Bernard Malamud: differenze tra le versioni
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|GiornoMeseMorte = 18 marzo
|AnnoMorte = 1986
|Attività = scrittore▼
|Epoca = 1900
▲|Attività = scrittore
|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità =
|Immagine = Bernard Malamud.jpg
|Didascalia2 = {{Premio|Pulitzer|narrativa|1967}}
}}
== Biografia ==
[[Figlio]] di Bertha (in origine Brucha Fidelman) e Max (in origine Mendel) Malamud, una coppia di [[immigrazione|immigranti]] [[ebrei]] di origine [[Russia|russa]],<ref name ="le muse">{{cita libro | titolo=le muse | editore=De Agostini | città=Novara | anno=1966 | volume=VII |p=186}}</ref> Bernard nacque nel [[1914]], quattro anni dopo il matrimonio dei suoi e dopo che la coppia ebbe un figlio nato morto nel [[1912]].▼
Nel [[1917]] nacque il fratello Eugene,
▲Figlio di Bertha (in origine Brucha Fidelman) e Max (in origine Mendel) Malamud, una coppia di [[immigrazione|immigranti]] ebrei di origine [[Russia|russa]], Bernard nacque nel [[1914]], quattro anni dopo il matrimonio dei suoi e dopo che la coppia ebbe un figlio nato morto nel [[1912]].
Poco tempo dopo, Bernard iniziò gli studi presso il [[City College of New York]], un'istituzione per giovani di talento ma poco abbienti, dove si laureò nel [[1936]]. In seguito frequentò la [[Columbia University]]<ref name ="le muse" /> conseguendo il Master of Art in lingua e letteratura inglese nel [[1942]]. Argomento della tesi erano le poesie di [[Thomas Hardy]]. Nel frattempo fece molti lavoretti, da supplente precario a usciere d'albergo, da negoziante a contadino stagionale.▼
▲Nel [[1917]] nacque il fratello Eugene, ma i due nel [[1929]] persero la madre, morta in un ospedale psichiatrico del [[Queens]].
▲Poco tempo dopo, Bernard iniziò gli studi presso il [[City College of New York]], un'istituzione per giovani di talento ma poco abbienti, dove si laureò nel [[1936]]. In seguito frequentò la [[Columbia University]] conseguendo il Master of Art in lingua e letteratura inglese nel [[1942]]. Argomento della tesi erano le poesie di [[Thomas Hardy]]. Nel frattempo fece molti lavoretti, da supplente precario a usciere d'albergo, da negoziante a contadino stagionale.
Dopo la conclusione degli studi lavorò come impiegato amministrativo presso il fisco statunitense a [[Washington (distretto di Columbia)|Washington]] e poi come insegnante di scuole serali, prevalentemente a [[Brooklyn]].
A questo periodo risale l'inizio della scrittura del romanzo ''The Light Sleeper'', che completò nel [[1948]] e stanco dei rifiuti da parte di editori bruciò nel [[1951]].
Negli [[anni 1940|anni quaranta]] scriveva però soprattutto racconti brevi e al [[1943]] risale la pubblicazione dei primi racconti su piccole riviste. Nel [[1945]], sposò Ann de Chiara, di tre anni più giovane, e la coppia si trasferì da [[Brooklyn]] al [[Greenwich Village]] dove nel [[1947]] nacque il primo figlio Paul Francis.
Bernard proseguì l'attività di insegnamento presso le scuole serali finché nel [[1950]] gli viene offerto un posto di insegnante di grammatica a [[
Nei primi [[anni 1950|anni cinquanta]] pubblicò diversi racconti brevi su riviste di più certa notorietà finché nel [[1952]], anno in cui nacque la seconda figlia, Joanna Ellen, e il fratello Eugene venne diagnosticato «schizofrenico» (come la madre), vide la luce il suo primo [[romanzo]], ''The Natural'' (''[[Il migliore (romanzo)|Il migliore]]'') che ottenne un discreto successo di critica e lo consacrò fra gli scrittori ritenuti "promettenti". La notorietà non cambiò le sue abitudini, Malamud continuò a dedicare infatti alla scrittura ogni minuto libero dall'attività d'insegnamento.
Nel [[1954]] morì il padre
Del [[1957]] è il suo secondo romanzo, ''The Assistant'' (''[[Il commesso]]''),<ref name ="le muse" /> premiato con il "Rosenthal Award" e con il "Daroff Memorial Fiction Award". Anche la raccolta di racconti brevi ''The Magic Barrel'', uscita l'anno successivo, venne premiata con il "[[National Book Award]]".
Dopo qualche corso estivo nella Yaddo Corporation e alla [[Università di Harvard|Harvard]], si trasferì con la famiglia al [[Bennington College]], nel [[Vermont]], dove insegnò scrittura creativa.
Vennero pubblicati il terzo romanzo, ''A New Life'' (''[[Una nuova vita]]'') nel [[1961]] e la seconda raccolta di racconti ''Idiots First'' ([[1963]]). L'anno successivo fece un viaggio, visitando nuovamente [[Inghilterra]], [[Francia]], [[Spagna]], [[Italia]] e, in piena guerra fredda, l'[[Unione Sovietica]].
Nel [[1964]] diviene membro del "National Institute of Arts and Letters" e
In seguito Malamud ebbe un declino nella produzione letteraria, la raccolta di novelle ''Pictures of Fidelman: An Exhibition''([[1969]]) non ottenne il successo delle opere precedenti e anche il successivo romanzo ''The Tenants'' (''[[Gli inquilini]]'') ([[1971]]) non incontrò il favore unanime dei critici.
Nel [[1971]] per cinque mesi visse a [[Londra]], nel [[1972]] acquistò un appartamento nelle [[Lincoln Towers]] di [[Manhattan]], nel [[1973]] una terza raccolta di racconti fu ''Rembrandt's Hat''. Nello stesso anno il fratello muore.
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Nel [[1976]] ricevette il "Jewish Heritage Award" e nel [[1978]] fece un viaggio in [[Ungheria]].
Nel [[1979]], pubblicò il settimo romanzo, ''Dubin's Lives'' (''[[Le vite di Dubin]]'') ritenuto dall'autore il "suo romanzo migliore" che per certi versi rappresentò la conclusione del periodo di crisi. Divenne presidente del "PEN American Center" (un istituto che sosteneva gli scrittori con assegni e altre opere di mecenatismo) dal [[1979]] al [[1981]].
Le opere seguenti furono il romanzo ''God's Grace'' (''[[Dio mio, grazie]]'', [[1982]]) e la raccolta di racconti ''The Stories of Bernard Malamud'' ([[1983]]) che gli valsero il conferimento della medaglia d'oro da parte dell'"[[American Academy and Institute of Arts and Letters]]".
Nel [[1984]] venne realizzato il film con [[Robert Redford]] tratto da ''The Natural'' (''[[Il migliore (film)|Il migliore]]'', per la regia di [[Barry Levinson]]). Nel [[1985]] ricevette il [[Premio Mondello]].
Dopo un intervento chirurgico al [[cuore]], iniziò il suo ottavo romanzo che non portò mai a termine (''The People'', uscito incompleto
Nel [[1997]] tutti i racconti furono raccolti in ''The Complete Stories'', a cura dell'amico Rovert Giroux.
Nel 2014 una selezione di suoi romanzi è stata pubblicata in due volumi della [[serie editoriale]] ''[[Library of America]]''<ref>James Campbell, [https://online.wsj.com/news/articles/SB10001424052702303730804579435001129600812 ''Book Review: Library of America's Bernard Malamud volumes''], ''[[The Wall Street Journal]]'', 21 marzo 2014.</ref>: il n. 248 della serie, ''Novels and Stories of the 1940s & 50s'' (ISBN 978-1-59853-292-0) e il n. 249, ''Novels and Stories of the 1960s'' (ISBN 978-1-59853-293-7).
== Opere ==▼
Nel [[2014]] è stato pubblicato il primo dei due volumi (1952-1966) che la Mondadori gli ha dedicato nella serie ''[[I Meridiani]]'': in questa pubblicazione, due titoli sono stati cambiati: ''[[Il migliore (romanzo)|Il migliore]]'' (''The Natural'') è divenuto ''Il fuoriclasse''; ''[[Il commesso]]'' (''The assistant'') è stato cambiato in ''I giovani di bottega''. Il volume contiene anche i romanzi ''[[L'uomo di Kiev (romanzo)|L'uomo di Kiev]]'' e ''[[Una nuova vita]]'', oltre a due raccolte di racconti (''Il barile magico'' e ''Prima gli Idioti''). Nel 2015, infine, è stato pubblicato il secondo e ultimo volume (1967-1986), sempre appartenente alla medesima collana, che ha così raccolto le rimanenti opere di Malamud.
===Opera Omnia===▼
*''Romanzi e racconti. 1952-1966'' (contiene i romanzi ''The Natural'' con il titolo ''Il fuoridasse''; ''The Assistant'' con il titolo ''II giovane di bottega''; ''Una nuova vita''; ''L'uomo di Kiev''; e le raccolte di racconti ''Il barile magico'' e ''Prima gli Idioti''), a cura di Paolo Simonetti, con un'introduzione di Tony Tanner, Collana "[[I Meridiani]]", Mondadori, Milano, 2014 ISBN 88-04-62711-5▼
▲== Opere ==
{{Vedi anche|Opere di Bernard Malamud}}
* ''Novels and Stories of the 1940s & 50s. The Natural, The Assistant, Stories'', Library of America, 2014 ISBN 978-1-59853-292-0.
* ''Novels and Stories of the 1960s. A New Life, The Fixer, Pictures of Fidelman: an Exhibition, Stories'', Library of America, 2014 ISBN 978-1-59853-293-7.
▲* ''Romanzi e racconti. 1952-1966'' (contiene i romanzi ''
* ''Romanzi e racconti. 1967-1986'' (contiene i romanzi ''Ritratti di Fidelman: una mostra''; ''[[Gli inquilini]]''; ''[[Le vite di Dubin]]''; ''[[God's Grace]]'' con il titolo ''La grazia di Dio''; ''Il popolo''; e la raccolta di racconti ''Il cappello di Rembrandt'', oltre a racconti sparsi), a cura e con un saggio introduttivo di Paolo Simonetti, Collana "[[I Meridiani]]", Mondadori, Milano, 2015 ISBN 978-88-04-65502-2.
=== Romanzi ===
* 1952 - ''The Natural'', trad. Mario Biondi, ''[[Il migliore (romanzo)|Il migliore]]'',
* 1957 - ''The Assistant'', trad. Giancarlo Buzzi, ''[[Il commesso]]'', Torino: Einaudi, 1962; Collana I Nuovi Coralli n.25, Einaudi, Torino, 1972; con uno scritto introduttivo di [[Giorgio Manganelli]], Collana Einaudi Tascabili, Einaudi, 1994; n.ed. Roma: Minimum Fax, 2013
* 1961 - ''A New Life'', trad. Vincenzo Mantovani, ''[[Una nuova vita]]'', Torino: Einaudi, 1963, n.ed. Roma: Minimum fax, 2007
* 1966 - ''The Fixer'', trad. [[Ida Omboni]], ''[[L'uomo di Kiev (romanzo)|L'uomo di Kiev]]'', Torino: Einaudi, 1968; Collana I Nuovi Coralli n.239, Einaudi, Torino, 1979; n.ed. Roma: Minimum Fax, 2014
* 1971 - ''The Tenants'', trad. Floriana Bossi, ''[[Gli inquilini]]'', Collana SuperCoralli, Einaudi, Torino, 1972; n.ed. Roma: Minimum fax, 2008
* 1979 - ''Dubin's Lives'', trad. Bruno Oddera, ''[[Le vite di Dubin]]'', Collana SuperCoralli, Einaudi, Torino, 1981; n.ed. Roma: Minimum fax, 2009
* 1982 - ''God's Grace'', trad. Camillo Pennati, ''[[Dio mio, grazie]]'',
* 1989 - ''The People'', non finito e postumo, a cura di Robert Giroux, trad. Igor Legati, ''Il popolo'', Torino: Einaudi, 1993
=== Racconti ===
* 1958 - ''The Magic Barrel'', trad. Vincenzo Mantovani, ''Il barile magico'', Collana SuperCoralli, Einaudi, Torino, 1964 (13 racconti); - n.ed. Roma: Minimum Fax, 2011
* 1963 - ''Idiots First'', trad. Ida Omboni, ''Prima gli idioti'', Collana I Coralli n.232, Torino: Einaudi, 1966 (12 racconti) -
* 1969 - ''Pictures of Fidelman: An Exhibition'', trad. Ida Omboni, ''La Venere di Urbino'', Collana I Nuovi Coralli n.62, Einaudi, Torino, gennaio 1973 (6 racconti);
* 1973 - ''Rembrandt's Hat'', trad. Donata Migone, ''Il cappello di Rembrandt'', Collana I Nuovi Coralli n.131, Einaudi, Torino, 1975 (8 racconti) ,nuova ed. Roma: Collana Minimum Classics, Minimum Fax, Ottobre 2015
* 1983 - ''The Stories of Bernard Malamud'' (scelta di 25 racconti precedentemente pubblicati in volume con un'inedita introduzione dell'autore)
* 1989 - ''Uncollected Stories'', trad. Igor Legati, in ''The People'', cit. (romanzo incompiuto e 16 racconti)
* 1997 - ''The Complete Short Stories'', a cura di Robert Giroux, trad. in ''Tutti i racconti'', volume 1: 1940-62 (29 racconti) e volume 2: 1963-84 (26 racconti), Einaudi, Torino, 2001
* 2008 - ''Racconti'', a cura di [[Eraldo Affinati]], Collana Letture, Einaudi, Torino, 2008
*2019 - ''Tutti i raccont''i, trad. Giovanni Garbellini, Igor Legati, Vincenzo Mantovani - Collana Minimum Classics, Minimum Fax, Ottobre 2019
=== Interviste e conversazioni ===
* ''Conversations with Bernard Malamud'', a cura di Lawrence M. Lasher, University Press of Mississippi, 1991
=== Biografie e memorie ===
* Johanna Malamud Smith, ''My Father Is a Book'', Boston: Houghton Mifflin, 2006
* Philip Davis, ''Bernard Malamud. A Writer's Life'', Oxford University Press, 2007
=== Saggi ===
*
* ''A Malamud Reader'', a cura di Philip Rahv, New
* ''Bernard Malamud and the Critics'', a cura di Leslie A. Field e Joyce W. Field, New York University Press, 1970
* ''The Fiction of Bernard Malamud'', a cura di Richard Astro e Jackson J. Benson, Corvallis: Oregon State U.P., 1977
* Sheldon J. Hershinov, ''Bernard Malamud'', New York: Frederick Ungar, 1980
* Iska Sheila Alter, ''The Good
* Jeffrey Helterman, ''Understanding Malamud'', University of South Carolina Press, 1985
* Joel Salzberg, ''Bernard Malamud: A Reference Guide'', Boston: G.H. Hall and Co., 1985
* ''Bernard Malamud'', a cura di [[Harold Bloom]], New York: Chelsea House, 1986
* ''Critical Essays on Bernard Malamud'', a cura di Joel Salzberg, Boston: G.H. Hall and Co., 1987
* Robert Solotaroff, ''Bernard Malamud: A Study of the Short Fiction'', Boston: G.H. Hall and Co., 1989
* Kathleen Gillikin Ochshorn, ''The
* Edward A. Abramson, ''Bernard Malamud Revisited'', New York: Twayne, 1993
* ''Talking Horse: Bernard Malamud on Life and Work'', a cura di Alan Cheuse e Nicholas Delbanco, New York: Columbia U.P., 1996; trad. parziale a cura di Francesco Longo, ''Per me non esiste altro'', Roma: Minimum Fax, 2015
* ''The Magic World of Bernard Malamud'', a cura di Evelyn Avery, State University of New York Press, 2001
== Note ==
<references/>
== Altri progetti ==
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==Collegamenti esterni==
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