Calligrafismo (cinema): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Ciospo (discussione | contributi)
Amnet (discussione | contributi)
m Registi e film: Corretto refuso
 
(42 versioni intermedie di 15 utenti non mostrate)
Riga 1:
Viene definitodefinita '''calligrafismo''' (o ''cinema calligrafista''') ununa insiemetendenza dicinematografica relativa ad alcuni film realizzati in [[Italia]] nella prima metà degli [[anni Quaranta1940|anni quaranta]], aventi in comune una complessità espressiva e molteplici riferimenti figurativi, letterari e cinematografici che li isolano dal contesto cinematografico dominante nelginegli ultimi anni del fascismo. Tra i registi riconducibili a questa tendenza si ricordano [[Mario Soldati]], [[Luigi Chiarini]], [[Renato Castellani]] e, [[Alberto Lattuada]] e [[Ferdinando Maria Poggioli]].
 
== Caratteri principali ==
[[File:La bella addormentata 1942.jpg|thumb|210px|right|''[[La bella addormentata (film 1942)|La bella addormentata]]'' ([[1942]]) di [[Luigi Chiarini]].]]
La caratteristica dominante in questo corpus eterogeneo di film è la volontà di competere con il cinema di livello europeo affermando l'autonomia espressiva del cinema nei confronti delle altre arti e, al tempo stesso, la possibilità di confrontarlo pari a pari con esse mediante uno stile che possa fondere e contaminare i diversi linguaggi artistici ed espressivi<ref>R.Roberto Campari, ''Il fantasma del bello. Iconologia del cinema italiano'', Marsilio, Venezia, 1994. ISBN 88-317-5898-5</ref>.
 
Il risultato è un cinema formalmente complesso, capace di rievocare numerose tendenze culturali e, al tempo stesso, di armonizzarle in una forma espressiva compiuta mediante l'attenzione formale, la rivalutazione del carattere "artigianale" del cinema, svilito nel periodo del "[[cinema dei telefoni bianchi]]". Molti tecnici di lunga esperienza collaboreranno a questi film, tra cui gli operatori [[Massimo Terzano]], [[Ubaldo Arata]] e [[Carlo Montuori]] e gli scenografi [[Virgilio de Marchi]], [[Gino Carlo Sensani]] e [[Antonio Valente (scenografo)|Antonio Valente]]<ref name="Brunetta">Gian Piero Brunetta, "Cinema italiano dal sonoro a Salò", in ''Storia del cinema mondiale'', Einaudi, Torino, 2000, tomovolume III, ppp. 358357-359. ISBN 88-06-14528-2</ref>.
 
I riferimenti letterari principali sono quelli della narrativa italiana ottocentesca, in prevalenza italiana (da [[Antonio Fogazzaro]] a [[Emilio De Marchi (scrittore)|Emilio De Marchi]]), dalla letteratura russa a quellae francese. Ai film collaborano letterati come [[Corrado Alvaro]], [[Ennio Flaiano]], [[Emilio Cecchi]], [[Francesco Pasinetti]], [[Vitaliano Brancati]], [[Mario Bonfantini]] e [[Umberto Barbaro]]. Sul versante visivo, il calligrafismo si rifà ai [[macchiaioli]] toscani, ai [[preraffaeliti]] e ai [[simbolisti]]. In questo senso è dominante l'influenza del contemporaneo cinema francese, in particolare del [[realismo poetico]] e dei lavori di [[Jean Renoir]], [[Marcel Carné]] e [[Julien Duvivier]], ma anche di quello statunitense e tedesco<ref name=Brunetta/>.
 
A differenza del realismo poetico francese e del [[neorealismo (cinema)|neorealismo]] italiano, i film di questa breve tendenza non hanno vocazione realista o di impegno sociale. L'interesse principale resta la cura formale e la ricchezza di riferimenti culturali racchiusi in un cinema capace di valorizzare la professionalità di ogni componente produttiva. La critica del tempo bollò questa tendenza come velleitaria e superficiale (coniando appositamente l'espressione "calligrafismo"); in seguito, a partire dagli anni Sessantasessanta, questo giudizio riduttivo è stato corretto<ref>A.Andrea Martini, ''La bella forma. Poggioli, i calligrafici e dintorni'', Marsilio, Venezia, 1992. ISBN 88-317-5774-1</ref>.
 
== Registi e film ==
[[File:Tragica_notte_fotoscena.jpg|thumb|Foto di scena di ''[[Tragica notte (film)|Tragica notte]]'' ([[1942]]) di [[Mario Soldati]].]]
L'esponente più noto del movimento è [[Mario Soldati]], scrittore e regista di lungo corso destinato a imporsi con film di ascendenza letteraria e solido impianto formale: ''[[Dora Nelson]]'' ([[1939]]), ''[[Piccolo mondo antico (film 1941)|Piccolo mondo antico]]'' ([[1941]]), ''[[Malombra (film 1942)|Malombra]]'' ([[1942]]), ''[[Tragica notte (film)|Tragica notte]]'' ([[1942]]), ''[[Quartieri alti]]'' ([[1943]]). I suoi film, figurativamente complessi, mettono al centro della storia personaggi femminili dotati di una forza drmmaticadrammatica e psicologica estranea ai caratteri del [[cinema dei telefoni bianchi]]. [[Luigi Chiarini]], già attivo come critico, approfondisce la tendenza nei suoi ''[[La bella addormentata (film 1942)|La bella addormentata]]'' ([[1942]]), ''[[Via delle Cinque Lune]]'' ([[1942]]) e ''[[La locandiera (film 1944)|La locandiera]]'' ([[1944]]). Si accosta alla maniera l'eclettico Ferdinando Maria Poggioli, che, dopo ''Gelosia'' da Capuana, nel 1943 gira ''Sorelle Materassi'' e ''Il cappello da prete''.
 
I conflitti interiori dei personaggi e la ricchezza scenografica sono ricorrenti anche nei primi film di [[Alberto Lattuada]] (''[[Giacomo l'idealista (film)|Giacomo l'idealista]]'', [[1942]]) e [[Renato Castellani]] (''[[Un colpo di pistola]]'', [[1942]]), dominati da un senso di disfacimento morale e culturale che sembra anticipare alla fine della guerra. Del tutto anomalo risulta invece il primo film di [[Luchino Visconti]], ''[[Ossessione (film 1943)|Ossessione]]'' ([[1943]]), che pur presentantopresentando alcuni elementi tipici del calligrafismo (l'origine letteraria, i riferimenti alla cultura ottocentesca e lal'accurata libertàcomposizione formale) radicalizza la tensione distruttivaautodistruttiva dei personaggi e, soprattutto, l'importanza dell'ambientazione, aprendo di fatto la strada alla rivoluzione del [[neorealismo (cinema)|neorealismo]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Storia del cinema}}
{{Cinema italiano}}
 
{{Portale|cinema}}
 
[[Categoria:Cinema italiano]]
[[Categoria:Movimenti cinematografici]]
[[Categoria:Storia del cinema]]