Hip hop italiano: differenze tra le versioni
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{{NN|hip hop|novembre 2013}}
{{C|In mancanza di un'adeguata [[Aiuto:Note|contestualizzazione delle fonti]] è alto il rischio che la voce contenga [[WP:RO|ricerche originali]].|
{{torna a|Hip hop (genere musicale)}}
L{{'}}'''hip hop italiano''' è un sottogenere della [[musica hip hop]] sviluppatosi in [[Italia]] all'inizio degli [[anni 1980|anni ottanta]], passando da testi in inglese (es. ''Let get dizzy'' oppure ''Ontha Run'' degli storici [[Radical Stuff]], [[1992]]) a quelli in lingua italiana. Uno dei primi esperimenti è stato fatto nel [[1986]] dalla band bolognese "Raptus", fondata da Ohm Guru e [[Gaudi (musicista)|Gaudi]], con la [[Attack Punk Records]] (e dello stesso anno è anche ''Disoccupato Rappo'', parodia rap dei torinesi [[Truzzi Broders]])<ref>{{Cita web|url=https://linguisticaskrtskrt.medium.com/alla-ricerca-della-prima-canzone-rap-in-italiano-lipotesi-truzzi-broders-ad08fc2fb331|titolo=Alla ricerca della prima canzone rap in italiano: l’ipotesi Truzzi Broders}}</ref>, ma è negli [[anni 1990|anni Novanta]] che i gruppi appartenenti alla scena hip hop incidono i loro primi lavori significativi. Dopo un periodo di crisi attorno ai primi [[anni duemila]], negli anni seguenti l'hip hop italiano ha riscontrato una notevole crescita commerciale con il lancio mediatico di numerosi [[rapper]], la nascita di diverse competizioni di freestyle e la diffusione tramite [[internet]].
== Storia ==
=== Anni ottanta ===
In Italia la cultura hip hop fu introdotta negli anni ottanta grazie al primo tour mondiale di [[Afrika Bambaataa]], attraverso la trasmissione su canali privati locali e regionali di alcune pellicole statunitensi dedicate al [[hip hop|movimento]], quali per esempio ''[[Beat Street]]'' (1984), ''[[Style Wars]]'' (1983) e soprattutto il lungometraggio del ''[[Wild Style (film)|Wild Style]]''<ref name="Ivic">{{cita|Ivic}}. Nei primi anni Ottanta i film che diffondevano l'immaginario legato alla cultura Hip Hop erano ''[[The Warriors di Walter Hill]]'' (1979, Paramount Pictures), ''[[Fame]]'' di Alan Parker (1980, prodotto da David De Silva e Alan Marshall).</ref> (1983) ma già durante i primi anni Ottanta l'immaginario legato al [[Graffitismo|graffiti writing]] e alla [[Break dance|breakdance]] faceva da sfondo in film come [[I guerrieri della notte|''The Warriors'' di Walter Hill]] (''I Guerrieri della Notte'', 1979) e ''[[Saranno famosi (film)|Fame]]'' (''Saranno Famosi'', 1980)<ref>{{Cita web|url=https://www.libreriauniversitaria.it/shaone-remixed-media-1980-2020/libro/9791281375031|titolo=ShaOne Remixed Media 1980-2020. Ediz. italiana e inglese|sito=www.libreriauniversitaria.it|accesso=22 luglio 2023}}</ref>. [[Sha-One]] fu uno dei i pionieri del genere assieme a [[Ice One]], [[DJ Gruff]], [[Sean (rapper)|Sean]] e [[Kaos (rapper)|Kaos]].
[[Jovanotti]], che a [[Roma]] conobbe questo genere, pubblicò l’album di debutto ''[[Jovanotti for President]]'' (1988), caratterizzato da strofe rappate in [[lingua inglese]]. Con le pubblicazioni di ''[[La mia moto]]'' e di ''[[Giovani Jovanotti]]'', l'artista abbandonò in buona parte il corso iniziato l'anno precedente e quando rientrò in scena con un disco rap nel 1991, fu già parte di un fenomeno più vasto.
Si può dire che Jovanotti fu uno dei primi a fare rap in Italia e poi a farlo conoscere al grande pubblico, ma senza mai avvicinarsi alla cultura hip hop. Successivamente gli venne riconosciuto un ruolo di precursore per l'hip hop in Italia, anche se in realtà si può dire che Jovanotti fece sì che una forma di espressione già presente sul suolo italiano, spesso in ben altra veste fosse conosciuta per la prima volta dal grande pubblico.
In città come Roma e [[Milano]] si crearono gruppi di breaker e writers che si riunivano di pomeriggio e organizzavano dei contest che in poco tempo raggiunsero una risonanza tale che vi partecipavano ragazzi provenienti da tutta Italia e addirittura dall’estero. All’epoca non era ancora chiaro che le diverse discipline facevano parte di un unico movimento: inizialmente si reputava che fosse impossibile fare rap in italiano per via della metrica, degli accenti, di cadenze e di sillabe. [[DJ Enzo]], DJ Gruff, Ice One, Pinzu, Shark e Josta sono tra i primi a provarci ma per tutto il decennio nessuno della scena osa incidere dischi rap in italiano.
=== Anni novanta ===
All'inizio degli anni novanta si muovono i rapper delle [[posse]], termine inglese che significa "gruppo", attivisti nel campo politico-sociale e di rivendicazione di diritti, che si servono della musica per esprimere le proprie opinioni e diffonderle. Il movimento si sviluppa essenzialmente nell'ambito dei [[centri sociali]].
Nel 1990 il collettivo romano [[Onda Rossa Posse]] (dalle cui ceneri nasceranno gli [[Assalti Frontali]]) incide il primo disco in vinile di rap italiano che contiene il singolo ''Batti il tuo tempo''. Anche La scena bolognese è in fermento in quegli anni e nel 1991 gli Isola Posse All Stars incidono ''Stop al panico''.
A Roma invece si fanno notare gli Assalti frontali che incidono l’album ''[[Terra di nessuno]]''.
Gli [[Almamegretta]], i [[Sangue Misto (gruppo musicale)|Sangue Misto]], i [[99 Posse]], i Camelz Finezza Click, i sardi Sa Razza e [[La Fossa]], i [[Nuovi Briganti]], [[Frankie hi-nrg mc|Frankie HI-NRG]] con ''[[Fight da faida|Fight da Faida]]'' sono la colonna sonora del rap italiano old school dei primi anni novanta, anni in cui le stragi di mafia hanno scosso la penisola. Nel 1993 Frankie HI-NRG con il disco ''[[Verba manent|Verba Manent]]'' diventa il primo rapper italiano a pubblicare un disco di hip hop in italiano distribuito da una major.
Le sonorità di quegli anni, molto semplici, vennero completamente abbandonate con l'arrivo di artisti quali [[Articolo 31]], [[Bassi Maestro]], [[Otierre]], [[The NextOne]], [[Kaos (rapper)|Kaos]] al nord, [[Colle der Fomento]], [[Piotta (rapper)|Piotta]] e [[Cor Veleno]] a Roma, il precursore [[Lou X]] con suo cugino [[C.U.B.A. Cabbal]] a [[Pescara]], ognuno con un proprio stile e un proprio modo di fare rap. Senza dubbio fra i citati i maggiori esponenti sono gli [[Articolo 31]]. Nel 1994 i Sangue Misto segnano l'epoca pubblicano uno dei dischi old school più importanti della storia dell’hip hop italiano dal titolo ''[[SxM]]'' che diventa negli anni un culto dell’hip hop: il disco si distingue dagli altri hip hop degli anni novanta grazie a sonorità acide e cupe e grazie alla modalità di scrittura dei testi utilizzando all’interno del disco degli slang nuovi, particolari ma molto musicali.
Nel 1993 l'album ''[[Strade di città]]'' degli Articolo 31 entrò nella classifica italiana degli album, vendendo oltre {{formatnum:90000}} copie, un record per un album hip hop dell'epoca. Anche [[Neffa]] nel 1996 ebbe un buon successo commerciale raggiungendo il disco d'oro con il suo lavoro corale ''[[Neffa & i messaggeri della dopa|Neffa & i Messaggeri della Dopa]]''.
Comincia così quella che viene definita la [[Golden age hip hop|golden age]] del rap italiano. Uno dei rapper rappresentativi di questa fase fu [[Joe Cassano]], cresciuto musicalmente tra [[New York]] e vari collettivi italiani, tra cui la [[Porzione Massiccia Crew]] di [[Bologna]]. Con l'album ''[[Dio lodato]]'', pubblicato postumo nel 1999 a causa della sua morte prematura avvenuta per arresto cardiaco, Cassano venne definito come il "più grande cultore della golden age", segnando l'epoca con brani come ''Dio lodato per 'sta chance...'', ''Gli occhi della strada'' e ''Nocche dure''.
Nel 1994 gli Articolo 31 pubblicarono ''[[Messa di vespiri]]'', contenente il singolo ''[[Ohi Maria]]'' (vincitore del premio ''Un disco per l'estate''), mentre due anni più tardi pubblicarono ''[[Così com'è]]'', promosso dai singoli ''[[Tranqi Funky]]'' e ''[[2030 (singolo)|2030]],'' che viene riconosciuto come l'album più importante della storia dell'Hip Hop Italiano. È l'album rap italiano più venduto di sempre con oltre 600 000 copie vendute, inoltre è l'unico album rap italiano ad aver vinto il disco di diamante. Sempre nel 1994 inoltre fu fondata la crew [[Spaghetti Funk]]. A caratterizzare questi MC e DJ è dunque la somiglianza di stile, di contenuti e di musica, legata come dicono loro ad una componente funk, oltre che rap. Il legame tra tutti gli artisti, nato intorno al 1994, si è rafforzato nel 1998 quando tutti insieme intrapresero un tour per l'Italia, per promuovere l'album [[Nessuno (Articolo 31)|Nessuno]] degli Articolo 31. Nel dicembre 1999 uscì [[Xché sì!]], che vide un miscuglio di funk e hip hop che conferì a quest'album una musicalità molto orecchiabile. Numerose le collaborazioni con artisti importanti tra cui [[Kurtis Blow]], noto per essere il primo rapper della storia ad ottenere un disco d'oro con un suo singolo.
Altri album di importanza rilevante nel corso di questo periodo sono ''[[Novecinquanta]]'' di [[Fritz da Cat]], ''[[Fastidio]]'' di [[Kaos (rapper)|Kaos]], ''[[Sotto effetto stono]]'' dei [[Sottotono]], ''[[107 elementi]]'' di Neffa, ''[[Sindrome di fine millennio]]'' degli [[Uomini di mare]], [[Spaccanapoli (album)|Spaccanapoli]] del [[Clan Vesuvio]], ''[[Spaccanapoli (album)|Deluxe]]'' dei [[Lyricalz]], ''[[La realtà, la lealtà e lo scontro]]'' di Lou X, [[Il mondo che non c'è]] di Chief & Soci del 1997.
=== Anni duemila ===
Sul finire del 1999 il gruppo milanese [[Club Dogo#Sacre Scuole|Sacre Scuole]], composto da [[Jake La Furia|Jake la Furia]], [[Gué Pequeno]] e [[Dargen D'Amico|Dargen d'Amico]], pubblica l'album ''[[3 MC's al cubo]]''.
Nel 2001 i Sottotono partecipano al [[Festival di Sanremo 2001|Festival di Sanremo]] per poi sciogliersi poco tempo dopo. Nel 2003 il rapper pugliese [[Caparezza]] raggiunge il successo con l'album ''[[Verità supposte|Verità Supposte]]'' e in particolare col singolo ''[[Fuori dal tunnel]]''.
Dopo lo scioglimento degli Articolo 31, con [[DJ Jad]] e [[J-Ax]] che intraprendono carriere da solista, con quest'ultimo che si sposta verso il genere [[Rap rock]], e l'abbandono di Neffa dalla scena rap, si ha un periodo di stanchezza per la scena italiana che si risveglia con alcune produzioni: in primis vanno ricordati ''[[Mi fist]]'' dei [[Club Dogo]], ''[[Chi more pe' mme]]'' dei [[Co'Sang]], ''Sangue'' dei [[TruceKlan|Truceboys]], ''[[60 Hz]]'' di [[DJ Shocca]], ''[[Fabiano detto Inoki]]'' di [[Inoki]], ''[[Mondo Marcio (album)|Mondo Marcio]]'' di [[Mondo Marcio]] e ''[[Mr. Simpatia]]'' di [[Fabri Fibra]].
Nonostante l'Italia rimanga salda nell'underground, il mercato dei dischi, capeggiato da etichette indipendenti come la [[Portafoglio Lainz Records|Portafoglio Lainz]] o la [[Vibrarecords|Vibra]], dà comunque dei risultati. E nel 2006 diversi MC riescono ad ottenere un contratto discografico con delle [[Etichetta discografica#Le major|major]]: Mondo Marcio firma per la [[EMI]],<ref>{{Cita web|nome = Alberto|cognome = Belgesto|url = http://brescia.corriere.it/brescia/notizie/cronaca/12_ottobre_11/20121011BRE13_33-2112206076048.shtml|titolo = Mondo Marcio, il rap adesso parla italiano|accesso= 9 febbraio 2016 |sito = Corriere della Sera Brescia}}</ref> Inoki con la [[Warner Music Italy|Warner]],<ref>{{Cita web|url = http://hotmc.rockit.it/inoki-firma-per-la-warner-music/|titolo = Inoki firma per la Warner Music|accesso = 9 febbraio 2016 |sito = hotmc.rockit.it|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160304185913/http://hotmc.rockit.it/inoki-firma-per-la-warner-music/|dataarchivio = 4 marzo 2016}}</ref> Fabri Fibra e i Club Dogo con la [[Universal Music Group|Universal]],<ref>{{Cita web|url = http://www.universalmusic.it/pop/news/newsdet.php?idn=4425|titolo = Fabri Fibra rinnova il contratto con Uni... - Universal Music Pop|accesso = 9 febbraio 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url = http://www.newsic.it/news/body_news.php?id=25213|titolo = News: Club Dogo con Universal - Newsic|accesso = 9 febbraio 2016 |urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160305041514/http://www.newsic.it/news/body_news.php?id=25213|dataarchivio = 5 marzo 2016}}</ref> mentre i Cor Veleno firmano per la [[H2O Music]], essendo i primi artisti italiani a sfruttare la musica formato digitale. Alcuni videoclip, come quello di ''[[Applausi per Fibra]]'' di Fabri Fibra, riescono ad arrivare su emittenti come [[All Music]] o [[MTV]] e guadagnare discrete posizioni nelle classifiche.
In questo periodo nascono anche i primi contesti di freestyle, tra cui 2theBeat, [[Tecniche Perfette]] ed [[MTV Spit]]. Tra il 2006 e il 2008 il genere si espande a un pubblico più ampio, inizialmente grazie all'album ''[[Solo un uomo (Mondo Marcio)|Solo un Uomo]]'' di Mondo Marcio, che portò il genere al grande pubblico in Italia,<ref>{{Cita web |url=http://www.sorrisi.com/musica/dischi-in-uscita/fabri-fibra-questi-10-anni-sono-stati-una-guerra/ |titolo=Copia archiviata |accesso=24 ottobre 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160924092021/http://www.sorrisi.com/musica/dischi-in-uscita/fabri-fibra-questi-10-anni-sono-stati-una-guerra |dataarchivio=24 settembre 2016 |urlmorto=sì }}</ref> successivamente seguirono gli album ''[[Tradimento (album)|Tradimento]]'' di Fabri Fibra e ''[[Marracash (album)|Marracash]]'' di [[Marracash]] che riuscirono a conquistare le prime posizioni in classifica.
Intanto a [[Roma]], tra tutti i gruppi [[Hip hop (genere musicale)|hip hop]], si affermava il [[TruceKlan|truceklan]], creato dall'unione dei gruppi hip hop Truceboys e In the Panchine. Tra gli esponenti principali del gruppo spiccavano: [[Noyz Narcos]], [[Metal Carter]], Gel, Cole, Gemello, [[Chicoria]], Benassa, [[Duke Montana]] (uscito dal gruppo nel 2011) e Zinghero. Mentre dalla parte della produzione: Lou Chano, DJ Sano Volcano, 3FX, Fuzzy, [[DJ Gengis]], Rough, Giordy Beatz, Meme, DJ Sine, Marco Tozzi e Low Killa. Gli album realizzati dal collettivo sono: Sangue, [[Ministero dell'inferno|Ministero dell'Inferno]] e In the Panchine. I Generi toccati dal gruppo vanno dal [[Gangsta rap]] all'[[Hardcore hip hop]] al [[Rap metal]].
=== Anni duemiladieci ===
Dal 2010 dopo il successo del singolo ''[[Tranne te|Tranne Te]]'' di Fabri Fibra si crea un vero e proprio fenomeno di rapper [[mainstream]]. Nello stesso anno viene pubblicato [[C'eravamo tanto odiati (album)|''C'eravamo tanto odiati'']], primo e unico disco dei [[Due di Picche]], duo composto da [[J-Ax]] e [[Neffa]], pionieri dell'Hip hop Italiano anni '90.
Fanno il loro debutto nella musica rap italiana artisti come [[Emis Killa]], [[Clementino (rapper)|Clementino]], [[Fedez]], [[Gemitaiz]], [[MadMan]], [[Rocco Hunt]] e [[Salmo (rapper)|Salmo]]. Allo stesso tempo nascono artisti che riescono a portare la loro musica ad alti livelli di vendita, esempi di questi artisti sono [[Noyz Narcos]] del [[TruceKlan]] e [[Nitro (rapper)|Nitro]].
Tra il 2015 e il 2016 arriva in Italia l'influenza [[Trap (genere musicale)|trap,]] a partire da ''[[XDVR]]'' e ''[[Sfera Ebbasta (album)|Sfera Ebbasta]]'' di [[Sfera Ebbasta]] e ''[[Trilogy (Dark Polo Gang)|Trilogy]]'' della [[Dark Polo Gang]], una raccolta dei mixtape ''[[Crack musica]]'' di [[Tony Effe]] e [[Side Baby|Dark Side]], ''[[Succo di zenzero]]'' di [[Wayne Santana]] e ''[[The Dark Album]]'' di [[Dark Pyrex]]. Seguono questa scia nuovi artisti come [[Ghali (rapper)|Ghali]], [[Lazza]], [[Achille Lauro (cantante)|Achille Lauro]], [[Capo Plaza]], [[Izi (rapper)|Izi]], [[Tedua]], [[Massimo Pericolo]], [[Rkomi]], [[Ernia (rapper)|Ernia]], [[Laïoung]], Cromo, [[DrefGold]], il collettivo [[FSK Satellite]] (composto da Taxi B, [[Sapobully]] e [[Chiello]]) e molti altri; sebbene l'underground resti ben saldo con artisti come Lord Madness, [[Murubutu]], [[Claver Gold]], FastCut, [[Suarez (rapper)|Suarez]], Leslie, Hard Squat Crew, Inoki, [[Rancore (rapper)|Rancore]], [[Mezzosangue (rapper)|Mezzosangue]], [[Lanz Khan]], Mattak, Gionni Gioielli, L'Elfo e molti altri.
Escono in questi anni album già diventati classici del genere come ''[[Il ragazzo d'oro]]'' di Guè Pequeno, ''[[The Island Chainsaw Massacre]]'' di Salmo, ''[[Il cuore e la fame]]'' di [[Egreen]] e ''Dead Poets'' di DJ FastCut.
=== Anni duemilaventi ===
Intorno al [[2020]] arrivano le influenze della [[drill]], molto in voga in America. Galoppano questa scia artisti come [[Rondodasosa]], che esordisce con l’album ''[[Trenches Baby]],'' [[Paky]], [[Shiva (rapper)|Shiva]], [[Baby Gang (rapper)|Baby Gang]] e [[Simba La Rue]]. Nel marzo 2020 [[Papa V]] esordisce con il singolo ''Per non morire mai'' e qualche anno dopo esordisce anche [[Nerissima Serpe]], pubblicando il primo album ufficiale ''Denti da latte''. I due diventeranno coppia fissa con diversi singoli e gli album ''Mafia Slime'' e ''[[Mafia Slime 2]]''. Nel 2022 fa la sua comparsa sulla scena nazionale [[Kid Yugi]] con la pubblicazione del suo primo singolo ufficiale, ''Grammelot.'' Lo stesso anno pubblica il primo album ufficiale, ''[[The Globe]]'', mentre due anni dopo pubblica il suo secondo album in studio, ''[[I nomi del diavolo]]''. Intorno a metà del decennio nella scena spiccano artisti come Flaco G, Promessa, 22simba e [[Sayf]].
Nel 2024 l'''empowerment'' femminile nel rap italiano si evidenzia con [[Anna (rapper)|Anna]] e il suo album ''[[Vera Baddie]]'', che promuove indipendenza e temi sociali.<ref name="Stagione_Musicale 2024_2025">{{cita web|url=https://www.rapradar.it/il-dominio-assoluto-del-rap-italiano-nel-2024-2025/|titolo=Il dominio assoluto del rap italiano nel 2024-2025|data=3 ottobre 2025|accesso=17 ottobre 2025}}</ref> [[Geolier]] ha portato il [[dialetto napoletano]] nel ''mainstream''.<ref name="Stagione_Musicale 2024_2025" /> Il brano ''La pace è la risposta'' di [[Inoki]] si distingue per un messaggio contro l'odio e la guerra, con particolare attenzione alla [[Guerra Israele-Hamas|crisi di Gaza]], invitando alla pace come via di cambiamento.<ref>{{cita web|url=https://www.rapologia.it/inoki-la-pace-e-la-risposta/|titolo=Per Inoki: la Pace è la Risposta|autore=Andrea Cocchi|data=16 febbraio 2024|accesso=17 ottobre 2025}}</ref> Icy Subzero ha ottenuto consensi con ''I can fly'' (marzo 2024), un brano che unisce sonorità urban e [[reggaeton]] con un'atmosfera da club sud-americano.<ref>{{cita web|url=https://www.imusicfun.it/news/icy-subzero-rientra-nel-suo-personaggio-street-con-i-can-fly/|titolo=Icy Subzero rientra nel suo personaggio street con “I Can Fly”|autore=Simone Zani|data=19 marzo 2024}}</ref> [[Artie 5ive]], artista italo-sierraleonese attivo dal 2020, ha guadagnato popolarità con ''Sogno Americano'' (maggio 2025), brano tra trap e [[pop urbano]].<ref>{{cita web |autore=Claudio Cabona|url=https://www.rockol.it/news-746778/artie-5ive-chi-e-feat-con-lazza-gue-e-anna-di-cui-e-il-fidanzato|titolo=Artie 5ive è uno dei nomi più caldi del rap italiano|data=18 settembre 2024}}</ref>
== L'uso del dialetto o della lingua minoritaria ==
I padri dell'uso del dialetto nel rap sono i [[Sud Sound System]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Mirko|cognome=Grimaldi|titolo=Le radici ca tieni: italiano, dialetto e rap nel Salento|accesso=11 agosto 2023|url=https://www.academia.edu/18812002/Le_radici_ca_tieni_italiano_dialetto_e_rap_nel_Salento}}</ref>, gruppo orientato più al [[Raggamuffin]], [[La Famiglia (gruppo musicale)|La Famiglia]], [[Francesco Paura]], [[Lou X]] e i Menhir invece sulla sponda [[hip hop]]. L'impatto del parlato e delle relative rime spesso si coniuga con la cultura popolare e viene filtrato dai diversi dialetti della penisola<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/playlist?list=PLi131ogrEjtVny5Yj2tkoGZa1OHoReqDa|titolo=RAP & BLACK MUSIC in DIALETTO e LINGUA MINORITARIA d'ITALIA - YouTube|sito=www.youtube.com|accesso=11 agosto 2023}}</ref>, favorendo la divulgazione di realtà mondiali e l'evoluzione complessiva dello stile italiano, evidente in produzioni prettamente underground come quelle dei campani [[Lucariello]], [[Co'Sang]], Clementino, [[Rocco Hunt]], [[Luchè]], [[Geolier]], del friulano DJ Tubet<ref>{{Cita web|url=https://www.oltrelecolonne.it/avete-mai-sentito-il-rap-in-friulano/|titolo=Avete mai sentito il rap in Friulano?|autore=Redazione|sito=Oltre le colonne|data=3 gennaio 2021|accesso=11 agosto 2023}}</ref> dei sardi [[La Fossa]] e dei romani TruceKlan.
== Le altre discipline dell'hip hop ==
Il fenomeno hip hop in Italia non ha comunque avuto un grande sviluppo. Il rap, pur avendo origini [[Musica afroamericana|afroamericane]], è riuscito a raggiungere le culture di tutti i paesi, sapendosi adattare nel tempo alle culture e ai costumi locali. Per quanto riguarda invece le altre discipline, sono rimaste fondamentalmente fenomeni "di nicchia", seguiti e praticati da un numero esiguo di persone. In ogni caso, dalla situazione d'oltreoceano, sono stati importati il [[Graffitismo|writing]], la [[beatboxing|beatbox]] e la [[break dance]], oltre che al [[Disc jockey|DJing]].
'''DJing'''
Tra i disc jockey, risaltano [[DJ Jad]], Skizo, [[DJ Gruff]], [[Don Joe]], [[Shablo]], [[DJ Tayone|Tayone]], [[DJ Double S|Double S]], [[Deleterio]], [[DJ Shocca]], [[Mr. Phil]], [[Bassi Maestro]], 2P, [[DJ Bront|Bront]] e [[DJ Harsh|Harsh]].
'''Breaking'''
Tra i breakers risaltano [[The NextOne|The Next One]], [[Crash Kid]]d, Kacyo<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.it/sport/e-kacyo-il-miglior-breaker-italiano/354165/|titolo=È Kacyo il miglior breaker italiano {{!}} Rolling Stone Italia|data=1º marzo 2017|accesso=31 ottobre 2023}}</ref>, Gava<ref>{{Cita web|url=https://www.redbull.com/it-it/intervista-giovanni-gava-leonarduzzi|titolo=Quattro chiacchiere con Giovanni "Gava" Leonarduzzi|sito=Red Bull|data=31 luglio 2019|accesso=31 ottobre 2023}}</ref>, e molte crew come ad esempio Magnimel crew, Battle Squad, [[Bandits (breakdance crew)|Bandits]], [[Break the Funk]], [[Urban Force]].
'''Writing'''
Tra i writers risaltano [[Jorit]], [[Eron]], [[Flycat]], [[Blu (artista)|Blu]] e [[Raptuz]].
=== Freestyle ===
{{vedi anche|Freestyle (hip hop)}}
Sul versante italiano, i primi ad aver praticato freestyle sono stati Neffa, [[Danno (rapper)|Danno]] dei [[Colle der Fomento]], [[El Presidente (rapper)|Esa]] e Moddi MC dei [[Pooglia Tribe]].
La prima vera competizione ufficiale, il 2TheBeat nasce al Link di Bologna nel 2003, gestita da Inoki e in seguito anche da Moddi MC.
La nascita delle competizioni [[Tecniche Perfette]] e [[MTV Spit]] hanno reso sempre più importante questa disciplina in Italia, che ha avvicinato molti rapper, sia affermati che emergenti, all'improvvisazione dei testi. Dal 2011 l'emittente televisiva [[MTV]] trasmette MTV Spit, il primo programma di freestyle nella televisione italiana; fino ad ora hanno avuto luogo tre edizioni, con vincitori [[Ensi (rapper)|Ensi]], [[Shade (rapper)|Shade]] e [[Nerone (rapper)|Nerone]].
Nel 2016 nasce il [[Mic Tyson (battle di freestyle)|Mic Tyson]], contest presentato da Nitro che riscuote un notevole successo sulla piattaforma [[YouTube]] avendo come partecipanti i migliori freestyler da tutta Italia tra cui Shekkero, Morbo, Blnkay, Hydra, Drimer, Frenk, Shame, Keso, Bruno Bug, Tullo, Gabs e molti altri. Nel 2019 nasce il contest Freestlylemania presentato da Moddi MC, Comagatte e Nerone.
== L'hip hop nel cinema ==
Nella produzione cinematografica italiana, l'hip hop ha ricoperto un ruolo affidato a produzioni ''low cost'' rintracciabili a fatica e fatte distribuzioni indipendenti ed alternative.
Il lungometraggio parla dell'hip hop come di un movimento in crescita parallelamente alle vicende di vita dei suoi protagonisti, sullo sfondo dell'[[Isola del Kantiere]] di
Nel [[2000]] sempre sotto la direzione di [[Manetti Bros.]] esce, ''[[Zora la vampira (film)|Zora la vampira]]'',
Nel 2001 Mimmo Raimondi
Nel 2014 Enrico Biasi ha diretto ''[[Numero zero - Alle origini del rap italiano]]'', documentario che ripercorre ciò che è stata la [[golden age hip hop]] degli [[Anni 1990|anni novanta]].<ref>{{Cita web|url = http://www.numerozeroilfilm.com/|titolo = Numero zero, il film|editore = Numero zero|accesso = 9 gennaio 2015}}</ref>
Nel 2016 esce ''[[Zeta - Una storia hip-hop]]'', pellicola che narra l'ascesa nel mondo della musica di un giovane rapper interpretato da [[Izi (rapper)|Izi]].
== L'hip hop in radio ==
Negli ultimi anni le radio nazionali hanno dato sempre più spazio alla cultura hip hop attraverso la musica rap italiana<ref>{{Cita web|url=https://www.consulenzaradiofonica.com/rap-alla-radio/|titolo=Il Rap nelle radio italiane, dalla nicchia alla massa|autore=Elisabetta De Falco|sito=Consulenza Radiofonica|data=26 aprile 2019|accesso=31 ottobre 2023}}</ref>.
Già dal 1989 andava in onda ''"Ear 2 The Street"'' programma radio Hip Hop condotto dall'mc Max Mbassadò ancora in onda su [[Radio Sherwood]]<ref>{{Cita web|url=https://www.sherwood.it/articolo/7030/ear-2-the-street-puntata-14|titolo=Ear 2 The Street: Puntata 14|sito=Sherwood - La migliore alternativa|accesso=26 agosto 2025}}</ref>.
Tra i primi programmi radiofonici dedicati all'hip hop e con incursioni live dei rapper italiani fu ''“Tempi Duri”'' con DJ Fabri, la Gabriellina e DJ Locca nei primissimi anni 90<ref>{{Cita web|url=https://www.mixcloud.com/UnDerGrouND_GaBRieLLiNa/1951993-dj-locca-dj-fabri-gabriellina-radio-citt%C3%A0-del-capo/|titolo=Mixcloud|sito=www.mixcloud.com|accesso=31 ottobre 2023}}</ref> a [[Bologna]] su [[Radio Città del Capo]] e poi su Radio Kappa Centrale<ref>{{Cita web|url=https://www.facebook.com/events/568838026484661|titolo=Facebook|sito=www.facebook.com|accesso=31 ottobre 2023}}</ref>. Attualmente la Gabriellina conduce su [[Radio Onde Furlane]] il suo settimanale di cultura hip hop ''La Gabi Terapia''<ref>{{Cita web|url=https://radioondefurlane.eu/programs/la-gabi-terapia/|titolo=La Gabi TeRAPia|sito=Onde Furlane|accesso=31 ottobre 2023}}</ref> continuando lo spirito di allora con ospiti in [[Freestyle (hip hop)|freestyle]] in diretta<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfriuli.it/spettacoli/vigilia-di-natale-su-onde-furlane/|titolo=Vigilia di Natale su Onde Furlane|autore=Redazione|sito=Il Friuli|data=20 dicembre 2019|accesso=31 ottobre 2023}}</ref> e un'unità di generi musicali cha vanno dalla [[dancehall]] all'r&b passando per il rap con attitudine 90s<ref>{{Cita web|url=https://www.facebook.com/GabryTerapia/?locale=it_IT|titolo=Facebook|sito=www.facebook.com|accesso=31 ottobre 2023}}</ref>.
Un altro storico programma è [[One Two One Two]] in onda su [[Radio Deejay|Radio DeeJay]] nel 1994 dedicato alla musica hip hop condotto da [[Albertino]] e ''Fabio B'' contribuendo così a diffondere ulteriormente la scena rap italiana al grande pubblico. Successivamente, la trasmissione è stata affidata ai rapper italiani più noti. Dal 2019 è trasmesso su [[Radiom2o]] con la conduzione di Wad.<ref>{{Cita web|url=https://www.radiospeaker.it/blog/programmi-radiofonici-italiani-musica-trap.html|titolo=Radio vs Urban Music: i programmi radiofonici trap più famosi in Italia|autore=Vittoria Marchi|sito=radiospeaker.it|data=22 gennaio 2019|accesso=31 ottobre 2023}}</ref>
Su [[Radio 105]] il programma ''BSMNT 105'' condotto da Moko e Fabio B diffonde musica trap, rap, drill, e r&b con approfondimenti quotidiani e ospiti dal vivo.<ref>{{Cita web|url=https://www.105.net/programmi/105-trap/251729/105-trap.html|titolo=BSMNT 105|sito=www.105.net|accesso=31 ottobre 2023}}</ref>
== L'hip hop nella pedagogia ==
La cultura hip hop con i suoi elementi creativi può essere incorporata nell'insegnamento e nei contesti educativi dando vita a una vera e propria ''Hip Hop Pedagogy''.<ref>{{Cita web|url=https://www.gse.harvard.edu/ideas/edcast/22/11/humanizing-education-through-hip-hop|titolo=Hip-Hop Pedagogy {{!}} Harvard Graduate School of Education|sito=www.gse.harvard.edu|data=29 novembre 2022|lingua=en|accesso=31 ottobre 2023}}</ref>
In Italia la [[Pedagogia hip-hop|Pedagogia Hip Hop]] è stata principalmente espressa e diffusa dai rapper [[Amir|Amir Issaa]]<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.it/musica/interviste-musica/educazione-rap-il-libro-che-porta-lhip-hop-nelle-scuole/565619/|titolo='Educazione Rap', il libro che trasforma l'hip hop in un ponte tra generazioni {{!}} Rolling Stone Italia|data=20 giugno 2021|accesso=31 ottobre 2023}}</ref> e DJ Tubet.<ref>{{Cita web|url=https://messaggeroveneto.gelocal.it/tempo-libero/2021/02/19/news/le-lezioni-del-dj-tubet-porto-l-hip-hop-a-scuola-per-superare-i-disagi-1.39929316|titolo=Le lezioni del dj Tubet: «Porto l’Hip hop a scuola per superare i disagi»|sito=Messaggero Veneto|data=19 febbraio 2021|accesso=31 ottobre 2023}}</ref> e dall'educatore e ricercatore Davide Fant<ref>{{Cita web|url=https://not.neroeditions.com/pedagogia-hip-hop/|titolo=Pedagogia Hip Hop|sito=Not|data=11 gennaio 2019|accesso=31 ottobre 2023}}</ref>
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro | autore= Pierfrancesco Pacoda
* {{cita libro | autore= Pierfrancesco Pacoda
* {{cita libro | autore= Vincenzo Patané Garsia
* {{Cita libro|autore=Damir Ivic
* {{cita libro | autore= Fabio Bernabei | titolo= Hip Hop Italia - Il rap italiano dalla breakdance alle rapstar | curatore= Primo dei [[Cor Veleno]] | editore= Imprimatur Editore | anno= 2014 | ISBN= 978-88-6830-136-1}}
* {{cita libro | autore= ShaOne | titolo= Remixed Media 1980–2020 | curatore= Michele Pesce | editore= ShowDesk Edizioni | anno= 2023 | ISBN= 979-12-81375-03-1}}
* {{cita libro | autore= Antonio Bove | titolo= Vai Mò – Storie di rap a Napoli e dintorni | editore= Napoli Monitor | anno= 2016}}
== Voci correlate ==
* [[
== Altri progetti ==
{{interprogetto|n=I rapper riscoprono l'impegno politico a favore dei giovani|n_etichetta=I rapper riscoprono l'impegno politico a favore dei giovani}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{
{{Portale|hip hop|musica|italia}}
[[Categoria:Hip hop italiano| ]]
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