Jules Brunfaut]] ([[1852]]-[[1942]])
* [[August Endell]] ([[1871]]-[[1925]])
* [[Antoni GaudìGaudí]] ([[1852]]-[[1926]])
* [[Hector Guimard]] ([[1867]]-[[1942]])
* [[Josef Hoffmann]] ([[1870]]-[[1956]])
Riga 74 ⟶ 122:
* [[Charles Rennie Mackintosh]] ([[1868]]-[[1928]])
* [[Giuseppe Sommaruga]] ([[1868]]-[[1928]])
* [[GioacchinoGino Luigi MellucciCoppedè]] ([[18741866]]-[[19421927]])
* [[Louis Sullivan]] ([[1857]]-[[1917]])
* [[Otto Wagner]] ([[1841]]-[[1918]])
Riga 84 ⟶ 132:
* [[Henry van de Velde]] (1863–1957)
* [[Gavriil Baranovskiy]] (1860-1920)
* [[Virginio Colombo]] (1885–1927)
* [[Josef Fanta (architetto)|Josef Fanta]] (1856-1954)
* [[Waldemar Wilenius]] (1868–1940)
* [[Ödön Lechner]] (1845–1914)
 
=== Pittura, illustrazione, grafica, pubblicità ===
* [[Aubrey Beardsley]] ([[1872]]-[[1898]])
* [[Pierre Bonnard]] ([[1867]]-[[1947]])
* [[Mario Borgoni]] ([[1869]]-[[1936]] circa)
* [[William Bradley]] ([[1868]]-[[1962]])
* [[Walter Crane]] ([[1845]]-[[1915]])
* [[Adolfo De Carolis]] ([[1874]]-[[1928]])
* [[Ettore De Maria Bergler]] ([[1850]]-[[1938]])
* [[Eugène Grasset]] ([[1841]]-[[1917]])
Riga 97 ⟶ 150:
* [[Gustav Klimt]] ([[1862]]-[[1918]])
* [[Fernand Khnopff]] ([[1858]]-[[1921]])
* [[Karl Wilhelm Diefenbach]] ([[1851]]–[[1913]])
* [[Melchior Lechter]]
* [[Privat-Livemont]] ([[1861]]-[[1936]])
* [[Giovanni Maria Mataloni]] ([[1869]]-[[1944]])
* [[Frances Macdonald|Frances MacDonald]] ([[1873]]-[[1921]])
* [[Margaret MacDonaldMacdonald Mackintosh]] ([[1865]]-[[1933]])
* [[Alfons Mucha]] ([[1860]]-[[1939]])
* [[Théophile Alexandre Steinlen]] ([[1859]]-[[1923]])
* [[Aleardo Terzi]] ([[1870]]-[[1943]])
* [[Jan Toorop]] ([[1858]]-[[1928]])
* [[Eliseu Visconti]] ([[1866]]-[[1944]])
* [[Edmund Dulac]] ([[1882]]-[[1953]])
* [[Marcello Dudovich]] ([[1878]]-[[1962]])
* [[Leopoldo Metlicovitz]] ([[1868]]-[[1944]])
* [[Archibald Knox]] (1864-1933)
* [[Salvatore Gregorietti]] (1870-1952)
* [[Cesare Saccaggi]] (1868-1934)
* [[Alberto della Valle]] (1851-1928)
* [[Winsor McCay]] (1869-1934)<ref name="coupdefouet">{{cita news |lingua=ca, en |autore=Benoît Peeters |url=http://www.artnouveau.eu/upload/magazine_pdf/18_point_of_view.pdf |titolo=Comics and Art Nouveau: Points of Encounter |pubblicazione=coupDefouet |numero=18 |anno=2011 |accesso=17 maggio 2023}}</ref>
 
=== Mobili, arredamento, interni ===
Riga 123 ⟶ 181:
* [[Richard Riemerschmid]] ([[1868]]-[[1957]])
* [[Archibald Knox]] (1864-1933)
* [[Salvatore Gregorietti]] (1870-1952)
 
=== Gioielli ===
* [[Tiffany & Co.]], azienda fondata da [[Charles Lewis Tiffany]] nel 1837 a [[Broadway]]
* [[Peter Carl Fabergé]] (1846-1920)
* Henry Vever (1854-1942)
* Theodor Fahrner (1859-1919)
* [[René Lalique]] (1860-1945)
* [[Alfons Mucha]] (1860-1939)
* Georges Fouquet (1862-1957)
* [[Charles Robert Ashbee]] (1863-1942)
* [[Archibald Knox]] (1864-1933)
* Georg Jensen (1866-1935)
* Lluís Masriera (1872-1958)
 
=== Lavorazione del vetro ===
* Daum - famiglia di artisti vetrai ([[Auguste Daum|Auguste]], [[Antonin Daum|Antonin]], [[Jean Daum|Jean]] e [[Paul Daum|Paul]])
* [[François Décorchemont]] ([[1880]]-[[1971]])
* [[EmileÉmile Gallé]] ([[1846]]-[[1904]])
* [[René Lalique]] ([[1860]]-[[1945]])
* [[Louis Comfort Tiffany]] ([[1848]]-[[1933]])
* [[Almaric Walter]] ([[1870]]-[[1959]])
* [[Archibald Knox]] (1864-1933)
* [[Salvatore Gregorietti]] (1870-1952)
 
=== Murali e mosaici ===
Riga 142 ⟶ 215:
* [[Samuel Bing]] ([[1838]]-[[1905]]) - mercante e critico d'arte
* [[Galileo Chini]] ([[1873]]-[[1956]]) - pittore, grafico, architetto, scenografo e ceramista
* [[Albert Dammouse]] ([[1848]]-[[1926]]) - scultore, decoratore e ceramista
* [[Alessandro Mazzucotelli]] ([[1865]]-[[1938]]) - artista del [[ferro battuto]]
* [[Hermann Obrist]] ([[1863]]-[[1927]]) - ceramista e disegnatore
Riga 148 ⟶ 221:
* [[Archibald Knox]] (1864–1933) - argentiere, orafo, pittore, decoratore, grafico e ideatore di [[tipo di carattere|caratteri]]
 
=== Letteratura contemporanea o legata all'Art Nouveau<ref>{{cita news |lingua=en |autore=György M. Vajda |url=https://www.jstor.org/stable/3332370 |titolo=Some Aspects of Art Nouveau in Arts and Letters |pubblicazione=The Journal of Aesthetic Education |volume=14 |numero=4 (Special Issue: ''The Government, Art, and Aesthetic Education'' |mese=10 |anno=1980 |editore=[[University of Illinois Press]] |pagine=pagg. 73-84 |accesso=25 marzo 2023}}</ref> ===
== Galleria ==
[[File:Théophile-Alexandre Steinlen - Tournée du Chat Noir de Rodolphe Salis (Tour of Rodolphe Salis' Chat Noir) - Google Art Project.jpg|upright=0.7|thumb|Grafica: ''Tournée du Chat Noir'' (1896), di [[Théophile Alexandre Steinlen|Théophile-Alexandre Steinlen]]; sulla rivista pubblicò spesso le sue poesie Verlaine.]]
Si espresse principalmente nella fine del [[decadentismo]] e dell'[[estetismo]], nelle [[avanguardie]] come il [[futurismo]] e l'[[Espressionismo (letteratura)|espressionismo]] e sotto l'influenza della [[psicoanalisi]] di [[Sigmund Freud]] (es. il primo [[surrealismo]] in letteratura). I principali letterati influenzati dall'estetica e dallo stile artistico del periodo Nouveau furono:
* [[Filippo Tommaso Marinetti]] (iniziò come poeta ''Liberty'' in francese, prima di fondare il futurismo)
* [[Gabriele D'Annunzio]]<ref name=raimondi>{{Cita libro |autore=Ezio Raimondi |autore2=Gabriella Fenocchio |titolo=La letteratura italiana: Da Pascoli a Montale |p=59 |isbn=88-424-9155-1}}</ref> (specialmente prima della sua adesione al [[superomismo]] [[Nietzsche|nietzschano]], e in particolare nel ''[[Poema paradisiaco]]'' e nei romanzi)
* [[Paul Verlaine]]<ref name=raimondi/>
* [[Arthur Schnitzler]]
* [[Italo Svevo]]
* [[Luigi Pirandello]]
* [[Stefan Zweig]]
* [[Dino Campana]]
* [[Guillaume Apollinaire]]
* [[Franz Kafka]]
* [[Oscar Wilde]]
* [[Ernest Dowson]]
* I [[Crepuscolarismo|crepuscolari]] (es. [[Guido Gozzano]], [[Sergio Corazzini]], il primo [[Corrado Govoni]] e [[Marino Moretti]])
* [[Giovanni Pascoli]]<ref>{{Cita web |url=https://www.italialiberty.it/liberty-stileitaliamoderna/ |titolo=Liberty - Uno stile per l'Italia moderna - Recensione |accesso=23 ottobre 2019 |dataarchivio=23 ottobre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191023102158/https://www.italialiberty.it/liberty-stileitaliamoderna/ |urlmorto=no}}</ref>
* [[Aldo Palazzeschi]] (inizialmente)<ref>{{Cita web |autore=Alice Figini |url=https://www.sololibri.net/Aldo-Palazzeschi-vita-opere-poeta.html |titolo=Aldo Palazzeschi: vita e opere del poeta futurista |data=2 febbraio 2022 |accesso=25 marzo 2023}}</ref>
* [[Jules Verne]]<ref>{{Cita web |url=https://www.hisour.com/it/history-of-art-nouveau-27653/ |titolo=Storia dell’Art Nouveau |citazione=A volte veniva anche chiamato Style Jules Verne, Le Style Métro (dopo Hector Ingressi in ferro e vetro della Guimard), Art Belle Époque e Art fin de siècle. |accesso=2023-04-02}}</ref>
* [[Emilio Salgari]]
* [[Winsor McCay]] (cartonista americano, pioniere nell'[[Storia del fumetto|ambito dei fumetti]], le cui opere sono ricordate come ricche di elementi e poetica liberty)<ref name="coupdefouet"/>
 
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
File:Carnegie Museum of Art - Tiffany's lamp.JPG |[[Louis Comfort Tiffany]], lampada da tavolo ([[Carnegie Museum of Art]]), periodo [[1899]]-[[1902]].
La vetta - Cesare Saccaggi.jpg|''“La vetta”'', opera in stile liberty di [[Cesare Saccaggi]] da Tortona.
File:Image-Wienzeile40 c.jpg|Particolare della [[Majolikahaus]] di [[Otto Wagner]] a [[Vienna]] ([[1898]]).
Vase Rosenthal, Art-nouveau, vers 1900, h. 18 cm..JPG|Un vaso [[Rosenthal (azienda)|Rosenthal]]<!-- Art Nouveau-->.
File:villa Scott (Torino).jpg|[[Villa Scott]] a [[Torino]], di [[Pietro Fenoglio]] (1902).
Image-Wienzeile40 c.jpg|Particolare della [[Majolikahaus]] di [[Otto Wagner]] a [[Vienna]] (1898).
File:Budapest 10 Szent László Gimnázium Lechner.JPG|[[Szent László Gimnázium]], Ungheria.
Villa Scott - panoramio (1).jpg|[[Villa Scott]] a [[Torino]], di [[Pietro Fenoglio]] (1902).
File:Palazzo Pisa Brescia - Detail.jpg|Dettaglio di Palazzo Pisa (già Palazzo Venturi) a Brescia.
Budapest 10 Szent László Gimnázium Lechner.JPG|[[Liceo San Ladislao di Kőbánya]], in Ungheria.
File:Terme berzieri.jpg|Terme Berzieri a [[Salsomaggiore Terme]] decorate da [[Galileo Chini]].
Terme berzieri.jpg|[[Terme Berzieri]] a [[Salsomaggiore Terme]] decorate da [[Galileo Chini]].
Poster Rambler Bicycles.jpg|[[Poster]] pubblicitario realizzato<!-- in stile Liberty--> da [[Cesare Saccaggi]], per l'azienda delle biciclette Rambler.
Casa Ugazio-Quaroni.png|[[Casa Quaroni]] (1905), realizzata a [[Novara]] su progetto dell'ingegnere Rosina, parente di [[Otto Wagner]].
Cazinoul din Constanta la rasarit HDR.jpg|Il [[Casinò di Costanza]] in [[Romania]] (1910)
</gallery>
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{Enciclopedia italiana |nomeurl=stile-liberty |nome=LIBERTY, stile |autore=[[Pietro D'Achiardi]] |anno=1934 |accesso=14 novembre 2021}}
* Otto Wagner, ''Moderne architektur'', Vienna, 1896-1902 trad. it. ''Architettura moderna e altri scritti'', Bologna, 1980.
* {{Cita libro |lingua=tedesco |autore=Otto Wagner |titolo=Moderne Architektur |città=Vienna |editore=Schroll & Co. |anno=1896-1902}} Ediz. ital. {{cita libro |titolo=Architettura moderna e altri scritti |città=Bologna |anno=1980 |traduttore=Giancarlo Bernabei e Hans Winter |altri=saggio introduttivo di [[Giuseppe Samonà]] |sbn=RAV0084377}}
* Henry van de Velde, ''Die Renaissance im modern Kunstgewerbe'', Lipsia, 1903.
* {{Cita libro |lingua=tedesco |autore=Henry van de Velde |titolo=Die Renaissance im modernen Kunstgewerbe |città=Lipsia |anno=1903}}
* [[Leonardo Benevolo]], ''Storia dell'architettura moderna'', Bari, 1973.
* {{Cita libro |lingua=en |autore=Robert Schmutzler, ''|titolo=Art Nouveau'', |url=https://archive.org/details/artnouveau0000schm_k0h3 |traduttore=Edouard Roditi |città=New York & Londra, |editore=Harry N. Abrams |anno=1962 trad|sbn=TO01602709}} Ediz. itital. ''{{cita libro<!-- |titolo=Art Nouveau'', -->|traduttore= |edizione=2 |città=Milano, 1966.|editore=Il Saggiatore |anno=1980 |sbn=VEA0044449}}
* {{Cita libro |autore =[[Leonardo Alastair DuncanBenevolo]] |titolo =Storia Artdell'architettura Nouveaumoderna - World of Art|edizione=29 |città = New YorkBari |editore=Laterza Editori<!--|giorno= Thames & Hudson Publishers4 |mese=giugno-->|anno=2009 |annooriginale= 19941973 |ISBN = 978-088-500420-202738622-72}}
* {{Cita libro |lingua = inglese |autore = VivienneGabriele CouldreySterner |autore2 = Frederick G. Peters |autore3 = Diana S. Peters |titolo = TheArt Nouveau. An Art of LouisTransition: ComfortFrom TiffanyIndividualism to Mass Society |url = https://archive.org/details/artnouveauartoft00fahr |città = LondraWoodbury (New York) |editore = WellfleetBarron's PressEducational Series |anno = 19961982 |ISBNisbn = 97815552144700-8120-2105-3 |cid = Sterner (1982)}}
* {{Cita libro |autorelingua = Eugenio Rizzoinglese |autore2autore = MariaWilliam CristinaCraft SirchiaBrumfield |titolo = LibertyThe -Origins Albumof delModernism nuovoin stileRussian Architecture |url = https://archive.org/details/originsofmoderni0000brum |città = PalermoBerkeley |editore = [[DarioUniversity Flaccovioof Editore]]California Press |anno = 20081991 |ISBNisbn = 97888775882720-520-06929-3}}
* {{Cita libro |lingua = inglese |autore = Lara-VincaAlastair MasiniDuncan |titolo = Liberty - Art Nouveau |edurl = 5https://archive.org/details/isbn_9780500202739 |editoreserie = [[GiuntiWorld Editore]]of Art |città = MilanoNew York |editore = Thames & Hudson Publishers |anno = 20091994 |ISBN = 9788809062290978-0-500-20273-9 |cid = Duncan (1994)}}
* {{Cita libro |lingua = inglese |autore = Vivienne Couldrey |titolo = The Art of Louis Comfort Tiffany |città = Londra |editore = Wellfleet Press |anno = 1996 |ISBN = 978-1-55521-447-0}}
* {{Cita libro |lingua = inglese |autore = Jeremy Howard |titolo = Art Nouveau: International and National Styles in Europe |città = |editore = Manchester University Press |anno = 1997 |isbn = 0-7190-4161-9}}
* {{Cita libro |lingua = inglese |autore = Paul Greenhalgh |titolo = Art Nouveau, 1890-1914 |url = https://archive.org/details/isbn_9781851772773 |città = |editore = V & A Publications |anno = 2000 |isbn = 1-85177-277-4}}
* {{Cita libro |lingua = inglese, it |autore = |curatore = Marilena Mosco |titolo = L'arte del gioiello e il gioiello d'artista dal '900 ad oggi - Art of jewelry and artists' jewels in the 20th century |città = Firenze |editore = Giunti Editore |anno = 2001 |isbn = 88-09-01907-5}}
* {{Cita libro |lingua = inglese |autore = Steven Heller |autore2 = Seymour Chwast |titolo = Graphic Style from Victorian to Digital |città = New York |editore = Harry N. Abrams, Inc. |anno = 2001 |isbn = 0-8109-2984-8}}
* {{Cita libro |lingua = francese |autore = Sylvie Mazaraky |autore2 = Jos Vandenbreeden |titolo = L'art nouveau : Passerelle entre les siècles et les arts |città = Bruxelles |editore = Éditions Racine Lannoo |anno = 2006 |isbn = 2-87386-413-3}}
* {{Cita libro |lingua = inglese |autore = |titolo = Art Nouveau |città = Rochester |editore = Grange Books |anno = 2007 |isbn = 978-1-84013-790-3}}
* {{Cita libro |autore = Eugenio Rizzo |autore2 = Maria Cristina Sirchia |titolo = Liberty - Album del nuovo stile |città = Palermo |editore = Dario Flaccovio Editore |anno = 2008 |ISBN = 978-88-7758-827-2}}
* {{Cita libro |autore = [[Lara Vinca Masini]] |titolo = Liberty - Art Nouveau |ed = 5 |editore = Giunti Editore |città = Milano |anno = 2009 |ISBN = 978-88-09-06229-0}}
* {{Cita libro |lingua = inglese |autore = Rosalind Ormiston |autore2 = Michael Robinson |titolo = Art Nouveau: Posters and Illustrations From the Glamorous Fin de Siecle |città = Londra |editore = Flame Tree Publishing |anno = 2009 |isbn = 1-84786-280-2}}
* {{Cita libro |lingua = inglese |autore = Norbert Wolf |titolo = Art Nouveau |città = Londra-New York |editore = Prestel Publishing |anno = 2011 |isbn = 3-7913-4542-7}}
* {{Cita libro |lingua = inglese |autore = Gabriele Fahr-Becker |titolo = Art Nouveau |città = |editore = H.F. Ullmann |anno = 2011 |isbn = 3-8331-6003-9}}
* {{Cita libro |curatore = Fernando Mazzocca |curatore2 = Maria Flora Giubilei |curatore3 = Alessandra Tiddia |titolo = Liberty. Uno stile per l'Italia moderna |città = Milano |editore = Silvana Editoriale |anno = 2014 |isbn = 978-88-366-2785-1}}
* {{Cita libro |autore = Gaetano Malandrino |titolo = Il Liberty in Europa tra Secessioni e modernità |editore = [[Lulu.com|Lulu]] |anno = 2011 |ISBN=978-1445273242}}
 
== Voci correlate ==
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* [[Scuola di Glasgow]]
* [[Lido di Venezia]]
* [[Liberty a Messina]]
* [[Liberty a Milano]]
* [[Liberty a Napoli]]
* [[Liberty a Torino]]
* [[Liberty napoletano]]
* [[Liberty milanese]]
* [[Secessione viennese]]
* [[Secessione di Berlino]]
Riga 182 ⟶ 298:
* [[Modernismo catalano]]
* [[Giovane Polonia]]
* [[Réseau Art Nouveau Network]]
 
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== Collegamenti esterni ==
* {{ThesaurusCollegamenti BNCFesterni}}
* {{Cita web|url=http://www.italialiberty.it|titolo=Italia Liberty|curatore=Andrea Speziali|accesso=25 novembre 2016}}
* {{Treccani|art-nouveau|Art nouveau}}
* {{en}} [http://www.vam.ac.uk/page/a/art-nouveau/ Pagina sull'Art Nouveau sul sito ufficiale] del [[Victoria and Albert Museum]].
 
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