Max Ernst: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
 
(152 versioni intermedie di 82 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Doppia immagine verticale|right|Max Ernst 1968.jpg|Max Ernst Signature.svg|240|Max Ernst|Firma di Max Ernst}}
{{Bio
|Nome = Max
Riga 4 ⟶ 5:
|Sesso = M
|LuogoNascita = Brühl
|LuogoNascitaLink = Brühl (NordRenania RenoSettentrionale-WestfaliaVestfalia)
|GiornoMeseNascita = 2 aprile
|AnnoNascita = 1891
Riga 10 ⟶ 11:
|GiornoMeseMorte = 1º aprile
|AnnoMorte = 1976
|Epoca = 1900
|Attività = pittore
|Attività2 = scultore
|Epoca = 1900
|Nazionalità = tedesco
|NazionalitàNaturalizzato = francese
}}
 
Viene considerato uno dei maggiori esponenti del [[surrealismo]]<ref name="Dossi">{{cita libro|titolo=Le Garzantine - Arte|autore=Eugenia Dossi|editore=Garzanti|anno=2002|pagine=373}}</ref><ref>{{cita libro|titolo=Enciclopedia dell'arte Zanichelli|autore=autori vari|editore=Zanichelli|anno=2004|pagine=365}}</ref>, pioniere della tecnica pittorica del [[grattage]] e del [[Frottage (arte)|frottage]]<ref>''Max Ernst'', Metropolitan Museum of Art, New York, 2005</ref><ref>Max Ernst, Ian Turpin, Julian Stallabrass, ''Ernst'', Phaidon, 1993</ref>.
[[File:Bundesarchiv B 145 Bild-F037597-0004, München, Brandt empfängt Max Ernst.jpg|250px|thumb|Max Ernst (a sinistra) insieme a [[Willy Brandt]] ]]
 
== Biografia ==
Max Ernst nasce a [[Brühl (Renania Settentrionale-Vestfalia)|Brühl]], vicino a [[Colonia (Germania)|Colonia]] dall'insegnante per sordomuti Philipp Ernst, che ritrasse il piccolo Max come Gesù bambino all'età di cinque anni, e da Louise Kopp.<ref>Dirk Teuber, Max Ernst a Colonia, Rheinland-Verlag GmbH, Köln 1980, la Pagina 49.</ref> Nel [[1909]] si iscrive all'[[Università di Bonn]] per studiare [[filosofia]],<ref name="Dossi" /> frequentando anche dei corsi rivolti alla [[psicologia]]<ref name="Dossi" /> e all'arte degli alienati, ma abbandona presto questo indirizzo per dedicarsi al mondo dell'[[arte]]. Nel [[1912]] fonda, assieme ad [[August Macke]] il gruppo "Das Junge Rheinland", esponendo per la prima volta a [[Colonia (Germania)|Colonia]] alcune sue opere alla Galerie Feldman.<ref name="Spies">{{cita libro|titolo=Max Ernst: A Retrospective. New York: Metropolitan Museum of Art / New Haven|autore=Werner Spies, Sabine Rewald|editore=Yale University Press|anno=2005|pagine=11, 188, 285-289}}</ref> Questa città, due anni dopo, gli farà conoscere [[Hans Arp]], con il quale stringerà un'amicizia che durerà tutta la vita.<ref>{{cita libro|titolo=Dadaism|url=https://archive.org/details/dadaismus0000diet|autore=Dietmar Elger|editore=Taschen|anno=2004|pagine=68}}</ref>
Nell'agosto dell'anno seguente si reca per la prima volta a [[Parigi]]. Partecipa alla [[Primaprima guerra mondiale]].<ref ename="Spies" nel [[1917]] viene congedato a causa delle molteplici ferite riportate./> Nonostante il servizio militare, Ernst riesce a dedicarsi alla pittura, esponendo alla galleria "Der Sturm"<ref name="Spies" /> che lo indurrà a pubblicare un articolo ''Sull'evoluzione del colore''.<ref>{{cita libro|titolo=Max Ernst's Celebes|autore=Roland Penrose (Sir.)|editore=University of Newcastle Upon Tyne|anno=1972|pagine=11}}</ref> Ritornato a Colonia nel [[1918]] sposa Luise Strauss.<ref name="Spies" /> La scoperta della pittura di [[Giorgio Dede Chirico]] lo spinge a realizzare un album di litografie (''Fiat Modes Pereat Art'');<ref>{{cita libro|titolo=Prosthetic Gods|url=https://archive.org/details/prostheticgods0000fost|autore=Hal Foster|editore=MIT Press|anno=2004|pagine=181}}</ref> nello stesso anno fonda con Johannes Theodor Baargeld il gruppo dada ''W/3 West Stupidia'';<ref>{{cita libro|titolo=Max Ernst|autore=Museum of Modern Art (New York, N.Y.)|editore=Doubleday|anno=1961|pagine=12}}</ref> i due artisti pubblicano la rivista ''Der Ventilator'' e il ''Bullettin D'' e organizzano la prima mostra [[Dadaismo|Dada]] a Colonia.<ref name="Spies" />
 
Nel suo secondo viaggio a Parigi nel [[1920]], ha modo di farsi apprezzare dai critici della capitale, riuscendo ad esporre alcune sue creazioni presso la "Galerie Au Sans Pareil".<ref>{{cita libro|titolo=Rethinking Art Between the Wars: New Perspectives in Art History|autore=Hans Dam Christensen, Øystein Hjort, Niels Marup Jensen|editore=Museum Tusculanum Press|anno=2001|pagine=146}}</ref> La prima esposizione avvenne nell'anno 1921 presso la Galerie Au Sans Pareil di [[Parigi]].<ref name="Spies" /> Importante è il suo incontro con alcuni esponenti del [[Surrealismosurrealismo]], come [[André Breton]] e [[Paul EluardÉluard]]; dalla sua collaborazione con quest'ultimo nascono due volumi, ''Les malheurs des immortels'' e ''Répétition'' (1922).<ref name="Spies" /><ref>{{cita libro|titolo=Surrealism and the Book|url=https://archive.org/details/surrealismbook0000rene|autore=Renée Riese Hubert|editore=University of California Press|anno=1988|pagine=X}}</ref> È il periodo in cui, forse ispirato da un suggestivo viaggio in Oriente, elabora una nuova tecnica pittorica, il [[frottage (arte)|frottage]], con il quale realizza un ciclo di immagini pubblicate nel volume ''Histoire naturelle'' (1926).<ref>{{cita libro|titolo=Max Ernst, presentate1891-1976: attraversoBeyond un'introduzionePainting dell'amico- Arp.Pagina 94|autore=Ulrich Bischoff, Max Ernst|editore=Taschen America Llc|anno=1994|pagine=94}}</ref> Nel [[1929]] pubblica il primo dei suoi romanzi-collage, ''La Femme 100 têtes''<ref>{{en}} [http://www.kb.nl/bcen/koopmanthemes/1926koopman-1930collection/c53la-en.htmlfemme-100-tetes Scheda sull'opera, con bibliografia]</ref>, e l'anno dopo collabora con [[Salvador Dalí]] e [[Luis Buñuel]] al film ''[[L'âge d'or]]''.<ref>{{cita web|url=http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=28916|titolo=L'âge d'or - MYmovies|accesso=25 marzo 2014}}</ref> Nel 1930 realizzò ''Reve d'une petite fille qui voulut entrer au Carmel'',<ref name="Spies" /> mentre nel 1934 fu la volta di ''[[Une semaine de bonté]]'' ("''Una settimana di bontà''").<ref name="Faeti">{{cita libro|titolo=La "camera" dei bambini: cinema, mass media, fumetti, educazione|autore=Antonio Faeti|editore=EDIZIONI DEDALO|anno=1983|pagine=101}}</ref> Le tavole di questi romanzi-collages erano realizzate con collages di immagini ricavate da opere scientifiche, enciclopedie mediche, cataloghi o racconti illustrati. Il montaggio dei collages era volutamente dissimulato, per regalare all'opera un'apparenza di unità, particolarmente evidente nella versione tipografica.<ref name="Faeti" /> I contrasti con Breton, inducono Ernst ad abbandonare il gruppo surrealista nel [[1938]] e a trasferirsi, assieme alla pittrice [[Leonora Carrington]], nei pressi di [[Avignone]].<ref name="Spies" />
 
Nel 1940, la Francia è occupata dai [[Adolf Hitler|nazisti]] e [[Amministrazione militare tedesca della Francia|viene divisa in due]]. Max Ernst si trova a vivere nello [[Governo di Vichy|stato fascista]] di [[Philippe Pétain]].
Nel [[1941]] il pittore raggiunge gli Stati Uniti, dove rimane fino al [[1953]]. Durante questo periodo, trascorso in Arizona, Ernst lavora instancabilmente, sperimentando nuove forme espressive, come il dripping, e realizzando importanti sculture tra le quali, per esempio, ''Il re che gioca con la regina'' (1944). Negli Stati Uniti si sposa per ben due volte: la prima con [[Peggy Guggenheim]], nel 1941, la seconda con [[Dorothea Tanning]], cinque anni più tardi. Rientrato in Europa, soggiorna prima a Parigi e poi a [[Huismes]], in Turenna. A partire dalla seconda metà degli anni cinquanta si susseguono numerose sue retrospettive, a Berna, Parigi, New York, Londra e Venezia.
 
Dopo la guerra si imbarca per gli Stati Uniti e lì collabora alla rivista surrealista [[VVV (rivista)|VVV]], dove rimane fino al 1953.<ref name="Dossi"/><ref name="Spies" /><ref>{{cita libro|titolo=Dizionario della pittura e dei pittori - D-J - Volume secondo|autore=Michael LaClotte|editore=Larousse Einaudi|anno=1990|pagine=219}}</ref> Durante questo periodo, trascorso in Arizona,<ref name="Spies" /> Ernst lavora instancabilmente, sperimentando nuove forme espressive, come il dripping, e realizzando importanti sculture tra le quali, per esempio, ''Il re che gioca con la regina'' (1944).<ref>{{cita web|url=http://www.moma.org/collection/object.php?object_id=81359|titolo=MoMA|4=Max Ernst. The King Playing with the Queen|accesso=25 marzo 2014}}</ref> Negli Stati Uniti si sposa per ben due volte: la prima con [[Peggy Guggenheim]], nel 1941,<ref>{{cita libro|titolo=Peggy Guggenheim: una donna, una collezione, Venezia|autore=Paolo Barozzi|editore=Rusconi Libri|anno=1983|pagine=74}}</ref> la seconda con [[Dorothea Tanning]].<ref>{{cita libro|titolo=Arshile Gorky: His Life and Work|autore=Hayden Herrera|editore=Bloomsbury Publishing|anno=2003|pagine=540}}</ref> Dopo essere rientrato in Europa, vince il primo premio alla [[Esposizione internazionale d'arte di Venezia|Biennale di Venezia]] nel [[1954]].<ref name="Spies" /> Muore a Parigi il primo aprile del [[1976]].
Muore a Parigi il primo aprile del [[1976]].
 
== OpereTecniche pittoriche ==
Max Ernst ha inventato e utilizzato varie tecniche semiautomatiche per creare strutture che hanno acceso la sua immaginazione.
[[File:Max-Ernst-Museum 02.jpg|thumb|right|Il museo di Brühl, dedicato a Ernst]]
 
Tecniche auto inventate:
La prima esposizione avvenne nell'anno [[1921]] presso la Galerie au Sang Pareil di [[Parigi]].
 
[[Frottage (arte)|Frottage]] - Un foglio di carta viene posizionato su una superficie strutturata. La struttura viene strofinata sulla carta con una matita. – Esempio: Histoire naturelle (iniziata dal 1925). Frottage è un equivalente pittorico della scrittura surrealista, chiamata [[scrittura automatica]].
Nel 1930 realizzò ''Reve d'une petite fille qui voulut entrer au Carmel'', mentre nel 1934 fu la volta di ''[[Une semaine de bonté]]'' (it., ''Una settimana di bontà''), ultimo dei suoi tre
 
[[Grattage]] - Almeno due strati di vernice vengono applicati su una tela. Gli strati superiori vengono poi raschiati, magari dopo aver appoggiato la superficie pittorica su un rilievo per ottenere risultati più creativi e materici. - Esempi: Bird Wedding (1925), Bone Flowers (1929), The Whole City (1935/36)
Le tavole di questi romanzi-collages erano realizzate con collages di immagini ricavate da opere scientifiche, enciclopedie mediche, cataloghi o racconti illustrati.
 
Oscillazione - Una lattina viene perforata con un foro, appesa a un filo sopra la tela che giace sul pavimento e riempita di vernice. Quando la lattina vibra, la vernice gocciola fuori dal foro in percorsi circolari sulla tela. Notoriamente tecnica precorritrice il [[dripping]] di [[Jackson Pollock|Pollock]] – Esempi: Il pianeta confuso (1942), Giovane disturbato dal volo di una mosca non euclidea (1942 e 1947)
Il montaggio dei collages era volutamente dissimulato, per regalare all'opera un'apparenza di unità, particolarmente evidente nella versione tipografica.
Altre tecniche utilizzate:
 
[[Collage]] - Il materiale dell'immagine viene raccolto e/o ritagliato e riassemblato su un altro supporto per immagini. – Esempi: Collage dadaista: Il cappello fa l'uomo (1920), Collage surrealista: LopLop introduce LopLop (1930), romanzi collage da incisioni su legno: La femme 100 têtes (1929), Une semaine de bonté (1934)
* ''Aquis sommerso ([[1919]])
* ''[[Piccola macchina costruita da minimax dadamax in persona]] ([[1919]]-[[1920]])
* ''Ubu imperator ([[1923]])
* ''La Vergine picchia Gesù davanti a tre testimoni ([[1926]])
* ''Il bacio con la lingua ([[1927]])
* ''Foresta imbalsamata ([[1933]])
* ''[[La vestizione della sposa|La Vestizione della Sposa]] ([[1940]])''
* ''Napoleone nel deserto ([[1941]])
* ''L'antipapa (1941-42)
* ''Il re che gioca con la regina ([[1944]])
* ''Immortel ([[1966]])
 
[[Decalcomania]]- Riscoperta da Óscar Domínguez nel 1935. La vernice liquida sottile viene spostata sulla tela con l'aiuto di un foglio di carta o di una lastra di vetro. Questo crea strutture che ricordano il corallo o il muschio. – Esempi: Marlene (1940/41), L'abito della sposa (1940), L'Europa dopo la pioggia II (1940–1942), L'antipapa (1941/42), La tentazione di sant'Antonio (1945)
== Max Ernst nei musei in Italia ==
 
* [[Galleria civica d'arte moderna e contemporanea]] GAM di [[Torino]]
== Opere ==
* [[Peggy Guggenheim Collection]] di [[Venezia]]
[[File:Max-Ernst-Museum 02.jpg|thumb|Il museo di Brühl, dedicato a Ernst]]
* ''Aquis sommerso'', 1919
* ''[[Piccola macchina costruita da minimax dadamax in persona]]'', 1919-20
* ''Un peu malade de cheval'', 1920, collage con grafite, acquerello e tempera su carta applicata su cartoncino, [[Torino]], [[Galleria civica d'arte moderna e contemporanea]]
* ''[[L'éléphant Célèbes]]'', 1921
* ''Le Pleiadi'', 1921, collage, pittura ad olio e frottage, collezione privata
* ''Oedipus Rex'', 1922
* ''Ubu imperator'', 1923
* ''Histoire naturelle'', 1925, frottage
* ''Storia naturale'', 1925
* ''La Vergine picchia Gesù davanti a tre testimoni'', 1926
* ''Foresta e colomba'', 1927
* ''Il bacio con la lingua'', 1927
* ''La grande foresta'', 1927
* ''Rêveries surréalistes'', 1927, frottage
* ''Visione provocata dall'aspetto notturno della Porta Saint-Denis'', 1927
* ''La femme 100 têtes'', 1929, romanzo-collage
* ''Rêve d'une petite fille qui voulut entrer au Carmel'', 1930, romanzo-collage
* ''Il postino Cheval'', 1932, collage di carta e stoffa con matita, inchiostro e guazzo su carta, [[Venezia]], [[Collezione Peggy Guggenheim]]
* ''Foresta imbalsamata'', 1933
* ''[[Une semaine de bonté]]'', 1934, romanzo-collage
* ''[[Angelo della palude]]'', 1940
* ''Divinité'', 1940, olio su cartone telato, [[Pedrignano]], Collezione Barilla di Arte Moderna
* ''[[La vestizione della sposa]]'', 1940, olio su tela, Venezia, Collezione Peggy Guggenheim, 129,6×96,3&nbsp;cm
* ''[[L'Europa dopo la pioggia II]]'', 1940-42
* ''Napoleone nel deserto'', 1941
* ''L'antipapa'', 1941-42
* ''Il re che gioca con la regina'', 1944
* ''Capricorne'', 1948, bronzo, [[Parigi]], [[Centro Georges Pompidou]]
* ''Animaux dans la foret,'' 1954, [[Firenze]], [[Palazzo Bartolini Salimbeni|Collezione Roberto Casamonti]]
* ''Femme, maison, moineau'', 1965, Firenze, Collezione Roberto Casamonti
* ''Immortel'', 1966
* ''Piccola tartaruga su base rotonda II'', 1967-75, [[Stellenbosch]], [[Rupert Museum]]
* ''Tutto in uno piú uno'', 1971, acquaforte, StellenBosch, Rupert Museum
* ''Compendio di Storia Universale'', [[Roma]], [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea]]
* ''Coppia zoomorfica'', Venezia, Peggy Guggenheim Collection
* ''Giardino acchiappa aeroplani'', Venezia, Peggy Guggenheim Collection
* ''Giovane donna a forma di fiore'', Venezia, Peggy Guggenheim Collection
* ''Il bacio'', Venezia, Peggy Guggenheim Collection
* ''L'antipapa'', Venezia, Peggy Guggenheim Collection
* ''La città intera'', Venezia, Peggy Guggenheim Collection
* ''La foresta'', Venezia, Peggy Guggenheim Collection
* ''Mare, sole, terremoto'', Venezia, Peggy Guggenheim Collection
* ''Per le strade di Atene'', Venezia, Peggy Guggenheim Collection
* ''Piccola macchia'', Venezia, Peggy Guggenheim Collection
 
== Documentari e cortometraggi ==
== Riconoscimenti ==
* cortometraggio ''[[Journée naturelle]]'' di [[Alain Resnais]] (1947)
Nel [[1954]] vinse il primo premio alla [[Biennale di Venezia]].
* cortometraggio ''[[Max Ernst - Entdeckungsfahrten ins Unbewußte]]'' di [[Carl Lamb]] e [[Peter Schamoni]] (1963)
* documentario ''Max Ernst - Ein Selbstportrait'' di [[Hannes Reinhardt]] (1967)
* cortometraggio ''Wieviel Farben hat die Hand - Ein Film mit und über Max Ernst'' di [[Peter Schamoni]] (1971)
* documentario ''[[Max Ernst: Mein Vagabundieren – Meine Unruhe]]'' di [[Peter Schamoni]] (1991)
 
== Note ==
<references />
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Max Ernst}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.tendreams.org/ernst.htm Ten Dreams Galleries]
* {{cita web|url=http://www.tate.org.uk/art/artists/max-ernst-1065|titolo=Biografia di Max Ernst nel sito ufficiale della Tate Modern|accesso=18 giugno 2014|lingua=en}}
* [http://www.maxernstmasterpiece.com Max Ernst Master Piece: "Immortel"] Huge Chess Game made of glass
* {{cita web|url=http://www.tendreams.org/ernst.htm|titolo=Ten Dreams Galleries (galleria raffigurante alcuni dipinti di Max Ernst)|accesso=18 giugno 2014|lingua=en}}
* [http://retedue.rsi.ch/home/networks/retedue/geronimoarte/2013/05/02/max-ernst.html] "Max Ernst i falsi e il mercato dell'arte" - trasmissione radiofonica di Flavia Foradini, con intervista a Klaus-Albrecht Schröder, direttore del Museo Albertina di Vienna, RSI-Radio Svizzera Italiana, Rete Due, 2 maggio 2013
* {{cita web|url=http://www.maxernstmasterpiece.com/en/10-the-work.html|titolo=Max Ernst Master Piece: "Immortel" (sito dedicato ad ''Immortel'': una scacchiera in vetro di grandi dimensioni realizzata da Ernst)|accesso=18 giugno 2014|lingua=en|dataarchivio=31 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140331131030/http://maxernstmasterpiece.com/en/10-the-work.html|urlmorto=sì}}
* {{Cita web | url = http://www5.rsi.ch/home/networks/retedue/geronimoarte/2013/05/02/max-ernst.html | titolo = Max Ernst, i falsi e il mercato dell'arte | autore = Flavia Foradini | sito = [[RSI (azienda)|RSI]] | data = 2 maggio 2013 | accesso = 25 ottobre 2022 | urlarchivio = https://archive.is/20140618072500/http://www5.rsi.ch/home/networks/retedue/geronimoarte/2013/05/02/max-ernst.html | dataarchivio = 18 giugno 2014 }}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|pittura|scultura}}
 
[[Categoria:Max Ernst| ]]
[[Categoria:Litografi tedeschi]]
[[Categoria:PittoriStudenti legatidell'Università adi ParigiBonn]]
[[Categoria:Scultori legati a ParigiDadaisti]]
[[Categoria:StudentiSepolti dell'universitànel cimitero di BonnPère-Lachaise]]
[[Categoria:Emigranti dalla Germania nazista]]
{{Link AdQ|de}}