Carl Großmann: differenze tra le versioni
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{{Serial killer
|Nome =
|Immagine = Karl Großmann.jpg
|Didascalia =
|Altri nomi =
|Soprannomi = Il Macellaio di Berlino
|Nascita = [[Neuruppin]], 13 dicembre 1863
|Morte = [[Berlino]], 5 luglio 1922
|Vittime = 26
|Vittime sospettate = 50
|Periodo = 1899 circa; 1913 - 21 agosto 1921
|Luoghi =
|Metodi = Assalto con un'ascia
|Altri crimini = [[Stupro]], [[Abuso sessuale|molestie]], [[minaccia]], atti di [[pedofilia]] e [[Squartamento|mutilazione]], [[occultamento di cadavere]]
|Arresto =
|Provvedimenti = Condanna a morte
|Detenzione = 21 agosto 1921 - 5 luglio 1922
}}
{{Bio
|Nome =
|Cognome =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Neuruppin
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|GiornoMeseMorte = 5 luglio
|AnnoMorte = 1922
|Epoca = 1900
|Attività =
|Nazionalità = tedesco
|PostNazionalità = , forse il più
}}
Avrebbe totalizzato 50 vittime (di cui almeno 26 realmente accertate), cosa che gli ha valso il soprannome di
==
== Il Macellaio di Berlino ==
Il suo modus operandi era il seguente: dopo alcune bevute abbordava nei locali di
Non tutta la carne che accumulava la dava ai clienti, ma ogni tanto la vendeva al mercato nero. Inizialmente le sue vittime erano prostitute, poi passò ad adolescenti e ai bambini; infine arrivò ai cani e ai gatti. Le prostitute, a differenza dei bambini, attiravano meno l'attenzione dell'opinione pubblica e della polizia, specialmente durante il periodo storico della [[prima guerra mondiale|Grande Guerra]]. Gli omicidi iniziarono nel 1913 circa e finirono nell'agosto del 1921. Durante tutto questo periodo i vicini di == Arresto ==
Nel 1918
== La fine ==
== Curiosità ==
* I suoi crimini sono simili a quelli di un suo contemporaneo, [[Karl Denke]], anch'esso cannibale: invitava i vagabondi in casa sua, per poi ucciderli con un'ascia e dissezionarne i corpi; la carne veniva venduta al mercato locale. Arrestato, fece una breve confessione e si impiccò in cella nel 1924. Sia
* La stessa cosa si può dire per [[Fritz Haarmann]], un omosessuale che attirava i giovani ragazzi nel suo appartamento per poi ucciderli, mordendoli alla gola. La loro carne veniva venduta al mercato nero.
*
== Bibliografia ==
▲* La stessa cosa si può dire per [[Fritz Haarmann]], un omosessuale che attirava i giovani ragazzi nel suo appartamento per poi ucciderli mordendoli alla gola. La loro carne veniva venduta al mercato nero. Harmaann però prediligeva i ragazzi alle prostitute; inoltre non si impiccò in cella ma fu condannato alla pena capitale nel 1925.
* Melanie Klein, ''Aggressività, angoscia, senso di colpa: 1927–52 (Bollati Boringhieri Psicologia)'', The Melanie Klein Trust, London 1948, prefazione di Giorgio Meneguz. [[eBook]] (2012): Melanie Klein, Armando Guglielmi: [[Amazon Kindle]].
* {{de}} [[Matthias Blazek]], ''Carl Großmann und Friedrich Schumann. Zwei Serienmörder in den zwanziger Jahren'', Ibidem-Verlag, Stuttgart 2009, ISBN 978-3-8382-0027-9.
▲* Grossmann fu sospettato dell'omicidio di una nobildonna russa dell'epoca, chiamata [[Anastasia]]. Essa, dopo essere fuggita da un plotone d'esecuzione, avrebbe assunto l'identità di una contadina polacca e si sarebbe fatta chiamare Franziska Schamzkovski. Questo fu anche il nome di una della vittime uccise da Grossmann nel 1920. Ma questa ipotesi è molto debole e poco fondata, forse frutto della cultura popolare creatasi attorno al killer e della stampa dell'epoca.
* {{de}} Horst Bosetzky, ''Die Bestie vom Schlesischen Bahnhof'', Dokumentarischer Roman aus den 20er Jahren, Jaron-Verlag, Berlin 2004, ISBN 3-89773-078-2.
* {{en}} Peter Haining, ''Cannibal Killers. Murderers who kill and eat their victims'', Magpie Books, London 2005, ISBN 1-84529-792-X, capitolo: ''„The Bread And Butter Brides“''.
* {{en}} Maria Tatar, ''Lustmord. Sexual Murder in Weimar Germany'', Princeton University Press, Princeton NJ ecc. 1995, ISBN 0-691-04338-8.
== Voci correlate ==
* [[Serial killer]]
* [[Karl Denke]]
* [[Fritz Haarmann]]
* [[Bruno
* [[Stephan Letter]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie}}
[[Categoria:
[[Categoria:Morti nelle carceri tedesche]]
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