Paul Auster: differenze tra le versioni

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{{Citazione|Scrivere non è più un atto di libera scelta per me, è una questione di sopravvivenza.|Paul Auster, ''[[L'arte della fame]]'', [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]], traduzione di [[Massimo Bocchiola]]}}
{{Bio
|Titolo =
|Nome = Paul Benjamin
|Cognome = Auster
|PostCognome =
|PostCognomeVirgola =
|ForzaOrdinamento =
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|Sesso = M
|Immagine = Paul Auster in New York City 2008.jpg
|Didascalia = Paul Auster a New York nel 2008
|Didascalia2 = {{Premio|Principe delle Asturie|[[Premio Principe delle Asturie#Letteratura|per la letteratura]]|2006|}}<br/>
{{Premio|Independent Spirit Awards|[[Independent Spirit Award per la miglior sceneggiatura d'esordio|per la miglior sceneggiatura d'esordio]]|1996|}}
|LuogoNascita = Newark
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|LuogoNascitaAlt =
|GiornoMeseNascita = 3 febbraio
|AnnoNascita = 1947
|LuogoMorte = New York
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|GiornoMeseMorte = 30 aprile
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|AnnoMorte = 2024
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|PreAttività =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = scrittore
|Attività2 = saggista
|Attività3 = poeta
|AttivitàAltre = , [[sceneggiatore]], [[regista]], [[attore cinematografico|attore]] e [[produttore cinematografico]]
|Nazionalità = statunitense
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|Immagine = Paul Auster in New York City 2008.jpg
|Didascalia = Paul Auster a New York nel 2008
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|DimImmagine =
}}
ÈResidente conosciutoa [[Brooklyn]], [[New York]]<ref>{{cita testo|url=http://paul-auster.com/|titolo=sito ufficiale}}</ref>, operò anche consotto gli [[pseudonimi]] di '''Paul Queen'''<ref>''Sbarcare il lunario''</ref> e '''Paul Benjamin'''<ref>''Gioco suicida''</ref>.
 
Protagonista della [[Letteratura_americana#Il_secolo_XXI|letteratura americana contemporanea]], nonché di quella mondiale, viene ascritto al cosiddetto [[Postmodernismo]] assieme ai suoi amici e colleghi connazionali [[Thomas Pynchon]] e [[Don DeLillo]].
 
La sua scrittura, diretta e incisiva, che sa scandagliare le angosce e le nevrosi dell’uomo di oggi e descrivere le solitudini delle vite contemporanee, in un mondo inesplicabile spesso dominato dal [[caso]], inserita nel panorama della [[letteratura postmoderna]], fonde [[esistenzialismo]], [[letteratura gialla]] e [[Letteratura poliziesca|poliziesca]], [[psicoanalisi]], [[trascendentalismo]] e [[post-strutturalismo]], in opere come ''[[Trilogia di New York]]'' (1987), ''[[Moon Palace]]'' (1989), ''[[La musica del caso (romanzo)|La musica del caso]]'' (1990), ''[[Il libro delle illusioni]]'' (2002), ''[[Follie di Brooklyn]]'' (2005).
 
Ascritto al cosiddetto [[Postmodernismo]] assieme ai suoi amici e colleghi connazionali [[Thomas Pynchon]] e [[Don DeLillo]], fu protagonista della [[Letteratura statunitense|letteratura statunitense contemporanea]], nonché di quella mondiale. La sua scrittura, diretta e incisiva, capace di scandagliare le angosce e le nevrosi dell'uomo di oggi e descrivere le solitudini delle vite contemporanee, in un mondo inesplicabile spesso dominato dal [[caso (filosofia)|caso]], inserita nel panorama della [[letteratura postmoderna]], seppe fondere [[esistenzialismo]], letteratura [[Giallo (genere)|gialla]] e [[Poliziesco|poliziesca]], [[psicoanalisi]], [[trascendentalismo]] e [[post-strutturalismo]]<ref>Per la trasversalità ai generi delle sue opere venne citato da [[Christopher Priest]] come uno dei rappresentanti più significativi di letteratura [[Slipstream (letteratura)|slipstream]]</ref>, in opere come ''[[Trilogia di New York]]'' (1987), ''[[Moon Palace]]'' (1989), ''[[La musica del caso (romanzo)|La musica del caso]]'' (1990), ''[[Il libro delle illusioni]]'' (2002), ''[[Follie di Brooklyn]]'' (2005).
È un intellettuale, la cui speculazione letteraria è spesso sfociata in impegno civile e politico e che, attraverso i suoi libri, si è spesso interrogato sul futuro del suo Paese.
Rientra infatti fra i compilatori degli oltre mille [[lemma (linguistica)|lemmi]] che costituiscono il [[pamphlet]], ''[[Futuro dizionario d'America]]'' (''The Future Dictionary of America'', [[McSweeney's]] [[2005]]) - teso a dare visibilità al malcontento da parte del movimento culturale e letterario statunitense rispetto alla ''leadership'' politica USA all'alba del [[XXI secolo|terzo millennio]]. Nella lista dei partecipanti figurano, fra i molti altri, scrittori come [[Stephen King]], [[Jonathan Franzen]], [[Rick Moody]], [[Joyce Carol Oates]], [[Jeffrey Eugenides]], tutti impegnati in un ''divertissment'' letterario che gioca con il futuro (guardando al presente e riflettendo sul passato prossimo). In particolare, nel pamphlet Paul Auster definisce [[George W. Bush|Bush]] (''cespuglio'' in lingua inglese) - [[presidente degli Stati Uniti d'America]] in carica al momento della pubblicazione del [[Futuro dizionario d'America|libro]] - come un ''Arbusto velenoso di una specie estinta''.<ref name=Lastampa>Fonte: [http://www.lastampa.it/_web/_RUBRICHE/Libri/articolo/articolo041109.asp Lastampa.it].</ref>
 
Fu un intellettuale la cui speculazione letteraria spesso sfociò in impegno civile e politico e che, attraverso i suoi libri, si interrogò spesso sul futuro del suo Paese.
La sua poliedrica produzione artistica - influenzata tra gli altri autori, da [[Franz Kafka]], [[Samuel Beckett]], [[Miguel de Cervantes]], [[Kurt Vonnegut]], [[Albert Camus]] - lo ha portato alla creazione anche di importanti opere cinematografiche. Tra le più famose: ''[[Smoke (film)|Smoke]]'' e ''[[Blue in the Face]]''.
Fu infatti fra i compilatori degli oltre mille [[lemma (linguistica)|lemmi]] costituenti il [[pamphlet]], ''[[Futuro dizionario d'America]]'' (''The Future Dictionary of America'', [[McSweeney's]] [[2005]]) - teso a dare visibilità al malcontento da parte del movimento culturale e letterario statunitense rispetto alla ''leadership'' politica USA all'alba del [[XXI secolo|terzo millennio]]. Nella lista dei partecipanti vi furono, fra i molti altri, scrittori come [[Stephen King]], [[Jonathan Franzen]], [[Rick Moody]], [[Joyce Carol Oates]], [[Jeffrey Eugenides]], tutti impegnati in un ''divertissement'' letterario giocante con il futuro (guardando al presente e riflettendo sul passato prossimo). In particolare, nel pamphlet, egli definì [[George W. Bush|Bush]] (''cespuglio'' in lingua inglese) - [[presidente degli Stati Uniti d'America]] in carica al momento della pubblicazione del [[Futuro dizionario d'America|libro]] - come un ''Arbusto velenoso di una specie estinta''.<ref name=Lastampa>Fonte: {{cita testo|url=http://www.lastampa.it/_web/_RUBRICHE/Libri/articolo/articolo041109.asp|titolo=Lastampa.it|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050421102649/http://www.lastampa.it/_web/_RUBRICHE/Libri/articolo/articolo041109.asp}}</ref>
 
La sua poliedrica produzione artistica - influenzata tra gli altri autori, da [[Franz Kafka]], [[Samuel Beckett]], [[Miguel de Cervantes]], [[Kurt Vonnegut]], [[Albert Camus]] - lo portarono alla creazione anche di importanti opere cinematografiche. Tra le più famose: ''[[Smoke (film)|Smoke]]'', ''[[Blue in the Face]]'' e ''[[Lulu on the Bridge]]''. Insieme a [[Lou Reed]] e [[Woody Allen]], è oggifu uno dei più famosi "cantori" contemporanei della [[Grande mela|Grande Mela]], creatore di un universo letterario che giraincentrato attorno alla ricerca dell’identitàdell'identità, del senso e del significato della propria esistenza, sia essa individuale o collettiva, storica o sociale.
 
== Biografia ==
=== L'infanzia a [[Newark]] ===
Paul Auster nascenacque il 3 febbraio 1947 a [[Newark]], nel [[New Jersey]]<ref name=JPost>Freeman, John. [{{cita testo|url=http://fr.jpost.com/servlet/Satellite?cid=1207159751661&pagename=JPost/JPArticle/ShowFull |titolo="At home with Siri and Paul"]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110309124933/http://fr.jpost.com/servlet/Satellite?cid=1207159751661&pagename=JPost%2FJPArticle%2FShowFull}}, ''[[The Jerusalem Post]]'', April 3, 2008. Accessedaccesso September 19, 2008. "Like so many people in New York, both of them are spiritual refugees of a sort. Auster hails from Newark, New Jersey, and Hustvedt from Minnesota, where she was raised the daughter of a professor, among a clan of very tall siblings."</ref>, da genitori ebrei di origini polacche e austriache<ref name=MPost>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/paul-auster/|titolo=Auster, Paul|editore=treccani.it}}</ref>, Samuel, proprietario di alcuni palazzi e decisamente benestante e Queene (Bogat da nubile) edi Samueltredici Austeranni più giovane del marito.<ref>{{Cita libro|url=http://books.google.ca/books?id=GboRwPZNXzkC&pg=PA214&dq=Queenie+Bogat+Samuel+Auster&hl=en |titolo=Conversations with Paul Auster - Google Books |editore=Books.google.ca |data= |accesso=20 aprile 2013}}</ref> Dopo un breve periodo di felice idillio familiare la madre comprese che il matrimonio sarebbe fallito ma, benestantiessendo ebreiincinta di originiPaul, polacchedecise di non romperlo. IlAuster padrecrebbe nei sobborghi di [[Orange (New Jersey)|Orange]], Samuel[[New Jersey]]<ref>Begley, possiedeAdam. alcuni{{cita palazzitesto|url=http://www.nytimes.com/books/99/06/20/specials/auster-92mag.html|titolo="Case edof èthe decisamenteBrooklyn benestanteSymbolist"|postscript=nessuno}}, ''[[The New York Times]]'', August 30, 1992. Dopoaccesso unSeptember breve19, periodo2008. di"The felicegrandson idillioof familiarefirst-generation laJewish madreimmigrants, dihe trediciwas anniborn piùin giovaneNewark delin marito1947, comprendegrew cheup ilin matrimonioSouth èOrange destinatoand aattended fallirehigh maschool in Maplewood, rimanendo20 incintamiles disouthwest of New York."</ref> e [[Newark]]<ref>Auster, Paul. ''Winter Journal'' (New York, decideNY: diHenry nonHolt, romperlo2012), p. 61.</ref>; tre anni dopo, nacque la sorella, Janet, che negli anni a venire avrebbe manifestato gravi problemi psicologici, al punto che i familiari furono costretti a farla interdire. Paul Auster si dichiarò [[Ateismo|ateo]] come affermò in un'intervista del 25 gennaio 2008 al quotidiano ''[[Corriere della Sera]]'' chiarendo "sono ebreo ma [[Ateismo|ateo]]".
Auster, cresce nei sobborghi di [[Orange (New Jersey)|Orange]], [[New Jersey]]<ref>Begley, Adam. [http://www.nytimes.com/books/99/06/20/specials/auster-92mag.html "Case of the Brooklyn Symbolist"], ''[[The New York Times]]'', August 30, 1992. Accessed September 19, 2008. "The grandson of first-generation Jewish immigrants, he was born in Newark in 1947, grew up in South Orange and attended high school in Maplewood, 20 miles southwest of New York."</ref> e [[Newark]]<ref>Auster, Paul. ''Winter Journal'' (New York, NY: Henry Holt, 2012), p. 61.</ref>; quando ha tre anni, nasce una sorellina che purtroppo in seguito manifesterà gravi problemi psicologici, al punto che i familiari saranno costretti a farla interdire.
 
=== L'adolescenza e il viaggio in Europa ===
Nel [[1959]] i suoi genitori acquistanoacquistarono una grande casa prestigiosa, nella quale il giovane Paul trovatrovò numerose casse di libri lasciate da uno zio girovago che avevaviaggiò viaggiato parecchioestesamente per l'Europa; si gettagettandosi a capofitto in quel tesoro, leggelesse entusiasticamente di tutto e cominciainiziando ad amare la letteratura:. èFu quelloin ilquesto periodo in cuiche iniziainiziò a scrivere poesie, edall'età hadi soloappena dodici anni.
 
IlI suoi genitori divorziarono durante il suo ultimo anno al liceo è anche quello in cui la famiglia si smembra: i genitori di Auster divorziano e Paullui e la sorella vannoandarono a vivere con la madre. Non partecipapartecipò alla consegna del diploma: ''"Mentre i miei compagni di classe indossavano il tocco e la toga e ricevevano i loro attestati, io ero già dall'altra parte dell'Atlantico''"{{senza fonte}}. Così per due mesi e mezzo vivevisse a [[Parigi]], in [[Italia]], in [[Spagna]] ede in [[Irlanda]], in cui si recarecò solo per ''"ragioni che c'entravano unicamente con [[James Joyce]]''"{{senza fonte}}.
 
=== Il ritorno innegli AmericaStati Uniti e Lydia Davis ===
Tornato innegli AmericaStati Uniti in settembre, frequentafrequentò il college alla [[Columbia University]] di [[Maplewood (New Jersey)|Maplewood]]. Nel [[1966]] iniziainiziò a frequentare la donna che poco più tardi sposeràavrebbe sposato, la collega [[Lydia Davis]]. Suo padre, insegnante di [[letteratura]], presentapresentò Auster allo scrittore francese [[Francis Ponge]].
 
Nel [[1967]] si iscriveiscrisse al ''Junior Year Abroad Program'' della [[Columbia University|Columbia]], che prevedeprevedente il soggiorno per un anno all'estero durante il terzo anno di college; Auster scegliescelse come meta [[Parigi]]. Nel [[1968]] ritornaritornò alla [[Columbia University|Columbia]]: scrivescrisse articoli, recensioni di libri, poesie utilizzando spesso degli pseudonimi come ad esempio quello di Paul Quinn.
 
=== La laurea, le prime difficoltà e il soggiorno in Francia ===
Dopo essersi laureato alla [[Columbia University|Columbia]] nel [[1970]]<ref>Freeman, Hadley. [{{cita testo|url=http://www.guardian.co.uk/books/2002/oct/26/fiction.fashion |titolo="American dreams: He may be known as one of New York's coolest chroniclers, but Paul Auster grew up in suburban New Jersey and worked on an oil tanker before achieving literary success. Hadley Freeman meets a modernist with some very traditional views"]|postscript=nessuno}}, ''[[The Guardian]]'', October 26, 2002. Accessedaccesso September 19, 2008. "Education: Columbia High School, New Jersey; 1965-69 Columbia College, New York; '69-70 Columbia University, New York (quit after one year)"</ref>, lascialasciò gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e siper imbarcaun anno lavorò come marinaio su unasulla petroliera, la [[Esso Florence]], arricchendosi di storie per un anno.
 
Dal [[1971]] al [[1974]], con il denaro guadagnato, tornatornò a vivere in [[Francia]], dove si trasferiràtrasferendosi a [[Parigi]]. In questo periodo, contrassegnato da pesanti ristrettezze economiche, vivevisse di lezioni private, saltuarie collaborazioni ai giornali, scrittura di soggetti per film muti (lavoro che influenzeràavrebbe poi influenzato opere come ''[[Il libro delle illusioni]]'' e ''[[Trilogia di New York]]'') e traduzioni di opere di autori della letteratura francese, come: [[Stéphane Mallarmé]], [[Joseph Joubert]], [[Jacques Dupin]], [[Jean-Paul Sartre]] e [[Georges Simenon]].
 
=== Il ritorno in patria, il divorzio e la morte del padre ===
Al ritorno in patria, cominciacominciò a pubblicare racconti, articoli e recensioni su diversi giornali e riviste. Su ''[[Harper's Saturday Rewiew]]'' e su ''[[The New York Review of Books]]'' pubblicapubblicò invece le sue poesie. Nel [[1974]] si stabiliscestabilì a [[New York]] e pubblicapubblicò la raccolta di versi ''Unearth'', cui fafece seguito nel 1976, ''Wall Writing'', una pièce teatrale (''[[1976Laurel and Hardy go to heaven]]'', 1977)<ref name=MPost /> e ''WallWhite Writingspaces'' (1980)<ref name=MPost />, primo testo in prosa preludente a ''[[L'invenzione della solitudine]]'' (''The invention of solitude'', 1982; trad. it. 1993).
 
Nel [[1977]] divienedivenne padre di [[Daniel Auster|Daniel]]<ref>Il giovane Daniel Auster apparve in una scena del film ''[[Smoke (film)|Smoke]]'', scritto e co-diretto da Paul, interpretando la parte di un giovane che ruba un libro nella tabaccheria di 'Auggie' Wren.</ref> e si trasferiscetrasferì con la famiglia in campagna. PurtroppoIEssendo peròin iristrettezze soldi scarseggianoeconomiche, eegli Paulsi cimentò chein diversi lavori - haavendo ormai poco tempo per scrivere - si cimenta in diversi lavori, inventando addirittura un gioco di carte denominato "Action baseball", epresentandolo presentandoloanche alla Fiera del Giocattolo di New York (ma ottenendocon scarsissimi risultati).
 
Nel [[1978]] arrivaarrivarono il divorzio con la Davis e la morte di suo padre, eventi che lo spingeràspinsero a scrivere nel [[1982]], ''[[L'invenzione della solitudine]]'', (romanzo autobiografico "dall'originale intreccio di [[saggio]], [[fiction]] e [[autobiografia]]"<ref name=MPost />, generato dalla morte del padre e incentrato sul rapporto problematico che ha sempre vissutovisse con lui).
 
=== Il secondo matrimonio e l'inizio del successo ===
I quattro anni successivi al [[1978]] sono quellifurono decisivi:. incontraIncontrò la donna della sua vita, la collega [[Siri Hustvedt]] (di origine norvegese, figlia del professore e studioso [[Lloyd Hustvedt]]) che sposasposò nel [[1981]] e da cui avràebbe una figlia, [[Sophie Auster|Sophie]], eddivenuta un'attrice e cantante popolare in [[Francia]]. Contemporaneamente iniziainiziò a pieno titolo la sua carriera di scrittore, riuscendo finalmente ad avere "''[...] l'occasione di fare il lavoro verso cui intimamente'' si è ''sempre sentito portato''".
 
Il meritato successo arrivaarrivò nel [[1987]], con la pubblicazione del romanzo ''[[Trilogia di New York]]'' (''New York trilogy'', trad. it. 1987), composto da ''[[Trilogia_di_New_YorkTrilogia di New York#Città_di_vetroCittà di vetro|Città di vetro]]'' (''City of glass'', 1985), ''[[Trilogia_di_New_YorkTrilogia di New York#Fantasmi|Fantasmi]]'' e (''[[Trilogia_di_New_York#La_stanza_chiusa|La stanza chiusa]]Ghosts'' e Paul Auster diviene uno dei più apprezzati scrittori contemporanei a livello internazionale, riuscendo ad avere ruoli di primo piano non solo in ambito propriamente letterario, ma anche cinematografico. Da questo momento Paul Auster diviene uno scrittore di culto1986) e dalle poliedriche attività: scrive i film ''[[LaTrilogia musicadi delNew casoYork#La (film)stanza chiusa|La musicastanza del casochiusa]]'', ''[[Smoke (film)|Smoke]]'',The ''[[Bluelocked in the Face]]room'', e1987), divienedefinita registadalla con ''[[LuluEnciclopedia on the BridgeTreccani]]'' e ''[[La vita interiore di Martin Frost]]''.:
 
{{citazione|Sorta di parodia postmoderna del romanzo poliziesco, la trilogia scardina le convenzioni del genere, mescolando echi della grande tradizione americana ([[Nathaniel Hawthorne|N. Hawthorne]], [[Henry David Thoreau|H. D. Thoreau]], [[Edgar Allan Poe|E. A. Poe]], [[Herman Melville|H. Melville]]) a suggestioni del ''[[nouveau roman]]'', per costruire un universo, sia narrativo sia urbano, dominato dal [[caso (filosofia)|caso]].<ref name=MPost />|[[Enciclopedia Treccani]]}}
 
Paul Auster divenne uno dei più apprezzati scrittori contemporanei a livello internazionale, riuscendo ad avere ruoli di primo piano non solo in ambito propriamente letterario, ma anche cinematografico. Da quel momento Paul Auster divenne uno scrittore di culto e dalle poliedriche attività: scrisse i film ''[[La musica del caso (film)|La musica del caso]]'', ''[[Smoke (film)|Smoke]]'', ''[[Blue in the Face]]'' e divenne regista con ''[[Lulu on the Bridge]]'' e ''[[La vita interiore di Martin Frost]]''.
 
=== Morte ===
Paul Auster morì a [[New York]] il 30 aprile 2024 all'età di 77 anni per un [[Carcinoma del polmone|cancro ai polmoni]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ilpost.it/2024/05/01/paul-auster-morto/|titolo=È morto lo scrittore statunitense Paul Auster|sito=Il Post|data=1º maggio 2024|accesso=2 maggio 2024}}</ref> Dopo la diagnosi nel 2022 lo scrittore si sottopose a trattamenti di chemioterapia e immunoterapia presso il [[Memorial Sloan-Kettering Cancer Center]] di New York.<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/libri/narrativa/2024/05/02/addio-paul-auster-dietro-il-successo-il-dramma-del-figlio_227fbe24-b693-4db8-80ef-386c43cbcc60.html|titolo=Addio Paul Auster, dietro il successo il dramma del figlio - Libri - Narrativa - Ansa.it|sito=Agenzia ANSA|data=2 maggio 2024|accesso=2 maggio 2024}}</ref>
 
== Scrittura ==
[[File:Paul Auster, Salman Rushdie and Shimon Peres.jpg|thumb|Auster saluta il presidente israeliano [[Shimon Peres]] con [[Salman Rushdie]] e Caro Llewellyn nel 2008]]
Dopo il suo acclamato lavoro di debutto, un libro di memorie intitolato ''[[L'invenzione della solitudine]]'', Auster guadagnò fama per una serie di tre romanzi polizieschi vagamente collegati tra loro, pubblicati collettivamente come ''[[Trilogia di New York]]''. Questi libri non sono romanzi polizieschi tradizionali organizzati intorno ad un mistero e ad una serie di indizi. Piuttosto, egli usa la forma poliziesca per risolvere i problemi esistenziali e le questioni di identità, lo spazio, la lingua e la letteratura, creando la sua stessa forma postmoderna (e critica postmodernista) distintiva nel processo. Mettendo a confronto le due opere, Auster affermò:
 
{{Citazione|Scrivere non è più un atto di libera scelta per me, è una questione di sopravvivenza.|Paul Auster, ''[[L'arte della fame]]'', [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]], traduzione di [[Massimo Bocchiola]]}}
{{Quote|Credo che il mondo sia pieno di strani eventi. La realtà è molto più misteriosa di quanto non avessimo mai creduto. In questo senso, la ''Trilogia'' si sviluppa direttamente a partire da ''L'invenzione della solitudine''.<ref>Mallia, Joseph. "[http://bombsite.com/issues/23/articles/1062 "Paul Auster"], "[[BOMB Magazine]]", Spring, 1988.</ref>|Paul Auster|I believe the world is filled with strange events. Reality is a great deal more mysterious than we ever give it credit for. In that sense, the ''Trilogy'' grows directly out of ''The Invention of Solitude''.|lingua=en}}
 
Dopo il suo acclamato lavoro di debutto, un libro di memorie intitolato ''[[L'invenzione della solitudine]]'', Auster guadagnò fama per una serie di tre romanzi polizieschi vagamente collegati tra loro, pubblicati collettivamente come ''[[Trilogia di New York]]''. Questi libri non sono romanzi polizieschi tradizionali organizzati intorno ad un mistero e ad una serie di indizi. Piuttosto, egli usa la forma poliziesca per risolvere i problemi esistenziali e le questioni di identità, lo spazio, la lingua e la letteratura, creando la sua stessa forma postmoderna (e critica postmodernista) distintiva nel processo. Mettendo a confronto le due opere, Auster affermò:
 
{{Citazione|Credo che il mondo sia pieno di strani eventi. La realtà è molto più misteriosa di quanto non avessimo mai creduto. In questo senso, la ''Trilogia'' si sviluppa direttamente a partire da ''L'invenzione della solitudine''.<ref>Mallia, Joseph. "{{cita testo|url=http://bombsite.com/issues/23/articles/1062|titolo="Paul Auster"|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111007150730/http://bombsite.com/issues/23/articles/1062 }}, "[[BOMB Magazine]]", Spring, 1988.</ref>|Paul Auster|I believe the world is filled with strange events. Reality is a great deal more mysterious than we ever give it credit for. In that sense, the ''Trilogy'' grows directly out of ''The Invention of Solitude''.|lingua=en}}
 
La ricerca dell'identità personale, del senso e del significato della propria esistenza è permeata nelle pubblicazioni successive di Auster, molte delle quali si concentrano fortemente sul ruolo della coincidenza e degli eventi casuali (''[[La musica del caso (romanzo)|La musica del caso]]'') o ancor più, le relazioni tra persone e i loro coetanei e l'ambiente (''[[Il libro delle illusioni]]'', ''[[Moon Palace]]''). Gli eroi di Auster si trovano spesso costretti a operare come facenti parte di progetti imperscrutabili e fuori dalla realtà di qualcun altro.
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In un'intervista che includeva nella sua collezione saggistica ''[[L'arte della fame]]'', Paul Auster dà un interessante rendiconto delle principali influenze sui suoi romanzi - un rendiconto che suggerisce il motivo per cui questi romanzi non sono molto adatti al convenzionale adattamento cinematografico:
 
{{QuoteCitazione|L'influenza più grande sulle mie opere sono state le fiabe, [ovvero] la tradizione orale del racconto. I [[Fratelli Grimm]], ''[[Le mille e una notte]]'' - il tipo di storie che si leggono ad alta voce ai bambini. Si tratta di narrazioni spoglie, scarne, narrazioni in gran parte prive di dettagli, tuttavia enormi quantità di informazioni vengono ancora trasmesse in ununo spazio molto breve, con pochissime parole. Quel che le fiabe dimostrano, credo, è che è il lettore - o l'ascoltatore - che in realtà racconta la storia a se stesso. Il testo non è altro che un trampolino di lancio per l'immaginazione. 'C'era una volta una ragazza che viveva con la madre in una casa ai margini di un grande bosco'. Tu non sai come possa essere la ragazza [e a chi possa assomigliare], non sai di che colore è la casa, non sai se la madre è alta o bassa, grassa o magra, non sai quasi nulla. Ma la mente non permetterà che queste questioni restino senza risposta; riempie nei dettagli se stessa, crea immagini basate sulle proprie memorie ed esperienze - questo è il motivo per cui le storie risuonano così profondamente insitedentro indi noi. L'ascoltatore diventa diviene attivamente partecipe della storia.|Paul Auster|The greatest influence on my work has been fairy tales, the oral tradition of story-telling. The Brothers Grimm, the ''Thousand and One Nights'' — the kinds of stories you read out loud to children. These are bare-bone narratives, narratives largely devoid of details, yet enormous amounts of information are communicated in a very short space, with very few words. What fairy tales prove, I think, is that it’sit's the reader — or the listener — who actually tells the story to himself. The text is no more than a springboard for the imagination. ‘Once upon a time there was a girl who lived with her mother in a house at the edge of a large wood.’ You don’tdon't know what the girl looks like, you don’tdon't know what color the house is, you don’tdon't know if the mother is tall or short, fat or thin, you know next to nothing. But the mind won’twon't allow these things to remain blank; it fills in the details itself, it creates images based on its own memories and experiences — which is why these stories resonate so deeply inside us. The listener becomes an active participant in the story.|lingua=en}}
 
=== Temi ===
Secondo una tesi di Heiko Jakubzik presso l'Università di Heidelberg, due influenze centrali nella scrittura di Paul Auster sono la [[psicoanalisi]] di [[Jacques Lacan]] e il [[trascendentalismo]] americanostatunitense della prima metà del XIX secolo, esemplificato da [[Henry David Thoreau]] e [[Ralph Waldo Emerson]].
 
La teoria di Lacan dichiara che entriamo nel mondo attraverso le parole. Osserviamo il mondo attraverso i nostri sensi, ma il mondo che percepiamo è strutturato (mediato) nella nostra mente attraverso il linguaggio. Così anche il nostro inconscio è strutturato come un linguaggio. Questo ci lascia con un senso di irregolarità. Possiamo percepire solo il mondo attraverso il linguaggio, ma abbiamo la sensazione che manchi qualcosa. Questa è la sensazione di essere fuori dal linguaggio. Il mondo può essere costruito solo attraverso il linguaggio, ma lascia sempre qualcosa di scoperto, qualcosa che non può essere detto o essere pensato, può essere percepito solo. Questo è uno dei temi centrali della scrittura di Paul Auster.
 
Lacan è considerato una delle figure chiave del [[post-strutturalismo]] francese. Alcuni studiosi sono pronti a scorgere tracce di altri filosofi post-strutturalisti in tutta l'opera di Auster - soprattutto [[Jacques Derrida]], [[Jean Baudrillard]] e [[Michel de Certeau]] - anche se Auster ha affermato di trovare tali filosofie 'illeggibili'.<ref>{{Cita web |url=http://www.charlierose.com/shows/2004/03/04/3/a-conversation-with-author-paul-auster |titolo=A conversation with author Paul Auster |editore=Charlie Rose |data=4 marzo 2004 |accesso=20 aprile 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140725223553/http://www.charlierose.com/shows/2004/03/04/3/a-conversation-with-author-paul-auster }}</ref>
 
I trascendentalisti credono che l'ordine simbolico della civiltà ci separi dall'ordine naturale del mondo. Ritornando nella natura - come ha fatto [[Henry David Thoreau|Thoreau]] in ''[[Walden ovvero Vita nei boschi|Walden]]'' - sarebbe possibile tornare a questo ordine naturale.
 
Il fattore comune di entrambe le ideologie è la questione del significato dei simboli per gli esseri umani.<ref>Heiko Jakubzik: ''Paul Auster und die Klassiker der American Renaissance''. Dissertation, Universität Heidelberg 1999 ([{{cita testo|url=http://www.ub.uni-heidelberg.de/archiv/7259/ |titolo=online text])|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070607092630/http://www.ub.uni-heidelberg.de/archiv/7259 }}</ref> I protagonisti di Auster spesso sono scrittori che stabiliscono senso nella loro vita attraverso la scrittura e cercano di trovare il loro posto all'interno dell'ordine naturale, per essere in grado di vivere di nuovo all'interno della "civiltà".
 
[[Edgar Allan Poe]], [[Samuel Beckett]] e [[Herman Melville]] hanno avuto una forte influenza sulla scrittura di Auster. Non solo i loro personaggi riappaiono nel lavoro di Auster (come ''[[William Wilson (racconto)|William Wilson]]'' di [[Edgar Allan Poe|Poe]] in ''[[Trilogia_di_New_YorkTrilogia di New York#Città_di_vetroCittà di vetro|Città di vetro]]'' o come ''[[Lo studente (romanzo)|Lo studente]]'' (''Fanshawe'') ([[1828]]) di [[Nathaniel Hawthorne|Hawthorne]] in ''[[Trilogia_di_New_YorkTrilogia di New York#La_stanza_chiusaLa stanza chiusa|La stanza chiusa]]'', sia dalla ''[[Trilogia di New York]]''), Auster usa anche variazioni sui temi di questi scrittori.
 
Soggetti ricomparsa di Paul Auster sono:<ref>Dennis Barone (ed.): ''Beyond the Red Notebook. Essays on Paul Auster. Penn Studies in Contemporary American Fiction''. University of Pennsylvania Press, Philadelphia (2. ed. 1996)</ref>
 
* il [[caso (filosofia)|caso]], il [[destino]] e le [[Coincidenza|coincidenze]] (''[[La musica del caso (romanzo)|La musica del caso]]'')
* la frequente rappresentazione di una [[Ascetismo|vita ascetica]]
* un senso di [[disastro|catastrofe]] imminente
* uno scrittore [[disturbo ossessivo-compulsivo|ossessivo]] come personaggio centrale o narratore
* la perdita della capacità di comprendere, [[inettitudine]] e [[incomunicabilità]]
* la perdita del [[linguaggio]]
* l'uso del proprio nome all'interno dell'opera (''[[Trilogia di New York]]'')
* la perdita di [[denaro]] - avendone molto, ma perdendone a poco a poco fino a finirne
* la rappresentazione della [[vita quotidiana]] e ordinaria
* il [[fallimento]]<ref>Dirk Peters: ''Das Motiv des Scheiterns in Paul Austers "City of Glass" und "Music of Chance"''. unpublished MA dissertation, Christian-Albrechts Universität Kiel, 1998</ref>
* il rapporto padre-figlio, l'assenza di undel [[padre]] (''[[L'invenzione della solitudine]]'')
* la scrittura e la narrazione di storie, il [[metaromanzo]]
* l'[[intertestualità]]
* la [[Storia degli Stati Uniti d'America|storia americanastatunitense]]
* l'ambientazione americanastatunitense
 
==== La 'musica del caso' e le coincidenze ====
Le istanze di coincidenza possono essere trovate in tutto il lavoro di Auster. Auster sostiene che le persone sono così influenzate dalla continuità tra loro che non vedono gli elementi di coincidenza, incoerenza e contraddizione nella propria vita:
 
{{QuoteCitazione|Questa idea di contrasti, contraddizioni, paradossi, penso, arrivi moltodritta al cuore di chiciò che ilè romanzoper me la scrittura èdi perun meromanzo. EÈ 'un modo per me di esprimere le mie contraddizioni.<ref>Paul Auster from Mark Irwin, "Inventing the Music of Chance" In: The Review of Contemporary Fiction Vol. XIV, no. 1</ref>|Paul Auster|This idea of contrasts, contradictions, paradox, I think, gets very much to the heart of what novel writing is for me. It's a way for me to express my own contradictions.|lingua=en}}
 
==== Il fallimento ====
Il fallimento, nelle opere di Paul Auster, non è esattamente l'opposto del lieto fine. In ''[[Moon Palace]]'' e ''[[Il libro delle illusioni]]'' nasce dalla incertezza del soggetto sullo stato della propria identità. I protagonisti iniziano la ricerca di una propria identità e riducono la loro vita al minimo assoluto. Da questa partenza da zero acquistano nuova forza e iniziano la loro nuova vita e sono anche in grado di ritrovare il contatto con l'ambiente circostante. Uno sviluppo simile può essere visto anche in ''[[Trilogia_di_New_YorkTrilogia di New York#Città_di_vetroCittà di vetro|Città di vetro]]'' e ''[[La musica del caso (romanzo)|La musica del caso]]''.
 
Il fallimento in questo contesto non è il "nulla" - è l'inizio di qualcosa di tuttototalmente nuovo.
 
==== Identità e soggettività ====
ProtagonistiI protagonisti di Auster spesso passarepassano attraverso un processo che riduce la loro struttura di sostegno ad un minimo assoluto:. essiEssi recideretroncano ogni contatto con la famiglia e gli amici, soffrono la fame, e perdereperdono o daredanno via tutti i loro averi. FuoriDa di questoquesta statocondizione di "nulla" cheescono siao acquistanoacquistando nuova forza diper riconnettersi con il mondo ooppure fallisconofallendo e scompaionoscomparendo per sempre.
 
{{QuoteCitazione|Ma alla fine, riesce a risolvere la questione per se stesso - più o meno. Alla fine, arriva ad accettare la propria vita, a capire che non importa quanto stregato e ossessionato lui sia; deve accettare la realtà così com'è, tollerare la presenza di ambiguità dentro di sé.|Paul Auster sul protagonista di ''La stanza chiusa'', citato in ''Pynchon, Auster, DeLillo'', di Martin Klepper<ref>Martin Klepper, ''Pynchon, Auster, DeLillo. Die amerikanische Postmoderne zwischen Spiel und Rekonstruktion.'' Campus, Frankfurt am Main u.a. 1996. (= Nordamerikastudien; 3) ISBN 3-593-35618-X</ref>|But in the end, he manages to resolve the question for himself - more or less. He finally comes to accept his own life, to understand that no matter how bewitched and haunted he is, he has to accept reality as it is, to tolerate the presence of ambiguity within himself.|lingua=en}}
 
== Critica ==
"Negli ultimi 25 anni", ha affermato [[Michael Dirda]] nel ''[[The New York Review of Books|New York Review of Books]]'' nel [[2008]], "Paul Auster ha stabilito una delle nicchie più caratteristiche della letteratura contemporanea"<ref>(Dirda, 2008)</ref>. Dirda ha anche esaltato le sue ricche virtù nel [[New York Review of Books|Washington Post]]:
 
{{QuoteCitazione|Fin da ''Città di vetro'', il primo volume della sua ''Trilogia di New York'', Auster perfezionò uno stile limpido, confessionale, che poi utilizzò per impostare eroi disorientati in un mondo apparentemente familiare gradualmente soffuso da una crescente inquietudine, una vaga minaccia e da una possibile allucinazione. Le sue trame — attingendo elementi da storie di suspense, dalla narrativa esistenziale e dall'autobiografia — intrattengonoavvincono i lettori mentre girano le pagine, ma a volte questefiniscono finisconocol lasciandolilasciarli incerti su quello che èhanno appena avvenutoletto.<ref>(Dirda, 2003)</ref>|Michael Dirda|Ever since ''City of Glass'', the first volume of his ''New York Trilogy'', Auster has perfected a limpid, confessional style, then used it to set disoriented heroes in a seemingly familiar world gradually suffused with mounting uneasiness, vague menace and possible hallucination. His plots — drawing on elements from suspense stories, existential récit, and autobiography — keep readers turning the pages, but sometimes end by leaving them uncertain about what they've just been through.|lingua=en}}
 
Il critico letterario [[James Wood (critico)|James Wood]], tuttavia, offre a Auster poca lode nel suo commento ''Shallow Graves'', del numero del 30 novembre [[2009]] del [[The New Yorker|New Yorker]]:
 
{{QuoteCitazione|Quello che Auster spesso ottiene è invece il peggio di entrambi i mondi: il falso realismo e superficiale scetticismo. I due punti deboli sono legati. Auster è un narratore avvincente, ma le sue storie sono affermazioni piuttosto che persuasioni. Esse dichiarano se stesse; ma inseguono la rivelazione successiva. Poiché nulla è assemblato con persuasione, l'inevitabile smontaggio postmoderno neci lascia una in gran parte non trattataindifferenti. (Lo smontaggio è anche esplicito in modo opprimente, enunciato in caratteri cubitali.) La presenza non riesce a trasformarsi in significativa assenza, perché la presenza non era abbastanza presente.<ref>Wood 2009, httphttps://www.newyorker.com/arts/critics/books/2009/11/30/091130crbo_books_wood?currentPage=1.</ref>|James Wood|What Auster often gets instead is the worst of both worlds: fake realism and shallow skepticism. The two weaknesses are related. Auster is a compelling storyteller, but his stories are assertions rather than persuasions. They declare themselves; they hound the next revelation. Because nothing is persuasively assembled, the inevitable postmodern disassembly leaves one largely untouched. (The disassembly is also grindingly explicit, spelled out in billboard-size type.) Presence fails to turn into significant absence, because presence was not present enough.|lingua=en}}
 
[[File:Paul Auster John Ashbery BBF 2010 Shankbone.jpg|thumb|Auster con [[John Ashbery]] al ''Brooklyn Book Festival'']]
Considerando che sia Dirda che Wood esaminano Auster dal punto di vista di critici letterari (e autori americanistatunitensi compagni), ci sono altri punti di vista per quanto riguarda la critica dei contendenti di Auster. Ad esempio, [[Morris Berman]], storico culturale e critico sociale, dichiarò nel [[2012]] che:
 
{{QuoteCitazione|È interessante che il tema dei romanzi di Paul Auster è che la società americana è incoerente, che manca di una vera identità, e che non è nulla più che un gioco di specchi. Lui lo sta dicendo da decenni e in linea di massima gli americani non sanno chi sia Paul Auster e non lo leggono. Auster è estremamente popolare in Europa, egli è stato tradotto in più di venti lingue: quelli sono il grosso delle sue vendite. Gli americani non sono interessati a questo tipo di percezione.<ref>{{Cita web|url=httphttps://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=GzgY20d2MtU#! |titolo=Pirate Television: Morris Berman - Why America Failed |editore=YouTube |data=16 febbraio 2012 |accesso=1º maggio 2013}} - Berman discute con Auster cominciando dalle 24:40 e finendo alle 25:08</ref>|Morris Berman|It’sIt's interesting that the theme of Paul Auster’sAuster's novels is that American society is incoherent, that it lacks a true identity, and that it’sit's nothing more than a hall of mirrors. He’sHe's been saying that for decades and by and large Americans don’tdon't know who Paul Auster is and they don’tdon't read him. Auster is tremendously popular in Europe, he’she's been translated into more than twenty languages: those are the bulk of his sales. Americans are not interested in this kind of perception.|lingua=en}}
 
== Opere ==
=== Narrativa ===
==== Romanzi ====
* ''[[Gioco suicida]]'' (con lo pseudonimo di Paul Benjamin) (''Squeeze Play'', 1982), trad. di [[1982Massimo Bocchiola]]), (''Gioco suicida''Torino, Einaudi, 2006, ISBN 885840972888-58-409-72-8, ISBN 9788806183578, trad978-88-061-8357-8. di [[Massimo Bocchiola]])
* ''[[Trilogia di New York]]'' (''The New York Trilogy'', [[1987]]), (''La trilogia di New York'', Milano, Rizzoli, 1987; -trad. di Massimo Bocchiola, Torino, Einaudi, 1996, ISBN 9788806141318, trad978-88-061-4131-8. di [[Massimo Bocchiola]])
** ''[[Trilogia_di_New_YorkTrilogia di New York#Città_di_vetroCittà di vetro|Città di vetro]]'' (''City of Glass'', [[1985]])
** ''[[Trilogia_di_New_YorkTrilogia di New York#Fantasmi|Fantasmi]]'' (''Ghosts'', [[1986]])
** ''[[Trilogia_di_New_YorkTrilogia di New York#La_stanza_chiusaLa stanza chiusa|La stanza chiusa]]'' (''The Locked Room'', [[1987]])
* ''[[Nel paese delle ultime cose]]'' (''In the Country of Last Things'', [[1987]]), (''Il paese delle ultime cose'', Guanda, 1996 -; ''Nel paese delle ultime cose'', Einaudi, 2003, ISBN 9788806190200, trad. di [[Monica Sperandini]]), Torino, Einaudi, 2003, ISBN 978-88-061-9020-0.
* ''[[Moon Palace]]'' (''Moon Palace'', [[1989]]), (''Il palazzo della luna'', Milano, Rizzoli, 1990 -; ''Moon Palace'', trad. di [[Mario Biondi (scrittore)|Mario Biondi]], Torino, Einaudi, 1997, ISBN 880614329888-06-143-29-8, 9788806143299 978-88-061-4329-9; Einaudi, 2007, ISBN 8806189077, ISBN 9788806189075, trad. di [[Mario Biondi (scrittore)|Mario Biondi]])
* ''[[La musica del caso (romanzo)|La musica del caso]]'' (''The Music of Chance'', [[1990]]), (''Latrad. musicadi del[[Massimo caso''Birattari]], Guanda, 19901991; -Torino, Einaudi, 2009, ISBN 9788806198954, trad978-88-061-9895-4. di [[Massimo Birattari]])
* ''[[Il racconto di Natale di Auggie Wren]]'' (''Auggie Wren's Christmas Story'', [[1990]]), (''Christmas story, il Natale di Auggie Wren'', Motta Junior, 1998 -; ''Esperimento di verità. Il racconto di Natale'', Torino, Einaudi, 2005,; poi ''Esperimento di verità. seguito da Il racconto di Natale di Auggie Wren'', Einaudi, 2013, ISBN 8858410106, ISBN 9788858410103, trad. di [[Igor Legati]], [[Massimo Bocchiola]], [[Magiù Viardo]]), Torino, Einaudi, 2013, ISBN 88-58-410-10-6, ISBN 9788858410103.
* ''[[Leviatano (Paul Auster)|Leviatano]]'' (''Leviathan'', 1992), trad. di [[1992Eva Kampmann]]) (''Leviatano'', Guanda, 1995; -Torino, Einaudi, 2003, ISBN 9788806180102 978-88-061-8010-2; EditoreEinaudi, 2013, ISBN 8858408667 88-58-408-66-7, ISBN 9788858408667, trad978-88-584-0866-7. di [[Eva Kampmann]])
* ''[[Mr. Vertigo]]'' (''Mr. Vertigo'', [[1994]]), (''Mrtrad. Vertigo''di Susanna Basso, Torino, Einaudi, 1995 -; Einaudi, 1999, ISBN 9788806140977, trad978-88-061-4097-7. di [[Susanna Basso]])
* ''[[Timbuctú (Paul Auster)|Timbuctú]]'' (''Timbuktu'', [[1999]]), (''Timbuctù''trad. di Massimo Bocchiola, Torino, Einaudi, 1999, ISBN 9788806152161, Editore,978-88-061-5216-1; 2013, ISBN 8858410114 88-58-410-11-4, ISBN 9788858410110, trad978-88-584-1011-0. di [[Massimo Bocchiola]])
* ''[[Il libro delle illusioni]]'' (''The Book of Illusions'', [[2002]]), (''Iltrad. librodi delleMassimo illussioni''Bocchiola, Torino, Einaudi, 2003, ISBN 9788806165000, trad978-88-061-6500-0. di [[Massimo Bocchiola]])
* ''[[La notte dell'oracoloOracolo]]'' (''Oracle Night'', [[2004]]), (''Latrad. nottedi dell'oracolo''Massimo Bocchiola, Torino, Einaudi, 2004, ISBN 9788806169190, trad978-88-061-6919-0. di [[Massimo Bocchiola]])
*''[[Purgatory (Paul Auster)|Purgatory]]''<ref>Pubblicata in anteprima dalla rivista letteraria internazionale [[Storie (rivista)|Storie]].</ref> (''Purgatory'', ...) (''Purgatory'', Leconte, 2005, ISBN 888836121988-88-361-21-9, ISBN 9788888361215)978-88-883-6121-5. ([estratti da ''Follie di Brooklyn'')]
* ''[[Follie di Brooklyn]]'' (''The Brooklyn Follies'', [[2005]]), (''Follietrad. di Brooklyn''Massimo Bocchiola, Torino, Einaudi, 2005, ISBN 9788806172572, trad978-88-061-7257-2. di [[Massimo Bocchiola]])
* ''[[Viaggi nello scriptorium]]'' (''Travels in the Scriptorium'', [[2007]]), (''Viaggitrad. nellodi scriptorium''Massimo Bocchiola, Torino, Einaudi, 2007, ISBN 9788806183493 978-88-061-8349-3; Einaudi, 2010, ISBN 8858401786, ISBN 9788858401781, trad. di [[Massimo Bocchiola]])
* ''[[Uomo nel buio]]'' (''Man in the Dark'', Faber & Faber, [[2008]] - Macmillan), 2008trad. -di ThorndikeMassimo PressBocchiola, 2008) (''Uomo nel buio''Torino, Einaudi, 2008, ISBN 9788806194741, trad978-88-061-9474-1. di [[Massimo Bocchiola]])
* ''[[Invisibile (Paul Auster)|Invisibile]] ''(''Invisible'', [[2009]]), (''Invisibile''trad. di Massimo Bocchiola, Torino, Einaudi, 2009, ISBN 880619970688-06-199-70-6, ISBN 9788806199708 - Einaudi, 2011, ISBN 8806207849, ISBN 9788806207847, trad. di [[Massimo Bocchiola]])
* ''[[Sunset parkPark (romanzo)|Sunset Park]]'' (''Sunset Park'', Faber2010), &trad. Faber,di [[2010]])Massimo (''SunsetBocchiola, Park''Torino, Einaudi, 2010, trad. di [[Massimo Bocchiola]])
* ''[[4 3 2 1]]'' (''4 3 2 1'', 2017), trad. di [[Cristiana Mennella]], Torino, Einaudi, 2017.
* ''[[Baumgartner (romanzo)|Baumgartner]]'' (2023), traduzione di Cristiana Mennella, Collana Supercoralli, Torino, Einaudi, 2023, ISBN 978-88-062-6123-8.
 
==== Romanzi grafici ====
* ''[[Città di vetro (fumetto)|Città di vetro]]'' (''City of Glass: The Graphic Novel'', [[1994]]), (con [[Paul Karasik]] e [[David Mazzucchelli]]), (''Cittàtrad. di vetro''[[Carlo Oliva]], Roma, Anabasi, 1994; -Milano, Bompiani, 1995, trad. di [[Carlo Oliva]],; poi ''La città di vetro'', Bompiani, 1998 -; ''Città di vetro'', Coconino Press, 2005, trad. di [[CarloC. Oliva]] e [[Omar Martini]]), Coconino Press, 2005.
*''[[Baci da New York]]'' (''...'') (con [[Art Spiegelman]]) (''Baci da New York: copertine e disegni realizzati per la più insigne delle riviste americane dal più inquietante dei suoi artisti'', Nuages,con [[2002Art Spiegelman]]), Milano, Nuages, 2002.
 
=== Poesia ===
* ''Unearth'' (1974)
*(''Disappearances. Selected Poems'', [[1988]])
* ''Wall Writing'' (1976)
*(''Ground Work. Selected Poems and Essays'' ([[1970]]-[[1979]]), [[1991]])
* ''Fragments from the Cold'' (1977)
*''[[Affrontare la musica]]'' (''Collected Poems'', [[2004]]) (''Affrontare la musica. Testo inglese a fronte'', Einaudi, 2006, ISBN 9788806183769, trad. di [[Massimo Bocchiola]])
* ''Facing the Music'' (1980)
* ''Disappearances: Selected Poems'' (1988)
* ''Ground Work: Selected Poems and Essays 1970-1979'' (1990)
* ''Affrontare la musica. Poesie'' (''Collected Poems'', 2004), trad. di Massimo Bocchiola, testo originale a fronte, Introduzione di [[Norman Finkelstein]], Torino, Einaudi, 2006, ISBN 978-88-061-8376-9.
 
=== Saggi, memorie eautobiografiche, autobiografieconversazioni ===
* ''[[L'invenzione della solitudine]]'' (''The Invention of Solitude'', [[1982]]), (''L'invenzione della solitudine''Roma, Anabasi, 1993; -trad. di [[Massimo Bocchiola]], Torino, Einaudi, 1997, ISBN 9788806174897 978-88-061-7489-7; Einaudi, 2010, ISBN 8858401190, ISBN 9788858401194 trad978-88-584-0119-4. di [[Massimo Bocchiola]])
* ''[[Esperimento di verità]]'' (''Experiment In Truth'', [[1992]]) (''Esperimento di verità'', Einaudi, 2001, ISBN 9788806148577, trad. di [[Magiù Viardo]], [[e Massimo Bocchiola]]), (comprendeTorino, Einaudi, 2001, ISBN 978-88-061-4857-7. [contiene: ''Il taccuino rosso'', ''Perché scrivere?'', ''Denuncia di sinistro'' e ''Vuol dire niente'')]
* ''[[L'arte della fame]]. Incontri, letture, scoperte, saggi di poesia e letteratura'' (''The Art of Hunger'', [[1992]]), (''L'arte della fametrad. Incontri,di letture,Massimo scoperteBocchiola, saggi di poesia e letteratura''Torino, Einaudi, 2002, ISBN 9788806145262, trad978-88-061-4526-2. di [[Massimo Bocchiola]])
* (''Salman Rushdie Defense Pamphlet'', [[1994]]) (scritto con [[Don DeLillo]]), 1994.
* ''[[Il taccuino rosso]]'' (''The Red Notebook'', su [[1993Granta]]-, 1993; 1995), trad. di [[1995Magiù Viardo]]), (''IlCollana taccuinoNuages, rosso''Genova, Il Nuovo Melangolo, 1994, ISBN 978-88-701-8252-1; Collana digitale Quanti,Torino, Einaudi, 2013, trad.ISBN di [[Magiù Viardo]])978-88-584-0737-0.
* ''[[Sbarcare il lunario]]. Cronaca di un iniziale fallimento'' (''Hand to Mouth. A Chronicle of Early Failure'', [[1997]]), (''Sbarcare il lunariotrad. Cronaca di unMassimo inizialeBocchiola, fallimento''Collana Supercoralli, Torino, Einaudi, 1997, ISBN 9788806143428, trad978-88-061-4342-8. di [[Massimo Bocchiola]])
* ''[[Una menzogna quasi vera]]'' (''...'') (''Una menzogna quasi vera. Conversazioni con [[Gérard de Cortanze]]'', Minimumtrad. Fax,di 1998[[Lisa Ginzburg]], ISBNCollana 8886568614Filigrana, ISBNRoma, 9788886568616Minimum Fax, trad.1998, diISBN [[Lisa Ginzburg]])978-88-865-6861-6.
* ''[[Ho pensato che mio padre fosse Dio]]. Storie dal cuore dell'America raccolte e riscritte|Ho pensato che mio padre fosse Dio]]trascritte'' (''True Tales of American Life'', Faber2001; &in Faber,precedenza Limited, [[2001]],col precedentementetitolo ''I Thought My Father Was God, and Other True Tales from NPR's National Story Project'', Picador, 2001), (''Hotrad. pensatodi che mio padre fosse DioF. StorieOddera, dalCollana cuoreSupercoralli, dell'America raccolte e riscritte''Torino, Einaudi, 2002, ISBN 9788806163983 978-88-061-6398-3; EditoreEinaudi, 2012, ISBN 8858405439, ISBN 9788858405437, trad978-88-584-0543-7. di [[Massimo Bocchiola]])
* ''[[Le trame della scrittura]]'' (''...'') (scrittoIntervista condi [[Matteo BelinelliBellinelli]]) (''Le, trametrad. delladi scritturaM. IntervistaBellinelli, diCollana MatteoInterviste Bellinelli''e saggi brevi, Bellinzona, Casagrande, 2005, tradISBN 978-88-771-3430-1. di [[Matteo Bellinelli]])
* ''[[Diario d'inverno (libro)|Diario d'inverno]]'' (''Winter Journal'', [[2012]]), (''Diariotrad. d'inverno''di Massimo Bocchiola, Collana Supercoralli, Torino, Einaudi, 2012, ISBN 9788858411780, trad978-88-062-1306-0. di [[Massimo Bocchiola]])
* ''[[Qui e ora. Lettere 2008-2011]]'' (''Here and Now: Letters, 2008-2011'', [[2013]]), (con [[JohnJ. MaxwellM. Coetzee]]) (''Qui e ora'', Einaudi, 2014, ISBN 9788806214609, trad. di [[Massimo Bocchiola]] e [[Maria Baiocchi]]), Collana Frontiere, Torino, Einaudi, 2014, ISBN 978-88-062-1460-9.
* ''[[Notizie dall'interno]]'' (''Report from the Interior'', 2013), trad. di [[2013Monica Pareschi]]), (''NotizieCollana dall'interno''Supercoralli, Torino, Einaudi, 2013, ISBN 9788806216030, trad978-88-062-1603-0. di [[Monica Pareschi]])
* {{Cita libro|titolo=Una vita in parole. Dialogo con I. B. Siegumfeldt (A Life in Words: In Conversation with I. B. Siegumfeldt, 2017)|trad=Cristiana Mennella|editore=Einaudi|città=Torino|anno=2019|isbn=978-88-062-2973-3}}
* ''Talking to Strangers: Selected Essays, Prefaces, and Other Writings, 1967-2017'', 2019.
* ''Groundwork: Autobiographical Writings, 1979–2012'', 2020.
* ''Ragazzo in fiamme. Vita e opere di Stephen Crane'' (''Burning Boy: The Life and Work of Stephen Crane'', 2021), trad. di Cristiana Mennella, Collana Supercoralli, Torino, Einaudi, 2022, ISBN 978-88-062-4504-7.
* ''Una nazione bagnata di sangue'' (''Bloodhat Nation'', 2021), fotografie di Spencer Ostrander, trad. di Cristiana Mennella, Collana Frontiere, Torino, Einaudi, 2024, ISBN 978-88-06-25761-3.
 
=== Sceneggiature ===
* ''[[Smoke (sceneggiaturafilm)|Smoke]]'' e& ''[[Blue in the Face (sceneggiatura)|Blue in the Face]]'' (''Smoke & Blue in the Face'', Faber & Faber, Limited, [[1995]]; - Hyperion, 1995) (''Smoke & Blue in the Face'', I coralli1995), Einaudi,trad. 1995,di ISBN[[Igor 9788806138844Legati]], contr.intervista all'Autore di [[L. Sebastian]] e [[K. C. Bailey]], pref.presentazione di [[Wayne Wang]], trad.Collana diI [[IgorCoralli, Legati]])Torino, Einaudi, 1995, ISBN 978-88-061-3884-4.
* ''[[Lulu on the Bridge (sceneggiatura)|Lulu on the Bridge]]'' (''Lulu on the Bridge'', Faber & Faber1998), Limited,trad. [[1998]]di -Massimo Henry Holt and CompanyBocchiola, 1998) (''Lulu on the Bridge'',Collana I coralli, Torino, Einaudi, 1999, ISBN 9788806149826)978-88-061-4982-6.
* ''[[La vita interiore di Martin Frost (sceneggiatura)|La vita interiore di Martin Frost]]'' (''The Inner Life of Martin Frost'', Faber & Faber, Limited, [[2007]] - Macmillan), 2007) (''La vita interioretrad. di MartinMassimo Frost''Bocchiola, Collana L'Arcipelago, EinaudiTorino, Einaudi, 2009, ISBN 9788806187927, trad978-88-061-8792-7. di [[Massimo Bocchiola]])
 
== Carriera cinematografica ==
{{Citazione|C'è una grande differenza tra le forme d'arte, [...] il cinema è ''una'' delle varie possibili letture|Paul Auster, in ''Lo sguardo del flâneur'' di [[Ulf Peter Hallberg]], p. 120<ref name=APost>{{cita web|url=http://books.google.it/books?id=FuviLzZwT-oC&pg=PA120&lpg=PA120&dq=Un%27automobile+accosta+esattamente+come+all%27inizio+del+racconto,+quando+Nashe+prende+su+Pozzi.+Un+uomo+dice:+%27Come+ti+senti?+Vuoi+un+passaggio?%27+Quell%27autista+sono+io,+e+ripartiamo+verso+l%27orizzonte.&source=bl&ots=7gMQ9ViOuS&sig=RFxWYU1WSw4IpU-ytiqWnNGM9eA&hl=it&sa=X&ei=CfNSU4qBCcTEtQbw84CYCg&ved=0CDMQ6AEwAA#v=onepage&q=Un'automobile%20accosta%20esattamente%20come%20all'inizio%20del%20racconto%2C%20quando%20Nashe%20prende%20su%20Pozzi.%20Un%20uomo%20dice%3A%20'Come%20ti%20senti%3F%20Vuoi%20un%20passaggio%3F'%20Quell'autista%20sono%20io%2C%20e%20ripartiamo%20verso%20l'orizzonte.&f=false|titolo=Lo sguardo del flâneur
{{Quote|C'è una grande differenza tra le forme d'arte, [...] il cinema è ''una'' delle varie possibili letture|Paul Auster, in ''Lo sguardo del flâneur'' di [[Ulf Peter Hallberg]], p. 120}}
Di Ulf Peter Hallberg|editore=books.google.it|accesso=|lingua=ita}}</ref>}}
 
La sua prima esperienza nel mondo del cinema, risalente al [[1990]], è stato l’''[[La musica del caso (film)|adattamentoLa musica del caso]]'' del(''The suoMusic romanzo,of Chance''), adattamento del suo [[La musica del caso (romanzo)|Laomonimo musica del casoromanzo]]'':
 
{{QuoteCitazione|Si tratta di un film più che accettabile, non certo un capolavoro ma neanche una schifezza. Diciamo una via di mezzo, con un tentativo genuino di cogliere il messaggio originale del libro. Ciò che mi ha molto colpito in quell'occasione fu che tutti gli attori erano differenti dall'idea che mi ero fatto scriventoscrivendo il libro.|Paul Auster, nella puntata di ''Scrittori per un anno'' dedicata a lui}}
 
NelPer il film, Auster ha scritto il [[soggetto, (cinema)|soggetto]] e ha assistito alla [[sceneggiatura]] di [[Belinda Haas|Belinda]] e [[Philip Haas]], quest'ultimo marito didella quest'ultimaprima e [[regista]] del film. Inoltre, interpretaha interpretato il ruolo ldell'autista che nel finale del film, in- cuinel quale, a seguito di un incidente, muoiono Murks ([[M. Emmet Walsh]]) e il genero, - offre un passaggio al sanguinante Jim Nashe ([[Mandy Patinkin]]), sopravvisutosopravvissuto all'incidente. Questo finale è, in realtà, un'originale variante deldi finalequello del romanzo:
 
{{QuoteCitazione|Un'automobile accosta esattamente come all'inizio del racconto [e del film], quando [Jim] Nashe prende su [Jack] Pozzi. Un uomo dice: 'Come ti senti? Vuoi un passaggio?' Quell'autista sono io, e ripartiamo verso l'orizzonte.|Paul Auster, in ''Lo sguardo del flâneur'' di [[Ulf Peter Hallberg]], p. 120<ref name=APost />}}
 
Nel [[1995]], raggiunge la notorietà in campo cinematografico con le collaborazioni con [[Wayne Wang]]: il risultato èsono un capolavoro, ''[[Smoke (film)|Smoke]]'', e il suo [[sequel]] ''[[Blue in the Face]]''. Nel primo diviene co-regista (non accreditato), scrive il suo secondo soggetto cinematografico e la sua prima sceneggiatura che gli varrà il prestigioso [[Independent Spirit Awards|Independent Spirit Award]] per la ''[[Independent Spirit Award per la miglior sceneggiatura d'esordio|Miglior sceneggiatura d'esordio]]'' del [[Independent Spirit Awards 1996|1996]]; la pellicola venne presentata tra le altre rassegne, anche al [[Festival internazionale del cinema di Berlino|Festival di Berlino]], vincendo un’un ''[[Orso d'argento, gran premio della giuria]]'' e ricevendo una Nomination per l’l{{'}}''[[Orso d'oro]]'', al [[Festival del film Locarno]] e ai [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]], vincendo un premio per il ''[[David di Donatello per il miglior attore straniero|Miglior attore straniero]]'' ([[Harvey Keitel]]) e ricevendo una Nomination al ''[[David di Donatello per il miglior film straniero|Miglior film straniero]]''; Auster, inoltre, riceverà in condivisione con [[Wayne Wang]] il [[Premio Bodil]] per il ''Miglior film statunitense'' del [[1996]], una Nomination ai [[Premio César|Premi César]] del [[Premi César 1996|1996]] per il ''[[Premio César per il miglior film straniero|Miglior film straniero]]'' e un'altra Nomination ai [[Nastro d'argento|Nastri d'argento]] del [[Nastri d'argento 1996|1996]] per il ''[[Nastro d'argento al regista del miglior film straniero|Regista del miglior film straniero]]''. Nel secondo lavora ancora come co-regista, scrive il soggetto e la scenggiaturasceneggiatura insieme al regista, ricevendo insieme a quest'ultimo una Nomination al [[Festival del cinema di Stoccolma]] del [[1995]], per il ''Cavallo di Bronzo al miglior film''.
 
Tre anni dopo, nel [[1998]], lavora per la prima volta da solo alla regia, scrivendo anche soggetto e sceneggiatura, di ''[[Lulu on the Bridge]]'', che venne presentato fuori concorso al [[Festival di Cannes]] del [[Festival di Cannes 1998|1998]] nella sezione ''[[Un Certain Regard]]'' e grazie al quale Auster ottenne una Nominationnomination alla ''Espiga de oro al miglior film'' alla [[Semana Internacional de Cine de Valladolid]] del [[1998]]. Per quanto riguarda il protagonista del film Izzy Maurer, Auster si rivolse ad [[Harvey Keitel]], ormai divenuto una delle figure più importanti nella sua carriera cinematografica, essendo già stato interprete del famoso personaggio Augustus '"Auggie'" Wren e avendo collaborato alla produzione di ''[[Blue in the Face]]'':
 
{{QuoteCitazione|Quando scrissi ''Lulu on the Bridge'', scrivevo il personaggio di Izzy, specificametespecificamente per [[Harvey Keitel]]. Lo incontrai e glielo chiesi direttamente e fui molto contento che accettò subito. Fu il terzo film che facemmo insieme.|Paul Auster, nella puntata di ''Scrittori per un anno'' dedicata a lui}}
 
Il lavoro di Auster, in campo cinematografico, può essere riassunto dalle sue stesse parole:
 
{{QuoteCitazione|Dopo questo [''La musica del caso''], ho cominciato a lavorare io stesso nei film e in quel caso non ero solo lo sceneggiatore ma anche il regista. Nel caso della collaborazione con Wayne Wang per due film eravamo co-registi e degli ultimi due film ''Lulu on the Bridge'' e ''The inner life of Martin Frost'' sono stato regista da solo.|Paul Auster, nella puntata di ''Scrittori per un anno'' dedicata a lui}}
 
Auster, si è inoltre occupato del [[Casting (cinema)Audizione|casting]] dei suoi film:
 
{{QuoteCitazione|Mi sono anche occupato dei provini degli altri attori di tutti i film. Io e Wayne scegliemmo attori di cui eravamo entrambi soddisfatti.|Paul Auster, nella puntata di ''Scrittori per un anno'' dedicata a lui}}
 
In particolare, si è interessato di trovare l'attore giusto per il personaggio di Cyrus Cole in ''[[Smoke (film)|Smoke]]'':
 
{{QuoteCitazione|La parte di Cyrus in ''Smoke'', volevo assolutamente che venisse assegnata a [[Forest Whitaker]]. Volevo lui e nessun altro attore e quando ha accettato la parte fui entusiasta, perché incarnava alla perfezione quel personaggio che avevo in mente e lo scritturammo.|Paul Auster, nella puntata di ''Scrittori per un anno'' dedicata a lui}}
 
Le attività nel campo del cinema sono completate dalla partecipazione in veste di giurato ai più importanti concorsi internazionali: è stato membro della [[Giurie della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|giuria]] del [[Mostra internazionale d'arte cinematografica|Festival di Venezia]] nel [[53ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|1996]] e del [[Festival di Cannes]] nel [[Festival di Cannes 1997|1997]], e presidente della giuria del [[Festival internazionale del cinema di San Sebastián|Festival di San Sebastian]] nel 2007.
 
== Filmografia ==
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* ''[[Lulu on the Bridge]]'', regia di Paul Auster ([[1998]])
* ''[[The Center of the World]]'', regia di [[Wayne Wang]] ([[2001]])
* ''[[Fluxus (film)|Fluxus]]'' -(''Fluxus cortometraggioHair Trainer''), regia di [[László Csáki]] - cortometraggio ([[2004]]) - da ''Timbuctù''
* ''[[Le carnet rouge]]'' - cortometraggio, regia di [[Mathieu Simonet]] - cortometraggio ([[2004]]) - da ''Il taccuino rosso''
* ''[[La vita interiore di Martin Frost]]'' (''The inner life of Martin Frost''), regia di Paul Auster ([[2007]]) - da ''Il libro delle illusioni''
* ''[[Act of God]]'' - documentario, regia di [[Jennifer Baichwal]] - documentario ([[2009]])
* ''[[Mr. Vertigo (film)|Mr. Vertigo]]'', diretto da [[Spike Jonze]], scritto da [[Terry Gilliam]] - lungometraggio in lavorazione ([[2015]]) - da ''Mr. Vertigo''<ref>{{cita web|url=http://www.movieplayer.it/film/mr-vertigo_30741/|titolo=Mr. Vertigo(2015)|editore=movieplayer.it}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.slashfilm.com/terry-gilliam-crafting-script-based-paul-auster-mr-vertigo/|titolo=Terry Gilliam Crafting a Script Based on Paul Auster Novel ‘Mr. Vertigo'|editore=slashfilm.com|accesso=28 luglio 2011|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://vimeo.com/9724032|titolo=Mr. Vertigo opening sequence|editore=vimeo.com|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=JaYruERRX_I|titolo=Mr Vertigo|editore=youtube.com|accesso=26 gennaio 2011}}</ref>
* ''In the Country of the Last Things'' - cortometraggio in lavorazione, regia di [[Alejandro Chomski]] ([[2014]]) - da ''Nel paese delle ultime cose''
* ''[[Timbuktu (film)|Timbuktu]]'', scritto e diretto da [[Diane English]] - lungometraggio in lavorazione - da ''Timbuctú''
* ''[[Mr. Vertigo (film)|Mr. Vertigo]]''
* ''In the Country of the Last Things'', regia di [[Alejandro Chomski]] ([[2020]]) - da ''Nel paese delle ultime cose''
* ''[[Timbuktu (film)|Timbuktu]]''
 
=== Sceneggiatore ===
Riga 261 ⟶ 258:
* ''[[Lulu on the Bridge]]'', regia di Paul Auster ([[1998]])
* ''[[La vita interiore di Martin Frost]]'' (''The inner life of Martin Frost''), regia di Paul Auster ([[2007]])
* ''[[Act of God]]'', regia di [[Jennifer Baichwal]] - documentario ([[2009]]) - documentario
* ''[[InIt theWas Country of the Last ThingsMine]]'', regia di [[AlejandroKajsa ChomskiNæss]] (e [[2014Cathinka Tanberg]]) - cortometraggio d'animazione ([[2015]])
 
=== Regista ===
* ''[[Smoke (film)|Smoke]]'', regia di [[Wayne Wang]] e Paul Auster ([[1995]]) - co-regista (non accreditato)
* ''[[Blue in the Face]]'', regia di Paul Auster e [[Wayne Wang]] ([[1995]])
* ''[[Lulu on the Bridge]]'', regia di Paul Auster ([[1998]])
* ''[[La vita interiore di Martin Frost]]'' (''The inner life of Martin Frost''), regia di Paul Auster ([[2007]])
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=== Attore ===
==== Cinema ====
[[File:Amos Oz and Paul Auster.jpg|thumb|Paul Auster durante una colazione in onore insieme alla leggenda letteraria israeliana [[Amos Oz]] nell'Upper East Side di [[Manhattan]] a [[New York City]]]]
* ''[[The Fall (film 1969)|The Fall]]'' - documentario, regia di [[Peter Whitehead (regista)|Peter Whitehead]] - documentario ([[1969]]) - Sé stesso
* ''[[La musica del caso (film)|La musica del caso]]'' (''The Music of Chance''), regia di [[Philip Haas]] ([[1993]]) - Autista (cameo)
* ''[[As Smart As They Are: The Author Project]]'' - documentario, regia di [[Joe Pacheco (regista)|Joe Pacheco]] - documentario ([[2005]]) - Sé stesso
* ''[[Edge of Outside]]'' - documentario, regia di [[Shannon Davis]] - documentario ([[2006]]) - Sé stesso
* ''[[As Smart As They Are]]'' - documentario, regia di [[Joe Pacheco]] ([[2007]]) - Sé stesso
* ''[[La vita interiore di Martin Frost]]'' (''The inner life of Martin Frost''), regia di Paul Auster ([[2007]]) - Narratore (voce, non accreditato)
* ''[[Doc (film 2008)|Doc]]'', regia di [[Immy Humes]] - documentario ([[2008]]) - Sé stesso
* ''[[Amos Oz: The Nature of Dreams]]'' - documentario, regia di [[Masha Zur Glozman]] e [[Yonathan Zur]] - documentario ([[2009]]) - Sé stesso
* ''[[Act of God]]'' - documentario, regia di [[Jennifer Baichwal]] - documentario ([[2009]]) - Sé stesso
* ''[[The Look (film 2011)|The Look]]'' - documentario, regia di [[Angelina Maccarone]] - documentario ([[2011]]) - Sé stesso (segmentoepisodio "Age")
 
==== Televisione ====
* ''[[Avisa'ns quan arribi el 2000]]'' - serie TV, regia di [[Jordi Beltran]] e [[Albert Vinyoli]], episodio 3x3, (47/90) ([[1998]]) - stesso
* ''[[Sabine Christiansen]]'' - serie TV, episodio 4x33, (107/432) (''Der 'erste Krieg' des 21. Jahrhunderts - Wie können wir uns schützen?!'') ([[2001]]) - stesso
* ''[[20 heures le journal]]'' - serie TV, episodio 206/426 ([[2001]]) - stesso (Intervista)
* ''[[The Charlie Rose Show]]'' - serie TV, episodio 430, 950, 1139/2799 ([[1997]]-[[2004]]) - stesso
* ''[[Mein Leben]]'' - serie TV, regia di [[Victor Grandits]] e [[Jessica Krauß]], episodio 62/77 (''Paul Auster'') ([[2006]]) - stesso
* ''[[El blog de Cayetana]]'' - serie TV, regia di [[Cayetana Guillén Cuervo]], [[Lauro Martín Blázquez]] e [[Santiago Tabernero]], episodio 1x10, (10/10) ([[2007]]) - stesso
* ''[[Cinema 3]]'' - serie TV, regia di [[Jaume Figueras]], episodio 281/488 ([[2007]]) - stesso
* ''[[La tarda]]'' - serie TV, regia di [[Elisenda Roca]], episodio 4x22, (268/522) ([[2008]]) - stesso
* ''[[Continuarà...]]'' - serie TV, regia di [[Montserrat Mompó]], episodio 348/524 ([[2008]]) - stesso
* ''[[Èxit]]'' - serie TV, regia di [[Xavier Marcé]], episodio 2x7, (7/24) ([[2008]]) - stesso
* ''[[L'hora del lector]]'' - serie TV, regia di [[Emili Manzano]], episodio 3x4 (54/158), 3x13 (63/158) ([[2008]]) - stesso
* ''[[La grande librairie]]'' - serie TV, regia di [[Adrien Soland]], episodio 1x16 (16/80), 3x4 (73/280) ([[2009]]) - stesso
* ''[[Café littéraire]]'' - serie TV, episodio 8/8 ([[2009]]) - stesso
* ''[[Gomorron]]'' - serie TV, episodio 1090/1606 ([[2011]]) - stesso
* ''[[Les Carnets de route de François Busnel]]'' - documentario TV ([[2011]]) - stesso
* ''[[Qwerty (serie televisiva)|Qwerty]]'' - serie TV, regia di [[Joan Barril]] e [[David Guzman (regista)|David Guzman]], episodio 3x4 (73/280), 6x25 (219/280) ([[2008]]-[[2012]]) - stesso
* ''[[Página 2]]'' - serie TV, regia di [[Òscar López]], episodio 2x5 (39/232), 5x21 (171/232) ([[2008]]-[[2012]]) - stesso
* ''[[Ànima]]'' - serie TV, regia di [[Toni Puntí]], episodio 5x27 (239/301) ([[2012]]) - stesso
* ''[[Via llibre]]'' - serie TV, regia di [[Jaume Clèries]], episodio 1x22 (22/73), 1x26 (26/73) ([[2012]]) - stesso
* ''[[Skavlan]]'' - serie TV, episodio 9x4 (101/120) ([[2013]]) - stesso
 
=== Produttore ===
* ''[[I Remember (film)|I Remember]]'', regia di [[David Chartier]] - cortometraggio ([[1999]]) - cortometraggio
* ''[[La vita interiore di Martin Frost]]'' (''The inner life of Martin Frost''), regia di Paul Auster ([[2007]])
 
=== Ringraziamenti ===
* ''[[L'accompagnatrice (film)|L'accompagnatrice]]'' (''L'accompagnatrice''), regia di [[Claude Miller]] ([[1992]])
* ''[[Hjemkomst]]'', regia di [[Tom Vilhelm Jensen]] - cortometraggio ([[2004]]) - cortometraggio
* ''[[Broken Flowers]]'', regia di [[Jim Jarmusch]] ([[2005]])
 
Riga 318 ⟶ 314:
* ''[[Bestseller (serie televisa)|Bestseller]]'' - serie TV, ([[2002]]) - 2 episodi
* ''[[La tele de tu vida]]'' ([[2007]])
* ''[[50 anys en companyia]]'' - documentario TV, regia di [[Lurdes Cortès]] - documentario TV ([[2009]]) - Se stesso
 
== Spettacoli ==
=== Soggetto teatrale ===
* ''[[Escondite]]'' ([[2000]])
*''[[Natura morta per i diritti umani]]'', regia di [[Roberto Andò]], insieme a [[Peter Weiss]], [[Umberto Eco]], [[Jean Baudrillard]], [[Elias Canetti]] ([[2007]])
* ''[[Laurel and Hardy Go To Heaven]]'' ([[2000]])
* ''[[Natura morta per i diritti umani]]'', regia di [[Roberto Andò]] ([[2007]]) - insieme a [[Peter Weiss]], [[Umberto Eco]], [[Jean Baudrillard]], [[Elias Canetti]]
* ''[[Il caso Stillmann]]'', regia di [[Daniele Salvo]] ([[2009]]) - lettura teatrale tratta da ''Città di vetro''
* ''[[L'invenzione della solitudine (teatro)|L'invenzione della solitudine]]'', regia di [[Giorgio Gallione]], con [[Giuseppe Battiston]] ([[2013]]) - spettacolo tratto dall'omonimo romanzo
 
== Riconoscimenti ==
=== Letterari ===
[[File:Paul Auster-19-09-2007.jpg|thumb|Paul Auster nel 2007]]
* [[1986]]: Finalista all'[[Edgar Award|Edgar Award 1986]] per il [[Edgar_AwardEdgar Award#Premio Edgar per il miglior romanzo|miglior romanzo]] per ''[[Trilogia_di_New_YorkTrilogia di New York#Città_di_vetroCittà di vetro|Città di vetro]]''
* [[1989]]: [[Prix France Culture de Littérature Étrangère]] per ''[[Trilogia di New York]]''
* [[1990]]: [[Morton Dauwen Zabel Award]] dall'[[American Academy of Arts and Letters]]
* [[1991]]: Finalista al [[Premio PEN/Faulkner per la narrativa]] per ''[[La musica del caso (romanzo)|La musica del caso]]''
* [[1992]]: Cavaliere dell'[[Ordre des Artsarts et des Lettreslettres]]
* [[1993]]: [[Prix_MédicisPrix Médicis#Prix_Médicis_étrangerPrix Médicis étranger,_lista_dei_vincitori lista dei vincitori|Prix Médicis étranger]] per il ''Miglior romanzo di un autore straniero'' per ''[[Leviatano (Paul Auster)|Leviatano]]''
* [[1994]]: Vincitore del ''[[Premio Letterario Lucien Barrière]]'' al [[Festival del cinema americano di Deauville]] per ''[[Mr. Vertigo]]''
* [[1996]]: [[John William Corrington Award for Literary Excellence]]
* [[1998]]: Ufficiale dell'[[Ordre des Artsarts et des Lettreslettres]]
* [[2000]]: [[Archbishop Juan de San Clemente Literature Prize]] per ''[[Timbuctú (Paul Auster)|Timbuctú]]''
* [[2001]]: Candidato all'[[International IMPAC Dublin Literary Award]] per ''[[Timbuctú (Paul Auster)|Timbuctú]]''
* [[2003]]: [[Madrid Booksellers' Guild's Award for Best Book of the Year]] per ''[[Il libro delle illusioni]]''
* [[2003]]: Membro della [[American Academy of Arts and Sciences]]<ref name=AAAS>{{Cita web|titolo=Book of Members, 1780-2010: Chapter A|url=http://www.amacad.org/publications/BookofMembers/ChapterA.pdf|editore=American Academy of Arts and Sciences|accesso=16 aprile 2011}}</ref>
* [[2004]]: Finalista all'[[International IMPAC Dublin Literary Award]] per ''[[Il libro delle illusioni]]''
* [[2005]]: [[Which Book Award]] (votato dai lettori) per ''[[La notte dell'oracoloOracolo]]''
* [[2005]]: Candidato all'[[International IMPAC Dublin Literary Award]] per ''[[La notte dell'oracoloOracolo]]''
* [[2006]]: [[Premio Principe delle Asturie]] per la [[Premio_Principe_delle_AsturiePremio Principe delle Asturie#Letteratura|Letteratura]] (ricevuto negli anni precedenti da [[Günter Grass]], [[Arthur Miller]] e [[Mario Vargas Llosa]])
* [[2006]]: Eletto alla [[American Academy of Arts and Letters]] per la Letteratura
* [[2007]]: [[Laurea honoris causa]] dall'[[Università di Liegi]]
* [[2007]]: Candidato all'[[International IMPAC Dublin Literary Award]] per ''[[Follie di Brooklyn]]''
* [[2007]]: Commendatore dell'[[Ordre des Arts et des Lettres]]<ref>[{{cita testo|url=http://cultureetloisirs.france3.fr/livres/actu/30251114-fr.php |titolo=''Paul Auster décoré par la France à New York'' sur le site de France 3.]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071120235414/http://cultureetloisirs.france3.fr/livres/actu/30251114-fr.php }}</ref>
* [[2008]]: Candidato all'[[International IMPAC Dublin Literary Award]] per ''[[Viaggi nello scriptorium]]''
* [[2009]]: [[Premio Leteo]] ([[Regno di León|León]], [[Spagna]]).
* [[2009]]: Consegna del Sigillo della Città di [[Pordenone]]
* [[2010]]: [[Medaglia Grand Vermeil]] al [[Salone del libro di Parigi]]<ref>[http://www.lexpress.fr/culture/livre/paul-auster-decore-par-bertrand-delanoe_898784.html ''Paul Auster décoré par Bertrand Delanoë''] from the website of ''[[L'Express]]'' June 11, 2010</ref>
* [[2010]]: [[Medaglia Grand Vermeil]] al [[Salone del libro di Parigi]]<ref>{{cita testo|url=http://www.lexpress.fr/culture/livre/paul-auster-decore-par-bertrand-delanoe_898784.html|titolo=''Paul Auster décoré par Bertrand Delanoë''|postscript=nessuno}} from the website of ''[[L'Express]]'' June 11, 2010</ref>
* [[2010]]: Candidato all'[[International IMPAC Dublin Literary Award]] per ''[[Uomo nel buio]]''
* [[2011]]: Candidato all'[[International IMPAC Dublin Literary Award]] per ''[[Invisibile (Paul Auster)|Invisibile]]''
* [[2011]]: [[Premio Napoli]], ''Premio speciale'' - sezione ''Letterature straniere'' per ''[[Sunset parkPark (romanzo)|Sunset Park]]''
* [[2012]]: Candidato all'[[International IMPAC Dublin Literary Award]] per ''[[Sunset parkPark (romanzo)|Sunset Park]]''
 
=== Cinematografici ===
Riga 368 ⟶ 370:
* '''[[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]'''
** [[David di Donatello 1996|1996]]: ''Nomination'' ''[[David di Donatello per il miglior film straniero|Miglior film straniero]]'' condiviso con [[Wayne Wang]] per ''[[Smoke (film)|Smoke]]'' - non accreditato
* '''[[Festival internazionale del cinema di Berlino|Festival di Berlino]]'''
** [[Festival di Berlino 1995|1995]]: ''Nomination'' ''[[Orso d'oro]]'' condiviso con [[Wayne Wang]] per ''[[Smoke (film)|Smoke]]'' - non accreditato
* '''[[Premio Robert]]'''
** [[Premi Robert 1996|1996]]: ''[[Premio Robert per il miglior film straniero|Miglior film straniero]]'' condiviso con [[Wayne Wang]] per ''[[Smoke (film)|Smoke]]'' - non accreditato
* '''[[Locarno Film Festival|Festival del film Locarno]]'''
** [[Festival del film Locarno 1995|1995]]: ''[[Prix du Public]]'' condiviso con [[Wayne Wang]] per ''[[Smoke (film)|Smoke]]'' - non accreditato
* '''[[Deutscher Filmpreis]]'''
Riga 383 ⟶ 385:
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine = Ordre des Arts et des Lettres Chevalier ribbon.svg
|immagine=Cavaliere_Ordine_delle_Arti_e_delle_Lettere.png
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordre des Arts et des Lettres (Francia)
|collegamento_onorificenza = Ordre des Arts et des Lettres
|motivazione =
|luogodata =[[ 1992]]
}}
 
{{Onorificenze
|immagine = Ordre des Arts et des Lettres Officier ribbon.svg
|immagine=Ufficiale_Ordine_delle_Arti_e_delle_Lettere.png
|nome_onorificenza = Ufficiale dell'Ordre des Arts et des Lettres (Francia)
|collegamento_onorificenza = Ordre des Arts et des Lettres
|motivazione =
|luogodata =[[ 1998]]
}}
 
{{Onorificenze
|immagine = Emblem of the Prince of Asturias Foundation.svg
|nome_onorificenza = Premio Principe delle Asturie per la Letteratura (Spagna)
|collegamento_onorificenza = Premio Principe delle Asturie
|motivazione =
|luogodata =[[ 2006]]
}}
 
{{Onorificenze
|immagine =Laurel Olive wreath.svg
|nome_onorificenza = Laurea ''honoris causa'' in [[Lettere e filosofia (facoltà universitaria)|Lettere]] ([[Belgio]])
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Università di Liegi]], [[2007]].
}}
 
{{Onorificenze
|immagine = Ordre des Arts et des Lettres Commandeur ribbon.svg
|immagine=Comandante_Ordine_delle_Arti_e_delle_Lettere.png
|nome_onorificenza = Commendatore dell'Ordre des Arts et des Lettres (Francia)
|collegamento_onorificenza = Ordre des Arts et des Lettres
|motivazione =
|luogodata =[[ 2007]]
}}
 
== Curiosità ==
{{curiosità}}
* In alcune sue opere, lo scrittore si veste dei panni di un suo personaggio, come ad esempio nel romanzo ''[[Trilogia_di_New_York#Città_di_vetro|Città di vetro]]'' ([[1985]]), che si apre con il protagonista, Daniel Quinn, che riceve una telefonata diretta ad un certo Paul Auster. All'inizio, Daniel spiega che il numero che ha composto è sbagliato, ma successivamente decide di far finta di essere Paul Auster e di vedere che cosa succede.
* In ''[[Moon Palace]]'' c'è una conversazione sul primo sbarco sulla Luna e se fossero vere o soltanto una bufala, le voci che affermavano che esso fosse stato girato in uno studio di [[Hollywood]]. L'idea di un falso sbarco sulla Luna è il motivo centrale del film televisivo ''[[Opération lune]]'' ([[2002]]).
* Nel romanzo ''[[Trilogia_di_New_York#Città_di_vetro|Città di vetro]]'', l'[[Humpty Dumpty]] viene definito da uno dei personaggi quale profeta della strada dell'uomo per la ricostruzione del [[Paradiso Terrestre]].
* Sua moglie, [[Siri Hustvedt]], è nata negli [[Stati Uniti]] da genitori norvegesi, è un scrittrice di successo ed è la madre (insieme a Paul) di [[Sophie Auster]], attrice e cantante popolare in [[Francia]]. La coppia vive a [[Brooklyn]], [[New York]].
* È stato membro della [[Giurie della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|giuria]] al [[Festival di Venezia]] nel [[53ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|1996]], membro della giuria al [[Festival di Cannes]] nel [[Festival di Cannes 1997|1997]] e presidente della giuria del [[Festival Internazionale del Cinema di San Sebastián|Festival di San Sebastian]] nel 2007.
* È stato ospite al [[Dedica Festival]], e al festival letterario [[Le Conversazioni]], fondato da Antonio Monda e Davide Azzolini, che si tiene a cavallo tra giugno e luglio a Capri.
* La rivista letteraria internazionale [[Storie (rivista)|Storie]], pubblicata da Leconte in versione bilingue (italiano e inglese), presentò la sua opera inedita ''[[Purgatory (Paul Auster)|Purgatory]]''.
* La rivista letteraria [[Panta (rivista)|Panta]], fondata nel [[1990]] da [[Alain Elkann]], [[Elisabetta Rasy]] e [[Pier Vittorio Tondelli]] (il cui ruolo dopo la morte viene preso da [[Jay McInerney]]), e che procede per numeri monografici, pubblicò nel 1992, alcune sue opere nell'8° numero, ''La follia''.
* È padre, insieme alla sua ex moglie [[Lydia Davis]], oggi scrittrice di fama, anche di [[Daniel Auster]], che da giovane apparve in una scena del film ''[[Smoke (film)|Smoke]]'', scritto e co-diretto dal padre, in cui interpreta la parte di un giovane che ruba un libro nella tabaccheria.
* Lo scrittore di fantascienza [[Christopher Priest]] ha scritto relativamente allo [[slipstream (letteratura)|slipstream]] che: "''In letteratura può includere [[Angela Carter]], [[Steve Erickson]], '''Paul Auster''', [[Haruki Murakami]], [[J. G. Ballard]], [[Jorge Luis Borges]], alcuni romanzi di [[John Fowles]]. Nel cinema sono esempi recenti di pur slipstream'' ''[[Memento]]'', ''[[Essere John Malkovich]]'' e ''[[Intacto]]''".
* Ha realizzato un'intervista con la giornalista italiana [[Alessandra Farkas]].
* La giornalista libanese [[Joumana Haddad]] lo intervitò insieme a [[Roberto Saviano]], [[Umberto Eco]], [[Yves Bonnefoy]], [[Peter Handke]], [[Elfriede Jelinek]], per scrivere il suo libro ''In compagnia dei ladri del fuoco''.
* Durante la sua intensa attività artistica trascorsa tra [[Parigi]] e [[New York]], [[Sophie Calle]] lavorò alla sua produzione di opere, dal 1994 al 1998, insieme a '''Paul Auster''', la cui collaborazione venne pubblicata nel cofanetto Doubles-Jeux (1998). Tale opera ripropone precedenti lavori della Calle, insieme a quelli realizzati per l'occasione. La mostra ''Sophie Calle. M'as tu vue al Centre Pompidou'' (19 novembre 2003 - 15 marzo 2004) ha riunito le opere storiche e le più recenti dell'artista. Paul Auster si ispira a Sophie Calle per il personaggio di Maria nel romanzo ''[[Leviatano (Paul Auster)|Leviatano]]'' e Sophie si immedesima in Maria, in un gioco di identità che si muove tra finzione e realtà.
* Ha curato l'edizione del 1983 edita da ''North point press'' dell'opera ''The Notebooks of Joseph Joubert. A Selection'' del [[filosofo]] e [[aforista]] [[francia|francese]] [[Joseph Joubert]].
* Nel videogioco ''[[Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty]]'', il comandante sul campo di Raiden era originariamente chiamato Daniel Quinn ("Colonnello"). Assieme a quello di Stillman, i nomi sono stati tratti dal romanzo ''[[Trilogia_di_New_York#Città_di_vetro|Città di vetro]]'' di Paul Auster.
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==
* [[Postmodernismo]]
* [[Letteratura postmoderna]]
* [[LetteraturaGiallo gialla(genere)]]
* [[Letteratura_americana#Il_secolo_XXI|Letteratura americana contemporanea]]
* [[Autobiografia]]
* [[Thomas Pynchon]]
* [[Don DeLillo]]
* [[Sophie Calle]]
* [[Wayne Wang]]
* [[John Turturro]]
* [[Siri Hustvedt]]
* [[Sophie Auster]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Imdb|nome|0000808Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://blogs.elcorreodigital.com/estoesbrooklyn/posts|titolo=Blog Esto es Brooklyn! (Spagnolo)|accesso=23 aprile 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090427144216/http://blogs.elcorreodigital.com/estoesbrooklyn/posts|urlmorto=sì}}
* [http://www.paulauster.co.uk Sito su Paul Auster]
* {{cita web|url=http://www.scrittoriperunanno.rai.it/scrittori.asp?currentId=73|titolo="Scrittori per un anno" ha dedicato una puntata a Paul Auster|accesso=3 giugno 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141109100359/http://www.scrittoriperunanno.rai.it/scrittori.asp?currentId=73|urlmorto=sì}}
* [http://blogs.elcorreodigital.com/estoesbrooklyn/posts Blog Esto es Brooklyn! (Spagnolo)]
* [http://www.scrittoriperunanno.rai.it/scrittori.asp?currentId=73 "Scrittori per un anno" ha dedicato una puntata a Paul Auster]
* [http://archiviostorico.corriere.it/2008/gennaio/25/Paul_Auster_contro_critici_Cinque_co_9_080125074.shtml Paul Auster contro i critici: "Cinque anni, poi a casa"] Intervista di [[Alessandra Farkas]] - Corriere della Sera - 25 gennaio 2008.
 
 
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