Jean-Pierre Vernant: differenze tra le versioni

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{{Bio
Jean-Pierre Vernant (1914-2007)
|Nome = Jean-Pierre
Giustamente considerato uno dei maggiori studiosi francesci dell'età classica.
|Cognome = Vernant
Numerosi le opere sull'antica Grecia. Tutti concordano nel considerare
|Sesso = M
i suoi testi come ''rivoluzionari'', opere che hanno cambiato radicalmente la nostra percezione
|LuogoNascita = Provins
dei miti greci. Viene anche considerato un grande divulgatore, per essere riuscito a far comprendere la molteplicità e la complessità della mitologia greca anche a non addetti al settore.
|GiornoMeseNascita = 4 gennaio
|AnnoNascita = 1914
|LuogoMorte = Sèvres
|GiornoMeseMorte = 9 gennaio
|AnnoMorte = 2007
|Attività = storico della filosofia
|Attività2 = storico delle religioni
|Attività3 = antropologo
|Nazionalità = francese
|Epoca=1900
|Epoca2=2000
|Immagine = Jean-Pierre Vernant (Aubervilliers 2006).jpg
|Didascalia = Jean-Pierre Vernant (ultima conferenza, il 23 ottobre 2006, a [[Aubervilliers]], per il [[Collège de France]])
}}
Studioso dell'età classica, si è occupato in modo particolare della [[mitologia greca]].
 
== Biografia ==
Studiò nei licei Carnot e [[Lycée Louis-le-Grand|Louis-le-Grand]] di [[Parigi]] e proseguì gli studi alla [[Sorbona]]. Dal luglio del [[1940]] fu insegnante di [[filosofia]] a [[Tolosa]]. Combatté nella [[seconda guerra mondiale]] e partecipò alla [[Resistenza francese]]. Dopo la guerra scrisse articoli di [[politica estera]] e aderì al [[Partito Comunista Francese]] abbandonandolo, senza mai rinnegare i suoi trascorsi marxisti, nel 1970 dopo gli avvenimenti della "[[Primavera di Praga]]".
 
Tra il [[1948]] e il [[1957]] fu ricercatore presso il [[Centre national de la recherche scientifique]] (CNRS) e si impegnò contro le guerre coloniali della Francia in [[Indocina francese|Indocina]] e in [[Algeria]]. Dal [[1957]] al [[1975]] diresse un settore dell'[[École Pratique des Hautes Études]] e quindi fino al [[1984]] insegnò "Studio comparato delle religioni antiche" al [[Collège de France]]. Studioso di [[Omero]], fu autore di numerosi studi sulla guerra nel mondo antico.
== La Vita ==
Nasce a Provins il 4 gennaio l914 a Provins.
Studia nei licei di Carnot e Louis-le-Grand di Parigi, prosegue gli studi alla Sorbona.
Partecipa, come combattente, alla Seconda Guerra Mondiale.
Dal luglio l940 insegna filosofia a Toulouse.
Partecipa alla Resistenza Francesc.
Terminata la guerra aderisce al Partico Comunista francesce. Scrive articoli di poticia estera.
Insegna fino al 1948.
Dal 1948 al 1957 diventa ricercatore presso il Cnrs.
Nel medesimo periodo si impegna nelle lotte contro le guerre coloniali in Indocina e d'Algeria.
Negli dal l957 al l975 dirige un settore dell'École Pratique des Hautes Études.
Promuove, fonda e dirige dal l964 al l985 il Centre de Recherches Comparées sur les Sociétés Anciennes.
Dal l975 al l984 occupa la cattedra di Studio comparato delle religioni antiche al Collège de France.
Membro di varie e numerose Accademie, citiamo, tra le molte: 'Académie royale de Belgique, l'American Academy of Arts and Sciences, l'Academia Europaea. A ricevuto anche l'onorificenza della Legion d'Onore.
 
Promosse la costituzione del Centre de Recherches Comparées sur les Sociétés Anciennes, che diresse dal [[1964]] al [[1985]]. Fu membro di varie e numerose accademie (Académie royale de Belgique, l'American Academy of Arts and Sciences, l'[[Academia Europæa|Academia Europaea]]) e fu insignito dell'onorificenza della [[Legion d'onore]].
 
== DalleLa sueteoria operedi Vernant ==
 
{{citazione|La nascita della filosofia appare dunque in relazione con due grandi trasformazioni mentali: il pensiero positivo, che esclude ogni forma di realtà sovrannaturale e rifiuta l'implicita assimilazione stabilita dal mito tra fenomeni fisici e agenti divini; il pensiero astratto, che spoglia la realtà di tutta quella potenza di cambiamento che le attribuiva il mito, e rifiuta l'antica immagine dell'unione degli opposti in favore della formulazione in termini categorici del principio di identità.<ref>Jean-Pierre Vernant, ''Mito e pensiero presso i Greci'', Einaudi, Torino 1978</ref>}}
{{quote| ... Greci ci danno una grande lezione. Non ci invitano a diventare politeisti, a credere in Artemide e in Dioniso, ma a dare lo spazio conveniente e necessario, nell’idea di civiltà. Ad un atteggiamento dello spirito che ha valore non soltanto morale e politico, ma anche propriamente intellettuale, e che si chiama tolleranza. da: La morte negli occhi. Figure dell’Altro nell’antica Grecia
 
Sono i greci ad averci inventati. In particolare definendo un tipo di vita collettiva, un tipo di atteggiamento religioso e anche una forma di pensiero, di intelligenza, di tecniche intellettuali, di cui siamo in gran parte loro debitori. La storia d'Occidente comincia con loro.
 
Nella sua opera più conosciuta, ''Les origines de la pensée grecque (Le origini del pensiero greco)'', pubblicata nel [[1962]], viene modificata radicalmente l'interpretazione della storia e della prima filosofia greca avvalendosi degli studi antropologici di [[Georges Dumézil]], [[Claude Lévi-Strauss]] e Ignace Meyerson.
L'autore cerca di trovare le cause del passaggio dal pensiero [[mito]]logico greco a quello razionale filosofico. Secondo Vernant il motivo di questo cambiamento va ricercato nel mito stesso oltreché nella stessa storia sociale, giuridica, politica ed economica dei greci. Il cammino verso la ragione, sostiene Vernant, porterà nello stesso tempo alla nascita della [[democrazia]] greca.
 
Risalendo alle origini della civiltà greca nell'età [[micene]]a derivata dalla dominazione degli [[Ittiti]] (ne ''[[Le origini del pensiero greco]]'') l'organizzazione sociale faceva capo ad una gerarchia al cui vertice era il re come depositario di un potere assoluto esercitato nel palazzo, centro di ricchezza e di potenza militare. Il re, ''[[wanax]]'' da cui "[[anax]]"<ref>Nella [[mitologia]] greca si ritrova il personaggio di Anax o Anacte uno dei giganteschi figli di [[Urano (mitologia)|Urano]] e di [[Gea]], rispettivamente indicanti il Cielo e la Terra. Anax aveva poi generato un figlio dal nome di Asterio. Racconti [[leggenda]]ri narrano che proprio da Anax derivasse il nome della terra di Anactoria di cui il gigante era stato il sovrano. Il suo successore il figlio Asterio, benché fosse anch'esso un gigante, fu sconfitto dal conquistatore cretese [[Mileto (mitologia)|Mileto]] che diede il suo nome alla città.</ref>, è nello stesso tempo capo politico e supremo sacerdote; egli stabilisce con precisione il tempo dei riti ed è assistito da una casta sacerdotale, ma in effetti il suo è un potere esclusivo e [[carisma (psicologia)|carismatico]], solo lui personalmente è in contatto, attraverso riti misteriosi e segreti, con la divinità.
 
Con l'invasione [[dori]]ca tutto questo cambia. Al palazzo comincia a sostituirsi la città come centro del potere dove prevalgono nuove forze sociali. Anche la religione risente di questo mutamento. Quelli che erano gli dei, segni efficaci che influiscono sulla vita reale, ora sono semplicemente delle immagini e i simboli religiosi tendono a diventare semplici rappresentazioni del sacro.
 
Anche nella vita politica nascono santuari segreti e sorge una burocrazia sacrale che custodisce i talismani da cui dipendono i destini della città.
 
Questo spiega perché accanto alla religione pubblica si affianca quella dei misteri dove ci si reimpossessa del sacro e si ritrova il contatto mistico con la divinità attraverso il segreto. La funzione religiosa non viene più assegnata dal wanax (anax). Con l'iniziazione ai misteri aperti a tutti si incominciano ad affermare i principi dell'egualitarismo della futura democrazia. Con i pensatori di [[Mileto (Asia Minore)|Mileto]] la religione è completamente desacralizzata. Essi tentano una nuova visione scientifica del [[cosmo]] che risente però ancora degli influssi religiosi. La nuova [[cosmologia (filosofia)|cosmologia]] è ancora figlia della [[cosmogonia]]. Gli elementi naturali, l'[[archè]], sostituiscono le divinità, ma permane il problema di spiegare come dal caos si sia poi formato l'universo ordinato ed è su questo tema che si affannerà la filosofia seguente.
 
== Critica della sua teoria ==
La sua teoria sulla [[tragedia greca]] è stata criticata da qualche studioso, che gli ha rimproverato, "innanzi tutto, il sovrapporre all'orientamento storicistico che era stato del suo maestro [[Louis Gernet]] un'impostazione genericamente semiologica (non comunicabilità, [[polisemia]]) trascurando un dato essenziale della tragedia greca come la consapevolezza che il personaggio è in grado di elaborare e di comunicare; e poi l'insufficienza dell'analisi dei singoli testi e la conseguente tendenza alla generalizzazione; e soprattutto, il ricorso a una categoria, quella dell'[[ambiguità]], che tendeva a stemperare contrasti e differenze<ref>[[Franco Ferrari (grecista)|Franco Ferrari]], ''Un profilo di Vincenzo Di Benedetto'', in ''[[Rivista di filologia e di istruzione classica]]'', 2014 , pp. 12 ss., riferendosi ad alcuni contributi di [[Vincenzo Di Benedetto]], come per esempio Vincenzo Di Benedetto, ''La tragedia greca di Jean-Pierre Vernant'', in: "[[Belfagor (rivista)|Belfagor]]", 32, 1977, pp. 461-68; e anche Vincenzo Di Benedetto, ''L'ambiguo nella tragedia greca: una categoria fuorviante'', in: [[Euripide]], ''[[Medea (Euripide)|Medea]]'', introd. di V. Di Benedetto, trad. di Ester Cerbo, pp. 62-75, Milano 1997.</ref>".
 
== Opere ==
* {{Cita libro|titolo=[[Le origini del pensiero greco]] (Les Origines de la pensée grecque, 1962)|traduttore=Fausto Codino|altri=prefazione di Riccardo Di Donato|città=Roma|editore=Editori Riuniti|anno=1976}} - Milano: [[SE (casa editrice)|SE]], 2007; Milano, [[Feltrinelli]], 2011.
* ''Mito e pensiero presso i Greci. Studi di psicologia storica'' (Mythe et pensée chez les grecs. Études de psychologie historique, 1965 e n. ed. 1988), tr. it. di Mariolina Romano e Benedetto Bravo, Torino: [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]] 1970 (con prefazione di Benedetto Bravo).
* {{Cita libro|titolo=Mito e società nell'antica Grecia (Mythe et société en Grece ancienne, 1974)|altri=seguito da ''Religione greca, religioni antiche'' (Religion grecque, religions antiques, 1976)|editore=Einaudi|città=Torino|anno=1981}}
* ''Divinazione e razionalità: i procedimenti mentali e gli influssi della scienza divinatoria'' (a cura di) (Divination et rationalité, 1974), tr. it. di Liliana Zella, Torino: Einaudi 1982.
* ''Mito e tragedia, due: da Edipo a Dioniso'' (con [[Pierre Vidal-Naquet]]), tr. it. di Clara Pavanello e Alessandro Fo, Torino: Einaudi 1991 (con introduzione di [[Maurizio Bettini]]).
* Introduzione a [[Marcel Detienne]], ''I giardini di Adone'', tr. it. di Letizia Berrini Pajetta, Torino: Einaudi 1975.
* ''Mito e tragedia nell'antica Grecia. La tragedia come fenomeno sociale estetico e psicologico'' (Mythe et tragédie en Grèce ancienne) (con [[Pierre Vidal-Naquet]]), tr. it. di Mario Rettori, Torino: Einaudi 1976.
* ''Nascita di immagini e altri scritti su religione, storia, ragione'' (Religions, histoires, raisons, 1979), tr. it. di Angela Montagna, Milano: [[Il Saggiatore (casa editrice)|Il Saggiatore]] 1979; con il titolo ''Religione, storia, ragione'', Milano: SE, 2009.
* ''La cucina del sacrificio in terra greca'' (La cuisine du sacrifice en pays grec) (con [[Marcel Detienne]], Jean-Louis Durand e altri), tr. it., Torino: [[Bollati Boringhieri]], 1982<ref>''Nell'opera viene teorizzato un legame tra alimentazione e politica. Il sacrificio di animali agli dèi, con la seguente consumazione comune delle carni, serviva a rinsaldare un legame tra gli abitanti della ''polis'' che condividevano la medesima religione. Chi, come i Pitagorici o gli Orfici, era vegetariano secondo il comandamento di Orfeo di "non uccidere", si poneva automaticamente fuori da quella società.''</ref>
* ''Le astuzie dell'intelligenza nell'antica Grecia'' (Les Ruses de l'intelligence. La métis des Grecs) (con [[Marcel Detienne]]), trad. di Andrea Giardina, Roma-Bari: [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]] 1984.
* ''La morte negli occhi. Figure dell'Altro nell'antica Grecia'' (La mort dans les yeux), tr. it. di Caterina Saletti, Bologna: [[Il Mulino]] 1987.
* ''L'individuo, la morte, l'amore'' (L'individu, la mort, l'amour: soi-meme et l'autre en Grece ancienne, 1989), tr. it. di Arianna Ghilardotti, a cura di Giulio Guidorizzi, Milano: [[Raffaello Cortina Editore|Cortina]] 2000.
* ''Mito e religione in Grecia antica'' (Mythe et religion en Grèce ancienne, 1990), tr. it. di Riccardo Di Donato, Roma: [[Donzelli Editore|Donzelli]] 2003.
* ''Ai confini della storia'' (con [[Aldo Schiavone]]), tr. it. di Barbara Para, Torino: Einaudi 1993.
* ''Edipo senza complesso'' (Œdipe sans complexe), Milano: Mimesis 1996 (introduzione di Marinette Dambuyant).
* ''Tra mito e politica'' (Entre mythe et politique, 1996), tr. it. di Arianna Ghilardotti, a cura di [[Giulio Guidorizzi]], Milano: Raffaello Cortina 1998.
* ''Ulisse e lo specchio. Il femminile e la rappresentazione di sé nella Grecia antica'' (Dans l'oeil du miroir, 1997) (con Françoise Frontisi-Ducroux), tr. it. di Claudio Donzelli, Roma: Donzelli 2003.
* ''Figure, idoli, maschere'' (Figures, idoles, masques), tr. it. di Adriana Zangara, Milano: Il Saggiatore 2001.
* ''La morte eroica nell'antica Grecia'' (La mort héroïque chez les Grecs, 2001), a cura di Simone Regazzoni, Genova: [[Il melangolo]] 2007.
* ''Senza frontiere: memoria, mito e politica'' (La traversée des frontières), tr. it. di Arianna Ghilardotti, a cura di Giulio Guidorizzi, Milano: Raffaello Cortina 2005.
* ''L'universo, gli dèi, gli uomini'' (L'univers, les dieux, les hommes: récits grecs des origines, 2000), tr. it. di Irene Babboni, Torino: Einaudi 2001.
* ''L'uomo greco'' (a cura di) (con [[Giuseppe Cambiano]] e altri), Roma-Bari: Laterza 2001
* ''C'era una volta Ulisse e anche Perseo, Polifemo, Circe e Medusa'', tr. it. di Irene Babboni, Torino: Einaudi 2006.
* ''Pandora, la prima donna'' (Pandora, la première femme, 2006), tr. it. di Irene Babboni, Torino: Einaudi 2008.
* ''L'immagine e il suo doppio. Dall'era dell'idolo all'alba dell'arte'', a cura di Pietro Conte, Milano: Mimesis, 2011
* ''La guerra nella Grecia antica'' (a cura di J. P. Vernant), tr. it.di Ilaria Calini, Milano, Rafaello Cortina Editore, 2018
 
== Film ==
Nel 2011 è stato realizzato un film-documentario sulla figura di Vernant dal titolo ''Jean-Pierre Vernant. La fabrique de soi''<ref>[http://www.lahuit.com/article/jean-pierre-vernant-la-fabrique-de-soi Scheda del film] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130917033643/http://www.lahuit.com/article/jean-pierre-vernant-la-fabrique-de-soi |data=17 settembre 2013 }} nel sito ufficiale de La Huit Production.</ref>, diretto da Emmanuel Laborie e incentrato sul rapporto che l'antropologo aveva con la vita nel suo privato e nei suoi studi.
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine = Legion Honneur Commandeur ribbon.svg
|nome_onorificenza = Commendatore dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia)
|collegamento_onorificenza = Legion d'Onore
|motivazione =
}}{{Onorificenze
|immagine = Ordre national du Merite GC ribbon.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Nazionale al Merito (Francia)
|collegamento_onorificenza = Ordine Nazionale al Merito (Francia)
|motivazione =
}}{{Onorificenze
|immagine = Ordre des Arts et des Lettres Officier ribbon.svg
|nome_onorificenza = Ufficiale dell'Ordre des Arts et des Lettres (Francia)
|collegamento_onorificenza = Ordre des Arts et des Lettres
}}
{{Onorificenze
|immagine = Croix de Guerre 1939-1945 ribbon.svg
|nome_onorificenza = Croix de guerre 1939-1945 con palme (Francia)
|collegamento_onorificenza = Croix de guerre 1939-1945 (Francia)
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}}
{{Onorificenze
|immagine = Ordre de la Liberation 1st ribbon.svg
|nome_onorificenza = Compagno de l'Ordre de la Libération (Francia)
|collegamento_onorificenza = Ordre de la Libération
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = GRE Order of the Phoenix - Commander BAR.png
|nome_onorificenza = Commendatore dell'Ordine della Fenice (Grecia)
|collegamento_onorificenza = Ordine della Fenice (Grecia)
}}
 
=== Onorificenze accademiche ===
{{Onorificenze
|immagine = Olive wreath.svg
|nome_onorificenza = [[Laurea honoris causa|Docteur ''honoris causa'']]
|data =
|luogo = [[Università di Oxford]]
}}{{Onorificenze
|immagine = Olive wreath.svg
|nome_onorificenza = [[Laurea honoris causa|Docteur ''honoris causa'']]
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|luogo = [[Università di Chicago]]
}}{{Onorificenze
|immagine = Olive wreath.svg
|nome_onorificenza = [[Laurea honoris causa|Docteur ''honoris causa'']]
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|luogo = [[Università di Bristol]]
}}{{Onorificenze
|immagine = Olive wreath.svg
|nome_onorificenza = [[Laurea honoris causa|Docteur ''honoris causa'']]
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|luogo = [[Trinity College (Dublino)]]
}}{{Onorificenze
|immagine = Olive wreath.svg
|nome_onorificenza = [[Laurea honoris causa|Docteur ''honoris causa'']]
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|luogo = [[Università degli Studi di Napoli "L'Orientale"]]<ref>[http://magazine.unior.it/ita/content/conferimento-della-laurea-honoris-causa-jean-pierre-vernant L'Orientale Web Magazine], Conferimento della Laurea Honoris Causa a Jean-Pierre Vernant.</ref>
}}{{Onorificenze
|immagine = Olive wreath.svg
|nome_onorificenza = [[Laurea honoris causa|Docteur ''honoris causa'']]
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|luogo = [[Università degli Studi di Napoli Federico II]]
}}{{Onorificenze
|immagine = Olive wreath.svg
|nome_onorificenza = [[Laurea honoris causa|Docteur ''honoris causa'']]
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|luogo = [[Università Masaryk]]
}}
{{Onorificenze
|immagine = Olive wreath.svg
|nome_onorificenza = [[Laurea honoris causa|Docteur ''honoris causa'']]
|data =
|luogo = [[Nuova Università Bulgara]]
}}
{{Onorificenze
|immagine = Olive wreath.svg
|nome_onorificenza = [[Laurea honoris causa|Docteur ''honoris causa'']]
|data =
|luogo = [[Università di Creta]]
}}
 
=== Altri onorificenze ===
* Medaglia d'oro dell'[[Centre national de la recherche scientifique]]
* Premio Amic dell'[[Académie française]]
* Premio dell'[[American Academy of Arts and Sciences]]
* Premio dell'Unione Razionalista (Francia)
* Premio di Storia (San Marino)
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==
* [[Grecia antica]]
* [[Civiltà micenea]]
* [[Anax]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== BibliografiaCollegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
* - Le origini del pensiero greco, 1962;
{{Portale|biografie|filosofia|Università|Storia|Letteratura}}
* - Mito e pensiero, 1965;
[[Categoria:Collège de France]]
* - Mito e societa' greca, 1974;
[[Categoria:Politici del Partito Comunista Francese]]
* - Mito e religione greca, 1990;
[[Categoria:Commendatori della Legion d'onore]]
* - Mito e religione in Grecia antica, Donzelli;
[[Categoria:Cavalieri di Gran Croce dell'Ordine nazionale al merito (Francia)]]
* - Ulisse e lo specchio. Il femminile e la rappresentazione di sé nella Grecia antica, con Francoise Frontisi, Donzelli;
[[Categoria:Ufficiali dell'Ordine delle arti e delle lettere]]
* - Mito e tragedia, due, Da Edipo a Dioniso, insieme con Pierre Vidal-Naquet, Einaudi;
[[Categoria:Compagnon de la Libération]]
* - L’ individuo, la morte, l’amore, Cortina Raffaello;
[[Categoria:Decorati con la Croce di Guerra 1939-1945 (Francia)]]
* - Mito e pensiero presso i greci, 1965, edita in Italia da Einaudi;
* - Le astuzie dell’intelligenza nell’antica Grecia, con Marcel Detienne, Laterza;
* - La morte negli occhi. Figure dell’altro nell’antica Grecia, Il Mulino;
* - La cucina del sacrificio in terra greca», con Marcel Detienne, Bollati Boringhieri;
* - Mito e tragedia nell’antica Grecia. La tragedia come fenomeno sociale estetico e psicologico, insieme a Pierre Vidal-Naquet, Einaudi;