Pontedera: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
{{nota disambigua|descrizione= per altri significati|titolo=[[Pontedera (disambigua)]]}}
|Nome = Pontedera
{{Template:Comune
|nomeComunePanorama = Pontedera, palazzo pretorio 00.jpg
|Didascalia = Palazzo Pretorio
|linkStemma = Pontedera-Stemma.png
|Bandiera = Pontedera-Gonfalone.png
|siglaRegione = TOS
|Stemma = Pontedera-Stemma.png
|siglaProvincia = PI
|Stato = ITA
|latitudineGradi = 43
|Grado amministrativo = 3
|latitudineMinuti = 39
|Divisione amm grado 1 = Toscana
|latitudineSecondi = 45
|Divisione amm grado 2 = Pisa
|longitudineGradi = 10
|Amministratore locale = Matteo Franconi
|longitudineMinuti = 37
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|longitudineSecondi = 57
|Data elezione = 9-6-2019
|mappaX = 101
|Data rielezione = 25-6-2024
|mappaY = 115
|Data istituzione =
|altitudine = 14
|Sottodivisioni = [[Gello (Pontedera)|Gello]], [[Il Romito (Pontedera)|Il Romito]], [[La Borra]], [[La Rotta (Pontedera)|La Rotta]], [[Montecastello (Pontedera)|Montecastello]], [[Pardossi]], [[Santa Lucia (Pontedera)|Santa Lucia]], [[Treggiaia]]<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/pontedera.pdf Comune di Pontedera - Statuto].</ref>
|superficie = 45,89
|Divisioni confinanti = [[Calcinaia]], [[Capannoli]], [[Casciana Terme Lari]], [[Cascina (Italia)|Cascina]], [[Montopoli in Val d'Arno]], [[Palaia]], [[Ponsacco]], [[Santa Maria a Monte]]
|abitanti = 26.842
|Zona sismica = 3
|anno = 2004
|Gradi giorno = 1861
|densita = 578
|Nome abitanti = pontaderesi (coloro che ci sono nati);<ref name=etnici>Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, ''Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani'', Bologna, Pàtron Editore, 1981, p.&nbsp;424.</ref> pontederesi (coloro che ci vivono ma che non ci sono nati)<ref name=etnici/>
|frazioni = Vedi [[#Frazioni|elenco]]
|Patrono = [[san Faustino martire]]
|comuniLimitrofi = [[Calcinaia]], [[Capannoli]], [[Cascina]], [[Lari]], [[Montopoli in Val d'Arno]], [[Palaia]], [[Ponsacco]], [[Santa Maria a Monte]]
|Festivo = secondo giovedì del mese di ottobre
|cap = 56025
|Mappa = Map of comune of Pontedera (province of Pisa, region Tuscany, Italy).svg
|prefisso = 0587
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Pontedera all'interno della provincia di Pisa
|istat = 050029
}}
|fiscale = G843
'''Pontedera''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[ponte'dɛra]}}<ref>{{cita web|url=http://www.dipionline.it/dizionario/|titolo=DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana|accesso=2 agosto 2020|dataarchivio=9 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181009051700/http://www.dipionline.it/dizionario/|urlmorto=sì}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Pisa]], in [[Toscana]].
|nomeAbitanti = pontederesi, pontaderesi (dialetto)
|patrono = [[San Faustino]]
|festivo = [[10 ottobre]]
|sito = http://www.comune.pontedera.pi.it/
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Comune -->
'''Pontedera''' è un comune di 26.012 abitanti della [[provincia di Pisa]] a 20 km dal [[Pisa|capoluogo]].
 
== Geografia fisica ==
Pontedera sorge nel [[Arno#Il_Valdarno_InferioreIl Valdarno Inferiore|Valdarno Inferiore]] alla confluenza del fiume [[Era (fiume)|fiume Era]], che divide il comune fra est e ovest, nell'[[Arno]] che fa da confine a nord.
 
Si trova a confine tra la [[Piana di Pisa]] a ovest, la [[Piana di Lucca]] a nord-ovest, le [[Cerbaie]] a nord-est e la [[Valdera]], di cui idealmente è capoluogo, a sud.
È attraversata anche dal [[Scolmatore dell'Arno|canale Scolmatore]] a ovest e dal Roglio, affluente dell'Era, che segna il confine a sud-est. Ha un piccolo lago nella frazione Pietroconti chiamato Lago Braccini. Pochi metri prima di entrare a Pontedera l'Arno riceve le acque del canale [[Usciana]].
 
La città ha per confini la [[Piana di Pisa]] a ovest, la [[Piana di Lucca]] a nord-ovest, le [[Cerbaie]] a nord-est e la [[Valdera]] a sud. Seppure geograficamente non si trovi in [[Valdera]], bensì all'estremità orientale della [[piana di Pisa]], è tradizionalmente considerata il maggiore centro di essa.
 
Il territorio comunale, di {{M|43|u=km}} quadrati, è completamente pianeggiante ad esclusione della zona est, corrispondente alle frazioni di Montecastello (massimo {{M|132|u=m}}. [[s.l.m.]]), Treggiaia (massimo {{M|120|u=m}}. [[s.l.m.]]) e La Rotta (massimo {{M|45|u=m}}. [[s.l.m.]]), che presentano qualche rilievo. Tali località fanno parte delle cosiddette [[Colline pisane]]. Questa zona collinare si estende per circa un migliaio di ettari e rappresenta la zona a minor densità abitativa del comune.
 
Il territorio del comune è compreso quindi tra i 10 e i 167 metri sul livello del mare, con un'escursione altimetrica complessiva pari a 157 metri.
 
=== Territorio ===
* [[Classificazione sismica dell'Italia|Classificazione sismica]]: zona 2 (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Clima della Toscana|Stazione meteorologica di Pontedera}}
La temperatura media annua è di 14,80 [[°C]]. Rispetto alle altre zone circostanti, Pontedera subisce maggiori precipitazioni atmosferiche a causa del sollevamento costante di aria umida provocata dal vicino [[Monte Pisano]]. Il clima è sub-umido con estati afose e inverni freddi rispetto alla parte più occidentale della provincia. In estate le temperature possono arrivare a sfiorare i 38/39&nbsp;°C, mentre nei mesi invernali le temperature all'alba possono essere sotto lo zero.
 
La tabella sottostante riporta i valori medi che si registrano in città nel corso dell'anno:
{{ClimaAnnuale
| tempmedia01 = 6,1
| tempmedia02 = 7,3
| tempmedia03 = 9,8
| tempmedia04 = 13,6
| tempmedia05 = 17,9
| tempmedia06 = 21,6
| tempmedia07 = 24,4
| tempmedia08 = 23,8
| tempmedia09 = 20,3
| tempmedia10 = 15,1
| tempmedia11 = 10,7
| tempmedia12 = 6,8
| pioggia01 = 90
| pioggia02 = 80
| pioggia03 = 80
| pioggia04 = 80
| pioggia05 = 60
| pioggia06 = 55
| pioggia07 = 28
| pioggia08 = 40
| pioggia09 = 90
| pioggia10 = 125
| pioggia11 = 130
| pioggia12 = 105
}}
 
* [[Classificazione climatica]]: zona D, 1861 GR/G
* [[Diffusività atmosferica]]: bassa, Ibimet CNR 2002
 
== Origini del nome ==
Il nome della città deriva chiaramente dal ponte sull'[[Era (fiume)|Era]]. Questo ponte nel [[Medioevo]] è rimasto per molti secoli l'unico ad attraversare il fiume ed era quasi un passaggio obbligato per i viandanti da [[Pisa]] a [[Firenze]]. Il nome ufficiale in latino è appunto ''Pons Herae'' ma su talune carte e mappe [[Rinascimento|rinascimentali]] della Toscana si trova anche la variante ''Pons ad Heram'' da cui ''Ponte a Era'' (da ciò deriverebbe il termine "pontaderese"). Il nome divenne poi ''Ponte d'Era'' ed infine Pontedera.
 
Ancora oggi viene usato il termine "pontaderese". I cittadini vengono tradizionalmente divisi in due categorie: i ''pontederesi'' e i ''pontaderesi''. Può sembrare una differenza solo di forma, ma non è così, giacché son detti ''pontederesi'' coloro che risiedono a Pontedera, ma non ne sono originari, mentre si chiamano ''pontaderesi'' i cittadini nati e vissuti a Pontedera.
 
Anche in latino esistono due termini per indicare gli abitanti di Pontedera: ''Heraepontici'' oppure ''Heraepontani''.
 
== Storia ==
{{vedi anche|storia di Pontedera}}
L'area del comune di Pontedera risulta abitata fin dal [[Paleolitico]], come conferma il recente ritrovamento di un insediamento in località “Cava Erta”. La posizione era strategica per la vicinanza alla foce dei fiumi [[Era]] e Cascina, che si immettevano nel vasto sinus lagunare che a quel tempo lambiva le colline pisane.
L'area del comune di Pontedera risulta abitata fin dal 4500 a.C. circa, come conferma il recente ritrovamento di un insediamento in località “''Cava Erta''”. La posizione era strategica per la vicinanza alla foce dei fiumi [[Era (fiume)|Era]] e Cascina, che si immettevano nel vasto ''sinus'' lagunare che a quel tempo lambiva le [[colline pisane]]. È attestato un insediamento stabile nel [[Neolitico]], mantenutosi per almeno tre secoli (tra 5.350 e 5.000 anni fa) in una zona asciutta in prossimità di una foresta planiziale e lungo un paleoalveo fluviale, forse l'antico corso dell'Era o del Rotina.
 
Sebbene la pianta del centro storico sia tipica degli [[Castrum|insediamenti romani]], non esistono tracce documentate di quel periodo storico nella zona, né sono stati rinvenuti segni di una precedente [[civiltà etrusca]].
È attestato un insediamento stabile nel Neolitico. Il villaggio è vissuto per almeno tre secoli (tra 5.350 e 5.000 anni fa) in una zona asciutta in prossimità di una foresta planiziale e lungo un paleoalveo fluviale, forse l’antico corso dell’[[Era]] o del Rotina.
Nella frazione di Gello sono peraltro documentati siti di età [[Impero romano|imperiale]] abbandonati nel [[III secolo]] d.C., verosimilmente a seguito della formazione del padule di Lavaiano.
 
In passato è stata identificata con [[Valvata]], una località romana dell'[[Etruria]] che la [[Tavola Peutingeriana]] situa a 8 miglia romane da [[Pisa]]. L'autore della identificazione è [[Niccolò Sansone]] nella [[Tavola dell'Italia antica]], come riporta il [[Giovanni Targioni Tozzetti|Targioni Tozzetti]]<ref>[https://books.google.it/books?id=aXxUAAAAcAAJ&pg=PA273&lpg=PA273&dq=%22Valvata%22+Cascina&source=bl&ots=l0-osIYOzU&sig=S0pbEJp7q3WcSqyGvk5HKK8a0II&hl=it&sa=X&ei=k4NGVZbsMIraUcKngcAF&ved=0CCcQ6AEwATgK#v=onepage&q=%22Valvata%22%20Cascina&f=false Relazioni d'alcuni viaggi fatti in diverse parti della. Toscana per osservare le produzioni naturali, e gli antichi monumenti di essa. Ed. 2. con copiose giunte. - Firenze, Cambiagi 1768-79 (Google eBook) - Giovanni I Targioni Tozzetti]</ref>. Valvata però è stata identificata anche con [[Cascina (Italia)|Cascina]]<ref>{{Cita web |url=http://www.omnesviae.org/it/#!iter_Cascina_ROMA |titolo=www.omnesviae.org |accesso=3 maggio 2015 |dataarchivio=24 settembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924060214/http://www.omnesviae.org/it/#!iter_Cascina_ROMA |urlmorto=sì }}</ref><ref>[http://www.trismegistos.org/geo/list_all.php?p=820 www.trismegistos.org]</ref><ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/pisa_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Antica%29/ www.treccani.it]</ref> e con [[Fornacette]], anche se queste restano solo ipotesi.
Sebbene la pianta del centro storico sia tipica degli insediamenti Romani, non esistono tracce documentate di quel periodo storico nella zona, né sono stati rinvenuti segni della civiltà Etrusca.<br />
Nella frazione di Gello sono peraltro documentati siti di età imperiale abbandonati nel III secolo d.C., verosimilmente a seguito della formazione del padule di Lavaiano.
 
Nel [[2010]] sono stati scoperti resti di una fattoria romana, probabilmente una fattoria dell'età imperiale augustea, in località [[Scoffia]], nei pressi del vecchio [[Ponte alla Navetta]].<ref>[http://www.lanazione.it/pontedera/cronaca/2010/10/30/407576-cantiere_acque.shtml ''Nel cantiere di Acque S.p.A. una fattoria di epoca romana'', "La Nazione", 30 ottobre 2010.]</ref>
Il nome della città deriva dal ponte che fu fatto costruire dagli [[Upezzinghi]] alla foce dell'[[Era]] quando ancora il borgo di Pontedera non esisteva. Le prime tracce della presenza del ponte sono del 1099. Esisteva invece all'epoca un villaggio, ora scomparso, di nome [[Travalda]].
 
Il nome della città deriva dal ponte che fu fatto costruire dagli [[Upezzinghi]] alla foce dell'[[Era (fiume)|Era]], quando ancora il borgo di Pontedera non esisteva. Le prime tracce didella Pontederapresenza del ponte risalgono al [[1099]]. Esisteva invece all'epoca un villaggio, ora scomparso, di nome [[Travalda]], mentre le prime tracce di Pontedera si hanno nel [[1163]], quando vienevenne inclusa nell'elenco dei castelli pisani. Si presuppone però che all'epocaa quei tempi non fosse ancora statadotata fortificatadi efortificazioni, lola saràcui presenza è attestata solamente nella prima metà del [[XIII secolo]]. Nello stesso anno [[1183]] si ha notizia della chiesa di San Martino, posta sotto la pieve di [[Calcinaia]]. Nel [[1172]] i Pisani respinsero la coalizione di [[Cristiano di Magonza]] ([[Lucca]], [[Siena]], [[Pistoia]] e i [[Guidi]]): fu il primo scontro avvenuto a Pontedera. Nei secoli si succedono molte altre battaglie tra [[Pisa]] e [[Firenze]] con esito alterno che portano Pontedera sotto il controllo ora dell'una ora dell'altra.
Il castello fu più volte distrutto: la prima nel 1256 per volere di Firenze e Lucca vincitrice contro Pisa; l'ultima nel [[1554]].
 
Nei secoli si succedettero molte altre battaglie tra [[Pisa]] e [[Firenze]] con esito alterno, portando Pontedera sotto il controllo ora dell'una ora dell'altra. Il castello fu più volte distrutto: la prima nel [[1256]] per volere di [[Firenze]] e [[Lucca]], vincitrice contro [[Pisa]]; l'ultima nel [[1554]]. La battaglia più importante si tenne nel [[1369]].: Fufu combattuta tra l'esercito fiorentino e quello mercenario di Bernab&ograve;[[Bernabò Visconti]] signore di [[Milano]], comandato dal celebre condottiero [[Giovanni Acuto|John Hawkwood]], gi&agrave;già al servizio della Repubblica Fiorentina, la quale fu sconfitta in questa occasione.
 
Cessato il periodo di ostilità, a partire dal [[Rinascimento]] Pontedera assumeassunse sempre di più le caratteristiche di un comune a forte vocazione commerciale, ottenendo l'autorizzazione ad una fiera annuale prima e ad un mercato settimanale poi. Con il [[1565]] il borgo, dopo esser stato per lungo tempo sotto la giurisdizione di [[Cascina (Italia)|Cascina]], acquistò una sua propria competenza giurisdizionale estesa al territorio di [[Ponsacco]] e Camugliano, [[Calcinaia]], Gello, Montecastello, Pozzale. Nel [[1637]] [[Ferdinando II de' Medici|Ferdinando II]] dei [[Medici]], istituendo il marchesato di Ponsacco e Camugliano con sede di residenza del Commissario feudale, eliminò la podesteria di Pontedera su questo comune.
 
Nel [[1924]] l'ingegner [[Rinaldo Piaggio]] rilevò le ''Costruzioni Meccaniche Nazionali di Pontedera'' trasferendovi parte dell'industria genovese [[Piaggio]] di costruzioni aeronautiche. Riconvertita a produzione civile nel primo dopoguerra, la Piaggio ingrandì gli stabilimenti cittadini, divenendo sempre più parte integrante della città e costruendo addirittura un intero quartiere per i propri dipendenti.
Con il 1565 Pontedera, dopo essere stata per lungo tempo sotto la giurisdizione di Cascina, acquista una sua propria competenza giurisdizionale estesa al territorio di [[Ponsacco]] e Camugliano, [[Calcinaia]], Gello, Montecastello, Pozzale. Nel 1637 Ferdinando II dei [[De' Medici|Medici]], istituendo il marchesato di Ponsacco e Camugliano con sede di residenza del Commissario feudale elimina la podesteria di Pontedera su questo comune.
 
Il 30 maggio [[1930]], per regio decreto, Pontedera fu proclamata "''città''". Durante la [[seconda guerra mondiale]] Pontedera fu duramente bombardata a causa della presenza degli stabilimenti aeronautici della Piaggio. Con la fine della guerra e la conversione in fabbrica di motocicli, la Piaggio, e con essa Pontedera, parteciparono attivamente al [[miracolo economico italiano|boom economico]] degli [[Anni 1960|anni sessanta]].
All'inizio del Novecento la [[Piaggio]] ingrandisce gli stabilimenti a Pontedera divenendo sempre più parte integrante della città e costruendo nel primo dopoguerra addirittura un intero quartiere per i propri dipendenti .
 
Il [[304 maggio]]novembre [[19301966]], peril regiofiume decreto,Era Pontederaruppe fugli proclamataargini e inondò la città.
 
Oggi Pontedera è un importante centro industriale e commerciale che presenta un ampio sviluppo edilizio.
Durante la [[seconda guerra mondiale]] Pontedera fu duramente bombardata a causa della presenza degli stabilimenti aereonautici della Piaggio. Con la fine della guerra e la conversione in fabbrica di motocicli la [[Piaggio]], e con essa Pontedera, partecipa attivamente al boom economico degli anni 60.
 
=== Simboli ===
Il [[4 novembre]] [[1966]] il fiume [[Era_(fiume)|Era]] ruppe gli argini e inondò la città.
[[File:Pontedera-Stemma.png|left|upright=0.6|thumb|Stemma del Comune di Pontedera]]
Lo stemma è stato riconosciuto con DCG del 6 novembre 1937.<ref name="Bozzetti"/>
{{Citazione|D'azzurro, al ponte a due luci d'argento, sormontato nella pigna centrale da un casotto dello stesso, col tetto di verde e posto sul fiume al naturale.}}
L'antico ponte sull'[[Era (fiume)|Era]], lungo la strada che da [[Firenze]] conduce a [[Pisa]], è certamente all'origine del nome della città, come anche dell'immagine contenuta nello stemma. Il ponte, il casotto dal caratteristico tetto verde e le acque dell'Era che scorrono copiose sono segni desunti da un antico sigillo del [[secolo XV]], che raffigurava il ponte com'era a quel tempo.
 
In realtà, nel corso degli ultimi anni si è avuta una variazione rilevante nei colori dello stemma. In origine il sottofondo dello scudo cittadino non era azzurro, bensì bipartito verde e bianco (il verde a destra ed il bianco a sinistra) sovrapposti dal ponte. Ciò è dimostrato da una riproduzione dello stemma, che presentava tali caratteristiche, rimasto appeso per molti anni al balcone del palazzo municipale, dalla maglia di riserva del {{Calcio Pontedera|N}}, di colore verde/bianco, ed infine dalla Fiamma e dai Foulard bipartiti verde/bianco del primo Gruppo Scout [[Associazione Scouts Cattolici Italiani|ASCI]] Pontedera 1° "[[San Michele Arcangelo]]" (la "Vecchia Asci pontederese") dal [[1922]] al [[1948]].
==Evoluzione demografica==
 
Il gonfalone, concesso con regio decreto del 6 maggio 1940 è un ''drappo di colore azzurro, riccamente ornato di ricami d'oro e caricato dello stemma della città con l'iscrizione centrata in oro: «Città di Pontedera»''.<ref name="Bozzetti">{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/69c63ba1-cfd8-47c0-af48-24a5005ba109/1305-pontedera|titolo=Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Pontedera|accesso=2024-10-04|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine= Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza= Titolo di Città
|collegamento_onorificenza= Titolo di città in Italia
|motivazione=
|data= 17 maggio 1930<ref name=ACSFascCom>{{Cita web | 1 = http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/ | 2 = ACS - Ufficio araldico - Fascicoli comunali | accesso = 3 maggio 2016 | dataarchivio = 19 aprile 2016 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160419233606/http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/ | urlmorto = sì }}</ref>
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
{{vedi categoria|chiese di Pontedera}}
==== Duomo ====
{{vedi anche|duomo di Pontedera}}
La "Propositura dei Santi [[Giacomo il Maggiore|Jacopo]] e [[Filippo apostolo|Filippo]]" è anche chiamata la grande "chiesa nuova". Venne eretta, in [[Neoclassicismo|stile neoclassico]], fra il [[1840]] e il [[1864]] su progetto dell'ingegnere fiorentino [[Giuseppe Michelacci]]. Solo successivamente fu aggiunto il porticato, i campanili e la fontana in mezzo alla piazza. I campanili furono minati e fatti saltare in aria durante la [[seconda guerra mondiale]], sostituiti poi da un enorme campanile in cemento armato. L'edificio conserva al suo interno molte opere d'arte, tra cui l'''Annunciazione'' di [[Jacopo Chimenti]] e le reliquie di [[San Faustino martire]].
 
==== Santa Lucia ====
{{vedi anche|chiesa di Santa Lucia di Pedisciano}}
La chiesa di Santa Lucia fu edificata sulle strutture della preesistente rocca. Nel [[1260]] risulta suffraganea della pieve di San Gervasio e nel [[1431]] venne elevata a pieve. Il 13 luglio [[1944]] militari [[Germania|tedeschi]] minarono e abbatterono il [[campanile]] della chiesa e con questo la chiesa stessa. Rimase in piedi il muro perimetrale a [[nord]] e quello dell'[[abside]]. La nuova chiesa fu ricostruita nel dopoguerra e inaugurata il 14 luglio [[1948]]. L'interno è diviso in tre navate e concluso da un'abside semicircolare al centro della quale è conservata una statua con le reliquie di [[Santa Lucia]]. Tra le opere d'arte, un artistico frontale di tabernacolo in marmo scolpito del [[XV secolo]] con lo stemma della famiglia Galletti, una pila per l'acqua santa, una statua in legno raffigurante [[San Rocco]].
 
==== Santissimo Crocifisso ====
{{vedi anche|chiesa del Santissimo Crocifisso (Pontedera)}}
Costruita fra il [[1270]] e il [[1272]], la chiesa fu completamente trasformata a partire dal [[1633]], nel corso dei secoli [[secolo XVII|XVII]] e [[secolo XVIII|XVIII]].
 
Tra le opere più importanti che vi possiamo ammirare troviamo:
* la scultura lignea dell'"''Annunziata''" della bottega di [[Nino Pisano]] (metà [[XIV secolo]]);
* un frammento di affresco del [[XIV secolo]] di scuola pisana, denominato "''Madonna del Carmine''";
* la "''Madonna del Rosario tra i Santi [[Santa Monica|Monica]], [[San Domenico di Guzmán|Domenico]] e [[Sant'Agostino d'Ippona|Agostino]]''" del [[Cigoli (pittore)|Cigoli]] ([[1595]]);
* un [[tabernacolo]] in marmo, attribuito agli scultori Riccomini e Gagini.
 
Sull'altare maggiore è presente un tabernacolo ottocentesco di Gaspare e Silvestro Mariotti, in argento sbalzato, commissionato per accogliere il "''Crocifisso''" ligneo del [[XVI secolo]].
 
==== Cimitero della Misericordia ====
Progettato nel [[1911]] dall'architetto pontederese [[Luigi Bellincioni]], fu costruito tra il [[1912]] e il [[1913]].
Vi riposa, tra gli altri, il [[Presidente della Repubblica Italiana]] [[Giovanni Gronchi]].
 
==== Santa Maria Madre della Chiesa ====
Nella frazione de [[Il Romito (Pontedera)|Il Romito]] fu eretta una parrocchia indipendente l'8 dicembre [[1966]], scorporandola da quella di San Giuseppe, e, dieci giorni dopo, fu benedetta e aperta al culto una chiesetta prefabbricata intitolata alla [[Maria (madre di Gesù)|Vergine]]. L'edificio era in origine un capannone prefabbricato, poi demolito a seguito dei lavori per la costruzione della [[Strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno]]. La chiesa attuale ha una pianta a settore circolare ed è stata progettata dall'architetto [[Luciano Giorgi (architetto)|Luciano Giorgi]].
 
==== Chiesa della Misericordia ====
{{vedi anche|chiesa della Misericordia (Pontedera)}}
Progettata dall'architetto pontederese [[Luigi Bellincioni]], in uno stile misto di elementi rinascimentali e gusto decorativo ottocentesco, fu iniziata nel [[1883]] e conclusa nel [[1892]]. La chiesa, molto piccola, ha una pianta esagonale e conserva al suo interno il venerato dipinto della ''Madonna della Misericordia'' del [[XIX secolo]].
 
[[File:Pontedera - Oratorio San Giuseppe - Officina Canuti.JPG|upright=0.7|left|thumb|Ex-Oratorio di S.Giuseppe]]
 
==== San Giuseppe al Ponte ====
{{vedi anche|oratorio di San Giuseppe al Ponte}}
Oggi rimangono solo i resti di questa chiesa [[XVII secolo|seicentesca]], posta sulla salita del ponte napoleonico.
L'oratorio è composto da un'aula centrale, con un altare tardo-[[barocco]], e da una cappella sul lato est, insieme ad una piccola sacrestia. Sono sopravvissute solo le mura laterali ed il soffitto della piccola cappellina, intitolata alla Madonna del Divino Aiuto. I tetti vennero danneggiati gravemente durante l'ultima [[Seconda guerra mondiale|guerra mondiale]], a seguito degli intensi cannoneggiamenti subiti nell'estate del [[1944]]. Nel corso degli ultimi decenni le intemperie e l'incuria hanno fatto cadere ciò che restava della copertura.
 
Nel [[2007]] la porta in legno è stata sostituita con una vetrata ed è ora possibile osservare l'interno della vecchia chiesa. Per l'occasione sono stati collocati al suo interno alcune opere dello scultore [[Nado Canuti]].
 
==== San Giuseppe ====
Voluta in occasione della elevazione a parrocchia del quartiere di Fuori del Ponte, la chiesa di [[San Giuseppe]] in Oltrera fu costruita fra il [[1958]] e il [[1962]].
 
Don [[Vasco Giuseppe Bertelli]], già [[Diocesi di Volterra|vescovo di Volterra]], è stato il primo parroco della chiesa dal giorno dell'inaugurazione fino al suo passaggio come preposto di Pontedera.
[[File:Sangiuseppe 016.jpg|thumb|La moderna chiesa di San Giuseppe, Fuori del Ponte.]]
 
==== Madonna dei Braccini ====
{{vedi anche|chiesa della Madonna dei Braccini}}
A poca distanza dalla scomparsa cappella di [[San Michele]] di [[Travalda]] ([[secolo XI]]), fra il [[1651]] e il [[1652]] fu eretta l'attuale chiesa in un podere della famiglia Braccini, col titolo di Santa Maria della Tosse, per ospitare un'immagine della Vergine venerata come miracolosa.
 
==== Chiesa dei Cappuccini ====
{{Vedi anche|chiesa dei Padri Cappuccini}}
L'arrivo dei Cappuccini a Pontedera risale al [[1639]] e la primitiva chiesa, dedicata alla "[[Visitazione]]", sorgeva dove oggi si trova il centro ospedaliero.
 
==== Sacro Cuore ai Villaggi ====
{{vedi anche|chiesa del Sacro Cuore ai Villaggi}}
È una chiesa moderna, eretta nel [[secondo dopoguerra]] per rispondere alle rinnovate esigenze parrocchiali del Villaggio Piaggio, in sostituzione della vecchia chiesetta posta al centro del villaggio stesso. Dal precedente oratorio proviene la statua lignea del Sacro Cuore di Mario Bertini, del [[1954]].
.
 
==== Madonna di Ripaia ====
{{vedi anche|oratorio della Madonna di Ripaia}}
Questa chiesa di [[stile romanico]] si trova nella frazione di Treggiaia.
 
Costruito nel [[secolo XIII]], l'edificio presenta una semplice facciata a capanna con un portale in [[pietra serena]]. Nella lunetta soprastante persiste tuttora l'immagine affrescata, ma sbiadita, della "Madonna con Bambino", con in alto una [[bifora]] con tre colonnine. L'oratorio fu ampliato nel [[1696]] con la costruzione dell'[[abside]] e del piccolo campanile, mentre nella seconda metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]] fu oggetto di un restauro completo. Nel [[1992]] la chiesa è stata nuovamente restaurata.
 
All'interno si conserva la preziosa immagine della "''Madonna con Bambino tra [[San Lorenzo]] e [[San Bartolomeo]]''", venerata con l'appellativo di "''Madonna di Ripaia''". Il dipinto è stato recentemente attribuito al [[Maestro di San Torpè]], pittore attivo a [[Pisa]] nella prima metà del [[secolo XIV]].
 
==== San Lorenzo e San Bartolomeo ====
{{vedi anche|Chiesa di San Lorenzo e San Bartolomeo}}
Collocata nella frazione di Treggiaia, ha una pianta a [[croce latina]] con un'unica [[navata]], due cappelle ricavate nei bracci del [[transetto]] e un massiccio campanile laterale.
 
L'originale [[stile romanico]] venne alterato in seguito ad alcuni interventi di ammodernamento agli inizi del [[XVIII secolo|Settecento]], con l'applicazione di sovrastrutture [[barocco|barocche]] tra cui spiccano il portone in [[arenaria]] e il campanile, entrambi del [[1720]]. Nel [[1957]] la facciata è stata riportata all'iniziale stile romanico con la tamponatura delle due finestre laterali e la scoperta del [[rosone]] centrale.
 
Vi sono conservate due sculture lignee policrome: un "''[[San Bartolomeo]]''" di [[Francesco di Valdambrino]] e una "''Madonna con Bambino''" di fine [[XVI secolo|Cinquecento]].
 
==== Chiese andate distrutte ====
* [[Chiesa di San Martino (Pontedera)|Chiesa di San Martino]]
* [[Chiesa di San Michele di Travalda]]
* [[Chiesa di San Tommaso (Pontedera)|Chiesa di San Tommaso]]
* [[Chiesa di San Lorenzo di Rapida]]
* [[Chiesa di Santa Margherita di Tavella]]
* [[Chiesa di San Sebastiano (Pontedera)|Chiesa di San Sebastiano Forispontem]]
* [[Chiesa delle Stimmate di San Francesco (Pontedera)|Chiesa delle Stimmate di San Francesco]]
 
=== Installazioni artistiche ===
[[File:Pontedera - Piazza Martiri della Libertà - Officina Canuti.JPG|thumb|Installazione dell'Officina Canuti in Piazza Martiri della Libertà]]
Da alcuni anni l'amministrazione comunale colloca monumenti o installazioni temporanee di importanti artisti contemporanei in varie zone cittadine:
* "''Oleandra''" di [[Arturo Carmassi]], nella rotonda tra viale Europa e Via [[Alcide De Gasperi|De Gasperi]];
* "''Ragazza in piedi''" di [[Giuliano Vangi]], in piazza [[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]]. L'opera è stata presentata al Museo Piaggio in occasione della mostra "L'uomo (opere 1986-2002)", a cura di Dino Carlesi<ref>{{Cita news|lingua=|autore=Riccardo Ferrucci|titolo=L'uomo al centro del mondo Sculture e disegni di Giuliano Vangi al Museo Piaggio|url=http://ricerca.gelocal.it/iltirreno/archivio/iltirreno/2002/05/22/LT401.html?refresh_ce|pubblicazione=[[Il Tirreno]]|data=22 maggio 2002|urlmorto=sì}}</ref>;
* "''Collezione sedili di autore''" di [[Joe Tilson]], [[Cordelia von den Steinen]], [[Girolamo Ciulla]], [[Pietro Cascella]], [[Nado Canuti]], [[Giò Pomodoro]], [[Jean Paul Philippe]], [[Rinaldo Bigi]], [[Marcello Aitiani]], [[Mirella Forlivesi]], [[Yasuda Kan]], [[Viliano Tarabella]], [[Daniel Couvreur]], [[Venturino Venturi]], [[Mauro Berrettini]], [[Daniel Milhaud]] e [[Manuele Giannetti]], in piazza [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]];
* "''Colomba per la pace''" di [[Nado Canuti]], in piazza Garibaldi;
* "''Toro''" di [[Pietro Cascella]], in piazza [[Curtatone]]. Si tratta di una statua in marmo bianco con basamento in cotto e [[travertino]]. Ai lati del basamento si trovano due panchine in stile sempre dello stesso autore. L'opera si presenta appena abbozzata quasi a dare l'idea del "non finito" e rappresenta un toro con sul dorso un enorme macigno a parallelepipedo, simbolo del lavoro, anche se visto solo nel suo aspetto di faticoso giogo.
[[File:Andrea da Pontedera.jpg|left|thumb|Cartolina raffigurante l'inaugurazione del monumento ad Andrea da Pontedera nel 1908]]
* "''Origine Vespa''" di [[Mino Trafeli]], in piazza [[Unità d'Italia]];
* "''Muro di Pontedera''" di [[Enrico Baj]], lungo il viale [[Risorgimento]]. Si tratta di uno tra i più grandi mosaici d'Italia con i suoi 100 metri di lunghezza per 3 d'altezza. Progettato nel [[2003]], è stato realizzato postumo nel [[2006]];
* "''Porta del sole''" di [[Yasuda Kan]], al centro della rotonda tra la [[Strada statale 67 Tosco Romagnola|Tosco Romagnola]], via della Costituzione e via [[Antonio Pacinotti|Pacinotti]];
* Murales di [[Nado Canuti]], in allestimento.
* Cantiere d'arte "''Cantiere Simon Benetton: fuoco, ferro, forza, forma''"<ref>{{cita libro | Giorgio | Bonomi | Simon Benetton: fuoco, ferro, forza, forma | 2010 | Bandecchi & Vivaldi | Pontedera}}</ref>. Nel 2009, in occasione del progetto "Scultura Socialmente Vivibile", la città di Pontedera inizia la sua collaborazione con l'artista veneto Simon Benetton, insignito nel 2015 della cittadinanza onoraria<ref>{{Cita news|lingua=|autore=|titolo=Morto l'artista Simon Benetton cittadino onorario di Pontedera| url=http://iltirreno.gelocal.it/pontedera/cronaca/2016/10/16/news/morto-l-artista-simon-benetton-cittadino-onorario-di-pontedera-1.14261366?refresh_ce|pubblicazione=[[Il Tirreno]]|data=16 ottobre 2016}}</ref>.
* "''Le Tre Grazie''" di [[Adolfo Scarselli (scultore)|Adolfo Scarselli]] detto Dolfo,è nato a Volterra nel 1937 e morto il 10 luglio 2013. Legato alla città di Pontedera, ha donato nel 2009 l’opera in acciaio inox, al momento situata sulla rotonda di via Vittorio Veneto.
* "''Il pugile, monumento a Mazzinghi''" di [[Aiello Giovanni]] è posto di fronte al palazzetto dello sport. Realizzata in onore a Mazzinghi dallo scultore Giovanni Aiello, rappresenta il pugile di origini pontederesi in una tipica posa da ring.<ref>{{cita web|1=http://ricerca.gelocal.it/iltirreno/archivio/iltirreno/2009/01/23/LNSPO_LNS02.html|accesso=14 giugno 2018|urlmorto=sì}}</ref>
 
Questi si vanno ad aggiungere ad opere già esistenti:
* "''Andrea da Pontedera''" di [[Emilio Mancini]], nella piazza omonima;
* "''Pietà''" di [[Loris Lanini]], in piazza Garibaldi;
* "''Monumento alle vittime della [[prima guerra mondiale]]''" di [[Pietro Küfferle]] (andato perso nel [[1945]]).
 
=== Il castello ===
Il castello di Pontedera era considerato il più grande e più fortificato della zona, se non addirittura il migliore posto in pianura, secondo lo storico del XVI secolo [[Scipione Ammirato]]. Fu teatro di molte guerre e venne più volte distrutto e ricostruito.
 
Il castello aveva quattro porte: "''Porta pisana''" (a ovest), "''Porta vecchia''" (a nord), "''Porta fiorentina''" (a est) e un'altra porta di cui non si conosce il nome. Fino al [[1945]] esisteva una "via circondaria", che disegnava un rettangolo esterno al perimetro murario. Fino al [[1850]] questo sistema di vie conservava ancora tracce dell'antico fossato sotto forma di piccoli canali.
 
L'ultima porzione di mura medievali e la rocca dell'[[XI secolo]] esistenti vicino all'attuale piazza Cavour venne ritenuta un ostacolo allo sviluppo delle attività commerciali e quindi distrutta nel [[1846]] dal Granduca Leopoldo su richiesta dei commercianti locali.
 
Oggi non è rimasta alcuna traccia dell'antico castello di Pontedera. Gli unici segni ancora visibili sono dei cubetti di marmo bianco sulla pavimentazione stradale in piazza [[Cavour]], dove nel [[1992]] vennero ritrovate tracce dell'antica Porta pisana. Segni delle antiche mura castellane sono riscontrabili nel "Vicolo del Moro", il sottopasso che collega via Palestro a Via Roma.
 
=== Il ponte napoleonico ===
[[File:Pontedera - Ponte napoleonico visto da sud.JPG|thumb|Il ponte "napoleonico"]]
Costruito interamente in marmo bianco del [[Monte Pisano]], su progetto dell'architetto Garella, fu eretto sotto la dominazione francese e per questo motivo venne chiamato "''napoleonico''".
Documenti di archivio testimoniano che il vecchio ponte in legno venne venduto il 9 settembre 1814 e disfatto il 16, motivo per cui a queste date il nuovo ponte doveva essere già operativo, anche se vi è traccia di lavori alle "pedate" del ponte ancora nell'ottobre dello stesso anno.
La costruzione era molto diversa rispetto alla precedente. L'asse viario era in origine leggermente spostato verso sud e partiva dall'attuale Piazza del Ponte. Dalla nuova collocazione era possibile invece avere una visuale di tutto il Corso [[Giacomo Matteotti|Matteotti]]. Per la sua costruzione fu necessario abbattere alcuni edifici e rialzare la strada contigua per rendere il ponte più pianeggiante.
 
Fu distrutto durante la [[seconda guerra mondiale]] e ricostruito fedelmente subito dopo.
 
=== Palazzi ===
==== Palazzo Stefanelli ====
Costruito nel primo [[XIX secolo|Ottocento]], l'edificio si eleva su quattro piani, con finto [[bugnato]] a terreno e grandi finestre con [[Timpano (architettura)|timpano]] triangolare e [[triglifi]] a gocce al 1º piano. All'interno, ristrutturato negli [[Anni 1930|anni trenta]], troviamo un ampio scalone in marmo a tre rampe che dà accesso alla sala consiliare. Sulla facciata, restaurata nel [[2001]], oltre all'omaggio a [[Vittorio Emanuele II]], una lapide del [[1860]] ricorda il [[plebiscito]] con cui la [[Toscana]] votò l'autoannessione alla "monarchia costituzionale" del [[Regno di Sardegna]], in vista dell'[[Unità d'Italia]]; un'altra lapide del [[1885]] ricorda che Pontedera è città natale dello scultore [[Andrea Pisano]]; un'altra ancora, apposta nel [[1954]], ricorda i bombardamenti del gennaio [[1944]].
 
Il palazzo è sede del Comune dalla metà del [[XIX secolo]]. Fino agli [[Anni 1920|anni venti]] ospitava l'ufficio delle poste, nel luogo dove invece ora sorge un bar. All'interno troviamo alcuni dipinti del secondo [[XX secolo|Novecento]]. Nella saletta d'accesso alla sala della Giunta tre grandi olii di Otello Cirri ("''Paesaggio''", "''Natura morta''", "''Uomo seduto''") e, nell'atrio antistante la sala consiliare, la recente opera di [[Romano Masoni]] "''Cadute''" (2002), in piombo e foglia d'oro, a ricordo delle vittime degli [[attentati dell'11 settembre 2001]] contro il [[World Trade Center]] di [[New York]].
[[File:Palazzo pretorio.jpg|thumb|Il Palazzo Pretorio]]
 
==== Palazzo Pretorio ====
Il palazzo, come dice il nome stesso, giá sede della sezione distaccata del [[Tribunale]] di Pisa, oggi trasformata in locale commerciale (bar ristorante) Ha un loggiato in cui possiamo vedere gli stemmi in pietra dei vicari che si sono succeduti alla guida di Pontedera. È sovrastato da una torre detta "civica" o "dell'orologio", posta in angolo.
 
==== Palazzo Paoletti Zeppini ====
Sede dell'omonimo pastificio, costruito tra il [[1868]]-[[1870]] da [[Luigi Bellincioni]]. L'attuale costruzione non corrisponde al progetto originale.
 
==== Palazzo Bellincioni ====
È la prima opera di [[Luigi Bellincioni]], nonché casa paterna progettata nel [[1866]]. Si trova nell'angolo sud-est della piazza [[Curtatone]]. Possedeva un portone sormontato da un terrazzo con [[balaustra]] a colonnine, rimosso nel secondo dopoguerra per dar spazio ai negozi. Oggi possiamo ammirare ancora la porta-finestra con [[Timpano (architettura)|timpano]] a lunetta, mentre gli altri timpani delle finestre sono a triangolo, incorniciate da [[paraste]] [[ioniche]].
 
==== Palazzo Pitschen ====
Questo palazzo si trova all'angolo tra Via Lotti e Corso [[Giacomo Matteotti|Matteotti]]. Fu costruito nel [[1883]] da [[Luigi Bellincioni]] per i fratelli svizzeri Pitschen, che aprirono al pian terreno un negozio. Si eleva su quattro piani, ha ampie finestre in stile pseudo-[[rinascimentale]] con [[pulvino]] e [[Timpano (architettura)|timpano]] a lunetta.
 
==== Palazzo Ciompi ====
Si trova sul corso Matteotti. Costruito nel [[1872]] da [[Luigi Bellincioni]] per la famiglia Ciompi, possiede finestre con cornicioni sorretti da volute ornamentali. Venne restaurato negli [[anni 1950|anni cinquanta]] dall'ingegnere [[Gastone Barbi]].
 
==== Altre architetture ====
* [[Cinema Teatro Roma]]
* [[Edificio Cooper 2000]]
 
=== Ville ===
==== Villa la Cava ====
{{vedi anche|Villa la Cava}}
La villa si trova nella località omonima, posta a sud-est di Pontedera. Appartenuta nella metà del [[XVI secolo]] alla [[Palazzo Medici Riccardi#I Riccardi|famiglia Riccardi]], acquisisce l'aspetto attuale verso la metà del [[XVIII secolo]], quando diventa di proprietà della famiglia Toscanelli. Il parco che circonda la villa vanta un vasto repertorio di [[conifere]], con varie specie di [[Abies|abeti]], [[Cupressus|cipressi]] e [[Cedrus|cedri]].
 
==== Villa Crastan ====
{{vedi anche|Villa Crastan}}
Di stile [[Architettura neoclassica#Neoclassicismo tra Ottocento e Novecento|neorinascimentale]], si trova in via della Stazione vecchia e fu progettata da Arrighi per [[Manlio Crastan]] nel [[1928]]. È rimasta vuota dopo il trasferimento della Biblioteca Comunale.
 
==== Villa Torrigiani Malaspina ====
{{vedi anche|Villa Torrigiani Malaspina}}
La villa era originariamente di proprietà della famiglia Galletti, per passare poi, nel [[XVII secolo]], ai Franceschi, famiglia del marito di Antonia Galletti. Nel [[XIX secolo]], dopo il matrimonio di Vittoria di Lelio Franceschi con il Marchese Torquato Malaspina, la villa passò ai suoi figli, divenendo proprietà [[Torrigiani]]-[[Malaspina]].
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Pontedera}}
Si può riscontrare una crescita demografica a partire dagli [[anni 1960|anni sessanta]], in concomitanza con il momento economico favorevole della [[Piaggio]], e, viceversa, un declino a partire dagli [[anni 1990|anni novanta]], con il ridimensionamento e la crisi dell'azienda stessa.
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 la popolazione straniera residente era di {{formatnum:4800}} persone, pari al 15,94% della popolazione.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it}}</ref>
 
== Cultura ==
Pontedera è sede del [[Museo Piaggio "Giovanni Alberto Agnelli"]]<ref>{{Cita web |url=http://www.museopiaggio.com/ |titolo=Copia archiviata |accesso=1º maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080514095948/http://www.museopiaggio.com/ |dataarchivio=14 maggio 2008 |urlmorto=sì }}</ref>. Ricavato nel [[2000]] da una parte delle vecchie officine [[Piaggio]], ospita oggi numerosi modelli prodotti dalla Piaggio oltre ad un vasto archivio storico intitolato a [[Antonella Bechi Piaggio]].
 
Nel [[2003]] ha aperto il "Centro per l'arte Otello Cirri", dedicato al sindaco ed artista [[Otello Cirri]].
 
Dalla vecchia mensa della [[Piaggio]] è stato ricavato il [[Polo Sant'Anna Valdera|Polo Valdera]] della [[Scuola Superiore Sant'Anna]] di Pisa.
 
Verso la fine del [[XVII secolo]] venne costruito il primo [[teatro (architettura)|teatro]] a Pontedera. Si chiama "''dei Ravvivati''" (o "''dei Risorti''") e a metà 800, dopo alcuni restauri, era capace di ospitare fino a cinquecento spettatori. Solo successivamente prese il nome di [[Andrea da Pontedera]]. Dopo l'[[Unità d'Italia]] sorse anche l'Arena Niccolini e altre sale private. Fu completamente distrutto dal bombardamento subìto durante la [[seconda guerra mondiale]] e non venne più ricostruito; sorgeva presso l'attuale piazzetta del teatro.
 
Nel quartiere Oltrera si trova il nuovo [[Teatro Era]].
 
Dal [[1835]] è attiva in città la filarmonica "Volere è Potere" fondata da don Angelo Magnani.
 
=== Istruzione ===
{{Immagine grande|Pontedera Scuola.jpg|600px|La scuola elementare all'inizio del Novecento}}
==== Biblioteche ====
Nel territorio comunale sono presenti le seguenti biblioteche:
* Biblioteca comunale "[[Giovanni Gronchi]]"
* Biblioteca del Duomo;
* Biblioteca dell'ITI "[[Guglielmo Marconi]]";
* Biblioteca dell'Istituto Comprensivo "[[Mahatma Gandhi|Gandhi]]";
* Biblioteca dell'Istituto Comprensivo "[[Antonio Pacinotti]]";
* Biblioteca del Liceo [[25 aprile|XXV Aprile]];
* Biblioteca dell'ITCG "[[Enrico Fermi]]";
* Biblioteca dell'Ospedale "[[Felice Lotti]]";
* Biblioteca del Centro "Terza dimensione".
* Biblioteca Bibliocoop
* Biblioteca della Fondazione Piaggio
* Biblioteca dell'Istituto Modarntech
 
==== Scuole ====
;
;Liceo "XXV Aprile"
diviso in due edifici e licei distinti:
* Liceo Classico Andrea da Pontedera
* Liceo Scientifico XXV Aprile
;
;Istituto "Eugenio Montale"
con due sezioni:
* Liceo delle Scienze Umane e Economico Sociale - Sede centrale
* Liceo Linguistico - Succursale
;
;Istituto Tecnico "Enrico Fermi"
 
con due sezioni:
* Economico, con gli indirizzi AFM (Amministrazione, Finanza e Marketing), S.I.A. ([[Sistemi informativi aziendali|Sistemi Informativi Aziendali]], con opzione Sportivo), Turismo
* Tecnologico, con gli indirizzi CAT (Costruzioni, Ambiente e Territorio) e Agrario
;
;Istituto Tecnico Industriale "[[Guglielmo Marconi]]"
con quattro indirizzi di studio del settore tecnologico:
 
* Meccanica, Meccatronica ed Energia
* Elettronica ed Elettrotecnica
* Informatica e Telecomunicazioni
* Grafica e Comunicazione
 
e un indirizzo di studio di Liceo:
 
* Liceo Scientifico - opzione Scienze Applicate
 
'''Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato "IPSIA [[Antonio Pacinotti]]"'''
;
;Istituti comprensivi
* Istituto comprensivo "Antonio Pacinotti"
* Istituto comprensivo "Curtatone e Montanara"
* Istituto comprensivo "Mohandas Karamchand Gandhi"
 
==== Università ====
* [[Polo Sant'Anna Valdera]]
* Polo Didattico Universitario Daniela Donati<ref>{{Cita web|url=http://iltirreno.gelocal.it/pontedera/cronaca/2013/01/05/news/scuola-infermieri-intitolata-a-daniela-donati-1.6303042|titolo=Scuola infermieri intitolata a Daniela Donati}}</ref> dell'[[Università di Pisa]], comprendente:
** Corso di scienze infermieristiche<ref>{{Cita web|url=https://elearning.med.unipi.it/course/index.php?categoryid=98|titolo=Infermieristica Polo di Pontedera}}</ref>
** Segreteria studenti di Pontedera<ref>{{Cita web|url=https://www.unipi.it/index.php/segreterie-sedi-orari-e-contatti/item/1516-le-segreterie-decentratehttps://www.unipi.it/index.php/segreterie-sedi-orari-e-contatti/item/1516-le-segreterie-decentrate|titolo=Le segreterie di Carrara, Cecina, Livorno, Lucca, Massa, Pontedera, Sarzana}}</ref>
 
=== Media ===
===Quotidiani===
Pontedera è sede di redazioni locali dei quotidiani [[Il Tirreno]] e [[La Nazione]], concernenti il bacino dell'intera [[Valdera]].
 
Nella città viene stampato anche un periodico di cultura pisana, con testi sia in italiano che in dialetto pisano, denominato ''[[Er Tramme]]'', diretto da [[Benozzo Giannetti]].
 
=== Cinema ===
In città è presente il complesso "''Cineplex Pontedera''", nato nel [[2004]] e dotato di 9 sale di proiezione, il circolo cinematografico "Agorà" e un cinema drive in.
 
Fino a qualche anno fa esistevano altri tre cinema: "''Roma''", "''Massimo''" e "''Italia''". I primi due vennero chiusi nei primi [[anni 2000]] in concomitanza della nascita del multisala sopracitato, mentre il cinema Italia chiuse intorno al [[1990]].
=== Teatro ===
Nel [[1974]] nasce il Piccolo Teatro di Pontedera, nei locali della ex Villa Crastan, per divenire poi il [[Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera]], che negli [[Anni 1980|anni '80]] si trasferì nella sede storica di Via Manzoni, 22, nel centro della città. Il Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera, diretto da [[Roberto Bacci (regista)|Roberto Bacci]] è stato per decenni la più grande realtà teatrale della zona e una delle più apprezzate in [[Italia]].
 
Nel [[1986]] il regista teatrale [[Polonia|polacco]] [[Jerzy Grotowski]] fondò, su invito del Centro, il Workcenter of Jerzy Grotowski (poi divenuto [[Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards]]), con il contributo della [[Università della California|University of California]] e in collaborazione con [[Peter Brook]] del [[Centre International de Recherches Théâtrales]].
 
Nonostante l'intensa attività, che ha fruttato al Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale innumerevoli riconoscimenti, la sede di Via Manzoni, rimane la sede principale del lavoro del C.S.R.T., poiché da quando il Teatro [[Andrea Pisano|Andrea da Pontedera]] fu abbattuto dalle bombe alleate durante la [[seconda guerra mondiale]], la città non ha più avuto un vero e proprio teatro fino al [[2008]] con l'inaugurazione del [[Teatro Era]].
 
La Stagione Teatrale, gestita negli anni da soggetti diversi, si era tenuta per quasi trenta anni al Cinema Teatro Roma (di proprietà della Curia pontederese), struttura ormai inadatta alle esigenze delle Compagnie teatrali e bisognosa di adeguamenti alle nuove normative sulla sicurezza.
 
Il Teatro Era, progettato dall'Architetto Marco Gaudenzi, è un teatro di struttura moderna, con due sale spettacolo, una da 500 posti e l'altro da 90 posti, due sale prova e uno splendido anfiteatro.
 
Il Teatro Era, gestito dalla Fondazione Pontedera Teatro, ha offerto una grande ricchezza di eventi, sia di teatro tradizionale che di innovazione, ospitando nomi importanti nel panorama teatrale internazionale (Dario Fo, Peter Brook, Anatolij Vasil'ev, Eugenio Barba e l'Odin Teatret, solo per citarne alcuni).
 
Dal 2015 la Fondazione Pontedera Teatro entra a far parte della Fondazione Teatro della Toscana, divenendo così Teatro Nazionale.
 
== Eventi ==
{{C|La sezione contiene eventi minori da verificare con fonti terze autorevoli. Le tradizioni sarebbero da collocare nella sezione "Tradizioni e folclore". Da rivedere come richiesto da [[Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato#Eventi]].|Eventi|marzo 2018}}
=== Commerciali ===
* "''Fiera Naturamica''", Fiera per l'agricoltura, ad aprile
* "''ExproModel&Show''", Fiera mercato del modellismo, a ottobre
* "''Fiera di San Luca''", Fiera campionaria del Valdarno, a ottobre dal [[1971]];
* Notte Bianca
* Festa del commercio
* Shopping sotto le stelle, aperture serali dei negozi del centro, a luglio
 
=== Storici ===
* "''Palio della [[balestra (arma)|balestra]]''", rievocazione storica in costume della [[Pace di Pescia]] del 28 agosto [[1364]], a settembre, dal [[2001]];
* "''Fiera dei fischi e delle campanelle''", nella frazione de [[#La Rotta|La Rotta]], ad agosto, dal [[1907]].
 
=== Culturali ===
* "''Qui rido io''", Festival della letteratura comica e umoristica, a giugno, dal [[2003]];
* ''"Sete Sóis Sete Luas"'', Festival internazionale di musica popolare, teatro di strada e arti plastiche, a luglio, dal [[1992]];
 
== Economia ==
Insistono sul territorio comunale, secondo l'ultimo [[censimento]], 462 attività industriali con 6.116 addetti pari al 43,41% della forza lavoro occupata, 745 attività di servizio con 2.155 addetti pari al 15,29% della forza lavoro occupata, altre 827 attività di servizio con 3.037 addetti pari al 21,55% della forza lavoro occupata e 166 attività amministrative con 2.782 addetti pari al 19,74% della forza lavoro occupata.
Pontedera è sede della [[Piaggio]], società internazionale produttrice della storica Vespa e maggiore complesso industriale del centro [[Italia]].
 
Risultano occupati complessivamente 14.090 individui, pari al 54,17% del numero complessivo di abitanti del comune.
 
=== Agricoltura ===
Un tempo le campagne attorno a Pontedera erano coltivate a [[Vitis|viti]], [[Olea europaea|olivi]], [[Frumento|frumenti]], [[Zea mays|granturco]] e [[Foraggio|foraggi]]. Le aziende agricole erano molte e piccole. Nonostante nella città si tenessero molte fiere degli animali, non c'erano molti allevamenti se non quelli di animali da cortile. Dalla seconda metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]] iniziò la coltura del [[Morus (botanica)|gelso]] e l'allevamento dei [[baco da seta|bachi da seta]].
 
Nel [[XX secolo]] iniziarono le colture degli ortaggi e degli alberi da frutto. La maggior parte dei poderi era di medie e piccole dimensioni. I grandi proprietari in genere non risiedevano in zona, mentre i più piccoli furono gli artefici della costituzione del ''Consorzio agrario'' nel [[1903]]. C'erano anche molti [[mezzadria|mezzadri]], che però col tempo trovarono lavoro nelle manifatture o come facchini nei mercati cittadini.
 
=== Industria ===
Dal [[Medioevo]] e fino all'inizio del [[XX secolo]] era rilevante la produzione di [[laterizi]]. Si potevano trovare fornaci lungo tutto il corso dell'[[Arno]] da [[Fornacette]] a La Rotta.
 
Pontedera è sede della [[Piaggio]], società internazionale produttrice della storica [[Piaggio Vespa|Vespa]] e maggiore complesso industriale del Centro [[Italia]].
 
Nella frazione di La Rotta la ditta [[Amedei]] produce il [[cioccolato]] omonimo, ritenuto dalla prestigiosa [[Academy of Chocolate]] di [[Londra]] il più buono del mondo nel [[2005]] e nel [[2006]]. Gli Amedei sono gli unici maestri [[Cioccolataio|cioccolatai]] italiani che hanno una piantagione propria di cacao in [[Venezuela]].
 
[[File:Pontedera - Zona industriale.jpg|thumb|La zona industriale all'inizio del Novecento]]
A Pontedera troviamo anche la sede, dopo il trasferimento da [[Calcinaia|Fornacette]], della [[CDC (azienda)|CDC]], società cui fanno capo le catene italiane di negozi di informatica Computer Discount. Il Gruppo CDC ha scelto Pontedera anche per la società Micronica (assemblaggio computer) secondo produttore italiano di PC desktop consumer e in passato per Compy (catena di elettronica di consumo) poi venduta all'Euronics(Gruppo Butali).
 
Altra importante azienda, l'unica rimasta nell'antica zona industriale fino all'inizio del XXI secolo, è la [[Crastan]], società produttrice di [[caffè]], [[surrogato|surrogati]] e affini. Sono inoltre presenti depositi di stoccaggio merci di società della [[Grande distribuzione organizzata]] (GDO) come il [[Gruppo PAM]] (ipermercati Panorama, supermercati Pam), [[Lidl]] e Unicoop Firenze (col centro distributivo freschi).
 
Nel 2002, nella zona industriale [[Gello (Pontedera)|Gello]] di Pontedera, è nata una [[Carrozzeria]] [[automobili]]stica artigianale la [[Mazzanti Automobili]], ora l'azienda è un vero e proprio [[casa automobilistica|costruttore di automobili]] e da fine [[2011]] ha aperto proprio nella zona industriale Gello il proprio showroom.<ref>{{cita web|url=http://www.femauto.it/it/fem/contatti.html|titolo=sede F&M|accesso=8 dicembre 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120430091038/http://www.femauto.it/it/fem/contatti.html|dataarchivio=30 aprile 2012}}</ref>
 
Nel [[2007]] dopo un accordo con il comune la [[Mitsuba]], società giapponese di componentistica per motocicli, trasferirà qua i suoi stabilimenti locati vicino a [[Pisa]]. La nuova fabbrica aprirà nel [[2009]].<ref>{{cita news|url=http://www.intoscana.it/intoscana/imprese_in_toscana.jsp?intenzione=impresein&id_categoria=21&id_sottocategoria=1059&typeAsset=Articolo&tipologia=articoli&id=60748&language=it|titolo=Mitsuba costruirà un nuovo stabilimento in Valdera|data=16 gennaio 2007|accesso=29 ottobre 2007|editore=[[InToscana|Intoscana.it]]|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080511072000/http://www.intoscana.it/intoscana/imprese_in_toscana.jsp?intenzione=impresein&id_categoria=21&id_sottocategoria=1059&typeAsset=Articolo&tipologia=articoli&id=60748&language=it|dataarchivio=11 maggio 2008}}</ref>
 
{{Immagine grande|Pontedera fabbrica Piaggio.jpg|600px|La fabbrica Piaggio negli anni sessanta}}
 
== Infrastrutture e trasporti ==
[[File:Pontedera - Ponte alla navetta.jpg|thumb|Il Ponte alla Navetta (Ponte Nuovo sull'[[Arno]]) in una cartolina d'epoca]]
=== Strade ===
Pontedera è attraversata da ovest a est dalla [[Strada statale 67 Tosco Romagnola]], che la collega direttamente a [[Pisa]] e [[Firenze]]. In prossimità del centro, nel secondo [[dopoguerra]], è stata costruita una variante che affianca l'[[Arno]] evitando il centro abitato. Appena fuori della città, presso Fornacette (comune di [[Calcinaia]]), la strada si dirama per [[Livorno]], dando origine alla [[Strada statale 67 bis Tosco Romagnola|Strada statale 67bis dell'Arnaccio]].
 
Il Comune è servito da due uscite della [[Strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno|Superstrada FI-PI-LI]]: "Pontedera" e "Pontedera-Ponsacco".
 
La [[Strada statale 439 Sarzanese-Valdera|statale 439]] collega Pontedera a nord con [[Lucca]] fino a [[Pietrasanta]], costeggiando il lato orientale del [[Monte Pisano]], e a sud con [[Saline di Volterra]] fino a [[Follonica]].
 
=== Trasporti pubblici ===
La [[Stazione di Pontedera-Casciana Terme|stazione di Pontedera]] si trova sulla [[ferrovia Leopolda]] ed è servita da corse ogni 10-15 minuti circa in entrambe le direzioni che fanno parte del servizio regionale [[Trenitalia]].
 
[[Leopoldo II di Toscana|Leopoldo II]], [[Granducato di Toscana|Granduca di Toscana]], nel [[1839]] diede ordine di costruire la linea ferroviaria [[Ferrovia Leopolda|Leopolda]] all'ingegnere inglese [[Robert Stephenson]]. I lavori iniziarono l'anno seguente da [[Livorno]]. Il secondo tratto, da [[Pisa]] a Pontedera, entrò in funzione il 19 ottobre [[1845]]. Il terzo, che collegava Pontedera a [[Empoli]], il 21 giugno [[1847]].
Nel [[1847]], lungo questa nuova ferrovia chiamata "''Leopolda''", venne inaugurato il primo [[telegrafo]] elettromagnetico in Italia. La stazione ferroviaria originariamente si trovava sopra l'attuale sottopasso "Caduti [[battaglia di Nikolajewka]]", vicinissima al cosiddetto "''piazzone''", il centro commerciale della città a quell'epoca.
 
Nel [[1903]] la stazione venne trasferita nella sua attuale posizione, circa 800 metri più a est. Lo spostamento avvenne per due ragioni fondamentali: prima, la scomodità del carico-scarico delle merci per la posizione rialzata della stazione; seconda, ma più importante, il fulcro dell'economia pontederese era ormai costituito dalla zona industriale, collocata appunto nella parte sud-ovest della città. La vecchia Stazione Leopolda venne poi completamente distrutta nei bombardamenti della città del [[1944]].
 
Agli inizi del [[XX secolo]] venne progettata la linea ferroviaria [[Lucca]]-Pontedera-[[Saline di Volterra]]. Nel [[1922]] iniziano i lavori che termineranno sei anni più tardi solo per il tratto [[Ferrovia Lucca-Pontedera|Lucca-Pontedera]]. A causa dei danni della [[seconda guerra mondiale]], la linea venne dismessa e definitivamente smantellata nel [[1958]].
 
Il [[trasporto pubblico]] a mezzo [[autobus]] è gestito dalla società [[Autolinee Toscane]] con tre linee urbane e due servizi di navetta gratuite. Sono presenti linee extraurbane che la collegano con [[Pisa]], [[Fucecchio]], [[Volterra]], [[Lucca]].
 
Dal [[1881]] al [[1951]] la località costituiva il capolinea dalla [[tranvia]] a vapore che, percorrendo l'asse della [[Strada statale 67 Tosco-Romagnola|via Fiorentina]], collegava [[Tranvia Pisa-Pontedera/Calci|Pisa con Pontedera]] e, attraverso una diramazione che si distaccava in località Navacchio, con Caprona e Calci. Tale Il tram venne definito in loco "''Er trammino de' Pontaderesi''" o anche "''lo strasciapoveri''"
Nella frazione di La Rotta la ditta [[Amedei]] produce il [[cioccolato]] omonimo, ritenuto dalla prestigiosa [[Academy of Chocolate]] di [[Londra]] il più buono del mondo.
 
La stazione tranviaria era inizialmente costituita da un semplice binario un tronco che sorgeva in piazza Cavour, preceduto da una piattaforma girevole che immetteva su due brevi tronchi trasversali per le manovre di attestamento della locomotiva in testa ai treni di ritorno a Pisa. Tale sistemazione fu in seguito superata con la realizzazione di una stazione vera e propria, che sorgeva in corrispondenza dell'attuale stazione ferroviaria<ref name="Bedini">Adriano Betti Carboncini, Marco Bedini, ''Livorno e Pisa'', Calosci, Cortona, 1986.</ref>.
È inoltre a Pontedera la sede operativa della [[CDC spa]], società cui fanno capo le catene italiane di negozi di informatica Computer Discount. Il Gruppo CDC ha scelto Pontedera anche per altre due sue società: Compy Superstore(catena di elettronica di consumo) e Micronica (società di assemblaggio computer).
 
=== Aeroporto ===
Altra importanti azienda, l'unica rimasta nell'antica zona industriale, è la [[Crastan]] (società produttrice di caffè, surrogati e affini). Sono inoltre presenti depositi di stoccaggio merci di società della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) come il [[Gruppo PAM]] (ipermercati Panorama, supermercati Pam) e Lidl.
{{vedi anche|Aeroporto di Pontedera}}
Pontedera fino alla metà del novecento fa era dotata di un [[Aeroporto di Pontedera|aeroporto]], nato per uso militare come aeroscalo per [[dirigibili]] e successivamente riadattato per gli aerei. Dopo la [[seconda guerra mondiale]] lo stesso passò in uso alla [[Piaggio]].
 
== Sport ==
La squadra di [[Calcio (sport)|calcio]] maggiore è il {{Calcio Pontedera|N}} (oggi US Città di Pontedera), fondata da [[Lando Ferretti]]. Non ha mai raggiunto la [[Serie B]], ma ne ha sfiorato la promozione 6 volte.
Nel 1994 la squadra di calcio di [[Unione_Sportiva_Pontedera_1912|Pontedera]], allora militante in C2, ha battuto la nazionale italiana 2-1 in amichevole a pochi mesi dal mondiale. Attualmente milita in serie D, ha gareggiato più volte in serie C1.
Nel [[1994]], allora militante in [[Serie C2]], ha battuto la Nazionale maggiore italiana 2-1 in amichevole a pochi mesi dal [[Campionato mondiale di calcio 1994|mondiale]]. Attualmente disputa il campionato di Serie C - Lega Pro (terza serie professionistica in Italia).
 
Altre società di Calcio presenti sul territorio comunale fin dagli anni 60/70 sono:
Il [[20 maggio]] [[1980]] la 5^ tappa a cronometro del [[Giro d'Italia]] 1980 è partita da Pontedera.
 
Bellaria Cappuccini, Oltrera, Stella Azzurra, Il Romito, Treggiaia e La Borra. Le prime squadre di queste società navigano tra prima, seconda e terza categoria ma il fiore all’occhiello sono i settori giovanili e le scuole calcio nei quali sono impegnate fin dalla nascita.
Il [[30 maggio]] [[1994]] la 9^ tappa del [[Giro d'Italia]] 1994 si è conclusa a Pontedera con la vittoria del [[Repubblica Ceca|ceco]] [[Jan Svorada]].
 
Il florido movimento amatoriale di Calcio in Valdera è organizzato con propri campionati dalla Uisp Valdera.
Il [[18 maggio]] [[2006]] la 11^ tappa del [[Giro d'Italia]] 2006 è partita e arrivata a Pontedera. La tappa è stata vinta da [[Jan Ullrich]].
 
A livello di Calcio femminile l’US Città di Pontedera lavora sul Settore Giovanile mentre la Bellaria oltre al Settore Giovanile ha anche una prima squadra in Promozione.
Dal 2004 (per la prima volta nella sua storia) la squadra di basket femminile Juventus Basket Castellani Pontedera disputa con ottimi risultati il campionato di serie A2 di basket.
 
Nel Volley Femminile Pontedera è ben rappresentata sia della sez.volley della Bellaria (Prima Squadra in Prima Divisione e florido settore giovanile) sia fin dagli anni ‘60 dalla VBC Pontedera Femminile, oggi Ambra Cavallini, che vanta tutto il settore giovanile ed una prima squadra in serie B1. A livello maschile da due anni Pontedera disputa il campionato di serie B grazie alla società Era Volley Project (che negli ultimi due anni sta ricostruendo un florido settore giovanile maschile).
== Cultura ==
Pontedera è sede del [[Museo Piaggio "Giovanni Alberto Agnelli"]] [http://www.museopiaggio.com]. Ricavato nel 2000 da una parte delle vecchie officine [[Piaggio]], ospita oggi numerosi modelli prodotti dalla Piaggio oltre ad un vasto archivio storico.
 
Nel [[1978]] nasce la società [[A.S.D. Canottieri Pontedera|Canottieri Pontedera]], società che è andata spesso alla ribalta nazionale ed internazionale grazie a tanti suoi campioni, due su tutti il medaglia d’argento olimpica [[Leonardo Pettinari]]<ref>{{Cita web|url=https://tokyo2020.coni.it/en/previous-olympics-games/scheda_atleta/131-LEONARDO_PETTINARI.html?layout=medagliato|titolo=Scheda olimpica di Leonardo Pettinari alle Olimpiadi del 2000}}</ref> e il bronzo olimpico di [[Lorenzo Bertini]]<ref>{{Cita web|url=https://parigi2024.coni.it/it/italia-team/i-giochi-del-passato/tutte-le-medaglie-italiane/scheda_atleta/medagliato/285:LORENZO_BERTINI.html|titolo=Scheda olimpica di Lorenzo Bertini alle Olimpiadi del 2004}}</ref>.
Dalla vecchia mensa della [[Piaggio]] è stato ricavato il [[Polo Sant'Anna Valdera|Polo Valdera]] della [[Scuola Superiore Sant'Anna]] di Pisa.
 
Nel [[2004]] (per la prima volta nella sua storia) la squadra di [[basket]] femminile [[Juventus Basket Pontedera]] disputa, con ottimi risultati, il campionato di [[Serie A2 (pallacanestro femminile)|serie A2]]. Nel [[2008]] vince la coppa Italia di serie A2 e l'anno successivo dopo una stagione dominata vince i play-off e viene promossa in A1. Attualmente milita in serie B e conta un buon movimento giovanile.
Nel 1974 la Fondazione Pontedera Teatro ha aperto il Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale[http://www.pontederateatro.it], diretto per molti anni da [[Jerzy Grotowski]].
Nonostante l'intensa sperimentazione, da quando durante la [[seconda guerra mondiale]] fu abbattuto dalle bombe alleate il teatro [[Andrea Pisano|Andrea da Pontedera]] la città non ha più avuto un vero teatro. Il nuovo Teatro Era, in costruzione da molti anni, dovrebbe essere ultimato nel corso del [[2006]].
 
Dal 2009-2010 la squadra maschile [[Juve Zetagas]] Pontedera disputa il campionato [[Serie C Dilettanti]] di [[basket]].
== Monumenti ==
Nella stagione 2022/23 la squadra under 17 Juve Pontedera disputa il campionato d'eccellenza nazionale eleggendosi campione regionale.
Sempre come Basket Maschile (prima squadra in serie D e settore giovanile) è presente anche la sezione pallacanestro della Bellaria.
 
Presso il CREC Piaggio ha sede la Sezione [[Scacchi]] che ha a lungo militato nella serie A2 del campionato italiano. Nella squadra ha più volte partecipato la pluricampionessa italiana [[Rita Gramignani]]. La squadra maggiore milita in serie B.
Da alcuni anni l'amministazione comunale ha collocato nuove statue sparsi nella città di artisti importanti:
*“Oleandra” di [[Arturo Carmassi]]
*“Ragazza in piedi” di [[Giuliano Vangi]]
*“Collezione sedili di autore” di artisti vari
*“Colomba per la pace” di [[Nado Canuti]]
*“Toro” di [[Pietro Cascella]]
*“Origine Vespa” di [[Mino Trafeli]]
*“EcoPiramidi” di [[Ugo Nespolo]]
*“Muro di Pontedera” di [[Enrico Baj]]
*Murales di [[Nado Canuti]] in allestimento
 
Il Tennis Club Pontedera da qualche anno organizza un importante Torneo Internazionale maschile ITF. Nel 2023 è promosso in serie A con la squadra maschile.
Questi si vanno ad aggiungere a
*“Andrea da Pontedera” di [[Emilio Mancini]]
*“Pietà” di [[Loris Lanini]]
*“Monumento alle vittime della [[prima guerra mondiale]]” di [[Pietro Küfferle]] (andato perso nel [[1945]])
 
Dal 2009 nasce il Pontedera Bellaria Rugby, squadra che partecipa al campionato di serie C e che ha conquistato nella stagione 2011-2012 il titolo di campione nel campionato di serie C3 e relativa promozione. Nella stagione 2015-2016 per la prima volta nella sua breve storia il Pontedera Bellaria Rugby conta un settore giovanile completo a partire dalla categoria Under 6.
'''Il Duomo'''
Insigne propositura dei Santi Jacopo e Filippo.
Dal 2008 Pontedera è rappresentata anche nel [[Divisione Calcio a 5|calcio a 5]] FIGC dall’[[asd Futsal Pontedera]] che nella stagione sportiva 2008/09 è inserita nel girone A di serie D Interprovinciale Toscana. Dopo 5 salti di categoria attualmente il Futsal Pontedera milita in serie A2 terza serie nazionale. Da annoverare nel Palmares anche la vittoria di una Coppa Toscana di C2 e di una Coppa Toscana di C1. A livello giovanile in questi anni l’Under19 Nazionale ha superato per 4 volte il proprio girone andando a giocarsi le finali scudetto ma senza mai spingersi oltre gli Ottavi di finale. La società punta molto sul movimento giovanile tanto che sono in organico anche un Under17 Regionale ed un Under13 e quanto prima si spera di completare il roster delle squadre giovanili.
La grande chiesa "nuova", in stile neoclassico, venne eretta fra il 1840 e il 1864 su progetto dell'ingegnere fiorentino Giuseppe Michelacci.
 
A livello amatoriale l’organizzazione dei campionati di Calcio a 5 è curata dalla sez.Valdera del CSI.
'''La Chiesa di Santa Lucia'''
La cappella di Santa Lucia di Pedisciano risale al X secolo. Inizialmente appartenuta alla diocesi di [[Lucca]].
 
Altre società sportive storiche di Pontedera con molti tesserati sono:
'''La Chiesa del SS. Crocifisso (Chiesa Vecchia)'''
Costruita fra il 1270 e il 1272, la chiesa fu completamente trasformata nel corso dei secc.XVII e XVIII (a partire dal 1633).
 
-Stella Azzurra Ginnastica Artistica
'''Il Cimitero della Misericordia'''
Progettato nel 1911 dall'architetto pontederese Luigi Bellincioni, fu costruito tra il 1912 e il 1913.
 
-Pol.Pattinaggio Pontedera Bientinese
'''La Chiesa di Santa Maria (Santa Maria Madre della Chiesa)'''
Nella frazione "Il Romito" fu eretta a parrocchia l'8/12/1966 (scorporandola da quella di S. Giuseppe), e, dieci giorni dopo, fu benedetta e aperta al culto una chiesetta prefabbricata.
 
-BoxeTeam Fusco e Pugilistica Pontedera
'''La Chiesa della Misericordia'''
Progettata dall'architetto pontederese [[Luigi Bellincioni]], in uno stile misto di elementi rinascimentali e gusto decorativo ottocentesco, fu iniziata nel [[1883]] e conclusa nel [[1892]].
 
-Dimensione Nuoto Pontedera, Uisp e CSI Nuoto Valdera.
'''La Chiesa di San Giuseppe'''
Voluta in occasione della elevazione a parrocchia del quartiere di Fuori del Ponte, la chiesa di S. Giuseppe in Oltrera fu costruita fra il 1958 e il 1962..
 
-Club Scherma Valdera
'''La Chiesa della Madonna dei Braccini'''
A poca distanza dalla scomparsa cappella di San Michele di [[Travalda]] ([[secolo XI]]), fra il 1651 e il 1652 fu eretta l'attuale chiesa in un podere della famiglia Braccini, col titolo di S. Maria della Tosse, per ospitare un'immagine della Vergine venerata come miracolosa.
 
-Yama Arashi Karate, Wing Tsun Pontedera
'''La Chiesa dei Cappuccini'''
L'arrivo dei Cappuccini a Pontedera risale al 1639 e la primitiva chiesa, dedicata alla "Visitazione", sorgeva dove oggi si trova il centro ospedaliero.
 
-Bellaria sez. Tiro con l’Arco
'''La Chiesa del Sacro Cuore'''
Essendo ormai inadeguata alla nuova parrocchia la chiesetta del [[1954]] al centro del Villaggio Piaggio, da cui proviene la statua lignea del S. Cuore di Mario Bertini ('54), questa nuova chiesa del Sacro Cuore ai Villaggi fu eretta nel secondo dopoguerra.
 
-Academia Biliardo Pontedera
== Stemma e gonfalone ==
Lo stemma è "d'azzurro al ponte a due luci d'argento, sormontato nella pigna centrale da un casotto dello stesso, col tetto di verde e posto sul fiume al naturale" (Decreto del Capo del Governo in data 6 novembre 1937).
 
-Pontedera Atletica, Pol.Valdera Atletica
Il gonfalone è un "drappo di colore azzurro, riccamente ornato di ricami d'oro e caricato dello stemma della città con l'iscrizione centrata in oro: «Città di Pontedera»" (Regio decreto in data 6 maggio 1940).
L'antico ponte sull'Era, lungo la strada che da Firenze conduce a Pisa, è certamente all'origine del nome della città come anche dell'immagine contenuta nello stemma. Il ponte, il casotto dal caratteristico tetto verde e le acque dell'Era che scorrono copiose sono segni desunti da un antico sigillo del secolo XV che raffigurava il ponte com'era a quel tempo.
 
-Pontedera Danza, Italy Dance Village, Spazio NU Danza, Capovolta, Tango Pontedera, Danza Style.
== Cittadini illustri ==
*[[Andrea Pisano|Andrea Pisano o da Pontedera]] - Scultore e architetto.
*[[Giovanni Gronchi]] - Politico
*[[Lando Ferretti]] - Giornalista
*[[Giuseppe Togni]] - Politico
*[[Alessandro Mazzinghi]] - Pugile
*[[Riccardo Fogli]] - Cantante
*[[Lorenzo Bertini]] - Canottiere
*[[Leonardo Pettinari]] - Canottiere
*[[Fabrizio Guidi]] - Ciclista
*[[Fabiana Luperini]] - Ciclista
*[[Dario Dainelli]] - Calciatore
 
-Centro Ippico Lo Scoiattolo
== Personalità legate a Pontedera ==
* [[Federigo Tozzi]] - Scrittore
* [[Enrico Piaggio]] - Imprenditore
* [[Corradino D'Ascanio]] - Ingegnere meccanico
* [[Giovanni Alberto Agnelli]] - Imprenditore
* [[Jerzy Grotowski]] - Regista teatrale
 
-CAI alpinismo Pontedera, La Verruca Trekking
== Frazioni ==
 
Pietroconti, La Rotta, I Fabbri, Treggiaia, Montecastello, Santa Lucia, La Borra, Il Botteghino, Il Romito, Gello, Pardossi
-Sezione Aia Pontedera Arbitri Calcio
 
-Unione Ciclistica Pontedera
 
=== Manifestazioni ospitate ===
{{c|sicuramente ha ospitato altre edizioni del giro della Toscana oltre al quello del 2017. Bisognerebbe citare anche altri sport|toscana|marzo 2018}}
Il 20 maggio [[1980]] la 5ª tappa a cronometro del [[Giro d'Italia 1980]] è partita da Pontedera.
 
Il 30 maggio [[1994]] la 9ª tappa del [[Giro d'Italia 1994]] si è conclusa a Pontedera con la vittoria del [[Repubblica Ceca|ceco]] [[Ján Svorada]].
 
Il 18 maggio [[2006]] la 11ª tappa del [[Giro d'Italia 2006]] è partita e arrivata a Pontedera. La tappa è stata vinta da [[Jan Ullrich]].
 
Nel [[2005]] ha ospitato alcuni incontri tra cui la finale del [[Campionato europeo di calcio Under-17 2005|Campionato di calcio europeo Under 17]] vinto dalla nazionale turca.
 
Il 26 Settembre 2017 ha ospitato "Il giro di Toscana".
 
== Geografia antropica ==
=== Quartieri ===
==== Centro ====
Oltre a comprendere l'antico nucleo del castello, si estende verso ovest fino alla stazione ferroviaria. È delimitato a nord dall'[[Arno]], a est dall'[[Era (fiume)|Era]] e a sud dalla ferrovia. Nel centro troviamo le vie dello shopping cittadino: corso [[Giacomo Matteotti|Matteotti]], via Gotti, via Lotti, via [[Roma]] e via [[1º maggio|I Maggio]]. Nel censimento comunale del 2007 il quartiere contava {{formatnum:7943}} abitanti.
 
==== Bellaria ====
È la zona a sud della ferrovia. Vi troviamo la sede della [[Piaggio]], il museo omonimo, il Polo Valdera e l'ospedale. La zona residenziale è composta prevalentemente da villette. La zona ovest, di recente sviluppo, può essere suddivisa in ''Sozzifanti'' a nord e ''Galimberti'' a sud. La prima è l'unica zona in tutta Pontedera a non disporre di una chiesa propria. Nel censimento comunale del 2007 il quartiere contava {{formatnum:4648}} abitanti.
 
==== Oltrera ====
Come dice il nome, è il quartiere al di là del [[Era (fiume)|fiume Era]]; è chiamato da sempre dai pontederesi "''Foriderponte''", ma anche "''La Cina''" per la presenza in passato di grossi condomini popolari. Il quartiere si è sviluppato storicamente lungo l'asse Ponte Napoleonico - via [[Vittorio Veneto]] - via Fiorentina, con due deviazioni a sud verso via delle Colline e a nord verso la [[Strada statale 439 Sarzanese-Valdera]], già via [[Valdinievole]].
 
È il quartiere ad aver subito negli ultimi anni la più ampia espansione, partita alla fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]] con la costruzione del Villaggio "[[Giovanni Gronchi|Gronchi]]" - Viale Italia. Oggi è sede del mercato settimanale, della fiera annuale, del teatro ''Era'', dei due principali stadi: il Mannucci e il Marconcini, dei centri commerciali "Il ponte" e "La galleria". Nel censimento comunale del 2007 contava {{formatnum:6779}} abitanti.
 
==== Villaggi ====
La zona più importante è il Villaggio Piaggio, costruito dalla [[Piaggio]] per i suoi dipendenti. Ha come particolarità la presenza al suo interno di infrastrutture che tesero a renderlo autonomo dal resto della città: trovarono, infatti, sede nel villaggio un asilo, una chiesa, un cinema, un circolo ricreativo, uno spaccio ed una foresteria.
La peculiarità di essere "protetto" da un muro perimetrale e l'autonomia del villaggio portarono ben presto i suoi residenti ad identificarsi tra loro come "''Villaggini''" piuttosto che come "''pontaderesi''".
 
Il Villaggio Piaggio non è, tuttavia, l'unico villaggio di Pontedera. Altrettanto importante è il villaggio comunale intitolato ad [[Antonio Gramsci]], che si sviluppa a nord della ferrovia ad est del Villaggio Piaggio. Il "Gramsci" nasce come quartiere residenziale per le persone disagiate, da cui l'appellativo di "''villaggio dell'ignudi''" con il quale i "cugini" dell'adiacente Villaggio Piaggio lo additavano.
 
=== Frazioni ===
* [[Gello (Pontedera)|Gello]]: il toponimo deriva dal latino ''Agellus'', "piccolo podere". L'appellativo di "''Gello Putido''" o "''Putrido''", attestato già nel [[1099]] ad indicare Gello di Pontedera, denota inequivocabilmente l'instabilità idrografica di questo territorio.
* [[Il Romito (Pontedera)|Il Romito]]: popolosa frazione, è situata al confine con il comune di [[Ponsacco]] e precisamente con Val di Cava, frazione di esso. La frazione è inoltre non lontana dall'imbocco ''Pontedera'' della Superstrada Fi-Pi-Li.
* [[La Borra]]: sorge nei pressi dell'antico borgo di [[Travalda]] ed è situato al confine con il limitrofo comune di [[Ponsacco]].
* [[La Rotta (Pontedera)|La Rotta]]: l'etimologia del nome si suppone derivi dal punto dove si ebbe la rottura, in epoca storica, dell'argine dell'[[Arno]]. È la frazione più popolosa: circa {{formatnum:2200}} abitanti, comprendendo anche Pietroconti. I rottigiani, fino all'inizio del [[XX secolo]], erano dediti principalmente all'attività di mattonai.
* [[Montecastello (Pontedera)|Montecastello]]: piccolo borgo di 500 abitanti dalla posizione strategica perché dominante la cittadina pontederese, distante circa {{M|5|u=km}}. Il suo castello, di pianta circolare, fu venduto nel [[1119]] al vescovo di [[Lucca]] dall'abate del monastero di Serena. Nel corso dei secoli fu più volte distrutto e ricostruito, diventando [[secolo XVI|tra il 1500 e il 1600]] un comune rurale autonomo in cui molte nobili famiglie fiorentine e pisane avevano possedimenti.
* [[Pardossi]]: piccola frazione di 529 abitanti, molto vicina all'abitato di [[Fornacette]] nel comune di [[Calcinaia]], tanto da venir spesso confusa come sua frazione. Pardossi è destinata comunque ad aumentare sensibilmente i propri abitanti visto che molte nuove unità abitative sono in procinto di essere ultimate nella frazione.
* [[Santa Lucia (Pontedera)|Santa Lucia]]: anticamente questo paese era chiamato ''Pedisciano''.
* [[Treggiaia]]: è stato in passato comune autonomo, poi unito a [[Palaia]] e successivamente a Pontedera. Comprende anche la località I Fabbri.
 
=== Località ===
* Contrada Martinelli, piccola località situata al limite orientale del territorio comunale, nei pressi di Pardossi, in continuità con l'agglomerato urbano di [[Fornacette]] nel comune di Calcinaia.
* [[I Fabbri]], piccolo agglomerato considerato ormai zona appartenente alla frazione di Treggiaia.
* Il Chiesino, località alle porte di Pontedera, per chi proviene da [[Pisa]], deve il suo nome all'antica chiesa presente sulla [[Strada statale 67 Tosco Romagnola|Tosco-Romagnola]]. Tale chiesa venne costruita per atto di devozione dai fedeli devoti alla "Madonna della quercia", di cui volevano ricordare una visione. La frazione rappresenta un agglomerato unico tra la zona ovest di Pontedera e la frazione Oltrarno di [[Calcinaia]]. È principalmente una zona industriale e commerciale.
* Pian dei Meini, località situata a sud della frazione del [[Il Romito (Pontedera)|Romito]], attigua alla località Giardino del comune di [[Ponsacco]] con cui forma un unico conglomerato urbano.
* Pietroconti, piccolo sobborgo che unisce Pontedera a La Rotta, di cui si può considerare una zona, in un unico agglomerato urbano. Vi possiamo trovare il lago omonimo e la fornace Braccini, monumento di archeologia industriale.
 
Tra le altre località minori sparse nel territorio sono da ricordare: La Porzia, Le Cantine, Le Pinete, Magazzini, Tiro a Segno e via del Pino.
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
* Sindaco: Paolo Marconcini, dal 06/2004 (2° mandato).
{{ComuniAmminPrec|1944|1945|Ferdinando Caciagli||Sindaco|}}
* Comune: Centralino 0587 299.111
{{ComuniAmminPrec|1945|1946|Zelino Marconcini||Sindaco|}}
* [[Classificazione climatica]]: zona D, 9999 GR/G
{{ComuniAmminPrec|1946|1952|[[Otello Cirri]]||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1952|1953|[[Amerigo Bottai]]|[[Partito Socialista Italiano]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1953|1959|Enzo Paroli||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1959|1960|Milvano Ribecai||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1960|1965|Alberto Carpi|[[Partito Socialista Italiano]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1965|1975|[[Giacomo Maccheroni]]|[[Partito Socialista Italiano]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1975|1985|Carletto Monni|[[Partito Socialista Italiano]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Carletto Monni|Inizio=23 agosto 1985|Fine=13 luglio 1990|Partito=[[Partito Socialista Italiano]]|Note=<ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=[[Enrico Rossi]]|Inizio=16 luglio 1990|Fine=24 aprile 1995|Partito=[[Partito Comunista Italiano]]<br />[[Partito Democratico della Sinistra]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=[[Enrico Rossi]]|Inizio=24 aprile 1995|Fine=14 giugno 1999|Partito=[[Partito Democratico della Sinistra]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Paolo Marconcini|Inizio=14 giugno 1999|Fine=14 giugno 2004|Partito=[[Democratici di Sinistra]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Paolo Marconcini|Inizio=14 giugno 2004|Fine=8 giugno 2009|Partito=[[Democratici di Sinistra]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Simone Millozzi|Inizio=8 giugno 2009|Fine=27 maggio 2014|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Simone Millozzi|Inizio=27 maggio 2014|Fine=9 giugno 2019|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Matteo Franconi|Inizio=9 giugno 2019|Fine=25 giugno 2024|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Matteo Franconi|Inizio=25 giugno 2024|Fine=''in carica''|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== CuriositàGemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Capo Verde|Brava|2021|Brava (Capo Verde)}}<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.pontedera.pi.it/gemellaggio-istituzionale-con-il-comune-di-brava-capoverde/gemellaggio/|titolo=Gemellaggio|data=27 ottobre 2021|accesso=7 novembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211107153307/https://www.comune.pontedera.pi.it/gemellaggio-istituzionale-con-il-comune-di-brava-capoverde/gemellaggio/|urlmorto=no}}</ref>
Una curisità risiede nella differenzazione dei cittadini in due categorie: i "Pontederesi" e i "Pontaderesi"; quella che ha una prima occhiata può sembrare una differenza solo dialettica in realtà non lo è. Vengono detti "Pontederesi" coloro che risiedono a Pontedera ma non ne sono originari, al contrario sono definiti "Pontaderesi" i cittadini nati e vissuti a Pontedera.
* {{gemellaggio|Senegal|Khombole}}
* {{gemellaggio|Francia|Fourchambault}}
* {{gemellaggio|Portogallo|Montemor-o-Novo}}
* {{gemellaggio|Italia|Serrara Fontana}}
 
== Collegamenti esterniNote ==
<references/>
* http://www.pontedera.net/
* http://www.pontederaonline.it/
* http://www.comune.pontedera.pi.it/
 
== Bibliografia ==
{{Provincia di Pisa}}
* AA. VV., ''Pontedera. Storia, economia e società nella Valdera'', Pisa, Pacini Editore, 1993.
{{navToscana}}
* {{cita libro|nome=Giuseppe|cognome=Caciagli|titolo=Pisa e la sua provincia|editore=Colombo Cursi Editore|città=Pisa|volume=vol.&nbsp;3, tomo II|anno=1972|pagine=435–519}}
* Roberto Cerri, ''Pontedera tra Ottocento e Novecento'', in Giuseppe Menichetti, ''Immagini di una provincia: economia, società e vita quotidiana nel pisano tra l'Ottocento e il Novecento'', Tirrenia, Edizioni del Cerro, 1993.
* Adriano Marsili ''et al.'', ''Una memoria per il futuro. Storia urbanistica della città di Pontedera'', Pontedera, Bandecchi & Vivaldi, 1985.
* Paolo Morelli, ''Pontedera. Archeologia, Storia ed Arte'', Pisa, Pacini Editore, 1994.
* Ulderico Pallini ''et al.'', ''La storia di Pontedera: Dalle origini ai giorni nostri'', Pisa, Lischi, 1967.
* Arturo Petessi, ''Memorie storiche di Pontedera'', Pontedera, Tipografia L'Ancora, 1907.
* [[Emanuele Repetti]], ''Dizionario geografico, fisico, storico della Toscana contenente la descrizione di tutti i luoghi del Granducato, ducato di Lucca, Garfagnana e Lunigiana'', Firenze, Tofani, 1833-1846.
* Piero Spagna, ''La Toscana dal Granducato alla Regione. Atlante delle variazioni amministrative territoriali dal 1790 al 1990'', Venezia, Marsilio Editori, 1992.
 
== Voci correlate ==
* [[Storia di Pontedera]]
* [[Alluvione di Pontedera]]
* [[Stazione di Pontedera - Casciana Terme]]
* [[Stazione meteorologica di Pontedera]]
* [[Valdera]]
* [[Colline Pisane]]
* [[Oasi urbana di Pontedera]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Valdera}}
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