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{{Ricorrenza
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|immagine=[[Immagine:Mamma Nostra.JPG|180px|Primo piano della statua di Mamma Nostra]]
|data=
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|celebrata in=[[Bivongi]] ([[Provincia di Reggio Calabria|RC]])
|religione=[[Cattolicesimo]]
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|tradizioni=
|tradizioni religiose=Novena, esposizione, messa, processione
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===Festa di Settembre===
L’edizione estiva della festa è celebrata nei tre giorni di
====I Giorno: Venerdì della Festa====
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[[File:Uscita della Madonna dalla chiesa nel giorno della festa.JPG|thumb|right|Uscita della Madonna dalla chiesa nel giorno della festa (particolare della processione)]]
Al mattino si celebra la [[messa solenne]], a cui partecipano anche le autorità civili locali (Sindaco o Vicesindaco). Al termine della messa comincia la processione della statua di Mamma Nostra che viene portata a spalla dal gruppo dei ''portatori di Maria SS Mamma Nostra''. Il momento più significativo della mattinata è l’uscita della statua dal portale principale della chiesa accolta dagli applausi dei fedeli. La [[banda]] intona la marcia del ''Mosè'' (dall’opera “[[Mosè in Egitto]]” di [[Gioacchino Rossini]]), le campane suonano a festa e si sparano alcuni colpi di mortaretto<ref>{{cita web|url=http://www.youtube.com/watch?v=wYMHF3it0cs|titolo=Video dell'uscita della Madonna dalla chiesa su Youtube|accesso=23 giugno 2013}}</ref>. La processione si avvia per la parte bassa del paese organizzata in un ordine prestabilito. Due file di fedeli precedono la statua, questa è seguita dalla banda e infine dal resto della comunità. I canti popolari e la recita del [[Rosario]] si alternano alle marce sinfoniche che accompagnano la processione. Arrivati a uno spiazzo sul versante destro del torrente ''Melodari'', la statua viene deposta temporaneamente. Qui si cantano le [[Litanie lauretane]], alternando il canto vocale all’accompagnamento musicale della banda. Al termine delle Litanie vi è uno spettacolo pirotecnico diurno. La processione della mattina si conclude in chiesa per poi essere ripresa nel tardo pomeriggio<ref name= programma > Damiano Bova OP, ''Maria SS. Mamma Nostra di Bivongi - Origini e storia del culto'', pagine 65-69, Bivongi 2010 </ref>
Nel pomeriggio, dopo una seconda messa, prosegue la processione che si dispiega per le vie del centro storico di Bivongi. Essa si conclude, di nuovo in chiesa dopo il tramonto<ref>{{cita web|url=http://www.youtube.com/watch?v=Od74ZajDUHM|titolo=Video del ritorno in chiesa su Youtube|accesso=23 giugno 2013}}</ref><ref name= programma />.
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{{quote|In questo quadro la Vergine SS è dipinta a mezzo busto ed ha fra le braccia un vezzoso Bambino; è vestita di bianco ed è avvolta in un manto verde; ha sul capo una corona di stelle, e negli angoli del dipinto vi sono fregi di rose miste ad altri fiori. L’immagine s’innalza sulla mezza luna, ed il Bambino ha tra le mani un cartello su cui è scritta la seguente frase: "Sine labe concepta”.|Dal libretto di Raspa Giuseppe: “Il Paese di Mamma Nostra”, [[1954]]}}
Il dipinto può essere inserito nella tradizione pittorica occidentale dell’[[immacolata concezione]], come si deduce dalla scritta che il [[Bambino Gesù]] tiene in mano. In esso si possono altresì riconoscere elementi della tradizione bizantina, per esempio il fatto che la [[Vergine]] è dipinta a mezzo-busto. Questo espediente permette di mettere in risalto il volto di [[Maria]]. Particolare espressività viene data agli occhi, il cui sguardo non si rivolge al figlio che tiene in braccio ma è indirizzato verso l’osservatore e si proietta oltre. Anche il Bambino fissa lo sguardo verso l’osservatore. Il dipinto è impregnato di simbologia allegorica, nei colori e nei temi. Il blu (scuro) del manto della [[Vergine]] indica la protezione della [[Madonna]] per coloro che si affidano a lei. Il bianco è simbolo di purezza. Il capo di Maria è coronato da dodici stelle che simboleggiano le dodici tribù d’[[Israele]] o le dodici costellazioni dello [[zodiaco]]: a indicare la protezione della [[Madonna]] per tutto il popolo di [[Dio]] e durante tutto l’anno. Le rose, dipinte agli angoli del quadro, rappresentano la perfezione (inoltre [[Maria]] siede nella parte più alta della rosa dei beati nella [[Divina Commedia]] di [[Dante]] ed è invocata come ''Rosa Mistica'' nella tradizione popolare). La mezzaluna da cui s’innalza l’immagine ha un doppio significato. In primo luogo rimanda all’idea che la [[Madonna]] come la [[Luna]] non risplende di luce propria ma riflette la luce di [[Dio]]. In secondo luogo Maria sulla Luna con le dodici stelle a incoronarle il capo è un’immagine prestata dal libro dell’[[Apocalisse]]<ref>Damiano Bova OP,''Maria SS. Mamma Nostra di Bivongi - Origini e storia del culto'', pagine 107-110, Bivongi 2010</ref>.
{{quote biblico| Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto.|Apocalisse|12,1-2}}
<nowiki> </nowiki> Da evidenziare, infine, è il gesto della mano libera (quella destra) della [[Vergine]], un elemento figurativo non molto noto. Nell’ottica [[cristiana]] questo gesto è stato assegnato ai testimoni del [[Figlio di Dio]]; in questo caso la Madre è colei che indica la via ([[Cristo]]) ai suoi fedeli<ref>Damiano Bova OP,''Maria SS. Mamma Nostra di Bivongi - Origini e storia del culto'', pagine 107-110, Bivongi 2010</ref>.▼
▲Da evidenziare, infine, è il gesto della mano libera (quella destra) della [[Vergine]], un elemento figurativo non molto noto. Nell’ottica [[cristiana]] questo gesto è stato assegnato ai testimoni del [[Figlio di Dio]]; in questo caso la Madre è colei che indica la via ([[Cristo]]) ai suoi fedeli<ref>Damiano Bova OP,''Maria SS. Mamma Nostra di Bivongi - Origini e storia del culto'', pagine 107-110, Bivongi 2010</ref>.
===La statua di Mamma Nostra===
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