Obbedisco: differenze tra le versioni

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{{Manoscritto
{{E|Una singola parola, non una frase, può essere enciclopedica? I fatti riportati compaiono già in altre voci. La magior parte della voce poi non riguarda la "parola" in questione bensì la terza "guerra d'indipendenza"||gennaio 2014}}
|classificazione = Telegramma di Giuseppe Garibaldi
{{Come specificato anche nella pagina delle Discussioni, la voce "Obbedisco" compare ormai non solo sull'Enciclopedia Treccani (versione standard e versione ridotta), ma addirittura anche nel Dizionario della lingua italiana Zingarelli. E' chiaro che anche lì si fa inevitabilmente riferimento ai fatti della Terza guerra di indipendenza. Ma la parola può essere ormai considerata un episodio, noto, di un evento significativo (la Terza guerra di indipendenza) del Risorgimento, che merita spiegazione||gennaio 2014}}
|opera =
|immagine = Telegramma garibaldi Obbedisco.jpg
|dimimmagine =
|didascalia = La minuta del telegramma con il quale Garibaldi rispose all'ordine di lasciare il Tirolo: «Obbedisco».<ref name=video>{{cita|La storia siamo noi, 2012|00:02:06.}}</ref>
|classificazionealt =
|scrittore = Giuseppe Garibaldi
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|lingua = italiano
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|supporto = Carta
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|fogli miniati =
|ubicazione = [[Archivio Centrale dello Stato]]
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}}
[[File:Stone of Respicio Olmeda in Bilancioni.JPG|miniatura|Lapide commemorativa collocata sulla facciata della casa natale del garibaldino [[Respicio Olmeda Bilancioni]] in ''via Roma n. 79'' a [[San Giovanni in Marignano]] ([[Provincia di Rimini|Rimini]]), colui che trasmise il famoso telegramma.]]
'''"Obbedisco"''' è il contenuto del [[telegramma]] scritto da [[Giuseppe Garibaldi]], allora capo del [[Corpo Volontari Italiani]], il 9 agosto<ref>{{Cita libro|autore=Ugo Zaniboni Ferino|titolo=Bezzecca 1866|anno=1966|editore=edizioni Arti Grafiche Saturnia|città=Trento|p=180}}</ref> [[1866]], in risposta al generale [[Alfonso La Marmora]], che gli aveva intimato di fermare la sua avanzata verso [[Trento]] contro gli austriaci nella [[Terza guerra d'indipendenza italiana|terza guerra di indipendenza]].<ref>{{Cita|Bortolotti|p. 262. }}</ref>
{{citazione|Ho ricevuto il dispaccio n. 1073. Obbedisco. G. Garibaldi}}
è il testo completo del telegramma, il cui originale è conservato presso l'[[Archivio Centrale dello Stato]], e una copia è conservata anche presso il [[Palazzo del Quirinale]]<ref>[http://www.termometropolitico.it/1179457_quirinale-la-casa-degli-italiani.html ''Quirinale, la casa degli italiani apre le porte ai visitatori'', Termometro Politico, 23 giugno] [[2015]].</ref>. La trascrizione che La Marmora consegnò al re, conservata fino al [[1993]] presso [[Casa Savoia]], fu consegnata all'[[Archivio di Stato di Torino]].<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/02/14/quell-obbedisco-come-lo-vide-il.html ''Quell'Obbedisco come lo vide il re'', La Repubblica, 14 febbraio] [[1993]].</ref> L'Obbedisco di Garibaldi, entrato subito e stabilmente nelle principali raccolte di citazioni,<ref>{{cita|Giuseppe Fumagalli,1986| p. 448.}}</ref><ref>{{cita|Antonello Capurso, 2011| p. }}</ref> è stato anche oggetto di rappresentazioni parodiche.<ref>{{cita|Gianni Celati, 1989| p. 395.}}</ref><ref>[[Paolo Villaggio]], [http://books.google.it/books?id=SFROvENMJ-gC&pg=PT200&dq=obbedisco+garibaldi&hl=it&sa=X&ei=1BjaUqGyINSUhQflxoCIAw&ved=0CEoQ6AEwBA#v=onepage&q=obbedisco%20garibaldi&f=false ''Storia della libertà di pensiero'', Milano, Feltrinelli, 2010]</ref>
 
==I fatti==
GiàCon conl'invasione ladel Trentino, culminata nella [[battaglia di Bezzecca]], il Generalegenerale Garibaldi avevaera dato prova di comandare uno dei pochi corpi che nella guerra in corso dimostrava capacitàriuscito non solo dia tenere testa al nemico, ma addirittura diad avanzare e conquistare territorio prezioso ai fini della guerra.<ref name=video></ref>
Le vittorie dei volontari di Garibaldi ebbero inoltre un valore simbolico, seguendo le sconfitte di [[Battaglia di Custoza (1866)|Custoza]] e della marina a [[Battaglia di Lissa|Lissa]].<ref>{{cita|Alfonso Scirocco, 2005| pp. 300-301.}}</ref> Con la pace, conseguita grazie ai successi prussiani, gli italiani non ottennero però i territori presi da Garibaldi, che egli sgomberò su richiesta del re per dare seguito agli accordi che riconoscevano all'Italia il Veneto.
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
* {{cita libro|titolo=Giuseppe Garibaldi|autore=[[Alfonso Scirocco]]|pagine=|id=|editore= Ed. Corriere della Sera|città=Milano|anno=2005|cid=Alfonso Scirocco, 2005}}
* {{cita libro|titolo=Parlamenti buffi|autore=Gianni Celati|url = http://books.google.it/books?id=oQ7DLU7tXcQC&pg=PA395&dq=obbedisco+garibaldi&hl=it&sa=X&ei=1BjaUqGyINSUhQflxoCIAw&ved=0CFwQ6AEwBw#v=onepage&q=obbedisco%20garibaldi&f=false|pagine=|id=ISBN 8807050692 |editore= Feltrinelli|città=Milano|anno=1989|cid=Gianni Celati, 1989}}
* {{cita libro|titolo=Chi l'ha detto?|autore=[[Giuseppe Fumagalli]]|url =|pagine=|id= ISBN 8820300923 |editore=U. Hoepli|città=Milano|anno=1986|cid=Giuseppe Fumagalli,1986}}
* {{cita libro|titolo=Le frasi celebri nella storia d'Italia: da Vittorio Emanuele II a Silvio Berlusconi|autore=[[Antonello Capurso]]|url =http://books.google.it/books?id=yvQeJfDmY8MC&pg=PT46&dq=obbedisco+garibaldi&hl=it&sa=X&ei=1BjaUqGyINSUhQflxoCIAw&ved=0CEUQ6AEwAw#v=onepage&q=obbedisco%20garibaldi&f=false|pagine=|OCLC=840728271 |editore=Mondadori|città=Milano|anno=2011|cid=Antonello Capurso,2011}}
* {{cita libro|autore= Sandro Bortolotti|titolo=La guerra del 1866|città= Milano|editore= Istituto per gli studi di politica internazionale|anno=1941|OCLC=431780342|cid=Bortolotti}}
* {{cita libro|autore=Tullia Franzi|titolo=L'Obbedisco di Garibaldi alla luce di nuovi documenti|città= Trento|editore= Tip. A. Scotoni|data= 1927}}
* voce ''Obbedisco'' in ''Garibaldi: vita, pensiero, interpretazioni. Dizionario critico'', a cura di Lauro Rossi, Roma, Gangemi, 2008.
 
== Voci correlate ==
* [[Invasione del Trentino (Garibaldi - 1866)]]
 
== Collegamenti esterni ==
<big>'''"Obbedisco"'''</big>: frase scritta da Giuseppe Garibaldi nel telegramma di risposta (10 agosto 1866) al Generale Alfonso La Marmora, dopo che quest'ultimo aveva intimato al Capo del corpo dei volontari "Cacciatori delle Alpi" (appunto Garibaldi) di fermare la sua inarrestabile avanzata verso Trento contro gli austriaci nella Terza Guerra di indipendenza.
*{{Cita video |autore =Giovanni Minoli |titolo =La III guerra d’indipendenza - La vittoria di Bezzecca |url =http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/video/la-iii-guerra-d%E2%80%99indipendenza/2657/default.aspx |accesso =18 gennaio 2014 |data = |editore =[[La storia siamo noi]]-[[Rai TV]] |tempo =00:02:06 |cid =La storia siamo noi,2012 |dataarchivio =2 febbraio 2014 |urlarchivio =https://web.archive.org/web/20140202220632/http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/video/la-iii-guerra-d%E2%80%99indipendenza/2657/default.aspx |urlmorto =sì }}
* {{cita web |url=http://www.focus.it/cultura/storia/garibaldi-disse-davvero-obbedisco_C39.aspx |titolo=Garibaldi disse davvero Obbedisco? |autore= |editore=Focus.it |accesso=18 gennaio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140201231839/http://www.focus.it/cultura/storia/garibaldi-disse-davvero-obbedisco_C39.aspx |dataarchivio=1 febbraio 2014 |urlmorto=sì }}
 
{{portale|Campagna garibaldina del 1866|guerra|storia d'Italia|Risorgimento}}
==I fatti==
Già con la [[battaglia di Bezzecca]], il Generale Garibaldi aveva dato prova di comandare uno dei pochi corpi che nella guerra in corso dimostrava capacità non solo di tenere testa al nemico, ma addirittura di avanzare e conquistare territorio prezioso ai fini della guerra.
Tuttavia, quella vittoria non fu sufficiente a mutare le sorti di uno scontro sul campo che stava vedendo gli austriaci, negli altri settori del fronte italo-austriaco, prevalere sulle armate dei Savoia. A Custoza l'esercito italiano subì una storica sconfitta, seguita successivamente da quella avvenuta per mare, a Lissa (A. Scirocco, ''Giuseppe Garibaldi'', Edizioni Rcs Corriere della Sera, Milano 2005, pp. 300-301).
 
==Conclusione della guerra==
Malgrado la non lusinghiera prestazione dell'esercito e della marina di Vittorio Emanuele II, l'Italia vinse comunque la Terza guerra di indipendenza, conquistando il Veneto, e quindi Venezia, ma mancando ancora l'annessione del Trentino, che sarà conquistato solo a conclusione della Prima guerra mondiale ([[armistizio di Villa Giusti]], 3 novembre 1918).
La vittoria dell'Italia fu possibile in virtù dell'alleanza militare sottoscritta con la Prussia di Bismarck, anch'essa in guerra con l'Austria, che sconfisse definitivamente nella battaglia di Sadowa (3 luglio 1866) (D. Mack Smith, ''Garibaldi. Una grande vita in breve'', Oscar Mondadori, Milano 1993).
 
==Bibliografia==
 
[[Categoria:Fraseologia]]
* A. Scirocco, ''Giuseppe Garibaldi'', Edizioni Rcs-Corriere della Sera, Milano 2005
[[Categoria:Giuseppe Garibaldi]]
* D. Mack Smith, ''Garibaldi. Una grande vita in breve'', Oscar Mondadori, Milano 1993
[[Categoria:Guerra nel 1866]]
* E. Cecchinato, ''Camicie rosse. I garibaldini dall'Unità alla Grande Guerra'', Laterza, Roma-Bari 2007