Castello di Lombardia: differenze tra le versioni

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{{F|castelli d'Italia|arg2=Sicilia|luglio 2009}}
{{Tmp|Infobox struttura militare}}
<!--template semplificato-->
{{P|toni elogiativi, numerosi aggettivi entusiasti, toni epici, ecc.|architettura|giugno 2013}}
|Struttura = Castello
[[File:Castello di Lombardia (Enna) - Panarama.jpg|thumb|Panorama del Castello di Lombardia]]
|Nome = Castello di Lombardia
|Immagine = Enna - Il Castello di Lombardia.jpg
|Didascalia = Panorama del castello di Lombardia
|Stato = [[Regno di Sicilia]]
|Stato attuale = ITA
|Suddivisione = [[Sicilia]]
|Città = [[Enna]]
|LatGradi =
|LatPrimi =
|LatSecondi =
|LatNS =
|LongGradi =
|LongPrimi =
|LongSecondi =
|LongEW =
|Tipologia =
|Inizio costruzione = 1130
|Termine costruzione = 1250
|Altezza =
|Demolizione =
|Condizione attuale =
|Azioni di guerra =
|Ref =
}}
 
Il '''Castellocastello di Lombardia''', edificio simbolo della città di [[Enna]], è un 'imponente fortezza che si erge sul punto più elevato della città.
 
{{cn|Ritenuto da numerosi esperti il più imponente e antico [[castello]] della [[Sicilia]]}}, conCon i suoi 26.000 m² di [[superficie]] è uno dei castelli di epoca medievale più grandi d'Italia, assieme al [[castello di Brescia]] e al [[Fortezza svevo-angioina (Lucera)|castello di Lucera]]<ref>Ferdinando Maurici, ''Enna, Castello di Lombardia'', in “Castelli medievali di Sicilia”, Palermo 2001, pp. 193-196.</ref>. Il Castellocastello di Lombardia deve il suo nome a una guarnigione di soldati [[Lombardi di Sicilia|lombardi]] posta a difesa dell'antica fortezza durantein la dominazione normanna[[Storia della Sicilia normanna|età normanna]].
 
==Storia==
[[File:Enna Castello Di Lombardia.jpg|thumb|Vista della cinta muraria con la [[Torre Pisana (Enna)|Torretorre Pisanapisana]]]]
Il '''Castellocastello di Lombardia''' odierno affonda le sue radici in ununa manierofortezza che idei [[Sicani]], incalzatiche lo utilizzarono in seguito dallall'avanzare dei [[Siculi]] oltre due millenni fa, eresseroerigendolo sulla parte più alta della montagna, 970 m circa s.l.m., susulla quale cuiavevano fondaronofondato ''Henna''.
 
La [[fortezza]] consentì alla città, che nacquenata attorno ad essa, di assumere un ruolo di primo piano prima nel popolo sicano, un cui re visse tra le mura del maniero, e poiin seguito tra le ''[[poleispolis]]'' greche dell'Isola,. divenendoDivenne un'ottimauna roccaforte militare tanto difficilmente espugnabile al punto che i [[Roma (città antica)|Romani]] che la assediarono dovettero passare dalladalle [[rete fognariaFognatura|fognature]] per conquistarla.
 
SottoAi alpiedi Castellodella fortezza, esistevasulla già la ''Roccarocca di [[Cerere]]'', su cui sorgeva il tempio, (descritto da [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]],) che i Sicani avevano eretto per esprimere il culto dellaalla ''dea delle messi'', che da Henna si sarebbe poi diffuso in tutto l'impero romano. Il fatto che il Castellocastello dominasse la Rocca, era un segno di protezione del potere militare sul culto di Cerere.
 
Nel [[1130]] il normanno [[Ruggero II di Sicilia]] fece costruire sul sito dell'antica fortezza sicana il castello che con il passare del tempo divenne noto con il nome di castello di Lombardia in seguito alla presenza in esso della guardia lombarda<ref>Franco Cardini (a cura di), ''L'Italia medievale'', Touring club italiano, Milano 2004, p. 312.</ref>.
In seguito al declino dell'impero romano, furono gli arabi, intorno al [[X secolo]], a rifondare il maniero e a rivitalizzarlo, tanto da ridare a [[Castrogiovanni]] il suo ruolo peculiare di ''Urbs Inexpugnabilis''.
 
Un secolo dopo, l'architetto [[Riccardo da Lentini]] su incarico della corte degli [[Hohenstaufen|Svevi]] ristrutturò il castello, innalzando 20 torri per rafforzare gli imponenti muraglioni stretti attorno agli atri residenziali, ove soggiornò [[Federico II di Svevia]] durante i periodi estivi.
Nel [[1130]] il normanno [[Ruggero II]] fece restaurare l'antica fortezza sicana che con il passare del tempo divenne nota con il nome di ''Castello di Lombardia'' per la presenza nel vicino quartiere cittadino di una colonia [[Lombardi di Sicilia|lombarda]] formatasi con la conquista normanna dell'isola<ref>Franco Cardini (a cura di), ''L'Italia medievale'', Touring club italiano, Milano 2004, p. 312.</ref>. Erano lombardi anche i fanti messi a guardia della fortezza.
 
In quegli anni il castello di Lombardia conobbe il culmine della sua importanza strategica; la sua fama si estese oltre i confini siciliani in quanto era uno tra i più inespugnabili d'[[Italia]]; fu una roccaforte d'assoluta eccellenza nella quale, per due volte, fu riunito il [[Parlamento]] del [[Storia della Sicilia sveva|Regno di Sicilia]].
Un secolo dopo, l'architetto [[Riccardo da Lentini]] su incarico della corte degli [[Svevi]] ristrutturò il Castello, innalzando 20 bellissime torri per rafforzare gli imponenti muraglioni stretti attorno agli atri residenziali, ove soggiornò [[Federico II di Svevia]] durante i periodi estivi.
 
Con l'avvento dei [[Borbone]] e lo sviluppo dell'[[artiglieria]] il Castello di Lombardia iniziò un declino che lo vide trasformato in una prigione da cui era impossibile evadere. Dal secolo scorso è divenuto la maggiore attrazione turistica di [[Enna]] e il monumento medievale più importante della [[Provincia di Enna|provincia]].
In quegli anni, il Castello di Lombardia conobbe il culmine della sua importanza strategica; il castello, la cui fama si estese oltre i confini siciliani come di uno dei più inespugnabili d'[[Italia]], fu una roccaforte d'assoluta eccellenza in cui, per due volte, fu riunito il [[Parlamento]] del [[Storia della Sicilia sveva|Regno di Sicilia]].
 
Nel [[1923]] le antiche segrete del castello, dove venivano rinchiusi i prigionieri, furono riconvertite in serbatoi di raccolta dell'acqua potabile; l'acqua, pompata fino alle vasche del castello (punto più alto della città), per pendenza, può essere distribuita ai quartieri del centro storico. Le 4 vasche sono state ricavate da altrettante grandi sale con [[volta a botte]] scavate nella roccia, al di sotto del prato presente nel secondo cortile; l'accesso, riservato agli addetti ai lavori, avviene da una porticina situata lungo la muraglia meridionale del maniero.
L'avvento dei [[Borboni]], avversi a [[Enna]], e lo sviluppo dell'[[artiglieria]] portarono il Castello di Lombardia a un declino che lo vide trasformato in prigione da cui era impossibile evadere. Dal secolo scorso è divenuto, però, la maggiore attrazione turistica di [[Enna]] e il monumento medievale più importante della [[Provincia di Enna|provincia]].
 
Nel [[2002]] un'importante campagna di scavi promossa dalla Sovrintendenza di Enna ha portato alla luce beni di rilevanza archeologica.
Nel [[1923]] le antiche segrete del Castello, dove venivano rinchiusi i prigionieri, furono riconvertite in serbatoi di raccolta per la distribuzione dell'acqua corrente; attraverso l'[[acquedotto]] proveniente da Enna bassa, l'acqua viene pompata fino alle vasche del castello, punto più alto della città, e da lì parte la distribuzione, per pendenza, ai quartieri del centro storico. Le 4 vasche sono state ricavate da altrettante grandi sale con [[volta a botte]] scavate nella roccia, al di sotto del prato presente nel secondo cortile; l'accesso, riservato agli addetti ai lavori, avviene da una porticina situata lungo la muraglia meridionale del maniero.
 
Per quasi mezzo secolo il castello è stato sede del Teatro lirico cittadino.
Nel [[2002]] un'importante campagna di scavi promossa dalla Sovrintendenza di Enna ha portato alla luce beni d'enorme rilevanza archeologica, che in futuro saranno i componenti protagonisti di un nuovo museo.
 
Per quasi mezzo secolo, fino a pochi anni or sono, al Castello ha avuto sede il Teatro Lirico cittadino.
 
===Il Teatro più vicino alle Stelle===
Nell'Atrioatrio o ''Piazzalepiazzale degli Armati'', in una suggestiva cornice ditra muraglie in pietra antica e torri, ha avuto sede il notissimocosiddetto '''"Teatro più vicino alle Stelle''', uno dei [[teatro lirico|teatri lirici]] più prestigiosi e suggestivi d'[[Italia]]" siaparticolare per la scenografica ed unica ambientazione, che per l'altissimo livello degli autori che vi si sono esibiti, tra cui si citano [[Vasco Rossi]], i [[Pooh]], [[Katia Ricciarelli]] e infiniti altri, per non parlare della stagione prettamente liricascenografia.
 
Vi si sono esibiti Ray Charles, Banco del Mutuo Soccorso, Franco Battiato, [[Lucio Dalla]], [[Mango (cantante)|Mango]], i [[Pooh]], [[Antonello Venditti]], [[Angelo Branduardi]], [[Eugenio Bennato]], [[Roy Paci]], [[Mario Incudine]], [[Katia Ricciarelli]], [[Stella Roman]], [[Maria Caniglia]], [[Giovanni Malipiero]], [[Elena Nicolai]], [[Ferruccio Tagliavini]] e tanti altri personaggi di successo e della lirica.
Momentaneamente non attivo per via dei recenti scavi archeologici, il Teatro deve il suo nome poetico al fatto di trovarsi a un'[[altitudine]] di quasi mille metri, e d'essere all'aperto:
l'[[afa (meteorologia)|afa]] delle serate estive in quest'angolo della Sicilia cede il posto a una piacevole [[brezza]].
 
===Il piazzale della Maddalena===
Dalla Torre Pisana è possibile vedere il grande [[palcoscenico]], e l'area per gli spettatori, con ben 5.000 posti a sedere. Negli anni d'onorata carriera, il Teatro più vicino alle Stelle ha giocato un ruolo assai significativo come importante richiamo turistico a livello non solo regionale.
È anche detto piazzale delle Vettovaglie a testimonianza del suo antico ruolo di punto militare strategico; il piazzale della Maddalena è il più vasto, e occupa il settore [[nord|settentrionale]] della Cittadella. Vi si immette attraverso l'imponente porta della Catena.
 
Vi si trovano il punto d'informazione e assistenza e un ampio [[giardino]] all'inglese attrezzato per i pic nic all'ombra di [[pinus|pini]] secolari.
==Visita turistica==
Dopo una fase di scarsa cura durante la quale il Piazzale degli Armati nonché i muraglioni di cinta e un'area del Piazzale di San Martino non risultavano fruibili per via degli scavi archeologici, una sensibile mobilitazione degli enti locali e della Sovrintendenza ha consentito la riapertura integrale dell'intero maniero, che è oggi godibile in tutto il suo fascino.
 
===Il piazzale degli Armati===
Secondo le stime relative al [[2005]], i turisti che hanno visitato il Castello sono stati oltre 40.000, dato tuttavia che non tiene conto di chi ha fatto vacanze non organizzate. La visita è libera e non richiede l'acquisto di biglietti.
Utilizzato come ingresso alla Cittadella durante gli spettacoli teatrali.
 
Gli scavi archeologici ivi condotti hanno scoperto diverse vestigia tra cui il basamento della Torre della Zecca e opere di notevole valore.
L'ingresso al maniero sfruttato per la fruizione dei visitatori durante gli scavi archeologici si trova sul lato est, che dà sulla sottostante Rocca di Cerere, la ''Porta della Catena'', un imponente portale scavato nello spessore delle mura di cinta esterne avente arco acuto da una parte e a tutto sesto dall'altra.
 
===IIl turistipiazzale assistonodi agliSan scaviNicola===
È il principale atrio, il più interno e rappresentava l'ultimo baluardo di salvezza in caso d'invasione. Per questo motivo, qui si trovano i resti degli appartamenti reali ove vissero sia l'antico re sicano che l'imperatore svevo, la cappella vescovile di San Martino di Tours da cui prende nome, una basilica di cui oggi si intravedono le mura perimetrali, alcuni torrioni, la Torre Pisana, un oratorio rupestre e altre vestigia dell'antico potere.
Oggi la Sovrintendenza e gli enti locali di Enna, nell'ambito di un progetto diffuso di valorizzazione del Castello di Lombardia, hanno già ripristinato l'ingresso principale, con la sua imponente scalinata e la Porta trionfale, consentendo la riapertura dopo quasi un decennio del piazzale degli armati, sede del Teatro all'aperto, dove, grazie ad apposite passerelle, i turisti possono assistere agli scavi in corso ed ammirare i reperti portati alla luce da quelli già conclusi.
 
===La torre pisana===
L'interessante iniziativa ha ripristinato il tradizionale circuito di visita: Piazzale degli Armati-Piazzale delle Vettovaglie-Piazzale di San Nicola, che risulta più agevole e ricco di bellezze.
 
===Il Piazzale della Maddalena===
Anche detto delle Vettovaglie a testimoniare il suo antico ruolo di punto militare strategico, il ''Piazzale della Maddalena'' è il più vasto, e occupa il settore [[nord|settentrionale]] della Cittadella. L'imponente Porta della Catena immette qui.
 
Vi si trovano il punto d'informazione e assistenza, e un ampio [[giardino]] all'inglese con tronchi d'[[albero]] e panche per i pic nic, all'ombra di altissimi [[pino|pini]] secolari visibili da valle.
 
Maggiore interesse turistico-architettonico rivestono le grandiose mura esterne, spesse diversi metri, da alcuni tratti delle quali è possibile ammirare un panorama da cartolina.
 
===Il Piazzale degli Armati===
Utilizzato come ingresso alla Cittadella durante gli spettacoli teatrali, qui si trova il famoso Teatro Lirico all'aperto.
 
Gli scavi archeologici ivi condotti hanno scoperto splendide vestigia tra cui il basamento della Torre della Zecca e opere di grande valore, prossimamente esposte in un museo.
 
===Il Piazzale di San Nicola===
È il principale atrio, il più interno e perciò l'ultimo baluardo di salvezza in caso d'invasione. Per questo motivo, qui si trovano i resti degli appartamenti reali ove vissero il re sicano e l'imperatore svevo, la cappella vescovile di San Martino di Tours da cui prende nome, una splendida basilica di cui oggi si intravedono le mura perimetrali, alcuni torrioni, la Torre Pisana, un interessantissimo oratorio rupestre e altre vestigia dell'antico potere.
 
===La Torre Pisana===
{{vedi anche|Torre Pisana (Enna)}}
La '''Torretorre Pisana'''pisana si imponeè, fra le 6 torri sveve sopravvissute delle 20 torri sveve della Cittadella come, la più alta, bella e meglio conservata. A differenza delle altre, la Pisana, anche dettaDenominata dagli arabi '''Torretorre delle Aquile''', poiché numerosi [[rapaci]] vi svolazzavano intorno dalle circostanti vallate, si erge indal modolato spettacolaredel dal ''Piazzalepiazzale di San Nicola'' e risulta chiaramente visibile chiaramenteanche daa vastidistanza territori deldal nord della [[Provincia di Enna|provincia]]. Effetto particolarmente suggestivo della torre si ha vedendola dall'[[A19]].
Probabilmente la maggiore attrazione del maniero la struttura massiccia viene ingentilita da una finissima [[merlo (architettura)|merlatura]] guelfa di restauro.
 
Alla torre pisana si accede da un ingresso moderno; all'interno, una scalinata in pietra conduce al primo livello sul quale si aprono panoramiche finestre e quindi al grande terrazzo i cui merli ricordano il suo strategico ruolo difensivo.
Per questi motivi essa rappresenta probabilmente la maggiore attrazione del maniero; una finissima [[merlatura]] guelfa di restauro conferisce grande eleganza alla struttura massiccia.
 
Dall'alto dei quasi mille metri s.l.m. la torre permette, nelle giornate più terse, di intravedere i profili delle [[Madonie]] e dei [[Nebrodi]], l'[[Etna]] ad oriente e il [[mar Ionio]]; dalla parte opposta le colline sino a [[Caltanissetta]] e, a sud, il [[lago Pergusa]] e il [[canale di Sicilia]] sullo sfondo.
Alla Torre Pisana si accede da un ingresso moderno; all'interno, una caratteristica scalinata in pietra conduce prima al primo livello, con bellissime finestre da cui si cominciano ad assaggiare vedute mozzafiato, quindi al grande terrazzo con i merli che ricordano il suo strategico ruolo difensivo.
 
==Il ruolo del castello nella vita di Enna==
Uno dei motivi migliori per visitare [[Enna]], al pari delle sue chiese, torri, palazzi, monumenti e quartieri antichi, e forse un gradino di più per via dell'unicità assoluta, rimane il panorama vastissimo e stupendo che questa città millenaria offre, e dalla Torre delle Aquile si ha quella che è probabilmente la sintesi più emozionante di queste vedute: a un'altezza di 1000 m, infatti, dalla cima di questa torre come da nessun altro luogo è possibile godere di una vista ampissima che spazia, nelle giornate più terse e limpide, dai profili delle [[Madonie]] e dei [[Nebrodi]] oltre cui si cela il [[Mar Tirreno]] a nord, all'imponente piramide imbianchita dell'[[Etna (vulcano)|Etna]] ad oriente, che digrada nella [[piana di Catania]] e nell'azzurro [[mar Ionio]]; dall'altra parte, si hanno le verdi colline sino a [[Caltanissetta]], con impareggiabili tramonti, e, a sud, il [[Lago di Pergusa]] in primo piano con il [[Canale di Sicilia]] sullo sfondo, prospiciente la dorata [[Piana di Gela]].
Il castello di Lombardia, importante maniero medievale di Sicilia, ha sempre rivestito un ruolo di primo piano nella città di Enna; nato quasi tre millenni or sono come rifugio dagli invasori ha permesso ad Henna di rivestire importanza al tempo della colonizzazione greca e di opporre una strenua resistenza ai Romani, facendole assegnare il titolo di ''Urbs Inexpugnablis''.
 
Dalla torre pisana e dal castello ci si accorge visivamente che Enna è l{{'}}''Umbilicus Siciliae'' e probabilmente i Romani la soprannominarono così per la vastità dei paesaggi che abbracciano vaste parti dell'Isola.
==Il ruolo del Castello nella vita di Enna==
Il Castello di Lombardia, la celebre Cittadella militare, il più importante maniero medievale di Sicilia, ha da sempre rivestito un ruolo di primissimo piano nella città di Enna: con lei è nato quasi tre millenni or sono come rifugio dagli invasori; grazie ad esso, Henna fu un'importante [[polis]] greca e oppose una strenua resistenza ai Romani, che tanta difficoltà ebbero ad espugnare il castello da dare nome a quel nuovo ''municipium'' di ''Urbs Inexpugnablis''.
 
Il castello di Lombardia costituisce il simbolo architettonico della città ancor prima della torre di Federico II, il suo monumento di maggiore importanza e uno dei più visitati dell'[[Hinterland|entroterra]] siciliano.
Dalla Torre Pisana e dal Castello più che altrove, ci si accorge che Enna è l'''Umbilicus Siciliae'', e probabilmente i Romani la soprannominarono così restando ammaliati dalla vastità dei paesaggi che dalle torri della Cittadella si godono, che abbracciano quasi due terzi dell'Isola.
 
Enna e il Castello sono stati un binomio perfetto, l'una unita e indissolubile dall'altro, anche durante i [[Bizantini]], ma ancor più presso gli [[Arabi]], i [[Normanni]] e gli [[Svevi]] che esaltarono fino all'apice l'imprendibilità dell'allora Castrogiovanni.
 
Ancora oggi il Castello di Lombardia costituisce l'indiscusso simbolo architettonico della città, prima ancora della rivale Torre di Federico II, nonché il suo monumento non religioso di maggiore importanza e uno dei più visitati di tutto l'[[entroterra]] siciliano.
 
Non per niente, è il Castello col profilo merlato della sua Torre delle Aquile che si vede più nitidamente rispetto a ogni altro edificio antico sia dall'autostrada, sia dalla vicina [[Calascibetta]] e nel raggio di 10–15&nbsp;km a nord, che ad Enna Bassa verso sud.
 
==L'illuminazione artistica==
Dopo alcuni anni di semi-oscurità, ilIl maestoso profilo della Cittadella è stato recentemente dotato di un nuovo impianto di illuminazione artistica che brillalo nitidamente nelle notti della Sicilia centrale, risultandorende chiaramente visibile da decine di chilometri di distanza in tutte le direzioni.
 
L'icona della città di Enna è infatti dotata di un impianto "triplo" a effetto scenografico: l'illuminazione del Viale che lo circonda, quella che proietta luce diffusa sui muraglioni perimetrali, e quella, spettacolare, che rischiara la Torre Pisana.
 
L'impianto ha un triplo effetto scenografico: l'illuminazione del viale che lo circonda, quella che proietta luce diffusa sui muraglioni perimetrali e quella che rischiara la torre pisana. In tal modo il castello risulta visibile da tutte e quattro i punti cardinali.
In questo modo, il castello risulta visibile da decine di chilometri di distanza da tutte e quattro i punti cardinali.
 
==Note==
<references />
 
== Voci correlate ==
* [[Prima guerra servile]]
* [[Euno]]
* [[Regno di Sicilia]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Castello di Lombardia (Enna)}}
 
==Collegamenti esterni==
* [{{cita web | url = http://www.iccd.beniculturali.it/medioevosiciliano/index.php?it/112/catalogo-generale/12/castello-di-lombardia | titolo = Itinerari del medioevo siciliano - Il Castellocastello di Lombardia] | accesso = 24 maggio 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120126102750/http://www.iccd.beniculturali.it/medioevosiciliano/index.php?it%2F112%2Fcatalogo-generale%2F12%2Fcastello-di-lombardia | urlmorto = sì }}
* [http://www.castellodisperlinga.it/subpagina.php?idmenu=4&&idsubmenu=26 Foto e Mappa del Castello di Lombardia]
 
{{CastelliFedericiani}}
{{Enna}}
 
{{controllo di autorità}}
{{Portale|Sicilia}}
 
[[Categoria:Architetture di Enna]]
[[Categoria:Castelli delladel provincialibero consorzio comunale di Enna|Lombardia]]
[[Categoria:Castelli federiciani|Lombardia, Castello di -]]
[[Categoria:Monumenti nazionali italianiin Sicilia]]