Palazzo Contarini delle Figure: differenze tra le versioni
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'''Palazzo Contarini delle Figure''' è un edificio veneziano sito nel [[sestiere di San Marco]] e affacciato sul [[Canal Grande]] fra i [[Palazzi Mocenigo|Palazzo Mocenigo Ca' Vecchia]] e [[Palazzo Erizzo Nani Mocenigo]], di fronte a [[Palazzo Civran Grimani]]. ▼
|nome edificio = Palazzo Contarini delle Figure
|immagine = Palazzo Contarini delle Figure Canal Grande a Venezia.jpg
|didascalia = Facciata principale
|paese = ITA
|divamm1 = [[Veneto]]
|città = Venezia
|cittàlink = <!-- valorizzare tale campo se la città è ambigua -->
|indirizzo = [[sestiere di San Marco]]
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|stato = <!-- di default è "in uso" -->
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|committente = Jacopo Contarini
}}
▲'''Palazzo Contarini delle Figure''' è un edificio veneziano sito nel [[sestiere di San Marco]] e affacciato sul [[Canal Grande]] fra i [[Palazzi Mocenigo|Palazzo Mocenigo Ca' Vecchia]] e [[Palazzo Erizzo Nani Mocenigo]], di fronte a [[Palazzo Civran Grimani]].
== Nomenclatura ==
Il palazzo aggiunge nella sua denominazione la dicitura ''delle Figure'' in quanto sotto al balcone principale sono presenti due [[cariatide|cariatidi]] raffiguranti mostri.<ref name=Brusegan69>{{cita|Brusegan|p. 69}}.</ref><ref name=Fasolo80>{{cita|Fasolo|p. 80}}.</ref> Le credenze popolari individuano nelle due figure un uomo disperato per aver perso tutto al gioco e la moglie furibonda: tale ipotesi non è accreditata da fonti scientifiche.<ref name=Brusegan69/><ref name=Fasolo80/>
== Attribuzione ==
Tale edificio è stato soggetto a problemi di attribuzione. La maggior parte degli studiosi ne attribuiscono la paternità a [[Antonio Abbondi]].<ref name=Brusegan69/> Altri, evidenziano le somiglianze che questo edificio presenta con [[Palazzo Vendramin Calergi]], lo attribuiscono a quel gruppo di artisti che presero spunto dall'operato di [[Mauro Codussi]].<ref name=Brusegan69/> Le principali somiglianze riguardano i cartigli policromi e le colonne con capitelli in ordine classico.<ref name=Brusegan70>{{cita|Brusegan|p. 70}}.</ref>
== Storia ==
[[File:Paolo Monti - Serie fotografica (Venezia, 1969) - BEIC 6331397.jpg|thumb|Il palazzo visto dal Canal Grande in una foto di [[Paolo Monti]] del 1969]]
Il palazzo fu edificato per commissione di Jacopo Contarini, appartenente alla celebre ed influente famiglia [[Contarini]], procuratore di San Marco. Al posto dell'attuale edificio si trovava un altro palazzo, edificato in stile gotico, un tempo appartenuto alla famiglia Contarini e poi da questa venduto e riacquistato. La vendita del palazzo avvenne attorno all'anno [[1448]], mentre la nuova acquisizione, poco successiva, si verificò durante i primi anni del [[XVI secolo]]. Il cantiere della ricostruzione rimase aperto dal [[1504]] al [[1546]]: Andrea Palladio venne ospitato nella dimora prima che il proprietario vi si stabilisse con la famiglia ([[1577]]).<ref name=Brusegan69/> Jacopo Contarini lo elesse a sede della propria collezione d'arte.<ref name=Brusegan71>{{cita|Brusegan|p. 71}}.</ref> Nel [[1713]] Bertucci Contarini, ultimo erede della dinastia, donò la raccolta d'arte alla collezione di [[Palazzo Ducale (Venezia)|Palazzo Ducale]]. Nel [[XIX secolo]] la magione divenne proprietà del marchese Alessandro Guiccioli, la cui moglie Teresa è ricordata per essere stata l'ultimo degli amori veneziani di [[Lord Byron]].<ref name=Brusegan71/> Palazzo Contarini attualmente è ancora di proprietà privata, ma è stato frazionato e ospita più appartamenti. ▼
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Venezia, 1977) - BEIC 6349249.jpg|thumb|left|Dettaglio della facciata in una foto di [[Paolo Monti]] del 1977]]
▲Il palazzo fu edificato per commissione di [[Jacopo Contarini]], appartenente alla celebre ed influente famiglia [[Contarini]], procuratore di San Marco. Al posto dell'attuale edificio si trovava un altro palazzo, edificato in stile gotico, un tempo appartenuto alla famiglia Contarini e poi da questa venduto e riacquistato. La vendita del palazzo avvenne attorno all'anno [[1448]], mentre la nuova acquisizione, poco successiva, si verificò durante i primi anni del [[XVI secolo]]. Il cantiere della ricostruzione rimase aperto dal [[1504]] al [[1546]]: Andrea Palladio venne ospitato nella dimora prima che il proprietario vi si stabilisse con la famiglia ([[1577]]).<ref name=Brusegan69/> Jacopo Contarini lo elesse a sede della propria collezione d'arte.<ref name=Brusegan71>{{cita|Brusegan|p. 71}}.</ref> Nel [[1713]] Bertucci Contarini, ultimo erede della dinastia, donò la raccolta d'arte alla collezione di [[Palazzo Ducale (Venezia)|Palazzo Ducale]]. Nel [[XIX secolo]] la magione divenne proprietà del marchese Alessandro Guiccioli, la cui moglie Teresa è ricordata per essere stata l'ultimo degli amori veneziani di [[Lord Byron]].<ref name=Brusegan71/> Palazzo Contarini attualmente è ancora di proprietà privata, ma è stato frazionato e ospita più appartamenti.<ref name=Fasolo80/>
== Architettura ==
La dimora è stata edificata secondo uno stile che fa molti riferimenti all'operato di [[Andrea Palladio]]. La facciata, che affianca sapienti dettagli decorativi, rimarcati dagli efficaci cromatismi, ad una grande compattezza formale, espressa tramite un'espressività matura, appare una delle più pregevoli tra quelle dei palazzi affacciati sul Canal Grande, pur non ignorando la tradizionale tripartizione verticale ed orizzontale.<ref name=Brusegan70/> Tale effetto piacque alquanto ai critici contemporanei, che ne seppero apprezzare lo stile armoniosamente in bilico fra neoclassicismo e [[rinascimento veneziano]].<ref name=Brusegan71/> Il piano terra presenta un ampio portale ad acqua, affiancato da otto monofore disposte su due livelli. L'elemento centrale della composizione è la quadrifora centrale, scandita da colonne corinzie scanalate e sottolineata dal timpano triangolare, il cui stile è un'anticipazione dell'[[architettura neoclassica]].<ref name=Brusegan70/> Tale motivo sarà infatti ripreso nel [[XVIII secolo]] dagli architetti pre-neoclassici.<ref name=Fasolo80/> Si ipotizza che un tempo i capitelli potessero essere ricoperti d'oro.<ref name=Fasolo80/> Essa è ripresa al piano superiore in forme più semplici e prive di timpano e appare circondata da una serie di monofore ad [[arco a tutto sesto]].
== Note ==
== Bibliografia ==
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== Altri progetti ==
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{{Canal Grande}}
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Palazzi di San Marco (Venezia)|Contarini delle figure]]
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