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{{F|esploratori francesi|arg2=scrittori francesi|ottobre 2009|commento=Mancano le fonti}}
{{Bio
|Nome = Jean
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|GiornoMeseNascita = 5 luglio
|AnnoNascita = 1925
|LuogoMorte = Parigi
|GiornoMeseMorte = 13 giugno
|AnnoMorte = 2020
|Attività2 = romanziere
|Attività = esploratore
|Epoca = 1900
|Attività = esploratore
|Attività2 = romanziere
|Nazionalità = francese
|PostNazionalità =
|Immagine = Jean Raspail - Portrait - 2010.jpg
|Didascalia =
}}
 
== Biografia ==
Conobbe presto successo come scrittore. Nel [[1973]] il suo romanzo ''[[Il campo dei santi]]'' scatenò sia polemiche che grandi apprezzamenti. Nel [[1981]] con il romanzo ''Moi, Antoine de Tounens, roi de Patagonie'' vinse il [[Grand Prix du roman de l'Académie française]]. Molti altri premi seguirono con i romanzi "L'anello del pescatore" - Prix Prince Pierre de Monaco (1996) e Prix Maisons de la presse (1996), "Qui se souvient des hommes ?" - Prix Chateaubriand (1986) e Prix du Livre Inter (1987), "Sire" Grand Prix roman del la Ville de Paris (1992) "Hurrah Zara !" (1998) Premo Audiberti (1999) infine con "En canot sur les chemins d'eau du roi, une aventure en Amérique" Prix littéraire de l'armée de terre - Erwan Bergot (2006). Tra i grandi della letteratura francese è forse il meno conosciuto in Italia.
Nato il 5 luglio del 1925 a [[Chemillé-sur-Dême]], piccolo comune del dipartimento dell'[[Indre e Loira]], Raspail era figlio di Octave Raspail, direttore di fabbrica e poi direttore generale delle miniere della [[Territorio del bacino della Saar|regione del Saar]]<ref>{{Cita web|url=https://gw.geneanet.org/garric?lang=fr&n=raspail&oc=0&p=octave|titolo=Généalogie de Octave Raspail|sito=Geneanet|lingua=fr|accesso=2021-03-02}}</ref>, e di Marguerite Chaix. Frequentò delle scuole cattoliche private prima a [[Parigi]], tra cui [[Saint-Jean-de-Passy]] dove fu allievo dello scrittore [[Marcel Jouhandeau]] che lo influenzò profondamente, e infine a [[Verneuil-sur-Avre]].
 
Sin da giovane Raspail viaggiò per il mondo con l'intento di entrare in contatto con popolazioni minacciate dallo sviluppo tecnologico e industriale. Tra il 1950 e il 1951 viaggiò dalla [[Terra del Fuoco]] all'[[Alaska]], e nel 1954 partecipò a un'esplorazione nelle terre delle popolazioni [[Inca]]. Raspail fu anche [[console generale]] del non riconosciuto [[Regno di Araucanía e Patagonia]]; nel 1981, il suo romanzo sulla vita del suo fondatore [[Orélie Antoine de Tounens]] ''Moi, Antoine de Tounens, roi de Patagonie'' vinse il [[Grand Prix du roman de l'Académie française]].
Attualmente vive a [[Neuilly-sur-Seine]], vicino a [[Parigi]].
 
Il suo radicale [[Cattolici tradizionalisti|cattolicesimo tradizionalista]] e conservatore (nonostante i suoi rapporti contrastanti con la fede)<ref>{{Cita web|url=https://www.famillechretienne.fr/culture-loisirs/litterature/mort-de-jean-raspail-la-foi-a-l-epreuve-du-doute-275414|titolo=Mort de Jean Raspail: la foi à l’épreuve du doute}}</ref> fu fonte d'ispirazione per molti dei suoi romanzi, spesso storie basate su una nostalgia romantica per il [[Impero coloniale francese|colonialismo]] e le prime esplorazioni ma anche narrazioni di genere [[Utopia|utopico]] che raccontano del fallimento di ideologie come il [[liberalismo]] e il [[comunismo]] attraverso la necessaria restaurazione di una [[monarchia assoluta]] cattolica. Raspail stesso si dichiarò [[Monarchia|monarchico]], e nel suo romanzo del [[1990]] ''Sire'' auspicava il ritorno di un re in Francia entro la fine del decennio: nel romanzo viene incoronato a [[Reims]] nel febbraio del [[1999]] il diciottenne Philippe Pharamond de [[Borbone di Francia|Bourbon]], diretto discendente della dinastia reale francese.
 
Nel suo romanzo più famoso e di maggior successo, ''[[Il campo dei santi]]'', pubblicato nel [[1973]], Raspail prefigurava un collasso della civiltà occidentale per un'immigrazione di massa proveniente dal [[Terzo mondo|Terzo Mondo]] e in particolare dall'[[India]] agli inizi degli [[Anni 1990|anni '90]]. Il libro ricevette apprezzamenti alla sua uscita ma anche critiche per i suoi contenuti apertamente [[Razzismo|razzisti]], [[Xenofobia|xenofobici]] e [[Classismo|classisti]]. Venne tradotto successivamente in inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, afrikaans, ceco, olandese, polacco, ungherese e italiano uscendo in quest'ultima lingua per le Edizioni di Ar, casa editrice dell'ex terrorista di [[Ordine Nuovo (movimento)|Ordine Nuovo]] [[Franco Freda]]<ref>{{Cita news|autore=Riccardo Staglianò|url=https://www.repubblica.it/venerdi/articoli/2017/03/20/news/trump_bannon_freda_libro_raspail_campo_dei_santi-160987851/|titolo=Donald Trump, Freda e il libro dell'Apocalisse amato da Bannon|pubblicazione=La Repubblica|data=20 marzo 2017}}</ref>. Il romanzo influenzò le idee della futura [[Nouvelle Droite]] che lo considerò "profetico" e dagli [[anni 2010]] divenne un testo di riferimento per gruppi di [[estrema destra]], [[Potere bianco|suprematisti bianchi]], [[Neofascismo|neofascisti]], [[Neonazismo|neonazisti]] e [[Alt-right|Alt-Right]]. Il libro venne encomiato anche da [[Steve Bannon]], prima che questi divenisse capo stratega nell'amministrazione del [[presidente degli Stati Uniti d'America]] [[Donald Trump]], e da [[Marine Le Pen]], che si dichiarò fan di Raspail nonostante egli affermasse di preferire e votare [[Nicolas Sarkozy]].
 
Dopo ''Il campo dei santi'' scrisse altri romanzi come ''Septentrion'', ''[[L'anello del pescatore]]''<ref>''L'anello del pescatore'' narra le vicende dei successori dell'[[antipapa]] [[Antipapa Benedetto XIII|Pedro de Luna]] e, in particolare, del suo ultimo erede Benedetto, il quale, ormai in miseria, avrebbe incontrato [[Papa Giovanni Paolo II|papa Wojtyła]] e sarebbe poi morto a Roma.</ref> ([[Prix Prince-Pierre-de-Monaco]] 1996 e [[Prix Maison de la Presse]] 1996), ''Qui se souvient des hommes ?'' ([[Prix Chateaubriand]] 1986 e [[Prix du Livre Inter]] 1987), il già citato ''Sire'' ([[Grand Prix roman del la Ville de Paris]] 1992), ''Hurrah Zara !'' ([[Premio Audiberti]], 1999) e ''En canot sur les chemins d'eau du roi, une aventure en Amérique'' ([[Prix littéraire de l'armée de terre]] - [[Erwan Bergot]] 2006). Ricevette anche, per l'insieme della sua opera letteraria, il [[Gran premio di letteratura dell'Accademia francese]].<ref>{{Cita web|url=http://www.academie-francaise.fr/grand-prix-de-litterature|titolo=Grand Prix de Littérature|sito=academie-francaise.fr|accesso=9 gennaio 2020}}</ref>
 
Su ''[[Le Figaro]]'' del 17 giugno 2004, Raspail pubblicò un articolo intitolato ''La patrie trahie par la République'', in cui criticava aspramente e con toni apocalittici le politiche riguardo l'immigrazione del governo francese, invocando il [[Apartheid|separatismo razziale]] per preservare i francesi "di sangue" dalle altre etnie e contemporaneamente affermando l'inevitabilità e la necessità di una rivolta armata contro "gli invasori" e chi li favorisse; fu denunciato dalla [[LICRA]] (Lega Internazionale Contro il Razzismo e l'Antisemitismo), ma la causa venne respinta il 28 ottobre di quello stesso anno.<ref>{{Cita web|url=http://www.libertyvox.com/article.php?id=133|titolo=La LICRA attaque Jean Raspail. Extension du domaine de la chute?|accesso=2021-01-11|dataarchivio=2 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210502002451/http://www.libertyvox.com/article.php?id=133|urlmorto=sì}}</ref>
 
Era inoltre membro e sostenitore dell'associazione ''Amis de [[Robert Brasillach]]''<ref>{{Cita web|autore=Marc Weitzmann|url=https://www.tabletmag.com/sections/news/articles/steve-bannon-jean-raspail?utm_source=chatgpt.com|titolo=A visit with Jean Raspail, creator of ‘The Great Replacement’ theory:
Interview with the former Boy Scout and writer of ‘The Camp of the Saints’|data=28 marzo 2017}}</ref>. Nel 2013 è divenuto membro ad honorem del Secours de France, un'associazione creata nel 1961 per sostenere i detenuti dell'[[Organisation Armée Secrète]] (OAS), associazione clandestina paramilitare attiva durante la [[Guerra d'Algeria|guerra di Algeria]] che tentò di opporsi con ogni mezzo all'[[Indipendenza dell'Algeria|indipendenza del paese]], associazione che all'epoca era vicina all'[[ICHTUS]], organizzazione francese di estrema destra e tradizionalista cattolica<ref>{{Cita news|autore=Abel Mestre, Caroline Monnot|url=https://www.lemonde.fr/politique/article/2013/04/19/manif-pour-tous-quand-les-vieux-reseaux-oas-s-en-melent_5992835_823448.html|titolo="Manif pour tous": quand les vieux réseaux OAS s'en mêlent|pubblicazione=Le Monde|data=19 aprile 2013}}</ref>.
 
Viveva a [[Neuilly-sur-Seine]], vicino a [[Parigi]]. È morto all'ospedale Henri-Dunant il 13 giugno 2020, all'età di 94 anni.<ref>https://www.lefigaro.fr/culture/mort-de-jean-raspail-ecrivain-et-explorateur-auteur-du-controverse-camp-des-saints-20200613</ref>
 
==Opere==
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* ''Moi, Antoine de Tounens, roi de Patagonie'', 1981
* ''Les Hussards : histoires exemplaires'', 1982
* ''Le Président'', 1985)
* ''Qui se souvient des hommes...'', 1986 ''([[I nomadi del mare]]'', (''Quitrad. sedi souvientSilvia des hommesAccardi...'', 1986)SugarCo, SugarCoMilano, 1987)
* ''L'Île bleue'', 1988
* ''Pêcheurs de Lune'', 1990
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* ''Vive Venise'', 1992
* ''Sept cavaliers quittèrent la ville au crépuscule par la porte de l'Ouest qui n'était plus gardée'', 1993
*''[[L'anello del pescatore]]'' (''L'anneau du pêcheur'', 1995), CasadeiLibri, 2009<ref>Narra le vicende dei successori dell'[[antipapa]] [[Antipapa Benedetto XIII|Pedro de Luna]] e, in particolare, del suo ultimo erede Benedetto il quale, ormai in miseria, avrebbe incontrato [[papa Wojtyla]] e sarebbe poi morto a Roma.</ref>
* ''Hurrah Zara !'', 1998
* ''Le Roi au-delà de la mer'', 2000
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* ''Les Royaumes de Borée'', 2003
* ''En canot sur les chemins d'eau du roi, une aventure en Amérique'', 2005
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{Catalogo SF|NILF=18237}}
{{Gran premio di letteratura dell'Accademia francese}}
 
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