Yes: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua}}
{{Artista musicale
|nome = Yes
|tipo artista = Gruppo
|immagine = yes_concert.jpg
|didascalia = Gli Yes in concerto a [[Indianapolis]], [[1977]]. Da sinistra: [[Steve Howe]], [[Alan White (batterista 1949)|Alan White]], [[Jon Anderson]], [[Chris Squire]] e [[Rick Wakeman]].
|nazione = GBR
|genere = Rock progressivo
|genere2 = Art rock
|nota genere = <ref name=Progarchives>{{cita web|url=http://www.progarchives.com/artist.asp?id=105|titolo=Prog Archives - Yes|lingua=en|accesso=6 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100306014741/http://www.progarchives.com/artist.asp?id=105|urlmorto=no}}</ref><ref name="allmusic">{{cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/p5891|titolo=All Music - Yes|lingua=en|accesso=6 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101013094302/http://www.allmusic.com/artist/p5891|urlmorto=no}}</ref>
|nota genere2 = <ref name=allmusic/><ref name=Walker>{{cita libro|titolo=L'immagine pop. Musica e arti visive da Andy Warhol alla realtà virtuale|autore=John A. Walker|editore=EDT|anno=1994|p=99}}</ref><ref name=Britannica>{{cita libro|titolo=Disco, Punk, New Wave, Heavy Metal, and More: Music in the 1970s and 1980s|editore=Britannica|anno=2012|p=105|lingua=en}}</ref>
|etichetta = [[Atlantic Records]], [[Eagle Records]], [[Frontiers Records]], [[Arista Records]], [[Atco Records]]
|anno inizio attività = 1968
|anno fine attività = 1981
|anno inizio attività 2 = 1983
|anno fine attività 2 = 2004
|anno inizio attività 3 = 2009
|anno fine attività 3 = in attività
|totale album = 65
|album studio = 23
|album live = 12
|raccolte = 32
}}
Gli '''Yes''' sono un [[gruppo musicale]] [[Regno Unito|britannico]] formato nel 1968, annoverato tra i principali esponenti del [[rock progressivo]].<ref name="Rizzi96">{{cita|Rizzi|p. 96|cidRizzi}}.</ref><ref name=ondarock>{{cita web|autore=Michele Chiusi|titolo=Yes - Una panoplia progressive|sito=Ondarock|url=http://www.ondarock.it/rockedintorni/yes.htm|accesso=5 novembre 2014|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6TrEkHq6I?url=http://www.ondarock.it/rockedintorni/yes.htm|dataarchivio=5 novembre 2014|urlmorto=no}}</ref>
La band, fondata dal [[cantante]] [[Jon Anderson]], il [[bassista]] [[Chris Squire]], il [[chitarrista]] [[Peter Banks]], il [[tastierista]] [[Tony Kaye (musicista)|Tony Kaye]] e il [[batterista]] [[Bill Bruford]],<ref name=Progarchives/> ha conosciuto il periodo di maggior successo negli [[anni 1970|anni settanta]] e [[anni 1980|ottanta]], e nel corso degli anni ha visto avvicendarsi numerosi componenti.<ref name=allmusic/>
Sebbene il gruppo abbia sempre conservato un'attitudine musicale riconducibile al ''progressive rock'', sono due le formazioni rilevanti che, tra le tante susseguitesi nel corso del tempo, si sono distinte per importanza e per aver adottato due stili radicalmente differenti: la prima, quella del periodo "classico", era attiva negli anni settanta, nonché saltuariamente nei novanta e nei duemila, ed era composta dal ''leader'' Jon Anderson, da Chris Squire, da Bill Bruford o il suo successore [[Alan White (batterista 1949)|Alan White]], dal chitarrista [[Steve Howe]] e dal tastierista [[Rick Wakeman]];<ref>{{cita web|url=https://www.r3m.it/2020/09/28/yes-perche-la-band-britannica-si-chiama-cosi/.|titolo=Yes:perchè la band britannica si chiama così}}</ref> la seconda, caratterizzata da sonorità prossime al [[pop rock]] e all'[[arena rock]], ha attraversato gli anni ottanta e una parte dei novanta e comprendeva Jon Anderson, Chris Squire, Tony Kaye, Alan White e il chitarrista [[Trevor Rabin]], il quale ricopriva anche il ruolo di guida della band.<ref>{{cita web|url=https://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:mY0BuIORLT8J:https://www.nonsolosuoni.it/1613646805-93cba07454f06a4a960172bbd6e2a435.htm+&cd=20&hl=it&ct=clnk&gl=it|titolo=Yes:non solo suoni}}</ref>
Grazie ad album strutturalmente complessi e articolati, acclamati da critica e pubblico, come ''[[The Yes Album]]'', ''[[Fragile (Yes)|Fragile]]'', ''[[Close to the Edge]]'', ''[[Relayer]]'', ''[[Going for the One]]'' e all'estroso e controverso ''[[Tales from Topographic Oceans]]'', la band contribuisce in maniera sostanziale a delineare lo sviluppo della scena ''progressive'' [[Inghilterra|inglese]] e in seguito, dopo essersi riformata con Rabin, riscuote un successo discografico e popolarità a livello mondiale con ''[[90125]]''.
Gli Yes, proponendo un sofisticato [[rock sinfonico]] e romantico che fa largo uso di strumenti [[elettronica|elettronici]] innovativi,<ref name=Progarchives/> come l'[[ARP Odyssey]], il [[moog]] e il [[mellotron]], simboleggiano lo stile progressive e definiscono insieme ad altre formazioni, tra le quali [[King Crimson]], [[Genesis]] e [[Gentle Giant]], i canoni stessi del ''progressive rock''.<ref name="Rizzi96"/>
La band è stata sempre attiva nel corso degli anni, tranne per due brevissimi periodi: il primo agli inizi degli [[Anni 1980|anni ottanta]], a causa del temporaneo scioglimento della stessa, e il secondo a metà degli [[Anni 2000|anni duemila]]. Di fatto gli [[anni 2020]] rappresentano il settimo decennio di attività di questo gruppo.
== Storia ==
=== La prima era (1968–1981) ===
==== Gli esordi (1968–1971) ====
{{Immagine multipla
| allinea = left
| larghezza1 = 220
| larghezza2 = 160
| immagine1 = Yes plaque Basement 184 Shaftesbury Avenue London WC2 8JB.jpg
| immagine2 = Yes the English Progressive Rock Band (cropped).jpg
| sotto = Gli Yes si formarono a [[Londra]] nel seminterrato dell'allora ''Lucky Horseshoe Cafe'' (a sinistra), al civico 184 di [[Shaftesbury Avenue]]. A destra: [[Targa blu|targa commemorativa]] dell'evento.
}}
Le origini degli Yes risalgono al maggio del [[1968]], il periodo nel quale [[Jon Anderson]] conosce [[Chris Squire]]. Anderson lavorava in un bar che era posto proprio sopra al famoso [[Marquee Club]] di [[Londra]]; Jack Barry, il gestore del bar, presentò Squire ad Anderson. Quest'ultimo aveva cantato per alcuni anni in un gruppo chiamato [[The Warriors (gruppo musicale)|The Warriors]], con il quale aveva inciso due [[singolo (musica)|singoli]], e aveva poi intrapreso una carriera solista con lo pseudonimo "Hans Christian",<ref group="nota">Tale pseudonimo è ispirato al celebre favolista danese [[Hans Christian Andersen]].</ref> registrando altri due singoli. Squire, che suona in un complesso di nome ''Mabel Greer's Toyshop'', chiede ad Anderson di farne parte come cantante. E così Anderson comincia a collaborare con il gruppo e a comporre canzoni con Squire.
Dopo l'ingresso di Anderson, tra giugno e luglio del 1968 nuovi membri confluiscono nei Mabel Greer's Toyshop, rivoluzionando la precedente formazione: il batterista [[Bill Bruford]], il tastierista [[Tony Kaye (musicista)|Tony Kaye]] e il chitarrista [[Peter Banks]] (che già aveva militato nel gruppo, salvo poi uscirne brevemente).<ref>{{Cita web |url=http://www.bondegezou.co.uk/amy_faq.htm#almost |titolo=Alt.music.yes FAQ - People associated with the band |accesso=1º agosto 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120907161441/http://www.bondegezou.co.uk/amy_faq.htm#almost |urlmorto=no }}</ref> Dopo l'ultimo concerto dei Mabel Greer's Toyshop, datato 27 luglio, il neonato sodalizio (Squire, Anderson, Kaye, Banks e Bruford) giudica il nome del complesso troppo lungo e decide, su suggerimento di [[Peter Banks]], di adottare la denominazione ''Yes'' (per alcuni mesi pubblicizzata come ''Yes!'').<ref group="nota">Né a Jon ({{cita|Welch|p. 29|cidWelch}}) né a Chris ({{cita|Welch|p. 39|cidWelch}}) piaceva il precedente nome, adottano quindi quello attuale, proposto tempo prima da Peter Banks ({{cita|Welch|p. 38|cidWelch}}).</ref>
Dopo le iniziali sessioni di prova dal 31 luglio al 2 agosto, il primo [[concerto]] degli Yes si tiene in un campeggio giovanile presso il villaggio East Mersea, sull'isola di Mersea, [[Essex]], il 3 agosto 1968.<ref name="Welch50">{{cita|Welch|p. 50|cidWelch}}.</ref><ref>{{cita web|url=http://www.forgotten-yesterdays.com/dates.asp?qbandid=1&qyear=1968&qdateid=619|titolo=08/03/1968 Mersea, United Kingdom|accesso=15 settembre 2023}}</ref> Il gruppo, che nei mesi successivi deve già far fronte a una prima defezione, l'uscita temporanea di Bruford (sostituito fugacemente da [[Tony O'Reilly]]), diviene rapidamente noto per il modo in cui esegue ''[[cover]]'' di brani di altri artisti, espandendole e trasformandole in complesse composizioni,<ref name="Welch50"/> ispirati dai [[The Byrds|Byrds]], dai [[The 5th Dimension]] e dai [[Vanilla Fudge]].<ref>{{cita|Welch|p. 53|cidWelch}}.</ref><ref>{{cita web|url=https://www.lastampa.it/spettacoli/musica/2019/07/25/news/yes-50-candeline-per-i-veri-grandi-visionari-del-rock-1.37177275|titolo=Yes:50 candeline per i visionari del rock}}</ref> Si esibiscono come [[gruppo spalla|spalla]] di gruppi affermati in locali come il Marquee Club, con [[The Who]], e persino alla [[Royal Albert Hall]], durante il ''Farewell Concert'',<ref>{{cita web|url=https://www.imdb.com/title/tt0157490/|titolo="Omnibus" Cream's Farewell Concert|sito=IMDB|lingua=en|accesso=12 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110220083215/http://www.imdb.com/title/tt0157490/|urlmorto=no}}</ref> il concerto d'addio dei [[Cream]].<ref>{{cita|Welch|p. 12|cidWelch}}.</ref> Nel [[1969]] [[Ahmet Ertegün]], proprietario della ''[[Atlantic Records]]'', assiste a una loro performance presso lo [[Speakeasy Club]] di Londra, e decide di scritturarli per la [[Etichetta discografica|casa discografica]] e far loro subito incidere un album.<ref name="Welch63">{{cita|Welch|p. 63|cidWelch}}.</ref> Il risultato è l'[[Yes (Yes)|album omonimo]] pubblicato nel 1969, che viene accolto bene dal pubblico e dalla critica, anche se non si rivela un successo commerciale.<ref name=Welch67>{{cita|Welch|p. 67|cidWelch}}.</ref> Il suono brillante, originale e tecnicamente complesso degli Yes va già delineandosi,<ref name="Rizzi97">{{cita|Rizzi|p. 97|cidRizzi}}.</ref> ma la band pecca ancora d'inesperienza in sala di registrazione.<ref name="Welch63"/>
Pur ancora distanti dalle innovazioni dell'emergente stile ''progressive'', gli Yes dimostrano una certa qualità compositiva e melodica. La batteria di Bruford e il basso di Squire dimostrano già la possibilità di un utilizzo creativo dei loro strumenti a fini non solo ritmici. L'album, oltre a composizioni prevalentemente della coppia Squire/Anderson, contiene anche due ''cover'', ''[[Every Little Thing (brano musicale)|Every Little Thing]]'' dei [[The Beatles|Beatles]] e ''I See You'' dei [[The Byrds|Byrds]].<ref name=ondarock/>
All'inizio degli [[anni 1970|anni settanta]] gli Yes continuano a esibirsi in concerto nel [[Regno Unito]]<ref name="Welch86">{{cita|Welch|p. 86|cidWelch}}.</ref> e, occasionalmente, in altri paesi europei.<ref>{{cita|Welch|p. 79|cidWelch}}.</ref> Il loro secondo album, ''[[Time and a Word]]'', è realizzato col supporto di una [[Orchestra#orchestra sinfonica|orchestra sinfonica]] di 30 elementi. L'album include due ''cover'': ''No Opportunity Necessary, No Experience Needed'' di [[Richie Havens]], arricchita con il tema [[western]] del film ''[[Il grande paese]]'', e ''Everydays'' di [[Stephen Stills]]. Come per l'album precedente, anche lo stile di ''Time and a Word'' risente molto dell'influenza di gruppi contemporanei, come i [[The Beatles|Beatles]] in ''Sweet Dreams''<ref>{{cita|Welch|p. 83|cidWelch}}.</ref> o nella stessa [[title track|traccia del titolo]].<ref>{{cita|Welch|pp. 84-5|cidWelch}}.</ref>
==== Il periodo "classico" (1971–1978) ====
[[File:Jon Anderson, 1973.jpg|thumb|upright=1.0|[[Jon Anderson]] nel 1973]]
Forti contrasti nella band, derivanti dall'impiego dell'orchestra,<ref name="Welch86"/> dal progressivo ridimensionamento del ruolo della chitarra<ref>{{cita|Welch|p. 82|cidWelch}}.</ref> e dal ridotto feeling di Peter Banks con lo stile musicale del gruppo<ref>{{cita|Welch|p. 87|cidWelch}}.</ref> portano, poco prima dell'uscita dell'album, all'abbandono del chitarrista.<ref>{{cita|Welch|p. 85|cidWelch}}.</ref> La sua uscita provoca la cancellazione delle date in calendario e il ritiro del gruppo in una fattoria sulla costa [[devon]]iana alla ricerca della propria direzione musicale, in attesa di trovare un sostituto all'altezza.<ref name="Welch86"/> Il suo posto viene preso da [[Steve Howe]], un giovane "chitarrista prodigio",<ref>{{cita|Welch|p. 88|cidWelch}}.</ref> che ha al suo attivo numerose incisioni in gruppi come [[Tomorrow (gruppo musicale)|Tomorrow]] e [[Bodast]]. Howe appare sulla copertina dell'edizione americana di ''Time and a Word'', sebbene non abbia partecipato alle incisioni dell'album.<ref>{{cita|Welch|p. 94|cidWelch}}.</ref> Nello stesso periodo la band conosce [[Eddy Offord]], un [[produttore discografico]] molto noto, passato poi alla storia del rock proprio per il suo lavoro con la band e gli [[Emerson, Lake & Palmer]]. Insieme con Howe e Offord viene realizzato, nel gennaio [[1971]], ''[[The Yes Album]]'', un disco contenente quattro tra i brani migliori mai realizzati dalla band.<ref>{{cita|Welch|p. 104|cidWelch}}.</ref><ref group="nota">Si tratta di ''[[Yours Is No Disgrace]]'', ''[[Starship Trooper]]'', ''[[I've Seen All Good People]]'' e ''Clap'', registrato dal vivo al [[Lyceum Theatre]] di [[Londra]].</ref> L'album, balzando al sesto posto delle classifiche inglesi e al 40º di quelle americane,<ref>{{cita|Welch|p. 102|cidWelch}}.</ref> afferma la band sulla scena internazionale, tanto che nell'aprile '71 gli Yes intraprendono un [[tournée|tour]] negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], come gruppo spalla dei [[Jethro Tull (gruppo musicale)|Jethro Tull]], dei [[Ten Years After]] e dei [[Black Sabbath]].<ref>{{cita|Welch|p. 120|cidWelch}}.</ref><ref name=themarquee>{{cita web|url=http://www.themarqueeclub.net/yes|titolo=The Marquee Club - Yes - Biography|lingua=en|accesso=27 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150225210801/http://www.themarqueeclub.net/yes#|urlmorto=sì}}</ref>
Nell'agosto del 1971 anche Tony Kaye, il cui percorso musicale resta fedele all'[[organo Hammond]], mentre Jon e Chris si rivolgono all'emergente [[musica elettronica|strumentazione elettronica]],<ref>{{cita|Welch|p. 123|cidWelch}}.</ref> abbandona il gruppo per formare un proprio complesso, i [[Badger (gruppo musicale)|Badger]], e viene sostituito da un altro virtuoso, il tastierista degli [[Strawbs]] [[Rick Wakeman]], che aveva in precedenza suonato come turnista per artisti di rilievo come [[David Bowie]], [[Elton John]], [[Lou Reed]] e altri.<ref>{{cita web|url=http://www.rickwakeman.it/home.htm|titolo=Biografia di Wakeman|accesso=15 gennaio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090826045509/http://www.rickwakeman.it/home.htm|urlmorto=sì}}</ref> Wakeman, in grado di suonare sia le tastiere acustiche sia elettroniche,<ref>{{cita|Welch|p. 125|cidWelch}}.</ref> si dimostra ben presto una controparte per Howe, introducendo anche due nuovi elementi chiave nella strumentazione del gruppo, il [[mellotron]] e il [[minimoog]]. La prima incisione di questa formazione, considerata la formazione "classica" degli Yes,<ref name=allmusic/> fu un'interpretazione di dieci minuti del classico ''[[America (Simon & Garfunkel)|America]]'' di [[Paul Simon]].
[[File:Chris squire 1978.jpg|thumb|left|[[Chris Squire]]]]
Tra il 1971 e il 1972 gli Yes incidono due album considerati [[pietra miliare#Senso figurato|pietre miliari]] del rock progressivo: ''[[Fragile (Yes)|Fragile]]'', che include anche uno dei due [[singolo di successo|singoli di successo]] del gruppo, ''[[Roundabout (singolo)|Roundabout]]'', e l'album ''[[Close to the Edge]]''. Entrambi riscuotono successo nelle classifiche sia europee sia americane e sono seguiti dai rispettivi tour.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=3&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090426230437/http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=3&SortBy=tDate&so=asc&navb=4#|titolo=Fragile Tour|accesso=5 gennaio 2010|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=4&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090426230442/http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=4&SortBy=tDate&so=asc&navb=4#|titolo=Close to the Edge Tour|accesso=5 gennaio 2010|urlmorto=sì}}</ref> Poco dopo l'uscita di ''Close to the Edge'', Bill Bruford abbandona inaspettatamente gli Yes per passare ai [[King Crimson]]. Viene sostituito da [[Alan White (batterista 1949)|Alan White]], già batterista della [[Plastic Ono Band]] di [[John Lennon]], che fa la sua apparizione sul [[Disco in vinile|vinile]] nel [[1973]], nel triplo ''live'' ''[[Yessongs]]''.
''Fragile'', considerato da
Nel
[[File:Steve howe.jpg|thumb|[[Steve Howe]] nel 1977]]
Nello stesso anno intraprendono, per la prima volta, tour in [[Australia]] e in [[Giappone]]. Durante le date nipponiche del ''Close to the Edge Tour'', nel marzo '73, Anderson ha occasione di leggere il libro ''[[Autobiografia di uno yogi]]'' di [[Paramahansa Yogananda]], ispirato dal quale incomincia a comporre, insieme con Howe, i "quattro movimenti"<ref>{{cita|Welch|p. 157|cidWelch}}.</ref> che diventano poi l'opera più imponente del periodo classico del gruppo: ''[[Tales from Topographic Oceans]]''. Pubblicato nel dicembre 1973, si tratta di un album doppio, suddiviso in quattro lunghe ''[[suite (musica)|suite]]'' di venti minuti l'una, una per ogni lato del vinile. L'album riscontra un notevole successo commerciale: [[disco d'oro]] con le sole prenotazioni,<ref>{{cita|Welch|p. 156|cidWelch}}.</ref> raggiunge il vertice delle [[classifica musicale|classifiche]] inglesi e il 6º posto in quelle americane,<ref name=allmusic/> ma la sua uscita divide nettamente gli appassionati del gruppo e la critica, registrando pareri discordi tra chi considera l'opera un lavoro di alto livello e chi la ritiene eccessiva e magniloquente, simbolo dell'aspetto autocelebrativo del rock progressivo.<ref name=allmusic/> L'album suscita lo stesso effetto anche sul gruppo: durante i concerti affiorano spesso delle tensioni<ref>{{cita|Welch|p. 154|cidWelch}}.</ref> che sfociano nell'abbandono di [[Rick Wakeman]], anticipato dai titoli delle riviste di settore,<ref>{{cita news|url=http://yesmuseum.org/melo73.html|titolo=Wakeman to Go Solo|pubblicazione=Melody Maker|lingua=en|giorno=13|mese=10|anno=1973|accesso=20 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091109094556/http://yesmuseum.org/melo73.html|urlmorto=sì}}</ref> che l'anno successivo se ne va sostenendo di non condividere più la visione musicale del gruppo.<ref>{{cita|Welch|p. 167|cidWelch}}.</ref>
Nel 1974, con il nuovo tastierista, lo [[Svizzera|svizzero]] [[Patrick Moraz]] proveniente dai [[Refugee (gruppo musicale)|Refugee]], gli Yes incidono un altro album di successo, ''[[Relayer]]'', che si ispira a ''[[Guerra e pace]]'' di [[Lev Tolstoj|Tolstoj]]<ref>{{cita|Welch|p. 172|cidWelch}}.</ref> e che raggiunge il quarto posto nelle classifiche inglesi e il quinto in quelle americane.<ref name=allmusic/> La formula del disco ripropone quella di ''Close to the Edge'', con una ''suite'', ''[[The Gates of Delirium]]'', e due brani più brevi. Al termine del ''Relayer Tour'' ogni membro del gruppo si dedica, a scopo promozionale, alla realizzazione di un proprio [[album da solista]], tutti pubblicati tra il 1975 e il 1976. Sono di quest'epoca ''[[Olias of Sunhillow]]'', integralmente composto ed eseguito da Jon Anderson, ''[[Beginnings (Steve Howe)|Beginnings]]'' di Howe, ''[[Fish Out of Water (Chris Squire)|Fish Out of Water]]'' di Squire, ''[[Ramshackled]]'' di White e ''[[I (Patrick Moraz)|The Story of I]]'' di Moraz. Allo stesso tempo viene pubblicata la prima ''[[compilation]]'', ''[[Yesterdays (Yes)|Yesterdays]]'', contenente principalmente brani dei primi due album.
Dopo un breve periodo, mentre nel 1976 lavorano all'album successivo nei ''[[Mountain Studios]]'' di [[Montreux]], gli Yes si separano da Moraz ritenendolo inadatto alla loro musica,<ref>{{cita|Welch|p. 177|cidWelch}}.</ref> e incominciano a cercare un nuovo tastierista. Dopo una lunga trattativa, Wakeman accetta di suonare come [[turnista]], ma in seguito, impressionato dalla qualità del materiale prodotto, rientra formalmente nel gruppo.<ref>{{cita|Welch|pp. 177-78|cidWelch}}.</ref> Rispetto ai lavori precedenti, ''[[Going for the One]]'', datato 1977, alterna brani non troppo lunghi (comunque estremamente originali nella struttura), alle consuete ''suite'' dalle atmosfere complesse, brani particolarmente strutturati come ''Turn of the Century'' e ''[[Awaken (brano musicale)|Awaken]]''. Anderson ha più volte dichiarato di considerare ''Awaken'' il miglior brano dell'intera discografia degli Yes.
==== La fusione con i ''Buggles'' (1978–1981) ====
[[File:Trevor Horn (cropped2).jpg|thumb|left|[[Trevor Horn]]]]
Sia ''Going for the One'' sia il successivo ''[[Tormato]]'' del 1978 vendettero bene,<ref name="allmusic"/> nonostante fossero stati pubblicati nell'epoca ''[[punk rock|punk]]'' e della [[disco music]]. In questi anni i concerti degli Yes sono caratterizzati dall'uso delle tecniche più innovative: l'uso di luci [[laser]], le scenografie immaginifiche di Dean e l'innovativo palco circolare ''In the Round'', con Anderson al centro, fanno delle esibizioni eventi visivi memorabili.<ref group="nota">Oltre che innovativa, l'idea del palco girevole si rivela vincente anche sotto il profilo economico: l'aumento degli spettatori consentito da tale soluzione si traduce in ripetuti record di vendite, in {{cita|Welch|p. 188|cidWelch}}.</ref><ref group="nota">Da queste performance sono tratte le incisioni pubblicate nel doppio ''live'' ''[[Yesshows]]''.</ref>
Al termine del ''Tormato Tour'', nell'estate 1979, i membri della band si dedicano nuovamente ad attività da solista, producendo gli album ''[[Rhapsodies]]'' (Wakeman) e ''[[The Steve Howe Album]]'' (Howe). Poi, nell'ottobre dello stesso anno, insieme con un nuovo produttore, [[Roy Thomas Baker]], si riuniscono a Parigi per dedicarsi al loro nuovo album; tuttavia lo scarso ''feeling'' con Baker,<ref>{{cita|Welch|p. 194|cidWelch}}.</ref> il disaccordo sulle scelte musicali<ref name="Welch195">{{cita|Welch|p. 195|cidWelch}}.</ref> e i contrasti finanziari tra Anderson e il resto del gruppo<ref name="Welch197">{{cita|Welch|p. 197|cidWelch}}.</ref> acuiscono i dissapori all'interno della band. La sessione parigina si conclude infruttuosamente quando Alan White si frattura una caviglia, portando alla chiusura di quell'infelice esperienza.<ref name="Welch195"/>
Le versioni demo prodotte in quella session sono state pubblicate nella versione "remastered" di ''Tormato'' del 2004. In breve tempo prima Wakeman e poi Anderson, che da qualche anno aveva incominciato a collaborare saltuariamente con [[Vangelis]], formando un duo che ha pubblicato alcuni album col nome [[Jon & Vangelis]], lasciano la band che, privata di elementi così importanti, sembra sul punto di sciogliersi.<ref name="Welch197"/>
Il gruppo ha difficoltà a trovare sostituti all'altezza: dietro suggerimento di Brian Lane, il manager di entrambe le band, Squire contatta [[Geoff Downes]] e [[Trevor Horn]],<ref>{{cita|Welch|pp. 206-07|cidWelch}}.</ref> rispettivamente tastierista e cantante dei [[The Buggles|Buggles]], gruppo [[new wave (musica)|new wave]] che aveva inciso nel 1979 il successo mondiale ''[[Video Killed the Radio Star]]'' e nel 1980 l'album ''[[The Age of Plastic]]''. Con questa formazione gli Yes incidono ''[[Drama (Yes)|Drama]]'' nell'estate del 1980, lo pubblicano in autunno e lo fanno seguire dal ''Drama Tour'', che ottiene risultati contrastanti: lusinghieri in America (con tre date al [[Madison Square Garden]] da tutto esaurito),<ref name="Welch210">{{cita|Welch|p. 210|cidWelch}}.</ref> mentre più deludenti in patria, bollati sia dalla critica musicale<ref name="Welch210"/> sia dai fan di Anderson, delusi dal "nuovo corso" di Horn.<ref>{{cita|Welch|p. 211|cidWelch}}.</ref> L'album, che comprende la ''suite'' ''[[Machine Messiah]]'', un brano che ripropone elementi tradizionali degli Yes,<ref>{{cita|Welch|p. 209|cidWelch}}.</ref> vende comunque bene, raggiungendo la seconda posizione in patria e la diciottesima nelle classifiche statunitensi.<ref name=allmusic/> L'album ha una ristretta cerchia di estimatori, chiamati ''panthers'':<ref name="Drama">{{cita web|url=http://www.relayer35.com/Yescography/drama.htm|titolo=L'album ''Drama''|lingua=en|accesso=27 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100721212449/http://www.relayer35.com/Yescography/drama.htm|urlmorto=no}}</ref><ref name="Welch332">Stefano Pogelli in {{cita|Welch|p. 332|cidWelch}}.</ref> questo soprannome fa riferimento alle [[pantera nera|pantere nere]] che appaiono sulla copertina di Roger Dean, ritornato a lavorare con gli Yes dopo la parentesi di ''Going for the One'' e ''Tormato''.<ref name="Drama"/>
Al termine del tour di ''Drama'', nel dicembre 1980, gli Yes si sciolgono, evento poi ufficializzato nel marzo 1981.<ref name=allmusic/> Downes e Howe fondano il gruppo [[Asia (gruppo musicale)|Asia]], Horn si concentra sulla sua attività di produttore mentre Squire e White, incominciando a collaborare con [[Jimmy Page]], ex [[Led Zeppelin]], formano un [[supergruppo (musica)|supergruppo]] chiamato [[XYZ (gruppo musicale britannico)|XYZ]], ma che si scioglie nel giro di pochi mesi dopo aver inciso solo poche tracce demo.<ref name="Welch220">{{cita|Welch|p. 220|cidWelch}}.</ref> Due di queste sono state riprese in seguito in alcuni lavori degli Yes: una divenne parte del brano ''Mind Drive'' sull'album ''[[Keys to Ascension 2]]'' mentre l'altra fu riadattata per ''[[Magnification]]'', con il titolo ''Can You Imagine''.
=== La seconda era (1983–2004) ===
==== La rinascita ''pop'' e il nuovo successo (1983–1988) ====
[[File:Trevor Rabin July 2017.jpg|thumb|[[Trevor Rabin]]]]
Nel 1982, un anno dopo lo scioglimento degli Yes, Squire e White incontrano il chitarrista [[sudafrica]]no [[Trevor Rabin]] e decidono di fondare un nuovo gruppo denominato "Cinema", chiamando poco dopo con loro anche il primo tastierista degli Yes, Tony Kaye, in sostituzione del già reclutato [[Eddie Jobson]].<ref name="Welch220"/><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.yesfans.com/archive/index.php/t-36085.html|titolo=Why I did not join Yes|editore=''yesfans.com''|accesso=|autore=Eddie Jobson|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140201181906/http://www.yesfans.com/archive/index.php/t-36085.html|urlmorto=no}}</ref> Insieme cominciano a lavorare a una serie di brani, alcuni fra questi composti principalmente da Rabin, mentre gli altri sono frutto della collaborazione dei membri del gruppo. Ne nasce una soluzione senza precedenti, che unisce elementi riconducibili all'[[Album-oriented rock|AOR]]<ref name=ondarock/> ed elementi che richiamano lo stile degli Yes classici, come le armonie dei cori. I brani dovevano essere cantati da Rabin e Squire, ma non andò così: Squire infatti contatta [[Jon Anderson]], i due si incontrano a [[Los Angeles]] e gli fa ascoltare alcune registrazioni del materiale prodotto con Rabin. Anderson, trovando il materiale molto interessante (in particolare ''Leave It''), decide di partecipare al progetto.<ref>{{cita|Welch|pp. 220-21|cidWelch}}.</ref> Con quattro ex-Yes su cinque della formazione, il gruppo nascente perde il nomignolo "Cinema" e l'album ''[[90125]]''<ref group="nota">Il titolo non è altro che il numero di catalogo assegnato all'album, in {{cita|Welch|p. 224|cidWelch}}.</ref> viene pubblicato nel 1983 con il marchio "Yes".<ref>{{cita|Welch|pp. 224-25|cidWelch}}.</ref> Produttore dell'album è [[Trevor Horn]], già cantante degli Yes in ''Drama''.<ref>{{cita|Welch|p. 225|cidWelch}}.</ref>
''90125'' ha un successo commerciale inaspettato: ''[[Owner of a Lonely Heart]]'', il brano di apertura, diventa il secondo singolo di successo degli Yes, e l'unico a raggiungere la prima posizione in classifica.<ref>{{cita web|url=http://www.relayer35.com/Yescography/90125.htm|titolo=L'album ''90125''|lingua=en|accesso=28 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100516034406/http://www.relayer35.com/Yescography/90125.htm|urlmorto=no}}</ref> L'album vende complessivamente otto milioni di copie<ref>{{cita|Welch|p. 224|cidWelch}}.</ref> e vince persino il ''[[Grammy Award|premio Grammy]]'' nel 1985 per il miglior pezzo rock strumentale con il brano ''Cinema''.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://books.google.it/books?id=7CQEAAAAMBAJ&pg=PT151&lpg=PT151&dq=&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|titolo=News - 27th Annual Grammy Awards Final Nominations|editore=''Billboard''|accesso=24 ottobre 2014|autore=}}</ref> A questo successo segue il più trionfale tour della storia del gruppo, che si conclude con la partecipazione al [[Rock in Rio]], a [[Rio de Janeiro]], di fronte a un pubblico di centinaia di migliaia di fan e in diretta televisiva.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=11&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090426224139/http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=11&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|titolo=90125 Tour|accesso=5 gennaio 2010|urlmorto=sì}}</ref> Dal tour vengono tratti un album live, ''[[9012Live: The Solos]]'', e un video, ''[[9012Live (video)|9012Live]]'', girato dal regista [[Steven Soderbergh]], per il quale ottiene una ''nomination'' ai ''Grammy''.<ref>{{cita web|url=http://www.film.it/steven-soderbergh/biografia|titolo=Biografia di Steven Soderbergh|sito=film.it|accesso=14 gennaio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121110173830/http://www.film.it/steven-soderbergh/biografia/|urlmorto=no}}</ref>
Nel 1987 il gruppo, con la medesima formazione, tenta di ripetere il successo di ''90125''; dopo aver registrato alcune tracce si trasferisce a Los Angeles<ref>{{cita|Welch|p. 244|cidWelch}}.</ref> dove, in mezzo a molti contrasti,<ref>{{cita|Welch|pp. 245, 247|cidWelch}}.</ref> vede la luce il nuovo album, ''[[Big Generator]]'', che vende ben due milioni di copie,<ref name="cita-Welch-p249-cidWelch">{{cita|Welch|p. 249|cidWelch}}.</ref> ma non come il precedente album. L'album dà anche il nome ai ''generators'', la categoria di fan di questo periodo della storia degli Yes dominato da Rabin,<ref>{{cita web|url=http://www.tempus-fugit.it/oldsite/story.htm#who|sito=Tempus Fugit|titolo=La storia degli Yes|accesso=9 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141109184935/http://www.tempus-fugit.it/oldsite/story.htm#who|urlmorto=sì}}</ref> in contrapposizione ai ''troopers'', i fan dello ''Yessound'' e della formazione dell'era classica.<ref name="Montanari"/><ref name="Welch332"/>
La realizzazione di ''Big Generator'' è minata da tensioni interne al gruppo: divergenze artistiche fra il gruppo e il produttore, [[Trevor Horn]],<ref group="nota">Si tratta sia di divergenze di vedute tra Anderson, Rabin e Squire nella produzione delle tracce, in {{cita|Welch|p. 245|cidWelch}} che della contrarietà di Horn a lavorare sull'album sia con Anderson che con Kaye, in {{cita|Welch|p. 247|cidWelch}}.</ref> lo inducono a farsi da parte<ref>{{cita|Welch|p. 247|cidWelch}}.</ref> prima della conclusione dell'album. Altri dissapori nascono inoltre fra Rabin, divenuto in quegli anni il componente di maggior spicco della band,<ref>{{cita|Welch|p. 231|cidWelch}}.</ref> intenzionato a riproporre il discorso musicale incominciato con ''90125'', e [[Jon Anderson]], più attratto dall'idea di tornare alle sonorità ''progressive'' degli Yes classici,<ref>{{cita|Welch|p. 250|cidWelch}}.</ref> che si sente "confinato" nel ruolo di cantante.<ref name="cita-Welch-p249-cidWelch"/>
==== Lo scisma e la riunificazione (1988–1995) ====
[[File:Yes concert 2010-12-01 (5253467607).jpg|thumb|left|[[Alan White (batterista 1949)|Alan White]]]]
Dopo la conclusione, nell'aprile 1988, del ''Big Generator Tour'', Anderson abbandona nuovamente il gruppo, formando una sorta di "Yes alternativi" con Wakeman, Howe, Bruford e [[Tony Levin]],<ref name=themarquee/> quest'ultimo già bassista di [[Peter Gabriel]] e dei King Crimson. La nuova formazione prende il nome di [[Anderson Bruford Wakeman Howe]], abbreviato in ABWH, e pubblica il proprio primo e unico [[Anderson Bruford Wakeman Howe (album)|album omonimo]] nel [[1989]]. L'album ha un discreto successo e il brano ''Brother of Mine'' diventa un video piuttosto noto e trasmesso frequentemente su [[MTV]].<ref>{{cita web|url=http://79.58.219.206/index.php?option=com_content&task=view&id=2290&Itemid=53|titolo=Viaggio nella storia del Rock. Rick Wakeman|editore=''Fondazione Italiani''|data=29 ottobre 2007|accesso=7 novembre 2014|autore=Gianluca Marchionne|urlmorto=sì}}</ref> Gli ABWH intraprendono, nello stesso anno, un tour mondiale, con il titolo ''An Evening of Yes Music Plus'', da cui è tratto l'[[An Evening of Yes Music Plus|omonimo album]] dal vivo, nel quale compare anche [[Jeff Berlin]] al basso, come sostituto di Levin in alcuni brani.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.allmusic.com/album/an-evening-of-yes-music-plus-mw0000690125|titolo=An Evening of Yes Music Plus|editore=''Allmusic''|accesso=31 ottobre 2014|autore=Gary Hill|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150228033500/http://www.allmusic.com/album/an-evening-of-yes-music-plus-mw0000690125|urlmorto=no}}</ref> Tra l'altro la ''Atlantic Records'' intenta anche un'azione legale contro l'uso della parola "Yes" nel nome dello spettacolo di Anderson e soci, forte del fatto che il "proprietario" legale del nome è Chris Squire.<ref>{{cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/anderson-bruford-wakeman-howe-mn0000020511/biography|titolo=Anderson Bruford Wakeman Howe|lingua=en|sito=Allmusic|accesso=30 dicembre 2009|autore=William Ruhlmann|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150227162422/http://www.allmusic.com/artist/anderson-bruford-wakeman-howe-mn0000020511/biography|urlmorto=no}}</ref>
All'inizio degli [[anni 1990|anni novanta]] gli ABWH e gli Yes stanno lavorando sui rispettivi prossimi album. In casa ''Yeswest'', come sono chiamati gli Yes in quel periodo, in riferimento al fatto che la formazione ha la propria base negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]],<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://books.google.it/books?id=Uqogkt7VcwwC&pg=PA92&dq=yes+west+California&hl=it&sa=X&ei=vLRcVNXTLNjlapL_guAH&ved=0CCYQ6AEwAw#v=onepage&q=yes%20west%20California&f=false|titolo=Yes: An Endless Dream of ‘70s, ‘80s and ‘90s Rock Music|editore=''books.google''|accesso=7 novembre 2014|autore=Stuart Chambers|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141107214416/http://books.google.it/books?id=Uqogkt7VcwwC&pg=PA92&dq=yes+west+California&hl=it&sa=X&ei=vLRcVNXTLNjlapL_guAH&ved=0CCYQ6AEwAw#v=onepage&q=yes%20west%20California&f=false|urlmorto=no}}</ref> Squire incomincia a lavorare con i chitarristi [[Billy Sherwood]] e [[Bruce Gowdy]] dei [[World Trade]], essendo Rabin impegnato a portare in tour ''[[Can't Look Away]]'', il suo nuovo album solista uscito nel 1989. Contemporaneamente, la ''[[Arista Records]]'', nuova etichetta degli ABWH, incomincia a rendersi conto delle opportunità commerciali che potrebbero scaturire da una "riunione" di ''Yeswest'' e ABWH (o ''Yeseast'', gli Yes europei<ref>{{cita|Welch|p. 9|cidWelch}}.</ref>) sotto il nome comune di "Yes". Alla fine l'unione diviene una realtà: il materiale prodotto da ciascuno dei due gruppi viene messo insieme, in particolare la voce di Anderson viene impiegata nei brani dell'altra formazione, e il risultato è l'album ''[[Union (Yes)|Union]]'' del [[1991]], ma la musica non è paragonabile a quella del miglior periodo della band e le vendite ne risentono.<ref>{{cita web|url=http://www.allmusic.com/album/r22447|titolo=L'album ''Union''|lingua=en|sito=Allmusic|accesso=1º gennaio 2010|autore=Bruce Eder}}</ref> Due terzi del materiale era degli ABWH; gli ''Yeswest'' contribuiscono solo con quattro brani, di cui uno scritto da Squire/Sherwood (''The More We Live''). La produzione del disco, curata da [[Jonathan Elias]], è oggetto di numerose controversie e di attacchi diretti, in particolar modo da parte di [[Steve Howe]], anche a causa del fatto che il chitarrista deve suonare in veste di ''sessionman'' sui nastri originali degli ABWH. All'album segue l'imponente ''Union Tour'', intitolato anche ''Yesshows '91: Round the World in 80 Dates''<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://yesmuseum.org/previews.html|titolo=Previews|editore=''yesmuseum.org''|accesso=31 ottobre 2014|autore=Barbara Jaeger|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160314060752/http://yesmuseum.org/previews.html|urlmorto=sì}}</ref> che ottiene un notevole successo<ref name="Welch256">{{cita|Welch|p. 256|cidWelch}}.</ref> e si svolge in Europa, Stati Uniti e Giappone.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=14&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090426230343/http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=14&SortBy=tDate&so=asc&navb=4#|titolo=Union Tour|accesso=1º gennaio 2010|urlmorto=sì}}</ref> In una sorta di ''revival'' degli splendori del gruppo, viene riproposto il vecchio palco ''In the Round'', con Jon Anderson al centro e due gruppi che vi suonano allo stesso tempo.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://books.google.it/books?id=HSoqSV16SpQC&pg=PT392&lpg=PT392&dq=yes+union+tour+stage&source=bl&ots=y2nkU_cRGT&sig=uSOW7ZLGuMsvWJG6LZHTRTmWNI0&hl=it&sa=X&ei=NnZTVOK9DJXmarm0gJAF&ved=0CDIQ6AEwBTgK#v=onepage&q=yes%20union%20tour%20stage&f=false|titolo=Close to the Edge:The Story of Yes|editore=''books.google''|accesso=31 ottobre 2014|autore=Chris Welch|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141031210228/http://books.google.it/books?id=HSoqSV16SpQC&pg=PT392&lpg=PT392&dq=yes+union+tour+stage&source=bl&ots=y2nkU_cRGT&sig=uSOW7ZLGuMsvWJG6LZHTRTmWNI0&hl=it&sa=X&ei=NnZTVOK9DJXmarm0gJAF&ved=0CDIQ6AEwBTgK#v=onepage&q=yes%20union%20tour%20stage&f=false|urlmorto=no}}</ref>
Al termine del tour Bruford, che non era convinto del progetto avviato con la fusione Yes/ABWH,<ref name="Welch256"/> abbandona il gruppo. Nel [[1993]], quando gli Yes incominciano a lavorare al loro album successivo e si ricompone la formazione di ''[[90125]]'', ovvero gli ''Yeswest'' insieme ad Anderson, Howe e Wakeman decidono di farsi da parte.<ref>{{cita|Welch|p. 262|cidWelch}}.</ref>
Nel [[1994]] viene pubblicato ''[[Talk (Yes)|Talk]]'', uno degli album commercialmente meno fortunati nella storia del gruppo<ref>{{cita web|url=http://www.allmusic.com/album/r198253|titolo=L'album ''Talk''|lingua=en|sito=Allmusic|accesso=2 gennaio 2010|autore=William Ruhlmann}}</ref>, sebbene ci siano tracce come ''The Calling'', un brano rock genuino e dalla sonorità potente<ref name="Welch263">{{cita|Welch|p. 263|cidWelch}}.</ref> ed ''[[Endless Dream]]'', una ''suite'' composta su richiesta di Phil Carson, il capo della Victory, finalizzata a rinnovare i suoni tradizionali dello ''Yessound'' e che contribuisce ad avvicinare l'album al suono e allo spirito degli Yes "classici".<ref name="RelayerTalk">{{cita web|url=http://www.relayer35.com/Yescography/talk.htm|titolo=L'album ''Talk''|lingua=en|accesso=2 gennaio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100608134017/http://www.relayer35.com/Yescography/talk.htm|urlmorto=no}}</ref> Nell'album si sperimentano tecniche innovative, registrandolo interamente su ''[[Disco rigido|hard disk]]'' (il primo album di sempre a sfruttare questa tecnologia) e rielaborandone le tracce al computer, una tecnica che sarebbe divenuta di routine da lì a qualche anno.<ref name="RelayerTalk"/><ref>{{cita|Welch|pp. 263-64|cidWelch}}.</ref> L'insuccesso commerciale dell'album<ref group="nota">L'album vende complessivamente {{formatnum:300000}} copie, in {{cita|Welch|pp. 267-68|cidWelch}}.</ref> porta al tracollo finanziario la [[Etichetta discografica|casa produttrice]], la ''[[Victory Records]]''.<ref name="RelayerTalk"/> All'album segue il ''Talk Tour'', al quale prende parte anche Billy Sherwood, ingaggiato come possibile rimpiazzo di Squire, in forse a causa di problemi cardiaci, che non gli impediranno comunque di partecipare.<ref name="RelayerTalk"/> Al termine del tour Kaye<ref>{{cita web|url=https://myspace.com/tonykayehq/bio|titolo=Tony Kaye Biography (MySpace)|accesso=25 settembre 2014|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141012110541/https://myspace.com/tonykayehq/bio|urlmorto=no}}</ref> e Rabin<ref>{{cita libro|titolo=Close to the Edge: The Story of Yes|autore=Chris Welch|editore=Omnibus Press|anno=2009}}</ref> abbandonano definitivamente la band; anche Sherwood lascia, ma sarà solo un addio temporaneo.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.altguitarbass.com/Bass%20Talk/Interviews/BillySherwood/|titolo=Billy Sherwood|editore=''AltGuitarBass''|accesso=23 ottobre 2014|autore=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141023203554/http://www.altguitarbass.com/Bass%20Talk/Interviews/BillySherwood/|urlmorto=sì}}</ref>
==== Il ritorno alle origini (1995–2004) ====
[[File:RickWakeman2003.jpg|thumb|[[Rick Wakeman]]]]
Dopo questa separazione, che può preludere allo scioglimento del gruppo, dato il ruolo di guida del gruppo svolto per tanti anni da Rabin,<ref>{{cita|Welch|p. 265|cidWelch}}.</ref> gli Yes si riorganizzano e nel [[1996]] Anderson riunisce la formazione classica, con Howe, Wakeman, Squire e White.<ref>{{cita|Welch|p. 268|cidWelch}}.</ref> Il gruppo suona dal vivo in tre concerti al Fremont Theater di [[San Luis Obispo]], in [[California]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=16&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090426230351/http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=16&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|titolo=San Luis Obispo Shows|accesso=5 gennaio 2010|urlmorto=sì}}</ref> Dall'evento sono ricavati due [[Compact disc|CD]] ''live'', pubblicati con l'aggiunta di materiale originale nei due album gemelli ''[[Keys to Ascension]]'', del [[1996]], e ''[[Keys to Ascension 2]]'', del [[1997]].<ref group="nota">Qualche anno dopo il materiale in studio presente su questi due album verrà riproposto in una pubblicazione singola, ''[[Keystudio]]'', del 2001.</ref> ''Keys to Ascension'', pubblicato da una piccola casa discografica, non viene pubblicizzato adeguatamente, sicché le vendite ne risentono;<ref name="Welch269">{{cita|Welch|p. 269|cidWelch}}.</ref> inoltre, prima del completamento di ''Keys to Ascension 2'' Wakeman, poco propenso ad affrontare un nuovo tour, abbandona nuovamente gli Yes,<ref name="Welch269"/> rinunciando ai possibili proventi che ne sarebbero derivati.<ref name="Welch272">{{cita|Welch|p. 272|cidWelch}}.</ref>
Dopo aver inutilmente cercato di convincere Wakeman a ripensarci, il gruppo si riorganizza:<ref name="Welch272"/> Rick viene sostituito, nella duplice veste di tastierista e chitarrista, dal rientrante [[Billy Sherwood]] che, insieme con Squire, diventa l'elemento chiave del gruppo.<ref name=allmusic/> Il materiale prodotto durante la loro esperienza nei [[Conspiracy (gruppo musicale)|Conspiracy]] diviene il nucleo del successivo album, ''[[Open Your Eyes (Yes)|Open Your Eyes]]''<ref name=allmusic/><ref name=themarquee/> che, nello stile di ''90125'', abbandona nuovamente il sound classico degli Yes a favore di soluzioni rock più semplici e orecchiabili, rappresentando un ponte tra lo ''Yessound'' e l'era più pop di Rabin.<ref name="AllmusicOYE">{{cita web|url=http://www.allmusic.com/album/r329852|titolo=L'album ''Open your Eyes''|lingua=en|sito=Allmusic|accesso=3 gennaio 2010|autore=Gary Hill|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110527054043/http://www.allmusic.com/album/r329852|urlmorto=no}}</ref> Poiché ''Keys to Ascension 2'', pubblicato dalla Essential Records, è uscito da poche settimane e il tour in programma nell'ottobre '97 sta per partire, la [[Eagle Records]] anticipa la pubblicazione di ''Open Your Eyes'',<ref name="Welch272"/> assemblandone frettolosamente il materiale,<ref>{{cita web|url=http://www.relayer35.com/Yescography/OpenYourEyes.htm|titolo=L'album ''Open your Eyes''|lingua=en|accesso=3 gennaio 2010|urlarchivio=https://archive.is/20120910190217/http://www.relayer35.com/Yescography/OpenYourEyes.htm|urlmorto=sì}}</ref> e il risultato è uno degli album meno amati dai fan.<ref name="AllmusicOYE"/> Nelle stesse settimane esce perfino un terzo album degli Yes, un doppio contenente brani registrati dal vivo per la [[BBC]] all'inizio della loro carriera, nel [[1969]] e [[1970]] (il disco, curato da [[Peter Banks]], esce in Europa col titolo ''[[Something's Coming: The BBC Recordings 1969-1970|Something's Coming]]'' e in America come ''Beyond and Before'').
Durante l'imponente ''Open Your Eyes Tour'', che comprende 164 date in Nord e Sud America, Europa e Giappone<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=18&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090426230357/http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=18&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|titolo=Open Your Eyes Tour|accesso=5 gennaio 2010|urlmorto=sì}}</ref> e che riscuote molto successo,<ref>{{cita|Welch|p. 286|cidWelch}}.</ref> suona nel gruppo il giovane e talentuoso<ref group="nota">Dice Steve Howe: «Con Igor non avevamo trovato solo un ottimo rimpiazzo per Rick, ma qualcuno che era in grado di superarlo», in {{cita|Welch|p. 273|cidWelch}}.</ref> tastierista [[Russia|russo]] [[Igor' Chorošev|Igor Khoroshev]], che aveva già suonato in tre brani su ''Open Your Eyes'', e che diviene poi membro ufficiale del gruppo per l'album successivo, ''[[The Ladder]]'', pubblicato nel [[1999]]. L'album viene affidato all'esperto produttore [[Bruce Fairbairn]], sotto la cui guida la band ritrova coesione e le idee musicali vengono sviluppate con un efficace lavoro di squadra,<ref>{{cita|Welch|p. 299|cidWelch}}.</ref> ma che non riesce a vedere la conclusione del suo lavoro, poiché muore per cause naturali durante le ultime fasi della realizzazione.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.allmusic.com/artist/bruce-fairbairn-mn0000631808/biography|titolo=Artist Biography|editore=''Allmusic''|accesso=22 ottobre 2014|autore=Jason Ankeny|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150717075323/http://www.allmusic.com/artist/bruce-fairbairn-mn0000631808/biography|urlmorto=no}}</ref>
L'album, le cui tracce sviluppano un'ampia gamma di stili<ref>{{cita|Welch|p. 300|cidWelch}}.</ref> e del quale i membri della band risultano particolarmente soddisfatti,<ref>{{cita|Welch|p. 298|cidWelch}}.</ref> è accompagnato da un'operazione commerciale piuttosto insolita per gli Yes, in quanto uno dei brani portanti di ''The Ladder'' viene utilizzato come colonna sonora di un [[videogioco]], l'omonimo ''[[Homeworld]]''.<ref>{{cita|Welch|p. 294|cidWelch}}.</ref>
Nel tour che segue ''The Ladder'', documentato dal doppio live ''[[House of Yes: Live from House of Blues]]'', registrato alla [[House of Blues]] di [[Los Angeles]], assieme ai nuovi brani vengono riproposti molti "classici" dei primi anni.<ref>{{cita|Welch|pp. 302-03|cidWelch}}.</ref> Successivamente gli Yes incominciano il ''2000 Masterworks Tour'', con brani tratti da tutto il loro repertorio;<ref>{{cita web|url=http://www.collectorsmusicreviews.com/yes/yes-real-masterworks-highland-hl517518/|sito=Collectors Music Reviews|titolo=Yes - Real Masterworks|lingua=en|accesso=5 gennaio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141119224857/http://www.collectorsmusicreviews.com/yes/yes-real-masterworks-highland-hl517518/|urlmorto=no}}</ref> Sherwood, consapevole che questo indirizzo musicale limitava il suo ruolo nella band,<ref name="Welch310"/> decide di lasciare gli Yes per intraprendere la carriera solista. In questo periodo Khoroshev viene accusato di [[Abuso sessuale|molestie sessuali]] nel ''backstage'' ai danni di due addette alla sicurezza ed è arrestato dalla polizia.<ref>{{cita|Welch|p. 309|cidWelch}}.</ref> Un portavoce del gruppo si astiene dal formulare commenti sull'accaduto<ref>{{cita news|url=http://zenponies.com/yitp/2000/jul/jul28_00.html|titolo=Yes Keyboard Player Arrested For Sexual Assault|lingua=en|data=27 luglio 2000|accesso=30 ottobre 2014|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304033404/http://zenponies.com/yitp/2000/jul/jul28_00.html|urlmorto=sì}}</ref> ma, nonostante le accuse vengano derubricate a reati minori,<ref>{{cita news|url=http://zenponies.com/yitp/2000/jul/jul27_00.html|titolo=Yes Keyboardist Arrested Following Washington, D.C. Show|lingua=en|autore=Rob Evans|pubblicazione=Live Daily|data=27 luglio 2000|accesso=30 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304141615/http://zenponies.com/yitp/2000/jul/jul27_00.html|urlmorto=sì}}</ref> il tastierista se ne va, essendo venuti meno i rapporti col resto del gruppo.<ref name="Welch310">{{cita|Welch|p. 310|cidWelch}}.</ref>
Privati di un elemento, gli Yes si dedicano al nuovo album ''[[Magnification]]''. In questo lavoro la band, dovendo supplire all'assenza di un tastierista, decide di ingaggiare un'[[Orchestra#orchestra sinfonica|orchestra sinfonica]],<ref name="Welch310"/> un'esperienza già provata in occasione della registrazione di ''Time and a Word''; la conduzione dell'orchestra viene affidata a [[Larry Groupé]], un ottimo arrangiatore<ref name="Welch311">{{cita|Welch|p. 311|cidWelch}}.</ref> e bivincitore del [[premio Emmy]],<ref>{{cita web|url=https://www.northeastern.edu/camd/music/events/film-music-composer-two-time-emmy-winner-larry-groupe|sito=Northeastern University|titolo=Film Music Composer and Two-Time Emmy Winner Larry Groupé|lingua=en|accesso=30 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141030195844/http://www.northeastern.edu/camd/music/events/film-music-composer-two-time-emmy-winner-larry-groupe/|urlmorto=no}}</ref> e il risultato è uno dei migliori album degli Yes.<ref name=ondarock/> Il tour corrispondente denominato ''The Yes Symphonic Tour 2001'', incomincia prima dell'uscita dell'album,<ref name="Welch311"/> tocca [[America del Nord|Nord America]] ed [[Europa]]<ref>{{cita web|url=http://forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=21&SortBy=tDate&so=asc&navb=4|sito=Forgotten Yesterdays|lingua=en|titolo=Lo Yes symphonic tour|accesso=5 gennaio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090426230417/http://www.forgottenyesterdays.com/tour_listing.asp?s=5&tname=21&SortBy=tDate&so=asc&navb=4#|urlmorto=sì}}</ref> e include il primo concerto degli Yes a [[Mosca (Russia)|Mosca]].<ref>{{cita|Welch|p. 312|cidWelch}}.</ref> Durante il tour viene ingaggiato un tastierista di sessione, [[Tom Brislin]], che si integra molto bene con l'orchestra, riuscendo a riprodurre fedelmente lo stile di Moraz.<ref>{{cita web|url=http://www.progressiveworld.net/yesvid2.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090601031819/http://www.progressiveworld.net/yesvid2.html|titolo=Yes - Symphonic Live|lingua=en|accesso=16 gennaio 2010|urlmorto=sì}}</ref> A testimonianza del notevole livello delle esibizioni viene pubblicato il video ''[[Symphonic Live]]'', registrazione di un concerto tenutosi ad [[Amsterdam]] il 22 novembre 2001.<ref>{{cita web|url=http://www.allmusic.com/album/r1476561|sito=Allmusic|titolo=''Symphonic Live''|lingua=en|accesso=6 gennaio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110106053042/http://www.allmusic.com/album/r1476561|urlmorto=no}}</ref>
Nell'aprile 2002 Wakeman torna nuovamente nel gruppo, poco prima della pubblicazione di ''[[In a Word: Yes (1969-)]]'', un cofanetto di 5 CD che ripercorre la loro carriera artistica, e dell'inizio del ''Full Circle'', un tour mondiale che passa, dopo trent'anni di assenza, anche per l'Australia.<ref>{{cita|Welch|p. 317|cidWelch}}.</ref> Per tutto il 2002 e il 2003 gli Yes girano il mondo, finché il ''Full Circle Tour'' viene terminato anticipatamente a causa di un incidente occorso ad Anderson, fratturatosi la schiena in una caduta.<ref name="Corsera0211">{{cita news |url = http://milano.corriere.it/milano/notizie/concerti_e_locali/09_novembre_3/yes-quaranta-anni-di-prog-1601944875702.shtml |titolo = Gli Yes, quarant'anni di «prog» |pubblicazione = Corriere della Sera |giorno = 2 |mese = 11 |anno = 2009 |autore = Luca Benedetti |accesso = 11 dicembre 2009 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20141024083931/http://milano.corriere.it/milano/notizie/concerti_e_locali/09_novembre_3/yes-quaranta-anni-di-prog-1601944875702.shtml |urlmorto = no }}</ref> Il 18 marzo 2003 viene, inoltre, intitolato al gruppo l'asteroide [[7707 Yes]].<ref>{{cita web|url=http://www.cbat.eps.harvard.edu/special/rocknroll/0007707.html|titolo=(7707) Yes|editore=cbat.eps.harvard.edu|accesso=24 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140101125801/http://www.cbat.eps.harvard.edu/special/rocknroll/0007707.html|urlmorto=no}}</ref>
=== La terza era (2009–presente) ===
==== La sostituzione di Jon Anderson (2009–2015) ====
[[File:Benoît David.PNG|thumb|left|[[Benoît David]]]]
Tra il 2004 e il 2009 la band resta inattiva, e i nuovi [[DVD]] che vengono pubblicati, come ''[[Songs from Tsongas - Yes 35th Anniversary Concert|Songs from Tsongas]]'' o ''[[Live at Montreux 2003 (Yes)|Live at Montreux 2003]]'', contengono materiale degli anni precedenti. Nel frattempo, i membri degli Yes si dedicano principalmente a progetti solisti o alternativi. Alan White forma con Geoff Downes un proprio gruppo, gli [[White (gruppo musicale)|White]], e pubblica l'album omonimo mentre l'anno successivo partecipa al progetto del supergruppo [[Circa:]] insieme con Billy Sherwood e Tony Kaye. Chris Squire ridà vita a un suo vecchio progetto, [[The Syn]], che però abbandona nel 2006 dopo aver pubblicato una raccolta di inediti e un disco da studio nel 2005, ''[[Syndestructible]]''. Jon Anderson gira l'Europa con il suo ''[[Tour of the Universe (Jon Anderson)|Tour of the Universe]]'' nel 2005, e nel 2006 è in tour con Rick Wakeman e Steve Howe partecipa, nel 2006 e nel 2007, a un tour mondiale della ricostituita formazione originale degli [[Asia (gruppo musicale)|Asia]], che pubblica l'album ''[[Phoenix (Asia)|Phoenix]]''<ref>{{cita web|url=http://www.progarchives.com/album.asp?id=18093|titolo=Phoenix|3=|accesso=9 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141109212253/http://www.progarchives.com/album.asp?id=18093|urlmorto=no}}</ref> nell'aprile 2008.<ref>{{cita web|url=http://www.teatro.it/musica/sanremo_2009/gli_asia_si_riformano_con_la_line_up_originale_3464|sito=Teatro.it|titolo=Gli Asia si riformano con la line up originale|accesso=9 novembre 2014|data=26 novembre 2007|autore=Massimo Agliardi|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141109001156/http://www.teatro.it/musica/sanremo_2009/gli_asia_si_riformano_con_la_line_up_originale_3464|urlmorto=sì}}</ref>
Nell'autunno del 2007 viene annunciato per l'anno successivo un grande tour mondiale celebrativo per i quarant'anni della band, dal titolo ''Close to the Edge and Back Tour'', con Anderson, Howe, Squire, White e [[Oliver Wakeman]], figlio di Rick, ma il tour viene annullato a causa di problemi di salute di Jon Anderson.<ref name="BackTour">{{cita news|url=http://classicrock.about.com/b/2008/06/05/yes-reunion-tour-canceled.htm|titolo=Yes Reunion Tour Canceled|data=5 giugno 2008|autore=Dave White|lingua=en|pubblicazione=About.com|accesso=5 gennaio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080609033917/http://classicrock.about.com/b/2008/06/05/yes-reunion-tour-canceled.htm|urlmorto=no}}</ref> Viene così inaugurata una formazione denominata "Steve Howe, Chris Squire and Alan White of Yes", con Anderson sostituito da [[Benoît David]], cantante [[Canada|canadese]] di una delle più note [[tribute band]] degli Yes, e annunciato il ''In the Present Tour''.<ref name="Corsera0211"/><ref>{{cita web|url=http://hardrockhideout.com/2008/09/12/yes-to-tour-with-replacement-singer|sito=Hard Rock Hideout|titolo=Yes to tour with replacement singer|lingua=en|data=12 settembre 2008|accesso=11 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141111231318/http://hardrockhideout.com/2008/09/12/yes-to-tour-with-replacement-singer/|urlmorto=no}}</ref> Nel 2009 il sodalizio, che si compone anche di [[Oliver Wakeman]], figlio di Rick, assume ufficialmente il nome Yes.
Nel 2011, con la produzione di Trevor Horn (già cantante in ''Drama'' e produttore di ''90125''), gli Yes, con Geoff Downes alle tastiere e con il nuovo cantante, presentano il nuovo album ''[[Fly from Here]]'', ottenendo un discreto successo di critica e di vendite e seguito dall'omonimo tour. Il titolo dell'album deriva dall'omonima [[Suite (musica)|suite]] in sei tracce ivi contenuta, rifacimento del brano ''We Can Fly from Here'' dei [[The Buggles|Buggles]] che gli stessi Yes suonarono dal vivo come demo durante il tour di supporto a ''[[Drama (Yes)|Drama]]''. [[Jon Anderson]] nello stesso anno pubblica due album: uno suonato con [[Rick Wakeman]] e intitolato ''[[The Living Tree]]'', l'altro come solista intitolato ''[[Survival & Other Stories]]''. Alan White invece esce, oltre che con il disco degli Yes, con un cd omonimo al nuovo progetto Levin/Torn/White, quasi la stessa formazione con cui l'altro batterista degli Yes Bill Bruford aveva pubblicato qualche anno prima ''Bruford Levin Upper Extremities''.
Verso l'inizio del 2012, gli Yes annunciano la temporanea sostituzione di Benoît David col cantante [[Jon Davison]], proveniente dalla ''prog'' band [[Glass Hammer]]; in seguito una dichiarazione di Squire ufficializza l'abbandono definitivo di David, sofferente per problemi respiratori, e l'ingresso di Davison nella band.<ref>{{cita web|url=http://www.noise11.com/news/exclusive-yes-recruit-another-new-singer-20120208|sito=Noise 11|titolo=Yes Recruit Another New Singer|lingua=en|autore=Paul Cashmere|data=8 febbraio 2012|accesso=9 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140815204800/http://www.noise11.com/news/exclusive-yes-recruit-another-new-singer-20120208|urlmorto=no}}</ref>
Il 16 luglio 2014, dopo il ritorno del produttore [[Roy Thomas Baker]], la band pubblica un nuovo album in studio dal titolo ''[[Heaven & Earth (Yes)|Heaven & Earth]]''.<ref>{{cita web|url=http://www.yesworld.com/2014/05/yes-heaven-earth/|titolo=Nuovo disco degli Yes nel 2014|editore=yesworld.com|data=2014|accesso=14 maggio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140514182037/http://www.yesworld.com/2014/05/yes-heaven-earth/|urlmorto=no}}</ref>
==== La ''Rock and Roll Hall of Fame'' e le morti di Chris Squire e Alan White (2015–2025) ====
[[File:Jon Davison - 24 de Maio de 2013.JPG|thumb|[[Jon Davison]]]]
Il 27 giugno 2015 [[Chris Squire]] muore all'età di 67 anni, un mese dopo la diagnosi di un'[[Malattia di Di Guglielmo|eritremia acuta]].<ref>{{cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/news/chris-squire-yes-bassist-and-co-founder-dead-at-67-20150628|titolo=Chris Squire, Yes Bassist and Co-Founder, Dead at 67|data=28 giugno 2015|accesso=28 giugno 2015|nome=Daniel|cognome=Kreps|editore=Rolling Stone|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150629204416/http://www.rollingstone.com/music/news/chris-squire-yes-bassist-and-co-founder-dead-at-67-20150628|urlmorto=no}}</ref>
Il 20 dicembre 2016 viene annunciato che gli Yes entreranno a far parte della [[Rock and Roll Hall of Fame]]. La cerimonia di introduzione avviene il 7 aprile 2017, con la presentazione da parte di [[Geddy Lee]] e [[Alex Lifeson]], membri dei [[Rush (gruppo musicale)|Rush]] e noti fan del gruppo.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.rollingstone.com/music/features/yes-steve-howe-on-rock-hall-i-dont-regret-the-wait-w456816|titolo=Yes' Steve Howe on Rock Hall Honor: 'I Don't Regret the Wait'|nome=Andy|cognome=Greene|sito=Rolling Stone|data=20 dicembre 2016|accesso=20 dicembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161221130721/http://www.rollingstone.com/music/features/yes-steve-howe-on-rock-hall-i-dont-regret-the-wait-w456816|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.rockol.it/news-672107/divertente-discorso-rick-wakeman-yes-alla-rock-and-roll-hall-of-fam|titolo=Copia archiviata|accesso=11 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180112100903/http://www.rockol.it/news-672107/divertente-discorso-rick-wakeman-yes-alla-rock-and-roll-hall-of-fam|urlmorto=no}}</ref>
Nel 2018 viene pubblicato a marchio Yes ''Fly from Here - Return Trip'', rifacimento dell'album ''[[Fly from Here]]'' completamente ricantato dal produttore [[Trevor Horn]], già membro del gruppo nel 1980 in ''[[Drama (Yes)|Drama]]'', al posto dell'originale [[Benoît David]].
Il 7 luglio 2021 gli Yes annunciano l'uscita del nuovo album ''[[The Quest (Yes)|The Quest]]'', prodotto da Steve Howe e pubblicato il 1º ottobre.
Il 26 maggio 2022 [[Alan White (batterista 1949)|Alan White]] muore all'età di 72 anni dopo una breve malattia.<ref>{{cita web|url=https://www.ilmattino.it/spettacoli/musica/alan_white_morto_yes_musica_ultime_notizie_oggi-6714816.html?refresh_ce|titolo=Alan White, morto a 72 anni lo storico batterista degli Yes: l'annuncio della band sui social|data=26 maggio 2022|accesso=26 maggio 2022}}</ref>
Il 10 marzo 2023 gli Yes annunciano il loro nuovo album in studio, ''[[Mirror to the Sky]]'', uscito il 19 maggio.
Nel gennaio 2024 [[Billy Sherwood]] ha dichiarato in un'intervista a ''[[Rolling Stone]]'' che la band ha iniziato a lavorare sull'album successivo.
==Storiografia della band==
Come altre band [[rock progressivo]], a partire dalla metà degli [[anni 1970]] la band non ebbe più un'adeguata ricognizione da parte dei [[mass media]], nemmeno durante gli anni ottanta, periodo florido per quanto riguarda le vendite del gruppo; non si ebbero particolari notizie riguardo progetti e cambi di formazione. Nuova visibilità venne ottenuta nel 2003, quando il giornalista e critico musicale [[Chris Welch]] pubblicò ''Close to the Edge – The Story of Yes'', narrando le vicende della band in varie epoche.<ref>{{cita web|url=https://www.barnesandnoble.com/w/close-to-the-edge-chris-welch/1103504460|titolo=Chris Welch:Yes biography}}</ref><ref>{{cita web|url=https://books.google.it/books/about/Close_to_the_Edge.html?id=Zj7owAEACAAJ&redir_esc=y|titolo=Chris Welch:The Story of Yes}}</ref> Negli anni successivi lo stesso Welch fu autore di numerose pubblicazioni inerenti agli Yes, e ne tracciò di fatto una storiografia, sia collettiva, sia dei vari membri che si sono avvicendati nel corso degli anni, scaturita dalle varie interviste; per questo è considerato come una sorta di "biografo ufficiale della band". Nel decennio successivo anche altri autori specializzato nel settore hanno aggiunto notizie inerenti alle biografie e alla musica stessa: [[Piero Scaruffi]],<ref>{{cita web|url=https://www.scaruffi.com/vol2/yes.html}}</ref> con il libro ''The History of Rock Music: Yes'', e [[Martin Popoff]], con l'opera ''Yes: A Visual Biography'', pubblicata nel 2021.
== Stile musicale ==
[[File:Yes - In The Present Tour.JPG|upright=1.4|thumb|Un concerto di ''In The Present Tour'']]
Lo stile degli Yes è caratterizzato da una serie di elementi riconducibili in gran parte al [[rock progressivo]], del quale sono fra gli esponenti più importanti,<ref name="Rizzi96"/><ref name=ondarock/> e dell'[[art rock]].<ref name=Walker/><ref name=Britannica/> Il gruppo si distingue per una musica dal carattere [[musica classica|classicheggiante]], spirituale e intellettuale,<ref name=Progarchives/> nonché colma di contrasti dinamici,<ref name=lyricsfreak>{{cita web|url=http://www.lyricsfreak.com/y/yes/biography.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120710113208/http://www.lyricsfreak.com/y/yes/biography.html|titolo=LyricsFreak - Yes|lingua=en|accesso=17 gennaio 2010}}</ref> [[Melodia|melodie]] e [[armonia|armonie]] dal forte [[Poesia lirica|lirismo]] e senso epico e lontane dalla consueta progressione [[blues]].<ref name=ondarock/>
La componente originale e sperimentale del gruppo<ref>{{cita|Welch|pp. 325-26|cidWelch}}.</ref> li ha spinti a prediligere brani lunghi, di durata superiore ai canonici quattro minuti di gran parte della [[Musica tradizionale|musica popolare]]. A volte, le loro composizioni divengono vere e proprie suite di durata superiore ai quindici minuti.<ref name=lyricsfreak/> Come consuetudine della cosiddetta "era progressiva", sono soliti utilizzare testi poetici, astratti,<ref name=lyricsfreak/> immaginifici ed evocativi<ref>{{cita web|url=http://www.wuz.it/articolo-libri/5/Progressive.html|titolo=Progressive mania|editore=''WUZ - il social dei libri''|accesso=5 novembre 2014|autore=Giulia Mozzato|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141211024511/http://www.wuz.it/articolo-libri/5/Progressive.html|urlmorto=no}}</ref> impostati su argomenti inusuali e criptici<ref group="nota" name="Welch9e325">{{cita|Welch|p. 9|cidWelch}}, Jon elabora le liriche su argomenti inusuali, composizioni talvolta criptiche ed incomprensibili, in Welch, p. 9, che ricalcano i testi fantastici dell'era progressive (Stefano Pogelli, in {{cita|Welch|p. 325|cidWelch}}).</ref> in cui la sonorità delle parole e le libere associazioni prevalgono sul significato esplicito, con riferimenti a figure o opere letterarie o teatrali, o allusioni a fatti storici, o con affermazioni di difficile comprensione.<ref group="nota" name="Welch9e325"/> La [[prosa]] è molto curata, ricca di figure retoriche e riferimenti alla [[fantascienza]].<ref group="nota">Si pensi a ''Starship Trooper'' (Fanteria dello spazio) o a ''Madrigal'' (nell'album ''Tormato'') in cui Jon canta delle "sacre navi che veleggiano nella settima era" e di "viaggiatori celesti" (Stefano Pogelli, in {{cita|Welch|p. 328|cidWelch}}).</ref><ref>{{cita web|url=http://www.sing365.com/music/lyric.nsf/Madrigal-lyrics-Yes/2F22EDF09DB1DD674825697300124A8F|titolo=Il testo del brano ''Madrigal''|lingua=en|sito=Sing365|accesso=10 gennaio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100205083623/http://sing365.com/music/lyric.nsf/Madrigal-lyrics-Yes/2F22EDF09DB1DD674825697300124A8F|urlmorto=no}}</ref>
Da un punto di vista più tecnico, lo stile degli Yes predilige una cura del dettaglio,<ref name="Welch7"/> come dimostrano i loro [[arrangiamento|arrangiamenti]] e i loro complessi intrecci strumentali che fanno spazio anche a molti [[Assolo|assoli]].<ref name="Rizzi96"/><ref name="Welch7">{{cita|Welch|p. 7|cidWelch}}.</ref><ref>{{cita|Welch|p. 6|cidWelch}}.</ref> Utilizzano tempi dispari e inconsueti, frequenti cambi di tempo e variazioni di intensità e velocità nel corso di uno stesso brano.<ref>{{cita|Welch|pp. 13, 66|cidWelch}}.</ref> Vengono anche classificati da alcuni fra gli esponenti del [[rock sinfonico]]<ref>{{cita web|url=http://www.progarchives.com/subgenre.asp?style=4|titolo=Prog Archives - Symphonic Prog|lingua=en|accesso=8 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100316161557/http://www.progarchives.com/subgenre.asp?style=4|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita|Frith, Goodwin|p. 88|cidFrith}}.</ref> mentre ''AllMusic'' li inserisce nel novero degli artisti di [[rock psichedelico]] e del [[pop rock]].<ref name="allmusic"/>
== Formazione ==
{{vedi anche|Formazione degli Yes}}
===
* [[Jon Davison]] – [[Canto
* [[Steve Howe]] – [[Chitarra elettrica|chitarre elettriche]] e [[Chitarra acustica|acustiche]], cori (1970-1981, 1990-1992, 1996-2004, 2009-presente)
* [[Geoff Downes]] – [[Tastiera elettronica|tastiere]] (1980-1981, 2011-presente)
* [[
* [[
=== Ex componenti ===
* [[Jon Anderson]] – voce, cori, percussioni, [[chitarra]], [[arpa]] (1968-1980, 1982-1987, 1990-2004)
* [[Chris Squire]] – [[Basso elettrico|basso]], seconde voci (1968-1981, 1983-2004, 2009-2015)
* [[Tony Kaye (musicista)|Tony Kaye]] – tastiere (1968-1972, 1982-1983, 1985-1995)
* [[Peter Banks]] – chitarra elettrica, cori (1968-1970)
* [[Bill Bruford]] – batteria, percussioni (1968-1972, 1990-1992)
* [[Tony O'Reilly]] – batteria, percussioni (1968)
* [[Rick Wakeman]] – tastiere, [[organo Hammond]], [[pianoforte]], [[mellotron]] (1971-1974, 1976-1980, 1990-1992, 1996-1997, 2002-2004)
* [[Alan White (batterista 1949)|Alan White]] – [[Batteria (strumento musicale)|batteria]], [[Strumento a percussione|percussioni]], cori (1973-1981, 1982-2004, 2009-2022)
* [[Patrick Moraz]] – tastiere (1974-1975)
* [[Trevor Horn]] – voce (1980-1981)
* [[Trevor Rabin]] – voce, chitarra elettrica, cori, tastiere (1982-1995)
* [[Eddie Jobson]] - tastiere (1983)
* [[Igor' Chorošev|Igor Khoroshev]] – tastiere (1998-2000)
* [[Benoît David]] – voce (2009-2011)
* [[Oliver Wakeman]] – tastiere (2009-2011)
== Discografia ==
{{vedi anche|Discografia degli Yes}}
=== Album in studio ===
*1969 - ''[[Yes (Yes)|Yes]]''
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*2011 - ''[[Fly from Here]]''
*2014 - ''[[Heaven & Earth (Yes)|Heaven & Earth]]''
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=== Album dal vivo ===
*1973 - ''[[Yessongs]]''
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*1997 - ''[[Something's Coming: The BBC Recordings 1969-1970]]''
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*2000 - ''[[House of Yes: Live from House of Blues]]''
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*2009 - ''[[Symphonic Live (album)|Symphonic Live]]''
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*2014 - ''[[Songs from Tsongas - Yes 35th Anniversary Concert (2014)|Songs from Tsongas - Yes 35th Anniversary Concert]]''
*
*2015 - ''[[Progeny: Highlights from Seventy-Two]]''
*2015 - ''[[Like It Is: Yes at the Mesa Arts Center]]''
*2017 - ''[[Topographic Drama – Live Across America]]''
*2018 - ''[[Yes: Live At The Apollo]]''
== Tour ==
La tabella riporta l'elenco dei tour della band,<ref>{{cita web|url=http://forgottenyesterdays.com/index.asp|titolo=A Comprehensive Guide To Yes Shows|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090501132441/http://forgottenyesterdays.com/index.asp#|accesso=10 novembre 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://forgotten-yesterdays.com/dates.asp?qdec=2010|titolo=Yes shows (2010)|accesso=10 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141115195634/http://forgotten-yesterdays.com/dates.asp?qdec=2010|urlmorto=sì}}</ref> dal titolo del tour, alle date del primo e dell'ultimo spettacolo e alle eventuali pubblicazioni discografiche che ne sono seguite. Il numero degli spettacoli riporta quelli che si sono realmente svolti, i concerti annullati non sono stati conteggiati.
{{sp}}
{| class="wikitable"
|-
! style="text-align:left; vertical-align:top;"| Anno
! style="text-align:left; vertical-align:top;"| Nome del Tour
! style="text-align:left; vertical-align:top;"| Data inizio
! style="text-align:left; vertical-align:top;"| Data fine
! style="text-align:left; vertical-align:top;"| Pubblicazione discografica<br />relativa
! style="text-align:left; vertical-align:top;"| Spettacoli<br />effettuati
|-
| 1968-1970
Riga 393 ⟶ 286:
| 8 novembre 1974
| 23 agosto 1975
| ''The Word is Live''<br />''[[Live 1975 at Q.P.R.|Yes: Live - 1975 at Q.P.R.]]''
| 89
|-
Riga 400 ⟶ 293:
| 28 maggio 1976
| 22 agosto 1976
| ''[[Yesshows]]'', ''[[Yesyears - A Retrospective|Yesyears]]''<br />''The Word is Live''
| 53
|-
Riga 414 ⟶ 307:
| 28 agosto 1978
| 30 giugno 1979
| ''Yesshows'', ''The Word is Live''<br />''[[Live in Philadelphia (Yes)|Live in Philadelphia]]'' (DVD)
| 102
|-
Riga 428 ⟶ 321:
| 28 febbraio 1984
| 9 febbraio 1985
| ''[[9012Live: The Solos]]''<br />''[[9012Live (video)|9012Live]]'' (DVD)
| 139
|-
Riga 449 ⟶ 342:
| 9 aprile 1991
| 5 marzo 1992
| ''Union Tour Live'' (DVD)<ref group="nota">Pubblicato solo in [[Giappone]].</ref>
| 84
|-
Riga 463 ⟶ 356:
| 4 marzo 1996
| 6 marzo 1996
| ''[[Keys to Ascension]]''<br />''[[Keys to Ascension 2]]''
| 3
|-
| 1997
| ''Know Tour'' (tour annullato).
| 12 giugno 1997
| 27 luglio 1997
| Nessuno
|
|-
| 1997-1998
Riga 484 ⟶ 377:
| 6 settembre 1999
| 25 marzo 2000
| ''[[House of Yes: Live from
| 83
|-
Riga 491 ⟶ 384:
| 20 giugno 2000
| 4 agosto 2000
| ''The Masterworks''<br />''Magnification'' (xtd Version)
| 30
|-
Riga 501 ⟶ 394:
| 69
|-
| 2002-2003
| ''Full Circle Tour''
| 17 luglio 2002
Riga 512 ⟶ 405:
| 15 aprile 2004
| 22 settembre 2004
| ''[[Songs from Tsongas - Yes 35th Anniversary Concert|Songs from Tsongas]]'' (DVD)
| 64
|-
| 2008
| ''Close To The Edge and Back Tour'' (
| 12 luglio 2008
| 22 agosto 2008
| Nessuno
|
|-
|
| ''In The Present Tour'' <small>("Steve Howe, Chris Squire and Alan White of Yes")</small><ref group="nota">Il tour viene interrotto per la malattia di Chris Squire.</ref>
| 4 novembre 2008
|
| In the Present - Live From Lyon
|
|-
| 2009-2010
| ''In The Present Tour'' (reprise) <small>("Yes")</small>
| 26 giugno 2009
| 4 dicembre 2010
| In the Present - Live From Lyon
| 108
|-
| 2011
| ''Rite of Spring Tour''
| 6 marzo 2011
| 31 maggio 2011
|
| 21
|-
| 2011-2012
| ''Fly from here Tour''
| 4 luglio 2011
| 21 agosto 2012
|
| 90
|-
| 2013-2014
| ''Three Album Tour''
| 1º marzo 2013
| 5 giugno 2014
|
| 103
|-
| 2014-
| ''Heaven & Earth Tour''<ref group="nota">In corso.</ref>
| 5 luglio 2014
| ???
|
| ???
|}
== Note ==
=== Esplicative ===
<references group="nota"/>
=== Bibliografiche ===
{{Note strette}}
== Bibliografia ==
;In inglese
* {{cita libro | Peter | Banks
* {{cita libro | cognome= Chambers| nome= Stuart| titolo= Yes:An Endless Dream Of '70s, '80s And '90s Rock Music| editore= General Store Publishing House| città= Burnstown| anno= 2002|id= {{tutto attaccato|ISBN 1-894263-47-2}}}}
* {{cita libro |
* {{cita libro|Simon |
* {{cita libro | cognome=
* {{cita libro | cognome=
* {{cita libro | cognome=
* {{cita libro | cognome=
* {{cita libro | cognome=
* {{cita libro | cognome=
* {{cita libro | cognome= Watkinsons| nome= David | titolo= Perpetual Change| url= https://archive.org/details/yesperpetualchan00watk| editore= Plexus | città= London| anno= 2001 | ISBN = 0-85965-297-1}}
;In italiano
* {{cita libro|Paolo | Battigelli| coautori= Armando Gallo| Yes | 1985| Fratelli Gallo editori | Roma }} {{NoISBN}}
* {{cita libro | cognome= Rizzi| nome= Cesare| titolo= Progressive & Underground '67 - '76| editore= Giunti Editore| città= Firenze| anno= 2003 |
* {{cita libro | cognome= Welch| nome= Chris | titolo= Fragile: La storia degli Yes| editore= Stampa alternativa| anno= 2009|
== Voci correlate ==
{{
* [[Anderson Bruford Wakeman Howe]]
* [[Yes Featuring Jon Anderson, Trevor Rabin, Rick Wakeman]]
* [[Asia (gruppo musicale)]]
* [[Badger (gruppo musicale)]]
Riga 560 ⟶ 494:
* [[Circa:]]
* [[Conspiracy (gruppo musicale)]]
{{Colonne spezza}}
* [[Roger Dean]]
* [[Larry Groupé]]
* [[GTR (gruppo musicale)]]
* [[Jon & Vangelis]]
* [[
* [[Eddy Offord]]
* [[Oliver Wakeman]]
* [[XYZ (gruppo musicale britannico)]]
{{Colonne fine}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto
==Collegamenti esterni==
* {{collegamenti esterni}}
{{Colonne}}
;Siti sulla band
* {{
* {{cita web|1=http://forgottenyesterdays.com|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100107144804/http://www.forgottenyesterdays.com/#|titolo=Forgotten Yesterdays - A Comprehensive Guide To Yes Shows|lingua=en|accesso=26 dicembre 2009|urlmorto=no}}
* {{cita web|http://nfte.org/|Notes from the Edge|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.relayer35.com/Yescography/home.htm|The Internet Yes Discography|lingua=en}}
* {{cita web|1=http://yesmuseum.org/|2=Yes Museum|lingua=en|accesso=20 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071231174737/http://yesmuseum.org/|urlmorto=sì}}
{{Colonne spezza}}
;Siti sui musicisti
* {{en}} [http://www.jonanderson.com/ Jon Anderson] - Sito ufficiale
* {{en}} [http://www.billbruford.com/ Bill Bruford] - Sito ufficiale
* {{en}} [http://www.stevehowe.com/ Steve Howe] - Sito ufficiale
* {{en}} [http://www.chrissquire.
* {{en}} [http://www.rwcc.com/ Rick Wakeman] - Sito ufficiale
* {{en}} [http://www.
* {{en}} [http://trevorrabin.net/ Trevor Rabin] - Sito ufficiale
{{Colonne fine}}
{{Yes}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|rock progressivo}}
{{vetrina|24|11|2005|Wikipedia:Articoli in vetrina/Segnalazioni/Yes|arg=musica}}
[[Categoria:Yes| ]]
[[Categoria:Supergruppi musicali]]
[[Categoria:Gruppi e musicisti della Inside Out Music]]
[[Categoria:Gruppi musicali rock progressivo britannici]]
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