Vegetarianismo: differenze tra le versioni
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[[File:Lucas Cranach d.Ä. - Adam und Eva (Courtauld Institute of Art).jpg|miniatura|''Adamo ed Eva'', Olio su legno (1526) di [[Lucas Cranach il Vecchio]], conservato presso la [[Courtauld Gallery]] a [[Londra]]]]
Il '''vegetarianismo''' o '''vegetarismo''' o '''vegetarianesimo''' designa, nell'ambito della [[nutrizione]] [[Homo sapiens|umana]], un insieme di diverse pratiche [[Nutrizione|alimentari]] che escludono dall'alimentazione la carne di qualsiasi animale (in primo luogo prodotti carnei e ittici)<ref name="Treccani-vegetarianismo">{{Treccani|vegetarianismo_(Universo-del-Corpo)|Vegetarianismo|autore=Alessandro Menotti|}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.sapere.it/enciclopedia/vegetarian%C3%ACsmo.html|titolo=Enciclopedia online De Agostini|voce=Vegetarianismo}}</ref>. Sono decise sulla base di motivazioni etiche, ambientalistiche, religiose, igienistiche o salutistiche<ref name="Vegetarianism"/><ref>{{Cita web|url=https://www.vegsoc.org/page.aspx?pid=600|titolo=Go veggie & why, Vegetarian Society|lingua=en|accesso=25 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171231103523/https://www.vegsoc.org/page.aspx?pid=600|dataarchivio=31 dicembre 2017|urlmorto=sì}}</ref>.
==Etimologia==
Il termine italiano "vegetarianismo" deriva da "vegetariano", [[neologismo]] diffusosi agli inizi del [[XX secolo]]<ref>Il termine ''vegetariano'', indicato come ''neologismo'', compare già nell'edizione del 1907 del ''[[Vocabolario etimologico della lingua italiana]]'' di [[Ottorino Pianigiani]]</ref><ref>{{Cita web|http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/domande_e_risposte/lessico/lessico_252.html|Treccani. LINGUA ITALIANA, Domande e Risposte. Dall'aggettivo inglese vegetable si forma la voce inglese vegetarian nel 1839. In italiano, stando all'autorevole parere del DELI e GDLI, la prima attestazione di vegetariano aggettivo e sostantivo ‘che, chi si nutre soltanto di cibi vegetali’ è del 1860.}}</ref><ref>"Derivati: Vegetariano, ovvero che si ciba di soli vegetali" in {{Cita web|url=http://www.etimo.it/?term=vegetare|voce=vegetare|titolo=Vocabolario etimologico della lingua italiana|autore=Ottorino Pianigiani|anno=1907}}</ref> come adattamento dell'[[lingua inglese|inglese]] ''vegetarian''<ref>{{Cita testo|titolo=[[Oxford English Dictionary]]|volume=19|edizione=seconda|anno=1989|p=476}}, {{Cita testo|titolo=The Oxford Dictionary of English Etymology|editore=Oxford|anno=1966|p=972}}; L{{'}}''Oxford English Dictionary'' scrive che il termine è entrato in uso generale dopo la formazione della Vegetarian Society a Ramsgate nel 1847, e offre due esempi di utilizzo, dal 1839 al 1842.</ref>, a sua volta derivato da ''vegetable'' (che vive e cresce come una pianta), dall'[[Lingua francese antica|antico francese]] ''vegetable'' (vivente, degno di vivere) con radice dal latino ''vegetus'' (sano, attivo, vigoroso)<ref>{{Cita web|sito=Online Etymology Dictionary|url=http://www.etymonline.com/index.php?search=vegetarian&searchmode=none|titolo=vegetarian|accesso=31 dicembre 2017|lingua=en}}, derivante da ''[http://www.etymonline.com/index.php?search=vegetable&searchmode=none vegetable]''.</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.etimo.it/?term=vegetare|titolo=Etimologia : vegetare}}</ref>.
Di uso comune per indicare il vegetarianismo è anche la forma abbreviata "vegetarismo", e la forma suffissata in "[[:wikt:-esimo|-esimo]]", "vegetarianesimo"<ref>Guerrino Pelliccia, Giancarlo Rocca, ''Dizionario degli istituti di perfezione'', Edizioni Paoline.</ref>.
== Il costume vegetariano moderno ==
[[File:Fruit, Vegetables and Grain NCI Visuals Online.jpg|miniatura|Alcuni ingredienti di una alimentazione vegetariana]]
Nella moderna condotta vegetariana si possono distinguere diverse pratiche alimentari, che si producono in abitudini dietetiche che, sebbene possano essere anche molto differenti l'una dall'altra, sono tutte accomunate dalla esclusione della [[carne]] di qualsiasi [[Animalia|animale]], terrestre, [[Aves|volatile]] o [[pesce|acquatico]]<ref name="Vegetarianism">{{Cita web|lingua=en|url=https://www.britannica.com/EBchecked/topic/624623/vegetarianism|voce=Vegetarianism|sito=britannica.com|titolo=Encyclopædia Britannica|accesso=4 giugno 2016}}</ref><ref name="FAQ IVU">{{Cita web|lingua=en|editore=International Vegetarian Union|url=http://www.worldvegfest.org/index.php?option=com_content&view=article&id=167&Itemid=242|titolo=Frequently Asked Questions - Definitions|sito=IVU.org|accesso=4 giugno 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160423001541/http://www.worldvegfest.org/index.php?option=com_content&view=article&id=167&Itemid=242|dataarchivio=23 aprile 2016}}</ref> e in generale dei prodotti della [[macellazione]] e della [[Pesca (attività)|pesca]]<ref name="Treccani-vegetarianismo" />, compresi i sottoprodotti (fra cui [[uova di pesce]], [[caglio]] animale, oli e [[Lipidi|grassi animali]]). Sono le seguenti:
* latto-ovo-vegetarianismo: esclude qualsiasi alimento derivato dall'uccisione diretta di animali, siano essi terrestri, volatili o marini, quali carne, [[pesce]], [[molluschi]] e [[crostacei]], ammettendo però qualunque prodotto animale indiretto, ovvero latte e derivati ([[yogurt]], [[panna]], [[ricotta]], [[burro]], [[formaggi]], sia freschi sia stagionati, purché non contenenti [[Caglio|caglio animale]]), uova, [[miele]] e tutti gli altri prodotti di alveare (pappa reale, propoli, polline), oltre ad [[alghe]]<ref name="Tipi veg">{{cita web|autore=[[Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana]]|url=http://www.scienzavegetariana.it/nutrizioneveg.htm|titolo=I vari tipi di vegetarismo (o vegetarianesimo)|editore=Scienzavegetariana.it|accesso=15 febbraio 2010}}</ref>, [[funghi]] (di cui fanno parte i lieviti) e [[batteri]] (come i fermenti lattici e il lievito di birra). Questo regime alimentare nei paesi occidentali è il più diffuso tra le diete vegetariane<ref name="FAQ IVU"/>, tanto che nel linguaggio comune è erroneamente indicata, per [[sineddoche]], come ''dieta vegetariana'';
* latto-vegetarianismo: come il latto-ovo-vegetarianismo, ma esclude anche le uova<ref name="Tipi veg"/>. È un modello dietetico frequente nella tradizione asiatico-indiana<ref name="FAQ IVU"/><ref name="ADA 2009">{{en}} [http://www.eatright.org/About/Content.aspx?id=8357 ''Position of the American Dietetic Association: Vegetarian Diets''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121113234055/http://www.eatright.org/About/Content.aspx?id=8357 |data=13 novembre 2012 }}. ''Journal of the American Dietetic Association'', July 2009; Volume 109: Pages 1266-1282. [http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADA_ital.htm ''Traduzione''] a cura di Luciana Baroni.</ref>, di cui fanno parte le diete ''[[yoga|yogiche]]'' e altre di estrazione [[Induismo|induista]] come, ad esempio, la scelta alimentare dei [[Visnuismo|viṣṇuiti]], tra i cui precetti è compresa anche l'astensione dai funghi, dall'aglio, dalla cipolla e dai tartufi<ref>International Vegetarian Union (IVU), Àcarya Pranakrnananda Avadhuta. ''Food and its Effect on the Mind'', ''6th European Vegetarian Congress'', Bussolengo, Italy, September 21-26, 1997.</ref><ref>[http://www.yogachicago.com/jan05/diet.shtml ''The Sattvic or Yogic Diet''] a Yoga Chicago</ref> e in generale dai vegetali (e funghi) che crescono sotto-terra. La dieta latto-vegetariana è molto diffusa tra i fedeli delle [[religioni dharmiche]] ([[Induismo]], [[Buddhismo]], [[Giainismo]], [[Sikhismo]]), ed è normativa in quanto parte integrante dell{{'}}''[[Ahiṃsā]]''<ref>{{Cita libro|titolo=Colette Caillat, Ahiṃsā, in Enciclopedia delle religioni, vol. 9. Milano, Jaca Book, 2006, pp. 5-6.}}</ref>, principio religioso e morale che impone la [[nonviolenza]] nei confronti di tutti gli [[esseri viventi]];
* ovo-vegetarianismo: l'opposto della dieta latto-vegetariana, essa prevede dunque l'astensione dal consumo di latticini, ma non di [[uovo (alimento)|uova]]. Gli ovo-vegetariani, similmente ai vegani, ritengono anetico il consumo di latte animale e di conseguenza dei suoi prodotti derivati<ref>[http://www.vegansociety.com/html/animals/exploitation/cows/dairy_cow.php The Dairy Cow] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080223082427/http://www.vegansociety.com/html/animals/exploitation/cows/dairy_cow.php |data=23 febbraio 2008 }} from the website of the [[Vegan Society]]</ref> ma, rispetto a quest'ultimi, non rigettano le uova (se non fecondate, naturalmente e preferibilmente provenienti da allevamenti a terra<ref name="vshen">[http://www.vegansociety.com/animals/exploitation/hens.php Hens & Eggs] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090331202458/http://www.vegansociety.com/animals/exploitation/hens.php |data=31 marzo 2009 }} from the website of the Vegan Society</ref>) e altri derivati animali, come il [[miele]]. Un'altra delle possibili ragioni che possano spingere un vegetariano a seguire questa particolare dieta possono anche essere l'[[intolleranza al lattosio]] o, addirittura, forme d'[[allergia al latte]];
*[[veganismo]]: esclude tutti gli alimenti di origine animale (carne, pesce, molluschi e crostacei, latte e derivati, uova, miele e altri prodotti delle api) e ammette qualunque alimento di origine vegetale (con l'eccezione del polline perché ricavato dall'apicoltura), oltre ad alghe, funghi e batteri.<ref>{{Cita web|url=https://www.melarossa.it/dieta/dimagrire/dieta-vegana/|titolo=Dieta vegana}}</ref>
* [[crudismo vegano]]: ammette esclusivamente cibi vegetali non sottoposti a trattamenti termici oltre i 42 °C<ref>{{Cita web|url=http://www.my-personaltrainer.it/alimentazione/dieta-crudista.html/|titolo=Dieta Crudista}}</ref> (è ammessa l'essiccazione). Questo modello dietetico è composto prevalentemente da [[frutta]], [[verdura]], [[Noce (botanica)|noci]] e semi, [[cereali]] e [[legumi]] germogliati<ref name="ADA 2009"/><ref name="Solo crudo">{{cita libro|editore=Macro Edizioni|autore=Stefano Momentè, Sara Cargnello|titolo=Solo Crudo - Cucina Naturale Integrale - Il libro del Raw Food, la vera cucina naturale|data=Marzo 2007|isbn=978-88-7507-798-3}}</ref>. È da distinguersi dal crudismo non vegano, in cui si utilizzano [[latticini]] non pastorizzati e perfino carne e pesce crudi<ref name="ADA 2009"/>;
* [[fruttarismo]]: pratica alimentare che prevede soltanto il consumo di frutta dolce (come la mela) e [[ortaggi]] contenenti semi (come il pomodoro). Sono escluse tutte le parti delle piante oltre i frutti, e quindi le radici (come la carota), i fusti (come il sedano), le foglie (come la lattuga), i fiori (come il carciofo) e i semi (come il fagiolo). Si basa sull'ipotesi che i frutti siano il cibo elettivo per l'uomo<ref name="D'Elia">{{cita libro|autore=Armando D'Elia|titolo=Miti e realtà nell'alimentazione umana|anno=1999}}</ref><ref name="Paleodieta">{{cita web|url=http://www.paleodieta.it/fruttariani.htm|titolo=Fruttariani - Fruttarismo - Perché e come praticare il fruttarismo crudista|editore=Paleodieta.it|accesso=15 febbraio 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100224075527/http://www.paleodieta.it/fruttariani.htm|dataarchivio=24 febbraio 2010}}</ref><ref name="Fruttariani">{{cita web|url=http://www.fruttariani.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1:il-fruttarismo-la-dieta-naturale-delluomo&catid=1:fruttarismo&Itemid=2|titolo=Il Fruttarismo La Dieta Naturale dell'Uomo|editore=Fruttariani.it|accesso=15 febbraio 2010}}</ref> e sull'ideale che le piante, in quanto esseri viventi al pari degli animali, non vadano in alcun modo sfruttate e danneggiate.
Coloro che seguono queste pratiche alimentari sono classificati genericamente come ''vegetariani''<ref name="FAQ IVU" /><ref name="ADA 2009" />, anche se all'interno di tale gruppo gli individui sono distinti in base al tipo specifico di dieta seguita e, soprattutto, alle motivazioni di base prevalenti, che distinguono in particolare i semplici vegetariani (latto-ovo-vegetariani, latto-vegetariani, ovo-vegetariani) dai vegani (vegetaliani, crudo-vegani, fruttariani). I semplici vegetariani, che normalmente includono l'alimentazione in una più vasta scelta etica, evitano inoltre alimenti che comprendono alcuni particolari ingredienti di origine animale, anche in ridotte quantità, come i prodotti da forno preparati con [[strutto]]<ref>{{Cita web|url=http://animalvibe.org/2013/10/i-vegetariani/|titolo=Per i vegetariani: attenzione al pane con lo strutto!|accesso=2 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170303050436/http://animalvibe.org/2013/10/i-vegetariani/#|dataarchivio=3 marzo 2017|urlmorto=sì}}</ref> oppure alimenti ottenuti con coadiuvanti come il [[caglio]] animale, utilizzato per la realizzazione della maggior parte dei formaggi<ref>{{Cita web|url=https://www.greenme.it/mangiare/vegetariano-a-vegano/10670-formaggi-caglio-animale|titolo=I formaggi con e senza caglio animale}}</ref>, come il [[carbone animale]], utilizzato per chiarificare lo zucchero<ref>{{Cita web|url=http://www.huffingtonpost.it/2015/01/06/non-tutto-lo-zucchero-e-vegano_n_6422948.html|titolo=Lo zucchero non è vegano. Il carbone, ottenuto dalle ossa degli animali, viene utilizzato per raffinare quello di canna}}</ref> e come la [[gelatina animale]], utilizzata per chiarificare il vino<ref>{{Cita web|url=http://tablino.it/402/il-processo-di-charificazione/|titolo=Il processo di charificazione}}</ref>. I vegani ritengono tuttavia che il semplice vegetarianismo non eviti l'uccisione indiretta degli animali allevati, perché questa viene solo posticipata nel tempo con la futura macellazione. I semplici vegetariani invece credono nell'ideale che si possa dar vita a un rapporto simbiotico di autentico [[mutualismo]] tra uomo e animale dove, in particolare, l'allevamento non preveda il maltrattamento e il fine ultimo della macellazione.
== Storia ==
=== Il vegetarianismo nei grandi movimenti religiosi ===
Le prime testimonianze attendibili di una pratica vegetariana risalgono all'incirca al [[VI secolo a.C.]] e sono associate alla nascita dei primi grandi movimenti religiosi: l'[[Induismo]], in cui si trovano molti argomenti e pratiche a favore del vegetarianismo; lo [[Zoroastrismo]], sorto nell'antica [[Persia]] (attuale [[Iran]]) e poi diffusosi e affermatosi in tutta l'[[Asia centrale]] e basato sugli insegnamenti del profeta [[Zoroastro]] (o Zarathustra), vegetariano e contrario
===
==== Il vegetarianismo dall'Antica Grecia al Medioevo ====
Nell'[[antica Grecia]] il consumo della carne era limitato in genere tra uno a due chilogrammi a persona all'anno<ref>{{Cita web |url=http://www.expo2015.org/magazine/it/cultura/cosa-mangiavano-gli-antichi-greci.html |autore=Marco Casareto |titolo=Cosa mangiavano gli antichi Greci |data=27 ottobre 2014 |accesso=26 febbraio 2019 |dataarchivio=27 febbraio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190227120751/http://www.expo2015.org/magazine/it/cultura/cosa-mangiavano-gli-antichi-greci.html |urlmorto=sì }}</ref>, la quale veniva obbligatoriamente macellata secondo precisi [[Sacrifici religiosi nell'Antica Grecia|riti sacrificali]]<ref name="Tanga">{{Cita web|url=https://www.taccuinistorici.it/ita/news/antica/dieta-gastrosofica-e-nutrizione/Pesce-e-carne-per-gli-antichi-Greci.html |autore=Ivana Tanga |titolo=Pesce e carne per gli antichi Greci |data=26 febbraio 2019}}</ref>, senza i quali si correva il rischio di cadere nella «animalità». Per contro, il consumo dei latticini e del pesce era notevole<ref>{{Cita web |url= https://www.academia.edu/18753417/Alimentazione_e_gastronomia_nell_antica_Grecia_TANTO_PESCE_POCA_CARNE |autore=Cristina Catardi |titolo=Alimentazione e gastronomia nell'antica Grecia, tanto pesce, poca carne |accesso= 14 febbraio 2019}}</ref>. Nei banchetti omerici si usava mangiare agnello o bue allo spiedo. La carne meno costosa era quella di maiale. Con l'[[Età di Pericle|età d'oro]] ad Atene compare la cacciagione e il pollame, considerate, nelle epoche precedenti, carni immonde<ref name="Tanga" />.
Nell'[[VIII secolo a.C.]] [[Esiodo]] descrive l'ideale festa contadina in ''Le opere e i giorni'': «Abbi allora entro una roccia ombrosa riparo, abbi vino di Biblo, una focaccia, carne di capre, e non siano in caldo, carne di manza pasciuta nei boschi, e non abbia figliato, ...»<ref name="Works">{{Cita testo|autore=[[Esiodo]]|titolo=I poemi — I poeti greci tradotti|capitolo=Agricoltura|traduttore=[[Ettore Romagnoli (grecista)|Ettore Romagnoli]]|wktitolo=s:Le_opere_e_i_giorni/L'agricoltura|editore=Zanichelli|città=Bologna|anno=1929}}</ref>
[[Pitagora]] (570-495 a.C. circa), non ha lasciato alcuno scritto, ma è
{{citazione|Per primo si scagliò contro l'abitudine di cibarsi di animali, per primo lasciò uscire dalla sua dotta bocca parole come le seguenti [...]: «Smettetela, uomini, di profanare i vostri corpi con cibi empi! Ci sono le messi, ci sono alberi stracarichi di frutti, ci sono turgidi grappoli d'uva sulle viti! Ci sono erbe dolci e tenere [...]. Avete a disposizione il latte e il miele profumato di timo. La terra nella sua generosità vi propone in abbondanza blandi cibi e vi offre banchetti senza stragi e sangue [...]. Che enorme delitto è ingurgitare viscere altrui nelle proprie, far ingrassare il proprio corpo ingordo a spese di altri corpi, e vivere, noi animali, della morte di altri animali!<ref>Ovidio, ''Metamorfosi'', pp. 72-93. Cit. in {{cita|E. Mannucci|p. 16}}.</ref>}}
I biografi e gli autori del mito pitagorico, fra cui lo stesso Ovidio, spiegano totalmente o in parte il vegetarianismo di Pitagora con la credenza nella [[metempsicosi]]<ref>Ad esempio, [[Porfirio]], in ''Vita di Pitagora'', scrive: «è particolarmente noto a tutti in primo luogo che egli sostiene che l'anima è immortale e trasmigra in altre specie di esseri animati; oltre a ciò, che in periodi determinati ciò che una volta è esistito esiste una seconda volta e niente è assolutamente nuovo, e che si devono considerare della stessa specie tutti gli esseri che hanno vita». Cit. in {{cita|E. Mannucci|p. 19}}.</ref> e il Pitagora di Ovidio inoltre condanna anche il sacrificio rituale, ritenendo che la perversa dieta carnea, negazione della condizione felice dell'antica età dell'oro, sia nata col sacrificio cruento agli dei: in tal modo, il vegetarianismo pitagorico si configura non soltanto come una scelta privata, ma anche come un rifiuto dai risvolti politici e sociali.<ref name="Mannucci-18">{{Cita|E. Mannucci|p. 18}}.</ref> Tuttavia, tra i seguaci di Pitagora solo gli appartenenti alla cerchia più stretta praticavano regolarmente il vegetarianismo, mentre i discepoli della cerchia più esterna non avevano l'obbligo di rispettare completamente la regola vegetariana, ma si astenevano comunque da alcuni animali e parti di animale, soprattutto il bue che per Pitagora era il più vicino all'uomo<ref name="Mannucci-18" />.
La pratica vegetariana compariva anche nella corrente religiosa dell'[[orfismo]], un movimento religioso sorto in Grecia intorno al [[VI secolo a.C.]] e incentrato sulla figura mitica di [[Orfeo]], che nel suo rapporto con la natura e la sua vicinanza al mondo animale presenta uno dei suoi aspetti più importanti<ref>{{cita|E. Mannucci|p. 20}}.</ref>. Le dottrine orfiche indicano una "vita pura", la "via orfica" (''bios orphikos'' Ὀρφικὸς βίος), una serie di regole non derogabili come sentiero da seguire per liberare la parte divina contenuta nell'uomo. Principale di queste regole è l'astinenza dalle uccisioni, da cui consegue il rifiuto del culto sacrificale, implicando un'alimentazione a base di vegetali.<ref name=Vernant>{{Cita libro |autore=Jean-Pierre Vernant |titolo=La cucina del sacrificio in terra greca|citazione=Negli orfici, la condanna radicale del sacrificio, assimilato all'uccisione sacrilega commessa in origine dai Titani, implica un modo del tutto diverso di concepire lo ''status'' dell'uomo e, nello stesso tempo, il rifiuto della religione ufficiale. [...] Fatti della stessa materia bruciata degli esseri da cui sono nati, gli umani portano, in virtù della loro eredità titanica, il peso della colpa criminale che ha segnato la loro origine e che li ha destinati a una vita di espiazione. Ma essi partecipano anche di Dioniso, di cui i loro antenati hanno assimilato la carne divorandone una parte. [...] Accettando di sacrificare agli dèi un animale alla maniera di Prometeo, come vuole il culto ufficiale, gli uomini non fanno altro che ripetere, all'infinito, la colpa dei Titani. Rifiutando invece questa pratica, vietandosi di versare sangue animale, evitando l'alimentazione carnea per consacrarsi a una vita purificata dall'ascesi, e nello stesso tempo estranea alle norme sociali e religiose della città, gli uomini si spoglierebbero di tutto ciò che la loro natura comporta di titanico e reintegrerebbero in Dioniso quella parte di loro stessi che è divina. |p=56}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Marcel Detienne|titolo=Dioniso e la pantera profumata| pp=142-3}}</ref>.
[[File:Scuola di atene 16 pitagora.jpg|left|thumb|[[Pitagora]] nell'affresco della [[Scuola di Atene]]. Pitagora è considerato l'iniziatore e l'emblema stesso del vegetarianismo dell'[[antica Grecia]].]]
Nella metempsicosi credeva anche [[Empedocle]] (490-430 a.C. circa), dedito anch'egli alla dieta pitagorica e ugualmente contrario al sacrificio animale. Secondo la leggenda, dopo una vittoria olimpica alla corsa dei carri, per rispettare l'usanza che il vincitore sacrificasse un bue, fece fabbricare un bue di mirra, incenso e aromi e lo distribuì secondo rito<ref>{{cita|E. Mannucci|p. 19}}.</ref>. [[Eraclito]], mentre dimorava sulle montagne vicino a [[Efeso]] per meditare, si cibava di sole piante.<ref>[[Indro Montanelli]], ''Storia dei Greci'', capitolo XI, Eraclito, BUR, 2010 (prima ed. 1959)</ref>
Sebbene successivamente con [[Aristotele]] (384-322 a.C.) venga negata agli animali la ragione, il logos, instaurandosi un confine netto tra l'uomo e l'animale, non tutti i suoi discepoli concordavano con questa visione, e sembra che molti siano stati vegetariani. Tra questi, [[Teofrasto]] (371-287 a.C.), autore di un trattato sulla pietà, condanna il sacrificio cruento e il consumo di carne, affermando che uccidere un animale è ingiusto, perché lo si priva della vita<ref>{{cita|E. Mannucci|p. 24}}.</ref>. [[Senocrate]] (396–314 a.C.) e probabilmente [[Polemone (filosofo)|Polemone]] (350-270/269 a.C.), scolarchi dell'Accademia di Atene<ref>Richard Sorabji, ''Animal Minds and Human Morals'', Londra, 1993, pp. 178, 209.</ref>, e alcuni dei principali [[platonismo|platonici]] e [[neoplatonici]], tra i quali [[Plutarco]] (46-120 d.C.), [[Porfirio]] (232-309 d.C.), [[Apollonio di Tiana]] (2-98 d.C.) e [[Plotino]] (203/205–270 d.C.), sono altre figure importanti dell'antica Grecia dedite al vegetarianismo<ref>Richard Sorabji, ''Animal Minds and Human Morals'', Londra, 1993, pp. 178-179, 180-188.</ref>.
[[File:003MAD Plutarco.jpg|left|thumb|Una statua di [[Plutarco]]]]
Anche [[Epicuro]] era vegetariano e invitò i suoi discepoli a esserlo.<ref>Epicuro non prescrisse il vegetarianismo come regola necessaria, tuttavia, almeno secondo la testimonianza del platonico [[Porfirio di Tiro]] - Porfirio parla della tendenza degli epicurei al vegetarianismo nel trattato ''Sull'astinenza dalle carni animali'' -, egli era personalmente vegetariano e spinse i discepoli al rispetto per gli [[animali]] e ad una dieta priva di carni. Vedi:[http://advocacy.britannica.com/blog/advocacy/2010/08/the-hidden-history-of-greco-roman-vegetarianism/ The hidden history of greco-roman vegetarianism]; [http://www.ivu.org/history/greece_rome/epicurus.html Epicurus on IVU]; [[Leo Strauss]], ''Spinoza's Critique of Religion'', pag. 50. Nei frammenti a noi pervenuti delle sue opere, Epicuro raccomanda più volte di cibarsi frugalmente, preferibilmente di pane, formaggio e acqua, come faceva lui stesso, cfr.: G. Ditadi (a cura di), ''I filosofi e gli animali'', 54.</ref>
Plutarco, in polemica con Aristotele e con le idee degli [[stoici]], ([[Seneca]] a parte, il quale in gioventù era vegetariano, sia per motivi di salute che per pietà verso gli animali) secondo le quali non esisterebbe alcuna relazione di giustizia tra l'uomo e gli animali, nel suo dialogo ''Sull'intelligenza degli animali'' comincia con una condanna della caccia e della macellazione, in quanto fonte di insensibilità e crudeltà e quindi causa di un danno sociale, e presenta un gran numero di argomenti a favore della razionalità animale<ref>{{cita|E. Mannucci|p. 25}}.</ref>.
Nel saggio ''Del mangiar carne'', invece, si concentra sull'orrore di quella che considera come un'inutile crudeltà, legata non alla povertà e alla necessità, ma all'arroganza della ricchezza:
{{
così anche
{{citazione|Tu vuoi sapere secondo quale criterio Pitagora si astenesse dal mangiar carne, mentre io mi domando con stupore in quale circostanza e con quale disposizione spirituale l'uomo toccò per la prima volta con la bocca il sangue e sfiorò con le labbra la carne di un animale morto; e imbandendo mense di corpi morti e corrotti, diede altresì il nome di manicaretti e di delicatezze a quelle membra che poco prima muggivano e gridavano, si muovevano e vivevano. Come poté la vista tollerare il sangue di creature sgozzate, scorticate, smembrate, come riuscì l'olfatto a sopportarne il fetore? Come mai quella lordura non stornò il senso del gusto, che veniva a contatto con le piaghe di altre creature e che sorbiva umori e sieri essudati da ferite mortali?}}
Porfirio, nell'''Astinenza degli animali'', tratta il sacrificio degli animali e il consumo della carne come uno sviluppo del sacrificio umano e del [[cannibalismo]] e riconosce una piena continuità fra uomo e animale, rivendicando per quest'ultimo non solo la ragione, ma anche un linguaggio, pur se l'essere umano non è in grado di comprenderlo: «è infatti come se i corvi sostenessero che solo la loro è voce e che noi siamo privi di ragione perché non diciamo parole facilmente riconoscibili a essi<ref>Porfirio, ''Astinenza degli animali'', III, 5,3. Cit. in {{cita|E. Mannucci|p. 28}}.</ref>». Fondamentalmente, afferma Porfirio, gli argomenti dell'uomo contro la ragione animale sono dovuti alla ghiottoneria.
Nel [[III secolo]] viene fondato nell'antica [[Persia]] il [[manicheismo]], che presto si diffonde in tutto l'[[Impero romano]] e i cui iniziati non si cibavano né di carne né di uova e non bevevano vino – una forma di vegetarianismo che traeva origine dal loro sistema religioso, basato su una visione dualistica imperniata sul conflitto tra i due principi opposti della Luce e delle Tenebre<ref>{{cita|E. Mannucci|p. 33}}.</ref>.
Più tardi, tra il [[XII secolo|XII]] ed il [[XIV secolo]], si diffonde in [[Europa]] il [[catarismo]]: la convinzione che tutto il mondo materiale fosse opera del Male comportava la negazione dell'atto sessuale – considerato come un'aberrazione, soprattutto in quanto responsabile della procreazione, cioè di una nuova prigionia per un altro spirito – e pertanto i catari rifiutavano ogni alimento originato da un atto sessuale (carne e uova – ma non il pesce, in quanto in epoca medievale non era ancora nota la genesi per riproduzione sessuale degli animali acquatici)<ref>{{cita|E. Mannucci|p. 39}}.</ref>.
==== Il vegetarianismo nell'età moderna ====
La [[Gran Bretagna]] è considerata la patria del vegetarianismo moderno. Il primo paladino del vegetarianismo dell'isola britannica a suscitare l'attenzione è il cappellaio Roger Crab, che emerge sulla scena inglese durante la rivoluzione degli [[anni 1640|anni quaranta]] del [[Seicento]]. Crab, che aderì a una forma di vegetarianismo stretto (ovvero seguiva, come venne definita in seguito, una dieta vegana), considerava il consumo di carne un lusso e causa di rialzo dei prezzi e di aggravamento della povertà<ref>{{cita|E. Mannucci|p. 56}}.</ref>.
Nella seconda metà del Seicento, durante l'espansione coloniale della potenza inglese e l'avvio dello sfruttamento degli schiavi neri per la produzione dello zucchero, si aggiungono al vegetarianismo nuovi argomenti legati al mutamento del contesto storico. Una figura emblematica di questa fase è lo scrittore inglese [[Thomas Tryon]], che denuncia il comportamento dell'europeo cristiano definendolo un oppressore intollerante il cui lusso e i cui sprechi «non possono essere mantenuti se non principalmente grazie alla grande Oppressione degli Uomini e degli Animali<ref>[[Thomas Tryon]], ''Friendly Advice to the Gentlemen-Planters of the East and West Indies'', Londra, 1684, p. 166. Cit. in {{cita|E. Mannucci|p. 60}}.</ref>».
Nel [[Settecento]] il vegetarianismo incomincia a essere un argomento sostenuto e diffuso anche dai medici, in nome della salute e delle caratteristiche dell'anatomia e della fisiologia umana che, a partire dall'apparato digerente, dalla dentatura e dalle mani, dimostrerebbero la natura vegetariana dell'uomo. Tra i più noti medici e scienziati fautori del vegetarianismo nell'Europa di questo periodo troviamo in [[Svezia]] [[Linneo]] e i suoi discepoli, in Francia Louis Lémery e Philippe Hecquet, in [[Inghilterra]] Edward Tyson, [[John Arbuthnot]] (medico della famiglia reale inglese) e [[George Cheyne]], in Italia [[Antonio Cocchi]] – la cui influenza ebbe dimensioni internazionali e che nel 1743 pubblicò ''Del vitto pitagorico per uso della medicina'', destinato a essere più volte ristampato e tradotto sia nel Settecento che nell'[[Ottocento]] e a suscitare un vivo dibattito, soprattutto tra i medici italiani dell'epoca<ref>{{cita|E. Mannucci|pp. 74-77}}.</ref>.
In questo periodo [[Voltaire]] torna sulla questione della crudeltà verso gli animali e del vegetarianismo in numerose opere, mentre in Inghilterra, soprattutto dalla fine del Settecento, si parla sempre più di vegetarianismo e si susseguono alcune pubblicazioni notabili. Nel 1791 esce il pamphlet ''The Cry of Nature'', di [[John Oswald (filosofo)|John Oswald]], in cui l'autore presenta una presa di posizione politica a favore del vegetarianismo, considerando il mutamento radicale del rapporto con gli animali e la natura un nodo politico essenziale per giungere alla fondazione di una società egualitaria<ref>{{cita|E. Mannucci|pp. 86-87}}.</ref>. Nel 1802 viene pubblicato ''An Essay on Abstinence from Animal Food, as a Moral Duty'', di Joseph Ritson, un attacco frontale all'antropocentrismo<ref>{{cita|E. Mannucci|pp. 90-92}}.</ref>. Nel 1811 esce ''The Return to Nature'', di John Frank Newton, una difesa basata su testimonianze di tipico medico ed etnologico del regime vegetariano e, un paio di anni più tardi, nel 1813, [[Percy Shelley]] pubblica ''Vindication of Natural Diet'', in cui indica la dieta carnea come un simbolo del lusso che, insieme con altri falsi bisogni indotti tra i poveri, ritiene all'origine dello sfruttamento del lavoro e delle disuguaglianze sociali<ref>{{cita|E. Mannucci|pp. 94-95}}.</ref>.
==== L'Ottocento e la costituzione della Vegetarian Society ====
[[File:Gandhi LVS 1931.jpg|thumb|[[Gandhi]] alla [[Vegetarian Society]] ([[Londra]], [[1931]])]]
In Inghilterra questo fermento del vegetarianismo nel panorama culturale del paese porterà, nella prima metà dell'Ottocento, alla nascita di un movimento vegetariano inglese e alla costituzione della [[Vegetarian Society]], fondata il 30 settembre [[1847]] a [[Ramsgate]]<ref>{{cita|E. Mannucci|p. 98}}.</ref>. Nei decenni successivi sorsero altre società vegetariane anche in altri paesi: nel [[1867]] il teologo [[Eduard Baltzer]] fonda la prima società vegetariana della Germania, verso la fine dell'Ottocento viene fondata la Société Végétarienne de France e nella seconda metà del Novecento l'[[Associazione vegetariana italiana]]<ref name="cena 104">{{cita|E. Mannucci|p. 104}}.</ref>.
Negli [[Stati Uniti]] dell'Ottocento troviamo molte vegetariane nel nascente movimento per i [[diritti delle donne]]: tra queste, [[Harriet Beecher Stowe]] (conosciuta per il suo ''[[La capanna dello zio Tom]]''), che nel [[1896]] pubblica un articolo sui diritti degli animali su ''Heart and Home'', un periodico destinato al pubblico femminile; [[Margaret Fuller]], che in ''Woman in the Nineteenth-Century'' afferma che l'integrazione della donna nella vita pubblica avrebbe portato a una femminilizzazione della cultura, la quale avrebbe posto fine a ogni forma di sofferenza, compresa l'uccisione degli animali per l'alimentazione umana; [[Elizabeth Stuart Phelps Ward]], autrice di libri contro la [[vivisezione]]<ref>{{cita|E. Mannucci|pp. 100-101}}.</ref>; e inoltre [[Lucy Stone]], [[Amelia Bloomer]], [[Susan B. Anthony]], [[Elizabeth Cady Stanton]], le quali si riunivano abitualmente insieme con l'antischiavista [[Horace Greeley]], direttore del ''Tribune'', per brindare «ai diritti delle donne e al vegetarianismo»<ref>{{cita|P. Singer|p. 230}}.</ref>.
Una figura importante di questo periodo è l'inglese [[Henry Stephens Salt]], vegetariano etico instancabile difensore con numerose opere di quelli che l'autore stesso comincia a chiamare ''animal rights'' (diritti animali). Salt vedeva anche una evidente contraddizione in chi dichiarava di battersi per la protezione degli animali continuando a seguire una dieta carnea<ref>{{cita|E. Mannucci|pp. 105, 108}}.</ref>.
Tra le figure celebri del vegetarianismo tra l'Ottocento e gli inizi del Novecento si distinguono tra gli altri: il poeta francese [[Alphonse de Lamartine]] che, pur avendo in seguito abbandonato questo regime alimentare dopo essere stato cresciuto vegetariano dalla madre, nelle sue opere continuò
==== Il Novecento e la questione filosofica ====
L'espansione internazionale del movimento vegetariano porta nel 1908 alla fondazione dell'[[International Vegetarian Union]]<ref>{{cita|E. Mannucci|p. 111}}.</ref>, mentre nel novembre del 1944 nasce in Inghilterra, a Londra, la Vegan Society, fondata da [[Donald Watson]], che vedeva l'abbandono di latte, latticini e uova come una logica conseguenza della scelta vegetariana, dato il legame tra la produzione di questi alimenti e l'industria dell'allevamento<ref>{{cita|E. Mannucci|p. 123}}.</ref><ref>The Vegan Society, ''[http://www.vegansociety.com/about/history.aspx History] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121223024941/http://www.vegansociety.com/about/history.aspx |data=23 dicembre 2012 }}''</ref>.
Durante gli [[anni sessanta]] del [[Novecento]] il vegetarianismo sarà molto diffuso nel nascente movimento di rivolta giovanile antiautoritaria come parte del rifiuto della vita borghese e della scelta di una povertà volontaria vissuta come indipendenza mentale e moderazione per il corpo e lo spirito<ref>{{cita|E. Mannucci|pp. 124-125}}.</ref>.
[[File:Peter Singer 02.jpg|thumb|[[Peter Singer]], autore di ''[[Animal Liberation]]'']]
Nel 1975 viene pubblicato ''[[Liberazione animale]]'', del filosofo australiano [[Peter Singer]], la prima opera contemporanea sui diritti animali che conosce una vasta diffusione internazionale. Nell'opera Singer fornisce argomenti razionali contro il pregiudizio e la discriminazione di specie (specismo) e indica il vegetarianismo come un obbligo etico nel rispetto della vita degli animali: secondo le conclusioni dell'autore, il piacere del palato offerto dalla carne animale all'uomo risulta irrilevante a fronte dei maltrattamenti subiti dall'animale nell'allevamento e della sua uccisione<ref>Peter Singer, ''Liberazione animale''.</ref>.
L'opera di Singer, nonostante le numerose critiche di cui è
==== Il vegetarianismo oggi ====
[[File:VegetariansByCountry.svg|thumb|alt=Percentuale di vegetariani nel mondo|440x440px|Percentuale di vegetariani nel mondo]]
Oggi il vegetarianismo si è consolidato come un fenomeno in genere socialmente meglio accettato e convenzionale, affiancato da una crescente diffusione di periodici dedicati, libri e siti internet e dalla nascita di numerose associazioni locali e nazionali, e con una presenza di dimensioni crescenti sul mercato alimentare.
== Le ragioni del vegetarianismo ==
Le ragioni che comunemente sono alla base di una scelta vegetariana includono motivazioni etiche di rispetto per la vita animale, principi religiosi, attenzione per la salute e preoccupazione per l'ambiente. Tali motivazioni non sono tutte necessariamente adottate insieme, e anche se spesso due o più di loro possono coesistere negli stessi soggetti, solitamente una prevale sulle altre. Inoltre, l'influenza delle diverse motivazioni può variare in relazione al sesso (ad esempio in Italia la scelta etica è più sentita tra le donne, mentre gran parte degli uomini scelgono di seguire un regime vegetariano per il benessere fisico e una maggiore attenzione per la salute<ref name="Eurispes 2013">Eurispes, ''[http://www.eurispes.eu/content/rapporto-italia-2013-25a-edizione Il Rapporto Italia 2013. L'Italia del presentismo]''</ref>), al paese (ad esempio in India la motivazione religiosa è quella prevalente), nonché in relazione allo specifico regime vegetariano: il latto-ovo-vegetarianismo e le sue varianti latto-vegetarianismo e ovo-vegetarianismo sono adottati per lo più per ragioni religiose e/o salutistiche, il [[vegetalismo]] principalmente per ragioni etiche di rispetto per la vita e la sofferenza degli animali, il crudismo vegano soprattutto per ragioni salutistiche, il fruttarismo per questioni religioso-spirituali.
=== Etica ===
{{vedi anche|Diritti animali|Antispecismo|Veganismo}}
Il vegetarianismo ispirato da ragioni etiche, praticato principalmente nelle forme di latto-ovo-vegetarianismo (e nelle sue varianti latto-vegetarianismo e ovo-vegetarianismo) e vegetalismo, benché abbia origini lontane nel tempo, solo negli ultimi decenni, come riflesso
Nel vegetarianismo etico si ritiene che l'individuo animale, in quanto, analogamente all'uomo, essere senziente – capace cioè di provare sensazioni di piacere e dolore – e dotato, secondo molti autori di filosofia dei diritti animali, degli interessi fondamentali alla libertà, alla serenità e alla vita<ref>Ad esempio, vedere Tom Regan, I diritti animali; Peter Singer, Liberazione animale; o l'opera di Gary Francione.</ref>, debba essere trattato con rispetto e giustizia. Viene pertanto rifiutato il consumo di ogni tipo di carne in quanto cibo ottenuto con lo sfruttamento dell'animale (oggi spesso cresciuto in condizioni di grave sofferenza nei diffusi centri di [[allevamento intensivo]]) e il ricorso alla violenza dell'uccisione.
[[File:Gary Francione 2 cropped.jpg
Nel vegetarianismo etico il rispetto per l'animale spesso non è comunque limitato alla sola sfera alimentare, ma influenza più o meno profondamente anche gli altri aspetti dell'esistenza personale. Sebbene non vi siano criteri fissi e prestabiliti a cui tutti i vegetariani etici debbano aderire nella prassi quotidiana
Oltre alle scelte di consumo quotidiano, un vegetariano etico solitamente evita anche la pratica, la partecipazione e il sostegno ad attività che implicano un uso dell'animale e/o la sua uccisione, quali la sperimentazione su animali, caccia e pesca, spettacoli con animali come la corrida, il circo con animali o il rodeo, corse di cavalli, di cani o di altri animali, manifestazioni folcloristiche con uso di animali, zoo, acquari e strutture simili che detengono animali, commercio degli animali da compagnia e altre attività simili.
Questi aspetti si rivelano particolarmente importanti e sentiti nel [[veganismo|veganismo etico]]. Il veganismo etico è dettato da principi etici di rispetto per la vita animale e basato sul pensiero [[antispecismo|antispecista]] e su una filosofia [[Nonviolenza|non-violenta]] della vita, come esemplificato nella posizione di [[Gary L. Francione]] e altri filosofi. Nella pratica quotidiana, oltre a quanto già detto, un vegano etico rifiuta anche il consumo di latte e latticini, uova e miele (e altri prodotti delle api)<ref>{{cita
=== Religione e
{{
Il vegetarianismo di natura religiosa ha radici antiche e risale ai primi grandi movimenti del VI secolo a.C
=== Salute ===
{{disclaimer|medico}}
{{vedi anche|Diete vegetariane#Influenza delle diete vegetariane su malattie, disturbi e altri aspetti della salute}}
La crescente evidenza della relazione tra consumo di cibi animali – e in particolare di carni rosse (manzo, maiale, agnello e capra<ref name="red and processed meat">World Cancer Research Fund, ''[http://www.dietandcancerreport.org/expert_report/recommendations/recommendation_animal_foods.php Animal foods] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120327174112/http://www.dietandcancerreport.org/expert_report/recommendations/recommendation_animal_foods.php |data=27 marzo 2012 }}''</ref>) e carni conservate (carni affumicate, stagionate o salate o con l'aggiunta di conservanti chimici<ref name="red and processed meat" />) – e rischio di malattie croniche quali patologie cardiovascolari, cancro e diabete<ref>T. Colin Campbell, Hans Diehl, ''[http://www.chiphealth.com/about_chip/documents/Section1_517.pdf The China Project] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111016035819/http://chiphealth.com/about_chip/documents/Section1_517.pdf |data=16 ottobre 2011 }}''</ref><ref>Sinha R. et al., ''[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19307518 Meat intake and mortality: a prospective study of over half a million people]''</ref><ref name="WCRF raccomandation">World Cancer Research Fund, American Institute for Cancer Research, ''Food, Nutrition, Physical Activity and the Prevention of Cancer: a Global Perspective'', chapter 12: Public health goals and personal recommendations. Versione riassunta: ''[http://www.dietandcancerreport.org/cancer_resource_center/downloads/summary/english.pdf Food, Nutrition, Physical Activity and the Prevention of Cancer: a Global Perspective - Summary] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131110095303/http://www.dietandcancerreport.org/cancer_resource_center/downloads/summary/english.pdf |data=10 novembre 2013 }}''.</ref>, la frequente diffusione di malattie virali e parassitarie presso gli animali allevati, il crescente uso di antibiotici e altri farmaci negli allevamenti<ref>Ad esempio negli USA oltre il 70% degli antibiotici usati sono somministrati agli animali allevati. Fonte: Worldwatch Institute, ''[http://blogs.worldwatch.org/nourishingtheplanet/antibiotic-overuse-in-animal-agriculture/ Antibiotic Overuse in Animal Agriculture] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130416071122/http://blogs.worldwatch.org/nourishingtheplanet/antibiotic-overuse-in-animal-agriculture/ |data=16 aprile 2013 }}''.</ref>, da una parte, e i numerosi studi sui benefici dei cibi vegetali in generale<ref name="WCRF raccomandation" /><ref>''[https://qjmed.oxfordjournals.org/content/92/9/531.long Vegetarian diet: panacea for modern lifestyle diseases?]''</ref><ref>WHO, ''[http://www.who.int/dietphysicalactivity/publications/f&v_cvd_diabetes.pdf Dietary intake of fruit and vegetables and risk of diabetes mellitus and cardiovascular diseases]''</ref><ref>WHO, ''[http://www.who.int/dietphysicalactivity/fruit/en/ Promoting fruit and vegetable consumption around the world]''</ref> e sulle diete vegetariane in particolare, dall'altra, hanno fortemente contribuito negli ultimi decenni alla diffusione delle diete vegetariane presso le popolazioni dei paesi più ricchi. Più recentemente, inoltre, i rischi derivanti da un'eccessiva assunzione di grassi saturi e colesterolo, di cui sono ricchi latte, latticini e uova, la correlazione tra consumo di prodotti lattiero-caseari e coronaropatia e cancro al seno<ref>Robert Goodland, ''[http://sanctuary.bravebirds.org/wp-content/uploads/2009/05/goodlandchina.pdf The Westernization of Diets: The Assessment of Impacts in Developing Countries – with special reference to China]''.</ref> e la vasta diffusione dell'intolleranza al lattosio, hanno spostato l'attenzione anche verso le [[diete vegane]].
Rispetto ai non-vegetariani, tra i vegetariani è stata osservata una minore incidenza per quanto riguarda alcune delle più diffuse patologie dei paesi ricchi: sovrappeso e obesità (in particolare tra i vegani)<ref name="Oxford-Vegetarian">Appleby PN, Thorogood M, Mann JI, Key TJ. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10479226 The Oxford Vegetarian Study: An overview]. Am J Clin Nutr. 1999;70(suppl):525S-531S.</ref><ref name="Epic-BMI">Spencer EA, Appleby PN, Davey GK, Key TJ. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12833118 Diet and body-mass index in 38000 EPIC-Oxford meat-eaters, fish-eaters, vegetarians, and vegans]. Int J Obes Relat Metab Disord. 2003;27:728-734.</ref><ref name="Adventist1"/><ref name="Diabetes-AHS2"/>, [[Ischemia miocardica|cardiopatia ischemica]]<ref>Key TJ, Fraser GE, Thorogood M, Appleby PN, Beral V, Reeves G, Burr ML, Chang-Claude J, Frentzel-Beyme R, Kuzma JW, Mann J, McPherson K. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10479225 Mortality in vegetarians and nonvegetarians: detailed findings from a collaborative analysis of 5 prospective studies]. Am J Clin Nutr. 1999 Sep;70(3 Suppl):516S-524S.</ref><ref name="Mortality EPIC-Oxford">Key TJ, Appleby PN, Spencer EA, Travis RC, Roddam AW, Allen NE. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19297458 Mortality in British vegetarians: results from the European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition (EPIC-Oxford)]. Am J Clin Nutr. 2009 May;89(5):1613S-1619S. Epub 2009 Mar 18.]</ref>, alcuni tipi di tumore ([[Carcinoma della prostata|della prostata]], [[Carcinoma del colon-retto|del colon-retto]], [[Tumore dello stomaco|dello stomaco]], [[Carcinoma della vescica|della vescica]], [[linfoma non Hodgkin]] e [[mieloma multiplo]])<ref name="Adventist1"/><ref name="Cancer incidence in British">Key TJ, Appleby PN, Spencer EA, Travis RC, Allen NE, Thorogood M, Mann JI. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19536095 Cancer incidence in British vegetarians]. Br J Cancer. 2009 Jul 7;101(1):192-7. Epub 2009 Jun 16.</ref>, [[ipertensione arteriosa]] (in particolare tra i vegani)<ref name="Adventist1">Fraser GE. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10479227 Associations between diet and cancer, ischemic heart disease, and all cause mortality in non-Hispanic white California Seventh-day Adventists]. Am J Clin Nutr. 1999;70(suppl):532S-538S.</ref><ref name="Fraser">Fraser GE. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2677008/ Vegetarian diets: What do we know of their effects on common chronic diseases?] Am J Clin Nutr. 2009;89(suppl) 1607S-1612S.</ref><ref>Braithwaite N, Fraser HS, Modeste N, Broome H, King R. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12723010 Obesity, diabetes, hypertension, and vegetarian status among Seventh-day Adventists in Barbados: Preliminary results]. Eth Dis. 2003;13:34-39.</ref>, [[diabete mellito di tipo 2]] (in particolare tra i vegani)<ref name="Diabetes-AHS2">Tonstad S, Butler T, Yan R, Fraser GE. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2671114/ Type of vegetarian diet, body weight, and prevalence of type 2 diabetes]. Diabetes Care. 2009 May;32(5):791-6. Epub 2009 Apr 7.</ref><ref>Snowdon DA, Phillips RL. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/3985239 Does a vegetarian diet reduce the occurrence of diabetes?] Am J Public Health. 1985 May;75(5):507-12.</ref><ref>Jack Norris RD, [http://www.veganhealth.org/articles/diabetestwo#riskType 2 Diabetes and the Vegan Diet - Vegans and the Risk of Diabetes], VeganHealth</ref><ref name="Tonstad 2011">{{en}} Loma Linda University School of Public Health, Department of Health Promotion and Education. Tonstad S, Stewart K, Oda K, Batech M, Herring RP, Fraser GE. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21983060 ''Vegetarian diets and incidence of diabetes in the Adventist Health Study-2'']. ''Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases'', October 2011.</ref> e [[Malattia di Alzheimer|morbo di Alzheimer]]<ref>Giem P, Beeson WL, Fraser GE. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8327020 The incidence of dementia and intake of animal products: Preliminary findings from the Adventist Health Study]. Neuroepidemiology. 1993;12:28-36.</ref>. I vegetariani sono inoltre risultati soggetti a un rischio minore anche per quanto riguarda [[Appendicite|appendicite acuta]]<ref>Appleby P, Thorogood M, McPherson K, Mann J. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8596094 Emergency appendicectomy and meat consumption in the UK]. Journal of Epidemiology and Community Health 1995;49:594-596.</ref>, [[artrite reumatoide]]<ref name="Adventist1" />, [[Asma|asma bronchiale]]<ref>Knutsen SF. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8172119 Lifestyle and the use of health services]. Am J Clin Nutr. 1994 May;59(5 Suppl):1171S-1175S</ref>, [[Colelitiasi|calcolosi biliare]]<ref>Pixley F, Wilson D, McPherson K, Mann J. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1416200/ Effect of vegetarianism on development of gall stones in women]. Br Med J (Clin Res Ed). 1985:291:11-12.</ref>, [[cataratta]] (in particolare tra i vegani)<ref name="Epic-Eyes">Appleby PN, Allen NE, Key TJ. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21430115 Diet, vegetarianism, and cataract risk]. Am J Clin Nutr. 2011 Mar 23.</ref>, [[diverticolite]]<ref name= E-OX_divertic>
''[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21771850 Diet and risk of diverticular disease in Oxford cohort of European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition (EPIC): prospective study of British vegetarians and non-vegetarians]''</ref><ref>Gear JS, Ware A, Fursdon P, Mann JI, Nolan DJ, Broadribb AJ, Vessey MP. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/85104 Symptomless diverticular disease and intake of dietary fibre]. Lancet. 1979;1:511-514.</ref>, [[Stitichezza|costipazione]] (in particolare tra i vegani)<ref name="Epic-Bowels">Sanjoaquin MA, Appleby PN, Spencer EA, Key TJ. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14972075 Nutrition and lifestyle in relation to bowel movement frequency: a cross-sectional study of 20630 men and women in EPIC-Oxford]. Public Health Nutr. 2004 Feb;7(1):77-83</ref> e [[Calcolosi delle vie urinarie|calcolosi urinaria]]<ref>Robertson WG, Peacock M, Marshall DH. 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[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20425575 Usefulness of vegetarian and vegan diets for treating type 2 diabetes], Curr Diab Rep. 2010 Apr;10(2):152-8.</ref>, artrite reumatoide<ref>Müller H, de Toledo FW, Resch KL. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11252685 Fasting followed by vegetarian diet in patients with rheumatoid arthritis: a systematic review]. Scand J Rheumatol. 2001;30(1):1-10.</ref>, asma bronchiale<ref>Lindahl O, Lindwall L, Spångberg A, Stenram A, Ockerman PA. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/4019393 Vegan regimen with reduced medication in the treatment of bronchial asthma]. J Asthma. 1985;22(1):45-55.</ref>, fibromialgia<ref>Donaldson MS, Speight N, Loomis S. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11602026 Fibromyalgia syndrome improved using a mostly raw vegetarian diet: an observational study]. BMC Complement Altern Med. 2001;1:7. Epub 2001 Sep 26.</ref><ref>Kaartinen K, Lammi K, Hypen M, Nenonen M, Hanninen O, Rauma AL. 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Alcuni studi hanno rilevato una più alta incidenza di disturbi del comportamento alimentare tra gli adolescenti vegetariani rispetto alla popolazione generale degli adolescenti, tuttavia secondo gli studiosi l'adozione di diete vegetariane non aumenta in alcun modo il rischio di sviluppare disordini alimentari<ref name="ADA 2009"/><ref>[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7852684?dopt=Abstract Nutrient intakes and eating behavior scores of vegetarian and nonvegetarian women]. Cit. in: Virginia Messina, Ann Reed Mangels, ''[http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADAchildren.pdf Considerations in planning vegan diets: Children]”.''</ref>, sebbene la scelta di una dieta vegetariana possa essere utilizzata per camuffare un preesistente disturbo del comportamento alimentare<ref name="ADAchildren">{{en}} Virginia Messina, Ann Reed Mangels. [http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADAchildren.pdf '' Considerations in planning vegan diets: Children'']. ''Journal of the American Dietetic Association'', June 2001; Volume 101: Pages 661-669. [http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADA_children.html ''Traduzione''] a cura di Luciana Baroni.</ref><ref>[https://www.sciencedirect.com/science?_ob=ArticleURL&_udi=B6W77-4GX6G4Y-1&_user=10&_coverDate=05%2F31%2F2006&_rdoc=1&_fmt=high&_orig=browse&_origin=browse&_sort=d&view=c&_acct=C000050221&_version=1&_urlVersion=0&_userid=10&md5=941d5a735d037522cb5f66a8652d43d7 Vegetarianism, dietary restraint and feminist identity]. Cit. in: ''[http://www.eatright.org/WorkArea/linkit.aspx?LinkIdentifier=id&ItemID=8417 Position of the American Dietetic Association: Vegetarian Diets] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150302062127/http://www.eatright.org/WorkArea/linkit.aspx?LinkIdentifier=id&ItemID=8417 |data=2 marzo 2015 }}''. J Am Diet Assoc. 2009;109: 1266-1282. Disponibile anche in italiano: ''[http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADA_ital.htm Posizione dell'American Dietetic Association: Diete Vegetariane]''.</ref>. Per questo motivo le diete vegetariane sono in qualche modo più diffuse tra gli adolescenti con disturbi del comportamento alimentare<ref>[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9265888?dopt=Abstract Adolescent vegetarians. A behavioral profile of a school-based population in Minnesota]. Cit. in: Virginia Messina, Ann Reed Mangels, ''[http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADAchildren.pdf Considerations in planning vegan diets: Children]”.''</ref><ref>[https://www.sciencedirect.com/science?_ob=ArticleURL&_udi=B6T80-44HS9G7-6&_user=10&_coverDate=12%2F31%2F2001&_rdoc=1&_fmt=high&_orig=browse&_origin=browse&_sort=d&view=c&_acct=C000050221&_version=1&_urlVersion=0&_userid=10&md5=c01bb7d6339ff75c4d73ecc14d5ddc2b Characteristics of vegetarian adolescents in a multiethnic urban population]. Cit. in: ''[http://www.eatright.org/WorkArea/linkit.aspx?LinkIdentifier=id&ItemID=8417 Position of the American Dietetic Association: Vegetarian Diets] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150302062127/http://www.eatright.org/WorkArea/linkit.aspx?LinkIdentifier=id&ItemID=8417 |data=2 marzo 2015 }}''. J Am Diet Assoc. 2009;109: 1266-1282. Disponibile anche in italiano: ''[http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADA_ital.htm Posizione dell'American Dietetic Association: Diete Vegetariane]''.</ref><ref>Robinson-O'Brien R, Perry CL, Wall MM, Story M, Neumark-Sztainer D. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19328260 Adolescent and young adult vegetarianism: better dietary intake and weight outcomes but increased risk of disordered eating behaviors]. J Am Diet Assoc. 2009 Apr;109(4):648-55.</ref>.
Rispetto ai non-vegetariani, i vegetariani, e in particolare i vegani, sono anche risultati meno soggetti all'accumulo di inquinanti ambientali quali DDT, DDE e PCB, risultati significativamente inferiori sia nel latte materno di donne vegetariane<ref>[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1600934?dopt=Abstract Nutrients and contaminants in human milk from mothers on macrobiotic and omnivorous diets] Cit. in: Virginia Messina, Ann Reed Mangels, ''[http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADAinfants.pdf Considerations in planning vegan diets: Infants.]''.</ref><ref>Norén K. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/6424401 Levels of organochlorine contaminants in human milk in relation to the dietary habits of the mothers]. Acta Paediatr Scand. 1983 Nov;72(6):811-6.</ref><ref>Cetinkaya M, Gabel B, Podbielski A, Thiemann W. Untersuchung uber den zusammenhang zwischen ernahrung und lebensumstanden stillender mutter und der kontamination der muttermilch mit schwerfluchtigen organochlorverbindungen. AktuelEmaehr. 1984;9:157-162.</ref><ref>Hergenrather J, Hlady G, Wallace B, Savage E. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7464895 Pollutants in breast milk of vegetarians]. N Engl J Med. 1981 Mar 26;304(13):792.</ref>, sia nelle concentrazioni plasmatiche e fecali dei vegetariani<ref>Arguin H, Sánchez M, Bray GA, Lovejoy JC, Peters JC, Jandacek RJ, Chaput JP, Tremblay A. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20030906 Impact of adopting a vegan diet or an olestra supplementation on plasma organochlorine concentrations: results from two pilot studies]. Br J Nutr. 2010 May;103(10):1433-41. Epub 2009 Dec 24</ref><ref>Harrad S, Ren J, Hazrati S, Robson M. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16289232 Chiral signatures of PCB#s 95 and 149 in indoor air, grass, duplicate diets and human faeces]. Chemosphere. 2006 May;63(8):1368-76. Epub 2005 Nov 9.</ref><ref>Chen HL, Su HJ, Lee CC. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16616371 Patterns of serum PCDD/Fs affected by vegetarian regime and consumption of local food for residents living near municipal waste incinerators from Taiwan]. Environ Int. 2006 Jul;32(5):650-5. Epub 2006 Apr 17.</ref>, inoltre si è constatato che più a lungo una persona segue una dieta vegana, più i livelli di [[diossine]] e PBDE tendono a scendere<ref>Schecter A, Harris TR, Shah N, Musumba A, Päpke O. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18040989 Brominated flame retardants in US food]. Mol Nutr Food Res. 2008 Feb;52(2):266-72.</ref>. È stato osservato che le donne anziane (tra i sessanta e i settant'anni) vegetariane presentano valori di [[stress ossidativo]] del [[DNA]] significativamente ridotti rispetto a donne anziane non-vegetariane, e non dissimili dai valori di donne più giovani (20-30 anni)<ref>Krajcovicová-Kudlácková M, Valachovicová M, Pauková V, Dusinská M. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17705666 Effects of diet and age on oxidative damage products in healthy subjects]. Physiol Res. 2008;57(4):647-51. Epub 2007 Jul 26</ref>, inoltre si è ipotizzato che una dieta vegana può avere un ruolo nel condizionare parametri genici atti a promuovere una maggiore protezione contro l'insorgenza di patologie e una maggiore durata della vita<ref>Ornish D, Lin J, Daubenmier J, Weidner G, Epel E, Kemp C, Marlin R, Yglecias L, Carroll P, Blackburn E. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18799354 Increased telomerase activity and comprehensive lifestyle changes: a pilot study]. Lancet Oncology, 2008; Sept 15.</ref><ref>Ornish D, Magbanua MJ, Weidner G, Weinberg V, Kemp C, Green C, Mattie MD, Marlin R, Simko J, Shinohara K, Haqq CM, Carroll PR. [http://www.pnas.org/content/105/24/8369 Changes in prostate gene expression in men undergoing an intensive nutrition and lifestyle intervention]. Proceedings of the National Academy of Sciences, 2008; 105(24):8369-74.</ref>. In due studi è stata osservata nei vegetariani anche una migliore qualità dell'umore (bassa frequenza di emozioni negative) rispetto ai non-vegetariani<ref>Beezhold BL, Johnston CS, Daigle DR. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20515497 Vegetarian diets are associated with healthy mood states: a cross-sectional study in seventh day adventist adults]. Nutr J. 2010 Jun 1;9:26.</ref><ref>Bonnie L Beezhold, Carol S Johnston, ''[http://www.nutritionj.com/content/11/1/9 Restriction of meat, fish, and poultry in omnivores improves mood: A pilot randomized controlled trial]'', Nutrition Journal 2012, 11:9.</ref>.
Mentre c'è evidenza che non vi sono differenze significative nella densità minerale ossea (BMD) tra latto-ovo-vegetariani e non-vegetariani<ref>New SA. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15258721 Do vegetarians have a normal bone mass?] Osteporos Int. 2004;15:679-688.</ref>, i dati sui vegani sono ancora scarsi: alcuni studi condotti in Asia (Cina e Thailandia) hanno rilevato valori minori di BMD rispetto ai non-vegetariani, ma si trattava di donne con apporti di proteine e calcio molto bassi, entrambi fattori di rischio per la salute ossea a lungo termine<ref>Chiu JF, Lan SJ, Yang CY, Wang PW, Yao WJ, Su LH, Hsieh CC. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9069160 Long-term vegetarian diet and bone mineral density in postmenopausal Taiwanese women]. Calcif Tissue Int. 1997;60:245-249.</ref><ref>Lau EMC, Kwok T, Woo J, Ho SC. Bone mineral density in Chinese elderly female vegetarians, vegans, lacto-ovegetarians and omnivores. Eur J Clin Nutr. 1998;52:60-64.</ref>. Comunque, mentre non vi sono differenze significative tra latto-ovo-vegetariani e non-vegetariani per quanto riguarda il rischio di fratture, in donne vegane con un apporto di calcio inferiore ai 525 mg/die è stata osservata una maggiore incidenza<ref>Appleby P, Roddam A, Allen N, Key T. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17299475 Comparative fracture in vegetarians and nonvegetarians in EPIC-Oxford]. Eur J Clin Nutr. 2007;61:1400-1406.</ref>. Secondo l'Academy of Nutrition and Dietetics i vegetariani, per favorire una buona salute ossea, devono assicurarsi l'assunzione di buoni apporti di calcio, magnesio e potassio (frutta e verdura), vitamina K (vegetali a foglia verde scuro), vitamina D (esposizione alla luce solare, prodotti fortificati o supplementi), un apporto adeguato ma non eccessivo di proteine, isoflavoni della soia e ridurre al contempo gli apporti di sodio<ref name="ADA 2009"/>.
=== Ambiente ===
{{vedi anche|Impatto ambientale dell'industria dei cibi animali}}
{{citazione|Il settore dell'allevamento emerge come una delle prime due o tre più significative cause dei più gravi problemi ambientali, a tutti i livelli da locale a globale. [...] L'impatto è così rilevante che deve essere affrontato con urgenza<ref name="shadow"/>.}}
[[File:CATTLE cropped.jpg|thumb|Un allevamento di manzi. Secondo la [[FAO]] il settore dell'allevamento è uno dei principali fattori di impatto ambientale globale.]]
Negli anni più recenti, insieme con la crescente attenzione della comunità umana per i problemi ambientali, le diete vegetariane hanno incominciato a diffondersi anche come una scelta ecologica consapevole.
Nella seconda metà del Novecento il consumo globale di carne è aumentato di 5 volte, passando da 45 milioni di tonnellate all'anno nel 1950 a 233 milioni di tonnellate all'anno nel 2000<ref name="it's not personal">{{Cita testo|url=http://www.worldwatch.org/system/files/EP174A.pdf|titolo=Meat - Now, it's not personal!|pubblicazione=World Watch magazine|data=luglio/agosto 2004|p=12|accesso=26 settembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120907043141/http://www.worldwatch.org/system/files/EP174A.pdf|dataarchivio=7 settembre 2012|urlmorto=sì}}</ref><ref name="Meno proteine animali per l'umanità">{{Cita news|url=http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Meno_proteine_animali_per_l_umanita/1283622|titolo=Meno proteine animali per l'umanità|giornale=Le Scienze|data=aprile 2006}}</ref>, e la [[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura|FAO]] ha stimato che entro il 2050 si arriverà a 465 milioni di tonnellate<ref name="shadow">{{Cita testo|editore=FAO|url=http://meteo.lcd.lu/globalwarming/FAO/livestocks_long_shadow.pdf|titolo=Livestock's long shadow: environmental issues and options|lingua=en}}</ref>. Ciò ha causato naturalmente un aumento del numero di animali allevati: secondo le statistiche della FAO (2007), in tutto il mondo ogni anno vengono uccisi, per fini alimentari, circa 56 miliardi di animali, esclusi pesci e altri animali marini<ref name="animali uccisi">[http://kids.fao.org/glipha/ GLiPHA ], [http://www.abolitionistapproach.com/media/pdf/2007-glipha-stats.pdf statistiche del 2007]</ref>. Questa crescita esplosiva della popolazione animale domestica degli ultimi decenni si è rivelata incompatibile con i ritmi naturali terrestri e ha inciso attraverso diversi modi sull'equilibrio della Terra.
Oggi la zootecnia globale è ritenuta un fattore centrale nell'uso di risorse alimentari e idriche, inquinamento delle acque, uso delle terre, deforestazione, [[degradazione del suolo]] ed emissioni di [[gas serra]]<ref name="shadow"/>. Nonostante spesso sia un fattore trascurato, anche il consumo degli animali marini incide in maniera significativa sull'equilibrio ambientale, e la pesca e l'[[acquacoltura]] sono ritenuti anch'essi responsabili di diversi problemi di natura ambientale<ref name="shadow"/>. L'insieme di questa situazione si ripercuote anche sulla fauna e sulla flora selvatica impoverendone la [[biodiversità]]<ref name="shadow"/>. Nel 2006 la FAO ha pubblicato ''Livestock's Long Shadow'' un report scientifico di 390 pagine considerato il documento più noto e meglio documentato sul problema, in cui viene accuratamente valutato l'impatto globale del settore zootecnico sui problemi ambientali.
Negli ultimi anni si è determinato un crescente interesse della comunità scientifica sull'influenza che il consumo di cibi animali può avere sull'ambiente, e diversi studi hanno evidenziato i vantaggi che è possibile ottenere sul piano ambientale con l'adozione di [[diete vegetariane]]. Uno studio del 2003 condotto da ricercatori della Cornell University di New York<ref name="Sustainability of meat-based and plant-based diets">David Pimentel and Marcia Pimentel, ''[http://www.ajcn.org/content/78/3/660S.full Sustainability of meat-based and plant-based diets and the environment]'', Am J Clin Nutr September 2003 vol. 78 no. 3 660S-663S.</ref> ha constatato come «il sistema alimentare basato sul consumo di carne richiede più energia, terra e risorse idriche rispetto alla dieta latto-ovo-vegetariana». A un'analoga conclusione sono giunti dei ricercatori della Loma Linda University in uno studio del 2009<ref name="Diet and the environment">Harold J Marlow, William K Hayes, Samuel Soret et al., ''[http://www.ajcn.org/content/early/2009/04/01/ajcn.2009.26736Z.full.pdf+html Diet and the environment: does what you eat matter?]'', Am J Clin Nutr May 2009.</ref>,dove è stato rilevato che «[...] la dieta non-vegetariana richiede 2,9 volte più acqua, 2,5 volte più energia primaria, 13 volte più fertilizzanti e 1,4 volte più pesticidi rispetto alla dieta latto-ovo-vegetariana».
Nel 2012, nel corso della settimana mondiale dell'acqua, il SIWI (Stockholm International Water Institute) ha presentato un report in cui ha avvertito che «non ci sarà abbastanza acqua disponibile per produrre cibo per una popolazione di 9 miliardi di persone prevista per il 2050, se si continueranno a seguire le attuali tendenze verso la dieta comunemente adottata nei paesi occidentali», e proponendo una drastica riduzione del consumo di proteine animali fino ad arrivare a una quota pari al 5% delle proteine totali assunte con la dieta. Gli scienziati, nella presentazione del report, hanno affermato che l'adozione di una dieta vegetariana può offrire la possibilità di aumentare la disponibilità di acqua per produrre più cibo<ref name="Feeding a thirsty world">SIWI, ''[http://www.siwi.org/documents/Resources/Reports/Feeding_a_thirsty_world_2012worldwaterweek_report_31.pdf Feeding a thirsty world: Challenges and opportunities for a water and food secure world]''</ref><ref name="Food shortages could force world into vegetarianism">The Guardian, ''[http://www.guardian.co.uk/global-development/2012/aug/26/food-shortages-world-vegetarianism Food shortages could force world into vegetarianism, warn scientists]''</ref>.
{| class="wikitable" style="font-size:90%;width:...px(fac);float:right;text-align:left;"
! colspan="2"| Emissioni di gas serra in chilometri equivalenti<ref name = "Klimaretter Bio"/>
|-
| Dieta onnivora con prodotti da agricoltura non biologica
|-
| Dieta onnivora con prodotti da agricoltura biologica || {{M|4377
|-
| Dieta onnivora con prodotti da agricoltura non biologica e senza carne di manzo || {{M|4209
|-
| Dieta latto-ovo-vegetariana con prodotti da agricoltura non biologica || {{M|2427
|-
| Dieta latto-ovo-vegetariana con prodotti da agricoltura biologica || {{M|1978
|-
| Dieta vegana con prodotti da agricoltura non biologica || {{M|629
|-
| Dieta vegana con prodotti da agricoltura biologica || {{M|281
|}
Naturalmente,
Per quanto riguarda il consumo idrico,
Da un punto di vista più generale, uno studio del 2006 condotto da ricercatori italiani<ref name = "Evaluating the environmental" >L Baroni, L Cenci, M Tettamanti, M Berati, ''[http://tier-im-fokus.ch/wp-content/uploads/2009/09/baroni07.pdf Evaluating the environmental impact of various dietary patterns combined with different food production systems]'', European Journal of Clinical Nutrition, 11 October 2006; Raffaella Ravasso e Massimo Tettamanti, ''[http://www.saicosamangi.info/download/report_impatto_amb_A4.pdf Valutazione dell'impatto ambientale di diverse tipologie di alimentazione]''.</ref> e volto a indagare tutti i possibili impatti ambientali derivanti da diete vegetariane e non-vegetariane, ha riscontrato che, rispetto a una dieta vegana, una dieta latto-ovo-vegetariana ha un impatto 1,8 volte superiore e una dieta a base di cibi animali 2,7 volte superiore, in riferimento a modelli alimentari formulati con parametri dietetici equilibrati e quindi in via teorica, per quanto riguarda i risultati ottenuti dai ricercatori per la dieta a base di cibi animali tipicamente condotta da un italiano medio, questa risulta invece avere un impatto 6,7 volte maggiore rispetto a una dieta vegana<ref>I rapporti sono stati effettuati considerando i valori emersi dalle diete a base di prodotti da agricoltura/allevamento intensivo e in riferimento al metodo gerarchico, poiché, come definito dagli autori, «questo approccio risulta il più condiviso dall'opinione pubblica in quanto l'approccio Individualistico (Individual perspective – I) non considera importante il consumo delle risorse non rinnovabili e quindi è ormai considerato superato dalle legislazioni vigenti, mentre l'approccio Egalitario (Egalitarian perspective – E) viene spesso considerato troppo catastrofico».</ref>.
== Le diete vegetariane ==
{{vedi anche|Cucina vegetariana}}
Le diete vegetariane più diffuse sono basate su cereali, legumi, verdura e frutta (sia fresca sia secca) e, in misura ridotta, comprendono latte, latticini e uova per coloro che ne fanno uso. Molti prodotti comunemente usati in una dieta vegetariana sono normalmente diffusi in tutto il mondo, ad esempio [[pasta]], [[pane]], [[Oryza sativa|riso]], [[fagioli]] o [[piselli]]. Molti altri prodotti, non indispensabili ai fini dell'equilibrio della dieta ma comunque solitamente usati nella preparazione dei pasti vegetariani, sono invece normalmente assenti in una classica dieta occidentale e appartengono ad altre tradizioni quali quelle dei paesi asiatici, arabi, centro e sud americani o dell'area mediterranea, configurando così le diete vegetariane come diete multietniche e senza barriere nazionali. Ad esempio, troviamo cereali come [[kamut]], [[Panicum miliaceum|miglio]] e [[quinoa]], preparazioni a base di cereali quali [[bulgur]], [[Cuscus|cous-cous]] e [[seitan]], [[soia]] e prodotti a base di soia ([[tofu]], [[tempeh]] e proteine vegetali ristrutturate), [[Alga|alghe alimentari]], semi oleaginosi di varia natura (anche sotto forma di crema, come il [[tahin]]), condimenti come [[shoyu]], [[miso]] e [[tamari]], dolcificanti come il [[malto]]. Prodotti a base vegetale, quali ad esempio [[Burger vegetariano|hamburger]], [[Yogurt di soia|yogurt]] o [[latte vegetale]], possono essere usati in sostituzione dei corrispettivi prodotti con carne, latte e uova.
=== Aspetti nutrizionali ===
{{vedi anche|Diete vegetariane}}
[[File:Countries (States and Subnational Regions) and Their Positions on Vegetarian Diets in Food-Based Dietary Guidelines.svg|thumb|Posizione dei [[paesi]] sulle diete vegetariane all'interno delle loro [[Dieta|linee guida dietetiche basate su alimenti]]:
{{legenda|#019c00|Sostenitori}}
{{legenda|#ffc502|Informatori}}
{{legenda|#ff8800|Non informati}}
{{legenda|#c11f1f|Critici}}
{{legenda|#bababa|Nessuna linea guida}}
{{legenda|#616161|Linea guida non analizzata}}
]]
[[File:Foods.jpg|thumb|[[Cereali]], [[legumi]], [[verdura]] e [[frutta]] costituiscono la base delle diete vegetariane più diffuse]]
I carboidrati, contenuti per la maggior parte nel regno vegetale, e in particolare quelli assimilabili nei cereali (e negli ortaggi e nella frutta per quelle diete vegetariane prive di cereali), costituiscono il principale componente di una dieta vegetariana e la maggiore fonte energetica<ref name="Guide"/>, così come correttamente previsto nell'ambito di una dieta ben bilanciata<ref>USDA, ''[https://www.health.gov/dietaryguidelines/dga2010/DietaryGuidelines2010.pdf Dietary Guidelines for Americans] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110304110532/http://www.health.gov/dietaryguidelines/dga2010/DietaryGuidelines2010.pdf |data=4 marzo 2011 }}''</ref><ref>SINU, ''[http://www.sinu.it/larn/carboidr.asp Carboidrati e Fibra alimentare] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120120095435/http://www.sinu.it/larn/carboidr.asp |data=20 gennaio 2012 }}''</ref>. Le diete vegetariane risultano generalmente adeguate nei livelli di proteine<ref name="Messina_2004_in_ADA_2009">{{en}} Jones and Bartlett Publishers, Sudbury, MA. V. Messina, R. Mangels, M. Messina. ''The Dietitian's Guide to Vegetarian Diets: Issues and Applications (2nd ed.)''. 2004. (cit. in: [http://www.eatright.org/WorkArea/linkit.aspx?LinkIdentifier=id&ItemID=8417 ''Position of the American Dietetic Association: Vegetarian Diets''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150302062127/http://www.eatright.org/WorkArea/linkit.aspx?LinkIdentifier=id&ItemID=8417 |data=2 marzo 2015 }}. ''Journal of the American Dietetic Association'', July 2009; Volume 109: Pages 1266-1282. [http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADA_ital.htm ''Traduzione''] a cura di Luciana Baroni).</ref><ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Vesanto Melina|autore2=Brenda Davis|titolo=The New Becoming Vegetarian|url=https://archive.org/details/newbecomingveget0000meli|editore=Book Publishing Company|anno=2003|pp=[https://archive.org/details/newbecomingveget0000meli/page/57 57]-58|isbn=978-1-57067-144-9}}</ref> e, in particolare le diete vegane, hanno tipicamente un contenuto medio di grassi, [[Acidi grassi saturi|grassi saturi]] e [[colesterolo]] minore e un maggiore apporto di [[Acidi grassi polinsaturi|grassi polinsaturi]]<ref name="ADA 2009"/><ref name="lessons-epic-oxford">{{Cita web|http://www.scienzavegetariana.it/medici/epic_eng.html|Lessons for vegetarians and vegans from the EPIC-Oxford study}}</ref><ref name="Disease_Markers_of_Vegetarians_Blood_Lipids">''[http://www.veganhealth.org/articles/dxmarkers#lipids Disease Markers of Vegetarians - Blood Lipids]''</ref><ref>{{cita libro|autore=Thorogood M|autore2=Carter R|autore3=Benfield L|autore4=McPherson K|autore5=Mann JI|titolo=Plasma lipids and lipoprotein cholesterol concentrations in people with different diets in Britain|editore=British Medical Journal|anno=1987|pp=351-353|url=http://www.scienzavegetariana.it/medici/oxford_eng.html}}</ref><ref name=Dietary_Guidelines_for_Americans_5>Center For Nutrition Policy and Promotion, [http://www.cnpp.usda.gov/Publications/DietaryGuidelines/2010/PolicyDoc/Chapter5.pdf Dietary Guidelines for Americans 2010, Chapter 5 - Building Healthy Eating Patterns] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131203001728/http://www.cnpp.usda.gov/Publications/DietaryGuidelines/2010/PolicyDoc/Chapter5.pdf |data=3 dicembre 2013 }}</ref><ref name="panacea for modern lifestyle">M. Segasothy, P.A. Phillips, ''[https://qjmed.oxfordjournals.org/content/92/9/531.long Vegetarian diet: panacea for modern lifestyle diseases?]''</ref>.
Diversi studi hanno suggerito che i vegetariani (e soprattutto i vegani<ref name="Sanders 1978">{{en}} Sanders TA, Ellis FR, Dickerson JW. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/645628?dopt=Abstract ''Studies of vegans: the fatty acid composition of plasma choline phosphoglycerides, erythrocytes, adipose tissue, and breast milk, and some indicators of susceptibility to ischemic heart disease in vegans and omnivore controls'']. ''American Journal of Clinical Nutrition'', May 1978; Volume 31 (5): Pages 805-813. (cit. in: Virginia Messina, Ann Reed Mangels. [http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADAchildren.pdf '' Considerations in planning vegan diets: Children'']. ''Journal of the American Dietetic Association'', June 2001; Volume 101: Pages 661-669. [http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADA_children.html ''Traduzione''] a cura di Luciana Baroni).</ref><ref name="The growth and development cit in Considerations Children">{{en}} Sanders TAB, Manning J. [http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1365-277X.1992.tb00129.x/abstract ''The growth and development of vegan children'']. ''Journal of Humant Nutrition and Diet'', February 1992; Volume 5 (1): Pages 11-21. (cit. in: Virginia Messina, Ann Reed Mangels. [http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADAchildren.pdf '' Considerations in planning vegan diets: Children'']. ''Journal of the American Dietetic Association'', June 2001; Volume 101: Pages 661-669. [http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADA_children.html ''Traduzione''] a cura di Luciana Baroni).</ref>) tendano ad avere livelli ematici di EPA e DHA inferiori ai non-vegetariani<ref name="n-3 plasma">{{en}} M.S. Rosell, Zechariah Lloyd-Wright, P.N. Appleby, T.A. Sanders, N.E. Allen, T.J. Key. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16087975 ''Long-chain n-3 polyunsaturated fatty acids in plasma in British meat-eating, vegetarian, and vegan men'']. ''American Journal of Clinical Nutrition'', August 2005; Volume 82 (2): Pages 327-334. [https://www.scopus.com/results/citedbyresults.url?sort=plf-f&cite=2-s2.0-24044498990&src=s&imp=t&sid=fn6RUrR896suMykYTTWJJ-W%3a100&sot=cite&sdt=a&sl=0&origin=inward&txGid=fn6RUrR896suMykYTTWJJ-W%3a9 Cited By in Scopus: 21]. (cit. in: [http://www.eatright.org/About/Content.aspx?id=8357 ''Position of the American Dietetic Association: Vegetarian Diets''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121113234055/http://www.eatright.org/About/Content.aspx?id=8357 |data=13 novembre 2012 }}. ''Journal of the American Dietetic Association'', July 2009; Volume 109: Pages 1266-1282. [http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADA_ital.htm ''Traduzione''] a cura di Luciana Baroni).</ref><ref name="Agren 1995">{{en}} Agren JJ, Törmälä ML, Nenonen MT, Hänninen OO. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7609607 ''Fatty acid composition of erythrocyte, platelet, and serum lipids in strict vegans'']. ''Lipids'', April 1995; Volume 30 (4): Pages 365-369. (cit. in: Brenda Davis. [http://www.vndpg.org/articles/Essential-Fatty-Acids-in-Vegetarian-Nutrition.php ''Essential Fatty Acids in Vegetarian Nutrition''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120310091344/http://www.vndpg.org/articles/Essential-Fatty-Acids-in-Vegetarian-Nutrition.php |data=10 marzo 2012 }}. ''Issues in Vegetarian Dietetics'', 1998; Volume 7 (4): Pages 5-7. [http://www.scienzavegetariana.it/medici/acidigrassi.html ''Traduzione''] a cura di Luciana Baroni e Marco Lorenzi).</ref><ref name="Haugen 1994">{{en}} Haugen MA, Kjeldsen-Kragh J, Bjerve KS, Høstmark AT, Førre O. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7986787 ''Changes in plasma phospholipid fatty acids and their relationship to disease activity in rheumatoid arthritis patients treated with a vegetarian diet'']. ''British Journal of Nutrition'', October 1994; Volume 72 (4): Pages 555-566. (cit. in: Brenda Davis. [http://www.vndpg.org/articles/Essential-Fatty-Acids-in-Vegetarian-Nutrition.php ''Essential Fatty Acids in Vegetarian Nutrition''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120310091344/http://www.vndpg.org/articles/Essential-Fatty-Acids-in-Vegetarian-Nutrition.php |data=10 marzo 2012 }}. ''Issues in Vegetarian Dietetics'', 1998; Volume 7 (4): Pages 5-7. [http://www.scienzavegetariana.it/medici/acidigrassi.html ''Traduzione''] a cura di Luciana Baroni e Marco Lorenzi).</ref>, anche se in uno studio più recente i livelli di EPA e DHA nei vegetariani sono risultati maggiori a quelli dei non-vegetariani e pressoché identici a chi consuma frequentemente pesce<ref name="EPIC DHA">{{en}} Ailsa A Welch, Subodha Shakya-Shrestha, Marleen AH Lentjes, Nicholas J Wareham, Kay-Tee Khaw. [http://www.ajcn.org/content/92/5/1040.short ''Dietary intake and status of n-3 polyunsaturated fatty acids in a population of fish-eating and non-fish-eating meat-eaters, vegetarians, and vegans and the precursor-product ratio of alpha-linolenic acid to long-chain n-3 polyunsaturated fatty acids: results from the EPIC-Norfolk cohort'']. ''American Journal of Clinical Nutrition'', November 2010; Volume 92, Number 5: Pages 1040-1051. (cit. in: [http://www.scienzavegetariana.it/news_dett.php?id=1085 ''Omega3, non solo pesce'']. Scienzavegetariana.it). La ricerca rappresenta il più vasto studio di popolazione condotto sui livelli di ALA e sulla conversione in EPA e DHA.</ref>.
Le diete vegetariane risultano generalmente adeguate anche nei livelli di calcio (sebbene gli introiti di calcio dei vegani possano risultare al di sotto dei livelli raccomandati)<ref name="Messina_2004_in_ADA_2009"/> e vitamina D<ref>Crowe FL, Steur M, Allen NE, Appleby PN, Travis RC, Key TJ. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20854716 Plasma concentrations of 25-hydroxyvitamin D in meat eaters, fish eaters, vegetarians and vegans: results from the EPIC-Oxford study]. Public Health Nutr. 2011 Feb;14(2):340-6.</ref><ref>Chan J, Jaceldo-Siegl K, Fraser GE. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19339396 Serum 25-hydroxyvitamin D status of vegetarians, partial vegetarians, and nonvegetarians: the Adventist Health Study-2]. Am J Clin Nutr. 2009 May;89(5):1686S-1692S. Epub 2009 Apr 1.</ref>; rispetto alle diete a base di prodotti animali, si presentano ricche in magnesio, potassio, vitamina B<sub>9</sub>, vitamina C e vitamina E<ref name="ADA 2009"/><ref>Pronczuk A, Kipervarg Y, Hayes KC [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1541796 Vegetarians have higher plasma alpha-tocopherol relative to cholesterol than do nonvegetarians], J Am Coll Nutr 1992 Feb;11(1):50-5.</ref> e, in particolare le diete vegane, hanno tipicamente un maggiore apporto di fitocomposti e fibra<ref name="ADA 2009"/><ref name="Guide">Reed Mangels, Virginia Messina, Mark Messina. The Dietitian's Guide to Vegetarian Diets - Issues and Applications. Third Edition. 2011</ref><ref name= lessons-epic-oxford/><ref name= Dietary_Guidelines_for_Americans_5/><ref name="panacea for modern lifestyle"/><ref>Thorogood M, Carter R, Benfield L, McPherson K, Mann JI. Plasma lipids and lipoprotein cholesterol concentrations in people with different diets in Britain. British Medical Journal 1987;295:351-353. Cit. in: ''[http://www.scienzavegetariana.it/medici/oxford_eng.html Main results from the Oxford Vegetarian Study]''</ref>.
Sebbene gli adulti vegetariani presentino più bassi depositi di ferro rispetto ai non-vegetariani, i loro livelli sierici di [[ferritina]] si collocano usualmente all'interno del range di normalità<ref name="iron status of Australian vegetarian women cit in ada2009">M.J. Ball and M.A. Bartlett, Dietary intake and iron status of Australian vegetarian women, Am J Clin Nutr 70 (1999), pp. 353-358.Cit. in: ''[http://www.eatright.org/WorkArea/linkit.aspx?LinkIdentifier=id&ItemID=8417 Position of the American Dietetic Association: Vegetarian Diets] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150302062127/http://www.eatright.org/WorkArea/linkit.aspx?LinkIdentifier=id&ItemID=8417 |data=2 marzo 2015 }}''. J Am Diet Assoc. 2009;109: 1266-1282. Disponibile anche in italiano: ''[http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADA_ital.htm Posizione dell'American Dietetic Association: Diete Vegetariane]''.</ref><ref>D. Alexander, M.J. Ball and J. Mann, [https://www.scopus.com/record/display.url?eid=2-s2.0-0027993787&origin=inward&txGid=v9OAMdJ3EeBOhw_606hiP2s%3a30 Nutrient intake and haematological status of vegetarians and age-sex matched omnivores], Eur J Clin Nutr 48 (1994), pp. 538-546. Cit. in: ''[http://www.eatright.org/WorkArea/linkit.aspx?LinkIdentifier=id&ItemID=8417 Position of the American Dietetic Association: Vegetarian Diets] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150302062127/http://www.eatright.org/WorkArea/linkit.aspx?LinkIdentifier=id&ItemID=8417 |data=2 marzo 2015 }}''. J Am Diet Assoc. 2009;109: 1266-1282. Disponibile anche in italiano: ''[http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADA_ital.htm Posizione dell'American Dietetic Association: Diete Vegetariane]''.</ref><ref>Messina MJ, Messina VL The dietitian's guide to vegetarian diets: issues and applications, Aspen Publishers 1996;Gaithersburg MD. Cit. in: Virginia Messina, Ann Reed Mangels, ''[http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADAchildren.pdf Considerations in planning vegan diets: Children]”.''</ref><ref>[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/2538051?dopt=Abstract Iron absorption: no intestinal adaptation to a high-phytate diet]. Cit. in: Virginia Messina, Ann Reed Mangels, ''[http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADAchildren.pdf Considerations in planning vegan diets: Children]”.''</ref><ref>[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/3565307?dopt=Abstract Vitamin and iron status in new vegetarians]. Cit. in: Virginia Messina, Ann Reed Mangels, ''[http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADAchildren.pdf Considerations in planning vegan diets: Children]”.''</ref><ref>[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8522725?dopt=Abstract Iron and zinc status of young women aged 14 to 19 years consuming vegetarian and omnivorous diets]. Cit. in: Virginia Messina, Ann Reed Mangels, ''[http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADAchildren.pdf Considerations in planning vegan diets: Children]”.''</ref>. Gli studi sull'adeguatezza dell'apporto di zinco tra i vegetariani occidentali hanno dato risultati contrastanti, in quanto alcuni studi riferiscono assunzioni di zinco congrue con le raccomandazioni<ref name="E-L">Davey GK, Spencer EA, Appleby PN, Allen NE, Knox KH, Key TJ. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12740075 EPIC – Oxford: Lifestyle characteristics and nutrient intakes in a cohort of 33,883 meat-eaters and 31,546 non meat-eaters in the UK]. Public Health Nutr. 2003;6:259-268. Cit. in: Position of the American Dietetic Association: Vegetarian Diets (2009).</ref>, mentre altri studi hanno rilevato assunzioni di zinco significativamente ridotte<ref name="iron status of Australian vegetarian women cit in ada2009"/><ref name="Nutrient intakes and eating behavior">Janelle KC, Barr SI. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7852684 Nutrient intakes and eating behavior scores of vegetarian and nonvegetarian women]. J Am Diet Assoc. 1995;95:180-189. Cit. in: Position of the American Dietetic Association: Vegetarian Diets (2009).</ref>. Non c'è comunque riscontro di deficienze conclamate di zinco nei vegetariani dei paesi occidentali<ref name="ADA 2009"/>.
Poiché nessun cibo di origine vegetale può essere considerato una fonte affidabile di [[Vitamina B12|vitamina B<sub>12</sub>]], i vegani e altri vegetariani stretti possono ottenere questa vitamina con l'uso di [[Vitamina B12 nelle diete vegetariane|cibi addizionati]] quali latti vegetali, cereali per la colazione o prodotti a base di soia<ref name="ADA 2009"/><ref name="WORLDWIDE PROBLEM">''[http://www.idpas.org/pdf/2525VitaminB12.pdf VITAMIN B12 DEFICIENCY AS A WORLDWIDE PROBLEM] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131202234458/http://www.idpas.org/pdf/2525VitaminB12.pdf |data=2 dicembre 2013 }}'': "The use of B12-supplementedfoods may remove the risk of de ficiency even for vegetarians. [...] Health-conscious vegetarians could also consider screening for hyperhomocysteinemia or using B12 supplements".</ref>. Poiché l'utilizzo costante di tali prodotti può risultare poco pratico, medici e ricercatori che si occupano di nutrizione vegetariana consigliano l'uso (giornaliero o settimanale a seconda del prodotto scelto<ref name="Walsh B12">{{en}} Stephen Walsh, PhD. [http://www.scienzavegetariana.it/rubriche/cong2002/vegcon_B12_en.html ''B<sub>12</sub>: An essential part of a healthy plant-based diet'']. ''35th World Vegetarian Congress "Food for all our futures"''. Heriot Watt University, Edinburgh, Scotland. July 8-14, 2002. [http://www.scienzavegetariana.it/rubriche/cong2002/vegcon_B12.html ''Traduzione''] a cura di Luciana Baroni.</ref>) di un supplemento vitaminico di B<sub>12</sub><ref name="WORLDWIDE PROBLEM"/><ref>{{cita web|autore=[[Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana]]|url=http://www.scienzavegetariana.it/argomentinbreve/vitaminaB12.html|titolo=La vitamina B<sub>12</sub> nelle diete vegetariane|editore=Scienzavegetariana.it|accesso=16 luglio 2010}}</ref>.
L'[[Academy of Nutrition and Dietetics]] (ex American Dietetic Association) sostiene che «le diete vegane, latto-vegetariane e latto-ovo-vegetariane ben pianificate sono appropriate per tutti gli stadi del ciclo vitale, inclusi [[gravidanza]] e allattamento. Le diete vegane, latto-vegetariane e latto-ovo-vegetariane correttamente strutturate soddisfano i fabbisogni nutrizionali dei bambini nella prima e seconda infanzia e degli adolescenti, e promuovono una crescita normale»<ref name="ADA 2009"/>. Durante la gravidanza e l'allattamento è importante che la dieta delle madri vegane contenga delle fonti quotidiane e affidabili di vitamina B<sub>12</sub> (cibi fortificati e/o integratore)<ref name="ADA 2009"/><ref>{{cita web|url=http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/vrg/veganpregnancy.htm|titolo=The Vegan Diet During Pregnancy and Lactation}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/vrg/pregnancy.htm|titolo=Vegan Nutrition in Pregnancy and Childhood}}</ref><ref>McDougall, [http://www.drmcdougall.com/misc/2007nl/nov/b12.htm Vitamin B12 Deficiency—the Meat-eaters' Last Stand]</ref>, in quanto durante queste fasi della vita la B<sub>12 </sub>immagazzinata nell'organismo della donna è poco disponibile per il bambino<ref name="Koebnick 2004">{{en}} Corinna Koebnick, Ingrid Hoffmann, Pieter C. Dagnelie, Ulrike A. Heins, Sunitha N. Wickramasinghe, Indrika D. Ratnayaka, Sindy Gruendel, Jan Lindemans, Claus Leitzmann. [http://jn.nutrition.org/cgi/content/abstract/134/12/3319 ''Long-Term Ovo-Lacto Vegetarian Diet Impairs Vitamin B-12 Status in Pregnant Women'']. ''Journal of Nutrition'', December 2004; Volume 134 (12): Pages 3319-3326. (cit. in: John McDougall. [http://www.drmcdougall.com/misc/2007nl/nov/b12.htm ''Vitamin B<sub>12</sub> Deficiency—the Meat-eaters' Last Stand'']. ''The McDougall Newsletter'', November 2007; Vol. 6, No. 11. [http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/b12_baluardo_carnivori.html ''Traduzione''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120229161801/http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/b12_baluardo_carnivori.html |data=29 febbraio 2012 }} a cura di Luciana Baroni).</ref><ref>[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/3337042?dopt=Abstract Increased urinary methylmalonic acid excretion in breast-fed infants of vegetarian mothers and identification of an acceptable dietary source of vitamin B-12.] Cit. in: [http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADAinfants.pdf Considerations in planning vegan diets: Infants.]</ref>. La mancata assunzione di cibi fortificati e/o integratore di B<sub>12</sub> da parte della madre durante la gravidanza e l'allattamento conduce a gravi effetti avversi sul bambino, quali arresto o regressione della [[Accrescimento somatico|crescita]], [[ipotonia]], [[atrofia cerebrale]], anemia megaloblastica, riduzione delle capacità motorie e difetti neurologici permanenti<ref>[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18708898 Neurological consequences of vitamin B12 deficiency and its treatment]: "efforts should be directed to preventing deficiency in pregnant and breast-feeding women on vegan diets and their infants by giving them vitamin B12 supplements".</ref><ref>[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9301352 Persistence of neurological damage induced by dietary vitamin B-12 deficiency in infancy]: "Vitamin B-12 supplements led to a rapid improvement of haematological and neurological symptoms".</ref><ref>[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16417868 Answer to hypotonia: a simple hemogram]: "He had been exclusively breast-fed without any supplementation until admission to the hospital" (v. [http://www.medscape.com/viewarticle/522179 articolo completo]).</ref><ref>[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19852900 Severe vitamin B12 deficiency in infants breastfed by vegans]: "Therapy with cyanocobalamin was instituted with remission of symptoms. [...] Vegan and vegetarian women should take vitamin B12 supplementation during the pregnancy and nursing period".</ref><ref>''[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17130110 Nutritional vitamin B12 deficiency in hospitalized young children]''</ref>. Le diete vegetariane, grazie al loro elevato contenuto in carboidrati e basso contenuto in grassi, si configurano anche come diete ottimali per chi pratichi [[sport]]<ref>Nieman DC Vegetarian dietary practices and endurance performance, Am J Clin Nutr 1988 Sep;48(3 Suppl):754-61. (cit in: PCRM, ''[http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/pcrm/pcrm_athletes.html Food Power for Athletes ])''</ref><ref>Una dieta bilanciata che sia ricca in carboidrati, a basso contenuto di grassi e che garantisca un adeguato apporto proteico, è la dieta più appropriata per gli atleti (fonti: American Dietetic Association ''Position of the American Dietetic Association and the Canadian Dietetic Association: Nutrition for physical fitness and athletic performance for adults'', J Am Diet Assoc 1993 Jun;93(6):691-6, cit in: PCRM, ''[http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/pcrm/pcrm_athletes.html Food Power for Athletes ]''; Houtkooper L Food selection for endurance sports, Med Sci Sports Exerc 1992 Sep;24(9 Suppl):S349-59, cit in: PCRM, ''[http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/pcrm/pcrm_athletes.html Food Power for Athletes]''</ref> e sono in grado di soddisfare anche il fabbisogno degli atleti agonisti<ref name="ADA 2009"/><ref name= ada_dietitians_of_canada_position_2003>
American Dietetic Association; Dietitians of Canada. [http://www.vrg.org/nutrition/2003_ADA_position_paper.pdf ''Position of the American Dietetic Association and Dietitians of Canada: Vegetarian diets'']. J Am Diet Assoc. 2003 Jun;103(6):748-65.</ref>.
== Vegetariani celebri ==
[[File:Leonardo self.jpg|left|thumb|[[Leonardo da Vinci]]]]
A partire da [[Pitagora di Samo]], considerato l'iniziatore e l'emblema stesso del vegetarianismo, oltre ai già citati [[Plutarco]], [[Porfirio]], [[Voltaire]], [[Richard Wagner]], [[Lev Tolstoj]], [[Mahatma Gandhi|Mohandas Gandhi]], [[George Bernard Shaw]], la storia ha offerto numerose testimonianze di celebri personaggi che aderirono a una dieta vegetariana.
Tra i più citati dalla comunità vegetariana vi è [[Leonardo da Vinci]]<ref>Jean Paul Richter, il primo a decifrare i taccuini di Leonardo, scrisse in ''The Literary of Leonardo da Vinci'': «Siamo indotti a pensare che Leonardo stesso fosse vegetariano dal seguente interessante passo della prima lettera [dall'India] di [[Andrea Corsali]] a [[Giuliano de' Medici]]: "Alcuni gentili chiamati Guzzarati non si cibano di cosa alcuna che tenga sangue, né fra di essi loro consentono che si noccia ad alcuna cosa animata, come il nostro Leonardo da Vinci"».</ref>, che così si pronunciò:
{{citazione|Se realmente sei, come ti descrivi, il re degli animali – direi piuttosto re delle bestie, essendo tu stesso la più grande! – perché non eviti di prenderti i loro figli per soddisfare il tuo palato, per amor del quale ti sei trasformato in una tomba per tutti gli animali? [...] Non produce forse la natura cibi semplici in abbondanza che possano sfamarti? E se non riesci ad accontentarti di tali cibi semplici, non puoi preparare infinite pietanze mescolando tra loro tali cibarie?<ref>Leonardo da Vinci, Quaderni d'Anatomia II 14</ref>}}
Tuttavia è bene ricordare che alcune liste della spesa pervenute ai giorni nostri e direttamente compilate da Leonardo per i suoi domestici, includono anche carne e uova<ref name="Nicholl2011">{{Cita libro|autore=Charles Nicholl|titolo=Traces Remain: Essays and Explorations|url=https://books.google.com/books?id=qgIpZNgV034C&pg=PT163|data=1º dicembre 2011|editore=Penguin Books Limited|isbn=978-0-14-192229-4|p=163}}</ref>.
Tra gli altri vegetariani celebri della storia si possono ricordare, [[Epicuro]] (latto-vegetariano)<ref name="Cicerone2013">{{Cita libro|autore=Cicerone|titolo=Opere politiche e filosofiche|url=https://books.google.com/books?id=oZfADAAAQBAJ&pg=PT1502|data=15 maggio 2013 |editore=UTET|isbn=978-88-418-9003-5|p=1502}}</ref>, [[Jiddu Krishnamurti]] (latto-vegetariano), [[Isaac Bashevis Singer]]<ref>IVU, ''[http://www.ivu.org/history/northam20b/singer.html] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081222210007/http://www.ivu.org/history/northam20b/singer.html|data=22 dicembre 2008}} [[Isaac Bashevis Singer]] (1904-1991)''</ref>, [[Hideaki Anno]]<ref>{{Cita web|url=http://www.tv.com/people/hideaki-anno/|titolo=Hideaki Anno|data=19 luglio 2016|accesso=23 agosto 2018|dataarchivio=14 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180814200941/http://www.tv.com/people/hideaki-anno/|urlmorto=sì}}</ref>, tra gli sportivi [[Carl Lewis]] (vegano), [[Scott Jurek]] (vegano)<ref>[http://www.menshealth.com/fitness/men-who-live-forever The men who live forever], Men's Health, September 14, 2006.</ref>, Bill Pearl<ref>Bodybuilding.com, ''Bill Pearl's Super Nutrition Seminar''.</ref>, [[Lewis Hamilton]] (vegano), tra le celebrità della musica [[Sia (cantante)|Sia]] (vegana)<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.peta.org/blog/sia-goes-vegan/|titolo=Sia Goes Vegan, Shines Bright Like a Diamond|pubblicazione=PETA|data=16 maggio 2014|accesso=18 settembre 2021}}</ref>, [[Jovanotti]] (vegetariano), [[Colin Morgan]] (ovo-vegetariano), [[Ariana Grande]] (vegana), [[Paul McCartney]]<ref>''[http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/4520658.stm Former Beatle 'inspired by Bambi']''</ref>, [[Moby]] (vegano)<ref>''[https://dinersjournal.blogs.nytimes.com/2012/09/25/can-vegans-and-carnivores-get-along-moby-thinks-so/ Can Vegans and Carnivores Get Along? Moby Thinks So]''</ref>, tra i nomi della scienza [[Margherita Hack]]<ref>''[http://www.terraemadre.com/2011/12/il-nuovo-libro-della-hack-perche-sono-vegetariana/ Il nuovo libro della Hack: Perché sono vegetariana]''</ref> e [[Umberto Veronesi]]<ref>Umberto Veronesi, intervista per ''[[Oggi (periodico)|Oggi]]'', nº 43, 23 ottobre 2002.</ref>. Tra questi spunta anche la figura di [[Adolf Hitler]],<ref>{{Cita web|url=https://www.telegraph.co.uk/history/world-war-two/9859294/Hitlers-food-taster-speaks-of-Fuhrers-vegetarian-diet.html|titolo=Hitler's food taster speaks of Führer's vegetarian diet. A woman who served as Adolf Hitler's food taster has claimed that the Führer was a dedicated vegetarian.|autore=Roya Nikkhah|editore=The Daily Telegraph|data=9 febbraio 2013}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.questia.com/library/1G1-21238666/mein-diat|titolo=Mein Diat – Adolf Hitler's diet|autore=Wilson Bee|editore=Questia|data=9 ottobre 1998|accesso=|dataarchivio=13 dicembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131213032448/http://www.questia.com/library/1G1-21238666/mein-diat|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.counterpunch.org/2005/08/18/vegetarians-nazis-for-animal-rights-blitzkrieg-of-the-ungulates/|titolo=Vegetarians, Nazis for Animal Rights, Blitzkrieg of the Ungulates|autore=Alexander Cockburn|data=18 agosto 2005|accesso=}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Bullock, Alan (1993).|titolo=Hitler and Stalin : Parallel Lives.|anno=|editore=|città=|p=679|ISBN=0-441-29550-9}}</ref> sotto il cui potere tuttavia furono messe fuori legge le associazioni vegetariane e vietate le loro pubblicazioni<ref>{{cita|E. Mannucci|p. 120}}.</ref> e rimangono comunque diversi dubbi in merito al suo vegetarianismo.<ref>{{cita web |autore=Skeptical Enquirer |url=https://skepticalinquirer.org/exclusive/myth-check-was-hitler-a-vegetarian/|titolo=Myth Check: Was Hitler A Vegetarian?}}</ref><ref>{{cita web |autore=New York Times |url=https://www.nytimes.com/1991/09/21/opinion/l-don-t-put-hitler-among-the-vegetarians-800991.html |titolo=Don't Put Hitler Among the Vegetarians}}</ref><ref>{{cita web |autore=Le Point |url=https://www.lepoint.fr/societe/hitler-n-etait-pas-vegetarien-19-05-2011-1335314_23.php |titolo=Hitler n'était pas végétarien}}</ref><ref>{{cita web |autore=The Times |url=https://www.thetimes.co.uk/article/getting-to-the-meat-of-hitler-s-vegetarianism-ckqrp5s09 |titolo=Getting to the meat of Hitler’s vegetarianism}}</ref><ref>{{cita web |autore=Psychology Today |url=https://www.psychologytoday.com/gb/blog/animals-and-us/201111/was-hitler-vegetarian-the-nazi-animal-protection-movement |titolo=Was Hitler a Vegetarian? The Nazi Animal Protection Movement}}</ref>
== Diffusione del vegetarianismo ==
Alcuni paesi vantano una lunga tradizione vegetariana, in particolare l'[[India]], dove il 40% della popolazione è vegetariano<ref>the Hindu, ''[http://www.hindu.com/2006/08/14/stories/2006081403771200.htm The food habits of a nation] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20061029115715/http://www.hindu.com/2006/08/14/stories/2006081403771200.htm |data=29 ottobre 2006 }}''</ref>. Nei paesi più ricchi, invece, solo da qualche decennio si è maturato un interesse verso questo tipo di diete, e solo negli anni più recenti si può osservare una crescente diffusione delle diete vegetariane: ad esempio negli [[Stati Uniti d'America|USA]] circa il 5% della popolazione adulta (circa dodici milioni di persone) segue in modo regolare una dieta latto-ovo-vegetariana e circa la metà di questa percentuale è vegano<ref>C. Stahler, ''[http://www.vrg.org/journal/vj2011issue4/vj2011issue4poll.php How Often Do Americans Eat Vegetarian Meals? And How Many Adults in the U.S. Are Vegan?]'' The Vegetarian Resource Group</ref>, circa il 3% dei bambini e degli adolescenti tra gli 8 e i 18 anni è latto-ovo-vegetariano e quasi l'1% è vegano<ref name="How many youth are vegetarian?">C. Stahler, ''[http://www.vrg.org/journal/vj2005issue4/vj2005issue4youth.htm How many youth are vegetarian?] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120222054126/http://www.vrg.org/journal/vj2005issue4/vj2005issue4youth.htm |data=22 febbraio 2012 }}'' The Vegetarian Resource Group</ref>, inoltre molti consumatori riferiscono interesse nei confronti delle diete vegetariane<ref>E.J. Lea, D. Crawford and A. Worsley, ''[https://www.nature.com/ejcn/journal/v60/n7/full/1602387a.html Public views of the benefits and barriers to the consumption of a plant-based diet]''. Eur J Clin Nutr 60 (2006), pp. 828-837. Cit. in: ''[http://www.eatright.org/WorkArea/linkit.aspx?LinkIdentifier=id&ItemID=8417 Position of the American Dietetic Association: Vegetarian Diets] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150302062127/http://www.eatright.org/WorkArea/linkit.aspx?LinkIdentifier=id&ItemID=8417 |data=2 marzo 2015 }}''. J Am Diet Assoc. 2009;109: 1266-1282.</ref>. Altri paesi occidentali presentano percentuali ancora maggiori, ad esempio la [[Germania]], dove oltre il 7% della popolazione è vegetariano<ref>Secondo l'Agriculture and Agri-Food Canada in Germania vi sono circa 6 milioni di vegetariani (Agriculture and Agri-Food Canada, ''[http://www.ats.agr.gc.ca/blog/5787-eng.htm Exporting to the EU] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130528195139/http://www.ats.agr.gc.ca/blog/5787-eng.htm |data=28 maggio 2013 }}''). Secondo un sondaggio condotto dall'Institut Produkt und Markt, in Germania vi sono {{tutto attaccato|7 380 000}} vegetariani (European Vegetarian Union, ''[http://www.euroveg.eu/lang/en/info/howmany.php How many Veggies...?] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120722030044/http://www.euroveg.eu/lang/en/info/howmany.php |data=22 luglio 2012 }}''). La popolazione tedesca conta {{tutto attaccato|81 799 600}} abitanti (Eurostat, ''[http://epp.eurostat.ec.europa.eu/cache/ITY_OFFPUB/KS-EI-11-001/EN/KS-EI-11-001-EN.PDF Key figures on Europe] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140308055942/http://epp.eurostat.ec.europa.eu/cache/ITY_OFFPUB/KS-EI-11-001/EN/KS-EI-11-001-EN.PDF |data=8 marzo 2014 }}'')</ref> o l'[[Italia]], con il 6,5% di vegetariani e lo 0,6% di vegani<ref>Eurispes, ''[http://www.eurispes.eu/content/comunicato-stampa-rapporto-italia-2014 Il Rapporto Italia 2014]''.</ref>.
[[File:CVPP 2.jpg|thumb|Manifestanti in corteo sfilano al Chicago Veggie Pride Parade del 2012]]
== Manifestazioni ed eventi ==
Il [[1º ottobre]] si festeggia il World Vegetarian Day (giornata vegetariana mondiale)<ref>{{cita web|url=http://www.worldvegetarianday.org/|titolo=World Vegetarian Day website}}</ref>, mentre dal 1º al 7 ottobre si celebra l'International Vegetarian Week (settimana vegetariana internazionale)<ref>{{cita web|url=http://www.vegetarianweek.org|titolo=International Vegetarian Week website}}</ref>. Il 1º novembre invece si festeggia il World Vegan Day (giornata vegana mondiale)<ref>[http://www.worldveganmonth.net/ World Vegan Month website] {{webarchive|url=http://webarchive.loc.gov/all/20121224030153/http://www.worldveganmonth.net/ |data=24 dicembre 2012 }}</ref>.
Inoltre ogni anno in tutto il mondo si organizzano numerosi festival e manifestazioni varie sul vegetarianismo. Tra le più note manifestazioni in Europa vi è il [[Veggie Pride]] (orgoglio vegetariano) che, nato a [[Parigi]] il 13 ottobre 2001, ha luogo ogni anno il terzo sabato di maggio in [[Francia]] e dal 2008 viene organizzato anche in [[Italia]] (la prima edizione si è tenuta a [[Roma]] e le successive a [[Milano]])<ref>Veggie Pride sito internazionale, ''[http://www.veggiepride.org/it/definition.html Cos'è il Veggie Pride?] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130921055044/http://www.veggiepride.org/it/definition.html |data=21 settembre 2013 }}''</ref><ref>Veggie Pride sito italiano, ''[http://www.veggiepride.it/index.php/veggie-pride Cos'è il Veggie Pride?] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120809153745/http://www.veggiepride.it/index.php/veggie-pride |data=9 agosto 2012 }}''</ref>.
{{clear}}
== Note ==
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=
* {{cita libro|cognome=Mannucci|nome=Erica Joy|titolo=[[La cena di Pitagora|La cena di Pitagora. Storia del vegetarianismo dall'antica Grecia a Internet]]|editore=
* {{Cita libro|autore=
* {{Cita libro|autore=
* [[Jeremy Rifkin]], ''[[Ecocidio|Ecocidio. Ascesa e caduta della cultura della carne]]'', Arnoldo Mondadori, 2001. ISBN
* {{cita libro|cognome=Leitzmann|nome=Claus|titolo=Vegetariani. Fondamenti, vantaggi e rischi|url=http://books.google.it/books?id=Ri3JqD6E8vwC&pg=PA0|editore=Bruno Mondadori|città=|anno=2002|ISBN=88-424-9584-0}}
* Melanie Joy, ''Perché amiamo i cani, mangiamo i maiali e indossiamo le mucche'', [[Edizioni Sonda]], 2012.
* {{Cita libro|autore=Emanuela Barbero|
* {{Cita libro|autore=
*{{Cita libro|autore=Vasudha Narayanan|curatore=Thomas Riggs|capitolo=Hinduism|titolo=Worldmark Encyclopedia of Religious Practices|editore=Thomson Gale|volume=1|anno=2006|cid=Narayanan 2006}}
== Voci correlate ==
* [[
* [[Fruttarismo]]
* [[Igienismo]]
* [[Macrobiotica]]
* [[Onnivorismo]]
* [[Onnivorismo etico]]
* [[Paleodieta]]
* [[Pescetarianismo]]
* [[Pollotarianismo]]
* [[Semivegetarianismo]]
* [[Veganismo]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt|preposizione=sul}}
== Collegamenti esterni ==
{{Collegamenti esterni}}
* {{SEP|vegetarianism|Moral Vegetarianism|Tyler Doggett}}
* {{Cita web|http://www.vegetariani.it/|Associazione Vegetariana Italiana}}
* {{Cita web|http://www.ivu.org/italian/recipes|International Vegetarian Union}}, ricette
* {{Cita web|http://www.veganitalia.com/|Vegan Italia}}, associazione
* {{Cita web|http://www.veganitaly.it/|Vegan Italy}}, rivista mensile
* {{Cita web|http://www.societavegetariana.org/|Società Vegetariana}}, associazione di cultura vegana
{{
{{Controllo di autorità}}
{{portale|cucina|filosofia|medicina}}
[[Categoria:Vegetarianismo| ]]
[[Categoria:Cucina vegana e vegetariana]]
[[Categoria:Diete]]
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