Alleanza Nazionale: differenze tra le versioni
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{{Partito politico
|nome = Alleanza Nazionale
|logo =
|leader = [[Gianfranco Fini]]
|segretario =
|presidente = *[[Gianfranco Fini]] <small>(1995-2008)</small>
*[[Ignazio La Russa]] (''reggente'') <small>(2008-2009)</small> |vicesegretario =
|vicepresidente =
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|portavoce =
|stato = ITA
|fondazione = 22 gennaio 1994 (lista)<br />27 gennaio
|derivato da = [[Movimento Sociale Italiano]]
|dissoluzione = 29 marzo 2009
|confluito in = [[Il Popolo della Libertà]]
|sede = Via della Scrofa, 39<br />00186 [[Roma]]
|abbreviazione = AN-MSI <small>(1994-1995)</small><br />AN <small>(1995-2009)</small>
|partito =
|ideologia = [[Conservatorismo]]<ref name="Archivio Corriere della Sera">{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1995/gennaio/26/Fini_nostra_svolta_non_finta_co_0_9501261528.shtml |titolo=Fini: " La nostra svolta non è finta "<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=31 maggio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131004220224/http://archiviostorico.corriere.it/1995/gennaio/26/Fini_nostra_svolta_non_finta_co_0_9501261528.shtml |urlmorto=no }}</ref><br />[[Conservatorismo nazionale]]<ref>{{
|internazionale =
|collocazione = [[Destra (politica)|Destra]]<ref name=autogenerato2>{{Cita pubblicazione |nome=Patrick |cognome=Moreau |titolo=The Victorious Parties - Unity in Diversity? |serie=The Extreme Right in Europe |editore=Vandenhoeck & Ruprecht |anno=2011 |p=124 |url=http://books.google.fr/books?id=RBnmachN8vkC&pg=PA151&dq=backes+extreme+right+alleanza+nazionale&hl=de&sa=X&ei=CIclT7XtGoiChQeptNGRBA&ved=0CDIQ6AEwAQ#v=onepage&q=alleanza%20nazionale&f=false |accesso=23 gennaio 2013 |dataarchivio=4 ottobre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131004220234/http://books.google.fr/books?id=RBnmachN8vkC&pg=PA151&dq=backes+extreme+right+alleanza+nazionale&hl=de&sa=X&ei=CIclT7XtGoiChQeptNGRBA&ved=0CDIQ6AEwAQ#v=onepage&q=alleanza%20nazionale&f=false |urlmorto=no }}</ref><ref name=autogenerato1>{{Cita pubblicazione |nome=Sarah L. |cognome=De Lange |titolo=Radical Right-wing Populist Parties in Government: determinants of coalition membership |anno=2008 |p=9 |url=https://www.unc.edu/depts/europe/conferences/poc2008/papers/DeLange_RightWingPopulistParties.pdf |accesso=29 aprile 2019 |dataarchivio=4 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304081610/http://www.unc.edu/depts/europe/conferences/poc2008/papers/DeLange_RightWingPopulistParties.pdf |urlmorto=no }}</ref>
|coalizione = *[[Polo del Buon Governo]] <small>(1994-1995)<
*[[Polo per le Libertà]] <small>(1995-2000)</small>
*[[Casa delle Libertà]] <small>(2000-2008)</small>
*[[Coalizione di centro-destra alle elezioni politiche in Italia del 2008|Centro-destra 2008]] <small>(2008-2009)</small>
|partito europeo = [[Alleanza per l'Europa delle Nazioni]]
|gruppo parlamentare europeo = [[Unione per l'Europa delle Nazioni]]
|seggi1 = {{
|seggi2 = {{
|seggi3 = {{
|testata = ''[[Secolo d'Italia]]''
|
|iscritti =
|anno iscritti =
|sito = www.alleanzanazionale.it
|
|bandiera =
}}
'''Alleanza Nazionale''' ('''AN''') è stato un [[partito politico]] [[italia]]no di [[Destra (politica)|destra]].
La forza politica
Il partito, pur mantenendo legami storico-culturali con la tradizione del MSI-DN, ha mostrato sempre più una tendenza [[Conservatorismo nazionale|nazional-conservatrice]], con qualche apertura al [[conservatorismo liberale]], riconoscendosi nella leadership di [[Gianfranco Fini]], promotore della svolta e leader del partito dalla sua fondazione fino al suo scioglimento, che è avvenuto nel marzo
Nel congresso di scioglimento svoltosi nel 2009 il patrimonio culturale e immobiliare fu affidato a una [[Fondazione (ente)|fondazione di diritto privato]], costituitasi nel 2011. La sua tradizione politica è stata raccolta da [[Fratelli d'Italia (partito politico)|Fratelli d'Italia]], partito nato nel 2012 da una scissione del Popolo della Libertà.<ref>{{Cita web|url=https://www.huffingtonpost.it/2014/02/26/fratelli-ditalia-simbolo-alleanza-nazionale_n_4859293.html|titolo=La fiamma tricolore è tornata....|sito=HuffPost Italia|data=26 febbraio 2014|lingua=it|accesso=31 ottobre 2022}}</ref>
== Storia ==
=== Le idee di una nuova destra ===
Nella lunga storia del [[Movimento Sociale Italiano]] vi sono stati più momenti in cui il partito ha dato eco anche ad istanze moderate.
Nel febbraio del
Nel gennaio
Nel 1976 nel MSI nacque una componente, che dal 1977 divenne un partito, detta [[Democrazia Nazionale - Costituente di Destra]], in cui vi fu una completa fuoriuscita ideologica e programmatica dal fascismo; non ci fu ripudio, ma lo si ritenne una esperienza ormai conclusa ed affidata alla storia. Si sciolse nel 1979 ma successivamente verrà considerato un precursore proprio di ''Alleanza Nazionale''<ref>
Oltre un decennio dopo, sul ''[[Il Tempo]]'' del 19 settembre
===
[[File:MonrealeCircolo.jpg|thumb|
A fine aprile
Dal 24 aprile
In questa fase Fini presenta AN come «una strategia. Non è un partito nuovo, ma è una politica: chiamare a raccolta tutte quelle categorie, quei ceti economici, quegli spazi della società che oggi sono liberi perché non hanno più dei referenti».
Secondo il ''[[Corriere della Sera]]'', già in questa fase di AN «fanno parte alcuni intellettuali come il politologo Domenico Fisichella, editorialista de ''Il Tempo'', giornalisti come [[Adolfo Urso]] dell{{'}}''Italia Settimanale'', liberi professionisti come [[Gaetano Rebecchini]], uno dei sette membri della [[Consulta Vaticana]]. E poi il giudice [[Antonio Alibrandi|Alibrandi]], il principe [[
Dopo non essere stato toccato dallo scandalo di [[Mani pulite|Tangentopoli]], MSI-DN riscuote un ottimo successo alle [[Elezioni amministrative
Il 23 novembre 1993 a [[Casalecchio di Reno]] l'imprenditore [[Silvio Berlusconi]] inaugurava un [[Standa|supermercato]] e, alla domanda di un cronista per chi
Il 26 novembre viene meglio presentato ufficialmente il progetto di AN e nascono i primi circoli sul territorio<ref>
=== Politiche 1994: la destra al governo ===
{{vedi anche|Governo Berlusconi I}}
[[File:
Il 22 gennaio
Alleanza Nazionale debutta elettoralmente
I ministri
La coalizione di governo, formata da AN, [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], [[Centro Cristiano Democratico]], [[Unione di Centro (1993
Con la creazione del [[Governo Dini|Governo tecnico di Lamberto Dini]] appoggiato dal [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]] di [[Achille Occhetto]], dal [[Partito Popolare Italiano (1994)|PPI]] di [[Rocco Buttiglione]] e dalla stessa [[Lega Nord]] di Bossi, si consuma il [[ribaltone]] ed AN passa all'opposizione.
Il 22 ottobre 1994 si celebra l'ultimo comitato centrale del [[Movimento Sociale Italiano]], nel quale viene decisa la confluenza in AN. Molto critici sono [[Pino Rauti]] e [[Teodoro Buontempo]]; critico ma rispettante la linea di Fini è [[Mirko Tremaglia]], la cui proposta di chiamare il nuovo soggetto politico Alleanza Nazionale-MSI viene però cassata<ref>
Gianfranco Fini afferma che nel nuovo partito non saranno accettati antisemiti<ref>
=== La ''svolta di Fiuggi'': nasce AN ===
{{vedi anche|Svolta di Fiuggi}}
[[File:Gianfranco Fini 2004.jpg|thumb
Il 27 gennaio
Si
Il nome ''Alleanza Nazionale'' non è casuale: fu scelto per definire il partito o coalizione che avrebbe dovuto contrapporsi all'analoga [[Alleanza Democratica (Italia)|Alleanza Democratica]], partito o coalizione che si sarebbe formato a sinistra (in previsione di un sistema a soli due partiti di cui tanto si parlava allora) e che appariva incontrastabile senza un'alleanza nazionale. AD nelle intenzioni dei suoi fondatori avrebbe dovuto rappresentare il contenitore di tutta la coalizione di sinistra, anche se poi questa intenzione naufragò a causa delle divergenze e la coalizione di sinistra finì per chiamarsi [[Alleanza dei
[[Domenico Fisichella]], al tempo professore ordinario di [[scienza politica]] all'[[Sapienza - Università di Roma|Università di Roma ''La Sapienza'']], nel
Queste posizioni - soprattutto quella sottesa alla seconda delle affermazioni citate - causano la scissione della componente guidata da [[Pino Rauti]], suo rivale storico all'interno del MSI-DN e da sempre animatore dell'ala sinistra, il quale decide di abbandonare<ref>
{{Citazione|Gianfranco Fini a Fiuggi non ha deviato di una virgola dalle sue idee di sempre. Fini ha semplicemente ammesso pubblicamente quello che noi abbiamo sempre sostenuto, e cioè che il "fascismo di destra" non è fascismo, e non lo è mai stato.<ref>Il Gazzettino, intervista a Pino Rauti in occasione delle elezioni comunali di Venezia, 13 aprile 2000</ref>}}
Nel febbraio 1995 i gruppi parlamentari di Camera e Senato
La fuoriuscita di Rauti comunque non
È nelle regionali che AN, nella nuova ottica bipolare della politica italiana, partecipa alla costituzione della coalizione di [[
=== Politiche 1996: AN terzo partito italiano ===
AN, comunque, si compiace per gli ottimi risultati raggiunti:
Nell'estate del 1996 nasce ufficialmente [[Azione Giovani]], il movimento giovanile del partito. Viene eletto presidente il siciliano [[Basilio Catanoso]], espressione della maggioranza ''tatarelliana'', che vince di misura sul candidato ''alemanniano'' [[Alberto Arrighi]]<ref>
Nel settembre del 1996 Gianfranco Fini sceglie di affiancare a [[Maurizio Gasparri]], coordinatore del partito, altri due coordinatori: [[Publio Fiori]] e [[Domenico Fisichella]]. Così ai vertici di AN sono rappresentate le tre anime di AN: quella missina, quella cattolica e quella laica-liberale<ref>
In quanto partito d'opposizione, AN ottiene la presidenza della [[Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi]]: viene eletto [[Francesco Storace]]<ref>
Dopo l'insuccesso delle [[Elezioni amministrative
Alla fine del 1997 Fini, durante la trasmissione televisiva ''[[Moby Dick (programma televisivo)|Moby Dick]]'', prende le distanze dal ventennio e da tutti i totalitarismi, condannando anche la [[Repubblica di Salò]]<ref>
Nel corso della [[XIII
Intanto i governi dell'Ulivo si susseguono: dopo la caduta del [[Governo Prodi I]] nell'ottobre 1998, diventa presidente del Consiglio [[Massimo D'Alema]], il primo ex comunista alla guida di un governo italiano, episodio che viene visto da AN in maniera negativa. In questo contesto, alle [[Elezioni amministrative in
Due mesi dopo, l'8 febbraio 1999 muore [[Giuseppe Tatarella]]<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/02/09/il-dramma-di-tatarella-muore-prima-del.html |titolo=Il dramma di Tatarella muore prima del trapianto 9 febbraio 1999 — pagina 17 sezione: POLITICA INTERNA |accesso=29 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304212530/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/02/09/il-dramma-di-tatarella-muore-prima-del.html |urlmorto=no }}</ref>, fedelissimo di Fini, uomo chiave delle dinamiche interne al partito e capogruppo alla Camera; nuovo presidente del gruppo parlamentare viene eletto [[Gustavo Selva]]<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/02/23/an-selva-succede-tatarella-sono-il-primo.html |titolo=An, Selva succede a Tatarella Sono il primo non missino 23 febbraio 1999 — pagina 13 sezione: POLITICA INTERNA |accesso=29 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304112956/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/02/23/an-selva-succede-tatarella-sono-il-primo.html |urlmorto=no }}</ref>.
Per dare una risposta ai giochi dei piccoli gruppi, capaci di determinare le coalizioni di governo e che hanno portato alla creazione del [[Governo D'Alema I]], ed al fine di proteggere il [[bipolarismo]], AN si fa promotrice insieme a [[Mario Segni]] del [[Referendum abrogativo in Italia del 1999|Referendum abrogativo del 1999]] volto ad abolire la quota proporzionale del sistema elettorale detto ''[[Mattarellum]]'', considerata la causa della proliferazione dei piccoli partiti. Il referendum però non raggiunse il quorum per un soffio.
=== Europee 1999: il fallimento dell'Elefantino ===
Alle [[elezioni europee del 1999]] AN decide di sperimentare un nuovo progetto elettorale, l{{'}}'''[[Alleanza Nazionale - Patto Segni|Elefantino]]''': in una stagione caratterizzata oramai da un'aperta competizione con [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], per allargare l'area del centro-destra e ottenere un definitivo sdoganamento, AN presenta una lista unitaria insieme al [[Patto Segni]], il movimento politico di [[Mario Segni]] epigono della [[Democrazia Cristiana]], con un simbolo elettorale costituito nella parte inferiore dal simbolo di AN e nella parte superiore dalla scritta ''Patto Segni'' con un elefante, a volere richiamare il [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano americano]]. Tra i candidati nelle liste anche l'ex [[Partito Radicale (Italia)|radicale]] [[Marco Taradash]]<ref>{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1999/06/15/Politica/EUROPEE-TARADASH-A-BONINO-NON-SONO-UN-TRASFORMISTA_161300.php |titolo=EUROPEE: TARADASH A BONINO, NON SONO UN TRASFORMISTA |accesso=12 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140413141633/http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1999/06/15/Politica/EUROPEE-TARADASH-A-BONINO-NON-SONO-UN-TRASFORMISTA_161300.php |urlmorto=no }}</ref>. Fortemente scettico nei confronti dell'alleanza elettorale dell'Elefantino si dimostra all'interno del partito [[Mirko Tremaglia]].<ref>{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1999/04/24/Politica/EUROPEE-TREMAGLIA-A-FINI-NO-A-ELEFANTINO-E-TARADASH-IN-LISTA_182800.php |titolo=EUROPEE: TREMAGLIA A FINI, NO A ELEFANTINO E TARADASH IN LISTA |accesso=12 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140413155020/http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1999/04/24/Politica/EUROPEE-TREMAGLIA-A-FINI-NO-A-ELEFANTINO-E-TARADASH-IN-LISTA_182800.php |urlmorto=no }}</ref>
L'alleanza, però, racimola un insuccesso, facendo cadere la forza elettorale complessiva al 10,3% con appena 3 milioni di voti ed eleggendo soltanto 9 [[Parlamento europeo|parlamentari europei]]<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1999/giugno/14/alleanza_elettorale_con_Segni_punisce_co_0_9906143677.shtml |titolo=L'alleanza elettorale con Segni punisce Fini. Sarcina Giuseppe. Pagina 4 (14 giugno 1999) - Corriere della Sera |accesso=5 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110928164731/http://archiviostorico.corriere.it/1999/giugno/14/alleanza_elettorale_con_Segni_punisce_co_0_9906143677.shtml |urlmorto=no }}</ref>. Gli eletti aderiscono al gruppo [[Unione per l'Europa delle Nazioni]].
Dopo la sconfitta Fini dà le dimissioni; tuttavia, in seguito alle numerose manifestazioni di solidarietà in suo favore, le ritira, a patto che il partito si impegni in una raccolta di firme per riproporre lo stesso referendum che in aprile era fallito per poco.<ref>{{cita testo|url=http://archiviostorico.corriere.it/1999/giugno/19/Fini_congela_dimissioni_rilanci_referendum_co_0_990619496.shtml|titolo=Fini congela le dimissioni: ma An rilanci i referendum|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150604062049/http://archiviostorico.corriere.it/1999/giugno/19/Fini_congela_dimissioni_rilanci_referendum_co_0_990619496.shtml }}, archivio del ''Corriere della Sera'', 19 giugno 1999.</ref> In seguito ammetterà che presentare [[l'Elefantino]] fu un errore<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/1999/agosto/23/Fini_errore_presentare_Elefantino_alle_co_0_990823312.shtml |titolo=Fini: un errore presentare l'Elefantino alle Europee - Corriere della Sera, 23 agosto 1999, Pagina 2. Bruno Riccardo |accesso=3 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120407201124/http://archiviostorico.corriere.it/1999/agosto/23/Fini_errore_presentare_Elefantino_alle_co_0_990823312.shtml |urlmorto=no }}</ref>.
=== Regionali 2000: Storace vince nel Lazio ===
In occasione delle [[elezioni regionali italiane del 2000|elezioni regionali del 2000]], i partiti del Polo per le Libertà stringono un accordo con la [[Lega Nord]] e formano una nuova coalizione di centro-destra, la [[Casa delle Libertà]]<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/02/17/berlusconi-lancia-la-casa-delle-liberta.html |titolo=Berlusconi lancia la Casa delle libertà Repubblica — 17 febbraio 2000 pagina 7 sezione: POLITICA INTERNA |accesso=5 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181118142933/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/02/17/berlusconi-lancia-la-casa-delle-liberta.html |urlmorto=no }}</ref>.
La CdL vince in otto regioni su quindici, e soprattutto nelle più importanti. Il partito di Fini recupera consensi e si attesta su un 13% complessivo, conquistando la presidenza di due regioni italiane: la regione Abruzzo con [[Giovanni Pace]], e la regione [[Lazio]], storica roccaforte di AN, che va all'esponente della [[destra sociale]] [[Francesco Storace]]<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/05/13/ora-storace-presidente.html |titolo=Ora Storace è presidente 13 maggio 2000 — pagina 4 sezione: ROMA. |accesso=5 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304210551/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/05/13/ora-storace-presidente.html |urlmorto=no }}</ref>.
Il [[Governo D'Alema II]] si dimette a seguito del proprio insuccesso elettorale, mentre i partiti del centrodestra, forti della vittoria, si ricompattano superando le precedenti ostilità e si organizzano in vista della campagna elettorale del 2001, accusando i governi dell'Ulivo di aver fallito nel campo della politica economica e sociale.
E nonostante il fallimento dei [[referendum abrogativi in Italia del 2000|referendum abrogativi del 2000]], tra cui quello per l'abolizione della quota proporzionale fortemente voluto da Fini l'anno prima<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/05/04/referendum-fini-non-aspetta.html |titolo=- la Repubblica, 4 maggio 2000 |accesso=7 agosto 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304211826/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/05/04/referendum-fini-non-aspetta.html |urlmorto=no }}</ref> ma ora osteggiato da Forza Italia<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/gennaio/10/Referendum_Forza_Italia_frena_Fini_co_0_0001104226.shtml |titolo=Referendum, Forza Italia frena Fini, 10 gennaio 2000 |accesso=7 agosto 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140919045026/http://archiviostorico.corriere.it/2000/gennaio/10/Referendum_Forza_Italia_frena_Fini_co_0_0001104226.shtml |urlmorto=no }}</ref>, ciò non viene vissuto dal partito come una sconfitta, e si conferma l'alleanza con Berlusconi<ref>{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2000/05/22/Politica/REFERENDUM-FINI-NESSUNA-CONSEGUENZA-NEL-POLO_172900.php |titolo=REFERENDUM: FINI, NESSUNA CONSEGUENZA NEL POLO - adnkronos, 22 maggio 2000 |accesso=7 agosto 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140718083750/http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2000/05/22/Politica/REFERENDUM-FINI-NESSUNA-CONSEGUENZA-NEL-POLO_172900.php |urlmorto=no }}</ref>.
=== Politiche 2001: AN torna al governo ===
{{vedi anche|Governo Berlusconi II}}
Alle [[elezioni politiche
AN ritorna al governo dopo sette anni, ma stavolta in maniera più stabile e duratura: AN si attesta come quarto partito nazionale ed il secondo partito della [[Casa delle Libertà]], che si appresta a governare l'Italia per i successivi cinque anni.
Del nuovo governo entrano a far parte vari esponenti di AN: il presidente del partito [[Gianfranco Fini]] come [[Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Vicepresidente del Consiglio]]; [[Altero Matteoli]] come [[Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare|Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare]]; [[Maurizio Gasparri]] come [[
Alla fine del 2001 il parlamento approva la [[Mirko Tremaglia#La Legge Tremaglia|Legge 27 dicembre 2001, n. 459, "Norme per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero"]], detta ''Legge Tremaglia'' dal nome del ministro di AN, che consente gli italiani all'
==== Il secondo congresso a Bologna ====
Dal 4 al 7 aprile 2002 viene celebrato il secondo congresso di AN: ''Vince la Patria, nasce l'Europa''. Come sede del congresso viene scelta [[Bologna]], città natale di Gianfranco Fini che dal 1999, per la prima volta nella sua storia, è amministrata dal centrodestra di [[Giorgio Guazzaloca]]
==== L'azione di governo ====
Nel corso dell'azione di governo, infatti, AN si contraddistingue nell'elaborazione di una nuova legge, correlata al mondo del lavoro, per combattere e controllare l'immigrazione clandestina: nel luglio 2002 sarà così approvata la [[Legge Bossi-Fini|Legge 30 luglio 2002, n. 189, "Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo"]], detta ''Legge Bossi-Fini'', che regolamenta le politiche sull'immigrazione e prevede che l'espulsione, emessa in via amministrativa dal Prefetto della Provincia dove viene rintracciato lo straniero clandestino, sia immediatamente eseguita con l'accompagnamento alla frontiera da parte della forza pubblica. La legge prevede il rilascio del permesso di soggiorno alle persone che dimostrino di avere un lavoro per il loro mantenimento economico ed ammette i respingimenti al Paese di origine in acque extraterritoriali, in base ad accordi bilaterali fra Italia e Paesi limitrofi, che impegnano le polizie dei rispettivi Paesi a cooperare per la prevenzione dell'immigrazione clandestina.
Sul piano economico AN spinge per una maggiore collegialità nelle scelte del governo, trovandosi alle prese col fatto che [[Giulio Tremonti]] (esponente di Forza Italia), disponendo del [[ministero del Tesoro]], si ritrova in pratica ad avere l'ultima parola su ogni decisione. La richiesta costante di una "cabina di regia" in materia economica porterà nel
==== L'Europa per le Nazioni ====
Nel giugno del 2002 AN partecipa insieme al [[Raggruppamento per la Francia|Rassemblement pour la France]] di [[Charles Pasqua]] ed ai [[Fianna Fáil|Repubblicani irlandesi]] alla nascita dell'[[Alleanza per l'Europa delle Nazioni]], [[partito politico europeo]] [[Conservatorismo nazionale|nazional-conservatore]] che può contare nel [[Parlamento europeo]] su circa 30 parlamentari che risiedono nel gruppo [[Unione per l'Europa delle Nazioni]]<ref>
==== Lo strappo col fascismo e l'addio della Mussolini ====
Nell'estate del 2003 viene nominato come coordinatore del partito [[Ignazio La Russa]]<ref name="La Russa coordinatore">
Nel novembre 2003 [[Gianfranco Fini]] fa visita allo Yad Vashem, il museo dell'Olocausto di [[Gerusalemme]]. È la prima volta di Fini in [[Israele]], un viaggio atteso da dieci anni da quando aveva fondato AN per abbandonare l'eredità fascista e passare al partito di governo, moderato e democratico. Fini ha denunciato gli errori del [[fascismo]] e la tragedia dell'[[Olocausto]], definendo le leggi razziali promosse dal regime fascista come «male assoluto del [[XX secolo]]». Molti organi mediatici hanno riportato la dichiarazione estendendo il concetto di ''male assoluto'' allo stesso Fascismo.<ref>{{cita web |autore= |url=http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/politica/finisr/leggi/leggi.html |titolo=Fini in Israele "Il fascismo fu parte del male assoluto" |accesso=24 novembre 2003 |editore=[[Repubblica]] |data=24 novembre 2003 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20040406055936/http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/politica/finisr/leggi/leggi.html |urlmorto=no }}</ref>. Il vicepremier afferma inoltre di aver cambiato idea anche su [[Benito Mussolini]]: «Il popolo italiano si assume la responsabilità per quanto accaduto dal 1938, quando sono state adottate le leggi razziali. Non c'è condanna senza assunzione di responsabilità"»<ref>
Secondo il sondaggista [[Renato Mannheimer]] gli elettori di AN a grande maggioranza si schierano con Fini: le sue esternazioni sono considerate ''opportune'' da più del 70% dei votanti attuali per il partito e da una quota ancora maggiore addirittura, il 77%, dell'elettorato potenziale. Inoltre la maggioranza dell'elettorato nel suo insieme e, in misura ancora più elevata, di quello di AN, pensa che le dichiarazioni del presidente di AN costituiscano una svolta per il partito e per la politica italiana<ref>
Queste posizioni spingono tuttavia la deputata [[Alessandra Mussolini]], nipote del dittatore [[fascismo|fascista]] [[Benito Mussolini|Benito]], in AN dalla fondazione, a dimettersi dal partito,<ref>
==== Europee 2004 e Fini agli Esteri ====
Il partito è sempre stato molto sensibile al ricordo dei [[Massacri delle foibe]] e dell'[[Esodo istriano]], e così s'impegna nell'approvazione della [[Giorno del ricordo|Legge 30 marzo 2004, n. 92, "Istituzione del «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati"]], detta anche ''Legge Menia'' dal primo firmatario [[Roberto Menia]], che istituisce il [[Giorno del ricordo]] del 10 febbraio<ref>
A giugno
Nel settembre 2004 Fini decide di tornare ad occuparsi direttamente del partito ed abolisce la figura del ''coordinatore''; chi aveva quella carica fino a quel momento, [[Ignazio La Russa]], tornò a svolgere le mansioni di capogruppo alla Camera<ref name="La Russa revocato">
A seguito della designazione di [[Franco Frattini]] a [[Commissione europea|Commissario europeo]] da parte del governo italiano, il Presidente di AN [[Gianfranco Fini]] viene nominato nuovo [[Ministero degli
==== Regionali 2005: caduta di Storace e avvicendamento al governo ====
{{vedi anche|Governo Berlusconi III}}
Alle [[Elezioni regionali
''Alleanza Nazionale'' come partito, pur nel calo generale della [[Casa delle Libertà|CdL]], si mantiene sostanzialmente stabile sulle sue più recenti affermazioni elettorali, nonostante la creazione di [[Alternativa Sociale]], coalizione elettorale formata da vari partiti di [[estrema destra]] ad opera di [[Alessandra Mussolini]].
Il [[Governo Berlusconi II]] entrò in crisi: AN chiede il rilancio dell'esecutivo, minacciando, qualche giorno dopo l'[[Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro]], di ritirare i suoi ministri dal governo. Berlusconi è costretto a dimettersi e a costituire un nuovo governo il 23 aprile
Gianfranco Fini oltre alla vicepresidenza del consiglio assume il dicastero degli Esteri, Altero Matteoli, Gianni Alemanno e Mirko Tremaglia rimangono al loro posto; [[Mario Landolfi]] prende il posto di Gasparri alle Comunicazioni<ref>
==== Il dibattito sul Referendum sulla fecondazione assistita ====
Un motivo di dibattito all'interno del partito è provocato dai referendum sulla [[procreazione medicalmente assistita]], che si tengono il 12 e 13 giugno
All'interno di AN le posizioni sono molteplici: Gianni Alemanno, Francesco Storace, Altero Matteoli, Maurizio Gasparri e [[Azione Giovani]] sono per l'astensione; Adolfo Urso andrà a votare ma dirà quattro No; tre Sì e un No per Italo Bocchino.
Le posizioni di Fini sui temi etici provocano malumori nel partito. I rappresentanti della ''destra sociale'', come [[Gianni Alemanno]], criticano duramente Fini per la sua posizione<ref>
Dopo l'esito fallimentare del referendum, che ottiene soltanto il voto del 25% degli aventi diritto, Alemanno si dimette dalla vicepresidenza di AN e Mantovano esce dall'esecutivo nazionale del partito<ref>
La frattura si ricompone all'Assemblea Nazionale del 2 e 3 luglio 2005, dove il partito ritrova l'unità compromessa, approvando un documento, presentato da tutte le correnti, che ribadisce quanto sancito dieci anni prima a Fiuggi circa l'identità nazionale, cattolica, sociale e liberale di AN e che priorità sono la preparazione della campagna elettorale in vista del 2006 ed il superamento del correntismo. Fini ne accoglie le critiche, notando che sarebbe stato un metodo migliore discuterne insieme prima di stabilire la libertà di coscienza nel voto referendario, ed ottiene così il rinnovo della fiducia<ref>
==== La ''cena dei colonnelli'' e nuovi vertici ====
Il 15 luglio 2005 il giornale romano ''[[Il Tempo]]'' pubblica una conversazione privata, ma ascoltata da un giornalista, di Matteoli, La Russa e Gasparri in un bar. I tre esponenti del partito parlano di Fini come di un problema: La Russa che dà del «malato» a Fini; Matteoli convinto che bisognerebbe «prenderlo a schiaffi»; Gasparri che annuisce<ref>
Nel settembre 2005 lascia il partito l'eurodeputato e vicesindaco di [[Catania]] [[Nello Musumeci]], esponente della ''Destra Sociale'', lamentando la poca democrazia all'interno del partito, e ne forma uno proprio:
A causa delle posizioni ritenute [[Laicismo|laiciste]] del presidente Fini, dopo aver già minacciato le dimissioni dopo il referendum, il senatore [[Publio Fiori]] nel novembre 2005 lascia il partito dopo una lunga militanza in AN, aderendo alla [[Democrazia Cristiana per le Autonomie|Democrazia Cristiana]] di [[Gianfranco Rotondi]]<ref>
Uno degli ultimi atti della maggioranza di centrodestra prima delle elezioni è l'approvazione di notevoli riforme costituzionali nel segno della devoluzione dei poteri dallo [[Stato]] alle [[Regioni dell'Italia|Regioni]], il [[federalismo]]. La ''[[devolution]]'', cavallo di battaglia della [[Lega Nord]], viene approvata in via definitiva il 17 novembre
L'approvazione di questa nuova Costituzione suscita le dimissioni dal partito del senatore [[Domenico Fisichella]], storico fondatore e padre spirituale di ''Alleanza Nazionale'', contrario alla riforma, il cui federalismo considera contrario alla storia della nazione, contrario alla propria storia familiare e personale. La nozione d'interesse nazionale, voluta da AN, Fisichella la considera inutile, in quanto, essendo le questioni inerenti sottoposte al nuovo Parlamento in seduta comune, trovandosi il nuovo Senato federale con particolari connotazioni localistiche, non sarebbe oggetto di un'efficace e obiettiva valutazione<ref>
==== Fine XIV legislatura: la legge sulla droga ====
Tra gli ultimi atti compiuti da ''Alleanza Nazionale'' al governo vi fu anche il decreto-legge 30 dicembre 2005, n. 272, poi convertito dalla [[D.P.R. n. 309/1990#La "legge Fini-Giovanardi"|Legge 21 febbraio 2006, n. 49, detta Legge Fini-Giovanardi]], che abolì la distinzione fra ''droghe pesanti'' e droghe cosiddette ''[[droghe leggere|leggere]]'', e con cui i dirigenti di AN si proponevano di ridurre gli effetti ai loro occhi nefasti del [[
In vista
=== Politiche 2006: AN all'opposizione di Prodi ===
[[File:Grafico Alleanza Nazionale.PNG|
L'idea del nome di Fini nel simbolo funziona, facendo incrementare le percentuali elettorali di AN, ma l'intera coalizione perde le elezioni, per soli 24 000 voti alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]], e per due seggi al [[Senato della Repubblica|Senato]], dove pure era risultata vincitrice in termini elettorali. Il risultato di ''Alleanza Nazionale'' riconferma la sua posizione di secondo partito della CdL e di terzo partito più votato in Italia, ottenendo 4,7 milioni di voti (12,3%) alla Camera e 4,2 milioni al Senato (12,4%), portando all'elezione di 71 deputati e 41 senatori.
Nella circoscrizione riservata al voto degli italiani all'estero, il ministro uscente [[Mirko Tremaglia]] presenta la lista
Fra i primi atti della XV legislatura vi è l'approvazione della [[Indulto#L'indulto del 2006|Legge 31 luglio 2006, n. 241 "Concessione di indulto"]] nell'estate del 2006, con il voto contrario di ''Alleanza Nazionale'', insieme alla [[Lega Nord|Lega]] ed all'[[Italia dei Valori]]<ref>
=== La volontà di aderire al PPE e l'uscita di Storace ===
[[File:Milan BuenosAires AN.jpg
L'insuccesso alle elezioni politiche, seppur di lievissime dimensioni, spinge i ''leader'' della [[Casa delle Libertà]] a riorganizzare il centrodestra, che molti vorrebbero trasformare in un partito unitario. Alleanza Nazionale, in questo frangente, è protagonista di una particolarissima fase: in un documento programmatico dell'estate 2006, il presidente Fini sostiene la necessità di condurre il partito verso la "famiglia popolare europea" manifestando la chiara intenzione di aderire al [[Partito Popolare Europeo|PPE]], che raggruppa le forze moderate e conservatrici del continente. Questa decisione riceve una conferma dall'assemblea nazionale del partito, nella quale viene riconosciuta l'esistenza di una parte interna che si oppone nettamente a tale scelta paventando derive neocentriste: essa fa capo a [[Francesco Storace]] e [[Carmelo Briguglio]].
Nel dicembre
In ogni caso, il leader del PPE [[Wilfried Martens]] si è mostrato scettico sull'ipotesi di adesione di AN,<ref>
A seguito di queste posizioni, il 3 luglio
Il 27 luglio anche il senatore [[Gustavo Selva]], ex europarlamentare [[Democrazia Cristiana|DC]] che nel 1994 aveva aderito al partito, lascia Alleanza Nazionale per passare a [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], a seguito di un episodio nel quale, invitato ad un dibattito televisivo, per evitare di arrivare in ritardo negli studi di [[
Nel novembre 2007 lascia anche [[Daniela Santanchè]], che aderisce
=== La rottura con Berlusconi ===
I rapporti con [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], intanto, dopo un periodo di grande compattezza esibita il 2 dicembre
Dopo la fallita ''spallata'' a [[Romano Prodi]], che, pur traballante, aveva superato lo scoglio della [[legge finanziaria|finanziaria]], nonostante le assicurazioni di Berlusconi che aveva preannunciato la caduta del governo di centrosinistra<ref>
Il 16 novembre 2007 il ''Corriere'' pubblica una lettera di Fini nella quale fa notare come «anziché tirare le cuoia come assicurato da Berlusconi, Prodi tira a campare»<ref>
Il 18 novembre 2007 Fini ancora dalla colonne de ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'' afferma: «Io voglio rilanciare l'alleanza, sia ben chiaro. Ma non accetto che mi si diano pagelle. [...] Ognuno di noi, in questo anno e mezzo, ha combattuto la battaglia politica. Con modalità diverse, con la presenza assidua dei senatori in aula, con manifestazioni di piazza». E avvisa: «Adesso basta è arrivato il momento in cui o questo centrodestra è in grado di trovare una soluzione unitaria, di ridarsi una missione, di rioffrire al Paese un progetto, oppure si prende atto che la coalizione non c'è più, e ognuno va per la sua strada. Tertium non datur...»<ref>
Il 18 novembre 2007, a sorpresa, Berlusconi decise di creare un suo nuovo partito, il ''Partito del Popolo della Libertà'', fondato da lui personalmente senza consultare gli alleati<ref>
Conclusa l'esperienza della [[Casa delle Libertà]], all'interno del partito nasce l'idea di crearne uno nuovo, senza Berlusconi, aperto ai moderati, che si potrebbe chiamare ''Alleanza per l'Italia''<ref>
=== L'adesione al Popolo della Libertà e le elezioni del 2008 ===
[[File:Alte cariche.jpg|thumb
Il 24 gennaio
L'8 febbraio
Il 16 febbraio
Così egli spiega perché, dopo essere rimasto alquanto perplesso circa il modo in cui il PdL era nato nel novembre 2007 (all'indomani della cosiddetta "svolta del predellino"), si è poi convinto a farvi aderire AN: {{Citazione|È cambiato il patto politico. Ero e sono contrario a confluire in un partito deciso unilateralmente da Berlusconi, della serie: prendere o lasciare. Così non è: tutto quello che stiamo costruendo e che costruiremo fa parte di un progetto condiviso assieme. Il Popolo della Libertà che stiamo proponendo agli italiani non nasce a San Babila, sul predellino o ai gazebo: nascerà nell'urna il 13 e 14 aprile.|[[Gianfranco Fini]]<ref>
Anche [[Gianni Alemanno]] ha auspicato in un'intervista che i valori di AN e di Forza Italia abbiano pari dignità all'interno del nuovo partito
L'idea di unificare i due partiti ha riscosso un buon successo alle [[elezioni politiche
=== Il ritorno al governo e nelle istituzioni ===
{{vedi anche|Governo Berlusconi IV}}
In seguito alla vittoria nelle elezioni politiche, il 7 maggio
Ma soprattutto AN accede per la prima volta ad una delle tre cariche più prestigiose delle Repubblica, ottenendo la [[Presidente della Camera dei deputati (Italia)|Presidente della Camera dei deputati]] a cui va il Presidente del partito [[Gianfranco Fini]].
Come conseguenza, Fini ha ritenuto opportuno lasciare la presidenza di Alleanza Nazionale a causa del ruolo ''super partes'' che gli viene dal fatto di essere presidente della Camera, pur restando comunque leader del partito. Il suo posto è stato preso da [[Ignazio La Russa]] che, in qualità di ''Reggente'', traghetterà AN verso la nascita del nuovo [[Popolo della Libertà]]. All'assemblea nazionale del partito Fini ha inoltre sottolineato che quello di La Russa sarà un ruolo di ''primus inter pares'';<ref>
{{Citazione|Non siamo più figli di un dio minore. È stata ricomposta una frattura. È stato superato un fossato. La nascita del PdL è l'ultimo anello della strategia di Fiuggi. Alleanza
=== Il cammino verso il PdL e l'ultimo congresso di AN ===
[[File:3843 - La Russa, Ignazio - Foto Giovanni Dall'Orto, 9-July-2007 cropped.jpg|thumb|
Nei mesi immediatamente successivi alle elezioni Alleanza Nazionale si è confrontata con la costruzione del Popolo della Libertà come partito. Il Congresso costitutivo è stato fissato per il 27 marzo. In questa fase di transizione sono emerse numerose divergenze tra
La conflittualità tra i due leader è stata spesso forte. I rispettivi ruoli istituzionali hanno causato non pochi attriti fra un [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]] decisionista, determinato a sveltire le procedure con frequenti ricorsi agli strumenti del decreto legge e del voto di fiducia, ed un [[Presidente della Camera]] che si è fatto fermo garante della centralità del Parlamento.
Il punto di massimo scontro è stato dovuto al precipitare della vicenda [[Eluana Englaro]], in cui allo scontro istituzionale si sono aggiunte motivazioni di carattere etico, con un Fini su posizioni decisamente laiche in contrasto anche con molti esponenti del suo stesso partito, primo fra tutti [[Maurizio Gasparri]], che ha avuto col proprio leader un duro scambio di battute.
Il 21 e il 22 marzo
Ultimo a parlare al congresso è stato il Presidente
=== La ''Fondazione'' ===
Per quanto riguarda l'eredità patrimoniale, all'ultimo congresso di AN viene deciso che il patrimonio culturale, nome e simbolo compresi, ed immobiliare del partito verrà gestito da una [[Fondazione (ente)|fondazione]], a cui competeranno tutti i diritti dell'associazione AN, da crearsi entro il
Il 18 novembre 2011 nasce ufficialmente la ''Fondazione Alleanza Nazionale''<ref>{{Cita web |url=http://www.ilgiornale.it/interni/i_soldi_spariti_ex_an_chiedete_fini/09-02-2012/articolo-id=571197-page=0-comments=1 |titolo=I soldi "spariti" ad An? Andate a chiedere a Fini - Il Giornale di Gian Marco Chiocci e Patricia Tagliaferri - 9 febbraio 2012 |accesso=25 marzo 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120315055745/http://www.ilgiornale.it/interni/i_soldi_spariti_ex_an_chiedete_fini/09-02-2012/articolo-id=571197-page=0-comments=1 |urlmorto=no }}</ref>, alla quale il 14 dicembre 2011 i comitati dell'associazione AN ne trasferivano il patrimonio. La Fondazione diventa in tal modo anche socio di maggioranza della [[Secolo d'Italia|Secolo d'Italia s.r.l.]], società che pubblica l'omonimo giornale, che dal 2009 rimane un quotidiano d'area della destra politica e culturale.
Il 7 febbraio 2012, tuttavia, su richiesta degli allora deputati [[Antonio Buonfiglio]] ed [[Enzo Raisi]], il Presidente del Tribunale di [[Roma]] nomina due commissari liquidatori per l'associazione AN ed il suo patrimonio, stimato in cento milioni di liquidità e immobili per circa trecento-quattrocento milioni<ref>{{cita news|autore=|url= http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/02/08/alleanza-nazionale-due-liquidatori-per-il-patrimonio.html|titolo= Alleanza nazionale due liquidatori per il patrimonio|pubblicazione= La Repubblica|data= 8 febbraio 2012|accesso= 19 dicembre 2013|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20131220001105/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/02/08/alleanza-nazionale-due-liquidatori-per-il-patrimonio.html|urlmorto= no}}</ref>.
=== Il ritorno del simbolo di AN sulla scheda elettorale ===
[[File:Fratelli d'Italia.svg|thumb|upright=0.7|Logo di [[Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale|Fratelli d'Italia]] in uso dal 2014 al 2017, con la presenza del simbolo di AN.]]
Il 14 dicembre 2013 viene convocata la prima assemblea degli aderenti alla Fondazione, nella quale si contrappongono gli eredi politici del partito, che sono dispersi in più movimenti politici: La Russa, Alemanno, Meloni, Urso e Rampelli presentano una mozione per autorizzare il partito [[Fratelli d'Italia - Centrodestra Nazionale|Fratelli d'Italia]] all'uso dello storico simbolo di AN, con la contrarietà di una componente della Fondazione, facente capo a [[Francesco Storace]] e al suo partito [[La Destra]], oltre che di altri esponenti storici come [[Maurizio Gasparri]]; alla fine prevale la mozione La Russa-Meloni-Alemanno, consentendo a FdI di utilizzare il simbolo di AN in associazione al proprio.<ref>{{cita web|url=https://m.huffingtonpost.it/2014/02/26/fratelli-ditalia-simbolo-alleanza-nazionale_n_4859293.html|titolo=Fratelli D'Italia nuovo simbolo, c'è anche il logo di Alleanza Nazionale|data=26 febbraio 2014|accesso=8 giugno 2021}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1371769/Fratelli-d-Italia-potra-usare-il-simbolo-di-Alleanza-nazionale-alle-Europee--Storace---Vergogna-.html|titolo=Fratelli d'Italia potrà usare il simbolo di Alleanza nazionale alle Europee. Storace: "Vergogna"|data=15 dicembre 2013|accesso=8 giugno 2021}}</ref>
==
===
Al primo congresso a Fiuggi del 1995 ''Alleanza Nazionale'' è composta da due componenti<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/01/31/parlamentino-gasparri-batte-storace-co.html |titolo=PARLAMENTINO GASPARRI BATTE STORACE & CO |accesso=27 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181118141043/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/01/31/parlamentino-gasparri-batte-storace-co.html |urlmorto=no }}</ref>:
*'''''Area Vasta'''''. Guidata da [[Giuseppe Tatarella]], detto il ''Ministro dell'Armonia'', è la corrente di [[conservatorismo nazionale|destra conservatrice]], maggioritaria. I suoi principali esponenti sono [[Ugo Martinat]], [[Giulio Maceratini]], [[Maurizio Gasparri]], [[Ignazio La Russa]] e [[Adolfo Urso]].
*'''''Cantiere Italia'''''. Capeggiata da [[Gianni Alemanno]] e [[Francesco Storace]], è l'anima della [[destra sociale]] del partito.
=== Anni successivi ===
Dopo il primo congresso ''Area Vasta'' si divide in tre correnti:.
*{{senza fonte|'''''Destra Protagonista'''''. È la corrente dei [[Giuseppe Tatarella|tatarelliani]]: gli esponenti principali sono stati [[Ignazio La Russa]], [[Maurizio Gasparri]], [[Italo Bocchino]] e [[Mario Landolfi]]. Ispirata ai valori del [[conservatorismo nazionale]], è quella maggiormente vicina a [[Silvio Berlusconi]] e da qui l'appellativo di ''[[berluscones]]''.}}
*{{senza fonte|'''''Destra e Libertà''''': fondata da [[Adolfo Urso]], [[Altero Matteoli]] e dall'ex liberale [[Giuseppe Basini]]. Corrente decisamente vicina a [[Gianfranco Fini]] e i cui esponenti sono conosciuti come ''liberal''.}}
*{{senza fonte|'''''Destra Plurale''''': guidato da [[Domenico Nania]] e [[Paolo Armaroli]]. I suoi esponenti sono detti ''descamisados''.}}
L'area della [[destra sociale]] del partito si riorganizza in:
*'''''Destra Sociale''''' è la nuova componente di Gianni Alemanno e Francesco Storace, favorevole in campo economico all'[[economia sociale di mercato]], corrente maggioritaria a Roma, ed ha come giornale il mensile [[Area (periodico)|Area]]<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/luglio/18/Stati_generali_della_Destra_sociale_co_0_010718724.shtml |titolo=Stati generali della Destra sociale Attesi Storace e il ministro Alemanno |accesso=27 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140919045336/http://archiviostorico.corriere.it/2001/luglio/18/Stati_generali_della_Destra_sociale_co_0_010718724.shtml |urlmorto=si}}</ref>.
Nascono inoltre:
*'''''Iniziativa'''''. Legata a [[Giulio Maceratini]], è confluita facilmente nella ''Destra Protagonista''<ref>{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2001/09/25/Politica/AN-RICOSTITUITA-CORRENTE-GRUPPO-INIZIATIVA_194000.php |titolo=AN: RICOSTITUITA CORRENTE 'GRUPPO INIZIATIVA' |accesso=27 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140718091248/http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2001/09/25/Politica/AN-RICOSTITUITA-CORRENTE-GRUPPO-INIZIATIVA_194000.php |urlmorto=si}}</ref>.
*'''''La Terrazza'''''. Gruppo composto da politici che non provengono dal [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale|MSI]], come [[Publio Fiori]], [[Gaetano Rebecchini]] e [[Gustavo Selva]]. Collabora talvolta con la ''Destra Sociale'', con la quale dà vita anche alla rivista ''Destra Europea''<ref>{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1997/01/14/Politica/AN-LA-TERRAZZA-E-I-SOCIALI-DANNO-VITA-A-DESTRA-EUROPEA_132900.php |titolo=AN: LA 'TERRAZZA' E I 'SOCIALI' DANNO VITA A 'DESTRA EUROPEA' |accesso=27 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140103215813/http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1997/01/14/Politica/AN-LA-TERRAZZA-E-I-SOCIALI-DANNO-VITA-A-DESTRA-EUROPEA_132900.php |urlmorto=si}}</ref>.
Nel 2001 i ''liberal'' del partito si riuniscono in:
*'''''Nuova Alleanza'''''. Nata dalla fusione di ''Destra e libertà'' e di ''Destra plurale''. Esponenti sono stati [[Adolfo Urso]], [[Altero Matteoli]], [[Domenico Nania]]. La corrente si caratterizzava per il forte appoggio nei confronti di [[Gianfranco Fini]]. I suoi membri, soprannominati da alcuni "i ''liberal'' di AN", sono quelli che spingono per un approccio [[liberismo|liberista]] in [[economia]]<ref>{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2001/12/14/Politica/AN-DOMANI-NASCE-NUOVA-ALLEANZA-CON-URSO-MATTEOLI-E-NANIA_133200.php |titolo=AN: DOMANI NASCE 'NUOVA ALLEANZA' CON URSO, MATTEOLI E NANIA |accesso=27 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140419015254/http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2001/12/14/Politica/AN-DOMANI-NASCE-NUOVA-ALLEANZA-CON-URSO-MATTEOLI-E-NANIA_133200.php |urlmorto=si}}</ref>.
Nel 2002 nascono inoltre:
*'''''Alleanza per la Destra'''''. Fondata da [[Franco Servello]], [[Gennaro Malgieri]] e [[Gianfranco Legittimo]]<ref>{{Cita web |url=http://www.francoservello.it/articoli.php?id=21&id_categoria=3 |titolo=30-01-2002 ALLEANZA PER LA DESTRA |accesso=27 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140719113038/http://www.francoservello.it/articoli.php?id=21&id_categoria=3 |urlmorto=si}}</ref>. A detta dei suoi fondatori rappresentava la destra [[Gollismo|gollista]]<ref>{{cita testo|url=http://www.barbarossaonline.com/archivio/7/7_c.htm|titolo=QUOTIDIANI, AVANTI "A DESTRA"|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121114010223/http://www.barbarossaonline.com/archivio/7/7_c.htm }}</ref>. È successivamente stata assorbita da ''Nuova Alleanza''.
*'''''Alleanza per la politica'''''. Fondata da [[Cristiana Muscardini]], [[Mauro Nobilia]] e [[Sergio Berlato]], sostiene Fini e confluisce in ''Nuova Alleanza''<ref>{{Cita web |url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2002/01/10/Politica/GOVERNO-MUSCARDINI-OK-FINI-AGLI-ESTERI-MA-NON-LASCI-PARTITO_210100.php |titolo=GOVERNO: MUSCARDINI, OK FINI AGLI ESTERI MA NON LASCI PARTITO |accesso=27 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140718084845/http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2002/01/10/Politica/GOVERNO-MUSCARDINI-OK-FINI-AGLI-ESTERI-MA-NON-LASCI-PARTITO_210100.php |urlmorto=si}}</ref>.
=== Il secondo congresso e lo scioglimento del 2005 ===
Al secondo congresso di [[Bologna]] del 2002 le principali correnti sono<ref>{{Cita web |url=http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=20069 |titolo=Bologna. Aperto il secondo Congresso di Alleanza Nazionale |accesso=27 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210530153729/https://www.rainews.it/ |urlmorto=si}}</ref>:
*'''''Destra Protagonista''''', gli ex tatarelliani, maggioritari, sostenitori dell'alleanza con [[Berlusconi]] e ormai stabilmente guidati da [[Ignazio La Russa]] e [[Maurizio Gasparri]], con l'apporto di [[Salvatore Tatarella]], [[Italo Bocchino]], [[Mario Landolfi]].
*'''''Destra Sociale''''', di Gianni Alemanno e Storace, attenta al valore della tradizione di [[Giorgio Almirante]] e [[Pino Rauti]] e intollerante degli accenti liberisti di una parte della coalizione.
*'''''Nuova Alleanza''''', di [[Altero Matteoli]], [[Adolfo Urso]], [[Domenico Nania]] e [[Cristiana Muscardini]], è la corrente [[europeismo|europeista]] e liberale maggiormente vicina a Gianfranco Fini.
All'assemblea nazionale di AN del 2005, dopo le aspre critiche di La Russa, Gasparri e Matteoli riportate da [[Il Tempo]]<ref>{{Cita web |url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/luglio/16/Gaffe_dei_colonnelli_Fini_ira_co_9_050716046.shtml |titolo=Gaffe dei colonnelli su Fini, l'ira del leader |accesso=27 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101218073423/http://archiviostorico.corriere.it/2005/luglio/16/Gaffe_dei_colonnelli_Fini_ira_co_9_050716046.shtml |urlmorto=no }}</ref>, Gianfranco Fini scioglie ufficialmente le correnti, considerandole dannose al partito<ref>{{Cita web |url=http://www.ilgiornale.it/interni/fini_rinnega_ancora_se_stesso_correnti_erano_metastasi/21-04-2010/articolo-id=439214-page=0-comments=1 |titolo=Fini rinnega ancora se stesso: le correnti? Erano "metastasi" |accesso=27 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100919095706/http://www.ilgiornale.it/interni/fini_rinnega_ancora_se_stesso_correnti_erano_metastasi/21-04-2010/articolo-id=439214-page=0-comments=1 |urlmorto=no }}</ref>.
{{senza fonte|Nel 2006 dall'ex ''Destra Sociale'' nasce un'associazione alquanto in disaccordo nei confronti di [[Gianfranco Fini]]:
*'''''D-Destra'''''. Corrente di [[Francesco Storace]] e antesignana del partito [[La Destra]].}}
=== Associazioni e fondazioni ===
Attorno al partito gravitavano associazioni e fondazioni:
*{{senza fonte|'''''Movimento Cristiano Riformista''''': è un'associazione [[Cristianesimo democratico|cristiano democratica]]. I suoi fondatori erano [[Antonio Mazzocchi]], [[Erder Mazzocchi]] e [[Pietro Armani]]. L'obiettivo principale di CR è stata l'ammissione di AN nel [[Partito Popolare Europeo]].}}
*{{senza fonte|'''''Fondazione Nuova Italia''''' è una fondazione nata nel 2003 con l'obiettivo di promuovere la cultura popolare, comunitaria, tradizionale e nazionale, i valori della civiltà italiana, mediterranea ed europea, affermando il principio della solidarietà della partecipazione che deriva dalla [[Dottrina sociale della Chiesa cattolica|dottrina sociale della Chiesa]]. È presieduta da [[Gianni Alemanno]].}}
*'''''[[Fondazione Farefuturo|Farefuturo]]''''' è una fondazione politico-culturale nata nel 2007 per volontà di Gianfranco Fini, che ne è stato primo presidente, con l'obiettivo di promuovere la cultura delle libertà e dei valori dell'Occidente. Segretario generale era [[Adolfo Urso]], direttore scientifico Alessandro Campi e direttore di ''Farefuturo Web Magazine'' Filippo Rossi.
== Scissioni ==
I soggetti politici staccatisi da AN nel corso della sua esistenza sono i seguenti:
*8 dicembre 2003 – [[Azione Sociale (partito politico)|Azione Sociale]] di [[Alessandra Mussolini]] (confluito ne [[Il Popolo della Libertà]] nel 2009).
*settembre 2005 – [[Alleanza Siciliana]] di [[Nello Musumeci]] (confluito ne [[La Destra]] nel 2008).
*3 luglio 2007 – [[La Destra]] di [[Francesco Storace]] (confluito nel [[Movimento Nazionale per la Sovranità]] nel 2017).
*14 febbraio 2009 – [[Io Sud]] di [[Adriana Poli Bortone]].
== Valori ==
I valori a cui Alleanza Nazionale fa ufficialmente riferimento sono:
*una visione ''[[spiritualità|spirituale]]'' della vita;
*introduzione di un'[[economia sociale di mercato]];
*promozione del senso [[nazione|nazionale]] della [[Patria]] e delle radici identitarie dell'[[Europa]];
*riconoscimento e valorizzazione del ruolo della [[famiglia]] nella società;
*tutela della libertà di opinione e del [[pluralismo]], ma avversione per il [[relativismo culturale]];
*una concezione della [[giustizia]] molto sensibile al tema della [[legalità]] e della sicurezza.
=== Collocazione europea ===
Il MSI, a parte l'adesione al [[Gruppo delle Destre Europee]] dal 1984 al 1989, ha sempre aderito al [[Non iscritti (Parlamento europeo)|Gruppo dei Non iscritti]] nel [[Parlamento europeo]].
Dal 1994 al 1999 anche ''Alleanza Nazionale'' aderisce al [[Non iscritti (Parlamento europeo)|Gruppo dei Non iscritti]].
Nel 1999 AN, insieme ad altri partiti nazionalconservatori, crea il gruppo [[Unione per l'Europa delle Nazioni]] e sulla scia del gruppo nel 2002 il partito europeo [[Alleanza per l'Europa delle Nazioni]]. Anche dal 2004 al 2009 aderisce al [[Unione per l'Europa delle Nazioni|Gruppo UEN]].
Con lo scioglimento di AN nel PdL, gli esponenti ex-AN aderiscono al [[Gruppo del Partito Popolare Europeo]].
== Struttura ==
=== Organi nazionali ===
==== Presidente ====
*[[Gianfranco Fini]] (27 gennaio 1995 – 11 maggio 2008)
**<small>[[Ignazio La Russa]] (''reggente'', 12 maggio 2008 – 22 marzo 2009)<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/05/12/an-fini-lascia-la-russa-reggente.html |titolo=An: Fini lascia, La Russa reggente |accesso=28 novembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140507012423/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/05/12/an-fini-lascia-la-russa-reggente.html |urlmorto=no }}</ref>.</small>
==== Vicepresidente ====
*[[Ignazio La Russa]]<ref>Con le funzioni di [[vicario]].</ref> (novembre 2004 – 2005)<ref name="Tre vicepresidenti"/><ref>{{Cita web |url=http://ignaziolarussa.net/?page_id=39 |titolo=ignaziolarussa.net Il Politico |accesso=12 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110930032728/http://ignaziolarussa.net/?page_id=39 |urlmorto=no }}</ref>
*[[Altero Matteoli]] (19 novembre 2004 – 2005)<ref name="Tre vicepresidenti"/>
*[[Gianni Alemanno]] (19 novembre 2004 – 2005)<ref name="Tre vicepresidenti"/>
==== Coordinatore ====
*[[Maurizio Gasparri]] (1995<ref name="CENTO CITTA', FINI SFIDA PRODI GASPARRI 'NUMERO DUE' DI AN"/> – 1997<ref name="Nuovi coordinatori"/>)
*[[Domenico Fisichella]] (1996–1997<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/07/04/an-lo-strappo-di-fisichella.html |titolo=AN, LO STRAPPO DI FISICHELLA, Repubblica 4 luglio 1997 pagina 7 |accesso=17 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304223623/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/07/04/an-lo-strappo-di-fisichella.html |urlmorto=no }}</ref>; ''Politiche istituzionali'')
*[[Publio Fiori]] (1996–1997<ref name="Nuovi coordinatori"/>; ''Politiche sociali'')
*[[Ignazio La Russa]] (2003<ref name="La Russa coordinatore"/>–2004<ref name="La Russa revocato"/>)
==== Portavoce ====
*[[Francesco Storace]] (1995<ref name="CENTO CITTA', FINI SFIDA PRODI GASPARRI 'NUMERO DUE' DI AN">{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/02/11/cento-citta-fini-sfida-prodi-gasparri.html |titolo=CENTO CITTA', FINI SFIDA PRODI GASPARRI ' NUMERO DUE' DI AN, Repubblica - 11 febbraio 1995 pagina 15 |accesso=17 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304131203/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/02/11/cento-citta-fini-sfida-prodi-gasparri.html |urlmorto=no }}</ref>–1997)
*[[Adolfo Urso]] (1997–2001)
*[[Mario Landolfi]] (2001<ref>{{cita testo|url=http://www.radioradicale.it/node/302650|titolo=An: Assemblea Nazionale, 29 giugno 2001|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130130184657/http://www.radioradicale.it/node/302650 }}</ref>–2005<ref>{{Cita web |url=http://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=print&sid=7599 |titolo=CASERTA: EX MINISTRO LANDOLFI DI NUOVO IN VIGILANZA RAI |accesso=17 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140718160158/http://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=print&sid=7599 |urlmorto=no }}</ref>)
*[[Andrea Ronchi]] (2005–2009)
==== Capo della Segreteria politica ====
*[[Donato Lamorte]] (1995–2002)
*[[Andrea Ronchi]] (2002–2004)
*[[Carmelo Briguglio]] (2002–2004)
*Donato Lamorte (2004–2009)
==== Presidente dell'Assemblea nazionale ====
*[[Domenico Fisichella]] (1995–2005)
*[[Marcello Perina]] (2005–2006)
*[[Franco Servello]] (2006–2009)
==== Coordinatore organizzativo ====
*[[Giuseppe Tatarella]] (1995–1998)
*[[Altero Matteoli]] (1998–2002)
*[[Donato Lamorte]] (2002–2004)
*[[Italo Bocchino]] (2004–2005)
*[[Marco Martinelli (politico)|Marco Martinelli]] (2005–2009)
====
*[[Francesco Pontone]] (1995–2009)
=== Presidenti dei gruppi parlamentari ===
==== Camera dei deputati ====
*21 aprile 1994 – 25 maggio 1994: [[Giuseppe Tatarella]]
*25 maggio 1994 – 7 febbraio 1995: [[Raffaele Valensise]]
*7 febbraio 1995 – 8 febbraio 1998: [[Giuseppe Tatarella]], <small>vice: [[Domenico Nania]] & [[Gustavo Selva]]</small>
**<small>30 marzo 1998 – 22 febbraio 1999: [[Gustavo Selva]] (Vicepresidente vicario)</small>
*23 febbraio 1999 – 29 maggio 2001: [[Gustavo Selva]]<ref>{{Cita web |url=http://leg13.camera.it/cartellecomuni/leg13/Deputati/scheda_deputato/scheda.asp?id=d00549 |titolo=Scheda personale XIII Legislatura SELVA Gustavo |accesso=21 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110302073023/http://leg13.camera.it/cartellecomuni/leg13/Deputati/scheda_deputato/scheda.asp?id=d00549 |urlmorto=no }}</ref>, <small>vice: [[Domenico Benedetti Valentini]] & [[Alessandra Mussolini]], poi [[Maurizio Gasparri]] & [[Carlo Pace]]</small>
*5 giugno 2001 – 7 ottobre 2003: [[Ignazio La Russa]]<ref name="La Russa Capogruppo" />, <small>vice: [[Daniele Franz]]</small>
*8 ottobre 2003 – 24 novembre 2004: [[Gian Franco Anedda]], <small>vice: [[Roberto Menia]] & [[Edmondo Cirielli]]</small>
*25 novembre 2004 – 28 aprile 2008: [[Ignazio La Russa]]<ref name="La Russa Capogruppo">{{Cita web |url=http://legxiv.camera.it/organiparlamentari/assemblea/contenitore_dati.asp?tipopagina=&deputato=d33410&source=%2Fdeputatism%2F240%2Fdocumentoxml.asp&position=Deputati%5CLa%20Scheda%20Personale&Pagina=Deputati%2FComposizione%2F01.camera%2Fnuovacomposizione%2Fdatpersonali2.asp%3Fdeputato%3Dd33410 |titolo=XIV Legislatura LA RUSSA Ignazio |accesso=30 maggio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210127195232/http://legxiv.camera.it/organiparlamentari/assemblea/contenitore_dati.asp?tipopagina=&deputato=d33410&source=%2Fdeputatism%2F240%2Fdocumentoxml.asp&position=Deputati%5CLa%20Scheda%20Personale&Pagina=Deputati%2FComposizione%2F01.camera%2Fnuovacomposizione%2Fdatpersonali2.asp%3Fdeputato%3Dd33410 |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://legxv.camera.it/cartellecomuni/leg15/include/contenitore_dati.asp?tipopagina=&deputato=d33410&source=%2Fdeputatism%2F240%2Fdocumentoxml.asp&position=Deputati%5CLa%20Scheda%20Personale&Pagina=Deputati%2FComposizione%2FSchedeDeputati%2FSchedeDeputati.asp%3Fdeputato%3Dd33410 |titolo=XV legislatura LA RUSSA Ignazio |accesso=30 maggio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304101437/http://legxv.camera.it/cartellecomuni/leg15/include/contenitore_dati.asp?tipopagina=&deputato=d33410&source=%2Fdeputatism%2F240%2Fdocumentoxml.asp&position=Deputati%5CLa%20Scheda%20Personale&Pagina=Deputati%2FComposizione%2FSchedeDeputati%2FSchedeDeputati.asp%3Fdeputato%3Dd33410 |urlmorto=no }}</ref>, <small>vice: [[Teodoro Buontempo]] & [[Alessio Butti]], poi [[Riccardo Migliori]] & [[Donato Lamorte]]</small>
*5 maggio 2008 – 29 marzo 2009: [[Italo Bocchino]]<ref>Vice-[[Capogruppo (parlamento)|capogruppo]] vicario del [[Popolo delle libertà|Popolo delle Libertà]].</ref>
====
*21 aprile 1994 – 29 maggio 2001: [[Giulio Maceratini]]
*6 giugno 2001 – 27 aprile 2006: [[Domenico Nania]]
*3 maggio 2006 – 28 aprile 2008: [[Altero Matteoli]]
*6 maggio 2008 – 29 marzo 2009: [[Maurizio Gasparri]]<ref>[[Capogruppo (parlamento)|Capogruppo]] del [[Popolo delle libertà|Popolo delle Libertà]].</ref>
====
*1994–2004: [[Cristiana Muscardini]]
*2004–2009: [[Roberta Angelilli]]
=== Organi regionali ===
A livello regionale al vertice del partito vi era un coordinatore:
*[[Valle d'Aosta]]:
*[[Piemonte]]: [[Ugo Martinat]]
*[[Lombardia]]: [[
*[[Veneto]]: [[Paolo Danieli]]; [[Alberto Giorgetti]]
*[[Trentino]]:
Riga 365 ⟶ 457:
*[[Umbria]]: [[Alfredo De Sio]]
*[[Marche]]: [[Carlo Ciccioli]]
*[[Lazio]]: [[Adolfo Urso]] (
*[[Abruzzo]]: [[Teodoro Buontempo]] (
*[[Molise]]: [[Filoteo Di Sandro]]
*[[Campania]]: [[Marcello Taglialatela]] (
*[[Basilicata]]:
*[[Puglia]]: [[Salvatore Tatarella]] (?–?); [[Alfredo Mantovano]] (?–?); [[Adriana Poli Bortone]] (2005–2009)
*[[Calabria]]: [[Umberto Pirilli]]; [[Giovanni Dima]] (2005–2009)
*[[Sicilia]]: [[Guido Lo Porto]] (
*[[Sardegna]]: [[Carmelo Porcu]] (
=== Organizzazione giovanile ===
{{vedi anche|Azione Giovani}}
Il movimento giovanile di Alleanza Nazionale era [[Azione Giovani]]. Il movimento nacque ufficialmente a Rieti nel 1996 dalla fusione di vari movimenti giovanili di destra: [[
Primo presidente del movimento è stato [[Basilio Catanoso]]<ref>
Dopo la creazione del [[Popolo della Libertà]] il movimento si è sciolto per aderire al movimento [[Giovane Italia (
All'interno di Azione Giovani si individuano due associazioni:
*
*
==
===
*[[Gianfranco Fini]] ([[XVI legislatura della Repubblica Italiana]])
=== Vicepresidenti del Consiglio dei Ministri ===
*[[Gianfranco Fini]] ([[Governo Berlusconi II]] - [[Governo Berlusconi III]])
=== Governi e Ministri della Repubblica Italiana ===
*[[Governo Berlusconi II]] (2001-2005)
**[[Mirko Tremaglia]] ([[Ministri per gli Italiani nel mondo|Ministro per gli Italiani nel mondo]])
**[[Gianfranco Fini]] ([[Ministri degli affari esteri della Repubblica Italiana|Ministro degli affari esteri]])
**[[Gianni Alemanno]] ([[Ministri delle politiche agricole e forestali della Repubblica Italiana|Ministro delle politiche agricole e forestali]])
**[[Altero Matteoli]] ([[Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare della Repubblica Italiana|Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio]])
**[[Maurizio Gasparri]] ([[Ministri delle comunicazioni della Repubblica Italiana|Ministro delle comunicazioni]])
*[[Governo Berlusconi III]] (2005-2006)
**[[Mirko Tremaglia]] ([[Ministri per gli Italiani nel mondo|Ministro per gli Italiani nel mondo]])
**[[Gianfranco Fini]] ([[Ministri degli affari esteri della Repubblica Italiana|Ministro degli affari esteri]])
**[[Gianni Alemanno]] ([[Ministri delle politiche agricole e forestali della Repubblica Italiana|Ministro delle politiche agricole e forestali]])
**[[Altero Matteoli]] ([[Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare della Repubblica Italiana|Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio]])
**[[Francesco Storace]] ([[Ministri della salute della Repubblica Italiana|Ministro della salute]])
**[[Mario Landolfi]] ([[Ministri delle comunicazioni della Repubblica Italiana|Ministro delle comunicazioni]])
*[[Governo Berlusconi IV]] (2008-2009)
**[[Andrea Ronchi]] ([[Dipartimento per le politiche europee|Ministro per gli affari europei]])
**[[Giorgia Meloni]] ([[Ministri per la gioventù della Repubblica Italiana|Ministro per la gioventù]])
**[[Ignazio La Russa]] ([[Ministri della difesa della Repubblica Italiana|Ministro della difesa]])
**[[Altero Matteoli]] ([[Ministri delle infrastrutture e dei trasporti della Repubblica Italiana|Ministro delle infrastrutture e dei trasporti]])
=== Collocazione parlamentare ===
*'''Opposizione''' (1995–2001)
:[[Governo Dini]], [[Governo Prodi I]], [[Governo D'Alema I]], [[Governo D'Alema II]], [[Governo Amato II]]
*'''Maggioranza''' (2001–2006)
:[[Governo Berlusconi II]], [[Governo Berlusconi III]]
*'''Opposizione''' (2006–2008)
:[[Governo Prodi II]]
*'''Maggioranza''' (2008–2009)
:[[Governo Berlusconi IV]]
== Iscritti ==
*1995: 124.123
*1996: 121.553
*1997: 116.403
*1998: 122.554
*1999: 145.642
*2000: 163.864
*2001: 219.003
*2002: 197.157
*2003: 192.191
*2004: 250.000
*2005: 188.000
*2006: ''dati non disponibili''
*2007: ''dati non disponibili''
*2008: ''dati non disponibili''
*2009: ''dati non disponibili''
== Congressi nazionali ==
*I Congresso - [[Fiuggi]], 28-29 gennaio 1995 - ''Cresce la nuova Italia''.
*II Congresso - [[Bologna]], 4-7 aprile 2002 - ''Vince la Patria, nasce l'Europa''.
*III Congresso - [[Roma]], 21-22 marzo 2009 - ''Nasce il partito degli italiani''.
== Feste nazionali ==
{{Vedi anche|Festa Tricolore}}
== Simboli ==
{{Vedi anche|Fiamma tricolore}}
<gallery>
File:Alleanza Nazionale.svg|Simbolo ufficiale di Alleanza Nazionale (1995-2009)
File:Patto Segni - Alleanza nazionale (Italy, 1999) - Logo.svg|Simbolo della lista elettorale [[Alleanza Nazionale - Patto Segni]] ([[Elezioni europee del 1999 in Italia|1999]])
</gallery>
== Risultati elettorali ==
{{vedi anche|Risultati elettorali di Alleanza Nazionale per regione italiana}}
{| class=wikitable style=width:60%;text-align:center
! width=20%| Voti
! width=
! width=
|-
! rowspan=
!
| 5.214.133
|
|{{Seggi|109|630|P}}
|-
!
| 2.077.934
| 6,28
| {{Seggi|48|315|P}}
|-
|- style="background:lightblue"
! colspan=2| [[Elezioni europee del 1994 in Italia|Europee 1994]]
| 4.124.739
| 12,47
| {{Seggi|11|87|P}}
|-
! rowspan="2
!
|
|
| {{Seggi|93|630|P}}
|-
!
|
| {{Seggi|43|315|P}}
|-
|-style="background:lightblue"
! colspan=2| [[Elezioni europee del 1999 in Italia|Europee 1999]] <sup>a</sup>
| colspan="2" | In [[Alleanza Nazionale - Patto Segni]]
| {{Seggi|8|87|P}}
|-
! rowspan="2" |[[Elezioni politiche in Italia del 2001|Politiche 2001]]
!<small>Camera</small>
| 4.463.205
| 12,02
|{{Seggi|99|630|P}}
|-
! <small>Senato</small>
| colspan="2" | Nella [[Casa delle Libertà]]
| {{Seggi|45|315|P}}
|-
|-style="background:lightblue"
! colspan=2| [[Elezioni europee del 2004 in Italia|Europee 2004]]
| 3.736.606
| 11,49
| {{Seggi|9|78|P}}
|-
! rowspan=2| [[Elezioni politiche in Italia del 2006|Politiche 2006]]
! <small>Camera</small>
| 4.707.126
| 12,34
| {{Seggi|71|630|P}}
|-
! <small>Senato</small>
| 4.235.208
| 12,40
| {{Seggi|41|315|P}}
|-
! rowspan=2| [[Elezioni politiche in Italia del 2008|Politiche 2008]]
! <small>Camera</small>
| colspan=2|Nel [[Il Popolo della Libertà|Popolo della Libertà]]
| {{Seggi|90|630|P}}
|-
! <small>Senato</small>
| colspan=2|Nel [[Il Popolo della Libertà|Popolo della Libertà]]
| {{Seggi|48|315|P}}
|-
| colspan=5 align=left| <small><sup>'''a'''</sup> Lista [[Alleanza Nazionale - Patto Segni]]</small>
|}
'''*''' dati di voto relativi al solo Nord Italia e seggi relativi a tutta Italia.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*[[Gaetano Rasi]], ''Storia del progetto politico alternativo dal MSI ad AN (1946-2009)'', 2 volumi, Solfanelli, 2015
*{{cita libro | autore = [[Massimo Anderson]] | titolo = I percorsi della Destra | altri = intervista di Gennaro Ruggiero, prefazione di [[Marcello Veneziani]], con testimonianze di [[Pietro Cerullo]] e [[Adriano Cerquetti]] | anno = 2003 | editore = Controcorrente Edizioni | città = Napoli}}
== Voci correlate ==
*[[Futuro e Libertà]]
*
*
*[[Risultati elettorali di Alleanza Nazionale per regione italiana]]
*[[Svolta di Fiuggi]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|n}}
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
*{{cita
*{{cita
;Congressi
*Costituente
**{{cita web|url=http://www.radioradicale.it/scheda/59889/|titolo=Costituente di AN (22/1/1994)}}
*I Congresso
**{{cita web|url=http://www.radioradicale.it/scheda/69896/|titolo=I Congresso (28/1/1995)}}
**{{cita
*II Congresso
**{{cita web|url=http://www.radioradicale.it/scheda/138219/|titolo=II Congresso (4/4/2002)}}
**{{cita
**{{cita
**{{cita
*III Congresso
**{{cita web|url=http://www.radioradicale.it/scheda/275371/|titolo=III Congresso (21/3/2009)}}
**{{cita
*{{cita
{{
{{Portale|
[[Categoria:Alleanza Nazionale| ]]
|