Verve Records: differenze tra le versioni

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'''Verve Records''' è una [[etichettacasa discografica]] [[Stati Uniti d'America|statunitense]] specializzata in [[jazz]] fondata nel [[1956]] dal [[produttore discografico]] e [[impresario teatrale|impresario]] [[Norman Granz]]. Con il nome '''The Verve Music Group''' è attualmente parte dello [[Universal Music Group]].
 
==Storia==
 
A partire dalla metà degli [[anni 1940|anni quaranta]] [[Norman Granz]], dopo il successo di un celebre concerto al Philharmonic Auditorium di [[Los Angeles]], iniziò ad organizzare una serie di tournéètournée e di registrazioni discografiche sotto il titolo [[Jazz at the Philharmonic]] (JATP). La formula, che ebbe un considerevole successo negli [[anni 1950|anni cinquanta]], era quella dell'''incontro'' tra i più noti jazzisti dell'epoca. Organizzati in piccole formazioni ''all stars'', due o più solisti o cantanti si esibivano in una sorta di continua ''[[jam session]]''. Il produttore amava mettere insieme musicisti provenienti dallo [[swing]] e dal mondo del [[bebop]] in veri ''duelli'' musicali.
 
JATP divenne un vero carrozzone itinerante con lunghe tournée negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e in [[Europa]]. Tra gli artisti ingaggiati e che erano presenza fissa degli spettacoli, ci furono [[Ella Fitzgerald]], [[Stan Getz]], [[Benny Carter]], [[Roy Eldridge]], [[Dizzy Gillespie]], [[Coleman Hawkins]], [[Hank Jones]], [[Gene Krupa]], [[Charlie Parker]], [[Ben Webster]], [[Lester Young]] e molti altri. Colonne portanti delle formazioni messe in piedi dall'impresario furono per anni il pianista [[Canada|canadese]] [[Oscar Peterson]] e il bassista [[Ray Brown]].
[[ImmagineFile:JATP 1955.jpg|thumb|Manifesto di un concerto del [[1955]] del Jazz at the Philharmic a [[Cleveland]].]]
[[Norman Granz]] aveva l'abitudine di registrare le ''jam session'' e i concerti che organizzava. Le registrazioni, che duravano anche 10 o 15 minuti, erano troppo lunghe per i convenzionali 78 giri in voga all'epoca. La nascita del nuovo formato a 33 giri, all'inizio degli [[anni 1950|anni cinquanta]], era invece perfetto e consenticonsentì a [[Norman Granz|Granz]] di pubblicare molte esibizione del JATP su disco.<ref name="Tomkins">{{cita web|url=http://www.jazzprofessional.com/interviews/Norman%20Granz%20interview_1.htm|titolo=Intervista di Les Tomkins a Norman Granz, 1966.|accesso=18 luglio 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080522103550/http://www.jazzprofessional.com/interviews/Norman%20Granz%20interview_1.htm|dataarchivio=22 maggio 2008}}</ref> Nel [[1949]] [[Norman Granz]] stipulò un accordo con la [[Mercury Records]] per pubblicare dischi dei concert del JATP e dei musicisti della sua scuderia.<ref name="Faller">{{cita web|url=http://www.tnt-audio.com/topics/normangranz_e.html|titolo=Scott Faller, ''Norman Granz - A Music Industy Giant is Gone'', 2001|accesso=18 luglio 2008}}</ref>
 
Nel [[1956]] [[Norman Granz|Granz]] fondò la Verve Records nella quale fece confluire il catalogo delle sue prime etichette, la Clef Records (nata nel [[1946]]), la Norgram Records (nata nel [[1953]] e dedicata la jazz moderno) e la Down Home Records (nata nel [[1953]] e dedicata la jazz tradizionale), e il materiale da lui prodotto e precedentemente dato in licenza alla Mercury fino al [[1953]]. La Verve nacque principalmente per produrre i dischi di [[Ella Fitzgerald]], di cui [[Norman Granz|Granz]] era diventato nel frattempo il manager, dopo che la cantante aveva terminato il suo tormentato rapporto con la [[Decca Records]].<ref name="Faller" /><ref name="Granz">{{cita web|url=http://www.vervemusicgroup.com/artist/default.aspx?aid=3856|titolo=Pagina dedicata a Norman Granz sul sito del Verve Music Group.|accesso=18 luglio 2008}}</ref>
 
Il primo album prodotto fu comunque ''Anita'' (in seguito ristampato come ''This Is Anita''), l'inizio di una lunghissima serie di successi della cantante [[Anita O'Day]] per la Verve. Con la nuova etichetta, [[Norman Granz|Granz]] remixò gran parte delle registrazioni nel nuovo formato stereo.<ref name="Faller" />
 
La formula dei dischi Verve riprendeva quello degli spettacoli del JATP: ''meeting'' e duetti tra solisti famosi in una sorta di omaggio musicale reciproco. In seguito, soprattutto grazie allo sfruttamento delle doti interpretative di [[Ella Fitzgerald]] e alla duttilità di [[Oscar Peterson]], iniziò una lunga serie di dischi monografici dedicata ai maggiori compositori americani (i celebri ''Songbook'').<ref name="Ella">Pino Candini, ''Ella Fitzgerald'', I grandi del jazz n°26, Fabbri Editori, 1979.</ref>
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Il catalogo Verve degli [[anni 1950|anni cinquanta]] e [[anni 1960|sessanta]] includeva alcune delle figure più significative del [[jazz]]. In molti casi [[Norman Granz|Granz]] accolse musicisti considerati in declino o che, quantomeno, avevano già oltrepassato il culmine della loro parabola artistica. Nella maggior parte dei casi le carriere furono rilanciate, perlomeno in termini di popolarità. Per molti musicisti, con la partecipazione alle iniziative di [[Norman Granz|Granz]], iniziò un periodo di rilancio. Per altri si trattò solo dello sfruttamento della gloria artistica passata. Non mancarono, comunque, episodi di grande interesse artistico e musicale. [[Norman Granz|Granz]] intuì anche il potenziale dei ''[[commedia|comedy albums]]'', dischi satirici o comici che riprendevano le atmosfere di certi spettacoli teatrali e radiofonici, ottenendo grande successo in particolare con il ''bandleader'' Spike Jones e con una fortunata serie di ''performance'' dal vivo dell'attore e commediografo Shelley Berman.
 
[[Norman Granz|Granz]] vendette la Verve alla [[Metro-Goldwyn-Mayer|MGM]] nel [[1960]] per 2,8 milioni di dollari e prese un periodo "sabbatico" lontano dell'industria discografica, pur continuando nella sua attività di manager e di produttore di [[Ella Fitzgerald]] e di [[Oscar Peterson]]. Alcuni anni dopo, nelNel [[1973]], fondò in [[Svizzera]], fondò la [[Pablo Records]], con la quale continuò la produzione di dischi adottando la stessa formula che tanta fortuna aveva avuto negli [[anni 1950|anni cinquanta]].<ref name="Granz" /><ref name="Ella" />
 
Come produttore della Verve Records fu assoldato [[Creed Taylor]], che aveva da poco fondato la [[Impulse! Records]] e che lasciò quasi subito la sua creatura per accettare l'offerta ricevuta dalla nuova proprietà. [[Creed Taylor|Taylor]] adottò per la Verve un approccio ancor più commerciale rispetto a quello di [[Norman Granz]], cancellando diversi contratti in essere e ingaggiando nuovi artisti. In particolare, nei primi anni, sfruttò a fondo il filone della nuova musica [[Brasile|brasiliana]], la [[bossa nova]], introducendola negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e ottenendo un clamoroso successo con i primi dischi [[jazz samba]] di [[Stan Getz]] (''[[Jazz Samba (album)|Jazz Samba]]'' del [[1962]] con [[Charlie Byrd]] e soprattutto ''[[Getz/Gilberto]]'' del [[1964]]).<ref name="Getz">Leonard Feather, ''Stan Getz'', I grandi del jazz n°33, Fabbri Editori, 1979.</ref>
 
La Verve divenne la casa di molti arrangiatori importanti dell'epoca, tra i quali [[Claus Ogerman]] e [[Oliver Nelson]]. Divenne anche la casa di molti artisti [[Brasile|brasiliani]] come [[AntonioAntônio Carlos Jobim]] e [[Astrud Gilberto]], che ottennero grande popolarità negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] sull'onda del successo della [[bossa nova]]. [[Claus Ogerman|Ogerman]] arrangiò gran parte degli album della Verve prodotti da [[Creed Taylor]] nel periodo tra il [[1963]] e il [[1967]].<ref name="Jazzletter">{{cita web|url=http://bjbear71.com/Ogerman/Claus-news.html|titolo=Gene Lees, ''Claus'', da ''Jezzletters'', vol. 20, n°9, 2001|accesso=17 luglio 2008}}</ref>
 
Nella primavera del 1964, [[Creed Taylor|Taylor]] curò la creazione della '''Verve Folkways''', una sussidiaria dedicata alla [[musica folk]], al [[musica country|country]] e ai musicisti degli spettacoli [[Off Broadway]], nata da un accordo tra la MGM e la [[Folkways Records]].<ref>{{cita pubblicazione|url= https://books.google.co.jp/books?id=YCkEAAAAMBAJ&pg=PA3 |p=3 |titolo= Verve-Folkways Broadening Its Vista; Enters Deal With MGM | autore= Aaron Sternfield |rivista= [[Billboard]] |data= 21 agosto 1965 |accesso= 2 luglio 2017 |lingua=en}}</ref> Poco prima che Taylor lasciasse la Verve nel [[1967]] per fondare la [[CTI Jazz]], la Verve Folkways cambiò il nome in '''Verve Forecast''' e divenne l'etichetta dedicata a generi diversi dal [[jazz]], in particolare a giovani talenti del [[musica pop|pop]], puntando più allo sviluppo di lungo termine delle carriere dei propri artisti che alla produzione di singoli ''best seller''.<ref>{{cita pubblicazione|url= https://books.google.co.jp/books?id=JikEAAAAMBAJ&pg=RA1-PA12 |p=12 |titolo= Verve-Folkways: Marriage of Folk and Pop |rivista= [[Billboard]] |data= 21 gennaio 1967 |accesso= 2 luglio 2017 |lingua=en}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|url= https://books.google.co.jp/books?id=HygEAAAAMBAJ&pg=PA4 |p=4 | autore= Eliot Tiegel |titolo= Nasatir Cites Youth as Theme At MGM Convention in Las Vegas |rivista= [[Billboard]] |data= 22 luglio 1967 |accesso= 2 luglio 2017 |lingua=en}}</ref>
Poco prima di lasciare la Verve nel [[1967]] per fondare la [[CTI Jazz]], [[Creed Taylor|Taylor]] curò la creazione di una sussidiaria dedicata alla [[musica folk]], la Verve Folkways che, dopo aver cambiato nome in Verve Forecast, divenne l'etichetta dedicata a generi diversi dal [[jazz]] puntando più allo sviluppo di lungo termine delle carriere dei propri artisti che alla produzione di singoli ''best seller''.
 
Negli [[anni 1970|anni settanta]] la Verve, a seguito delle grandi rivoluzioni socetariesocietarie nell'industria musicale in quel periodo, divenne parte del gruppo [[PolyGram]] insieme al catalogo [[jazz]] della [[Mercury Records]] e alla [[Metro-Goldwyn-Mayer|MGM]]. Con l'acquisizione della [[PolyGram]] da parte della olandese [[Philips]], la Verve, entrata a far parte di un gruppo internazionale, mantenne la preminenza acquisita nel mercato del [[jazz]].<ref name="UMG">{{cita web|url=http://new.umusic.com/history.aspx|titolo=''Universal Music Group History'' dal sito ufficiale UMG.|accesso=11 dicembre 2008}}</ref>
 
Grande importanza ebbero negli anni i dischi monografici dedicati agli artisti della scuderia, in particolare quelli della collana ''Verve Jazz Masters''.
 
Nel [[1998]], dopo l'acquisizione della [[PolyGram]] da parte di [[Seagram]] (i cui interessi nel campo dell'intrattenimento sono passati poi alla [[Vivendi]] nel [[2000]]) e la fusione di questa con [[Universal Music Group]], la Verve Records cambiò nome in The Verve Music Group. Nel nuovo gruppo, oltre a quello della originale Verve Records, confluì tutto il catalgocatalogo jazzistico della multinazionale, compreso quello delle etichette via via inglobate come la [[Impulse! Records]], la [[Decca Records]] e la [[Hollywood Records]].<ref name="UMG" />
 
A partire seconda metà degli [[anni 1980|anni ottanta]], l'etichetta fu rivitalizzata con nuove realizzazioni, ma soprattutto con la riedizione su [[CD-Audio|CD]] del suo sterminato catalogo, attraverso etichette e progetti dedicati, come Verve by Request, dedicato alla riproposizione dei vecchi classici della [[bossa nova]] degli [[anni 1960|anni sessanta]], come la serie Elite, dedicata alla pubblicazione di dischi meno noti fuori catalogo, come la rinnovata Verve Forecast e come Jazz Club, dedicato alla ristampa di classici del [[jazz]] e a monografie a prezzo ridotto.<ref name="UMG" />
 
Dal [[2002]] l'etichetta ha iniziato a produrre una serie di [[compilation]] dal titolo Verve Remixed nei quali vecchi classici di artisti Verve vengono [[remix]]ati da noti [[Disc jockey|DJ]] contemporanei. Dalla metà degli [[anni 2000|anni duemila]] è stata aperta una sezione intitolata Verve Vault nel negozio digitale di [[iTunes]].
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Nel dicembre del [[2006]] la casa madre [[Universal Music Group]] ha tagliato l'85% personale del Verve Music Group, riducendo la scuderia degli artisti sotto contratto e spostando gran parte del suo catalogo sotto il controllo della nuova divisione Universal Music Enterprises (UMS).
 
La Verve Records è stata l'unica casa discografica [[jazz]] ad aggiudicarsi per due volte il [[Grammy Award]] per il [[AlbumGrammy Award all'album dell'anno (Grammy)|miglior album dell'anno]]: nel [[1965]] con ''[[Getz/Gilberto]]'' di [[Stan Getz]] e [[João Gilberto]] e nel [[2008]] con ''[[River: The Joni Letters]]'' di [[Herbie Hancock]].<ref>{{cita web|url=httphttps://www.grammy.com/GRAMMY_Awardsnominees/Winners/Results.aspx?title=&winner=hancock&year=0&genreID=0&hp=1search|titolo=''Grammy Award Winners: Herbie Hancock'', dal sito Grammy Award.|accesso=1121 dicembrenovembre 2008}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.grammy.com/GRAMMY_Awards/Winners/Results.aspx?title=&winner=stan%20getz&year=0&genreID=0&hp=1|titolo=''Grammy Award Winners: Stan Getz'', dal sito Grammy Award.|accesso=11 dicembre 20082015}}</ref>
 
==Etichette discografiche del The Verve Music Group==
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==Artisti che hanno inciso per la Verve==
[[ImmagineFile:Ella Fitzgerald 1940.jpg|thumb|La Verve Records fu fondata principalmente per produrre i dischi di [[Ella Fitzgerald]].|292x292px]]
 
===Cantanti===
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* [[Tony Bennett]]
* [[Betty Carter]]
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* [[Sally Kellerman]]
* [[Diana Krall]]
{{ColBreakColonne spezza}}
* [[Jimmy Smith]]
* [[Labelle]]
Riga 98 ⟶ 109:
* [[Sarah Vaughan]]
* [[Joe Williams]]
* [[Jon Batiste]]
{{EndMultiCol}}
{{Colonne fine}}
 
===Strumentisti===
[[ImmagineFile:Oscar Peterson.jpg|thumb|left|[[Oscar Peterson]] è stato una delle colonne della Verve Records sotto la direzione di [[Norman Granz]].]]
{{MultiColColonne|60%}}
* [[Count Basie]]
* [[Michael Brecker]]
Riga 109 ⟶ 121:
* [[Roy Eldridge]]
* [[Duke Ellington]]
* [[Bill Evans (pianista)|Bill Evans]]
* [[Stan Getz]]
* [[Dizzy Gillespie]]
Riga 116 ⟶ 128:
* [[Johnny Hodges]]
* [[Illinois Jacquet]]
* [[AntonioAntônio Carlos Jobim]]
{{ColBreakColonne spezza}}
* [[Gene Krupa]]
* [[Wes Montgomery]]
Riga 131 ⟶ 143:
* [[Teddy Wilson]]
* [[Lester Young]]
{{EndMultiColColonne fine}}
 
==Discografia==
*[[Anita O'Day]] - ''Anita'' (poi ripubblicato come ''This Is Anita'' ([[1956]])
*[[Ella Fitzgerald]] - Tutta la serie dei ''Songbook'' dedicati a [[Cole Porter]], [[George Gershwin]], [[Irving Berlin]] e gli altri compositori [[Stati Uniti d'America|statunitensi]] tra il [[1956]] e il [[1964]]
*[[Ella Fitzgerald]] & [[Louis Armstrong]] - ''[[Ella and Louis]]'' ([[1956]]), ''[[Ella and Louis Again]]'' ([[1957]]) e ''[[Porgy and Bess (Ella Fitzgerald e Louis Armstrong)|Porgy and Bess]]'' ([[1957]])
*[[Billie Holiday]] - ''[[Lady Sings the Blues]]'' ([[1956]])
*[[Stan Getz]] & [[Charlie Byrd]] - ''[[Jazz Samba (album)|Jazz Samba]]'' ([[1962]])
*[[AntonioAntônio Carlos Jobim]] - ''[[The Composer of Desafinado, Plays]]'' ([[1963]])
*[[Stan Getz]] & [[João Gilberto]] - ''[[Getz/Gilberto]]'' ([[1964]], [[Grammy Award]] nel [[1965]] come [[AlbumGrammy Award all'album dell'anno (Grammy)|miglior album dell'anno]]))
* [[Velvet Underground]] - ''[[The Velvet Underground & Nico]]'' ([[1967]])
*AA.VV. - ''Verve Story 1944-1994'' ([[1994]], box set 4 CD)
* [[Chiara Civello]] - - ''[[Last Quarter Moon]]'' ([[2005]]), Album Top Jazz con 32.000{{formatnum:32000}} copie vendute.
* [[Herbie Hancock]] - [[River: The Joni Letters]] ([[2007]], [[Grammy Award]] nel [[2008]] come [[AlbumGrammy Award all'album dell'anno (Grammy)|miglior album dell'anno]])
*[[Zucchero (cantante)|ZuccheroFornaciari]] - ''[[All the Best (album Zucchero Fornaciari)|All the Best]]'' ([[2007]], negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]])
*[[Jon Batiste]] - [[We Are (Jon Batiste)|''We Are'']] ([[2021]], [[Grammy Award]] nel [[2022]] come [[Grammy Award all'album dell'anno|miglior album dell'anno]])
 
==Note==
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==Bibliografia==
* {{cita libro|Arrigo|Polillo|Jazz – La vicenda e i protagonisti della musica afro-americana|1975|Mondadori|Milano}}
* {{cita libro|cognome= Hoffmann|nome= Frank W.|coautori= Howard Ferstler|titolo= Encyclopedia of Recorded Sound|anno= 2005|editore= Routledge|città= New York|idisbn= ISBN 041593835X0-415-93835-X}}
* {{cita libro|cognome= Ruppli|nome= Michel|coautori= Bob Porter|titolo= The Clef/Verve Labels|anno= 1986|editore= Greenwood Press|città= Westport CT|idisbn= ISBN 03132569420-313-25694-2}}
 
==Voci correlate==
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==Collegamenti esterni==
* [{{cita web | 1 = http://www.vervemusicgroup.com/ | 2 = Sito ufficiale del Verve Music Group] | accesso = 17 luglio 2008 | dataarchivio = 9 febbraio 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100209095135/http://www.vervemusicgroup.com/ | urlmorto = sì }}
* [{{cita web | 1 = http://www.verve-jazzclub.com/ | 2 = Sito ufficiale di Verve Jazz Club] | accesso = 17 luglio 2008 | dataarchivio = 6 dicembre 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081206162815/http://www.verve-jazzclub.com/ | urlmorto = sì }}
* [{{cita web|http://www.ververemixed.com/ |Sito ufficiale di Verve Remixed]}}
* [{{cita web|http://www.jazzdisco.org/verve/ |Pagina del Verve Records Discography Project su Jazzdisco.org]}}
* [http{{cita web|https://www.discogs.com/label/Verve+Records |Pagina dedicata alla discografia della Verve records su Discogs]}}
{{Universal Music Group}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{portale|jazz}}
 
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[[Categoria:Etichette discografiche jazz]]
[[Categoria:Vivendi]]
[[Categoria:Universal Music Group]]