Bioetica: differenze tra le versioni
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La '''bioetica''' (dal [[lingua greca|greco antico]] ἔθος (o ήθος)<ref>Riferito a ήθος il termine etica acquista il significato di principi che influiscono sulla collettività</ref>, "èthos", carattere o
▲La '''bioetica''' (dal [[lingua greca|greco antico]] ἔθος (o ήθος)<ref>Riferito a ήθος il termine etica acquista il significato di principi che influiscono sulla collettività</ref>, "èthos", carattere o comportamento, costume, consuetudine e βίος, "[[bios (filosofia)|bìos]]", [[vita]]) è una disciplina che si occupa delle questioni [[morale|morali]] collegate alla ricerca biologica e alla medicina.
La bioetica ha carattere interdisciplinare e coinvolge la [[filosofia]], la [[filosofia della scienza]], la [[medicina]], la [[bioetica clinica]], la [[biologia]], la [[giurisprudenza]], il [[biodiritto]], la [[sociologia]], la [[psicologia]] e la [[biopolitica]], nelle diverse visioni morali atee, agnostiche, spirituali e religiose. Coloro che si occupano di bioetica sono quindi specialisti in varie discipline e vengono chiamati "bioeticisti", o più comunemente "bioetici".<ref>Marshall P, Koenig BA. Accounting for culture in a globalized bioethics. Journal of Law, Medicine & Ethics. 2004;32:252–266.</ref><ref>[http://www.accademiadellacrusca.it/parole/parola_singola.php?id=787&ctg_id=58 Cfr. Accademia della Crusca] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101225145859/http://www.accademiadellacrusca.it/parole/parola_singola.php?id=787&ctg_id=58 |data=25 dicembre 2010 }}</ref>
[[File:Theseus Minotauros Louvre MNC675.jpg|thumb
▲[[File:Theseus Minotauros Louvre MNC675.jpg|thumb|right|250px|[[Teseo]] e il [[Minotauro]] in uno [[skyphos]] [[Beozia|beota]] [[ceramica a figure nere|a figure nere]] del ~[[550 a.C.]]]]
== Origine del termine e definizioni ==
=== Fritz Jahr ===
La coniazione del termine bioetica è attribuita a Fritz Jahr, che nel [[1927]],
</ref><ref>H. M. Sass, Fritz Jahr's 1927 concept of bioethics, Kennedy Institute Ethics Journal, 17(4), Dec 2007, 279-295.
</ref>
=== Van Rensselaer Potter ===
Con il significato attuale il termine fu adoperato per la prima volta dall'oncologo statunitense Van Rensselaer Potter (1911-2001)<ref>''Enciclopedia Italiana Treccani'' alla voce "Bioetica"</ref>, che lo utilizzò nel [[1970]]<ref>Già nel
«Ho scelto la radice bio per rappresentare la conoscenza biologica, la scienza dei sistemi viventi; e ethics per rappresentare la conoscenza del sistema dei valori umani.»<ref>
Potter spiegava il termine bioetica come la scienza che consentisse all'uomo di sopravvivere utilizzando i suoi valori morali di fronte all'evolversi dell'[[ecosistema]]<ref>{{cita libro | cognome= Petrini| nome= Carlo
=== André Hellegers ===
I ricercatori del Kennedy Institute, ed in particolare l'ostetrico olandese E. [[André Hellegers]] definirono la bioetica come una branca dell'etica dedita allo studio e alla ricerca della biomedicina<ref>Walters R. Bioethics as a field of ethics. In contemporary issues in Bioethics p 49. Wadsworth. Belmont. California.</ref>.
In senso più aderente alla filosofia André Hellegers considerava la
=== Warren Reich ===
Questa definizione venne in seguito giudicata troppo riduttiva<ref>Reich W.T.
«Lo studio sistematico delle dimensioni morali - inclusa la visione morale, la condotta e le politiche – delle scienze della vita e della salute, utilizzando varie metodologie etiche e con un'impostazione interdisciplinare»<ref>Edizioni Reich W.T. Encyclopedia of Bioethics. 1995 MacMillian. New York p. XXI.</ref> dove si dava maggiore valore alla [[morale]]: si trattava dunque di uno «studio sistematico delle dimensioni morali delle scienze della vita e della salute includendovi anche i problemi sociali e ambientali legati alla salute».<ref>Sandro Spinsanti. Intervista a Reich W.T. L'arco di Giano 7. 219.</ref>
=== Altre definizioni ===
La bioetica viene definita come un'area di ricerca che grazie a diverse discipline su cui si basa pone come «oggetto dei suoi studi l'esame sistematico della condotta umana nel campo della scienza della vita e della salute».<ref>{{cita libro | cognome= Angeletti| nome= Luciana Rita | coautori=valentina Gazzaniga| titolo= Storia, filosofia ed etica generale della medicina terza edizione p. 163| editore= Elsevier Masson| città= | anno=2008 |
Nella ''Encyclopedia of Bioethics'' pubblicata in seconda edizione nel 1995 in 5 volumi dal
Altra definizione che si discosta dalle precedenti è quella che la identifica come un movimento di idee e di valori che continuamente cambiano nel corso della storia<ref>{{cita libro | cognome= Sgreccia| nome= Elio| coautori=Paolazzi Carlo| titolo= Manuale di bioetica quarta edizione p. 20| editore= Vita e Pensiero| città= | anno=2007 |
Successivamente T.L. Beauchamp e C. F. Childress parlano di etica biomedica evitando il termine bioetica.
Il [[Filosofia|filosofo]] [[Germania|tedesco]] [[Hans Jonas]] sostiene che nel campo della bioetica non possono darsi risposte definitive in quanto ogni valore morale deve commisurarsi sulla mutevole realtà a cui deve essere applicato. Auspica inoltre una piena libertà della ricerca medica fiducioso che essa abbia in sé stessa le capacità di autoregolamentarsi.<ref>{{cita libro
Concetti simili alle definizioni precedenti si ritrovano nel [[transumanesimo|movimento transumanista]], o per altri versi nella [[sociobiologia]] e nella [[psicologia evoluzionista]].
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{{vedi anche|Bioetica cattolica}}
Nei paesi di tradizione [[Chiesa cattolica|cattolica]] è rilevante il ruolo ricoperto dalla [[bioetica cattolica]].
La [[bioetica
All'idea della sacralità e indisponibilità della vita si connettono la proibizione dell'aborto, l'illiceità del suicidio 'consapevole' ed il rifiuto dell'eutanasia.
La bioetica cattolica sostiene che ciascun essere umano ha il diritto/dovere alla vita, intendendosi, con questa definizione, la forma di vita umana dal momento del suo [[concepimento]] a quello della sua [[morte]] naturale.
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== Bioetica laica ==
Alle interpretazioni bioetiche religiose si aggiunge quella laica.
Un documento di bioetica laica è quello pubblicato nel 1996 a firma di [[Carlo Flamigni|Flamigni]], [[Armando Massarenti|Massarenti]], [[Maurizio Mori|Mori]],<ref>Maurizio Mori, presidente della [[Consulta di
Sul tema si sono espressi anche altri studiosi, come ad esempio [[Giovanni Fornero]]<ref>Giovanni Fornero, ''Bioetica Cattolica e Bioetica Laica'', p. 134</ref>, che in un suo lavoro cita William Frankena<ref>Importante pensatore statunitense, nato nel 1908 e morto nel 1994, autore, tra l'altro, di ''Etica. Una introduzione alla filosofia morale'', pubblicata in Italia da Libreria Universitaria</ref> quando scrive:
Il documento si conclude con l'affermazione che:
Giovanni Fornero nei suoi lavori<ref>Giovanni Fornero: ''Bioetica cattolica e bioetica laica'' (B. Mondadori, Milano 2005, n. ed. 2009); ''Laicità debole e laicità forte. Il contributo della bioetica al dibattito sulla laicità'' (B. Mondadori, Milano 2008).</ref> parla di due diversi
Anche [[Gustavo Raffi]] ha espresso una propria opinione di una visione laica
[[Umberto Veronesi]], intervenendo nel
Per alcuni laici, pur nell'eterogeneità e pluralità di questa '
=== Teorie bioetiche vicine a quella laica ===
* La
* Una teoria bioetica si basa sulla concezione dell'"alleanza terapeutica" fra medico e paziente fondata sul particolare rapporto di fiducia del malato con chi lo cura.
* La
== Principi ==
▲* La ''bioetica femminista'' critica l'astrattezza del concetto di autonomia, che non terrebbe conto dei condizionamenti sociali. Il valore dell'autonomia nasconderebbe la discriminazione e l'oppressione delle donne nella società patriarcale. La cura del malato deve ispirarsi a un principio etico alternativo rispetto a quello proclamato da una bioetica impersonale, disincarnata e tradizionalista.
Il modello dei quattro principi di bioetica è stato formulato da [[Tom Beauchamp]] e da [[James Childress]] nel loro manuale ''[[Principi di etica biomedica]]''. Il modello riconosce quattro principi morali che devono essere usati come base per giudicare i problemi di bioetica e che possono essere diversamente pesati in base alle circostanze. I quattro principi sono<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Gillon|nome=R|titolo=Medical ethics: four principles plus attention to scope|rivista=British Medical Journal|anno=1994|volume=309|numero=184|doi=10.1136/bmj.309.6948.184}}</ref>:
* '''Principio di Autonomia''': il paziente ha diritto di rifiutare il trattamento e di prendere parte al processo decisionale;
* '''Principio di Beneficenza''': il personale sanitario deve agire tutelando l'interesse del paziente;
* '''Principio di Non Maleficenza''' o ''[[primum non nocere]]'': il personale sanitario non deve causare danno al paziente;
* '''Principio di Giustizia''': in caso di risorse limitate, i trattamenti devono essere distribuiti tra i pazienti in modo equo e giusto.
== Tematiche ==
{{L|filosofia|marzo 2025|sezione fortemente italocentrica}}
{{Vedi anche|Aborto|Eugenetica|Clonazione
La bioetica si è occupata, tra l'altro, delle seguenti questioni riguardanti:
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{{Vedi anche|Legislazioni sull'aborto}}
In Italia è in vigore la
Oggi si discute tuttavia della condizione [[ontologia|ontologica]] dell'embrione e del feto, e si scontrano due concezioni:
*
*
Il [[Comitato nazionale per la bioetica]], concordemente ad analoghi pronunciamenti del [[Consiglio d'Europa]], ha definito all'unanimità la questione "
Sebbene tutti concordino sulla necessità di accordare la maggior tutela possibile nei confronti del concepito sin dalla fecondazione, rimane però il problema di fissare un limite a questa tutela, nei confronti di altri beni come la vita della donna o il benessere fisico e psichico della madre.
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L'[[eutanasia]] non è da confondere con il [[suicidio]] (che nessuna legislazione statale punisce con specifiche leggi).
=== Pratiche
Nel documento ''Il problema bioetico della sterilizzazione non volontaria'' il ''Comitato Nazionale per la Bioetica''
{{q|[...] affronta il problema della sterilizzazione non volontaria e dei limiti della sua accettabilità etica. Il documento – dopo aver inquadrato il problema nei suoi aspetti storici, tecnici, giuridici e sociali – si sofferma su alcune precisazioni terminologiche. Definita la sterilizzazione come “ogni atto (e in particolare ogni atto medico) volto a provocare la sterilità in un soggetto capace di procreare”, il CNB ne richiama le differenti forme soffermandosi sulle motivazioni che possono stare a fondamento della sterilizzazione antiprocreativa: finalità anticoncezionali, sociali (sterilizzazioni rituali ed eugenetiche), pubbliche (sterilizzazioni demografiche e sanzionatorie). Il CNB ritiene che quando non abbiano dirette motivazioni terapeutiche, le sterilizzazioni volontarie possono incontrare legittime obiezioni di carattere sia medico che etico, tali da giustificare il rifiuto del medico alla prestazione professionale. Vanno sempre ritenute illecite, sul piano giuridico ed etico, le sterilizzazioni forzate, indipendentemente dal soggetto che ne deliberi l'effettuazione o dalle motivazioni. Ne consegue che sono da stigmatizzare: - la sterilizzazione rituale, poiché il rispetto dovuto a tutte le culture non implica l'accettazione di pratiche che incidano in modo coattivo e irreversibile sulla corporeità della persona umana, sottraendole una dimensione essenziale alla sua identità; - la sterilizzazione penale a carico di individui che abbiano compiuto reati di carattere sessuale, richiamando i principi della difesa dell’integrità del corpo del reo e della non discriminazione tra vita innocente e vita colpevole; - la sterilizzazione demografica, ritenendo che le politiche realizzate ricorrendo a tecniche direttamente o indirettamente coattive, siano bioeticamente condannabili, in quanto offese alla dignità umana e ai diritti fondamentali della persona; - la sterilizzazione eugenetica, in particolare a carico di disabili, in quanto non rispettosa della dignità della persona del disabile, essendo motivata dall'intento di rendere più agevole od economica l'attività di accudimento del malato stesso.<ref>[http://bioetica.governo.it/it/documenti/pareri-e-risposte/il-problema-bioetico-della-sterilizzazione-non-volontaria/ ''Comitato Nazionale per la Bioetica'']</ref> }}
=== Sperimentazione sulle [[Cellula staminale|cellule staminali]] embrionali ===▼
Tali interventi possono riguardare molti aspetti della medicina, ed occorre un'analisi delle tipologie attualmente oggetto di discussione
* Una tipologia di interventi riguarda l'impiego per la terapia o la prevenzione di gravi malattie delle [[cellula staminale|cellule staminali embrionali]] che secondo alcuni devono essere sostituite con l'utilizzo di staminali dell'adulto.<ref>{{en}} [https://www.justhealthy.com/post/what-are-adult-stem-cells-and-are-they-right-for-you What Are Adult Stem Cells?] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20241004121606/https://www.justhealthy.com/post/what-are-adult-stem-cells-and-are-they-right-for-you |data=4 ottobre 2024 }}</ref>
=== Dichiarazione anticipata di trattamento o Testamento biologico ===
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== Critiche alla bioetica ==
[[Mariachiara Tallacchini]] in
In seguito la bioetica, secondo Tallacchini, sarebbe stata istituzionalizzata e burocratizzata,
In questo senso lo stesso [[Comitato nazionale di bioetica]] italiano è oggetto di critiche da più parti a causa delle modalità di selezione dei suoi membri, che sono di nomina governativa, e perciò, al di là dei criteri di merito scientifico e accademico, soggetti a possibili influenze secondo il variare delle maggioranze governative. Altro motivo di critica riguarda la modalità di formazione del consenso all'interno del comitato stesso
== Bioetica e ricerca scientifica ==
Negli ultimi anni, il rapporto tra bioetica e progresso scientifico è diventato sempre più centrale nel dibattito pubblico, soprattutto in seguito alla pandemia da [[COVID-19]] e alla rapida diffusione di tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale, la genetica computazionale e i vaccini [[RNA messaggero|mRNA]]. In questo contesto, molti si sono interrogati sul ruolo della bioetica: rappresenta un freno o una guida indispensabile per la ricerca?
Non mancano le voci critiche. Alcuni ricercatori sottolineano come le procedure legate ai comitati etici, pur essendo fondamentali per prevenire abusi, possano allungare in modo significativo i tempi della ricerca. È il caso, ad esempio, dello studio pubblicato sul ''Journal of Clinical Medicine'' (aprile 2025), che ha messo in luce le difficoltà nell’introdurre in ambito chirurgico il sistema AI POTTER per la predizione degli esiti post-operatori. I lunghi tempi di approvazione da parte dei comitati etici – spesso oltre i 120 giorni lavorativi – rischiano di compromettere l’utilizzo tempestivo di strumenti salvavita<ref>{{Cita web|url=https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC12072847/|titolo=Balancing Ethics and Innovation: Can Artificial Intelligence Safely Transform Emergency Surgery?|accesso=30 aprile 2025}}</ref>.
Anche un’analisi firmata da BlockMintTech ha evidenziato come una regolamentazione troppo rigida possa scoraggiare l’innovazione, in particolare per le startup e i piccoli centri di ricerca. Tecnologie all’avanguardia come il gene editing (es. [[CRISPR]]) risultano spesso penalizzate da barriere normative che, sebbene pensate per garantire sicurezza, possono ostacolare il progresso<ref>{{Cita web|url=https://blockminttech.com/archives/309|titolo=Facing Technological Ethical Challenges: Should Innovation Have a “Bottom Line”?|accesso=22 maggio 2025}}</ref>.
Un’altra critica riguarda l’eccessiva enfasi sulla disclosure, ovvero la dichiarazione dei conflitti di interesse da parte dei ricercatori. Una revisione sistematica pubblicata su ''Research Integrity and Peer Review'' (maggio 2025) ha rivelato che gran parte delle policy etiche si concentra su questi aspetti formali, trascurando strumenti più sostanziali ed efficaci. Peggio ancora, la stessa ricerca ha messo in luce come vi sia spesso poca corrispondenza tra le dichiarazioni fornite e i dati pubblici (come quelli del registro statunitense ''Open Payments''), con una media di concordanza del solo 37%<ref>{{Cita web|url=https://researchintegrityjournal.biomedcentral.com/about|titolo=Research Integrity and Peer Review|accesso=maggio 2025}}</ref>.
Vi sono inoltre anche casi in cui la bioetica viene piegata a ragioni ideologiche o politiche. Un esempio discusso riguarda la proposta dell’amministrazione Kennedy Jr. – riportata da ''Unbiased Science'' nel maggio 2025 – di rendere obbligatori i trial [[placebo]] per ogni nuovo vaccino. La comunità scientifica ha reagito definendo l’idea non solo infondata, ma anche pericolosa, poiché costringerebbe a rinunciare a terapie efficaci in nome di un’etica malintesa<ref>{{Cita web|url=https://theunbiasedscipod.substack.com/p/the-new-placebo-mandate-for-vaccines|titolo=The New Placebo Mandate for Vaccines: Unethical, Unscientific, and Impossible|accesso=2 maggio 2025}}</ref>.
===La bioetica aumenta la fiducia pubblica nella scienza===
▲In seguito la bioetica, secondo Tallacchini, sarebbe stata istituzionalizzata e burocratizzata, e ora tenderebbe a riportare il punto di vista del potere (o dei vari poteri), mediato da una quantità di commissioni che deciderebbero cosa è giusto e cosa non lo è. La bioetica sarebbe stata così degradata ''"a luogo di amministrazione di valori governativi"''.
Nonostante queste criticità, numerosi esperti ricordano quanto la bioetica sia fondamentale per costruire e mantenere la fiducia del pubblico nella scienza. Aaron Kesselheim, della Harvard Medical School, in un'audizione al Congresso USA ha messo in guardia dai rischi di una scienza priva di supervisione etica. Secondo Kesselheim, ciò che più preoccupa i cittadini non è la tecnologia in sé, ma la mancanza di trasparenza e accountability nei processi decisionali<ref>{{Cita web|url=https://bioethics.hms.harvard.edu/news/advocating-pharmaceutical-innovation-and-medication-funding|titolo=Advocating for Pharmaceutical Innovation and Medication Funding|accesso=8 maggio 2025}}</ref>. La legittimità della scienza non passa solo dai risultati raggiunti, ma anche dalla visibilità e chiarezza delle procedure con cui questi risultati vengono ottenuti. Strumenti come i comitati etici, il consenso informato e la pubblicazione dei dati non sono dunque meri formalismi, ma pilastri della fiducia pubblica<ref>{{Cita web|url=https://proversi.it/discussioni/pro-contro/347-la-bioetica-rallenta-la-ricerca-scientifica|titolo=La Bioetica rallenta la ricerca scientifica|accesso=24 maggio 2025}}</ref>. Inoltre, esperienze positive dimostrano che la bioetica può essere anche un catalizzatore per l’innovazione. Il progetto OR Black Box, utilizzato in strutture d’eccellenza come il Toronto General Hospital e lo Stanford Hospital, ha mostrato come l’integrazione dell’[[Intelligenza artificiale|AI]] nella chirurgia sia risultata efficace proprio grazie a un quadro etico chiaro e condiviso. Privacy, responsabilità e consenso sono stati elementi centrali per il successo del progetto.
▲Altro motivo di critica riguarda la modalità di formazione del consenso all'interno del comitato stesso; si ritiene infatti, da parte di alcuni, che l'adozione di testi a maggioranza sia estranea al compito di un organismo come questo, puramente consultivo e che dovrebbe giungere alla formazione di un consenso unanimente condiviso e quindi basato su criteri di 'oggettività e [[laicità]]' (anziché su scelte ideologiche o religiose di fondo).
Inoltre, l’adozione di soluzioni come l’Explainable AI (XAI), che rende più comprensibili i meccanismi decisionali degli algoritmi, risponde direttamente a esigenze di tipo etico e contribuisce a migliorare l’accettazione da parte degli operatori sanitari. Anche a livello istituzionale, la bioetica è sempre più parte integrante delle politiche di innovazione. Il ''WHO AI Ethics Framework''<ref>{{Cita web|url=https://www.who.int/publications/i/item/9789240029200|titolo=AI Ethics Framework|accesso=29 maggio 2025}}</ref> e l’''[[AI Act]]'' della [[Commissione europea|Commissione Europea]]<ref>{{Cita web|url=https://commission.europa.eu/news/ai-act-enters-force-2024-08-01_it|titolo=AI Act|accesso=29 maggio 2025}}</ref> vanno in questa direzione, promuovendo tecnologie affidabili e sostenibili non per limitarle, ma per facilitarne una diffusione sicura ed equa.
▲Alcune critiche vengono rivolte alla bioetica accusandola di escludere o di dare un'importanza minima nelle sue valutazioni ai fattori culturali individuali e sociali.<ref name="bey">{{cita pubblicazione | quotes =no | autore = Hedgecoe AM. | autorelink = | anno = 2004| mese = | titolo =Critical bioethics: Beyond the social science critique of applied ethics.| rivista =Bioethics. | volume = 18| pagine =120–143| doi = |}}</ref>
== Istituzioni bioetiche ==
[[File:Bioethics2.jpg|thumb
=== In Italia ===
{{vedi anche|Bioetica cattolica#Istituzioni bioetiche cattoliche}}
In ambito universitario, la bioetica è stata inserita come insegnamento nelle facoltà di Medicina (Storia della medicina) e di Filosofia ([[Filosofia morale]]). Nel [[2001]] è nata la prima Facoltà di Bioetica, presso il [[Pontificio ateneo Regina Apostolorum]] di [[Roma]].
=== Nel mondo ===
== Note ==
== Bibliografia ==
* [[Giovanni Fornero]], ''Bioetica cattolica e bioetica laica'', B. Mondadori, Milano 2005, n. ed. 2009▼
▲{{Vedi anche|Bibliografia sulla bioetica}}
▲* Giovanni Fornero, Bioetica cattolica e bioetica laica, B. Mondadori, Milano 2005, n. ed. 2009
* Ramon Lucas Lucas, ''Antropologia e problemi bioetici'', Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo (MI), 2001
* Ramon Lucas Lucas, ''Bioetica per tutti'', Ed. San Paolo, Cinisello Balsamo (MI), 2002
* Sebastiano Serafini, ''La bioetica in Italia. Da una storia di battaglie etico-politiche a spiragli di dialogo tra pensiero cattolico e pensiero laico'', Studium, Roma 2019, pp. 564.
* [[Sandro Spinsanti]], ''Etica bio-medica'', ed. Paoline, Cinisello Balsamo (MI), 1987
== Voci correlate ==
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* [[Eutanasia]]
* [[Tanatologia]]
* [[Consulta di bioetica]]
▲* [[Comitato Nazionale per la Bioetica]]
* [[Medicina umanizzata]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|s=Categoria:Bioetica|
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*
* [http://www.governo.it/bioetica/testi/Dichiarazioni_anticipate_trattamento.pdf ''Dichiarazioni anticipate di trattamento''] (parere del [[Comitato
* [http://portal.unesco.org/shs/en/ev.php-URL_ID=1372&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201.html Bioethics] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100105070018/http://portal.unesco.org/shs/en/ev.php-URL_ID%3D1372%26URL_DO%3DDO_TOPIC%26URL_SECTION%3D201.html |data=5 gennaio 2010 }} Portale [[
*
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biologia|filosofia|medicina|
[[Categoria:Bioetica| ]]
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