Mahāvairocanābhisaṃbodhi: differenze tra le versioni

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[[File:大仏 (Daibutsu) Il grande Buddha, 奈良 (Nara).jpg|350pxupright=1.6|thumb|La grande statua del [[Buddha]] [[Mahāvairocana]] (大日如來 giapp. ''Dainichi Nyorai'') collocato nel [[Tōdai-ji]] a [[Nara]], [[Giappone]].]]
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[[File:大仏 (Daibutsu) Il grande Buddha, 奈良 (Nara).jpg|350px|thumb|La grande statua del [[Buddha]] [[Mahāvairocana]] (大日如來 giapp. ''Dainichi Nyorai'') collocato nel [[Tōdai-ji]] a [[Nara]], [[Giappone]].]]
[[File:Subhakarasimha.jpg|200px|thumb|[[Subhākarasiṃha]] (善無畏, Shànwúwèi, 637-735), traduttore del ''Mahāvairocanābhisaṃbodhi'' in cinese.]]
 
{{quotecitazione|Quei bodhisattva che si esercitano nella pratica fin da quando si danno al Mantra segreto, diventeranno completamente e perfettamente illuminati in questa stessa vita|''Mahāvairocanābhisaṃbodhi''}}
 
Il '''Mahāvairocanābhisaṃbodhi''' è un testo [[BuddhismoBuddismo|buddhistabuddista]] [[india]]no tra i più antichi e importanti nella corrente del cosiddetto [[BuddhismoBuddismo VajrayanaVajrayāna|tantrismo]] (o [[BuddhismoBuddismo Vajrayāna]]<ref>È da tenere presente che il termine '' [[Vajrayāna]]'', seppur entrato nella definizione comune indicante tutte le forme di BuddhismoBuddismo che muovendo dal [[Mahāyāna]] procedono inglobando degli insegnamenti c.d.cosiddetti "tantrici", nel suo significato originario è riferibile esclusivamente alle scuole del periodo medio, ossia posteriori alla comparsa del testo ''Sarvatathāgatatattvasaṃgraha'' (anche ''Vajraśekharasūtra''; 金剛頂經, '' Jīngāngdǐngjīng'', giapp. '' Kongōchōkyō'') nel quale il termine compare per la prima volta. In Asia Orientale la denominazione complessiva degli insegnamenti tantrici è 密教 ''Mìjiào'' (in [[lingua giapponese]] ''Mikkyō''), abbreviazione basata sulla traduzione di ''Guhyamantranaya'' (''Metodo dei Mantra segreti'') utilizzato nella scolastica indiana.</ref>) che contiene gli insegnamenti del ''[[Tathāgata]]'' [[Mahāvairocana]] (un [[buddha]] mitico e immanente, centrale nella [[Cosmologia buddhistabuddista|cosmologia]] del [[Mahāyāna]]) e di alcuni esseri estremamente avanzati sulla via del risveglio (''[[bodhisattva|bodhisattva mahāsattva]]'') come suoi interlocutori o emanazioni.
 
Ove la tradizione [[Vajrayāna]] si è diffusa, questo [[testi sacri|testo sacro]] è particolarmente venerato come prima esposizione organica ed esauriente degli insegnamenti ad essa tradizionalmente correlati, quali l'uso di ''[[mantra]]'', ''[[dharani|dhāraṇī]]'' e ''[[mandala|maṇḍala]]'' in ambito rituale e di forme di ''[[Yoga (buddhismobuddismo)|yoga]]'' in ambito meditativo.
 
Altrettanto importante è la prima istituzione di un'[[iniziazione]] [[Tantra|tantrica]] completa per il discepolo (''[[abhiseka|abhiṣeka]]'').
 
Più in generale nel ''Mahāvairocanābhisaṃbodhi'' si assiste alla sintesi di molti elementi di pratica [[BuddhismoBuddismo|buddhistabuddista]] preesistenti, provenienti da insegnamenti frammentari, i quali vengono ricondotti alla loro origine ultramondana<ref>L'aggettivo ''ultramondano'' (sanscrito: ''lokottara'', cinese: 出世間 ''chū shìjiān'', giapp.: ''shusseken'', Tibetano '' 'jig rten las 'das pa'') ha diversi significati. In questo caso, in contrapposizione a ''mondano'' (sanscrito: ''laukika'', cinese: 世間 ''shìjiān'', giapp.: ''seken'', tibetano: '' 'jig rten pa'' ), si riferisce alla qualità unica attribuita tradizionalmente agli insegnamenti del [[Buddha]], quella cioè di condurre al risveglio e all'estinzione. Tutti gli altri sistemi religiosi indiani coevi sarebbero al contrario mondani poiché, per quanto meritori, non condurrebbero i discepoli al di là del [[saṃsāra]], vincolandoli presto o tardi ad una rinascita nel mondo.</ref>: la predicazione del [[Buddha]] [[Mahāvairocana]] e il suo insegnamento universale, il ''metodo dei mantra'' (''[[mantranaya]]'').
 
== Titolo e traduzioni ==
Il titolo ''Mahāvairocanābhisaṃbodhi'' è una abbreviazione comune per '''Mahāvairocanābhisaṃbodhivikurvitādhiṣṭhāna'''. Sebbene secondo autori come [[Alex Wayman]] quest'ultimo potrebbe essere il titolo più arcaico del testo, quando l'opera sanscrita (oggi perduta) fu tradotta in [[Lingua cinese|cinese]] e in [[Lingua tibetana|tibetano]] era già stata catalogata col titolo esteso di ''Mahāvairocanābhisaṃbodhivikurvitādhiṣṭhāna Vaipulyasūtrendrarājanāma Dharmaparyāya'', ossia come "Discorso del [[Dharma]], Re [[Indra]] dei [[sūtra]] del [[Mahayana|Mahāyāna]]".
 
Il significato del titolo vero e proprio (''Mahāvairocanābhisaṃbodhivikurvitādhiṣṭhāna'') non è tuttavia di facile traduzione, poiché è in stretta relazione con i contenuti del tutto particolari dell'opera nel contesto delle dottrine [[mahāyāna]] e [[vajrayāna]].
 
Una traduzione possibile<ref>Una traduzione filologicamente più intransigente ma meno comprensibile al non specialista fornita da [[Alex Wayman]] è:
{{quotecitazione|[Tantra] about the manifest enlightenment of Vairocana, and about the empowerment materialized.|In Alex Wayman e Ryujun Tajima. ''The Enlightenment of Vairocana ''. DheliDelhi, Motilal Banarsiddass Publishers. 1992, pag. 1}}</ref> è: "Prodigiosa Immanenza del Risveglio di [[Mahāvairocana]]", posto che alcuni dei termini [[sanscrito|sanscriti]] utilizzati hanno implicazioni dottrinali complesse. Il termine [[adhiṣṭhāna]]<ref>Per una panoramica sui significati di questo importante termine nel [[buddhismobuddismo]] si veda, tra gli altri: Franklin Edgerton. ''Buddhist Hybrid Sanskrit Dictionary''. DheliDelhi, Motilal Banarsidass Publishers, 1998. ISBN 978-81-208-0998-7</ref> (pāli: ''adhiṭṭhāna'', cin.: 加持 ''jiāchí'', giapp.: ''kaji'', tib.: ''byin rlabs'') per esempio, qui reso con "''immanenza''", nel [[buddhismobuddismo]] [[Mahayana|Mahāyāna]] indica la persistenza o la trasmissione di una qualità trascendente e si riferisce al ''potere'' salvifico del risveglio di [[Mahāvairocana]]. [[Bodhi|Abhisaṃbodhi]], qui reso con "''risveglio''", indica un processo, ma in questo [[sūtra]] non si colloca nel tempo o nello spazio bensì su un piano universale e simbolico, manifesto in ogni cosa.
 
Una copia del ''Mahāvairocanābhisaṃbodhi'' fu inizialmente raccolta dal pellegrino cinese [[Wúxíng]] (無行, ?-685) a [[Nālandā]] dove soggiornò con il nome monastico di Prajñādeva e dove morì nel 685, ma fu comunque recuperata dal Governo cinese e trasportata a [[Chang'an]].
L'opera fu tradotta in cinese nel 724 da [[Subhākarasiṃha]] (善無畏, Shànwúwèi, 637-735) e [[Yīxíng]] (一行, 684-727) e inserita nel ''[[Mìjiàobù]]'' al [[T.D.]] 848.18.1-55 con il titolo 大毘盧遮那成佛神變加持經 ''Dà pílúzhēnǎ chéngfó shénbiàn jiāchí jīng'' ([[Lingua coreana|coreano]] 대비로자나성불신변가지경 ''Dae birojana seongbul sinbyeon gaji gyeong''; [[Lingua giapponese|giapponese]] ''Dai birushana jōbutsu jinben kaji kyō''; [[Lingua vietnamita|vietnamita]] ''Đại tỳ lô già na thành phật thần biến già trì kinh'').
 
Più brevemente ci si riferisce a questa opera con il titolo 大日經 ''Dàrì jīng'' ([[Lingua coreana|coreano]] 대일경 ''Daeil gyeong''; [[Lingua giapponese|giapponese]] ''Dainichi kyō''; [[Lingua vietnamita|vietnamita]] ''Đại nhật kinh'').
 
Tradotto in [[lingua tibetana]] nell'812 da [[Śīlendrabodhi]] e [[dPal brTsegs]], il ''Mahāvairocanābhisaṃbodhi'' è conservato nel [[Canone tibetano]] (''[[Kanjur]]'' sezione ''Rgyud'', vol. IX, [[Toh.]] 494) con il titolo རྣམ་པར་སྣང་མཛད་ཆེན་པོ་མངོན་པར་རྫོགས་པར་བྱང་ཆུབ་པ་རྣམ་པར་སྤྲུལ་པ་བྱིན་གྱིས་རློབ་པ་ཤིན་ཏུ་རྒྱས་པ་མདོ་སྡེའི་དབང་པོའི་རྒྱལ་པོ་ཞེས་བྱ་བའི་ཆོས་ཀྱི་རྣམ་གྲངས, ''rNam par snang mdzad chen po mngon par rdzogs par byang chub pa rnam par sprul bapa byin gyis rlob pa shin tu rgyas pa mdo sdsde'i dbang po'i rgyal po zhes bya ba'i chos gyikyi rnam grangs''.
 
== Struttura e dottrine ==
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Bibliografia ==
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* Rolf W. Giebel. ''The Vairocanabhisambodhi Sutra''. Numata Center for Buddhist Translation and Research (2004)
 
== Collegamenti esterni ==
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