Antieroe: differenze tra le versioni
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[[File:Clint Eastwood - 1960s.JPG|thumb|I film [[western revisionista|western revisionisti]] presentano comunemente antieroi come personaggi principali le cui azioni sono moralmente ambigue. [[Clint Eastwood]], qui raffigurato in ''[[Per un pugno di dollari]]'' (1964), ha interpretato l'archetipo dell'antieroe chiamato "l'[[uomo senza nome]]" nella [[Trilogia del dollaro]] dei [[western all'italiana]].]]
[[File:Don Quijote and Sancho Panza.jpg|thumb|Lo [[stereotipo]] dell'antieroe: [[Don Chisciotte]].]]▼
L{{'
Sebbene gli antieroi a volte possano compiere azioni che la maggior parte del [[Spettatore|pubblico]] considera moralmente corrette, le loro ragioni per farlo potrebbero non essere in linea con la moralità del pubblico. Un antieroe mostra spesso uno dei tratti della personalità della "[[triade oscura]]", come [[narcisismo]], [[psicopatia]] e [[machiavellismo#Psicologia|machiavellismo]].
Mentre il classico eroe mostra qualità superiori a quelle comuni, gli antieroi sono tipicamente inferiori al lettore come intelligenza, dinamismo o motivazione sociale:<ref name="autogenerated34">Northrop Frye, ''Anatomy of Criticism'' (1971) p. 34</ref> tanto che [[Robbe-Grillet]] parla di "questi eroi senza naturalezza e senza identità".<ref>"These heroes without naturalness as without identity", citato in E. D. Ermath, ''Sequel to History'' (1992) p. 71.</ref>▼
▲Mentre
Lontano dall’esserne l’opposto, l’antieroe rimane in fondo un eroe che, per qualche motivo, non dovrebbe esserlo: il mondo dove si trova, il suo stesso essere, le azioni che deve compiere non lo permettono. Il modello “eroico” deve rimanere presente “nell'assenza.”<ref name=":0" /><ref name=":1">{{Cita libro|autore=Victor Brombert|titolo=In Praise of Antiheroes. Figures and Themes in Modern European Literature 1830 – 1980|anno=1999|editore=The University of Chicago Press}}</ref>
L'antieroe è perlopiù inteso dall'autore come oggetto della simpatia e dell'immedesimazione del pubblico, poiché, nonostante sia solitamente portatore di tratti negativi e quindi possa assumere il ruolo di personaggio negativo e/o cattivo, non è mai realmente o completamente malvagio, ma si è opposto al bene per altre ragioni, mascherando una personalità originariamente positiva. Dunque l'antieroe, anche quando riveste il ruolo di [[antagonista]], si distingue dal [[cattivo]] che si oppone al protagonista nella vicenda per scopi puramente malvagi. Può anche ricoprire un ruolo meno importante e quindi secondario, ad esempio nelle figure di [[Tersite]] e [[Dolone]] nell'''[[Iliade]]''.▼
L’antieroe è sempre una figura paradossale,<ref name=":1" /> perché, al contrario del (super)eroe o del cattivo che, nel loro scontro, offrono visioni del mondo conciliatorie che riaffermano la nostra (l´uno in positivo e l´altro in negativo, ma svolgendo la stessa funzione), l’antieroe invece la mette in dubbio, evidenziandone le [[aporia|aporie]] e le [[contraddizione|contraddizioni]].<ref name=":0" /><ref>{{Cita libro|autore=David Simmons|titolo=The Anti-Hero in the American Novel. From Joseph Heller to Kurt Vonnegut,|anno=2008|editore=Palgrave Macmillan}}</ref> Si presenta come modello eroico ma scandaloso e inaccettabile, seppure accattivante.
==Storia==▼
===Precursori===▼
▲L'antieroe è perlopiù inteso dall'autore come oggetto della simpatia e dell'immedesimazione del pubblico, poiché, nonostante sia solitamente portatore di tratti negativi e quindi possa assumere il ruolo di personaggio
▲== Storia ==
▲=== Precursori ===
▲[[File:Don Quijote and Sancho Panza.jpg|thumb|Lo [[stereotipo]] dell'antieroe: [[Alonso Chisciano|Don Chisciotte]].]]
L'[[archetipo]] antieroico è rintracciabile almeno fino ai tempi del [[Tersite]] di [[Omero]];<ref>[[George Steiner]], ''Tolstoy or Dostoevsky'' (1967) p. 197</ref> ed è stato identificato nel [[teatro greco]] classico, come pure nella [[satira latina]] e nella letteratura [[Rinascimento|rinascimentale]],<ref>George Steiner, ''Tolstoy or Dostoevsky'' (1967) p. 197-8</ref> come nel ''[[Don Chisciotte della Mancia|Don Chisciotte]]''<ref>{{Cita web|url=http://web.cn.edu/kwheeler/lit_terms_A.html#antihero_anchor |titolo=Literary Terms and Definitions A |editore=Web.cn.edu |data= |accesso=3 ottobre 2013}}</ref> o la canaglia [[Picaresco|picaresca]].<ref>M. Halliwell, ''American Culture on the 1950s'' (2007) p. 60</ref>
Queste figure sono tuttavia servite principalmente da [[antagonista|antagonisti]] per l'eroe - o per il genere eroico - e solo poco a poco l'antieroe è giunto alla ribalta a pieno diritto, seguendo il processo che [[Northrop Frye]] chiama il centro immaginario "di gravità" che lentamente discende dall'aristocratico feudale al democratico urbano, spostando di conseguenza la letteratura dal poema epico all'ironico.<ref name="autogenerated34"/>
Nell'accezione contemporanea il termine "antieroe" è databile al 1714;<ref>{{Cita
Nella [[Storia della letteratura italiana|letteratura italiana]], i primi due grandi antipersonaggi sono [[Notizia intorno a Didimo Chierico|Didimo Chierico]], protagonista di un breve testo scritto da [[Ugo Foscolo|Foscolo]], e Filippo Ottonieri, appartenente ad una [[Operette morali|operetta morale]] di [[Giacomo Leopardi|Leopardi]].<ref>{{Cita libro|titolo=Leopardi. Profili di storia letteraria, Bazzocchi, Mulino, 2008}}</ref>
Il [[romanticismo]] ottocentesco, con la sua critica sociale, ha visto l'antieroe diventare ancora più importante, spesso nella forma del doppio gotico, fino a quando il personaggio principale di ''[[Memorie dal sottosuolo]]'' di [[Fëdor Michajlovič Dostoevskij|Fëdor Dostoevskij]] ha portato la figura alla fioritura e all'indipendenza.<ref>George Steiner, ''Tolstoy or Dostoevsky'' (1967) p. 201-7</ref>▼
▲Il [[romanticismo]] ottocentesco, con la sua critica sociale, ha visto l'antieroe diventare ancora più importante, spesso nella forma del [[Doppelgänger|doppio gotico]], fino a quando il personaggio principale di ''[[Memorie dal sottosuolo]]'' di [[Fëdor Michajlovič Dostoevskij|Fëdor Dostoevskij]] ha portato la figura alla fioritura e all'indipendenza.<ref>George Steiner, ''Tolstoy or Dostoevsky'' (1967) p. 201-7</ref>
===Apogeo===▼
Basandosi su Dostoevskij, la prima metà del XX secolo ha visto l'apogeo dell'antieroe, prima in figure come K di [[Kafka]], quindi negli scritti degli [[esistenzialismo | esistenzialisti]] francesi,<ref>J. E. Barnhart ed., ''Dostoevsky's Polyphonic Talent'' (2005) p. 181</ref> come ne ''[[Lo straniero (Camus)|Lo straniero]]'' di [[Albert Camus|Camus]] (1942) o ''[[La nausea]]'' di [[Sartre]] (1938) con i personaggi centrali senza radici e indecisi alla deriva attraverso le loro vite.<ref>G. Brereton, ''A Short History of French Literature'' (1954) p. 254-5</ref>▼
▲=== Apogeo ===
▲Basandosi su Dostoevskij, la prima metà del XX secolo ha visto l'apogeo dell'antieroe, prima in figure come K, il protagonista di vari romanzi di [[Kafka]], quindi negli scritti degli [[esistenzialismo
Un decennio più tardi, l'antieroe raggiunse la letteratura americana, per dominarla fino a metà degli anni sessanta come una figura solitaria alienata, incapace di comunicare<ref>M/ Hardt/K. Weeks eds., ''The Jameson Reader'' (2000) p. 294-5</ref> - seppure più proattivo in genere del suo omologo francese - nelle opere di [[Jack Kerouac]] e [[Norman Mailer]] e di molti altri.<ref>A. Edelson, ''Everybody is Sitting on the Curb'' (1996) p. 18</ref> L'equivalente britannico apparve nelle opere dei cosiddetti "[[Giovani arrabbiati]]" (''Angry young men'') degli anni settanta.<ref>I. Ousby ed., ''The Cambridge Guide to Literature in English'' (1995) p. 27</ref>
Le proteste collettive della [[controcultura]] degli anni sessanta ([[Il Sessantotto]]) videro gradualmente eclissarsi dal risalto nella narrativa l'antieroe solitario,<ref>A. Edelson, ''Everybody is Sitting on the Curb'' (1996) p. 1</ref> benché non senza successive riprese in forma letteraria o cinematografica.
== Nel mondo a fumetti, in particolare nell’ambito supereroico, il successo della figura dell’antieroe esplode negli anni ’80, nel corso di quella che viene chiamata '''Dark Age''' (o '''Iron Age''').<ref name=":0" /> Questo periodo segue una fase di profonda crisi della società statunitense, segnata da eventi come la [[guerra del Vietnam]], l’intensificarsi della [[guerra fredda]] e la conseguente paura di un conflitto nucleare, gli assassinii di [[John Fitzgerald Kennedy|John F. Kennedy]] e [[Martin Luther King|Martin Luther King Jr.]], lo [[scandalo Watergate]] e l’emergere di movimenti culturali e di protesta negli anni ’60, come gli [[Hippy|hippie]], la “seconda ondata” del movimento femminista e il '''[[Movimento per i diritti civili degli afroamericani|Civil Rights Movement]]'''.
Questa crisi si riflette nel mondo del fumetto già a partire dagli anni ’70, per poi culminare negli anni ’80 con una vera e propria decostruzione della figura iconica del supereroe. Tale decostruzione porta alla nascita di nuovi antieroi o alla rilettura in chiave antieroica di personaggi già esistenti. È l’epoca di fumetti più maturi e complessi, ma anche più violenti ed estremi, spesso utilizzati come strumenti espliciti di critica sociale.<ref name=":0" />
In una società in crisi, dove i valori tradizionali sono messi in discussione, il supereroe – incarnazione del “Bene” e dello status quo – perde credibilità. Mentre il “supereroe tenta di combattere le minacce alla società, tenta di rimediare alla crisi e di riportare l’ordine, l’antieroe la esaspera, la conduce alle estreme conseguenze. Lo status quo non va protetto o restaurato, ma bisogna finire di distruggerlo.”<ref name=":0" />
'''Graphic Novels''' emblematiche di questo periodo sono, ad esempio, ''[[Batman - Il ritorno del Cavaliere Oscuro|The Dark Knight Returns]]'' di [[Frank Miller]] (con le chine di [[Klaus Janson]] e i colori di [[Lynn Varley]]), che rilegge Batman in una chiave fortemente antieroica, e ''[[Watchmen]]'' di [[Alan Moore]] e [[Dave Gibbons]], che presenta personaggi originali ispirati ai supereroi classici. Entrambe le opere si caratterizzano per supereroi “realistici” e fungono esplicitamente da critica sociale, inserendosi in un contesto facilmente riconoscibile come quello degli Stati Uniti reaganiani.
Pur non appartenendo propriamente al genere supereroico, va ricordata anche la graphic novel ''[[V for Vendetta|V per Vendetta]]'' di Alan Moore, illustrata da [[David Lloyd (fumettista)|David Lloyd]], il cui protagonista, V, rappresenta uno degli esempi più emblematici dell’antieroe rivoluzionario.<ref name=":0" /> La sua iconica [[maschera di Guy Fawkes]] è ancora oggi un simbolo attuale, frequentemente utilizzato in contesti di protesta come emblema di rivolta contro il potere costituito.
== Nel contesto videoludico ==
A causa del ricco numero di trame nell'ambito videoludico venutosi a costituire nel corso del tempo, vi è un numero di antieroi piuttosto elevato appartenenti a diversi videogiochi. Alcuni sono diventati delle vere e proprie icone nel contesto videoludico: tra questi [[Kratos (God of War)|Kratos]] di ''[[God of War]]'', [[John Marston (personaggio)|John Marston]] e [[Red Dead Redemption II|Arthur Morgan]] di [[Red Dead Redemption II]], [[Max Payne (personaggio)|Max Payne]] dell'[[Max Payne (serie)|omonima serie]], l'[[Agente 47]] di ''[[Hitman (serie)|Hitman]]'', [[Shadow the Hedgehog]] di ''[[Sonic (serie)|Sonic]]'', [[Wario]] e [[Waluigi]], Cole MacGrath di ''[[Infamous (videogioco)|Infamous]],'' Alex Mercer di [[Prototype (videogioco)|Prototype]] e i diversi protagonisti di intere serie come ''[[Grand Theft Auto (serie)|Grand Theft Auto]]'' e ''[[Saints Row]]''.<ref>{{Cita web|url=https://www.ign.com/articles/2012/03/05/gamings-most-notorious-anti-heroes?page=1|titolo=Gaming's Most Notorious Anti-Heroes|autore=I. G. N. Staff|sito=IGN|data=2012-03-05|lingua=en|accesso=2024-08-18}}</ref>
== Nel lessico sportivo ==
L'antieroe nello sport non è tipicamente un giocatore di squadra; sfida la burocrazia, imposta il suo profitto finanziario oltre la fedeltà al club, eppure acquisisce ancora un grande seguito di fan,<ref>T. Delaney/T. Madigan, ''The Sociology of Sports'' (2009) p. 72 and p. 284</ref> per mezzo della sua attualizzazione dell'archetipo del ribelle.<ref>R. Skynner/J. Cleese, ''Families and how to survive them'' (1994) p. 202-3</ref> Due esempi di antieroi sportivi molto conosciuti sono [[Zlatan Ibrahimović]] e [[Mario Balotelli]].▼
==
Nel [[wrestling]] l'anti-eroe viene detto [[Terminologia del wrestling#Tweener|tweener]] (dall'inglese '''tween'', ovvero "tra"), infatti agisce per se stesso mettendosi spesso sia contro i [[Face (wrestling)|face]] (ovvero i buoni), sia contro gli [[Heel (wrestling)|heel]] (i cattivi). L'esempio più noto è quello di [[The Undertaker]].
▲L'antieroe nello sport non è tipicamente un giocatore di squadra; sfida la burocrazia, imposta il suo profitto finanziario oltre la fedeltà al club, eppure acquisisce ancora un grande seguito di fan,<ref>T. Delaney/T. Madigan, ''The Sociology of Sports'' (2009) p. 72 and p. 284</ref> per mezzo della sua attualizzazione dell'archetipo del ribelle.<ref>R. Skynner/J. Cleese, ''Families and how to survive them'' (1994) p. 202-3</ref>
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro▼
▲*{{cita libro
|titolo= Belli e perdenti: antieroi e post-eroi nella narrativa contemporanea di lingua inglese
|autore= Silvia Albertazzi
|editore= Armando Editore
|anno= 2012
|isbn=
|url=http://books.google.com/books?id=4CWfpUJjQP0C
}}
* {{
* {{Cita libro|autore=Andrea Bernardelli|titolo=Cattivi Seriali: personaggi atipici nelle produzioni televisive contemporanee|anno=2016|editore=Carocci|isbn=978-88-430-8285-8}}
* {{
* Marco Favaro, '' La Maschera dell’Antieroe. Mitologia e Filosofia del Supereroe dalla Dark Age a Oggi'', Mimesis, 2022, ISBN 978-8857590165.
== Voci correlate ==
* [[Antagonista]]
* [[Antiromanzo]]
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* [[Protagonista]]
* [[Romanzo picaresco]]
* [[Supercriminale]]
* [[Tersite]]
;Opere
* [[Don Chisciotte della Mancia]]
* [[Il buon soldato Sc'vèik]]
* [[L'uomo senza qualità]]
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.treccani.it/vocabolario/antieroe/ Antieroe] nel vocabolario Treccani online
* {{
;Nella cultura di massa
*
* {{
* [
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|cinema|fumetti|letteratura}}
[[Categoria:Personaggi
[[Categoria:
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