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[[File:Moscow Orphanage asv2018-01.jpg|thumb|L’[[orfanotrofio di Mosca]], fondato nel [[1763]], nel [[gennaio]] [[2018]]]]
{{S|voci comuni|società}}
L'Un '''orfanotrofio''' è una struttura di accoglienza, pubblica o privata, dove sono accolti ed educati i bambini [[orfano|orfani]] ede i minori senza famiglia.<br />L'[[etimologia]] del termine deriva dal [[greco antico]] ''orphanotrophêion'', composto di ''orphanós'' ([[orfano]]) e ''tréphein'' (allevare).
[[File:FI innocenti.05.JPG|thumb|Lo [[Spedale degli Innocenti]] in [[Piazza Santissima Annunziata|piazza SS Annunziata]] a [[Firenze]], esempio di antico orfanotrofio]].
 
Si distingue dal ''[[brefotrofio]]'', che è invece l'istituto che accoglie e alleva i neonati illegittimi abbandonati o in pericolo di abbandono.
L''''orfanotrofio''' è una struttura di accoglienza, pubblica o privata, dove sono accolti ed educati i bambini [[orfano|orfani]] ed i minori senza famiglia.<br />
Si distingue dal ''[[brefotrofio]]'', che è invece l'istituto che accoglie e alleva i neonati illegittimi abbandonati o in pericolo di abbandono.
L'[[etimologia]] del termine deriva dal [[greco antico]] ''orphanotrophêion'', composto di ''orphanós'' ([[orfano]]) e ''tréphein'' (allevare).
 
== Storia ==
Fin dal Medioevo si ha notizia di istituti creati per la cura dei [[Trovatello|trovatelli]]. In questi [[Brefotrofio|brefotrofi]], come quello fondato a Milano nel 787 per iniziativa dell'Arciprete Dateo, i bambini erano allevati fino all'età di sette anni. Non esistevano istituti che si curassero specificamente dei bambini orfani o abbandonati.<ref>Ottavio Andreucci, ''Gli orfanotrofi. Cenni storici'', Firenze: Giuseppe Mariani, 1856.</ref>
Il primo orfanotrofio d'[[Europa]] fu istituito a [[Napoli]] il 29 maggio [[1343]] per volere della [[Sancia_di_Maiorca|Regina Sancia d'Aragona]] e del vescovo [[Giovanni Orsini (vescovo)|Giovanni Orsini]]<ref>Iannitto M.T., (1999), ''La ruota della vergogna. La Santa Casa dell'Annunziata di Napoli e I figli della Madonna'', Napoli, Colonnese, p. 30</ref>.
 
Il primo orfanotrofio d'[[Europa]] fu istituito a [[Napoli]] il 29 maggio [[1343]] per volere della [[Sancha d'Aragona (1285-1345)|regina Sancia d'Aragona]] e del vescovo [[Giovanni Orsini (vescovo)|Giovanni Orsini]].<ref>Iannitto M.T., (1999), ''La ruota della vergogna. La Santa Casa dell'Annunziata di Napoli e I figli della Madonna'', Napoli, Colonnese, p. 30</ref> A seguire il [[Pio Ospedale della Pietà]] di [[Venezia]] sorto nel 1346 per desiderio di Fra Pietruccio, un predicatore toscano giunto nella [[Repubblica di Venezia|Serenissima]]. A Firenze nel XV secolo lo [[Spedale degli Innocenti]] fu il primo istituto pediatrico specializzato per la cura dei minori orfani o abbandonati.
 
Alcuni ordini religiosi cristiani si specializzarono nella cura degli orfani, a cominciare dai [[Chierici regolari di Somasca|Somaschi]] fondati nel 1535 da [[Girolamo Emiliani]], che a Milano diedero vita agli istituti dei [[Martinitt]] e de [[Le Stelline]]. Riconoscendogli il merito e l'originalità del servizio reso, [[papa Pio XI]], il 14 marzo [[1928]], proclamò Emiliani "Patrono universale degli orfani e della gioventù abbandonata".<ref>N. Del Re, BSS, vol. VI (1965), coll. 1143-1147.</ref>
 
A partire dal XVII-XVIII secolo grandi istituti per orfani e bambini abbandonati si diffusero in tutta Europa: [[Stora Barnhuset]] (Stoccolma, 1633), [[Det Kongelige Vajsenhus]] (Copenhagen, 1727), [[Foundling Hospital]] ([[Londra]], 1741), [[Orfanotrofio di Mosca]] (1764), ecc.
 
Molti orfanotrofi erano istituti di assistenza e di lavoro, che spesso degeneravano nei meccanismi di sfruttamento denunciati da [[Charles Dickens]] nel romanzo ''[[Oliver Twist]]'' (1837-39). Con il tempo l'accento si spostò sempre più sugli aspetti educativi, dando luogo anche a esperimenti pedagogici di avanguardia: dall'[[Orfanotrofio Magnolfi]] in [[Italia]] (1838) a [[L'Orphelinat Prévost de Cempuis]] (1880), fino a ''[[Boys Town]]'' (1917) negli Stati Uniti.
 
Con l'emancipazione si formarono anche i primi orfanotrofi ebraici: il [[Jews' Orphan Asylum]] a Londra (1831), il [[Bellefaire Orphanage]] a [[Cleveland]] (1868), il [[Jüdisches Waisenhaus Berlin]] a Berlin-Pankow (1882), ecc.
 
A New York nel 1836 fu aperto il primo orfanotrofio per bambini afroamericani, il [[Colored Orphan Asylum]].
 
Nel corso del Novecento numerosi orfanotrofi furono istituiti in Europa e negli Stati Uniti per l'infanzia abbandonata, specialmente in conseguenza degli eventi bellici della prima e [[seconda guerra mondiale]].
 
Durante l'[[Olocausto]], la maggior parte degli ospiti degli orfanotrofi ebraici furono tra i primi tra i [[bambini dell'Olocausto]] a essere vittime nei campi di sterminio. Alcuni orfanotrofi tuttavia servirono come luogo di rifugio, da [[Villa Emma (Nonantola)]] in Italia a [[Château de Chabannes]] in Francia. Per gli orfani [[superstiti dell'Olocausto]] si crearono appositi centri di accoglienza che ne favorissero il recupero, il ricongiungimento familiare o l'emigrazione in Israele, come avvenne per i circa 800 [[bambini di Selvino]] ospitati in Italia nella colonia di Sciesopoli tra il 1945 e il 1948.
 
Cessata l'emergenza post-bellica, si è andati sempre più nella direzione di una deistituzionalizzazione delle grandi strutture, che ha portato gradualmente negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e in Europa alla progressiva chiusura degli orfanotrofi e alla loro trasformazione in [[Casa-famiglia|case-famiglie]] o in centri di supporto per l'affidamento e l'adozione dei minori. Gli orfanotrofi rimangono invece delle realtà ancora importanti nei Paesi più poveri dell'Asia, dell'Africa e dell'America del Sud, ospitando migliaia di bambini altrimenti abbandonati nelle strade.
 
== Soggetti accolti ==
Oltre agli [[orfano|orfani]] ede ai [[bambino di strada|bambini di strada]], generalmente vengono affidati a questi istituti anche i minori che per incuria, maltrattamento, abuso e inadeguatezza dei genitori naturali, vengono [[minori fuori famiglia|allontanati dalla famiglia d'origine]].
 
Essi rimangono in queste strutture generalmente fino al compimento della [[maggiore età]] o fino a che non entrano in un programma di [[affido familiare]] o vengono [[Adozione|adottati]] da una [[famiglia]].
 
== Nel mondo ==
== In= Italia ===
Ultimamente, in molti Paesi del mondo, si sta cercando di sostituire gli orfanotrofi con le [[Casa-famiglia|case-famiglia]], strutture con le stesse finalità, ma di dimensioni più ridotte.
Nel passato piccoli e grandi orfanotrofi esistevano in tutte le principali città italiane. Tra di essi i più importanti e antichi sono:
 
* la [[Basilica della Santissima Annunziata Maggiore|Real Casa dell'Annunziata di Napoli]] (1343);
== In Italia ==
* il [[Pio Ospedale della Pietà]] (1346) a Venezia;
In [[Italia]], la legge 149 del 28 marzo [[2001]] ha decretato per il 31 dicembre [[2006]], la chiusura degli orfanotrofi, trasferendo i minori in [[comunità di accoglienza]], [[casa-famiglia|case-famiglia]] e dove possibile, presso famiglie affidatarie o adottive, ricorrendo all'[[adozione]].<ref>[http://www.camera.it/parlam/leggi/01149l.htm L. n. 149 del 2001<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* lo [[Spedale degli Innocenti]] (1445) a Firenze;
* l'[[Orfanotrofio dei Martinitt]] (1532) e l'[[Orfanotrofio delle Stelline]] a Milano;
* l'[[Ospizio di Tata Giovanni]] (1784) a Roma;
* l'[[Chiesa e convento di Santa Marta|Orfanotrofio di Santa Marta]] (1816) a Siena;
* l'[[Orfanotrofio Magnolfi]] (1834) a Prato.
* l'Orfanotrofio femminile delle [[Figlie della Carità di San Vincenzo de' Paoli]] fondato da suor [[Gabriella Thevenin]], ad [[Arezzo]], nel 1870.<ref>[[Italo Farnetani]], '' Una città cristiana in miniatura: storia delle suore vincenziane ad Arezzo per i 150 anni di fondazione del Thevenin '', [[Arezzo]], Thevenin, 2020.</ref>
 
È difficile indicare il numero di questi istituti. Il primo censimento delle Opere Pie nel Regno d'Italia redatto nella seconda metà dell'Ottocento da [[Pietro Castiglioni]] enumera 112 ''brefotrofi'' (o "ospizi degli esposti") e 341 ''orfanotrofi''.<ref>''L'Italia economica nel 1873'', pubblicazione ufficiale della Direzione generale della statistica, Tipografia Barbèra, 1873.</ref> Si trattava per la quasi totalità di istituti promessi e gestiti da Ordini religiosi cattolici. Con l'unità d'Italia, lo Stato assunse un ruolo più diretto nella tutela dell'infanzia abbandonata e si aprirono orfanotrofi diretti anche da altre confessioni religiose. Tra di essi abbiamo:
 
* la Casa per orfane (Istituto evangelico italiano Ferretti) (1862) a Firenze;
* l'[[Istituto Provinciale per l'Infanzia e la Maternità]] (IPI) (1867) a Torino;
* l'[[Orfanotrofio israelitico italiano Giuseppe e Violante Pitigliani]] (1902-1972) a Roma.
 
Altri istituti saranno fondati nel Novecento negli anni successivi alla prima e alla seconda guerra mondiale, per accogliere gli orfani di guerra, tra cui:
 
* l'[[Opera della Divina Provvidenza Madonnina del Grappa]] (1923) a Firenze;
* l'[[Nomadelfia|Opera Piccoli Apostoli]] (1931) a Mirandola, poi a Fossoli e quindi a Nomadelfia;
* l'[[Ex Orfanotrofio femminile di Roma|Orfanotrofio femminile di Roma]] (1933);
* l'[[Istituto Fanciullezza]] (1934) a Lodi;
* l'[[Orfanotrofio Genova Rulli]] (1949) a Vasto
 
In [[Italia]], laLa legge 149 del 28 marzo [[2001]], han. decretato149 perstabilì, ilentro la data del 31 dicembre [[2006]], la chiusura degli orfanotrofi, trasferendo i minori in [[comunità di accoglienza]], [[casa-famiglia|case-famiglia]], [[comunità di accoglienza]] e dove possibile, presso famiglie affidatarie o adottive, ricorrendo all'[[adozione]].<ref>[{{Cita web |url=http://www.camera.it/parlam/leggi/01149l.htm |titolo=L. n. 149 del 2001<!-- Titolo generato automaticamente -->] |accesso=12 giugno 2013 |dataarchivio=8 luglio 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130708135157/http://www.camera.it/parlam/leggi/01149l.htm |urlmorto=sì }}</ref>
 
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
File:9403 - Venezia - Calle della Pietà - Lapide della ex ruota degli esposti -1548- - Foto Giovanni Dall'Orto 12-Aug-2007.jpg|Lapide dove un tempo si trovava la ''ruota'', il luogo per abbandonare i bambini a lato della Chiesa della Pietà, la chiesa di un orfanotrofio di Venezia. La targa cita su una bolla papale di Paolo III del 12 novembre 1548, minaccia “scomunica e maledizioni” per tutti coloro che – avendo i mezzi per allevare un figlio – scelgano invece di abbandonarlo. Tale scomunica non può essere annullata fino a quando il colpevole non abbia rimborsato tutte le spese sostenute per allevare il bambino.
File:Jan de Bray 001.jpg|Prendersi cura degli orfani, dell'artista olandese Jan de Bray, 1663.
File:Children at crumpsall workhouse circa 1895.jpg|Un gruppo di orfani al Crumpsall Workhouse nel XIX secolo.
File:Drbarnardo.jpg|Thomas John Barnardo, il fondatore della Barnardos Home per bambini orfani.
File:Armand Pallière Dom Pedro e Dona Leopoldina 1826.jpg|L'imperatore [[Pietro I del Brasile]] e sua moglie [[Maria Leopoldina d'Asburgo-Lorena|Maria Leopoldina]] visitano l'orfanotrofio ''Casa dos Expostos'' a Rio de Janeiro, 1826.
File:MOPC 06.jpg|Orfanotrofio Mother of Peace AIDS, Zimbabwe, 2005.
</gallery>
 
== Filmografia ==
* ''[[La trovatella (film 1916)|La trovatella]]'' (''The Foundling''), regia di [[John B. O'Brien]] (1916)
* ''[[Oliviero Twist]]'' (''Oliver Twist''), regia di [[Frank Lloyd]] (USA, 1922)
* ''[[Le avventure di Oliver Twist (film)|Le avventure di Oliver Twist]]'' (''Oliver Twist''), regia di [[David Lean]] (UK, 1948)
* ''[[Crónica de un niño solo]]'', regia di [[Leonardo Favio]] (1965)
* ''[[Oliver!]]'', regia di [[Carol Reed]] (UK, 1968)
* ''[[Annie (film 1982)|Annie]]'', regia di [[John Huston]] (USA, 1982)
* ''[[Dottor Korczak]]'', regia di [[Andrzej Wajda]] (Polonia, 1990)
* ''[[The Boys of St. Vincent]]'', regia di [[John N. Smith]] (1992)
* ''[[Chiquititas]]'', serie televisiva (Argentina, 1995-2006)
* ''[[Torzók]]'', regia di [[Árpád Sopsits]] (2001)
* ''[[Boy Called Twist]]'', regia di [[Tim Greene]] (Sudafrica, 2004)
* ''[[Italyanets]]'', regia di [[Andrey Kravchuk]] (Russia, 2005)
* ''[[Oliver Twist (film 2005)|Oliver Twist]]'', regia di [[Roman Polański]] (2005)
* ''[[Der kommer en dag]]'', regia di [[Jesper W. Nielsen]] ([[Germania]], 2006)
* ''[[Oliver Twist (miniserie televisiva 2007)|Oliver Twist]]'', miniserie TV, regia di [[Coky Giedroyc]] (UK, 2007)
* ''[[The Orphanage|El Orfanato]]'', regia di [[Juan Antonio Bayona]] (2007)
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Ottavio Andreucci, ''Gli orfanotrofi. Cenni storici'', Firenze: Giuseppe Mariani, 1856.
* Nicoleta Roman, ''Orphans and Abandoned Children in European History: Sixteenth to Twentieth Centuries'', London: Routledge, 2018.
 
== Voci correlate ==
* [[Affido familiare]]
* [[Adozione]]
* [[Bambini di strada]]
* [[Brefotrofio]]
* [[Casa-famiglia]]
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{ThesaurusCollegamenti BNCFesterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{portale|diritto|sociologia}}
 
[[Categoria:Infanzia abbandonata]]
[[Categoria:Orfanotrofi| ]]