Gneo Pompeo Strabone: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|descrizione=
{{nota disambigua|descrizione=l'omonimo geografo greco|titolo=Strabone}}
{{F|militari romani|luglio 2013}}
{{Magistrato romano
|nome = Gneo Pompeo Strabone
|titolo = [[Console romano|Console]] della [[Repubblica romana]]
|data di nascita = [[135 a.C.]]
|data di morte = estate [[87 a.C.]]
|consorte = [[gens Lucilia|Lucilia]]
|figli = Pompea<br/>[[Gneo Pompeo Magno]]<br/>[[Pompea Strabonia]]
|Gens = [[Gens Pompeia|Pompeia]]
|padre = Sesto Pompeo
|madre = [[gens Lucilia|Lucilia]]
|questura = [[104 a.C.]]
|consolato = [[89 a.C.]]
|luogo di nascita = [[Regio V Picenum|Picenum]]
|luogo di morte = [[Roma]]
|sepoltura =
}}
{{Bio
|Nome = Gneo Pompeo
|Cognome = Strabone
|PreData = in [[Lingua latina|latino]] ''Gnaeus Pompeius Strabo''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Firmum Picenum
|LuogoNascitaLink = Regio V Picenum
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 135 a.C.
|NoteNascita =
|LuogoMorte = Roma
|LuogoMorteLink =
|GiornoMeseMorte = estate
|AnnoMorte = 87 a.C.
|NoteMorte =
|Epoca = II a.C.
|Epoca2 = I a.C.
|Attività = militare
|Nazionalità = romano
|PostNazionalità = , padre del famoso comandante militare [[Gneo Pompeo Magno]]
}}
==Biografia==
Era figlio di un Sesto Pompeo e nipote di uno Gneo Pompeo, mentre sua madre era una [[Gens Lucilia|Lucilia]], sorella del poeta [[Gaio Lucilio]]. Aveva un fratello maggiore, Sesto Pompeo Virdoctus, e una sorella minore, [[Pompea Lucilia|Pompea]].
Fu il primo del suo ramo dei [[Pompeius|Pompei]] a raggiungere lo stato senatoriale a Roma, nonostante il pregiudizio anti-rurale del [[Senato Romano]]. <br />▼
Dopo aver dimostrato il suo talento militare, Stabone percorse il ''[[Cursus honorum]]'' e divenne [[Console (storia romana)|console]] nell'anno [[89 a.C.]], durante la [[Guerra Sociale]].▼
▲Fu il primo del suo ramo dei [[Pompeius|Pompei]] a raggiungere lo stato [[Senatore (storia romana)|senatoriale]] a [[Roma]], nonostante
Strabone comandò le forze Romane contro gli Alleati Italici nel nord dell'Italia. Dopo un lungo assedio conquistò la città di [[Ascoli Piceno|Ascoli]], trucidò i capi della rivolta e mandò in esilio parte dei suoi abitanti. ▼
▲Fu questore in [[Sicilia (provincia romana)|Sicilia]] nel [[104 a.C.]] Dopo aver dimostrato il suo talento militare,
▲Strabone comandò le forze
Nell'89 promuove la ''Lex Pompeia de Transpadanis'', che concede il diritto latino anche ai Transpadani. ▼
Le sue tre [[Legione romana|legioni romane]] furono determinanti nella vittoria di Roma. Concesse la cittadinanza ad un gruppo di cavalieri [[iberici]] che si era distinto al suo comando (''virtutis caussa'') durante la [[Guerra sociale|guerra civile]], iscrivendoli nelle varie [[tribù romane]], del cui provvedimento ci rimane una celebre [[epigrafe]] bronzea.<ref>{{CIL|1|709}}</ref>
▲Nell'[[89
Dopo il consolato e la guerra, Strabone si ritirò nel ''[[Picenum]]'' con i suoi veterani. Quando [[Lucio Cornelio Silla|Silla]] prese il posto di Pompeo nella [[Guerre mitridatiche|guerra contro Mitridate]] e lasciò [[Quinto Pompeo Rufo]] in carica dell'Italia, il [[Senato romano|Senato]] gli ordinò di lasciare l'esercito al console in carica, ma Strabone, contrariato, prima di consegnargli l'esercito lo fece uccidere. Silla lasciò perdere questo episodio perché era in viaggio per la Grecia.
[[Categoria:Consoli romani|Pompeo Strabone, Gneo]]▼
[[Categoria:condottieri|Pompeo Strabone, Gneo]]▼
Rimase lì fino all'[[87 a.C.]], quando [[Lucio Cornelio Cinna (console 87 a.C.)|Cinna]] fu cacciato dall{{'}}''Urbe'' dal collega Ottavio rispose all'appello degli [[ottimati]] che volevano il suo appoggio contro i mariani. Anche se marciò verso Roma lentamente perché non era convinto da che parte schierarsi, alla fine fu costretto a combattere contro Cinna e [[Quinto Sertorio|Sertorio]]. La battaglia non fu decisiva ma Cinna dopo ciò cercò di assassinarlo inutilmente. Morì a causa di un [[fulmine]] o più probabilmente di una [[pestilenza]] nell'estate di quello stesso anno. Il figlio di Strabone, il famoso [[Gneo Pompeo Magno]], si mise a capo delle legioni del padre e le ricondusse nel ''Picenum''.
▲[[de:Gnaeus Pompeius Strabo]]
==Discendenza==
Da sua moglie, anche lei una [[Gens Lucilia|Lucilia]] come sua madre, ebbe un figlio e due figlie:
* Pompea;
* [[Gneo Pompeo Magno]], generale, politico e triumviro;
* [[Pompea Strabonia]]; sposò prima [[Gaio Memmio (proquestore)|Gaio Memmio]], a cui diede un figlio omonimo che divenne noto per la sua ricchezza; e poi, dopo essere rimasta vedova nel 75 a.C., [[Publio Cornelio Silla]], nipote del dittatore [[Lucio Cornelio Silla|Silla]].
==Note==
<references/>
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Box successione
|tipologia = magistrato romano
|carica = ''[[Console (storia romana)|<span style="color:#FFA257;">Console romano</span>]]''
|immagine=Consul et lictores.png
|precedente = [[Lucio Giulio Cesare (console 90 a.C.)|LucioGiulio Cesare]]<br />e<br />[[Publio Rutilio Lupo (console 90 a.C.)|Publio Rutilio Lupo]]
|periodo = ([[89 a.C.]])<br />con [[Lucio Porcio Catone]]
|successivo = [[Lucio Cornelio Silla]] I<br />e<br />[[Quinto Pompeo Rufo]]
}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|antica Roma|biografie}}
▲[[Categoria:Consoli repubblicani romani|Pompeo Strabone, Gneo]]
[[Categoria:Nati ad Ascoli Piceno]]
|