Giovanni Soglia Ceroni: differenze tra le versioni

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{{Cardinale
|nome=Giovanni Soglia Ceroni
|immagine=Giovanni Soglia Ceroni.jpg
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|creato=18 febbraio [[1839]] da [[papa Gregorio XVI]]
|didascalia=Ritratto del [[cardinale]] Soglia Ceroni
|nato=10 ottobre [[1779]], [[Casola Valsenio]]
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*Segretario della [[Congregazione degli studi|Congregazione degli Studi]] <small>(1824-1834)</small>
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*[[Arcivescovo titolare]] di [[Sede titolare di Efeso|Efeso]] <small>(1826-1835)</small>
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*[[Elemosiniere di Sua Santità]] <small>(1826-1834)</small>
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*Segretario della [[Congregazione dei vescovi e regolari|Congregazione dei Vescovi e Regolari]] <small>(1834-1839)</small>
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|deceduto=12 agosto [[1856]], [[Osimo]]
|nato=11 ottobre [[1779]] a [[Casola Valsenio]]
 
|ordinato=1º gennaio [[1803]]
|nomarcivescovo=2 ottobre [[1826]] da [[papa Leone XII]]
|arcconsacrato=22 ottobre [[1826]] dal [[cardinale]] [[Francesco Bertazzoli]]
|patrelevato=6 aprile [[1835]] da [[papa Gregorio XVI]]
|creato=12 febbraio [[1838]] da [[papa Gregorio XVI]]
|pubblicato=18 febbraio [[1839]] da [[papa Gregorio XVI]]
|deceduto={{Calcola età3|1856|8|12|1779|10|10}} ad [[Osimo]]
}}
[[File:Epigrafe in memoria di Giovanni Soglia Ceroni.jpg|miniatura|Epigrafe in memoria di Giovanni Soglia Ceroni collocata presso Palazzo Campana a Osimo.]]
{{Bio
|Nome = Giovanni
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Casola Valsenio
|GiornoMeseNascita = 1011 ottobre
|AnnoNascita = 1779
|LuogoMorte = Osimo
|GiornoMeseMorte = 12 agosto
|AnnoMorte = 1856
|Attività = cardinale
|Epoca = 1800
|Attività = cardinale
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = ; fu stretto collaboratore di cinque Papi: [[Pio VII]], [[Leone XII]], [[Pio VIII]], [[Gregorio XVI]] e [[Pio IX]]
}}
 
== Biografia ==
===Origini familiari e anni giovanili===
Nel [[1803]] fu ordinato sacerdote.
Giovanni Francesco Bartolomeo Soglia nacque da Giovacchino e Anna Braga. La famiglia Soglia apparteneva a un'antica consorteria formata da diversi casati della valle del Senio. Il centro ideale di essa era la Rocca di Ceruno. Tutte le famiglie che si riconoscevano nella consorteria portavano il doppio cognome, aggiungendo “Ceroni” (o Ceruno) al proprio<ref name="Ceroni">Pier Giacomo Rinaldi Ceroni e Andrea Padovani, {{cita web|url=https://vdocuments.net/il-card-giovanni-soglia-ceroni-servitore-di-cinque-card-giovanni-soglia-cer-il.html?page=1|titolo=Il card. Giovanni Soglia Ceroni. Servitore di cinque papi}}</ref>.
 
Entrò nel seminario di [[Imola]] già con una buona preparazione nelle lettere latine. Sotto la guida dello zio sacerdote, Giacomo Braga, segretario del vescovo, fu iscritto all'[[Università di Bologna]], dove si laureò in filosofia spiccando «per diligenza e profitto»<ref name="Boni">Geraldina Boni, {{Cita web|url=http://www.historiaetius.eu/uploads/5/9/4/8/5948821/boni_8.pdf|titolo=Il cardinale Giovanni Soglia Ceroni e lo jus publicum ecclesiasticum|accesso=11 agosto 2023}}</ref>. Nell'anno 1800 il vescovo di Imola, Barnaba Chiaramonti, fu eletto papa col nome di [[Pio VII]]. Don Braga seguì il pontefice neoeletto a [[Roma]]. Il giovane Ceroni aveva manifestato l'intenzione di diventare sacerdote. Allora lo zio lo chiamò a raggiungerlo nell'Urbe e, dal momento che prometteva molto bene negli studi, lo fece addottorare dapprima in teologia al [[Collegio Romano]] (5 settembre 1805), e poi in diritto alla [[Università La Sapienza|Sapienza]] (22 luglio 1807)<ref name="Boni"/>.
Nel [[1826]] fu nominato arcivescovo titolare di [[Arcidiocesi di Efeso|Efeso]].
 
===Nella Curia pontificia===
Nel [[1835]] ricevette il titolo (onorifico) di [[Patriarcato latino di Costantinopoli|patriarca latino di Costantinopoli]].
Dopo aver completato gli studi fu introdotto alla [[Corte pontificia]]. Ordinato sacerdote nell'Urbe nel [[1803]], poco tempo dopo ebbe l'incarico di cappellano privato del papa<ref name="Ceroni"/>.
 
Nella notte tra il 5 e il 6 luglio [[1809]] Pio VII fu tratto in arresto dai francesi e condotto a [[Savona]], dove rimase confinato e guardato a vista. Chiese ai francesi di poter avere un assistente spirituale e un segretario personale. Fece i nomi del cardinale [[Bartolomeo Pacca]] e di monsignor Soglia. Egli fu quindi ammesso ad incontrare Pio VII prigioniero. Curò la corrispondenza del pontefice; ma il papa lo scelse soprattutto per ottenere, nella sua qualità di giurista, preziosi consigli su come rispondere alle indebite pressioni di Napoleone.
[[Papa Gregorio XVI]] lo elevò al rango di [[cardinale]] nel [[concistoro]] del 18 febbraio [[1839]]. Lo stesso giorno lo elesse arcivescovo di [[Arcidiocesi di Ancona-Osimo|Osimo]] e [[Diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia|Cingoli]].
Il piano riuscì, infatti Napoleone non ottenne alcuna concessione dal pontefice. Dopo diciotto mesi però i francesi, non essendo riusciti a sopraffare la volontà di Pio VII, pur anziano ed ammalato, addossarono la colpa ai suoi due collaboratori. Li punirono rinchiudendoli nel [[Forte di Fenestrelle]] in [[Piemonte]]. Dopo alcuni mesi Soglia fu anche processato; risultò innocente, ma dovette accettare di prendere residenza a non meno di 100 leghe da Savona (ovvero 480&nbsp;km). Soglia scelse immediatamente come destinazione il suo paese natale, Casola<ref name="Ceroni"/>.
 
Fu raggiunto dalla notizia della liberazione del pontefice nel febbraio 1814<ref>La liberazione era avvenuta il 23 gennaio. Il Papa rimase prigioniero esattamente 4 anni, 10 mesi e 9 giorni.</ref>. Dopo aver incontrato Pio VII ad [[Imola]] il 2 aprile, lo seguì fino a Roma, dove si trasferì nuovamente. Fu stretto collaboratore del pontefice: consigliere, messo e persino rappresentante nei casi in cui Pio VII non poteva muoversi a causa dell'età avanzata. Ricevette due incarichi: [[elemosiniere apostolico]] e docente di testo canonico all'[[Università La Sapienza]]. Fu amato da molti dei suoi allievi<ref>Uno di essi, [[Giovanni Brunelli]], fu il suo successore come vescovo di Osimo dopo la sua morte.</ref>. Per il suo paese natale istituì due educandati. Portò a Casola i [[frati cappuccini]] per istruire i giovani di sesso maschile (1822)<ref>I frati cappuccini rimasero a Casola Valsenio fino al 1977.</ref>, e le Maestre Pie di [[Suore Maestre di Santa Dorotea|Santa Dorotea]] per le fanciulle. I due conventi furono fondati ex novo e quasi completamente finanziati a sue spese<ref name="Ceroni"/>.
Fu a capo di due governi dello [[Stato Pontificio]]:
*Dal 2 maggio al 2 agosto 1848;
*Dal 9 agosto al 16 settembre 1848.
 
Fu vicino a Pio VII fino agli ultimi giorni. Papa Chiaramonti, che si fidava ciecamente di lui, non sottoscrisse il proprio testamento finché non l'ebbe fatto leggere a Soglia Ceroni. Morto Pio VII ed eletto [[Leone XII]], il Soglia fece parte nel 1823 della commissione che elaborò un piano di riforma dell'istruzione pubblica. L'anno seguente il pontefice istituì una nuova congregazione per attuare la riforma stessa (bolla ''Quod divina sapientia'', 28 agosto 1824 istitutiva della [[Congregazione degli studi]]) e nominò come segretario dell'organismo Soglia Ceroni. In seguito fu nominato [[Sede titolare di Efeso|arcivescovo titolare di Efeso]] (1826). Sul piano culturale va segnalata la sua lunga amicizia con l'Abate [[Antonio Rosmini]], frequentato assiduamente negli anni del suo soggiorno romano. Rosmini tenne una delle sue prime conferenze sul [[comunismo]] su invito del Soglia Ceroni<ref name="Ceroni"/><ref>La conferenza si tenne ad Osimo, nelle Marche, dove Soglia Ceroni fu vescovo.</ref>.
Il 4 giugno [[1848]] fu nominato [[Segretario di Stato della Santa Sede|Segretario di Stato]]. Il 24 novembre [[1848]] [[papa Pio IX]] abbandonò [[Roma]]: Soglia Ceroni non seguì il pontefice a [[Gaeta]] ma tornò a Osimo, dove il 29 novembre successivo presentò formalmente le sue dimissioni da Segretario di Stato.
 
Dopo il breve pontificato di [[Pio VIII]] (1829-1830), Soglia Ceroni ricevette nuovi importanti incarichi da [[Gregorio XVI]] (1830-1846). Fu nominato Segretario della [[Congregazione dei vescovi e regolari]] (1834), consultore di quella degli affari ecclesiastici straordinari, dell'[[Congregazione dell'Indice|Indice]] e del [[Sant'Uffizio]]. Nel concistoro del 12 febbraio [[1838]] il pontefice gli conferì il titolo onorifico di [[Patriarcato latino di Costantinopoli|Patriarca di Costantinopoli dei Latini]] e lo creò [[cardinale presbitero]] dei [[Santi Quattro Coronati (titolo cardinalizio)|Santi Quattro Coronati]] (pubblicato il 18 febbraio 1839). Insieme alla porpora fu nominato [[Diocesi di Osimo|vescovo di Osimo e Cingoli]]. Si trasferì quindi nelle [[Marche]], dove rimase negli anni successivi. Iniziare un ministero pastorale a sessant'anni non era cosa consueta a quei tempi. Prese possesso della diocesi il 25 marzo 1839<ref name="Ceroni"/>.
Morì il 12 agosto [[1856]] all'età di 76 anni.
 
===Vescovo di Osimo e Cingoli===
Le sue opere nelle due diocesi furono molteplici: diede il massimo incitamento alle Scuole catechistiche per i fanciulli dei ceti popolari, costituì le [[Società di San Vincenzo de' Paoli|Conferenze di San Vincenzo]], finanziò l'istituzione di scuole serali per gli adulti analfabeti, affidò a una comunità di suore l'incarico di gestire un educandato per fanciulle. Si occupò poi della formazione dei seminaristi: tracciò un nuovo indirizzo di studi, potenziando il latino (che cominciava ad essere usato sempre meno) e compose un manuale di diritto pubblico (''Institutiones iuris publici ecclesiastici'') e uno di diritto privato (''Institutionum iuris privati'') per la formazione giuridica dei futuri sacerdoti<ref name="Ceroni"/>.
 
Non gli sfuggirono le esigenze materiali delle anime che ebbe in cura: provvide alle bonifiche dei fondi rustici, al rinnovo e ampliamento delle case coloniche, fu di stimolo ai proprietari terrieri per far disciplinare i corsi delle acque irrigue. Le sue alte relazioni gli diedero modo di reperire i finanziamenti per dotare e ampliare l’ospedale civile e l'ospizio degli anziani<ref name="Ceroni"/>.
Al [[conclave del 1846]] votò per il vescovo d'Imola Mastai Ferretti, che conosceva personalmente. Nello scrutinio della mattina del 15 giugno ottenne due voti diretti. L'indomani Mastai Ferretti fu eletto con il nome di [[Pio IX]].
 
===Un anno a Roma come Segretario di Stato===
Nel [[1848]] papa Pio IX lo richiamò da Osimo per affidargli (con Breve del 4 giugno) l'incarico di Segretario di Stato in sostituzione del cardinale [[Antonio Francesco Orioli|Orioli]], malato.
Per pochi mesi, da maggio a novembre, Soglia Ceroni ricopri la carica di [[Segretario di Stato (Santa Sede)|Segretario di Stato]] e di Presidente del [[Governo (Stato Pontificio)|Consiglio dei ministri]]. Uno dei ministri del suo governo fu l'osimano principe Annibale Simonetti<ref name="Ceroni"/>.
 
Dopo l'assassinio del ministro dell'Interno [[Pellegrino Rossi]], rassegnò le dimissioni. Il 24 novembre [[1848]] [[papa Pio IX]] partì da [[Roma]]: Soglia Ceroni non seguì il pontefice a [[Gaeta]] ma tornò a Osimo, da dove il 29 novembre successivo presentò formalmente le dimissioni da Segretario di Stato.
 
===Il ritorno ad Osimo===
Gli ultimi anni della vita del cardinal Soglia furono spesi per il bene della sua diocesi. Nel 1851 curò il trasferimento della vasta Biblioteca del Collegio Campana nell'attuale sede all'interno dell'omonimo Palazzo.<ref>{{Cita libro|autore-capitolo=Monica Bocchetta|curatore=Giulia Lavagnoli|titolo=Il Campana. Trecento anni di storia|anno=2016|editore=affinità elettive|città=Ancona|pp=119-138: p. 128|capitolo=La Biblioteca storica di Palazzo Campana}}</ref> Nel [[1853]] Osimo fu colpita dalla carestia. Il cardinale diede ordine di aprire i magazzini dell'episcopio per aiutare i bisognosi. Opere di carità si ripeterono nel [[1855]], quando diversi paesi della diocesi furono colpiti da un'epidemia di [[colera]].
 
Con atto testamentario donò tutto quello che aveva alla diocesi e volle essere sepolto ad Osimo. Morì il 12 agosto [[1856]] all'età di 76 anni.
 
==Opere==
*{{la}} ''De vita Johannis Baptistae a S. Bernardo Monachi Fuliensis commentarius'', Roma 1831
*{{la}} ''Institutiones iuris publici ecclesiastici, tomus I et II'', Roma 1843
*{{la}} ''Institutionum iuris privati ecc. libri tres'', Ancona, 1854
 
== Genealogia episcopale ==
La [[genealogia episcopale]] è:
* Cardinale [[Scipione Rebiba]]
* Cardinale [[Giulio Antonio Santori]]
* Cardinale [[Girolamo Bernerio]], [[Ordine dei frati predicatori|O.P.]]
* Arcivescovo [[Galeazzo Sanvitale (arcivescovo)|Galeazzo Sanvitale]]
* Cardinale [[Ludovico Ludovisi]]
* Cardinale [[Luigi Caetani]]
* Cardinale [[Ulderico Carpegna]]
* Cardinale [[Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni]]
* [[Papa Benedetto XIII]]
* [[Papa Benedetto XIV]]
* [[Papa Clemente XIII]]
* Cardinale [[Enrico Benedetto Stuart]]
* Cardinale [[Francesco Bertazzoli]]
* Cardinale Giovanni Soglia Ceroni
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Alessandro Capone, ''[https://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-soglia-ceroni_%28Dizionario-Biografico%29/ Soglia Ceroni, Giovanni]'', in ''Dizionario Biografico degli Italiani'', vol. XCIII, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 2017.
*Dati riportati su [http://www.catholic-hierarchy.org www.catholic-hierarchy.org] alla pagina [http://www.catholic-hierarchy.org/bishop/bsoce.html]
* ''[https://cardinals.fiu.edu/bios1838.htm#Soglia:~:text=(41)%206.-,SOGLIA%2C%20Giovanni,-(1779%2D1856) Soglia, Giovanni]'', in ''Cardinals of the Holy Roman Church''.
* Luciano Egidi (a cura di), ''Il Palazzo e l'Istituto Campana. Guida storico-artistica'', Osimo, Istituto Campana, 2013.
* Giulia Lavagnoli (a cura di), ''Il Campana. Trecento anni di storia'', Ancona, affinità elettive, 2016.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Miranda|id=bios1838.htm#Soglia|titolo=SOGLIA, Giovanni}}
* Pier Giacomo Rinaldi Ceroni e Andrea Padovani (a cura di), ''[https://vdocuments.net/il-card-giovanni-soglia-ceroni-servitore-di-cinque-card-giovanni-soglia-cer-il.html?page=1 Il Card. Giovanni Soglia Ceroni, Servitore di cinque Papi]''
* Geraldina Boni, [http://www.historiaetius.eu/uploads/5/9/4/8/5948821/boni_8.pdf ''Il cardinale Giovanni Soglia Ceroni e lo jus publicum ecclesiasticum''].
 
{{Box successione
|tipologia=incarico governativo
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|periodo=28 agosto [[1824]] - 23 giugno [[1834]]
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{{Box successione
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|periodo=2 ottobre [[1826]] - 18 febbraio [[1839]]
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|tipologia=incarico governativo
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|periodo=2 ottobre [[1826]] - 23 giugno [[1834]]
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|tipologia=incarico governativo
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|periodo=23 giugno [[1834]] - 18 febbraio [[1839]]
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|periodo=6 aprile [[1835]] - 18 febbraio [[1839]]
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|periodo=18 febbraio [[1839]] - 4 luglio [[1848]]
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{{Box successione
|tipologia=cardinale
|carica=[[Santi Quattro Coronati (titolo cardinalizio)|Cardinale presbitero dei Santi Quattro Coronati]]
|periodo=21 febbraio [[1839]] - 12 agosto [[1856]]
|precedente=[[Ludovico Micara]], [[Ordine dei frati minori cappuccini|O.F.M.Cap.]]
|successivo=[[Antonio Saverio De Luca]]
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{{Box successione
|tipologia=incarico governativo
|carica=[[CardinalSegretario di Stato (Santa Sede)|Cardinale Segretario di Stato]] di [[Sua Santità]]
|immagine=Flag of the Vatican City.svg
|periodo=4 giugno - 29 novembre [[1848]]
|precedente=[[Antonio Francesco Orioli]], [[Ordine dei frati minori conventuali|O.F.M.Conv.]]
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{{Controllo di autorità}}
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