Montagnana: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua}}
{{nota disambigua|la frazione di [[Marliana]] in [[provincia di Pistoia]]|[[Montagnana pistoiese]]}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Montagnana
|Panorama =Montagnana Img2526MontagnanaWall20070711.jpg
|Didascalia = Vista dall'esterno della cinta muraria di Montagnana
|Didascalia=
|Bandiera =Montagnana-Gonfalone Flag_of_Montagnana.pnggif
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stemma=Montagnana-Stemma.png
|Stato = ITA
|Voce stemma=
|Grado amministrativo = 3
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 1 = Veneto
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 12 =Veneto Padova
|Amministratore locale = Gian Paolo Lovato
|Divisione amm grado 2=Padova
|Partito = [[centro-destra]]
|Amministratore locale=Loredana Borghesan
|Data elezione = 4-10-2021
|Partito=[[Lega Nord]]-[[liste civiche]]
|Data elezioneistituzione =17/05/2011
|Altitudine =
|Data istituzione=
|Sottodivisioni = Borgo Frassine, Borgo San Marco, Borgo San Zeno
|Latitudine gradi=45
|Latitudine minuti=14
|Latitudine secondi=0
|Latitudine NS=N
|Longitudine gradi=11
|Longitudine minuti=27
|Longitudine secondi=0
|Longitudine EW=E
|Altitudine=16
|Superficie=45.06
|Note superficie=
|Abitanti=9370
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2012gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 novembre 2012.
|Aggiornamento abitanti=30-11-2012
|Sottodivisioni=Borgo Frassine, Borgo San Marco, Borgo San Zeno
Località: Caprano, Cicogna, Monastero, Ranfolina, Rovenega
|Divisioni confinanti = [[Borgo Veneto]], [[Bevilacqua (Veneto)|Bevilacqua]] (VR), [[Casale di Scodosia]], [[Megliadino San Fidenzio]], [[Minerbe]] (VR), [[Pojana Maggiore]] (VI), [[Pressana]] (VR), [[Roveredo di Guà]] (VR), [[Saletto]], [[Urbana]]
|Zona sismica = 3
|Codice postale=35044
|Gradi giorno = 2487
|Prefisso=[[0429]]
|Nome abitanti = montagnanesi
|Fuso orario=+1
|Patrono = [[Assunzione di Maria|santa Maria Assunta]]
|Codice statistico=028056
|Festivo = 15 agosto
|Codice catastale=F394
|TargaPIL =PD
|PIL procapite =
|Zona sismica=4
|Mappa = Map of comune of Montagnana (province of Padua, region Veneto, Italy).svg
|Gradi giorno=2487
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Montagnana all'interno della provincia di Padova
|Diffusività=
|Nome abitanti=montagnanesi
|Patrono=[[Assunzione di Maria|santa Maria Assunta]]
|Festivo=15 agosto
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Montagnana (province of Padua, region Veneto, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Montagnana all'interno della provincia di Padova
|Sito=http://www.comune.montagnana.pd.it/
}}
'''Montagnana''' (''Montanjana'' in [[lingua veneta|veneto]]<ref>{{cita libro | autore= Gianna Marcato | titolo= Lingue e dialetti nel Veneto | anno= 2005 | editore= Unipress | città= Padova}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Padova]] in [[Veneto]].
'''Montagnana''' è un [[comune italiano]] di {{formatnum:9370}} abitanti<ref>Fonte: ISTAT - Bilancio demografico al 30/11/2012 [http://demo.istat.it/bilmens2012gen/index.html].</ref> della [[provincia di Padova]]. A Montagnana è stata conferita la [[Bandiera arancione]] per le sue bellezze storiche e per la valorizzazione dei prodotti tipici.
 
Alla [[Città d'Italia|città]] di Montagnana è stata conferita la [[Bandiera arancione]] per le sue bellezze storiche e per la valorizzazione dei prodotti tipici; inoltre essa fa parte dell'associazione [[I borghi più belli d'Italia]]. Nel [[2018]] è stata riconosciuta tra le località [[Spighe Verdi]].
==Clima e geografia==
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Il comune di Montagnana, situato nella parte sud-occidentale della provincia, dista circa 50 chilometri da [[Padova]] e confina con le province di [[Provincia di Verona|Verona]], nel tratto in cui scorre il [[Fratta (fiume)|fiume Fratta]], e [[Provincia di Vicenza|Vicenza]]. Montagnana è il quarto comune della provincia per estensione.
 
===Clima===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Montagnana}}
 
== Origini del nome ==
Il nome deriva dal [[toponimo]] ''Motta Aeniana'': in latino medievale "motta" indicava una piccola altura, mentre "aeniana" una [[mansio]].<ref>{{Cita web|url =http://www.comune.montagnana.pd.it/Home/Guida-al-paese?IDPagina=17867|titolo = Montagnana nell'antichità }}</ref>
 
== Storia ==
Le origini di Montagnana probabilmente risalgono ad epoca romana, in un territorio soggetto a frequenti alluvioni e circondato dal fiume [[Adige]], fino alla cosiddetta [[rotta della Cucca]] che modificò il percorso del fiume.<ref>{{Cita web|url = http://wug.cab.unipd.it:8080/DigLib/DataBase/repository/1231769718/d2pp41_62.pdf|titolo = Evoluzione paleoidrografica della pianura veneta meridionale e rapporto Uomo-Ambiente nell’Olocene }}</ref>
 
Nel 1242 [[Ezzelino III da Romano]] conquistò la città e iniziò i lavori di fortificazione.<ref>{{Cita web|url=https://www.collieuganei.it/castelli/cinta-muraria-montagnana/ |titolo=Cinta muraria di Montagnana |sito=collieuganei.it |accesso=16 aprile 2023}}</ref> Dopo lunghe guerre, dal [[1405]] fino al [[1797]] la città fece parte della [[Repubblica di Venezia]].
 
=== Simboli ===
[[File:Montagnana-Gonfalone.png|thumb|200px|Gonfalone comunale]]
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 4 maggio 1964.<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?2235 |titolo= Montagnana |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 5 luglio 2023 }}</ref>
;Stemma
{{Citazione|[[Troncato]]: il primo d'argento, al [[leone di S. Marco]] di rosso; il secondo [[ritroncato]] di rosso e di nero, al cantone troncato d'oro e d'azzurro, caricato di una stella di otto raggi [[dell'uno all'altro]]. Ornamenti esteriori da Città.<ref>{{Cita testo|url = http://www.comuniecitta.it/risorse/statuti/montagnana.pdf|titolo = Art. 3 comma 2 dello Statuto Comunale }}</ref>}}
; Gonfalone
{{citazione|Drappo troncato di rosso e di nero, riccamente ornato di ricami d’oro e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione [[Attributi araldici di posizione#Centrato|centrata]] in oro: {{maiuscoletto|Comune di Montagnana}}.}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:MontagnanaPiazza.jpg|thumb|left|Piazza [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]] con il [[Duomo di Montagnana|duomo di Santa Maria Assunta]]]]
Oltre che per lo straordinario complesso fortificato, la città si fa apprezzare per il tessuto urbano, fatto di vie e di edifici sorti in periodo [[Rinascimento|rinascimentale]] e, parte, durante la ripresa economica del [[XIX secolo]].
 
[[File:Villa_Pisani_Montagnana_by_Marcok_2009-08-08_f08.jpg|thumb|left|[[Villa Pisani (Montagnana)|Villa Pisani]]]]
Sulla grande piazza centrale, si protende il Duomo ([[1431]]-[[1502]]), dalle imponenti forme tardo-[[Arte gotica|gotiche]] con aggiunte rinascimentali. All'interno si possono ammirare: la ''Trasfigurazione'' di [[Paolo Veronese]], tre tavole di [[Giovanni Buonconsiglio]] detto il Marescalco ([[XVI secolo]]), una grande tela votiva di notevole valore documentale riproducente la [[battaglia di Lepanto]] ([[1571]]). Le pareti sono ornate di raffinate decorazioni e di [[affresco|affreschi]], tra i quali, notevolissimi, quello del catino [[abside|absidale]] del Buonconsiglio, e, ai lati dell'ingresso, la Giuditta e il David, recentemente attribuiti al [[Giorgione]].
 
Oltre che per lo straordinario complesso fortificato, la città si fa apprezzare per il tessuto urbano, fatto di vie e di edifici sorti in periodo [[Rinascimento|rinascimentale]] e, in parte, durante la ripresa economica del [[XIX secolo]].
Sempre sulla piazza, si affaccia l'elegante palazzo Valeri e l'antico Monte di Pietà. In via Matteotti sta il palazzo Magnavin-Foratti, in raffinato stile gotico-veneziano, che si dice sia stata la residenza di Jacopa, moglie del condottiero Erasmo da Narni detto il [[Gattamelata]].
 
Sulla piazza centrale si protende il [[Duomo di Montagnana|duomo]] ([[1431]]-[[1502]]), dalle imponenti forme tardo-[[Gotico|gotiche]] con aggiunte rinascimentali. All'interno sono esposte la ''[[Trasfigurazione di Cristo (Veronese)|Trasfigurazione]]'' di [[Paolo Veronese]], tre tavole di [[Giovanni Buonconsiglio]] detto il Marescalco ([[XVI secolo]]), una grande tela votiva di notevole valore documentale riproducente la [[battaglia di Lepanto]] ([[1571]]). Le pareti sono ornate di raffinate decorazioni e di affreschi, tra i quali, notevolissimi, quello del catino absidale del Buonconsiglio e, ai lati dell'ingresso, la ''Giuditta'' e il ''David'', recentemente attribuiti al [[Giorgione]].
In via Carrarese si trova il Municipio, opera attribuita all'architetto veronese [[Michele Sanmicheli]] ([[1532]]). In via Scaligera vi è la chiesa tardo-[[arte romanica|romanica]] di San Francesco, con attiguo monastero delle Clarisse; in via San Benedetto si affaccia l'omonima chiesa [[arte barocca|barocca]] (in corso di restauro). Subito fuori dell'abitato, a ridosso di porta Padova, vi è la [[Villa Pisani (Montagnana)|villa Pisani]], uno dei capolavori di [[Andrea Palladio|Palladio]], che all'interno conserva statue di [[Alessandro Vittoria]] ([[1525]]-[[1608]]). Da segnalare, in via dei Montagnana, l'antico ospedale di Santa Maria con un affresco di Giovanni Buonconsiglio e, nell'omonima via, la chiesetta di Sant'Antonio Abate, con tracce di presenza [[templari|templare]].
 
Sempre sulla piazza, si affaccia l'elegante palazzo Valeri e l'antico Monte di Pietà. In via Matteotti sorge il palazzo Magnavin-Foratti, in raffinato stile gotico-veneziano, che si dice sia stata la residenza di Jacopa, moglie del condottiero Erasmo da Narni detto il [[Gattamelata]].
I monumenti più insigni, tuttavia, sono costituiti dalla cinta muraria, dalla rocca degli Alberi e dal castello di San Zeno.
 
Le opere di fortificazione alto-[[medioevo|medioevali]], che si suppongono rafforzate nel [[X secolo]] in difesa delle scorrerie degli [[Magiari|Ungari]], erano costituite quasi esclusivamente da terrapieni, palizzate, fossati e barriere di piante spinose (rimane qualche ricordo in vecchi toponimi delle vie interne). Montagnana viene citata come ''castrum'' in un documento del [[996]]. Nei secoli successivi numerose testimonianze documentali attestano la sua funzione difensiva e protettiva a vantaggio dei villaggi circostanti i cui abitanti erano tenuti alla manutenzione dell'apparato difensivo (mura, bertesche, ponte) e al servizio militare nei confronti del castrum considerato ricetto comune di importanza vitale per la sicurezza di tutti. [[Ezzelino da Romano]] il Tiranno ([[1194]]-[[1259]]), presa e incendiata Montagnana nel [[1242]], munì il luogo di fortificazioni adeguate all'epoca (''ziron''). Il mastio del castello di San Zeno (oggi agibile fin sulla sommità) è a lui attribuito.
In via Carrarese si trova il municipio, opera attribuita all'architetto veronese [[Michele Sanmicheli]] ([[1538]]). In via Scaligera vi è la chiesa tardo-[[arte romanica|romanica]] di San Francesco, con attiguo monastero delle [[Monache clarisse|Clarisse]]; in via San Benedetto si affaccia l'omonima chiesa [[arte barocca|barocca]], oggi sconsacrata e adibita ad auditorium per l'educandato e l'accademia musicale annessi. Subito fuori dell'abitato, a ridosso di porta Padova, vi è [[Villa Pisani (Montagnana)|villa Pisani]], uno dei capolavori di [[Andrea Palladio|Palladio]], che all'interno conserva statue di [[Alessandro Vittoria]] ([[1525]]-[[1608]]).
 
Da segnalare, in via dei Montagnana, l'antico ospedale di Santa Maria con un affresco di Giovanni Buonconsiglio e, nell'omonima via, la chiesetta di Sant'Antonio Abate, con tracce di presenza [[Cavalieri templari|templare]].
 
I monumenti più insigni, tuttavia, sono costituiti dalla cinta muraria, dalla Rocca degli Alberi e dal Castello di San Zeno.
 
Le opere di fortificazione alto-[[medioevo|medioevali]], che si suppongono rafforzate nel [[X secolo]] in difesa delle scorrerie degli [[Magiari|Ungari]], erano costituite quasi esclusivamente da terrapieni, palizzate, fossati e barriere di piante spinose (rimane qualche ricordo in vecchi toponimi delle vie interne). Montagnana viene citata come ''castrum'' in un documento del [[996]]. Nei secoli successivi numerose testimonianze documentali attestano la sua funzione difensiva e protettiva a vantaggio dei villaggi circostanti i cui abitanti erano tenuti alla manutenzione dell'apparato difensivo (mura, bertesche, ponte) e al servizio militare nei confronti del castrum considerato ricetto comune di importanza vitale per la sicurezza di tutti. [[Ezzelino III da Romano]] detto il Tiranno ([[1194]]-[[1259]]), presa e incendiata Montagnana nel [[1242]], munì il luogo di fortificazioni adeguate all'epoca (''ziron''). Il mastio del castello di San Zeno (oggi agibile fin sulla sommità) è a lui attribuito.
 
=== Cinta muraria ===
[[File:MontagnanaMura.JPG|thumb|left|La città murata dal castelloCastello di San Zeno]]
Le mura attuali, che costituiscono uno degli esempi più insigni e meglio conservati di architettura militare medioevale in [[Europa]], salvo il complesso di Castel San Zeno e i tratti di cinta ad oriente ed occidente che sono più antichi, risalgono alla metà del [[XIV secolo|Trecento]], quando i [[Carraresi]], signori di [[Padova]], vollero ampliare e rafforzare quello che era un essenziale luogo forte di frontiera dello stato padovano contro la [[Verona]] degli [[Scaligeri]], che dominava la vicina [[Legnago]]. Lo spazio urbano ''intra moenia'' fu in quell'occasione ampliato, e la nuova cinta fu costruita con strati sovrapposti di mattoni e di pietre (trachite trasportata per via d'acqua dai vicini [[colli Euganei]]). La città fortificata è racchiusa in un quadrilatero irregolare delle dimensioni di circa metri 600 x 300 con un'area di 24 ettari e un perimetro di circa due chilometri. Le [[Mura (architettura)|mura]], coronate da merli di tipo [[guelfo]], sono alte dai 6,5 agli 8 metri, con uno spessore di cm 96-100. Tra un merlo e l'altro, delle ventole in legno servivano a riparare i difensori. Le torri perimetrali, in totale 24, distanziate di circa 60 metri, sono alte fra i 17 ed i 19 metri. Il vallo esterno varia dai 30 ai 40 metri.
 
Le mura attuali, che costituiscono uno degli esempi più insigni e meglio conservati di architettura militare medioevale in [[Europa]], salvo il complesso di Castel San Zeno e i tratti di cinta ad oriente ed occidente che sono più antichi, risalgono alla metà del [[XIV secolo|Trecento]], quando i [[Da Carrara|Carraresi]], signori di [[Padova]], vollero ampliare e rafforzare questo essenziale luogo forte di frontiera dello stato padovano contro la [[Verona]] degli [[Della Scala|Scaligeri]], che dominava la vicina [[Legnago]]. Lo spazio urbano ''intra moenia'' fu in quell'occasione ampliato, e la nuova cinta fu costruita con strati sovrapposti di mattoni e di pietre (trachite trasportata per via d'acqua dai vicini [[colli Euganei]]). La città fortificata è racchiusa in un quadrilatero irregolare delle dimensioni di circa 600 x 300 metri con un'area di 24 ettari e un perimetro di circa due chilometri. Le [[Mura (fortificazione)|mura]], coronate da merli di tipo [[Guelfi e ghibellini#Guelfi|guelfo]], sono alte dai 6,5 agli 8 metri, con uno spessore di 96-100 centimetri. Tra un merlo e l'altro, delle ventole in legno servivano a riparare i difensori. Le torri perimetrali, in totale 24, distanziate di circa 60 metri, sono alte fra i 17 ed i 19 metri. Il vallo esterno varia dai 30 ai 40 metri.
All'interno dei fornici che reggono il [[cammino di ronda]] erano allogati i magazzini (''canipe'') per la custodia dei beni prodotti nelle campagne (si notano ancora gli incavi per fissare le armature in legno). Nelle torri, a più piani e coperte da un tetto spiovente defilato sotto la piazzola munita di macchina da lancio, stavano altri magazzini e gli alloggiamenti per i militi posti a guarnigione della fortezza nei momenti di emergenza bellica. Una zona priva di costruzioni e adibita a pomerio coltivato per fronteggiare lunghi assedi, stava tutto attorno alle mura dalla parte interna.
 
All'interno dei fornici che reggono il [[cammino di ronda]] erano allogati i magazzini (''canipe'') per la custodia dei beni prodotti nelle campagne (si notano ancora gli incavi per fissare le armature in legno). Nelle torri, a più piani e coperte da un tetto spiovente defilato sotto la piazzola munita di macchina da lancio, stavano altri magazzini e gli alloggiamenti per i militi posti a guarnigione della fortezza nei momenti di emergenza bellica. Una zona priva di costruzioni, e adibita a pomerio coltivato per fronteggiare lunghi assedi, stava tutto attorno alle mura dalla parte interna.
Attorno alla cinta muraria correva un ampio fossato (l'attuale pittoresco e verde vallo) allagato con l'acqua del fiume [[Frassine]] (confine verso il Vicentino) derivata per mezzo di un canale ad argini sopraelevati (il Fiumicello) avente funzione di vallo difensivo di saldatura lungo il quale, dalla parte padovana, stava un serraglio sopraelevato per la concentrazione delle truppe. Tutto attorno alla zona montagnanese erano paludi intransitabili o plaghe inondabili in caso di guerra, così che la città murata costituiva la chiave della frontiera padovana verso ovest. La struttura militare era per di più attorniata da quattro fortificazioni avanzate perimetrali (le bastie), ora scomparse, e le due rocche poste a difesa delle due porte erano circondate da fossato pure dalla parte di città. La fortezza, ai suoi tempi, era imprendibile e, di fatto, fino all'avvento delle grosse bocche da fuoco ([[XVI secolo]]), non fu mai espugnata militarmente.
 
Attorno alla cinta muraria correva un ampio fossato (l'attuale pittoresco e verde vallo) allagato con l'acqua del [[Frassine (fiume)|fiume Frassine]] (confine verso il Vicentino) derivata per mezzo di un canale ad argini sopraelevati (il Fiumicello) avente funzione di vallo difensivo di saldatura lungo il quale, dalla parte padovana, stava un serraglio sopraelevato per la concentrazione delle truppe. Tutto attorno alla zona montagnanese erano paludi intransitabili o plaghe inondabili in caso di guerra, così che la città murata costituiva la chiave della frontiera padovana verso ovest. La struttura militare era per di più attorniata da quattro fortificazioni avanzate perimetrali (le bastie), ora scomparse, e le due rocche poste a difesa delle due porte erano circondate da fossato pure dalla parte di città. La fortezza, ai suoi tempi, era imprendibile e, di fatto, fino all'avvento delle grosse bocche da fuoco ([[XVI secolo]]), non fu mai espugnata militarmente.
L'accesso alla città era controllato dalle porte fortificate del castello di San Zeno (ad est, verso [[Padova]]) e della Rocca degli Alberi (ad ovest, verso il veronese). Solo più tardi, nel '500, fu aperta a nord una terza porta (porta Nova o di Vicenza) per agevolare le comunicazioni con il porto fluviale del Frassine. Alla fine dell'[[Secolo XIX|Ottocento]] un quarto varco fu praticato verso sud, per accesso alla stazione ferroviaria.
 
L'accesso alla città era controllato dalle porte fortificate del Castello di San Zeno (ad est, verso [[Padova]]) e della Rocca degli Alberi (ad ovest, verso il veronese). Solo più tardi, nel '500, fu aperta a nord una terza porta (porta Nova o di Vicenza) per agevolare le comunicazioni con il porto fluviale del Frassine. Alla fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]] un quarto varco fu praticato verso sud, per accesso alla stazione ferroviaria (porta XX Settembre).
 
Le mura medievali di Montagnana sono state inserite tra [[I Luoghi del Cuore]], iniziativa promossa dal [[Fondo Ambiente Italiano|FAI]].[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Montagnana, 1967) - BEIC 6346862.jpg|miniatura|Porta Legnago, detta anche Rocca degli Alberi. Foto del 1967, [[Paolo Monti]]]]
 
=== Rocca degli Alberi ===
La roccaRocca degli Alberi, che si alza imponente e pittoresca sul vallo dalla parte occidentale, fu costruita dai [[Da Carrara|Carraresi]] nel biennio [[1360]]-[[1362|62]] con funzione esclusivamente militare. L’ingressoL'ingresso fortificato era costituito da un complesso sistema difensivo: lungo l'androne di transito, dominato da due torri, stavano quattro porte a battenti, due saracinesche e quattro ponti levatoi a bilanciere. Sistema simile era a castelCastel San Zeno.
 
Dal [[19641963]] la rocca ospitaospitava l'[[ostello]] della gioventù, ora spostato in una struttura pochi metri fuori le mura, ed è visitabile nel periodo aprile-ottobre.
 
Nel 1980, le [[Poste Italiane]] dedicarono alla Rocca un [[francobollo]] da 1000 [[Lira italiana|lire]], facente parte della raccolta nota come "[[Castelli d'Italia]]".
=== Il Mastio ===
Il Mastio è una torre imponente di circa 40 metri d'altezza che doveva costituire un punto privilegiato per l'avvistamento e la difesa della città. Venne costruito nel 1242 dal tiranno che, dopo aver conquistato e dato alle fiamme la città, decise di dotarla di nuove strutture difensive. Originariamente doveva essere più basso e coperto da un tetto di legno sormontato da una guardiola: da qui i soldati montagnanesi potevano avvistare i nemici che venivano da Padova o da Venezia.
 
=== Castello di San Zeno ===
Il castelloCastello di San Zeno (il cui toponimo derivante dalla vicina chiesa di [[San Zeno]], richiama una fase di espansione della diocesi veronese) sorge nel luogo di un insediamento alto-medioevale che fu residenza degli eredi di [[Ugo II di Toscana|Ugo il Grande]] di [[Toscana]], divenuti in seguito i marchesi d'[[Este]]. L'odierna costruzione (salvo l'ala veneziana e le sovrastrutture [[austria]]cheaustriache) risale per buona parte al [[XIII secolo]], quando Ezzelino III da Romano, dopo averla data alle fiamme nel [[1242]], volle meglio fortificare Montagnana. L'edificio ha pianta rettangolare (metri 46 x 26) con un ampio cortile interno. Fino agli inizi del XIX secolo, il castello era circondato da un fossato che lo isolava anche dal lato di città. La struttura era completata da torri (di cui ne restano due) e dal vicino mastio (alto circa 40 metri). Inizialmente, il ponte levatoio che varcava il vallo consentendo l'accesso alla città, immetteva probabilmente nel cortile interno del castello. Si ipotizza che il passaggio sia stato poi spostato sul lato sud del castello stesso, protetto sia da questo che dall'alto mastio. Quando Padova, Verona e le altre città del Veneto furono assoggettate da Venezia e cessarono le loro reciproche continue lotte, Montagnana prosperò come zona di produzione agricola e, in particolare, della [[Cannabis|canapa]], le cui fibre erano necessarie per le corde e le vele dell'arsenale veneziano. Il castello di San Zeno fu allora adibito a deposito di tale produzione.Il castello continuò ad essere utilizzato come quartiere di alloggi militari e, in seguito, anche col [[Regno d'Italia]] fino alla [[Prima guerra mondiale]].
 
L'edificio ha pianta rettangolare (metri 46 x 26) con un ampio cortile interno. Fino agli inizi del XIX secolo, il castello era circondato da un fossato che lo isolava anche dal lato di città. La struttura era completata da torri (di cui ne restano due) e dal vicino mastio (alto circa 40 metri) che doveva costituire un punto privilegiato per l'avvistamento e la difesa della città. Inizialmente, il ponte levatoio che varcava il vallo consentendo l'accesso alla città immetteva probabilmente nel cortile interno del castello. Si ipotizza che il passaggio sia stato poi spostato sul lato sud del castello stesso, protetto sia da questo che dall'alto mastio. Quest'ultimo originariamente doveva essere più basso e coperto da un tetto di legno sormontato da una guardiola.[[File:01CastelloSZeno.jpg|thumb|Castel San Zeno]]
Una veduta del castello di San Zeno, visto da nord-est come appariva nel [[XVI secolo|'500]], è riprodotta in un prezioso disegno a [[sanguigna]] attribuito a Giorgione (conservato al museo Boymans Van Beuningen di [[Rotterdam]]).
 
Quando Padova, Verona e le altre città del Veneto furono assoggettate da [[Repubblica di Venezia|Venezia]] e cessarono le loro reciproche continue lotte, Montagnana prosperò come zona di produzione agricola e, in particolare, della [[Cannabis|canapa]], le cui fibre erano necessarie per le corde e le vele dell'arsenale veneziano. Il Castello di San Zeno fu allora adibito a deposito di tale produzione.
 
Il castello continuò ad essere utilizzato come quartiere di alloggi militari e, in seguito, anche col [[Regno d'Italia]] fino alla [[prima guerra mondiale]].
 
Attualmente al suo interno sono ospitati il Museo Civico "Antonio Giacomelli"<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.montagnana.pd.it/Home/Guida-al-paese?IDPagina=17898|titolo=Museo Civico "Antonio Giacomelli"}}</ref>, istituito nel 1980, la Biblioteca Civica e il Centro Studi sui Castelli, fondato nel 1954.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.montagnana.pd.it/Home/Guida-al-paese?IDPagina=17899|titolo=Centro Studi sui Castelli}}</ref>
 
Una veduta del Castello di San Zeno, visto da nord-est come appariva nel [[XVI secolo|'500]], è riprodotta in un prezioso disegno a [[sanguigna]] attribuito a [[Giorgione]] (conservato al [[museo Boijmans Van Beuningen]] di [[Rotterdam]]).
 
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
Montagnana 22 (8187050185).jpg|Rocca degli Alberi
Montagnana 7 (8379623473).jpg|Porta Vicenza
Montagnana 24 (8379624455).jpg|Porta XX Settembre
05Montagnana.jpg|Palazzo della Cassa di Risparmio
Montagnana-Palazzo Magnavin.jpg|Palazzo Magnavin-Foratti
</gallery>
 
== Società ==
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=== Etnie e minoranze straniere ===
GliAl 31 dicembre 2019 gli stranieri residenti nel comune sono 768622, ovvero l'8il 7,111% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2010str2019/index.html|editore=ISTAT|titolo=Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 20102020 per sesso e cittadinanza|editore=ISTAT|accesso=1428 luglio novembre2020 2012}}</ref>:
 
# {{MAR}}[[Marocco]], 360274
# {{ALB}}[[Albania]], 133109
# {{ROU}}[[Romania]], 10972
# {{UKR}}[[Cina]], 2132
# [[Ucraina]], 22
# [[Nigeria]], 17
# [[Moldavia]], 13
# [[Serbia]], 12
 
== Cultura ==
=== Biblioteca ===
Operano a Montagnana: la [[Compagnia Prototeatro]], diretta dal regista [[Piero Dal Prà]], premiata in numerosi festival nazionali e la [[Corale Martinelli-Pertile]] attiva dal 1962, diretta dal Maestro [[Paola Bassi]] (1976) flautista.
La Biblioteca comunale, ospitata nel Castello di San Zeno in Piazza Trieste, fa parte della rete bibliotecaria della Provincia di Padova.
 
=== Museo ===
== Persone legate a Montagnana ==
Il Museo Civico di Montagnana, anch'esso al Castello di San Zeno, contiene numerosi reperti di rilevante interesse archeologico.
Il politico [[Luigi Chinaglia]], presidente per un solo mese della Camera dei deputati del Regno D'Italia (30 maggio 1899-30 giugno 1899), vi nacque e morì; la cittadina ha dato i natali anche a diversi artisti, tra cui il pittore del XV secolo Jacopo Parisato (detto [[Jacopo da Montagnana]]) ed [[Alvise Lamberti]] (o Ramberti), [[architetto]] attivo anche a [[Mosca]] nella costruzione del [[Cremlino di Mosca|Cremlino]] (secc.XV-XVI). Nel [[Quattrocento|'400]] la città fu residenza dell'[[umanista]], [[medico]] e [[astrologo]] [[Galeotto Marzio]] da [[Narni]], consigliere ed amico del [[Mattia Corvino|re Mattia Corvino]] d'[[Ungheria]] (sec.XV).
 
=== Musica ===
A Montagnana nacquero gli illustri tenori [[Aureliano Pertile]] e [[Giovanni Martinelli (tenore)|Giovanni Martinelli]]. Ad essi è dedicata una sala del museo civico e l'omonima arena nei pressi della rocca denominata Porta Padova.
La [[Corale Martinelli-Pertile]], intitolata così in onore dei due illustri tenori montagnanesi [[Giovanni Martinelli (tenore)|Giovanni Martinelli]] e [[Aureliano Pertile]], è attiva dal 1962 ed è diretta dal Maestro [[Paola Bassi]] (1976), flautista.
[[Academia Musica Nova]], fondato nel 2005 dal Maestro [[Edoardo Gioachin]] (1975), compositore e pianista che da allora ne è direttore, è un coro specializzato in polifonia rinascimentale.
 
=== Teatro ===
Vi è nato anche lo scrittore [[Ferdinando Camon]].
A Montagnana sono presenti due teatri: il "Bellini" ospita spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche, mentre il "Branzo" è chiuso da molti anni. Opera a Montagnana la [[Compagnia Prototeatro]], diretta dal regista [[Piero Dal Prà]], premiata in numerosi festival nazionali.
 
Originari di Montagnana sono anche il chitarrista [[Giovanni Cenci]], il pilota dell'[[Aeronautica militare]] [[Gianmarco Bellini]], i calciatori [[Nico Facciolo]], [[Andrea Pinzan]] e [[Gildo Rizzato]] e l'attrice teatrale [[Alice Mizzon]].
 
=== Eventi ===
Dal [[1977]], rinnovando una tradizione risalente al [[Medioevo]], si corre ogni anno, nel vallo sottodella la roccaRocca degli Alberi, il "''Palio dei 10 comuniComuni del Montagnanese"''. Esso, grazie alla rievocazione in costume delle figure medievali e rinascimentali e al mercatino, richiama ogniin città migliaia di turisti durante il fine settimana annodella (1ªprima domenica di settembre) numerosi turisti.
 
L{{'}}''Hibernales Ludi'', svolta per diversi anni ma ora sospesa, era una manifestazione che si teneva alla fine di ogni anno per ricordare la leggenda della mantella. Le persone partecipanti erano invitate ad indossare una mantella rossa come quella dei fantocci di legno posizionati sulle mura parecchi secoli prima. Gli Scaligeri infatti, intorno al 1200, programmarono di attaccare Montagnana ma vedendo così tante persone pronte a difendere la città desistettero; una volta capito l'inganno, gli Scaligeri erano pronti ad attaccare, ma l'arrivo dell'esercito da Padova evitò la conquista.
 
Nel mese di maggio si tiene la "Festa del prosciutto crudo dolce di Montagnana".
 
Ad inizio aprile ed inizio ottobre ha luogo "Montagnanese in Fiera", rassegna del mondo agricolo ed artigianale in cui vengono esposti prodotti tipici, macchine agricole e tutto ciò che è legato alla tradizione locale.
 
La tradizionale sagra locale ha luogo a metà agosto, in particolare il 15, giorno dei festeggiamenti per l'Assunta che è patrona della città e dedicataria del Duomo.
Nel mese di maggio si svolge da alcuni anni la "Festa del prosciutto crudo dolce di Montagnana".
 
Un'altra ricorrenza religiosa è il 21 novembre, [[Festa della Madonna della Salute]].
La tradizionale sagra locale si effettua il 15 agosto, per festeggiare la patrona della città, santa Maria Assunta (alla quale è intitolato anche il duomo).
 
== Economia ==
[[File:Photo "Villa Glori" Wheat harvest 1940 - Touring Club Italiano 1.2807.jpg|thumb|Mietitura del grano a Montagnana nel 1940]]
Fra i prodotti tipici del montagnanese è noto il [[prosciutto veneto Berico-Euganeo]].
L'economia di Montagnana è legata prevalentemente al settore primario ma non mancano attività di piccola-media industria e artigianato, tra le quali è rinomata la produzione del [[mobile (arredamento)|mobile d'arte]].<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=1 | p=18}}</ref> Tra gli altri prodotti tipici del montagnanese è noto il [[Prosciutto Veneto Berico-Euganeo]]. La città fa inoltre parte della zona di produzione del vino [[Merlara (vino)|Merlara DOC]].
 
=== Banche ===
Ha sede nella città il [[Credito Cooperativo Interprovinciale Veneto]] fondato nel [[2001]], sottoposto nel 2016 a [[liquidazione coatta amministrativa]] e rilevato da ''Banca Sviluppo''.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
Il comune è attraversato dalla [[Strada statale 10 Padana Inferiore|strada regionale 10 Padana Inferiore (SR 10)]].
Il servizio di trasporto pubblico a Montagnana è garantito da autoservizi delle società [[Busitalia-Sita Nord|Busitalia - Sita Nord]], [[Ferrovie e Tramvie Vicentine]] (FTV) e [[ATV (Verona)|ATV]].
 
Il servizio di trasporto pubblico a Montagnana è garantito da autoservizi delle società [[Busitalia-Sita Nord|Busitalia - Sita Nord]], [[SVT (Vicenza)|Società Vicentina Trasporti (SVT)]] e [[ATV (Verona)|ATV]].
 
Montagnana è inoltre servita dall'[[stazione di Montagnana|omonima stazione]] della [[ferrovia Mantova-Monselice]], servita dacon treni regionali effettuati da [[Trenitalia]] e [[Sistemi Territoriali]] nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la [[Regione del Veneto]] e strutturati secondo quanto previsto dal [[Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale]]. Tra il [[1887]] e il [[1948]] nelle adiacenze di tale impianto era presente la stazione terminale della [[Tranvia Vicenza-Noventa-Montagnana]], gestita da FTV, che attraversava la città servendola altresì con una fermata posta nei pressi di Porta Padova.
 
A Montagnana è presente l'[[Aviosuperficie Montagnana|aviosuperficie Gianlino Baschirotto]], caratterizzata da una pista in erba della lunghezza di 1300 metri.
Tra il [[1887]] e il [[1948]] nelle adiacenze di tale impianto era presente la stazione terminale della [[Tranvia Vicenza-Noventa-Montagnana]], gestita anch'essa dalle FTV, che attraversava la città servendola altresì con una fermata posta nei pressi di Porta Padova.
 
== Sport ==
La principale squadra di calcio del comune è l'[[Associazione Calcio Montagnana]], nata nel 1915, che milita in [[Prima Categoria]].
=== Calcio ===
 
In zona Palù è presente un [[Motocross|crossodromo]] affiliato [[Federazione Motociclistica Italiana|FMI]], [[Unione Italiana Sport Per tutti|UISP]], [[Centro sportivo educativo nazionale|C.S.E.N.]] e una pista di [[enduro]].
La principale squadra di calcio della città è l' ''[[Associazione Calcio Montagnana]]'' che milita nel girone B [[Provincia di Verona|Veronese]] di [[Terza Categoria|3ª Categoria]]. È nata nel [[1925]].
 
La terza tappa del [[Giro Rosa 2016]] è partita da Montagnana.
===Gioco della bandiera===
L' ''Associazione Musici & Sbandieratori "Città Murata"'' di Montagnana è nota per aver vinto numerosi campionati nazionali e regionali.
===Motociclismo===
In località Palù è presente un [[Motocross|crossodromo]] affiliato FMI e UISP.
 
Da oltre 30 anni è attivo l'A.S.D. Sci Club Montagnana.<ref>{{Cita web|url = https://sciclubmontagnana.it/chi-siamo-2024/|titolo = Chi siamo - A.S.D. Sci Club Montagnana |sito = sciclubmontagnana.it}}</ref>
===Aeronautica===
A Montagnana è presente l'[[aviosuperficie]] "Gianlino Baschirotto" caratterizzata da una pista in erba della lunghezza di 1300 metri.
 
L{{'}}''Associazione Musici e Sbandieratori Città Murata di Montagnana'' iscritta alla [[Federazione Italiana Sbandieratori]] vanta numerosi titoli regionali e nazionali.<ref>{{Cita news|url = http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2015/09/14/news/campionato-italiano-sbandieratori-vince-montagnana-1.12092396|titolo = Campionato italiano sbandieratori, vince Montagnana |data= 14 settembre 2015 |accesso = 2016-01-03|rivista = Il Mattino di Padova}}</ref>
== Città gemellate ==
 
* {{gemellaggio|Germania|Rothenburg ob der Tauber}}
Dal 2023 ha luogo il ''Premio Internazionale per la danza città di Montagnana'', concorso di danza organizzato dalla scuola ''Artedanza Academy'', presente a Montagnana dal 1997 e diretta da Jenny Dal Seno, prima ballerina.
 
== Amministrazione ==
===Sindaci dal 1946===
{| class="wikitable" float="center" style="text-align: left; font-size:90%;"
|-
!colspan=2|<small>Sindaco</small>
!<small>Partito</small>
!<small>Periodo</small>
!<small>Elezione</small>
|-
|bgcolor={{Colore partito|Partito Comunista Italiano}}|
|'''Giuseppe Redetti'''
|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[1946]]-[[1951]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1946|1946]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{Colore ombra partito|Democrazia Cristiana}}|
| rowspan=2|'''[[Gigliola Valandro]]'''
| rowspan=2|[[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=2| [[1951]]-[[1958]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1951|1951]]
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1956|1956]]
|-
|bgcolor={{Colore ombra partito|Democrazia Cristiana}}|
|'''Igino Colognese'''
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[1958]]-[[1960]]
| <small>''(1956)''</small>
|-
| rowspan=2 bgcolor={{Colore ombra partito|Democrazia Cristiana}}|
| rowspan=2|'''Remo Boscari'''
| rowspan=2|[[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=2| [[1960]]-[[1970]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1960|1960]]
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1964|1964]]
|-
|bgcolor={{Colore ombra partito|Democrazia Cristiana}}|
|'''Giuseppe Faggionato'''
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[1970]]-[[1975]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1970|1970]]
|-
|bgcolor={{Colore ombra partito|Democrazia Cristiana}}|
|'''Renato Loro'''
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[1975]]-[[1979]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1975|1975]]
|-
|bgcolor={{Colore ombra partito|Democrazia Cristiana}}|
|'''Giancarlo Bettini'''
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[1979]]-[[1980]]
| <small>''(1975)''</small>
|-
|bgcolor={{Colore ombra partito|Democrazia Cristiana}}|
|'''Giuseppe Faggionato'''
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[1980]]-[[1982]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1980|1980]]
|-
|bgcolor={{Colore partito|Partito Socialista Italiano}}|
|'''Francesco Gambarin'''
|[[Partito Socialista Italiano]]
|[[1982]]-[[1985]]
| <small>''(1980)''</small>
|-
|bgcolor={{Colore ombra partito|Democrazia Cristiana}}|
|'''Renato Loro'''
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[1985]]-[[1990]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1985|1985]]
|-
|bgcolor={{Colore ombra partito|Democrazia Cristiana}}|
|'''Carlo Colognese'''
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[1990]]-[[1991]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1990|1990]]
|-
|bgcolor={{Colore ombra partito|Democrazia Cristiana}}|
|'''Renato Savogin'''
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[1991]]-[[1992]]
| <small>''(1990)''</small>
|-
|bgcolor=|
|'''Pietro Pecorari <small>''([[Commissario prefettizio|Commiss. prefettizio]])''</small>'''
| -
|[[1992]]
| -
|-
|bgcolor={{Colore partito|Lista civica}}|
|'''Mario Alfieri'''
|[[Lista civica|L.c.]] ''Insieme per Montagnana''
|[[1992]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1992|1992]]
|-
|bgcolor=|
|'''Pietro Pecorari <small>''([[Commissario prefettizio|Commiss. prefettizio]])''</small>'''
| -
|[[1992]]-[[1993]]
| -
|-
! colspan=9| <small>Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1993)</small>
|-
|bgcolor={{Colore partito|Lista civica}}|
|'''Bruno Fratucello'''
|[[Lista civica|L.c.]] ''Insieme per Montagnana''
|[[1993]]-[[1996]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 1993|1993]]
|-
|bgcolor=|
|'''Pietro Pecorari <small>''([[Commissario straordinario|Commiss. straordinario]])''</small>'''
| -
|[[1996]]-[[1997]]
| -
|-
|bgcolor={{Colore partito|Centrismo}}|
|'''Antonio Giorio'''
|[[Centrismo in Italia|Centro]]
|[[1997]]-[[2001]]
|[[Elezioni comunali in Veneto del 1997|1997]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{Colore partito|Centro-destra in Italia}}|
| rowspan=2|'''Giuseppe Mossa'''
| rowspan=2|[[Centro-destra in Italia|Centro-destra]]
| rowspan=2| [[2001]]-[[2011]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2001|2001]]
|-
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2006|2006]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{Colore partito|Centro-destra in Italia}}|
| rowspan=2|'''Loredana Borghesan'''
| rowspan=2|[[Centro-destra in Italia|Centro-destra]]
| rowspan=2| [[2011]]-[[2021]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2011|2011]]
|-
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2016|2016]]
|-
|bgcolor={{Colore partito|Lega}}|
|'''Gian Paolo Lovato'''
|[[Lega per Salvini Premier|Lega]]
|[[2021]]-in carica
|[[Elezioni comunali in Veneto del 2021|2021]]
|-
|}
Fonte: Ministero dell'interno
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Germania|Rothenburg ob der Tauber}}<ref>{{Cita web|url = http://www.rothenburg.de/internationales/staedtefreundschaften/montagnana/|titolo = Rothenburg ob der Tauber Städtefreundschaften|accesso = 7 giugno 2017|dataarchivio = 18 settembre 2015|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150918171818/http://www.rothenburg.de/internationales/staedtefreundschaften/montagnana/|urlmorto = sì}}</ref>
 
==Note==
<references />
 
== Bibliografia ==
*Loredana Olivato Puppi, Enrico Maria Dal Pozzo ''Montagnana. Storia e incanto'', Terra Ferma Edizioni, 2006.
*Bruno Cogo - Piero Dal Prà, I tesori del Duomo. Oggetti di culto, arredi sacri, paramenti, antichi documenti del Duomo di Santa Maria Assunta, cuore della Magnifica Comunità di Montagnana, Anno MMII a nativitate Domini.
 
== Voci correlate ==
*[[Associazione Calcio Montagnana]]
*[[Duomo di Montagnana]]
*[[Stazione di Montagnana]]
*[[Villa Pisani (Montagnana)]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|commons=Category:Montagnana}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|https://www.visitmontagnana.com|Visit Montagnana}}
*[http://www2.regione.veneto.it/videoinf/rurale/prodotti/prosciutto.htm Il prosciutto di Montagnana]
*{{cita web|https://www.veneto.eu/IT/Montagnana|Montagnana sul portale turistico regionale}}
*[http://www.tesoritralemura.com Guida Turistica di Montagnana con videoguide e Codici QR]
*[http{{cita web|https://www.padovandoprolocomontagnana.com/paesi/montagnana/it|Pro padovando.com:loco Montagnana]}}
 
{{ProvinciaComuni della provincia di Padova}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Veneto}}