Armando Reverón: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Armando Julio
|Cognome = Reverón Travieso
|ForzaOrdinamento =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Caracas
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|GiornoMeseMorte = 18 settembre
|AnnoMorte = 1954
|Attività = pittore▼
|Epoca = 1900
▲|Attività = pittore
|Nazionalità = venezuelano
|Immagine =
|Didascalia = Armando Reverón nel [[1954]].
}} Entusiasta dell'[[Impressionismo]] [[Francia|francese]], la sua pittura si è evoluta dall'[[astrattismo]] al [[simbolismo]].
==Biografia==
Armando Reverón nasce a [[Caracas]] il 10 maggio [[1889]], figlio di Julio Reverón Garmendia e Dolores Travieso Montilla. Dopo il fallimento del matrimonio dei suoi genitori, viene mandato a [[Valencia]] presso una famiglia amica, i Rodriguez Zocca. In questa città frequenta la prima elementare con i salesiani. Qui rimane a fino ai 15 anni, età in cui comincia già a dimostrare il suo gusto per i colori e le forme. Questo grazie agli insegnamenti dello zio materno Ricardo Montilla che gli impartisce le prime nozioni sulla pittura risvegliando così la sua vocazione artistica. Nel [[1904]] ritorna a vivere insieme alla madre a [[Caracas]]. Nel [[1908]] si iscrive alla Accademia delle Belle Arti e fra i suoi maestri troviamo Antonio Herrera Toro, Emilio Mauri e Pedro Zerpa. Dati i suoi brillanti risultati negli studi gli viene concessa una borsa di studio in [[Europa]] nel [[1911]]. In quell'anno si trasferisce in [[Spagna]] e si iscrive alla [[Escuela de la Lonja|Escola de Artes i Oficis de La Lonja]] di [[Barcellona]] dove impara varie tecniche da Vicens Climent Navarro. Nel [[1912]] ritorna per un breve periodo a [[Caracas]] con opere che sono incluse nelle esposizioni del Circulo de Bellas Artes da poco fondato. L'influenza artistica ricevuta durante quell'anno in [[Spagna]] è evidente così come l'assimilazione avvenuta delle tecniche predominanti nel vecchio continente e la sua ammirazione per gli artisti spagnoli dell'epoca. Tra il [[1912]] e il [[1913]] torna nuovamente in [[Spagna]] ed entra alla Real Academia de Bellas Artes San Fernando di [[Madrid]] e frequenta spesso l'atelier di Jose Moreno Carbonero e di Antonio Muñoz Degrain. Ad inizio secolo il panorama della pittura spagnola è dominato da un gruppo di artisti che sono contrari agli schemi accademici e Reverón diventa partecipe di quest'inquietudine che si riflette nelle opere di quell'epoca. Si dedica allo studio delle opere di [[Francisco Goya]], [[El Greco]] e Zurbaran, artisti che ammirerà moltissimo e da cui rimarrà fortemente impressionato. Durante la sua permanenza in [[Spagna]] riceve l'invito ad andare a [[Parigi]] dove rimane per alcuni mesi nel [[1914]]. A [[Parigi]] viene ospitato da Fournier e da sua moglie Clotilde Pietro de Daudat e ha modo di incontrare Tito Salas e Carlos Otero. Da allora Reverón entra in contatto con la tendenza pittorica di moda nella città ma non è molto interessato alle opere di artisti come [[Paul Cézanne]], [[Pablo Picasso]], [[Marc Chagall]] o [[Amedeo
== Il periodo blu ==
Nel [[1915]], dopo l'esperienza parigina, si sposta a [[Madrid]] ma poco dopo decide di tornare definitivamente in [[Venezuela]]. A
== Il periodo bianco ==
[[File:El puerto de la guaira 1841.jpg|thumb|left|El Puerto de La Guaira]]
In questi anni ha inizio il suo periodo bianco in cui produce opere prodigiose usando pennellate corte in composizioni di stile astratto in cui dominano i toni bianchi. L'opera che segna il passaggio dal periodo blu a quello bianco è ''Fiesta en Caraballeda'' del [[1924]] in cui inserisce elementi nuovi alla sua pittura come pezzi di cocco, sassi, ecc. ''Luz tras mi enramada'' e ''Playa con figura de mujer'' consolidano l'espressività del periodo bianco che si estende fino al [[1934]]. Nel [[1926]] dipinge ''Oleaje'' e ''Playa de [[Macuto (Venezuela)|Macuto]]''. Dal [[1929]] in poi la sua pittura diventa più densa e diretta tanto da lasciare un'impronta personale all'arte pittorica. Nel [[1932]] [[Julian Padron]] pubblica nella rivista ''Elite'' un articolo sull'artista con foto di [[Alfredo Boulton]] che testimoniano i procedimenti tecnici che usa. Nel [[1933]] Reverón soffre la sua prima crisi nervosa ed abbandona l'olio e le tele da lui usate per dipingere sulla carta con pigmenti diluibili in acqua. È un cambiamento fondamentale che gli permette di
== Il periodo seppia ==
Il suo periodo Seppia inizia nel [[1936]], anno in cui sfrutta il colore stesso della tela nel suo stato quasi vergine. Rappresentativo di questo periodo è il suo quadro ''Cocoteros'' e i vari nudi dove si può apprezzare l'uso frequente dei toni gialli, arancioni e ocra. Questo periodo dà una nuova dimensione al paesaggio del litorale con l'eliminazione completa delle ombre e dei toni blu. Inoltre è il suo periodo creativo più lungo poiché finisce nel [[1949]]. Gli anni di questo periodo segnano una preferenza per la figura umana con tonalità che accompagnano le sue opere fino alla fine. Nel [[1937]] ottiene una medaglia nella esposizione internazionale di [[Parigi]] e l'anno successivo partecipa all'esposizione inaugurale del Museo de Bellas Artes di
== Gli ultimi anni ==
Nel [[1943]] muore sua madre e Reverón viene colpito da una forte depressione che sfocia in uno squilibrio mentale. Riesce comunque a partecipare a il IV Salone Ufficiale esponendo opere di grande paesaggi seppia della costa e pitture del Porto di [[La Guaira]]. Sempre a causa del forte squilibrio mentale viene ricoverato nell'Ospedale di San Jorge dal dottor J.A Baez Finol. La sua inattività dura due anni. Dall'ospedale torna a
L'anno dopo la sua morte viene organizzata un'esposizione retrospettiva delle sue opere nel
Dal [[2008]], si tiene una mostra speciale nel Museo d'Arte Moderna di [[New York]] di 100 dipinti eseguiti da Reverón.
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* ''El Rancho'' (1930).
* ''Cocoteros en la playa'' (1930).
* ''Paisaje de [[Macuto (Venezuela)|Macuto]]'' (1931).
* ''Mujer desnuda leyendo'' (1932).
* ''Ranchos'' (1932).
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*Santana, Emilio, ''Armando Reverón'', Caracas - Venezuela, Instituto Nacional de Cultura y Bellas Artes, 1969.
*Rodriguez, Belgica, ''Reverón: lo magico y lo oculto'', Caracas – Venezuela, Fundarte, 1978.
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