Totò, Peppino e la... malafemmina: differenze tra le versioni

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{{Film
|titoloitalianotitolo = Totò, Peppino e la... malafemmina
|immagine = TotoPeppino1956WP.jpg
|didascalia = Totò e Peppino nella celeberrimacelebre scena della dettatura della lettera
|linguariginale = [[Lingua italiana|Italiano]]
|paese = [[Italia]]
|annouscitaanno uscita = [[1956]]
|durata = 105102 min
|tipocoloretipo colore = B/N
|aspect ratio = 1,20:1
|tipoaudio = sonoro
|ratiogenere = 1,37:1Commedia
|genere 2 = commediaComico
|regista = [[Camillo Mastrocinque]]
|soggetto = [[Nicola Manzari]]
|sceneggiatore = [[Sandro Continenza]], [[Nicola Manzari]], [[Edoardo Anton]], [[Francesco Thellung]]
|produttore = [[Isidoro Broggi]], [[Renato Libassi]] per [[D.D.L]]
|casa produzione = [[Dino De Laurentiis|D.D.L.]]
|attori =
|casa distribuzione italiana = [[Cineriz]]
* [[Totò]]: Antonio Caponi
|attori = * [[Peppino De FilippoTotò]]: PeppinoAntonio Caponi
* [[DorianPeppino De GrayFilippo]]: MarisaPeppino FlorianCaponi
*[[Dorian Gray (attrice)|Dorian Gray]]: Marisa Florian
* [[Teddy Reno]]: Gianni
* [[VittoriaTeddy CrispoReno]]: LuciaGianni Caponi
* [[MarioVittoria CastellaniCrispo]]: MezzacapaLucia Caponi
* [[NinoMario ManfrediCastellani]]: RaffaeleMezzacapa
* [[LuisaNino CiampiManfredi]]: GiuliettaRaffaele
* [[EdoardoLinda TonioloSini]]: RemoGabriella
*[[Corrado Annicelli]], [[Edoardo Toniolo]]: due amici di Marisa
* [[Linda Sini]]: Gabriella
*[[Gino Ravazzini]]: amministratore della compagnia di rivista
* [[Emilio Petacci]]: il nonno con il mal di denti
*[[FrancoGianni RimoldiPartanna]]: Vigilemaitre urbanodel ristorante
* [[LambertoSalvo AntinoriLibassi]]:un amicoMarassi
*Luisa Ciampi: Giulietta
* [[Gino Ravazzini]]:L'amministratore del teatro
*[[Emilio Petacci]]: il nonno col mal di denti
* [[Gianna Cobelli]]:una ballerina
*Franco Rimoldi: vigile a Milano
* [[Donatella Randisi]]:Mariangela
|doppiatori originali = *[[Andreina Pagnani]]: Marisa Florian
* [[Salvo Libassi]]:Marassi
*[[Pino Locchi]]: Gianni (dialoghi)
 
*[[Lydia Simoneschi]]: Gabriella
*[[Gianni Partanna]]:il maitre del gran Milan
*[[Stefano Sibaldi]]: amministratore della compagnia di rivista
|doppiatorioriginali =
* [[PinoNando LocchiGazzolo]]: Teddyvigile a RenoMilano
* [[Andreina Pagnani]]: Dorian Gray
* [[Lydia Simoneschi]]: Linda Sini
* [[Stefano Sibaldi]]: Gino Ravazzini
* [[Nando Gazzolo]]: Franco Rimoldi
|fotografo = [[Mario Albertelli]], [[Claudio Cirillo]]
|montatore = [[Gisa Radicchi Levi]]
|effetti speciali =
|effettispeciali =
|musicista = [[Pippo Barzizza]] - [[Lelio Luttazzi]] - [[Totò]]
|scenografo = [[Alberto Boccianti]]
|premi =
}}
{{Citazione|... salutandovi indistintamente, i fratelli Caponi, (che siamo noi) ...|Conclusione della lettera dettata da Totò}}
 
'''''Totò, Peppino e la... malafemmina''''' è un [[film]] commediauscito nel 1956, diretto da [[Camillo Mastrocinque]] nel [[1956]]. La pellicola si colloca sia nel filone dei film comici della storica coppia
[[Totò|Antonio De Curtis]] - [[Peppino De Filippo]], {{senza fonte|sia nel genere dei [[musicarelli]]}} : in questo caso il protagonista canoro è [[Teddy Reno]], che propone alcuni brani del suo repertorio oltre alla canzone che intitola il film, scritta dallo stesso [[Totò]]. Il film ebbe inoltre un ottimo successo di pubblico essendo stato il campione d'incasso dell'anno di uscita (circa 1.751.000.000 di lire, equivalenti a circa 23 milioni di euro attuali).
 
== Trama ==
Antonio Caponi e suo fratello Peppino vivono in campagna in provincia di [[Napoli]], sono proprietari terrieri e di cultura contadina: Antonio è il primogenito, donnaiolo e spendaccione spesso a danno del più giovane, il sottomesso e avaro Peppino. Entrambi sono alle prese con il ben più ricco confinante Mezzacapa, ai danni del quale combinano puntualmente qualche scherzo pesante, come rompere i vetri delle sue finestre di casa con un sasso, arrivando perfino a sfondare un muro confinante con il trattore acquistato da Antonio.
Antonio Caponi e suo fratello Peppino vivono nelle campagne di [[Napoli]].
Sono possidenti terrieri, campagnoli sempliciotti e di scarsa cultura: Antonio, il primogenito, è spendaccione e donnaiolo, spesso a danno del più giovane, il sottomesso e avaro Peppino. Entrambi sono alle prese con il ben più ricco mezzadro Mezzacapa ai danni del quale combinano, puntualmente, qualche birichinata.
Gianni, l'aitante figlio della loro sorella Lucia, nel corso dei suoi studi di medicina a Napoli si innamora di Marisa, prima ballerina di avanspettacolo. Per amore il giovane decide di seguirla a [[Milano]], all'insaputa del resto della famiglia. La giovane figlia del padrone di casa napoletano di Gianni, segretamente infatuatasi dello studente, per ripicca spedisce una lettera a Lucia, informandola della fuga del figlio.
I tre fratelli, temendo che Gianni possa distogliere l'attenzione dagli studi e interpretando la notizia - secondo la loro mentalità - come possibile fonte di scandalo e cattiva reputazione, decidono di raggiungere Milano. Consultano quindi l'odiato Mezzacapa sullo stile di vita di Milano, poiché in giovinezza il vicino visse proprio al Nord. Raggiunta la terra milanese, si mettono sulle tracce di Gianni, per persuaderlo a tornare a Napoli, cercando anche di convincere Marisa a lasciarlo.
Sarà proprio Lucia ad accorgersi della bontà dei sentimenti dei due giovani, che alla fine avranno la meglio in un lieto fine.
 
Il filo della trama vede i due giovani protagonisti conoscersi casualmente, una sera in cui Marisa abbandona una festa noiosa: benché parte integrante di un ambiente patinato e benestante, questo suo prenderne le distanze favorisce l'unione con uno studente di campagna. Nonostante alcuni litigi tra i due, alla fine trionferà l'amore, che Marisa preferirà alla carriera nel mondo dello spettacolo.
 
== Tratti essenziali ==
Le peripezie dei due fratelli invece scorrono parallelamente alla vicenda, divenendone il piatto forte. Numerose gag sono rimaste impresse agli appassionati del cinema di [[Totò]]: dalle liti e i dispetti con il ricco mezzadro confinante Mezzacapa, alle disavventure in terra milanese.
 
Oltre alla celebre lettera strampalata (si veda più avanti la trascrizione), un'altra famosissima scena è quella che si svolge di fronte al [[Duomo di Milano]], tra Totò, Peppino e un vigile urbano: i due fratelli provano a chiedere informazioni per raggiungere il teatro in cui si esibisce la "malafemmena", inanellando soltanto una serie di equivoci.
 
Altra scena memorabile è quella dell'arrivo dei tre fratelli alla stazione di [[Milano]], intabarrati come cosacchi (contrappuntata da una marcetta in tono) nonostante il clima primaverile, con surreali e divertenti richiami a luoghi comuni sul clima lombardo e sulla nebbia " ... che c'è e non si vede", già menzionata in un precedente colloquio con Mezzacapa.
 
Nonostante i due non abbiano varcato il confine italiano, resta una forte incomunicabilità legata a fattori culturali più che dialettali: lo stesso vigile non riconosce la loro provenienza ("ma dove venite, voi? dalla [[Val Brembana]]?").
I due sembrano convinti che a Milano si parli un'altra lingua, e tentano di farsi capire con un bizzarro miscuglio linguistico, pensato come idioma austriaco (retaggio della passata dominazione asburgica), che ha dato origine alla famosa gag "Excuse me... bittescèn, noyo volevàn savuàr l'indiriss... ja?", composto: dall'espressione inglese "excuse me", seguito dal tedesco "bitte schön" (entrambi indicano "mi scusi"); un improbabile pronome spagnolo "noyo" (misto di "noy" e "yo", "noi" e "io"), un tentativo di verbo al francese (che invece richiama il termine culinario "vol-au-vent"), il verbo francese "savoir" (sapere) e un parola del dialetto meneghino "indiriss" (indirizzo), conclusa con il "sì" tedesco.
Le cose non migliorano quando il vigile gli parla in italiano, in quanto la frase che ne scaturisce conduce a una sorta di parossistico delirio linguistico: "Per andare per dove dobbiamo andare... per dove dobbiamo andare? Così: una semplice informazione!".
Il tutto in un contesto comico che amplifica la goffaggine dei due personaggi che nulla riusciranno a fare per la causa per cui erano approdati in Alta Italia.
 
== La trascrizione della lettera alla malafemmina ==
{{Citazione|Signorina<br />veniamo noi con questa mia addirvi una parola che <s>che</s> <s>che</s> scusate se sono poche ma sette cento mila lire; noi ci fanno specie che questanno c’è stato una grande morìa delle vacche come voi ben sapete.: questa moneta servono a che voi vi <s>con l'insalata</s> consolate dai dispiacere che avreta perché dovete lasciare nostro nipote che gli zii che siamo noi medesimo di persona vi mandano questo [la scatola con i soldi] perché il giovanotto è studente che studia che si deve prendere una laura che deve tenere la testa al solito posto cioè sul collo.;.;<br />Salutandovi indistintamente i fratelli Caponi (che siamo noi i Fratelli Caponi)|[[Totò]] e [[Peppino]], ''Totò, Peppino e... la malafemmina''}}
 
Al di là degli errori grammaticali, tesi verso un effetto comico, il testo contiene alcuni artifici di natura linguistica. Nel dire "addirvi (una parola)" Totò chiede che "a dirvi" si scriva tutto attaccato, con conseguente [[rafforzamento sintattico]], e insieme esprime il concetto di "dire una parola", cioè di comunicare qualcosa, concetto peraltro puramente tautologico.
 
Gianni, il figlio della loro sorella vedova Lucia, nel corso dei suoi studi di medicina a Napoli si innamora, dopo un rocambolesco incontro, di Marisa, prima ballerina di una Compagnia di avanspettacolo. Giulietta, la giovane figlia [[strabismo | strabica]] del padrone di casa dove Gianni viene ospitato quando per studio si trova a Napoli e dove Marisa e Gianni si incontrano la prima volta è segretamente infatuata di lui e per ripicca spedisce una lettera alla madre Lucia, informandola che il figlio trascura gli studi per colpa di una sconosciuta donna. Per amore, Gianni decide di seguire Marisa a [[Milano]], dove la sua Compagnia deve esibirsi e questo all'insaputa del resto della famiglia.
Più avanti la parola "specie" ha la funzione di legare due frasi subordinate attraverso una triplice accezione: con "ci fanno" intende dire che tutti quei soldi rappresentano un impegno oneroso, "ci fanno specie" (ci meravigliano), per rimarcare che non è loro abitudine ricorrere ad elargizioni, data la conclamata avarizia di Peppino, e aggiunge che accade in un anno di morìa bovina, quindi "specie" è usato anche come "specialmente" la ciliegina di questo periodo è la pausa:"una grande morìa delle vacche come voi -pausa- ben sapete ecc...". La stessa tonalità di Totò dettante favorisce questo uso duplice del termine: analogamente indica, con un gesto, che "quest'anno" si debba scrivere tutto attaccato.
 
I tre fratelli, temendo ragionevolmente che Marisa sia fonte di scandalo e cattiva reputazione e che possa distogliere Gianni dagli studi, decidono di raggiungere il giovane a Milano. Consultano quindi l'odiato Mezzacapa sull'ambiente milanese, poiché in giovinezza il vicino aveva svolto il servizio militare proprio a Milano. Raggiunta quindi la metropoli lombarda, si mettono sulle tracce di Gianni per persuaderlo a tornare a Napoli e cercando anche di convincere Marisa a lasciarlo, scrivendo alla ragazza una lettera accompagnata in una scatola contenente tutti i risparmi. Alla fine, però, è proprio Lucia ad accorgersi della bontà dei sentimenti dei due giovani – e dell'onestà di Marisa – i quali alla fine hanno la meglio e convolano a nozze.
Altri errori si possono comprendere dalle controscene di Totò mentre cerca di giustificare a Peppino le sue scelte lessicali: l'uso del punto e dei due punti e quindi del punto e punto-e-virgola per non essere tacciati di tirchieria, la voce verbale "avreta" invece di "avrete" perché il destinatario è al femminile, denominare "perché" come aggettivo qualificativo, fino all'invito a inserire la parentesi chiamandola "parente". La correzione "con l'insalata" era invece un travisamento di Peppino che poi corregge. Al termine della dettatura, Totò chiede al fratello se vuole aggiungere qualcosa, e Peppino propone "senza nulla a pretendere", come a volersi cautelare a causa della sua avarizia.
 
== Produzione ==
Secondo la testimonianza di [[Teddy Reno]], in seguito confermato in parte anche da [[Ettore Scola]] (che lavorava in qualità di aiuto regista) la scena fu semi improvvisata. In origine non era riportata nel copione del film, copione che non convinceva del tutto i due attori, che, durante le riprese, stravolgevano spesso e volentieri le scene da girare. Nella versione definitiva, inoltre, si nota che Peppino scrive la seconda metà della lettera sull'ultima riga sovrascrivendola più volte<ref>[http://www.cinematre.rai.it/R2_paginaSpalla/0,11017,247-1074498,00.html RaiCinema.it]</ref>. Scola aggiunse che lui, autore di rilievo di alcune gag, lavorando nel cast tecnico del film, propose lui la scena.
=== La scena della lettera ===
Secondo la testimonianza di [[Teddy Reno]], in seguito confermata in parte anche da [[Ettore Scola]] (che lavorava in qualità di aiuto regista) la nota scena della lettera fu semi improvvisata. In origine non era riportata nel copione che non convinceva del tutto i due attori, i quali, durante le riprese, stravolgevano spesso e volentieri le scene da girare. Nella versione definitiva, inoltre, si nota che Peppino scrive la seconda metà della lettera sull'ultima riga sovrascrivendola più volte, probabilmente non prevedendo un testo così lungo.<ref name="raicinema">{{Cita web |url=http://www.cinematre.rai.it/R2_paginaSpalla/0,11017,247-1074498,00.html |titolo=Totò, Peppino e la... malafemmina |sito=RaiCinema.it |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091029164152/http://www.cinematre.rai.it/R2_paginaSpalla/0,11017,247-1074498,00.html }}</ref> Scola aggiunse che lui, autore di rilievo di alcune gag, lavorando nel cast tecnico del film, propose la scena.<ref name="bartezzaghi">{{Cita libro |autore=[[Stefano Bartezzaghi]] |titolo=Come dire |editore=Mondadori |anno=2011 |isbn=88-520-2067-5 |url=https://books.google.it/books?id=wRDi0eCTwv8C&dq}}</ref>
 
=== Luoghi delle riprese ===
== Influenze ==
*La scena rurale di Totò e Peppino che su un [[calesse]] lanciano sassi alla finestra del loro confinante e rivale Mezzacapa è stata girata a [[Ponte di Nona|via Ponte di Nona]] alla periferia est di [[Roma]].
*La stazione delle FS al minuto 13" del lungometraggio è quella di [[Stazione di Lunghezza|Lunghezza]] (comune di Roma)
*La villa dove soggiornano Gianni e Marisa è [[Villa Volpicelli]] nel quartiere [[Posillipo]] a [[Napoli]], la stessa che dal 2004 rappresenta l'esterno di Palazzo Palladini, nel quale sono ambientate le vicende della soap opera di [[Raitre]] ''[[Un posto al sole (soap opera)|Un posto al sole]]''.
 
=== L'interpretazione di ''Malafemmena'' ===
Nel film, Teddy Reno interpreta il brano del 1951 di Totò, ''[[Malafemmena]]''.
 
== Distribuzione ==
* In ''[[Non ci resta che piangere]]'' del [[1985]] [[Massimo Troisi]] e [[Roberto Benigni]] si ispirano liberamente a questa lettera interpretando una scena nella quale tentano di scrivere a [[Girolamo Savonarola]] per chiedere un atto di clemenza. I tentennamenti dei due personaggi nella stesura della lettera vanno racchiusi nella ricerca di una forma che possa esprimere al meglio il loro sussiego nei confronti del celebre personaggio, con eccesso di umiltà e servilismo che ottiene anche qui una lettera bizzarra più dal punto di vista sintattico che grammaticale.
Il film è stato distribuito in Italia da [[Cineriz]].<ref>{{Cita web |url=https://www.comingsoon.it/film/toto-peppino-e-la-malafemmina/18551/scheda/ |titolo=Totò, Peppino e la... malafemmina |sito=[[Comingsoon.it]] |accesso=7 agosto 2017}}</ref>
 
== Accoglienza ==
* La scena della lettera è stata copiata anche nei film [[Femmine contro maschi]] e [[La fidanzata di papà]].
* In ''[[Ho visto le stelle!]]'' del [[2003]] [[Maurizio Casagrande]] scrive sotto dettatura di [[Vincenzo Salemme]] una e-mail, ispirandosi alla celebre scena di Totò e Peppino<ref>[http://www.film.it/articolo/ho-visto-le-stelle/490934 Film.it: recensione del film]</ref>.
 
=== Incassi ===
* Nella seconda puntata di ''[[Rockpolitik]]'' del [[2005]] va in scena uno sketch in cui [[Roberto Benigni]], ospite del programma, detta ad [[Adriano Celentano]], conduttore del programma, un'ipotetica lettera di scuse a [[Silvio Berlusconi]], ispirata alla celebre scena di Totò e Peppino.
Il film riscosse un grande successo di pubblico, raggiungendo i 4 milioni e mezzo di spettatori e incassò quasi 680 milioni di lire.<ref name="morandini">{{Cita libro |autore=Laura Morandini |autore2=Luisa Morandini |autore3=Morando Morandini |titolo=[[Il Morandini|Il Morandini 2009. Dizionario dei film]] |editore=Zanichelli |anno=2008 |p=1527 |isbn=978-88-08-12257-5 }}</ref>
 
=== Critica ===
* Nel [[2008]] esce in [[Francia]] il film ''[[Giù al Nord (film)|Giù al Nord]]'' che parla delle differenze nord-sud della Francia e riprende alcune tematiche di questo film: il ruolo di consigliere sul freddo e sulla nebbia milanesi qui attribuito a Mezzacapa sarà interpretato dal celebre attore [[Michel Galabru]]. In entrambi i film quando i protagonisti arrivano nel nord del loro paese sono vestiti con abiti invernali quando invece fa molto caldo. Infine in entrambi i film si gioca sulla possibile incomprensione tra i diversi ''popoli'' del nord e del sud causata dai diversi dialetti utilizzati nelle diverse regioni di Francia e Italia.
Il film, alla sua uscita, ebbe delle solenni stroncature, come nel caso dell{{'}}''[[Avanti!]]'':
{{Citazione|Una farsa grossolana urlata in dialetto napoletano dalla prima all'ultima scena [...]. È avanspettacolo e fumetto della peggior qualità, né la presenza di bravi attori come Totò e Peppino De Filippo si fa avvertire, almeno sul piano della buona recitazione.|''[[Avanti!]]''<ref name="avanti">{{Cita news|autore=Vice |pubblicazione=[[Avanti!]] |data=9 settembre 1956}}</ref><ref name="cinematorgrafo">{{Cinematografo|film|toto-peppino-e-la-malafemmina-l2whwrqw|accesso=26 maggio 2017}}</ref>}}
 
Con il passare del tempo è divenuto tuttavia un classico della comicità, rivalutato dalla critica:
* Nell'edizione [[2010]] di ''Zelig'' [[Paolo Cevoli]] e [[Claudio Bisio]] hanno proposto alcuni sketch in cui il primo nei panni dell'assessore Cangini detta al secondo una lettera sulla falsa riga della lettera di Totò e Peppino.
{{Citazione|La canzone omonima è una delle più belle di Totò, anche qui tenuto a freno dalla censura democristiana. La scena della dettatura della lettera è da antologia. La sintonia di Totò e Peppino è qui perfetta.|''[[Il Morandini]]''<ref name="morandini" />}}
 
{{Citazione|Un vero e proprio cult movie a tratti persino surreale e infarcito di gag che hanno fatto storia: la scrittura della lettera, l'arrivo a Milano vestiti da cosacchi, il colloquio col vigile. Ispirato alla canzone del Principe ''Malafemmina'', il film era stato progettato come un ''vehicle'' per Teddy Reno, ma la parte di Totò e De Filppo fu man mano sempre più gonfiata.|''[[FilmTv.it]]''<ref name="filmtv.it">{{FilmTv.it|film|7246}}</ref>}}
==Luoghi di ripresa==
* La scena rurale di Totò e Peppino che su di un [[calesse]] lanciano sassi alla finestra del loro confinante e rivale ''Mezzacapa'' è stato girato a [[Ponte di Nona|Via Ponte di Nona]] alla periferia est di [[Roma]].
* La villa dove soggiornano Gianni e Marisa è Villa Volpicelli nel quartiere Posillipo a Napoli, la stessa che dal 1996 rappresenta l'esterno di Palazzo Palladini, nel quale sono ambientate le vicende della [[soap opera]] di RaiTre ''[[Un posto al sole (soap opera)|Un posto al sole]]''.
 
== Note ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|etichetta=''Totò, Peppino e... la malafemmina''}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.antoniodecurtis.org/malafe.htm Scheda + videoclip + Film online "Totò, Peppino e la malafemmina" 1956]
* Totò,{{Cita Peppinoweb e...la malafemmina [|url=http://www.antoniodecurtis.com/malafe.htm Scheda|titolo=Totò,foto,videoclip,locandine] Peppino e...la malafemmina |sito=antoniodecurtis.com}}
* {{Imdb|film|0049866}}
 
{{Totò}}
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[[Categoria:Film comici]]
[[Categoria:Film girati in Italia]]
[[Categoria:Film girati in Lombardia]]
[[Categoria:Film girati a Milano]]
[[Categoria:Film girati a Napoli]]
[[Categoria:Film girati a Roma]]
[[Categoria:Film ambientati in Italia]]
[[Categoria:Film ambientati in Campania]]
[[Categoria:Film ambientati a Napoli]]
[[Categoria:Film ambientati a Milano]]