Bandini formula 3: differenze tra le versioni
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{{Auto da competizione
|nome= Bandini formula 3
|immagine=Formula3 Bandini Forlì.JPG
|didascalia=Bandini formula 3
|bandiera=ITA
|costruttore= Bandini Automobili
|categoria= Formula 3
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La '''Bandini formula tre''' è un'[[autovettura]] da corsa prodotta dal [[1954]] al [[1958]] dalla ditta [[Bandini Automobili]] di [[Forlì]].
Questo tipo, prodotto contemporaneamente alla ''[[Bandini 750 sport siluro|
Le peculiarità che rendono importante la ''formula tre (monoposto corsa 750)'' dal punto di vista dell'evoluzione storica delle [[Bandini Automobili|Bandini]] sono sostanzialmente due: l'inedita scatola di rinvio dell'[[albero (meccanica)|albero di trasmissione]] e la sperimentazione dei [[freno|freni a disco]] sulle quattro ruote.
I vantaggi di
▲Questo tipo, prodotto contemporaneamente alla [[Bandini 750 sport siluro|''sport biposto'']] nacque con lo scopo di partecipare alla categoria "corsa fino 750 cm³" di [[cilindrata]] che prevedeva l'uso esclusivo di [[automobile|vetture]] monoposto.
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L'esordio agonistico avvenne nel luglio del [[1954]] alla terza edizione della "Coppa Luigi Arcangeli", disputatasi sul circuito di Forlì.
▲Le peculiarità che rendono importante la ''formula tre'' dal punto di vista dell'evoluzione storica delle [[Bandini Automobili|Bandini]] sono sostanzialmente due: l'inedita scatola di rinvio dell'[[albero (meccanica)|albero di trasmissione]] e la sperimentazione dei [[freno|freni a disco]] sulle quattro ruote.
[[File:IlarioBandini Formula3.JPG|thumb|Ilario Bandini posa accanto ad una Bandini formula 3]]
Lo stesso costruttore [[Ilario Bandini]], si classificò al secondo posto della gara riservata alle "[[monoposto]] corsa fino a 750 cm³" valida per il campionato italiano.
== Il telaio ==▼
▲I vantaggi di quest'ultimi, furono limitati principalmente alla sola diminuizione delle masse non sospese poiché lo studio dei materiali delle guarnizioni d'attrito non aveva ancora permesso quell'evoluzione che oggi pone questa scelta come soluzione obbligata le vetture destinate alle corse.
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▲[[Image:F3_bandini_retrotreno.JPG|205px|right|thumb|La foto del retrotreno, evidenzia i freni a disco e il differenziale]] La scatola di rinvio della trasmissione invece, fu un sistema utilizzato anche nelle successive [[Bandini formula junior|''formula junior'']] essa offriva un doppio vantaggio: rendeva rapida la sostituzione dei due ingranaggi che determinano il rapporto finale di trasmissione (permettendo un rapido adattamento al circuito) e, contemporaneamente, abbassava in modo considerevole l'albero di trasmissione che condizionava a sua volta la posizione del sedile del pilota. Questo permise un abbassamento del [[baricentro]] con il conseguente miglioramento della tenuta di strada complessiva dell'auto.
Il telaio mantiene le caratteristiche, i materiali e il disegno, usati per la [[Bandini 750 sport siluro|''sport siluro'' biposto]], tuttavia le dimensioni, necessariamente inferiori di una monoposto, permettono di limare ulteriormente il peso che scende così a soli 16
▲L'esordio agonistico avvenne nel luglio del [[1954]] alla terza edizione della "Coppa Luigi Arcangeli", disputatasi sul circuito di Forlì. [[Image:IlarioBandini_Formula3.JPG|250px|right]]
▲Lo stesso costruttore [[Ilario Bandini]], si classificò al secondo posto della gara riservata alle "[[monoposto]] corsa fino a 750 cm³" valida per il campionato italiano.
* Struttura e [[materiale]]: a traliccio di tubi a sezione ellittica, in [[acciaio]] speciale di derivazione aeronautica; brevetto n
▲=Il telaio=
▲[[Image:Telaio_bandini_formula_3.JPG|250px|thumb|Il telaio, pesa appena 16 kg.]]
▲Il telaio mantiene le caratteristiche, i materiali e il disegno, usati per la [[Bandini 750 sport siluro|''sport siluro'' biposto]], tuttavia le dimensioni, necessariamente inferiori di una monoposto, permettono di limare ulteriormente il peso che scende così a soli 16 kg.
▲* Struttura e [[materiale]]: a traliccio di tubi a sezione ellittica, in [[acciaio]] speciale di derivazione aeronautica; brevetto n° 499843
* [[sospensione (meccanica)|Sospensioni]]:
** anteriore: indipendenti, a triangoli sovrapposti con [[ammortizzatori]] oleodinamici telescopici inclinati e [[molla|molle]] cilindriche elicoidali coassiali; barra stabilizzatrice
** posteriore: a ponte rigido con due balestre semiellittiche longitudinali e [[ammortizzatori]] oleodinamici telescopici verticali
* [[Freno|Impianto frenante]]:
▲* [[Freno|Impianto frenante]]:[[Image:Cruscotto_f3_bandini.JPG|250px|right|thumb|Il cruscotto mostra solo: giri motore, temperatura acqua e pressione olio]]
** di servizio: idraulico, a tamburo
** di stazionamento: non presente
* [[Sterzo]]: a vite senza fine
* Guida: monoposto, posizione centrale
* Ruote: a raggi Borrani
* [[Serbatoio]]: 25 Litri
* [[Trasmissione (meccanica)|Trasmissione]]:albero di trasmissione
* [[Forza peso|Peso]]: telaio nudo 16 [[Chilogrammo|kg]],
* [[Forza peso|Peso]] complessivo
== I motori ==▼
Le Bandini ''formula tre'' utilizzarono le stesse motorizzazioni di cui si avvalsero le sport biposto dello stesso periodo: i Bandini-Crosley prima e seconda serie, anche se la durata minore delle gare per le monoposto permetteva l'uso di modifiche e regolazioni più "spinte" come un aumento del [[rapporto di compressione]] o l'uso di [[
▲=I motori=
▲[[Immagine:Motore750cc(primaserie).JPG|300px|thumb|Il motore Bandini prima serie]]
* Materiali e particolarità: [[basamento (meccanica)|basamento]] a 5 [[supporti di banco]] e coppa in lega d'[[alluminio]] di 5 litri di capacità, [[testa]] in lega d'
▲Le Bandini ''formula tre'' utilizzarono le stesse motorizzazioni di cui si avvalsero le sport biposto dello stesso periodo: i Bandini-Crosley prima e seconda serie, anche se la durata minore delle gare per le monoposto permetteva l'uso di modifiche e regolazioni più "spinte" come un aumento del [[rapporto di compressione]] o l'uso di [[biella|bielle]] in lega d'[[alluminio]].
* Rapporto di compressione: 11.2:1
▲* Posizionamento: anteriore longitudinale, 4 cilindri in linea
* [[Impianto d'alimentazione|Alimentazione]]: 2 carburatori Weber doppio corpo 35DCO3 orizzontali o verticali▼
▲* Materiali e particolarità: [[basamento]] a 5 [[supporti di banco]] e coppa in lega d'[[alluminio]] di 5 litri di capacità, [[testa]] in lega d'allumninio [[bialbero]] a ingranaggi con 8 valvole inclinate, cilindri cromati smontabili in monoblocco di [[ghisa]].
* [[Potenza (fisica)|Potenza]]: da 66 a 73 [[Cavallo vapore britannico|hp]] a 9000 [[Giri al minuto|rpm]]▼
▲* [[Alesaggio]]: 63,5 [[mm]]
* Lubrificazione: [[Carter
▲* [[Corsa]]: 59 [[mm]]
▲* [[Cilindrata]]: 747 cm³
* Rapporto di compressione: 11.2:1 [[Immagine:Motore_f3_bandini.JPG|200px|right|thumb|Il motore Bandini seconda serie con carburatori verticali]]▼
▲* [[Alimentazione]]: 2 carburatori Weber doppio corpo 35DCO3 orizzontali o verticali
▲* [[Potenza]]: da 66 a 73[[hp]] a 9000 [[rpm]]
▲* Lubrificazione: [[Carter]] umido con pompa a ingranaggi e filtro esterno a rete metallica
* Raffreddamento: forzato a liquido con pompa centrifuga comandata da puleggia e cinghia, radiatore inclinato, all'avantreno
* [[cambio (meccanica)|Cambio]] e frizione: 4 marce + RM, frizione monodisco a secco
* Accensione e impianto elettrico:
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== Le carrozzerie ==
Le carrozzerie in [[alluminio]], realizzate alla Bandini furono di due tipi; differenti soprattutto nella parte anteriore: una molto simile alle siluro biposto, con griglia ad elementi orizzontali e verticali ellissoidale alta e molto arrotondata e l'altra più bassa e spigolosa con la presa d'aria anteriore quasi a semicerchio. Entrambe le soluzioni non venivano saldate al corpo vettura ma avvitate ad esso, in modo da rendere possibile l'intercambiabilità oltre ad aggiungere praticità in caso di interventi nel vano motore o di contatti di gara.
▲Le carrozzerie in [[alluminio]], realizzate alla Bandini furono di due tipi; differenti soprattutto nella parte anteriore: una molto simile alle siluro biposto, con griglia ad elementi orizzontali e verticali ellissoidale alta e molto arrotondata e l'altra più bassa e spigolosa con la presa d'aria anteriore quasi a semicerchio. Entrambe le soluzioni non venivano saldate al corpo vettura ma avvitate ad esso, in modo da rendere possibile l'intercambiabilità oltre ad aggiungere praticità in caso di interventi nel vano motore o di contatti di gara.[[Immagine:Bandini_f3_mostra_forlì.jpg|250px|right|thumb]]
Come la parte frontale, anche la coda e i pannelli laterali del vano motore erano facilmente smontabili. Essi presentano aperture a branchie di squalo nelle due posizioni in relazione alla funzione svolta: prese d'aria fresca o sfoghi d'aria calda).
La loro posizione rivela l'uso di carburatori diversi (orizzontali o verticali).
Quasi sempre presenti invece ampi sfoghi rettangolari sul corpo vettura, tra il vano motore e l'abitacolo
La coda, molto corta e appuntita termina poco oltre l'assale posteriore in un punto cui confluisce anche la pinna-rollbar, originatasi subito alle spalle del pilota.
== Voci correlate ==▼
▲=Voci correlate=
* [[Bandini Automobili]]
* [[Ilario Bandini]]
== Altri progetti ==
▲{{interprogetto|commons=Category:Bandinicars}}
{{Bandini}}
{{Portale|automobili}}
[[Categoria:Automobili Bandini]]
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