Vizzola Ticino: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
m Popolazione da Template:Dati popolazione ITA |
||
(148 versioni intermedie di 50 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{F|centri abitati della Lombardia|febbraio 2014}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Vizzola Ticino
|Panorama = VillaMalpensa-VizzolaTicino.jpg
|Didascalia = Villa Caproni (poi Villa Malpensa) all'ingresso del territorio comunale di Vizzola Ticino
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Divisione amm grado 2 = Varese
|Amministratore locale = Roberto Nerviani
|Partito = [[lista civica]] Cambiare in Comune
|Data elezione = 27-5-2019<ref>[https://elezioni2024.varesenews.it/comuni/vizzola-ticino/ Elezioni 2024 Vizzola Ticino]''[[VareseNews]]'' </ref>
|Data rielezione = 10-6-2024
|Data istituzione =
|Altitudine = 196
|Sottodivisioni = [[Castelnovate]]
|Divisioni confinanti = [[Ferno]], [[Lonate Pozzolo]], [[Marano Ticino]] (NO), [[Oleggio]] (NO), [[Pombia]] (NO), [[Somma Lombardo]]
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno = 2614
|Nome abitanti = vizzolesi
|Patrono =
|Festivo =
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Vizzola Ticino (province of Varese, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Vizzola Ticino nella provincia di Varese
}}
'''Vizzola Ticino''' (''Vizzoeula'' in [[dialetto varesotto]] e semplicemente '''Vizzola''' fino al [[1863]]<ref>{{cita web |url=http://www.elesh.it/storiacomuni/provvedimento_variazione.asp?id=176 |titolo=Regio decreto 1425 del 26/07/1863 |accesso=27 ottobre 2017}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di
== Geografia fisica ==
===Territorio===
[[Image:Vizzola Ticino by stefanobolognini10.jpg|thumb|left|La grande spiaggia di Vizzola lungo il [[Ticino (fiume)|fiume Ticino]]]]
Posto nel centro della pianura varesina, adagiato in una grande ansa naturale del [[Ticino (fiume)|fiume Ticino]] lungo il [[canale Villoresi]], a 200 metri di altitudine, il comune di Vizzola Ticino si trova al confine con la [[provincia di Novara]] e nelle immediate vicinanze dell'[[Aeroporto di Milano-Malpensa|aeroporto della Malpensa]].
Formato dai due centri di Vizzola e [[Castelnovate]], è il comune più piccolo del [[Parco naturale lombardo della Valle del Ticino|Parco del Ticino]].
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Vizzola Ticino}}
A Vizzola Ticino, nella frazione di [[Castelnovate]], è attiva una stazione
== Origini del nome ==
Sotto il profilo toponomastico si ritiene che il nome Vizzola derivi dalla parola dialettale "Vegiola" o "Vezzola", appunto, misura di vino usata nel bergamasco e nel piacentino. Diversi storici attribuiscono a questo paese una lontana specializzazione viticola, oggi completamente perduta.
== Storia ==
Le origini dell'abitato di Vizzola Ticino appaiono molto antiche, soprattutto nella frazione di [[Castelnovate]] dove, in campagne di scavo nel corso dei secoli, sono emersi numerosi resti archeologici risalenti a svariate epoche. Alcuni reperti risalenti al [[X secolo a.C.]] fanno ipotizzare la presenza di un insediamento proto-[[Cultura di Golasecca|golasecchiano]], golasecchiano o addirittura [[etrusco]] sul territorio, mentre altri ancora attestano con sicurezza la presenza [[Civiltà romana|romana]]. Gran parte delle sepolture rinvenute sono databili al periodo tardo della [[Cultura di La Tène]] (II e I secolo a.C.). La maggior parte di questi scavi venne condotta da Federico Caproni, fratello del più celebre [[Giovanni Battista Caproni|Giovanni Battista]] attorno agli anni '30 del Novecento, partendo da una serie di scoperte casuali rinvenute dai contadini durante la lavorazione dei terreni per le sue bonifiche agricole nell'area. In località "Foresta Fugazza" venne rinvenuta una cisterna in conglomerato, rivestita al proprio interno di cocciopesto, di notevoli dimensioni come non se ne erano mai viste in [[Lombardia]] e probabilmente risalente all'epoca tardoromana come del resto una cisterna analoga rinvenuta a [[Castelseprio]].
[[Image:Insegna Latteria e PNF (Vizzola Ticino).JPG|thumb|left|Insegna di un'antica corte del centro storico di Vizzola Ticino utilizzata a suo tempo come sede locale del [[Partito Nazionale Fascista|P.N.F.]]]]
Nei pressi del cimitero locale, [[Giovanni Battista Caproni]] compì degli scavi e trovò una necropoli di epoca altomedioevale. Nel Medioevo Vizzola faceva parte del [[feudo]] di [[Quinzano San Pietro|Quinzano]], spettante a diverse nobili famiglie, tra le quali i [[Crivelli (famiglia)|Crivelli]]<ref name=":122225">{{cita|Langè|p. 371|Santi}}.</ref> e, successivamente,<ref name=":122225" /> i [[Visconti]]<ref name=":122225" /> di [[Cislago]] (o di [[Somma Lombardo|Somma]]<ref name=":122225" />), che ebbero nel loro rappresentante locale di maggior rilievo Cesare, marchese di Cislago. Vizzola rimase ai Visconti sino al [[1716]] quando passò per eredità al conte [[Carlo Francesco Ercole Castelbarco]], erede universale del ramo dei Visconti di Cislago, il quale successivamente vendette gran parte dei propri possedimenti alla famiglia Della Croce. A quest'ultima famiglia si deve l'avvio di una prima campagna di [[Bonifica agraria|bonifica]] del territorio<ref name=":122225" />.
Il paese di Vizzola ritrovò un nuovo slancio grazie all'insediamento in loco della famiglia Caproni nel [[1909]] che avviò un'importante industria aeronautica e a una più intensa, radicale, bonifica agricola di Vizzola e delle campagne circostanti<ref name=":122225" />. Il primo volo a bordo del primo aeroplano prodotto nel [[1910]] ebbe luogo proprio a Vizzola Ticino. Giovanni Battista Caproni, in seguito, fondò una scuola per piloti e un grande stabilimento di produzione del biplano trimotore CA-3, il primo di una lunga serie di bombardieri a marca Caproni.
La frazione di '''[[Castelnovate]]''' fu a lungo comune autonomo e venne poi annessa a Vizzola una prima volta durante l'epoca napoleonica (1809), per poi essere brevemente unita a [[Somma Lombardo]] (1811) e tornare nuovamente autonoma durante il [[Regno Lombardo-Veneto]] (1816). Con l'Unità d'Italia, [[Castelnovate]] fu nuovamente aggregata al comune di Vizzola, che assunse da allora la denominazione attuale (R.D. 28 febbraio 1869, n. 4947).
===Simboli===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 4 giugno 1990.<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?3066 |titolo= Vizzola Ticino |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 11 dicembre 2022 }}</ref>
{{Citazione|Partito: nel primo, [[inquartato]] di rosso e d'argento, al capo d'oro, all'aquila spiegata di nero, coronata all'antica del campo; nel secondo, d'azzurro, alla [[Torre (araldica)|torre]] di due palchi di rosso, murata, aperta e finestrata di uno da una finestra romboidale di nero, il primo palco merlato alla ghibellina di cinque, il secondo privo di merlature, la torre fondata su una campagna d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.}}
La prima metà dello stemma comunale riprende il blasone dei Crivelli<ref>''Inquartato di rosso e d'argento, col crivello d'oro attraversante in cuore; capo d'oro, caricato di un'aquila di nero, coronata del campo.''</ref>, antica famiglia del patriziato milanese, proprietaria del luogo sin dal XV secolo. Nell'altra metà è rappresentata una torre merlata alla ghibellina e munita di finestra a quadrifoglio i cui ruderi sono tuttora visibili sulla sponda del Ticino presso la frazione di Castelnovate che un tempo fu un'importante zona fortificata.
Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di bianco.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
===Architetture religiose===
====Chiesa di San Giulio====
{{Vedi anche|Chiesa di San Giulio (Vizzola Ticino)}}
[[Image:ChiesaSanGiulioVizzolaTicino.jpg|thumb|La chiesa parrocchiale di San Giulio]]
Ricostruita nel [[1579]] su un preesistente edificio di origini più antiche (venne citato anche nel ''Liber Sanctorum Mediolanensis'' di [[Goffredo da Bussero]] nel XIII secolo), la [[Chiesa di San Giulio (Vizzola Ticino)|chiesa di San Giulio]] venne poi ampliata una prima volta nel [[1674]] e nuovamente alla fine del [[XVIII secolo]].
Esternamente la chiesa presenta una facciata semplice, con finestre e nicchie cieche un tempo decorate ad affresco e sovrastata da un timpano classicheggiante dipinto. L'entrata, evidenziata da un'architravatura in granito, è sormontata da una finestra a lunetta ed è affiancata dal campanile, eretto nel corso dell'ultima ristrutturazione subita dalla chiesa nel Settecento.
Sull'altare maggiore di stile barocco si trova una Deposizione settecentesca che alcuni attribuiscono al pittore Carlo Marino di [[Oleggio]].
====Chiesa parrocchiale di Santo Stefano====
{{vedi anche|Castelnovate}}
Sita nella frazione di [[Castelnovate]], fu edificata nel [[1961]].
===Architetture civili===
====Castello====
{{vedi anche|Castelnovate}}
Sito a [[Castelnovate]] (oggi visibile solo in ruderi), è di probabile origine [[alto medioevo|alto medievale]], forse innalzato sui resti di un tardo-antico ''castrum'' romano. I pochi resti, tra il paese e il [[Ticino (fiume)|Ticino]], sono suggestivamente invasi dalla vegetazione. La struttura, a spina di pesce, è in ciottoli di fiume; la pianta è quadrangolare, con due robusti torrioni. [[Castelnovate]], insieme con [[Pombia]], fu uno dei più importanti punti di [[guado]] esistenti sulla strada [[Como]]-[[Novara]], in posizione dominante sopra una stretta ansa del [[Ticino (fiume)|fiume Ticino]].
==== Villa Della Croce-Caproni (o Villa Caproni) ====
Edificio in stile [[Neoclassicismo|neoclassico]], venne fatto erigere dalla famiglia Della Croce in uno spiazzo situato non lontano da un antico complesso fortificato alle dipendenze di altri castelli della zona quali il [[Castello Visconti di San Vito]].<ref name=":122225" /> Appartenuto ai Visconti fino alla fine del XVII secolo, il complesso fortificato era stato rilevato e ristrutturato dai Della Croce a partire dal 1749, al termine di una serie di passaggi di mano.<ref name=":122225" /> Ulteriori cambi di proprietà si registrarono dal 1870 in poi, fino a quando, nel 1927, l'edificio fu acquistato da [[Federico Caproni]], fratello di Gianni, cofondatore della [[Caproni|''Società d'Aviazione Fratelli Caproni'']].<ref name=":122225" /> A quest'ultimo si devono la costruzione della torretta che svetta dall'area posteriore al [[frontone]] della facciata, oltre alla sistemazione di una sala-teatro e a importanti ristrutturazioni del complesso di antichi edifici circostanti alla villa.<ref name=":122225" />
Impostata su un impianto a "U" aperta verso la [[Chiesa di San Giulio (Vizzola Ticino)|chiesa di San Giulio]], la villa si presenta con una facciata centrale dotata di tre arcate e coronata da [[Timpano (architettura)|timpano]] triangolare.<ref name=":122225" /> Il cancello di accesso alla villa, in ferro battuto, fu scolpito nel Settecento come un intreccio di rami e foglie.
==== Villa Malpensa (già Villa Caproni) ====
[[Image:VillaMalpensa-VizzolaTicino.jpg|thumb|left|upright=2.3|Villa Malpensa (già Villa Caproni)]]
La villa, posta in posizione dominante attorno a una vasta area coltivata che era un tempo alle dipendenze della stessa, venne fatta realizzare nel [[1920]] dal [[Giovanni Battista Caproni]] come propria residenza nei pressi dei campi di volo dove era solito svolgere le proprie esercitazioni. La struttura, caratterizzata da un'imponente facciata con struttura a "E", si staglia su tre piani ed è decorata con stucchi e pitture a fascione nella parte superiore, mentre il primo piano è abbellito da decorazioni in bronzo e da uno splendido patio d'ingresso in stile [[Liberty]] recuperato dalla [[Stazione di Milano Centrale (1864)|vecchia Stazione Centrale di Milano]], su cui venne montato lo stemma dei futuri conti Caproni con inciso il motto ''Senza cozzar dirocco'', inventato per loro da [[Gabriele D'Annunzio]]<ref>{{Cita web |url=http://www.univa.va.it/varesefocus/VF5/Varesefocus/pag/arc_05_00.htm |titolo=www.univa.va.it |accesso=6 luglio 2016 |dataarchivio=7 agosto 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170807070654/https://www.univa.va.it/varesefocus/VF5/Varesefocus/pag/arc_05_00.htm |urlmorto=sì }}</ref>. Rilevante all'interno è il "Salone degli Affreschi", la sala principale della villa che riproduce fedelmente la “Sala Reale”, l'ex sala d'aspetto dei Reali d'Italia della [[Stazione di Milano Centrale (1864)|vecchia Stazione Centrale di Milano]]: essa si presenta impreziosita da stucchi, lesene e altorilievi con doratura in oro zecchino e con la volta mirabilmente affrescata nel [[1933]] dal pittore Giovanni Battista Jemoli che ripropose momenti di vita agreste e politica della comunità di Vizzola Ticino.
Posta lungo la strada principale che introduce in paese, la villa nella sua realizzazione inglobò nella sua proprietà anche un oratorio del Settecento che è visibile ancora oggi sul muro di cinta destro, immerso nel parco che circonda l'abitazione. Di fronte alla villa si trova una cascina che venne voluta da Federico Caproni, il quale si distinse nell'area come imprenditore agricolo e, facendosi forza della base d'appoggio costituita dalla villa del fratello, decise di bonificare interamente l'area (il cui terreno era caratterizzato da un acciottolato infruttifero) rendendola coltivabile e ideale per l'allevamento della [[Bufalo mediterraneo italiano|bufala lombarda]], una specie oggi come allora poco utilizzata eppure autoctona dei luoghi.
Data la sua posizione strategica, posta a poche centinaia di metri dall'aeroporto di Malpensa, la villa è stata trasformata in un hotel.
====La centrale idroelettrica di Vizzola====
[[File:Centrale vizzola ticino.jpg|miniatura|La centrale idroelettrica di Vizzola]]
Suggestiva per l'architettura e per gli scivoli d'acqua, la centrale idroelettrica di Vizzola venne inaugurata il 9 ottobre [[1901]] dopo quattro anni di lavori, alla presenza di re [[Vittorio Emanuele III]] e della [[Elena del Montenegro|regina Elena]]. La capacità della centrale era all'epoca di 19.000 cavalli ed era una delle più potenti in Italia: la centrale rappresentava inoltre un importante esempio di ingegneria idraulica, la prima del suo genere costruita nel Regno. La struttura venne completamente ristrutturata e ammodernata nel [[1937]], lavori che le fecero assumere l'aspetto attuale.
La centrale era inoltre dotata di quattro conche che permettevano alle barche il passaggio lungo il [[canale Villoresi]].<ref name=":0">{{cita|Pifferi|foto 65, disascalia|}}.</ref>
La gestione della centrale, inizialmente affidata alla Società Lombarda sorta nel [[1897]], nel [[1942]] venne affidata alla Vizzola S.p.A. che nel [[1962]] venne assorbita definitivamente dall'[[Enel|ENEL]].
Oggi, attorno alla centrale idroelettrica di Vizzola, si snodano numerosi percorsi ciclo-pedonali.
====Ex Officine Aeronautiche Caproni====
[[File:Officine Caproni di Volandia.jpg|alt=|sinistra|miniatura|I capannoni delle [[Caproni|Officine Caproni]] che ora ospitano il [[Volandia|parco-museo di Volandia.]]]]
Ora sede del [[Volandia|Parco e Museo del Volo di Volandia]], le ex officine aeronautiche Caproni sono un complesso di edifici industriali risalenti al [[1915]] e fatte realizzare da [[Giovanni Battista Caproni]], fondatore della famosa casa aeronautica e inventore del triplano. Il maestoso ingresso, caratterizzato da un portale con due alte colonne sovrastate dalle insegne dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica militare italiana]], porta nell'architrave il motto dannunziano ''Senza cozzar dirocco'', della famiglia Caproni. Il museo, organizzato in [[hangar]] come era in origine quando la sua funzione era quella di produrre velivoli, ospita ancora oggi una serie di esposizioni dedicate al volo e all'intuito geniale dei fratelli Caproni agli albori dell'esperienza di volo dell'aeronautica italiana ai primi del Novecento. Sono inoltre esposti alcuni velivoli e prototipi realizzati dalla ditta Caproni. Attualmente le ex officine sono di proprietà della società [[Leonardo (azienda)|Leonardo S.p.A.]]
====Pista prove Pirelli====
A Vizzola Ticino si trova una pista prove su strada di proprietà della [[Pirelli (azienda)|Pirelli]], azienda italiana per la produzione di pneumatici che qui vengono testati su diverse tipologie di veicoli. La pista, inaugurata del [[1969]], dispone di un percorso di 2.460 metri, si estende su una superficie totale di 260.000 m² e ha la caratteristica di poter essere bagnata artificialmente così da testare il comportamento degli pneumatici anche in condizioni di manto stradale bagnato.<ref>{{Cita web |url=http://www.automotriz.net/articulos/vizzola.html |titolo=Pista di Vizzola da www.automotriz.net (in spagnolo) |accesso=6 luglio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161011084907/http://www.automotriz.net/articulos/vizzola.html |dataarchivio=11 ottobre 2016 |urlmorto=sì }}</ref>
== Società ==
Riga 84 ⟶ 121:
*210 nel [[1853]]
*276 nel [[1861]]
{{Demografia/Vizzola Ticino}}
== Amministrazione ==
=== Sindaci durante la Repubblica Italiana {{Bandiera|ITA|dim=30}} ===
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Romano Miotti|Inizio=2009|Fine=2019|Partito=Lista civica Insieme per Vizzola|Note=2 mandati}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Roberto Nerviani|Inizio=2019|Fine=''in carica''|Partito=Lista civica Cambiare in comune|Note=}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Santino Langè|autore2=|autore3=|curatore=Pier Fausto Bagatti Valsecchi|titolo=Ville delle province di Como, Sondrio e Varese|annooriginale=1968|editore=Edizioni SISAR|città=Milano|pp=|volume=Vol. Lombardia 2|cid=Santi}}
* {{Cita libro|autore=Enzo Pifferi|autore2=Laura Tettamanzi|autore3=Emilio Magni|titolo=da milano lungo i navigli|annooriginale=1987|editore=Editrice E.P.I.|città=Como|cid=Pifferi}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Comuni della provincia di Varese}}
{{Comuni dell'Alto Milanese}}
{{Pieve di Somma}}
{{Parco naturale lombardo della Valle del Ticino}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Altomilanese}}
[[Categoria:Vizzola Ticino| ]]
|