Caerano di San Marco: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Panorama = Cae_105556.jpg
|Didascalia = Scuola Primaria A. Canova - veduta
|Nome = Caerano di San Marco
|Bandiera = Caerano di San Marco-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Caerano di San Marco-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Veneto
|Divisione amm grado 2 = Treviso
|Amministratore locale =
|Partito = [[Fratelli d'Italia (partito politico)|FdI]]-[[Forza Italia (2013)|FI]]-civiche
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Altitudine = 124
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Altivole]], [[Cornuda]], [[Maser (Italia)|Maser]], [[Montebelluna]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 2427
|Nome abitanti = caeranesi
|Patrono = Madonna del Rosario
|Festivo = 7 ottobre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Caerano di San Marco (province of Treviso, region Veneto, Italy).svg
|Didascalia mappa = Il territorio comunale nella provincia di Treviso.
}}
'''Caerano di San Marco''' (''
==Geografia fisica==
===Territorio===
Il territorio di Caerano di San Marco è in gran parte pianeggiante, con altitudini che variano dai
=== Clima ===
Il clima è
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Montebelluna}}
== Storia ==
Caerano di San Marco è stata fin dall'antichità sede di insediamenti umani. In particolare sulle Rive, negli ultimi anni, sono stati rinvenuti i resti di strumenti e materiale in terracotta o argilla, attribuibili all'[[Homo neanderthalensis|uomo di Neanderthal]]; altri reperti nella stessa località testimoniano il passaggio dell{{'}}''[[Homo sapiens]]''<ref>{{cita|De Bortoli|p. 57}}.</ref>.
Molto scarse sono le tracce lasciate dai [[Paleoveneti]], nonostante la vicinanza all'importante insediamento di [[Montebelluna]]. Rari anche i reperti di [[epoca romana]], probabilmente perché buona parte della zona non fu [[centuriazione|centuriata]] (e quindi colonizzata e coltivata), ma rimase legata al ''[[castrum]]'' di Montebelluna con funzioni prettamente militari. Fa eccezione un sarcofago rinvenuto nel [[1961]] in località Lavaggio, oggi conservato al [[Museo civico Luigi Bailo|Museo civico di Treviso]]: collocabile nel [[Dinastia dei Severi|periodo severiano]], sarebbe appartenuto a un [[liberto]] di origine greca e alla sua consorte<ref>{{cita|De Bortoli|pp. 84-85}}.</ref>.
Il toponimo dovrebbe essersi originato in questo periodo, essendo un [[prediale]] derivato dal nome proprio ''Cavarius'' o ''Caprius''<ref name=dizionario>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 2006 | UTET | Torino |p= 130}}</ref>.
Del periodo alto-medievale non ci è pervenuta alcuna notizia relativa a Caerano. Certamente la località risentì degli eventi che coinvolsero il territorio circostante, in particolare l'invasione degli [[Ungari]] del [[IX secolo|IX]]-[[X secolo]] che attaccarono il castello di Montebelluna.
La prima citazione del paese è contenuta in un atto notarile del 27 gennaio [[1148]], con il quale si permutava tra il [[vescovo di Treviso]] Gregorio e il decano dei Canonici Lodovico ''peciam unam de terra in villa de Cairano, supra ripam''. Del [[1297]] è invece la più antica attestazione della cappella di San Marco che ha dato nome al paese; l'edificio si trovava poco più a nord del sagrato dell'attuale parrocchiale, dove sorgeva il nucleo originale di Caerano.
Nei documenti tra il [[XIII secolo|XIII]] e il [[XIV secolo]] abbondano i riferimenti alle località minori, i cui toponimi sono tuttora in uso (Lavaggio, le Rive, Campagna). Si ricorda, inoltre, il ''Catasticum Agri Tarvisini'' del primo [[XV secolo|Quattrocento]] che, elencando le strade della Marca Trevigiana, dà una panoramica dell'antico sistema viario di Caerano.
Per quanto riguarda la situazione politica, nel basso medioevo il paese continuò a seguire le sorti di Montebelluna, a sua volta gravitante attorno a [[Treviso]]. Fu prima possedimento degli [[Ezzelini]], quindi degli [[Scaligeri]], infine della [[Serenissima]]. La presenza veneziana fu inizialmente osteggiata, tanto che nel [[1356]] la zona di Montebelluna si sollevò contro i nuovi occupanti. Ma nel [[1359]] venne conclusa la pace e l'area fu riorganizzata dal punto di vista amministrativo, assegnando Caerano al terzo vicariato del distretto di Montebelluna.
Nel [[XV secolo]] avvenne lo scavo della [[Brentella di Pederobba|Brentella]] che, deviando una parte delle acque del [[Piave]] verso la pianura della riva destra, portò notevoli benefici dal punto di vista economico e demografico. Le sue acque non favorirono solo l'agricoltura, ma fornirono la forza motrice necessaria ad azionare mulini e opifici, richiamando molta manodopera dall'esterno.
Questo periodo di stabilità e relativa prosperità fu interrotto dalla [[guerra della Lega di Cambrai]], che proprio a Caerano portò gravi devastazioni.
Alla [[caduta della Serenissima]] del [[1797]] seguì l'incerto periodo che vide l'alternarsi delle amministrazioni austriaca e francese.
[[File:Caerano.jpg|thumb|left|220px|Vecchia cartolina stazione del tram (1915-1931)]]
Durante il [[Plebiscito del Veneto del 1866]], a Caerano, quattro contadini offesero il tricolore<ref>{{Cita web|url=https://www.sololibri.net/revisionismo-storico-Molesini-Beggiato.html|autore= Riccardo Pasqualin |titolo= La possibile influenza del revisionismo storico nel romanzo "Non tutti i bastardi sono di Vienna" di Andrea Molesini }}</ref>.
Passato il Veneto definitivamente all'Austria, di questi anni si ricorda il lascito della famiglia Benzi Zecchini, che impegnava la Casa di Riposo di Venezia a mantenere gratuitamente i poveri di Caerano. Questo attirò in paese un gran numero di indigenti dai comuni vicini, portando a un'ulteriore crescita della popolazione<ref>{{cita web|url=http://www.comune.caerano-di-san-marco.tv.it/home/vivere/Cenni-storici.html|titolo=Cenni storici|accesso=22 maggio 2018|dataarchivio=23 maggio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180523100910/http://www.comune.caerano-di-san-marco.tv.it/home/vivere/Cenni-storici.html|urlmorto=sì}}</ref>.
===Il Novecento===
Dal 1928 al 1946 perse la sua autonomia comunale diventando frazione di [[Montebelluna]].
=== Simboli ===
Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 20 febbraio 1985.<ref>{{cita web|titolo= Caerano di San Marco, decreto 1985-02-20 DPR, concessione di stemma e gonfalone |url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?1159 |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 27 settembre 2022 }}</ref>
{{citazione|Di rosso, al [[leone di San Marco]] d'oro, rivoltato, afferrante con la zampa anteriore sinistra il libro aperto, d'argento, con la scritta, in caratteri capitali di nero, sulla prima pagina, EVANGELIUM, sulla seconda, SANCTI MARCI, il leone fermo sulla [[Campagna (araldica)|campagna]] di verde, caricata della fascia ridotta, ondata, d'argento, con ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di giallo.
[[File:Chiesa di San Marco Evangelista (Caerano di San Marco) 06.jpg|thumb|Chiesa Parrocchiale di San Marco]]
==Monumenti e luoghi d'interesse==
===Chiesa parrocchiale di San Marco Evangelista===
{{Vedi anche|Chiesa di San Marco Evangelista (Caerano di San Marco)}}
Verso la fine del XVII secolo si diede avvio alla costruzione della chiesa la quale fu ampliata fra il 1906 e il 1908 con cappelle e cupola. La sua facciata è attribuita a [[Giordano Riccati]] da [[Castelfranco Veneto]] e presenta colonne d'ordine dorico portanti la trabeazione ed il frontespizio. All'interno si possono ammirare il bell'affresco del soffitto ''Assunzione della Vergine'' opera di [[Giambattista Canal]], il ''Crocifisso con le due Marie'' di [[Francesco Pittoni]] e la ''Madonna Assunta col San Giovanni Battista e sant'Antonio abate'' di Ambrogio Bon. Ad arricchire questo patrimonio è presente all'interno un prezioso organo del 1746 di [[Pietro Nacchini]]. All'esterno, attorno alla chiesa, vi sono il sagrato, un tempo cimitero, rinserrato da una recinzione fin dal 1886, la canonica con stucchi del XVIII secolo e il campanile ricostruito nel 1903<ref>{{Cita web |url=https://www.comune.caerano-di-san-marco.tv.it/home/vivere/Cenni-storici/Chiesa-Parrocchiale.html |titolo=Chiesa-Parrocchiale |accesso=19 febbraio 2021 |dataarchivio=1 marzo 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210301153339/https://www.comune.caerano-di-san-marco.tv.it/home/vivere/Cenni-storici/Chiesa-Parrocchiale.html |urlmorto=sì }}</ref>.
===Villa Benzi Zecchini===
[[File:Cae 111831.jpg|miniatura|Villa Benzi Zecchini]]
Nel [[XVII secolo|sedicesimo secolo]] una nobile famiglia decise di trasferirsi dove oggi sorge Caerano di San Marco, comprò alcuni terreni e costruì il complesso oggi conosciuto come Villa Benzi Zecchini. Nel corso dei secoli ci fu un susseguirsi di proprietari della villa fino al [[1980]], quando il Comune l'acquistò. Dopo qualche anno di complessi restauri, l'amministrazione comunale decise di trasformare la villa nel centro culturale del Comune di Caerano di San Marco ed erigerla a fondazione; contemporaneamente le scuderie e i granai furono convertiti nell'odierno teatro "[[Giuseppe Maffioli]]".
Oggi, la fondazione Villa Benzi Zecchini si occupa di attività culturali, come convegni, mostre, conferenze, concerti e spettacoli<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.caerano-di-san-marco.tv.it/home/vivere/Cenni-storici/Villa-Benzi-Zecchini.html|titolo=Villa Benzi Zecchini|sito=Comune di Caerano di San Marco (TV)|accesso=9 marzo 2021|dataarchivio=1 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210301161103/https://www.comune.caerano-di-san-marco.tv.it/home/vivere/Cenni-storici/Villa-Benzi-Zecchini.html|urlmorto=sì}}</ref>.
===Villa Rovero Forcellini===
Al complesso, cintato da un basso muro di ciottoli e corsi di mattone, si accede attraverso un portale bugnato con piedritti; affacciati sulla corte tenuta a giardino vi sono la villa, una barchessa sul lato est ed un annesso sul lato ovest, prospiciente la strada
==Società==
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{{Demografia/Caerano di San Marco}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
#
# [[Romania]] 257
# [[Marocco]] 149
# [[Albania]] 118
# [[Repubblica di Macedonia|Macedonia del Nord]] 92
# [[Ucraina]] 31
# [[Nigeria]] 29
# [[Senegal]] 26
==Economia==
[[File:Cae 142155.jpg|miniatura|negozio Diadora annesso allo stabilimento]]
Nel comune di Caerano di San Marco fino al cosiddetto ''miracolo del nord est'' l'economia era per lo più basata sull'agricoltura; dopo il boom economico che interessò l'[[Italia nord-orientale]] a Caerano, come in tutto il [[Veneto]], si svilupparono delle aziende, per lo più di abbigliamento. Tutt'oggi a Caerano hanno sede alcune note industrie di abbigliamento quali Sanremo, Sanmarco e [[Diadora]]. Quest'ultima è una società italiana, creata nel 1948 da Roberto Danieli, che produce calzature sportive, t-shirt e altri articoli quali zaini e borse, ed è attiva in 46 paesi al mondo; arrivò alla ribalta nel [[1976]] con i [[Giochi della XXI Olimpiade]] di [[Montréal]].
== Infrastrutture e trasporti ==
Posta lungo la ex [[Strada statale 248 Schiavonesca-Marosticana]] ora provinciale, dal [[1913]] al [[1931]] Caerano di San Marco fu servita da
== Amministrazione ==
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== Sport ==
* [[Associazione Sportiva Dilettantistica Calcio Caerano 1956|A.S.D. Caerano Calcio]], società calcistica che milita nel Campionato di
*
* Unione sportiva Caerano,
==Note==
<references />
== Bibliografia ==
* {{cita libro| nome=Lucio | cognome=De Bortoli | titolo=Caerano dalle origini al XVIII secolo | anno=2004 | editore=Danilo Zanetti Editore | ed=1 | ISBN=88-87982-46-5 |cid= De Bortoli}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{
{{portale|veneto}}
[[Categoria:Caerano di San Marco| ]]
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