Capraia Isola: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|l'omonima isola su cui insiste il comune|Isola di Capraia (Arcipelago Toscano)}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Capraia Isola
|Panorama = Capraia Isola
|Didascalia =
|Bandiera = Flag of Capraia Isola.svg
|Voce bandiera =
|Stemma =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Toscana
|Divisione amm grado 2 = Livorno
|Amministratore locale =
|Partito = <small>[[
|Data elezione =
|Data istituzione = 18-03-1861
|Altitudine =
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = nessuno
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno = 1260
|Nome abitanti = capraiesi<ref>Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, ''Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani'', Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 99.</ref>
|Patrono = [[Nicola di Mira|san Nicola]]
|Festivo = 6 dicembre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Capraia Isola (province of Livorno, region Tuscany, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Capraia Isola all'interno della provincia di Livorno
}}
'''Capraia Isola''' (''Capraghja Isula'' in dialetto capraiese, ''Capraia Isula'' in [[lingua corsa|corso]], ''Cravæa Îzoa'' in [[lingua ligure|ligure]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Livorno]], corrispondente all'[[Isola di Capraia (Arcipelago Toscano)|omonima isola]] dell'[[arcipelago toscano]].
Si trova a {{m|64|ul=km}} da [[Livorno]], {{M|53|u=km}} dal [[promontorio di Piombino]], {{M|37|u=km}} da [[Isola di Gorgona|Gorgona]] e {{M|31|u=km}} dalla [[Corsica]]. È il comune italiano meno popolato fra quelli con sbocco al mare.<ref>{{Cita web |url=http://www.istat.it/strumenti/definizioni/comuni/elenco_comuni_italiani_30_giugno_2011.xls |titolo=Elenco comuni italiani |accesso=7 luglio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110725012750/http://www.istat.it/strumenti/definizioni/comuni/elenco_comuni_italiani_30_giugno_2011.xls |urlmorto=sì }}</ref>
Dal 1996 fa parte del [[parco nazionale dell'Arcipelago Toscano]].
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
[[File:Capraia Capra.jpg|thumb|left|Il paese dall'alto]]
[[File:Marina Capraia.jpg|thumb|left|Marina di Capraia]]
L'isola di Capraia è situata nel [[canale di Corsica]] (braccio di mare al confine tra [[Mar Ligure]] e [[Mar Tirreno]]), ed è un'isola di origine vulcanica, la terza per grandezza dell'[[arcipelago toscano]] dopo l'[[Isola d'Elba|Elba]] e il [[isola del Giglio|Giglio]]. È infatti lunga circa {{M|8|u=km}} (da punta Teglia a nord a punta dello Zenòbito a sud) e larga 4, per una superficie di {{M|19.26|u=km²}}. Il perimetro è di circa {{M|30|u=km}}. È l'isola dell'arcipelago più lontana dalla terraferma, trovandosi più vicina alla costa orientale della [[Corsica]] che alla costa toscana, rispetto alla quale sorge a ovest del [[golfo di Baratti]] ([[Piombino]]). È un'isola di origine vulcanica, con un cono di eruzione ancora oggi ben visibile per metà nella tipica Cala Rossa,<ref>{{Cita web|url=https://www.visitcapraia.it/cala-rossa/|titolo=Cala Rossa – Visit Capraia|accesso=2021-04-28}}</ref> una delle cale più particolari dell'arcipelago.
Presenta coste alte e rocciose con assenza di spiagge (occasionalmente, nella Cala della Mortola, si forma una piccola spiaggia di sabbia<ref>{{Cita web|url=https://www.visitcapraia.it/la-cala-della-mortola/|titolo=Cala della Mortola – Visit Capraia|accesso=2021-04-28}}</ref>) e un piccolo bacino lacustre (denominato Stagnone o Laghetto<ref>{{Cita web|url=http://test.isoladicapraia.it/index.php?option=com_content&task=view&id=89&Itemid=82|titolo=Isola di Capraia: Il Laghetto|sito=test.isoladicapraia.it|accesso=2021-04-28}}</ref>) nell'area più interna montuosa, con cime lungo una catena centrale (che si avvicina fino a {{M|1|u=km}} dalle coste) con vette di oltre 400 metri. Il rilievo maggiore è il Monte Castello alto 447 metri, che sul versante occidentale si avvicina al mare con dirupi mentre su quello orientale scende più dolcemente con piccole valli torrentizie (''vadi''), la più importante delle quali è il Vado del Porto,<ref name="vado">{{Cita web|url=http://test.isoladicapraia.it/index.php?option=com_content&task=view&id=469&Itemid=82|titolo=Isola di Capraia: Il vado del Laghetto|sito=test.isoladicapraia.it|accesso=2021-04-28}}</ref> lungo circa {{M|3|u=km}}, che sfocia presso [[porto di Capraia Isola|Capraia Porto]]. La costa è rocciosa e spesso inaccessibile via terra per la mancanza di strade; vi si aprono grotte e insenature, con guglie di roccia dovute all'[[erosione]] dell'acqua.
[[File:Capraia Isola - Cala Rossa.jpg|thumb|La Cala Rossa]]
Da un punto di vista [[geologia|geologico]] la composizione dell'isola è prevalentemente caratterizzata da colate di [[andesite]], associate a [[tufo]] e [[
=== Clima ===
* [[Classificazione climatica]]: zona C, {{M|1260|u=GR/G}}
* [[Diffusività atmosferica]]: alta.<ref>Ibimet CNR 2002</ref>
{| class="wikitable"
|+
!Capraia Isola
!Gen
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!Apr
!Mag
!Giu
!Lug
!Ago
!Set
!Ott
!Nov
!Dic
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|[[Temperatura|T. max. media]] (°[[Grado Celsius|C]])
|10,6
|10,9
|13,0
|16,8
|20,7
|24,5
|27,7
|27,8
|25,0
|20,6
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|11,9
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|[[Temperatura|T. min. media]] (°[[Grado Celsius|C]])
|7,4
|7,7
|9,5
|12,4
|15,6
|18,3
|20,5
|20,7
|18,4
|15,0
|11,3
|8,2
|}
[[File:Capraia Isola Grotta.jpg|thumb|upright|Grotta marina]]
== Origini del nome ==
Il nome dell'isola si riferì, sin dall'antichità classica, alla presenza di capre (''àighes''): ''Aigilion'' (*Αιγiλιον)<ref name="ReferenceA">[[Plinio il Vecchio]], ''Naturalis Historia'', III, 81.</ref> in [[greco antico]], ''Capraria''<ref name="ReferenceA"/> e ''Caprasia''<ref>[[Marco Terenzio Varrone]], ''De re rustica'', II, 3, 3,9.</ref> in [[lingua latina|latino]], ''Capraghja'' in dialetto capraiese e ''Cravæa'' in [[lingua ligure|ligure]]. Le [[capra hircus|capre]] selvatiche sono oggi estinte sull'isola.
== Storia ==
[[File:Capraia Isola - veduta del paese dall'interno 4.jpg|thumb|Il paese dominato dal [[Forte di San Giorgio]]]]{{citazione|Proseguendo per mare già si staglia la Capraia, <br /> un'irta isola piena di uomini che fuggono la luce|[[Claudio Rutilio Namaziano]], ''De reditu'', I, 440, V secolo d.C.|''Processu pelagi iam se Capraria tollit; <br /> squalet lucifugis insula plena viris.''|lingua=LA|lingua2=IT}}
Abitata dall'età del bronzo, anticamente fu chiamata ''Aigylion'' dai [[Greci]] e poi ''Capraria'' dai [[storia romana|Romani]], deriverebbe il nome dalla presenza di capre selvatiche nell'isola, ma secondo un'altra ipotesi il toponimo deriverebbe da un tema mediterraneo ''*karpa'' con il significato di "roccia".
Un ritrovamento avvenuto nel 2017 ha permesso di appurare la presenza, sul Monte Castello, di un probabile insediamento [[protostoria|protostorico]] (II-I millennio avanti Cristo) in cui sono stati rinvenuti frammenti fittili di vasellame, rocchetti per la [[tessitura]] e un macinello in pietra verde; dallo stesso sito provengono inoltre due frammenti di [[ossidiana]] di verosimile origine [[neolitico|neolitica]].<ref>Angiolo Naldi, ''Monte Castello (Capraia Isola). Prime considerazioni sugli antichi insediamenti del Monte Castello'', in ''storiaisoladicapraia.com''.</ref> Capraia fu in seguito sicuramente base di approdo etrusca come le altre isole tirreniche nel [[VII secolo]], divenendo poi base di pirati, {{Senza fonte|quando fu occupata dai Romani verso il 238 a.C. che ne fecero una base navale per combattere la pirateria cartaginese e quella ligure}} e successivamente punto di riferimento per le rotte dell'alto Tirreno. Vestigia della presenza di una vasta villa romana sono state trovate negli scavi attorno alla chiesa dell'Assunta, con il reperimento di un busto marmoreo di una [[Venere (divinità)|Venere]], un basamento di una [[colonna]], presumibilmente di un [[tempio]] e un frammento di un [[sarcofago]] di marmo. Sono state reperite anche due sistemi di vasche di [[cocciopesto]] per la lavorazione del pesce. Mentre sul fianco orientale della suddetta chiesa sono state rinvenute diverse sepolture a partire dall'età imperiale fino all'età moderna. In particolare una sepoltura, databile al V secolo è stata trovata con un corredo composto da armi che permettono di identificare il defunto come un militare, franco o alemanno, di alto grado dell'esercito imperiale.
Nel IV secolo vi ebbe sede un asilo per cristiani [[anacoreti]] che vi si rifugiarono durante le [[persecuzione dei cristiani|persecuzioni dei cristiani]]. Successivamente una comunità cristiana di monaci [[cenobiti]] detti ''Zenobiti''<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.capraiaisola.li.it/index.php?option=com_inform&view=article&id=2&Itemid=991&lang=it|titolo=La storia|sito=Comune di Capraia Isola|data=30 aprile 2008|accesso=6 maggio 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150923205833/http://www.comune.capraiaisola.li.it/index.php?option=com_inform&view=article&id=2&Itemid=991&lang=it|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://storiaisoladicapraia.com/2012/12/14/208/|titolo=Monachesimo a Capraia nell’Alto Medioevo|autore=Roberto Moresco|sito=La storia dell'isola di Capraia|data=2012-12-14|accesso=2022-05-25}}</ref> vi dimorò dissodando la zona più fertile del Piano e introducendovi la cultura di vitigni di origine [[africa]]na, essi attorno al V secolo assieme all'abate eremita [[Eudossio (eremita)|Eudossio]] eressero il [[Chiesa di Santo Stefano (Capraia Isola)|monastero di Santo Stefano]]. Seguivano la regola cenobitica di [[Pacomio]]. La prima testimonianza sulla presenza di monaci nelle isole dell'arcipelago toscano riguarda i monaci della Capraia dei quali parla [[Paolo Orosio]] quando racconta le vicende di [[Gildone (ribelle)|Gildone]] e [[Mascezel]] nel 398 in ''Historiarum adversus paganos libri septem''. Un'ulteriore presenza monastica è testimoniata nel 416 da [[Rutilio Namaziano]] nel ''[[De reditu suo]]''.
Nel 594 il [[papa Gregorio I]] chiese a [[Venanzio di Luni|Venanzio]], vescovo di [[Diocesi di Luni|Luni]], di inviare l'ex presbitero Saturnino (o Saturo) in [[Isola di Gorgona|Gorgona]] e Capraia per prendersi cura dei due monasteri.
Un'ultima testimonianza sulla presenza di monaci a Capraia ci viene dalla ''Passio'' dell'abate [[Aigulfo di Lerins|sant’Aigulfo di Lerins]], verso il 675 due monaci di Lerins, Arcadio e Colombo, non potendo tollerare la severità dell'abate, insorsero contro di lui e, con l’aiuto di alcuni soldati forniti loro dal [[Diocesi di Uzès|vescovo di Uzès]], lo catturarono insieme ad alcuni monaci fedeli. I prigionieri furono caricati su una nave e fu loro tagliata la lingua e strappati gli occhi. La nave li condusse a Capraia dove furono accolti dai numerosi monaci dell'isola. Qui Aigulfo e i suoi compagni furono poi uccisi e i loro corpi vennero trasportati a Lerins dal successore di Aigulfo.
Il IX secolo è stato teatro delle sanguinose razzie dei pirati saraceni: in questo periodo l'isola fu abbandonata dai suoi abitanti e rimase deserta per circa due secoli trasformandosi in base di partenza e strategico punto di appoggio per i pirati musulmani.
Nel 962 l'imperatore [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]] la concesse in feudo a [[Repubblica di Pisa|Pisa]], che ne tentò la colonizzazione con genti pisane e corse.<ref>{{Cita web|url=https://storiaisoladicapraia.com/2013/02/21/lisola-di-capraia-sotto-il-dominio-di-pisa-secoli-xi-xiii/|titolo=L’isola di Capraia sotto il dominio di Pisa (secoli XI-XIV)|autore=Roberto Moresco|sito=La storia dell'isola di Capraia|data=2013-02-21|accesso=2022-05-25}}</ref> Nel 1055 fu di nuovo conquistata dai pirati [[saraceni]], ma poi fu dominata nuovamente dai Pisani e passò definitivamente sotto l'orbita di [[Repubblica di Genova|Genova]] dopo la [[battaglia della Meloria]], che vi pose la signoria del patrizio [[Jacopo de Mari]] (1430). Sotto la signoria pisana la Pieve di Santo Stefano a Il Piano, risalente al XII secolo, è ricordata negli elenchi delle decime del 1298 con il pagamento di 5 libbre d'argento e 5 soldi, ma già nel 1303 tale tassa è ridotta della metà a dimostrazione della repentina decadenza della sua popolazione. La chiesa, già degradata, fu abbandonata e crollò definitivamente nella seconda metà del Seicento. Nel 1970 fu in gran parte ricostruita.
Dal 1540, dopo le distruzioni perpetrate dal corsaro ottomano [[Dragut]], viene costruita dai genovesi la fortezza di San Giorgio e le tre torri di avvistamento: [[Torre del Porto]] (1516), [[Torre dello Zenobito]] (1545) e più tardi la [[Torre delle Barbici]] (1699) per controllare la pirateria.
Acquistata dalla [[Repubblica di Genova]] nel 1562, fu legata amministrativamente alla [[Corsica]] e nel 1767 fu occupata dalle truppe corse di [[Pasquale Paoli]]. Rimase un possedimento genovese anche in seguito alla concessione, nel 1768, dell'isola maggiore alla [[Francia]] con il [[Trattato di Versailles (1768)|Trattato di Versailles]]. Fu brevemente ceduta alla Francia (1783) che nel 1787 la restituì a Genova. Dal 1805 tornò sotto il governo francese e fu coinvolta nelle [[guerre napoleoniche]] contro gli inglesi. Dopo l'annessione dell'ex [[Repubblica di Genova]] al [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]] con il [[Congresso di Vienna]] del 1814, nel 1837 vi fu istituito il [[porto franco (economia)|porto franco]] e una manifattura di tabacchi nel tentativo di migliorare le condizioni economiche della popolazione locale. A seguito di un'estesa frana, nel 1854 sprofondò una parte dell'abitato. Nel 1862 fu abolito il porto franco e la manifattura di tabacchi e l'11 giugno 1864 vennero portate a domicilio coatto 660 persone.
Con la proclamazione del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] Capraia fece parte della [[provincia di Genova]] fino al 15 novembre 1925, quando, con il Regio Decreto n. 2111, passò alla [[provincia di Livorno]];<ref>[[s:R.D.L. 15 novembre 1925, n. 2011|Regio Decreto Legge 15 novembre 1925, n. 2011]]</ref> per la [[Chiesa cattolica]] rimase parte dell'[[arcidiocesi di Genova]] fino al 1º gennaio 1977, quando passò alla [[diocesi di Livorno]].<ref>{{la}} [[Congregazione per i vescovi]], [http://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-67-1975-ocr.pdf Decreto ''Quo aptius''], AAS 67 (1975), p. 678.</ref>
=== Colonia penale agricola ===
Dal 1873 al 1986 è stata sede di una [[colonia penale]] (Colonia Penale Agricola di Capraia<ref>{{Cita web |url=http://test.isoladicapraia.it/index.php?option=com_content&view=category&id=39&Itemid=87 |titolo=La Colonia Penale Agricola di Capraia 1873-1986 |accesso=27 aprile 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140225182036/http://test.isoladicapraia.it/index.php?option=com_content&view=category&id=39&Itemid=87 |urlmorto=sì }}</ref>) che provocò una massiccia emigrazione della popolazione autoctona, con il quasi definitivo dissolvimento dell'originario tessuto culturale dell'isola.
Tale colonia penale, composta da circa 480 ettari sui circa {{formatnum:1200}} dell'isola, fu destinata alla rieducazione dei condannati a pene lievi che dimostravano di potersi redimere. Nel corso dei decenni furono realizzate opere di bonifica, costruzione di strade e di strutture di vario tipo.<ref>{{Cita news|autore=Francesco Argenta|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1146_01_1932_0132_0005_24899400/|titolo=L'isola degli "internati"|pubblicazione=La Stampa|data=3 giugno 1932|p=5}}</ref>
=== Simboli ===
[[File:Capraia Isola-Gonfalone.svg|left|150px]]
Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 21 giugno 1928.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?1238|titolo=Capraia|accesso=2024-03-20|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{Citazione|D'azzurro, al [[Castello (araldica)|castello]] merlato, posto sopra un'isola uscente dal mare, il tutto [[al naturale]]. Capo d'argento, alla croce di rosso.}}
Il castello rappresenta la locale fortezza di San Giorgio, eretta dai Genovesi nel XVI secolo per difendersi dagli attacchi dei pirati barbareschi. Il [[Capo (araldica)#Capo di Genova|capo di Genova]] ricorda la signoria esercitata dalla Repubblica di Genova e dal [[Banco di San Giorgio]].<ref>{{Cita testo|url=https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-li-capraia-isola.pdf|titolo=Statuto|autore= Comune di Capraia Isola|posizione=Art. 5}}</ref>
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
[[File:Capraia Isola - Torre del Porto.JPG|thumb|Veduta della [[Torre del Porto]]|256x256px]]
[[File:Torre dello Zenobito dall'esterno 2017.jpg|thumb|upright|[[Torre dello Zenobito]]]]
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
* [[Chiesa di San Nicola (Capraia Isola)|Chiesa di San Nicola]]
* [[Chiesa di Sant'Antonio (Capraia Isola)|Chiesa e convento di Sant'Antonio]]
Riga 131 ⟶ 144:
* [[Chiesa di Santo Stefano (Capraia Isola)|Chiesa di Santo Stefano]]
=== Architetture militari ===
* [[Forte di San Giorgio]]
* [[Torre del Porto]]
Riga 144 ⟶ 155:
* [[Semaforo di Monte Arpagna]]
===
Lo [[Stagnone della Capraia]] è un laghetto di origine incerta lungo la cresta del Monte Castello, all'altitudine di 321 metri ({{M|6|u=km}} dal centro abitato); la sua estensione è variabile a seconda della stagione e in primavera vi fiorisce una vegetazione acquatica, tra cui i [[Ranunculus|ranuncoli]].
==== Parco nazionale dell'Arcipelago toscano ====
Il [[Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano]] nacque grazie a un decreto del Ministro dell'ambiente [[Giorgio Ruffolo]]; la prima isola a farne parte è Capraia. Questa istituzione nasce con l'obiettivo di preservare la flora e la fauna locale, proteggendola dalle attività umane, particolarmente intense nel periodo estivo.
Capraia è inserita per due terzi all'interno del Parco Nazionale dell'[[Arcipelago Toscano]]; il terzo rimanente corrisponde alle aree del porto e del paese sino alle strutture dell'ex colonia penale.
Di conseguenza il territorio isolano è tutelato a terra per il 77% mentre le acque che circondano l'isola sono interessate dall’area marittima protetta, suddivisa in varie aree con varie regolamentazioni.<ref>{{cita libro | nome=Marco | cognome=Lambertini | titolo=Isola di Capraia. Natura, cultura, itinerari | anno=2011 | editore=Pacini Editore | città=Pisa |pp=132-133 |ISBN=978-88-6315-294-4 }}</ref><ref>{{cita libro | nome=Gianfranco| cognome=Barsotti| titolo=Nuova guida Isola di Capraia | anno=2012 | editore=Pacini Editore | città=Pisa |pp=118-119 |ISBN=978-88-6315-354-5 }}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.islepark.it/visitare-il-parco/capraia|titolo=Isola di Capraia|accesso=20 maggio 2017}}</ref>
== Società ==
=== Evoluzione demografica === {{Demografia/Capraia Isola}}
===Etnie e minoranze straniere===
Secondo i dati ISTAT, al 31 dicembre
=== Lingue e dialetti ===
[[File:Capraia Isola - Chiesa di san Nicola.jpg|thumb|La chiesa di San Nicola]]
[[File:Capraia Isola - Porto visto dall'alto.jpg|thumb|Il porticciolo]]
Un aspetto interessante della cultura isolana è rappresentato dal peculiare idioma che si parlò a Capraia fino a tempi recenti: affine al [[lingua corsa|còrso]] più che al [[Dialetto toscano|toscano continentale]], subì per secoli l'influenza del [[lingua ligure|ligure]], arricchendosi di una quantità di prestiti lessicali e di componenti morfologiche di tale origine. Il dialetto capraiese si estinse nel corso del XX secolo in seguito al rinnovo della popolazione dell'isola: quella di ceppo locale venne infatti progressivamente sostituita da immigrati, in gran parte familiari dei dipendenti della [[colonia penale]], che finirono per diventare la maggioranza senza assimilare le consuetudini linguistiche dei vecchi abitanti.
== Geografia antropica ==
Nell'isola possiamo trovare due centri abitati:
* il porto, dove si trovano alcuni ristoranti e bar, la farmacia, un negozio di alimentari e gastronomia, due pizzerie, una gelateria e nella stagione estiva una rivendita di formaggi di capra prodotti sull'isola
* il paese, dove un tempo risiedeva la maggior parte della popolazione dell'isola ma oggi è meno frequentato rispetto al porto; in paese ci sono comunque la principale chiesa, un bar ristorante storico, un forno-negozio di alimentari, due residence e alcune attività che aprono solo d'estate, oltre a un presidio medico. Nel punto più alto del paese si trova anche il castello [[Forte di San Giorgio]], che tuttavia è privato e non visitabile.
== Economia ==
Attualmente Capraia ha una vocazione prettamente [[turismo|turistica]], soprattutto estiva, con una particolare attenzione per l'ambiente. Non è un'isola che predilige un turismo di massa, ha una ricettività abbastanza ridotta e una stagionalità che va dalla primavera all'autunno. A frenare il turismo di massa è anche il fatto che l'isola è priva di spiagge di sabbia e la maggior parte delle scogliere possono essere raggiunte solo in barca o facendo trekking. La stagione turistica si apre a primavera con il ''Festival del Camminare'' (Walking Festival) e si conclude ai primi di novembre con la tradizionale ''Sagra del Totano'' di Capraia.<ref>[http://www.sagradeltotano.it La Sagra del Totano di Capraia organizzata dalla Pro Loco dell'Isola di Capraia]</ref>
Tra le produzioni agricole spicca quella del [[Toscana (vino)|vino]] [[Indicazione geografica tipica|IGT]] nella tipologia di Passito Aleatico. Tre prodotti a base di latte di capra (caprino, caciotta e crema di latte) sono inoltre collettivamente riconosciuti come [[Prodotti agroalimentari tradizionali toscani|PAT]], con la denominazione [[Formaggi di latte di capra dell'isola di Capraia]].<ref>{{Cita web|url=https://www.onaf.it/index.php?c=index&a=schedaformaggio&id=952|titolo=Formaggi di latte di capra dell'isola di Capraia|sito=www.onaf.it|accesso=2023-04-22}}</ref>
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Come arrivare ===
Il collegamento con il continente si limita al traghetto da/per Livorno, che è quotidiano ma con orari variabili a seconda della stagione e del giorno della settimana. Il viaggio con il traghetto (della compagnia [[Toremar]]) dura circa tre ore e mezza. Non ci sono collegamenti con aliscafi. Non ci sono collegamenti fissi né con la Corsica né con l'Elba. In paese c'è un eliporto, usato soprattutto per le emergenze mediche e dalla locale stazione dei Carabinieri, ma talvolta vi atterranno anche elicotteri privati.
=== Mobilità urbana ===
Sull'isola è attivo un servizio di trasporto pubblico gestito dalla ATNC, effettuato con un bus, che serve il collegamento del paese con il porto. Il tragitto in bus dal porto al paese (e viceversa) è di pochi minuti e costa un euro ai non residenti. Il biglietto si fa direttamente sul bus, non sono accettate le carte di credito né altre forme di pagamento diverse dai contanti. <ref>{{Cita web|url=https://www.touringclub.it/destinazione/fare/servizi-utili/293504/a-t-n-c-capraia-isola|titolo=A.T.N.C.|accesso=13 luglio 2022}}</ref> Per il tragitto tra il porto e il paese si può percorrere, a piedi, anche un'antica strada romana non asfaltata, in una passeggiata di circa un quarto d'ora. Le automobili private dei non residenti non possono circolare in tutto il comune da Pasqua a fine ottobre, tranne che in prossimità dell'arrivo e della partenza dei traghetti; sia in porto sia in paese ci sono parcheggi pubblici gratuiti dove i non residenti possono lasciare le loro automobili.
== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Claudia Della Maggiore|Inizio=18 luglio 1988|Fine=7 giugno 1993|Partito=[[Partito Comunista Italiano]]|Note=<ref name=interno>{{Cita web|url = https://amministratori.interno.gov.it/amministratori/index.html|titolo = Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali |autore = Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali |sito = amministratori.interno.gov.it |accesso = 4 novembre 2023 |urlmorto = no}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Manlio Della Rosa|Inizio=7 giugno 1993|Fine=28 aprile 1997|Partito=[[Partito Socialista Italiano]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Gaetano Guarente|Inizio=28 aprile 1997|Fine=14 maggio 2001|Partito=[[lista civica]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Gaetano Guarente|Inizio=14 maggio 2001|Fine=30 maggio 2006|Partito=[[lista civica]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Maurizio Della Rosa|Inizio=30 maggio 2006|Fine=16 maggio 2011|Partito=[[lista civica]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Gaetano Guarente|Inizio=16 maggio 2011|Fine=3 novembre 2017|Partito=[[lista civica]]: Guarente per Capraia|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Arturo Vasuino|Inizio=3 novembre 2017|Fine=10 giugno 2018|Partito=[[lista civica]]: Guarente per Capraia|Carica=Vicesindaco|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Maria Ida Bessi|Inizio=10 giugno 2018|Fine=15 maggio 2023|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|PD]], [[lista civica]]|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Lorenzo Renzi|Inizio=15 maggio 2023|Fine=2 maggio 2025|Partito=[[lista civica]]: Obiettivo Capraia|Note=}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
== Note ==
== Voci correlate ==
*[[Fusione perfetta del 1847]]
*[[Porto di Capraia Isola]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*
*{{cita web | url = http://www.regione.toscana.it/-/variante-al-piano-del-parco-dell-arcipelago-toscano-per-capraia | titolo = Nuova delimitazione del Parco | accesso = 7 giugno 2018 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180612141249/http://www.regione.toscana.it/-/variante-al-piano-del-parco-dell-arcipelago-toscano-per-capraia | urlmorto = sì }}
{{Arcipelago Toscano}}
{{
{{Comuni del Parco Nazionale Arcipelago Toscano}}
{{Portale
[[Categoria:Capraia Isola|
[[Categoria:Arcipelago Toscano]]
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