Cilavegna: differenze tra le versioni

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{{S|Comuni della Lombardia}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Cilavegna
|Panorama = Cilavegna piazza.jpg
|Didascalia = Veduta
|Bandiera = Cilavegna-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|StemmaVoce stemma = Cilavegna-Stemma.png#Simboli
|Stato = ITA
|Voce stemma=
|Grado amministrativo = 3
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 12 =Lombardia Pavia
|Amministratore locale = Manuel Maggio
|Divisione amm grado 2=Pavia
|Partito = [[lista civica]]
|Amministratore locale=Giuseppe Colli
|Data elezione = 10-6-2024
|Partito=[[Il Popolo della Libertà|PdL]] - [[Lega Nord|LN]]
|Data elezioneistituzione =08/06/2009
|Sottodivisioni = Case Nuove
|Data istituzione=
|Divisioni confinanti = [[Albonese]], [[Borgolavezzaro]] ([[provincia di Novara|NO]]), [[Gravellona Lomellina]], [[Parona]], [[Tornaco]] ([[provincia di Novara|NO]]), [[Vigevano]]
|Latitudine gradi=45
|Zona sismica = 4
|Latitudine minuti=19
|Gradi giorno = 2673
|Latitudine secondi=0
|Nome abitanti = cilavegnesi (popolare: ''urgion'' o ''gariton''<ref name="ColliFolklore">{{Cita libro | titolo= Garbagna, Nibbiola, Vespolate, Borgolavezzaro - Spunti di storia per le scuole medie - Le mie memorie | autore-capitolo=Ernesto Colli | wkautore-capitolo=Ernesto Colli (sacerdote) |url=https://www.alzati.it/BassaNovarese/LeMieMemorie/HTML5/LeMieMemorie.html | via=Foto Emilio Alzati | città=Novara | anno=1978 | accesso=10 luglio 2022 | editore=Tipografia San Gaudenzio| capitolo=Folklore della Bassa novarese | pp = 75-76}}</ref>)
|Latitudine NS=N
|Patrono = [[santi Pietro e Paolo]]
|Longitudine gradi=8
|Festivo = 29 giugno
|Longitudine minuti=45
|PIL =
|Longitudine secondi=0
|PIL procapite =
|Longitudine EW=E
|Mappa = Map of comune of Cilavegna (province of Pavia, region Lombardy, Italy).svg
|Altitudine=115
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Cilavegna nella provincia di Pavia
|Superficie=17
|Sito = https://www.comune.cilavegna.pv.it/it-it/home
|Note superficie=
|Abitanti=5653
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
|Aggiornamento abitanti=31-12-2010
|Sottodivisioni=
|Divisioni confinanti=[[Albonese]], [[Borgolavezzaro]] (NO), [[Gravellona Lomellina]], [[Parona]], [[Tornaco]] (NO), [[Vigevano]]
|Codice postale=27024
|Prefisso=[[0381]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=018050
|Codice catastale=C686
|Targa=PV
|Zona sismica=4
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=cilavegnesi
|Patrono=
|Festivo=
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Cilavegna (province of Pavia, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Cilavegna nella provincia di Pavia
|Sito=http://www.comune.cilavegna.pv.it/
}}
'''Cilavegna''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ʧilaˈveɲɲa/|it}};<ref>{{DOP|id=1038293}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Luciano Canepari|titolo=Dizionario di pronuncia italiana|anno=2009|editore=Zanichelli|ISBN=8808105113}}</ref> ''Silavégna'' in [[Dialetto lomellino|dialetto vigevanasco]]<ref>{{Cita libro|autore=Gasca Queirazza G.|autore2=Marcato C.|autore3=Pellegrini G.B.|titolo=Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani|edizione=2|anno=2006|editore=UTET|città=Torino|p=242|ISBN=9788802072289|autore4=Petracco Sicardi G.|autore5=Rossebastiano A.}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Pavia]] in [[Lombardia]], a {{M|46|u=km}} da [[Milano]].<ref name="Scheda_comune" /> Si trova in [[Pianura Padana]] e precisamente nella regione della [[Lomellina]].
 
La cittadina è legata a un'antica tradizione agricola, in epoca romana con la produzione di vino e ora quella di [[Asparago rosa di Mezzago|asparagi rosa]], mentre a partire dal [[XX secolo]] ha visto la nascita di un polo industriale poco fuori dal centro abitato. La prima pagina di storia<ref>{{Cita libro|autore=Roberto Rampi|titolo=Cilavegna: dalle origini ai giorni nostri|anno=1965|editore=Crespi|città=Vigevano|p=44}}</ref> dettagliata e precisa intorno al paese è costituita dalla concessione di [[Berengario del Friuli|Re Berengario I]], un documento che non porta data, ma sicuramente anteriore al 25 dicembre [[915]], anno della sua incoronazione a Roma.
'''Cilavegna''' (''Silavégna'' in dialetto vigevanasco<ref name=dizionario>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 2006 | UTET | Torino |pagine = p. 242}}</ref>, anticamente ''Siravegna''<ref>Dante Olivieri, ''Dizionario di toponomastica lombarda: nomi di comuni, frazioni, casali, corsi d'acqua ecc. della regione lombarda, studiati in rapporto alla loro origine'', ed. Famiglia Milanese, 1931</ref>) è un [[comune italiano]] di 5.631 abitanti della [[provincia di Pavia]] in [[Lombardia]].
 
All'interno del romanzo psicologico ''Ipotesi di cacciatore'' di [[Gregorio Ponci]], nel quale la famiglia del personaggio principale, Viscardo, affonda le sue origini dal XVIII secolo in Cilavegna, sono citate anche le più antiche denominazioni di ''Cilavinnis'', ''Cellavegna'', ''Celavegno''.
 
==Geografia fisica==
=== Territorio ===
[[File:Scorcio del paesaggio rurale di Cilavegna.jpg|sinistra|miniatura|Scorcio del paesaggio rurale di Cilavegna]]
Il territorio di Cilavegna è compreso nella [[pianura Padana]]. Il comune è situato accanto al confine con il Piemonte (provincia di Novara) ed è inserito nell'area dell'Alta Lomellina, ovvero un territorio nella zona sud-occidentale della [[Lombardia]] tra il [[Sesia]] (a ovest), il [[Po]] (sud-ovest), il [[Ticino (fiume)|Ticino]] (a est) e il [[Basso Novarese]] (a nord).
 
La zona del cilavegnese si presenta prevalentemente pianeggiante (a {{M|115|u=m slm}}) con alcune zone sabbiose in rilievo ed è contraddistinta da un'unica grande area boschiva (il Bosco Oliva)<ref name="infolomellina">{{Cita web|url= http://www.infolomellina.net/html/cilavegna.htm|titolo=Informazioni sul territorio di Cilavegna|accesso=23 agosto 2019|dataarchivio=29 novembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171129002613/http://www.infolomellina.net/html/cilavegna.htm|urlmorto=sì}}</ref> che oggi è tutelato dall'amministrazione comunale: questi ne conserva la proprietà, ma ha lasciato il libero accesso a un'associazione di appassionati locali affinché si possa avviare la ricostruzione del bosco con sole specie autoctone.
L'economia, prevalentemente agricola, ha modificato l'ambiente locale perché diventasse propedeutico a vari tipi di colture; in particolare, il paesaggio è caratterizzato da una fitta rete di canali e fossi, mentre la vegetazione si arricchisce di campi di granoturco, risaie, pioppeti e castagneti. La mappatura idrografica<ref name=":2">{{Cita|Rampi 1965|p. 65}}.</ref> evidenza alcuni fontanili, utili ad alimentare i corsi d'acqua: il fontanile dei Serami, altri due col nome di fosso Pavese, lungo i confini con [[Gravellona Lomellina|Gravellona]] e [[Cassolnovo]], la fontana Amalia, verso [[Albonese]], e i fontanili Boniforti e Cariariolo, nella regione Calderlina.
 
Un documento che chiarisce meglio il perché della conformazione dei canali a Cilavegna è il ''Super aquis derivandis et conducendis'',<ref name=":2" /> una legge emanata da [[Gian Galeazzo Maria Sforza]] il 14 giugno [[1483]]: con essa venne sancito che le acque dei canali (come ad esempio la Biraghetta) dovevano derivare necessariamente dal [[Sesia|fiume Sesia]] e non dal più vicino [[Agogna|fiume Agogna]], poiché le acque di quest'ultimo erano riservate al comune di [[Mortara]], che, nei pressi di [[Nicorvo]], derivava una sua roggia comunale.
 
Per quanto riguarda il [[Classificazione sismica dell'Italia|rischio sismico]], Cilavegna è classificata a bassissimo rischio (Zona 4).<ref name="sismicità">[http://zonesismiche.mi.ingv.it/documenti/all_1_Com_Class.xls Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003 - Elenco dei comuni classificati]. URL consultato in data 11 settembre 2019.</ref>
 
[[File:Diramatore Quintino Sella2.jpg|centro|miniatura|Diramatore del canale Quintino Sella|upright=2]]
=== Clima ===
<ref>{{Cita web|url=http://clima.meteoam.it/AtlanteClimatico/pdf/(064)Novara%20Cameri.pdf%7C|titolo=Tabelle climatiche 1971-2000 dall'Atlante Climatico 1971-2000 del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare}}</ref>
{{Vedi anche|Stazione meteorologica di Novara Cameri}}
Il clima è tipico dei comuni dell'alta Lomellina, ma, data la vicinanza con il Piemonte (in particolare Novara), i dati climatici sono paragonabili con quelli registrati dalla stazione meteorologica di Cameri (NO): nel corso degli anni gli inverni sono diventati sempre meno rigidi, ma le temperature rimangono comunque intorno allo {{M|0|ul=°C}}; i mesi più caldi, invece, si caratterizzano di temperature sempre maggiori. A causa del riscaldamento globale, inoltre, le nevicate invernali risultano rare e spesso limitate ai mesi più freddi, mentre in estate è comune il fenomeno dell'afa.
 
{{ClimaAnnuale
| nome = NOVARA CAMERI<br /><small>([[1971]]-[[2000]])</small>
| tempmax01 = 5.7
| tempmax02 = 8.3
| tempmax03 = 13.2
| tempmax04 = 17.0
| tempmax05 = 21.4
| tempmax06 = 25.5
| tempmax07 = 28.3
| tempmax08 = 27.9
| tempmax09 = 23.7
| tempmax10 = 17.5
| tempmax11 = 10.8
| tempmax12 = 6.6
| tempmin01 = -2.9
| tempmin02 = -1.5
| tempmin03 = 1.4
| tempmin04 = 5.1
| tempmin05 = 10.0
| tempmin06 = 13.4
| tempmin07 = 15.8
| tempmin08 = 15.7
| tempmin09 = 11.9
| tempmin10 = 6.6
| tempmin11 = 1.6
| tempmin12 = -1.7
| tempassmax01 = 21.0
| annotempassmax01 = 2000
| tempassmax02 = 24.0
| annotempassmax02 = 1990
| tempassmax03 = 26.8
| annotempassmax03 = 1997
| tempassmax04 = 27.0
| annotempassmax04 = 1984
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| annotempassmax05 = 1986
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| annotempassmax06 = 1996
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| tempassmax10 = 30.2
| annotempassmax10 = 1997
| tempassmax11 = 21.2
| annotempassmax11 = 1979
| tempassmax12 = 15.5
| annotempassmax12 = 1979
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| annotempassmin02 = 1987
| tempassmin03 = -11.1
| annotempassmin03 = 1971
| tempassmin04 = -3.8
| annotempassmin04 = 1987
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| annotempassmin05 = 1979
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| annotempassmin06 = 1974
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| annotempassmin07 = 1974
| tempassmin08 = 6.0
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| annotempassmin09 = 1974
| tempassmin10 = -7.6
| annotempassmin10 = 1997
| tempassmin11 = -10.0
| annotempassmin11 = 1975
| tempassmin12 = -12.3
| annotempassmin12 = 1973
| pioggia01 = 69.5
| pioggia02 = 66.1
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| pioggia05 = 125.0
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| pioggia10 = 119.2
| pioggia11 = 101.7
| pioggia12 = 54.7
| giornipioggia01 = 6.3
| giornipioggia02 = 4.9
| giornipioggia03 = 6
| giornipioggia04 = 8.5
| giornipioggia05 = 9.3
| giornipioggia06 = 7.4
| giornipioggia07 = 5.2
| giornipioggia08 = 6.6
| giornipioggia09 = 6.3
| giornipioggia10 = 6.9
| giornipioggia11 = 6.7
| giornipioggia12 = 5.8
| warm01 = 0.0
| warm02 = 0.0
| warm03 = 0.0
| warm04 = 0.0
| warm05 = 0.0
| warm06 = 2.5
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| warm08 = 9
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| giornigelo01 = 23.4
| giornigelo02 = 18.6
| giornigelo03 = 10.2
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| giornigelo10 = 2.2
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| giorninebbia01 = 18
| giorninebbia02 = 12
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| giorninebbia05 = 1
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| giorninebbia10 = 13
| giorninebbia11 = 15
| giorninebbia12 = 17
| umido01 = 81
| umido02 = 76
| umido03 = 70
| umido04 = 72
| umido05 = 73
| umido06 = 73
| umido07 = 71
| umido08 = 74
| umido09 = 75
| umido10 = 79
| umido11 = 83
| umido12 = 83
}}
 
* [[Classificazione climatica]]: zona E, {{M|2673|u=GG}}<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.tuttitalia.it/lombardia/84-cilavegna/classificazione-climatica/|titolo=Dati su Cilavegna}}</ref>
 
== Origine del nome ==
Un'ipotesi<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Roberto Rampi|titolo=Cilavegna: dalle origini ai giorni nostri|anno=1965|editore=Crespi|città=Vigevano|p=14}}</ref> vede Cilavegna come nome composto: la prima parte è la parola ''cella'', la quale richiama al significato di ''deposito dell'annona militare'', ovvero un tipico insediamento romano lungo le vie dell'Impero; il secondo termine, vegna, indica l'antica coltivazione prevalente in questo luogo: le vigne.
 
Tale ipotesi può essere confermata grazie a una concessione fatta da re Berengario I, datata presumibilmente tra gli anni [[911]] e [[915]], che riporta il nome ''Cilavinnis''<ref name=":0" />, molto vicino al latino ''vinea'' o ''vinum''.
 
Il processo che nei secoli ha portato al toponimo ''Cilavegna'' consiste nella comparsa, dovuta soprattutto ai dialetti locali, della ''g'' nell'ultima sillaba e nella ''variatio'' tra il maschile e il femminile: ''Celavegna''<ref name=":0" /> nel [[1164]], ''Cellavegna''<ref name=":0" /> nel [[1181]], nel [[1220]], nel [[1250]], ''Cillavegna''<ref name=":0" /> nel [[1181]], ''Celavegno''<ref name=":0" /> nel [[XII secolo]], ''Cellavigna''<ref name=":0" /> nel [[1219]].
 
Analizzando l'evoluzione del nome si comprende come il toponimo si sia avvicinato progressivamente ai termini ''cella'' e ''vinea'', a confermare l'origine romana del nome, che vede in ''deposito presso le vigne''<ref>{{Cita libro|autore=Roberto Rampi|titolo=Cilavegna: dalle origini ai nostri giorni|anno=1965|editore=Crespi|città=Vigevano|p=15}}</ref> la sua accezione più verosimile.
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Cilavegna}}
Appare nel [[X secolo]] come ''Cilavinnis''; apparteneva allora al vescovo di [[Pavia]], cui il re [[Berengario I]] concesse nel [[911]] il privilegio di costruirvi un castello. Nel [[1164]] venne assoggettata politicamente al comune di [[Pavia]] da [[Federico Barbarossa|Federico I]]. Nel [[1250]] appare come ''Cellavegna'' nell'elenco delle terre pavesi. Nel secolo successivo venne in potere dei [[Beccaria]] di [[Pavia]], e nel [[1412]] entrò a far parte di uno sparso gruppo di paesi assegnato a Castellino Beccaria (conte di [[Voghera]]), ma ben presto confiscata. Seguono brevi infeudazioni ai ''Castelbarco'' e ai ''Maletti'' ([[1466]]), e nel [[1483]] a Vercellino [[Visconti]], legato ai Beccaria per parte della moglie (sorella del conte di [[Gambolò]]). Il feudo subì confische e reintegrazioni durante le guerre d'Italia; comunque dopo il [[1525]] la signoria di Cilavegna pare appartenesse agli Antellani, che si estinsero nel [[1615]]. Cilavegna fu acquistata nel [[1636]] dai [[Taverna (famiglia)|Taverna]], conti di [[Landriano]], ed a loro rimase fino all'abolizione del feudalesimo ([[1797]]).
[[File:Mappa del Maccaferri.png|miniatura|Riproduzione (con nomi moderni) della cartina presente nella concessione di Berengario I]]
La zona in cui sorge l'odierno comune di Cilavegna cominciò a essere abitata fin dal Mesolitico, ma i ritrovamenti più antichi, corrispondenti ad alcune tombe dell'età del Bronzo, risalgono al [[Età del bronzo|1300 a.C.]], periodo che aprì a una serie di dominazioni su quelle terre da parte di [[Levi (popolo)|Levi]],<ref>{{Cita libro|autore=Carlo Calvi|titolo=Cenni storici sulla Lomellina fino al sec. X|anno=1874|editore=Tip. Cortellezzi|città=Mortara}}</ref> [[Celti|Galli]]<ref>{{Cita web|url=http://www.infolomellina.net/html/storia03.htm|titolo=L'Età del Ferro e il periodo Celtico (900 a.C. - 100 a.C.)|accesso=12 settembre 2019|dataarchivio=16 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210516075347/http://www.infolomellina.net/html/storia03.htm|urlmorto=sì}}</ref> e [[Impero romano|Romani]]. Questi controllarono la cosiddetta [[Gallia Cisalpina]] a partire dal [[I secolo a.C.]] e trasformarono la viabilità edificando una rete di strade utile a semplificare i lunghi spostamenti degli eserciti verso l'Europa centrale; in particolare, sorsero in questo periodo diversi accampamenti con il semplice scopo di rifornire di viveri i soldati in sosta: uno di questi ''[[castrum]]'' era quello di ''cella ad vineas'',<ref>{{Cita libro|autore=Romano Bergamo|titolo=Storia dei comuni, frazioni e parrocchie della Lomellina|anno=1995|editore=Selecta Editrice|città=Pavia|volume=1|ISBN=8873323170|p=263}}</ref> odierna Cilavegna, che si trovava nella posizione strategica tra la via Galliana e quella per ''[[Vercelli|Vercellae]]'' (Vercelli).
 
Durante l'epoca medioevale Cilavegna divenne la sede di un giudice ([[Gastaldati longobardi|gastaldo]],<ref>{{Cita|Rampi 1965|p. 47}}.</ref> preposto alla supervisione delle opere del duca, mentre, a partire dalla conquista di [[Carlo Magno]], il borgo venne posto alle dipendenze dei conti di Lomello; fu questo ultimo periodo a vedere la nascita del castello, poiché nel [[X secolo|X secolo d.C.]], su concessione di [[Berengario del Friuli|re Berengario I]],<ref name=":13">{{cita|Rampi 1965|p. 44}}.</ref> venne realizzata una prima linea di difesa contro l'invasione degli Ungari. Gli eventi che seguirono riguardano diverse famiglie, che nel tempo acquistarono il feudo; in particolare si ricordano i [[Beccaria]],<ref name=":4">{{cita|Rampi 1965|p. 49}}.</ref> i [[Castelbarco]]<ref name=":5">{{cita|Rampi 1965|p. 50}}.</ref> e i Maletta.<ref name=":5" /> Quest'ultimi, infine, cedettero il possedimento a Vercellino Visconti<ref name=":5" />, il quale, però, con l'annessione al [[Ducato di Milano]], venne sostituito dalla signoria degli Atellani.<ref name=":5" />
Nel [[1532]] Cilavegna era stata staccata dal [[Principato di Pavia]] (cui apparteneva la Lomellina) e unita coi paesi vicini al nuovo ''Contado di Vigevano'' o [[Vigevanasco]]. Esso passò dal Ducato di Milano al Piemonte [[Casa Savoia|sabaudo]] nel [[1743]] (la Lomellina già nel [[1707]]). Nel [[1818]] il Vigevanasco fu riunito alla Lomellina e nel [[1859]] entrò a far parte della [[provincia di Pavia]].
 
A questa seguì la signoria Taverna<ref>{{cita|Rampi 1965|pp. 81-99}}.</ref> ([[1636]] - [[1798]]), la quale rimase al potere fino al crollo del feudalesimo, quando la Lombardia divenne parte prima della [[Repubblica Cisalpina]] e poi del [[Regno Lombardo-Veneto]]. Durante l'epoca contemporanea Cilavegna divenne un comune, che nel [[1818]]<ref name="105a">{{cita|Rampi 1965|p. 105}}.</ref> entrò a far parte del Vigevanasco e successivamente del Regno d'Italia, avviando in parallelo una politica di industrializzazione che vide il periodo più florido tra la fine del 1800 e la prima metà del [[1900]].
 
Diverse furono le aziende nate in questi anni, ma a rimanere alla storia fu la Ca.Gi., testimone del manifesto antifascismo tipico dei cilavegnesi, poiché nel [[1944]]<ref name=":10">{{Cita web|url=http://vigevano.anpi.it/deportazione/deportazione-politica/scioperanti-di-cilavegna/|titolo=Raccolta di documenti sui deportati e sullo sciopero}}</ref> i dipendenti scioperarono in appoggio al Comitato di Liberazione dell'Alta Italia. Altre furono le esperienze partigiane della cittadina, la quale commemorò le vittime del [[ventennio fascista]] con alcuni monumenti.
 
Durante il secondo dopoguerra, Cilavegna vide diversi progetti per la una riconversione urbanistica e in particolare fu testimone della realizzazione ([[1967]]<ref>{{cita|Rampi 1965|p. 118}}.</ref>) di Casa Serena, collegata al centro da una nuova strada: questi progetti furono voluti dal cav. [[Mario Pavesi]], concittadino che desiderava un luogo in cui accogliere gli ex dipendenti in pensione. Dal [[1964]], inoltre, venne inaugurata annualmente la festa dell'asparago.<ref>{{Cita|Amministrazione comunale di Cilavegna 2005|p. 274}}.</ref>
 
=== Simboli ===
[[File:Stemmi di Cilavegna.jpg|miniatura|Evoluzione degli stemmi di Cilavegna]]
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 26 settembre 1954.
{{Citazione|[[Troncato]]: al primo d'azzurro, al [[Cane (araldica)|cane]] d'argento, collarinato d’oro, seduto sopra un cuscino d'argento, posto nel cantone sinistro, e fissante una stella d'oro nel canton destro del capo; il secondo d'oro, al [[Castello (araldica)|castello]] di rosso, mattonato e finestrato di nero. Ornamenti esteriori da Comune.|Stemma concesso con D.P.R. del 26 settembre 1954}}
Alcuni documenti lasciano pensare che il vero stemma di Cilavegna fosse quello del [[1458]],<ref name=":cc">{{Cita|Rampi 1965|pp. 84-87}}.</ref> ''due chiavi in croce traversa col manico trifogliato'', presumibilmente in riferimento a san Pietro, patrono del paese. Ciò che però è certo è che nel [[1954]]<ref name=":cc" /> fu necessario realizzare uno stemma araldico poiché Cilavegna non ne aveva mai avuto uno: esso avrebbe dovuto essere troncato, in modo che all'antico stemma dei Taverna, ultimi feudatari di Cilavegna, si affiancasse la figura del castello. Concesso quindi dall'ufficio araldico, il progetto venne affidato a [[Piero Maccaferri]].<ref name=":cc" />
 
Da allora, lo stemma fu sempre quello, ma venne spesso criticato perché non fedele ai fatti della storia cittadina<ref name=":cc" />: il campo dedicato alla signoria dei [[Taverna (famiglia)|Taverna]], infatti, risulterebbe estraneo al ramo di Cilavegna, poiché il suddetto stemma si riferisce ai signori di Landriano. L'antico emblema dei Taverna prevedeva un unico campo bianco con tre volumi trasversali neri, mentre la presenza del "cane" era tipico dei conti di Landriano; tale figura, però, venne introdotta anche a Cilavegna solo in occasione dell'unione del feudo a quello "maggiore" e fu questo, probabilmente, il motivo per cui spesso i due rami sono stati confusi tra loro.
 
In conclusione, si può ritenere che lo stemma avrebbe dovuto essere troncato con due campi: il primo d'argento con tre grossi volumi neri, mentre il secondo con sfondo d'oro e ritraente la figura del castello.<ref name=":cc" />
 
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
 
==Monumenti e luoghi d'interesse==
===Architetture religiose===
<ref>{{Cita web|url=http://www.parrocchiacilavegna.it|titolo=Informazioni sugli edifici religiosi}}</ref>
====Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo====
<ref name=":3">{{Cita web|url=http://www.parrocchiacilavegna.it/sito/index.php?option=com_content&view=article&id=46&Itemid=215|titolo=Sezione riguardante la Chiesa parrocchiale}}</ref>
{{vedi anche|Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Cilavegna)}}
[[File:Chiesa Parrocchiale di Cilavegna.jpg|sinistra|miniatura|Facciata della chiesa parrocchiale|alt=|240x240px]]
L'edificio attuale, a meno di modifiche posteriori, venne realizzato dal [[1729]]<ref name=":7">{{Cita|Rampi 1965|pp. 157-160}}.</ref> (anno della prima pietra del campanile) alla fine del secolo: esso si compone di una grande navata racchiusa da sei cappelle laterali e dal grande presbiterio quadrato coronato dell'abside semicircolare. Le tre campate della navata<ref name=":7" /> poggiano su grandi archi sorretti da colonne di ordine composito, mentre le cappelle accolgono gli altari minori<ref name=":7" /> intitolati alla Beata Vergine, a San Francesco da Paola (successivamente affiancato da Santa Margherita, Sant'Isidoro e San Bovo), alla Madonna dei Sette Dolori (con tre statue in stucco del Crocifisso, della Beata Vergine e di San Giovanni), a San Giuseppe, al Suffragio e alle Sante Reliquie (con le statue di San Pietro, San Paolo, di San Mattia, di San Simone, di Santa Maddalena e di San Bovo). Chiude l'elenco degli altari quello Maggiore,<ref name=":7" /> realizzato in marmo e adornato da un tabernacolo in pietre preziose.
 
Successivamente, nuovi lavori eseguiti nel [[1814]]<ref name=":7" /> innalzarono il campanile a {{M|54|u=m}}, garantendo così la possibilità di aggiungere al sistema di campane anche un orologio in servizio del paese. Nello stesso periodo si dotò la facciata di eleganti terrecotte, che formano le parti architettoniche, e di statue poste sugli acroteri. Con la metà dell'800 quindi si può parlare di una chiesa completamente convertita al barocco. [[File:Santuario di Sant'Anna (Cilavegna).jpg|miniatura|Santuario di Sant'Anna]]
====Santuario di Sant'Anna====
<ref>{{Cita web|url=http://www.parrocchiacilavegna.it/sito/index.php?option=com_content&view=article&id=24&Itemid=193|titolo=Sezione riguardante il Santuario di Sant'Anna}}</ref>
{{Vedi anche|Santuario di Sant'Anna (Cilavegna)}}
Noto anticamente come "Gesiolo della Calderlina",<ref name=":16">{{Cita|Rampi 1965|pp. 178-183}}.</ref> il [[Santuario di Sant'Anna (Cilavegna)|Santuario di Sant'Anna]] si erge nella campagna cilavegnese. Esso nacque come cappella votiva nel [[XVI secolo]]<ref name=":16" /> al fine di custodire un famoso affresco ritraente Sant'Anna con Maria e San Gioacchino. Oggigiorno, il santuario, essendo dedicato a Sant'Anna, è l'unico non mariano in tutta la [[Lomellina]], e costituisce un importante luogo di culto per la cittadina, soprattutto perché legato a un'antica tradizione religiosa: da più di 300 anni,<ref name=":16" /> infatti, si tiene il 26 luglio la festa di Sant'Anna.
 
Nel 1889 il santuario venne ampliato da don [[Giovanni Delconsole]].<ref name="infolomellina" />
 
==== Chiesa della Beata Vergine del Rosario ====
<ref name=":17">{{Cita web|url=http://www.parrocchiacilavegna.it/sito/index.php?option=com_content&view=article&id=62&Itemid=233|titolo=Sezione riguardante la Chiesa di Santa Maria}}</ref>
[[File:Chiesa di Santa Maria a Cilavegna.jpg|sinistra|miniatura|Chiesa di Santa Maria|alt=|200x200px]]
Nota anche col nome di Chiesa di Santa Maria, venne eretta nel [[XV secolo]] e ceduta nel [[1492]]<ref name=":18" /> ai Domenicani del Prato dell'Olmo, i quali la unirono al “Vicariato dei Frati dell'Ordine vigevanese dei Predicatori alla cattedra di Pietro Martire”; la struttura subì un'importante ricostruzione nel [[1640]]<ref name=":18">{{Cita|Rampi 1965|pp. 170-175}}.</ref> e divenne la sede della confraternita del “Santo Rosario” nel [[1660]].<ref name=":17" />
 
Caratteristica interessante è la pianta a croce greca con tre altari,<ref name=":18" /> di cui uno dedicato a San Giuseppe e l'altro al beato Alberto Calvi da Cilavegna,<ref name=":17" /> vescovo di Savona, le cui reliquie sono conservate all'interno del tempio. L'altare maggiore, invece, si presenta in un ricco sfondo seicentesco di stucchi dorati, che incorniciano la statua della Beata Vergine con le tavolette dei Misteri del S.Rosario. Nella chiesa sono presenti diverse nicchie, che contengono alcune statue in stucco e in legno: del primo tipo spiccano quelle di S. Caterina da Siena e di S. Pio V, che fu priore in questa chiesa. Altri affreschi interni risalgono al [[XVII secolo]]<ref name=":18" /> e raffigurano San Vincenzo Ferreri e altri santi domenicani, mentre di particolare importanza è una statua lignea del Cristo Morto<ref name=":18" /> custodita sulla mensa. L'edificio presenta inoltre un campanile.
 
La chiesa venne sconsacrata nel [[Settecento]]<ref name=":18" /> e utilizzata come deposito per il legname, per poi essere recuperata e restaurata in tempi successivi: ora l'edificio si può considerare parte dell'oratorio Divina Provvidenza<ref name=":17" />, il quale gode di un passaggio per accedervi dal retro.
====Chiesa della Beata Vergine del Carmine====
<ref>{{Cita web|url=http://www.parrocchiacilavegna.it/sito/index.php?option=com_content&view=article&id=61&Itemid=232|titolo=Sezione riguardante la Chiesa del Carmine}}</ref>
[[File:Chiesa della Beata Vergine del Carmine a Cilavegna.jpg|miniatura|Chiesa del Carmine|alt=|227x227px]]
Realizzata nel [[XVII secolo]],<ref name=":14">{{Cita|Rampi 1965|pp. 175-176}}.</ref> la chiesa della Madonna del Carmine fu sede di una confraternita: prima devota alla Madonna del Carmelo e poi, con la venuta di Napoleone, con il titolo di Confraternita del SS. Sacramento,<ref name=":14" /> alla quale furono unite quelle dei Santi Rocco e Cristoforo.
 
L'edificio è contraddistinto da una pianta a un'unica navata<ref name=":14" /> con due altari laterali, dedicati l'uno a S. Carlo e a S. Cecilia l'altro a S. Antonio e a S. Fermo, e quello maggiore, realizzato in marmo, che custodisce la statua della B. Vergine. Di rilievo sono anche il coro in legno e l'acquasantiera del Quattrocento.<ref name=":14" />
 
Inizialmente la chiesa presentava anche un importante campanile, elemento di spicco dell'antico rione "Breia", ma, nella notte tra il 5 e il 6 maggio [[1961]],<ref name=":14" /> la struttura subì un cedimento. Questo episodio portò la struttura a essere via via abbandonata, finché non venne sconsacrata. Da allora è stata adibita a deposito o come luogo per manifestazioni.<ref name=":14" />
 
==== Chiesa della natività di Maria in San Martino ====
<ref name=":8">{{Cita web|url=http://www.parrocchiacilavegna.it/sito/index.php?option=com_content&view=article&id=64&Itemid=235|titolo=Sezione riguardante la Chiesa di San Martino}}</ref>
[[File:Chiesa di San Martino a Cilavegna.jpg|miniatura|Chiesa di San Martino|alt=|227x227px]]
Lo stato in cui si presenta attualmente è alquanto diverso dal quello primitivo, risalente al [[XV secolo]],<ref name=":11">{{Cita libro|autore=Romano Bergamo|titolo=Storia dei comuni, frazioni e parrocchie della Lomellina|anno=1995|editore=Selecta Editrice|città=Pavia|p=271|volume=1|ISBN=8873323170}}</ref> di cui si notano alcuni resti nella parte esterna, verso il cimitero.<ref>La vicinanza al luogo di sepoltura ha reso nota la chiesa come "''chiesa del cimitero''.</ref>
 
La facciata presenta alcuni affreschi nel portale e sopra le finestrelle, ma le tracce rimangono quasi nulle a causa dei vari interventi di tinteggiatura, che hanno coperto parte delle decorazioni. Anche all'interno sono presenti degli affreschi, risalenti al [[XV secolo]]:<ref name=":9">{{Cita|Rampi 1965|p. 164}}.</ref> uno, ridotto a un frammento, rappresenta parte del viso della Madonna; un altro, datato [[1523]],<ref name=":8" /> ha per soggetto la Madonna in trono col Bambino. Quest'ultima icona, vista l'attenzione di diverse autorità ecclesiastiche durante il [[XVIII secolo]],<ref name=":9" /> portò all'aggiunta, al primo titolo di S. Martino, del nome di Maria:<ref name=":11" /> ora, infatti, la chiesetta è dedicata alla natività di Maria in San Martino.
 
La struttura interna consiste in un'unica navata con un'abside semicircolare, ma non nacque così poiché quella odierna è frutto di alcune modifiche apportate nel [[XVI secolo]].<ref name=":9" /> In generale comunque la chiesa presenta una falsa fisionomia gotica, unita ad alcuni elementi dell'antica impronta romanica.
 
In origine l'edificio dava il nome alla porta nord del paese.<ref name=":9" />
 
==== Oratorio Divina Provvidenza ====
<ref name=":19">{{Cita web|url=http://www.parrocchiacilavegna.it/sito/index.php?option=com_content&view=article&id=6&Itemid=183|titolo=Sezione riguardante l'Oratorio}}</ref>
[[File:Oratorio Divina Provvidenza.jpg|sinistra|miniatura|Oratorio Divina Provvidenza]]
L'edificio è stato realizzato in occasione della cessione di alcuni terreni, denominati prato dell'Olmo, a un gruppo di Domenicani: tale atto avvenne nel [[1492]]<ref name=":18" /> e il progetto ebbe subito lo scopo di incorporare una cappella dedicata alla Madonna (attuale chiesa di Santa Maria) risalente alla prima metà del [[1400]]. Successivamente, intorno al [[1680]],<ref name=":19" /> avvenne un'importante opera di ristrutturazione, che comprendeva anche l'antica chiesa del priorato, alla quale fu aggiunto il campanile. Questi, però, necessitò di alcuni contrafforti, per la cui realizzazione venne eliminata parte del porticato.
 
Nel corso del tempo la struttura ha subito numerosi restauri e al suo interno ha accolto sia alcuni frati dell’Ordine dei Predicatori<ref name=":19" /> sia diversi gruppi di suore, ma l'evento che determinò un cambiamento radicale della struttura fu la conversione a oratorio nel [[1981]]:<ref name=":19" /> da allora, infatti, Cilavegna contò un nuovo luogo di ritrovo per i giovani, grazie ai due campi da calcio e alle attrezzature interne.<ref name=":19" /> La struttura, però, venne adibita anche a luogo di catechesi, vantando diverse stanze utilizzare proprio per questo scopo e, soprattutto, a sede del centro estivo parrocchiale, che accoglie centinaia di bambini ogni anno.
 
Altri restauri hanno riguardato sia gli interni sia gli spazi esterni:<ref name=":19" /> in particolare, negli anni 2000 venne realizzato un nuovo campo da calcio in resina, in sostituzione del precedente in terra battuta, mentre una piccola zona inutilizzata venne concessa al comune per realizzarne un giardinetto pubblico.
==== Chiesa della Beata Vergine di Oropa ====
<ref>{{Cita web|url=http://www.parrocchiacilavegna.it/sito/index.php?option=com_content&view=article&id=65&Itemid=236|titolo=Sezione riguardante la Chiesa d'Oropa}}</ref>
 
Risalente al XIX secolo, la chiesa della Beata Vergine di Oropa<ref name=":15">{{Cita|Rampi 1965|p. 177}}.</ref> era concepita come per essere di stile gotico a tre navate con ambulacro nell'abside, però la morte dell'iniziatore, don Giovanni Delconsole, troncò i lavori e l'edificio fu ridotto alla semplice abside col presbiterio.<ref name=":15" /> All'interno è custodita l'effige della Beata Vergine d'Oropa,<ref name=":15" /> mentre all'esterno è caratteristico il campanile.
 
==== Chiesa di Sant'Antonio abate ====
<ref>{{Cita web|url=http://www.parrocchiacilavegna.it/sito/index.php?option=com_content&view=article&id=63&Itemid=234|titolo=Sezione riguardante la Chiesa di Sant'Antonio}}</ref>
Dedicata a Sant'Antonio abate,<ref name=":12">{{Cita|Rampi 1965|p. 169}}.</ref> risale al periodo romanico e si rifà al modello delle antiche cappelle per viandanti: è infatti posta lungo la strada che conduceva a una porta che proprio da questa chiesa prendeva il nome. L'edificio in realtà si costituiva di una struttura più ampia, che però, a causa dello stato di abbandono,<ref name=":12" /> fu demolita nel [[1779]]<ref name=":12" /> in favore della costruzione, nel [[XX secolo]], di una semplice cappelletta votiva.<ref name=":12" />
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[[File:Chiesa di Sant'Antonio abate.jpg|miniatura|Chiesa di Sant'Antonio abate|centro]]
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[[File:Chiesa d'Oropa a Cilavegna.jpg|miniatura|Chiesetta d'Oropa|centro]]
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===Architetture civili===
*'''Casa di riposo "Serena"''': fondata il 9 aprile [[1967]] dal sindaco Giovanni Falzoni e dall'imprenditore [[Mario Pavesi]], essa è costituita da un edificio per l'accoglienza e le cure degli ospiti e da un parco ricco di vegetazione.
*'''Casa di Pietro Conti''': oramai in stato di abbandono, essa è legata alle vicende intorno alla figura di [[Pietro Conti da Cilavegna|Pietro Conti]], inventore del tachigrafo, precursore della macchina per scrivere; l'uomo infatti, nacque e morì al suo interno, come sottolinea una targa affissa il 2 maggio [[1979]].
*'''Casa di Mario Pavesi'''
<gallery widths="200" heights="200">
File:Casa Serena.jpg|Casa "Serena"
File:Casa Pietro Conti.jpg|Casa di Pietro Conti
</gallery>[[File:Torrione Cilavegna.jpg|miniatura|upright|Torrione dell'antico castello|alt=]]
=== Architetture militari ===
====Il castello====
<ref>{{Cita libro|autore=Conti F.|autore2=Hybsch V.|autore3=Vincenti A.|titolo=I castelli della Lombardia|anno=1990|città=Novara|p=124|volume=1}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Merlo M.|titolo=Castelli, rocche, case-forti, torri della Provincia di Pavia|anno=1971|città=Pavia}}</ref>
Nel [[X secolo]], Cilavegna venne fortificata grazie alla concessione che Re [[Berengario I]] fece al [[vescovo di Pavia]] con l'obiettivo di una migliore difesa dalle [[incursioni degli Ungari]]. Successivamente, in epoca rinascimentale, la struttura divenne un vero e proprio castello, ma, nella seconda metà del '500, questa venne ridotta a dimora signorile: gli elementi prettamente militari vennero abbattuti e i mattoni ricavati furono utili alla costruzione di parte degli edifici circostanti.
 
Della primitiva rocca rimane oggi una traccia architettonica nell'area del palazzo comunale che sorge proprio sulle rovine dell'antico castello: nello specifico l'ingresso è contraddistinto da un torrione massiccio con una porta arcuata che corrisponde all'antico ingresso del fortilizio.
 
=== Altro ===
*'''[[Pietre d'inciampo nella provincia di Pavia|Pietra d'Inciampo]]''' in onore di Giovanni Maccaferri.
*'''Lastre commemorative''' in onore degli eroi e delle vittime della seconda guerra mondiale.
*'''Monumento ai caduti''' della prima guerra mondiale.
*'''Monumento ai bersaglieri d'Italia.'''
 
<gallery>
File:Pietra d'Inciampo per G. Maccaferri.jpg|Pietra d'Inciampo per G. Maccaferri
File:Lastra commemoritiva a Cilavegna.jpg|Lastra commemorativa posta sulla facciata della scuola elementare
File:Tomba in onore dei patrioti della II guerra Mondiale.jpg|Tomba in onore dei patrioti della II guerra mondiale
File:Monumento ai caduti I guerra mondiale.jpg|Monumento ai caduti I guerra mondiale, in piazza Garibaldi
File:Monumento ai bersaglieri d'Italia a Cilavegna.jpg|Monumento ai bersaglieri d'Italia
</gallery>
 
=== Aree naturali ===
<ref>{{Cita web|url=https://www.mappeattive.com/it/cilavegnamap/|titolo=Mappa delle aree verdi|accesso=23 agosto 2019}}</ref>
* Parco [[Robert Baden-Powell|Robert Baden Powell]]
* Parco [[Palmiro Togliatti]]
* Parco [[Gianni Rodari]]
* Parco [[Sandro Pertini]]
* Area cani pubblica
* Laghetto Airone
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Cilavegna}}
===Etnie e minoranze straniere===
Secondo l'ISTAT, i residenti di origine straniera a Cilavegna al 31 dicembre 2018 sono 296,<ref>{{Cita web|url=http://dati.istat.it/Index.aspx|titolo=Dati ISTAT|accesso=24 agosto 2019}}</ref> ovvero il 5,4% del totale. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania<ref name=":1" /> (1,26%), seguita da quella albanese (0,68%)<ref name=":1" /> ed egiziana<ref name=":1" /> (0,49%).
 
===Tradizioni e folclore===
== Persone legate a Cilavegna ==
* Festa dell'Asparago Rosa<ref name=":6">{{Cita web|url=https://www.comune.cilavegna.pv.it/it-it/appuntamenti/eventi-principali|titolo=Sezioni eventi sul sito del comune}}</ref>
* [[Piero Maccaferri]] (Cilavegna, 1916 – Cilavegna, 1992), pittore
* Festa patronale dei SS. Pietro e Paolo<ref name=":6" />
* [[Pietro Conti (1796-1856)|Pietro Conti]] (Cilavegna, 1796 - Cilavegna, 1856), inventore del "tacheografo", primo prototipo di macchina per scrivere, successivamente migliorato con il [[potenografo]] di [[Celestino Galli]] (1803-1868) e con il [[cembalo scrivano]] di [[Giuseppe Ravizza]].
* Festa di Sant'Anna<ref name=":6" />
 
== Cultura ==
<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.cilavegna.pv.it/it-it/vivere-il-comune/cultura|titolo=Sezione cultura sul sito del comune}}</ref>
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
* Biblioteca "Roberto Rampi"
 
==== Scuole ====
* Scuola dell'Infanzia “Celestina Falzoni”
* Scuola Primaria “G. Cordone”
* Scuola Secondaria di primo grado "Pietro Conti"
 
=== Media ===
* Radio Amica
 
=== Teatro ===
* Teatro polifunzionale
 
=== Cucina ===
==== Asparago Rosa ====
Nelle zone di Cilavegna sono presenti diversi campi, le aspargiaie, dove si producono turioni con l'apice rosato: questa caratteristica particolare è dovuta alla stratificazione alluvionale del terreno ricco di minerali ferrosi. Per salvaguardare una tradizione agricola lunga cinquecento anni, nel 1987 si è costituito il Consorzio Produttori Asparagi Cilavegna (CON.P.A.C.), che riveste un ruolo importante soprattutto in occasione dell'annuale festa dell'asparago. Dal [[2006]] il CON.P.A.C. ha ricevuto dal comune di Cilavegna il marchio [[Denominazione comunale d'origine|De.CO]].<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.cilavegna.pv.it/it-it/vivere-il-comune/associazioni-enti/consorzio-produttori-asparagi-cilavegna-con-pa-c-39766-1-e3d25efd1213035d741b323cc5f982e1|titolo=Informazioni Asparago Rosa di Cilavegna}}</ref>
 
==== Fungo chiodino ====
Durante il mese di Ottobre a Cilavegna è possibile degustare alla Sagra il tipico fungo cucinato in maniere diverse.
 
== Geografia antropica ==
=== Suddivisioni storiche ===
Le contrade di origine settecentesca che dividono Cilavegna sono quattro:<ref>{{Cita web|url=http://storiedilomellina.altervista.org/cilavegna.html|titolo=Informazioni storico-culturali su Cilavegna|accesso=24 agosto 2019|dataarchivio=20 ottobre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191020112627/http://storiedilomellina.altervista.org/cilavegna.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
* '''Rione Oropa''' (zona sud-ovest), corrispondente alla corporazione dei contadini;
* '''Rione Dosso''' (zona nord-ovest), corrispondente alla corporazione dei fornai;
* '''Rione Castello''' (zona centrale), corrispondente alla corporazione dei fabbri e mestieri artigiani;
* '''Rione Sant'Antonio''' (zona sud-est), corrispondente alla corporazione dei bottai
 
=== Frazioni ===
Il comune di Cilavegna presenta come unica frazione la località Case Nuove.<ref name="Scheda_comune">{{Cita web|url=https://www.comune.cilavegna.pv.it/it-it/vivere-il-comune/scheda|titolo=Scheda del comune}}</ref>
 
=== Amministrazione ===
Ecco lo storico<ref name= tabella>{{Cita web|url=https://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletStoriaEnte3|titolo=Informazioni sulla storia amministrativa di Cilavegna|accesso=24 agosto 2019|dataarchivio=16 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180916202115/https://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletStoriaEnte3|urlmorto=sì}}</ref> dei sindaci di Cilavegna dal 1985 ai giorni nostri.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
| 21 giugno 1985
| 18 maggio 1990
| Giovanni Falzoni<ref name=tabella />
| Partito Comunista Italiano
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 18 maggio 1990
| 5 ottobre 1994
| Giovanni Falzoni<ref name=tabella />
| Partito Comunista Italiano
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 24 aprile 1995
| 14 giugno 1999
| Carlo Pisani<ref name=tabella />
| Progressisti (1994)
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 14 giugno 1999
| 14 giugno 2004
| Carlo Pisani<ref name=tabella />
| Lista civica
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 14 giugno 2004
| 08 giugno 2009
| Giusto Fuga<ref name=tabella />
| Lista civica
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 08 giugno 2009
| 26 maggio 2014
| Giuseppe Federico Colli<ref name=tabella />
| Il popolo della libertà - Lega Nord
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 26 maggio 2014
| 27 maggio 2019
| Giuseppe Federico Colli<ref name=tabella />
| Lista civica Uniti per Cilavegna
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 27 maggio 2019
| 10 giugno 2024
| Giovanna Falzone<ref name=tabella />
| Lista civica Uniti per Cilavegna
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
| 10 giugno 2024
| ''in carica''
| Manuel Maggio<ref name=tabella />
| Lista civica Attiva Cilavegna
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Francia|Condat-sur-Vienne|1956}}<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.cilavegna.pv.it/it-it/vivere-il-comune/rubriche/gemellaggio-con-condat-sur-vienne-1615-1-be506748b69c288b680e356342dd0f92|titolo=Gemellaggi con Cilavegna|accesso=21 agosto 2019}}</ref>
 
== Sport ==
=== Società sportive ===
La squadra cittadina è l'Olimpic Cilavegna e milita in Terza Categoria. Gli anni d'oro li ha avuto a cavallo degli anni 2000, quando disputò 6 campionati consecutivi di Promozione.
A Cilavegna sono presenti le seguenti società sportive:<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.cilavegna.pv.it/it-it/vivere-il-comune/associazioni-enti|titolo=Sezione sport del comune di Cilavegna}}</ref>
* A.S.D. Arcieri Telemachos (tiro con l'arco)
* A.S.D. Basket Club Cilavegna (pallacanestro)
* A.S.D. Olimpic Cilavegna<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.cilavegna.pv.it/it-it/vivere-il-comune/associazioni-enti/a-s-d-olimpic-cilavegna-39739-1-8d406b9db072454ab74e25b04eb57503|titolo=Informazioni sulla Società}}</ref> (calcio)
* APS I Cormorani<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.cilavegna.pv.it/it-it/vivere-il-comune/associazioni-enti/aps-i-cormorani-39737-1-942aea8faf6aa6132b8b087206e431cf|titolo=Informazioni sulla società}}</ref> (pesca sportiva)
* P.G.C. Volley Cilavegna (pallavolo)
* A.S.D. New Artifex
* Pool Cilavegna Sport
 
=== Impianti sportivi ===
===Cronistoria Calcio===
 
{| class="toccolours" style="background:white"
*Palasport
!colspan="2" align=center style="border:2px solid black; background:yellow" | <span style="color:black">Cronistoria del Cilavegna</span>
*Campo sportivo comunale
|- style="font-size:93%"
*Tropical Aquapark
|valign="top"|
*Bocciodromo Comunale
*'''1996-97''' - 1º in Prima Categoria. '''Promosso in Promozione'''.
*'''[[Promozione Lombardia 1997-1998|1997-98]]''' - 8º nel girone E di Promozione.
*'''[[Promozione Lombardia 1998-1999|1998-99]]''' - 3º nel girone C di Promozione.
*'''[[Promozione Lombardia 1999-2000|1999-00]]''' - 2º nel girone C di Promozione.
*'''[[Promozione Lombardia 2000-2001|2000-01]]''' - 11º nel girone C di Promozione.
*'''[[Promozione Lombardia 2001-2002|2001-02]]''' - 12º nel girone C di Promozione.
*'''[[Promozione Lombardia 2002-2003|2002-03]]''' - 15º nel girone C di Promozione. Perde i play out. ''Retrocesso in Prima Categoria''.
*'''2003-04''' - nel girone I della Prima Categoria.
*'''2004-05''' - nel girone I della Prima Categoria.
*'''2005-06''' - nel girone I della Prima Categoria.
|valign="top" width="50%"|
*'''2006''' - Il club non si iscrive al campionato di Prima Categoria per fallimento.
*'''2006-07''' - inattivo , nasce il nuovo ''Olimpic Cilavegna''.
*'''2007-08''' - 2º nel girone A della Terza Categoria Pavia. Perde la semifinale play off contro l'Ottobiano.
*'''2008-09''' - 1º nel girone A della Terza Categoria Pavia. '''Promosso in Seconda Categoria'''.
*'''2009-10''' - 14º nel girone V della Seconda Categoria. Perde i play out contro il San Martino per 4-2 e 2-2. ''Retrocesso in Terza Categoria Pavia''.
*'''2010-11''' - 9º nel girone A della Terza Categoria Pavia.
*'''2011-12''' - nel girone A della Terza Categoria Pavia.
* '''2012-13 - '''nel girone A della Terza Categoria Pavia. '''Promosso in Seconda Categoria.'''
|}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*{{Cita libro|titolo = I castelli della Lombardia|autore = Conti F.|autore2 = Hybsch V.|autore3 = Vincenti A.|città = Novara|anno = 1990}}
*{{Cita libro|titolo = Castelli, rocche, case-forti, torri della Provincia di Pavia|autore = Merlo M.|città = Pavia |anno = 1971}}
*{{Cita libro|autore=Gasca Queirazza G.|autore2=Marcato C.|autore3=Pellegrini G.B.|titolo=Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani|edizione=2|anno=2006|editore=UTET|città=Torino|ISBN=9788802072289|autore4=Petracco Sicardi G.|autore5=Rossebastiano A.}}
*{{Cita libro|autore=Dante Olivieri|titolo=Dizionario di toponomastica lombarda|collana=Biblioteca di cultura milanese e lombarda|annooriginale=1931|anno=2001|editore=Lampi di Stampa|città=Milano|ISBN=8848801196}}
*{{Cita libro|autore=Roberto Rampi|titolo=Cilavegna: dalle origini ai giorni nostri|anno=1965|editore=Crespi|città=Vigevano|cid=Rampi 1965}}
*{{Cita libro|autore=Carlo Calvi|titolo=Cenni storici sulla Lomellina fino al sec. X|anno=1874|editore=Tip. Cortellezzi|città=Mortara}}
*{{Cita libro|autore=Portalupi|titolo=Storia della Lomellina e del principato di Pavia fino al 1746|anno=1746|editore=Tip. Stamperia Privilegiata|città=Lugano}}
*{{Cita libro|autore=G. Tagliacarne|titolo=La Lomellina antica e moderna|anno=1846|editore=Tip. Stamperia Reale|città=Torino}}
*{{Cita libro|autore=R. Soriga|titolo=Documenti pavesi sull'estimo del secolo XIII in B.S.P. di storia-patria|anno=1913|volume=13}}
*{{Cita libro|autore=Giovanni Rossi|curatore=Amministrazione comunale di Cilavegna|titolo=Ciaciare in silavgnin|anno=2009|città=Cilavegna}}
*{{Cita libro|autore=Giovanni Rossi|autore2=Emilio Bagatin|curatore=Pro Loco di Cilavegna|titolo=Cilavegna è... : cenni storici sulle origini del paese e scene di vita quotidiana del secolo scorso|anno=2003|città=Cilavegna}}
*{{Cita libro|autore=Giovanni Rossi|curatore=Amministrazione comunale di Cilavegna|titolo=Giovanni Rossi (Barsachin) racconta le radici del suo paese|anno=2006|città=Cilavegna}}
*{{Cita libro|curatore=Amministrazione comunale di Cilavegna|titolo=Voci resistenti : da Cilavegna, dalla Lomellina alle Valli, testimonianze, storie, poesie ... raccontano le vie diverse per la Liberazione, per vivere e farla vivere oggi come 60 anni fa|anno=2005|città=Cilavegna|ISBN= no}}
*{{Cita libro|autore=Giovanni Rossi|titolo=Cilavegna : 1875-1945 : album dei ricordi|anno=2003|editore=EOS|città=Novara}}
*{{Cita libro|autore=Luciano Canepari|titolo=Dizionario di pronuncia italiana|anno=2009|editore=Zanichelli|ISBN=8808105113}}
*{{Cita libro|autore=Romano Bergamo|titolo=Storia dei comuni, frazioni e parrocchie della Lomellina|anno=1995|editore=Selecta Editrice|città=Pavia|volume=1|ISBN=8873323170}}
 
== Voci correlate ==
*[[Santuario di Sant'Anna (Cilavegna)|Santuario di Sant'Anna]]
*[[Pietro Conti da Cilavegna]]
*[[Mario Pavesi]]
*[[Annibale Omodei]]
*[[Piero Maccaferri]]
*[[Lomellina]]
*[[Pietre d'inciampo in Italia|Pietre d'Inciampo in Italia]]
*[[Storia di Cilavegna]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Cilavegna}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
*{{cita web | 1 = http://www.infolomellina.net/html/cilavegna.htm | 2 = Informazioni su Cilavegna | accesso = 23 agosto 2019 | dataarchivio = 29 novembre 2017 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20171129002613/http://www.infolomellina.net/html/cilavegna.htm | urlmorto = sì }}
*{{cita web| http://www.parrocchiacilavegna.it | Informazioni sulla parrocchia}}
*{{cita web| https://www.comune.cilavegna.pv.it/it-it/vivere-il-comune |Informazioni su Cilavegna}}
*{{cita web| https://www.mappeattive.com/it/cilavegnamap/|Informazioni su Cilavegna}}
*{{Cita web|url=http://dati.istat.it/Index.aspx|titolo=Informazioni demografiche}}
*{{Cita web|url=https://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletStoriaEnte3|titolo=Informazioni sulla storia amministrativa di Cilavegna|accesso=24 agosto 2019|dataarchivio=16 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180916202115/https://amministratori.interno.gov.it/amministratori/ServletStoriaEnte3|urlmorto=sì}}
*{{Cita web|url=http://storiedilomellina.altervista.org/cilavegna.html|titolo=Informazioni su Cilavegna|accesso=24 agosto 2019|dataarchivio=20 ottobre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191020112627/http://storiedilomellina.altervista.org/cilavegna.html|urlmorto=sì}}
*{{Cita web|url=https://openweb.unipv.it/openweb/|titolo=Catalogo Unico Pavese}}
 
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{{Provincia di Pavia}}
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